“Il decreto legge approvato dal Governo che punta consentire il pagamento dei crediti certi, liquidi ed esigibili in conto capitale da parte della Pubblica amministrazione è farraginoso e eccessivamente carico di adempimenti burocratici (si contano oltre 30 decreti attuativi) rischia di non produrre il risultato atteso e richiesto sia dalle imprese che dalle Province, cioe’ la messa a disposizione nell’immediato di risorse liquide per le aziende in crisi”. Lo ha spiegato il Presidente dell’Upi Antonio Saitta, intervenendo in audizione alla Commissione speciale della Camera sul decreto approvato dal Consiglio dei Ministri. “Il Governo – ha detto ai parlamentari – ha scelto di adottare un procedimento che, ancora un a volta, impone agli enti locali paletti e vincoli” . Saitta si è poi soffermato sull’articolo 10, che contiena la ripartizione dei tagli ai bilanci delle Province “Occorre – ha detto – che il Parlamento ponga in essere ogni correttivo possibile ad alleggerire di almeno 400 milioni il taglio contenuto nell’art. 10 del decreto in esame. Altrimenti sono a rischio servizi essenziali per i cittadini, come pure l’ordinario pagamento degli stipendi dei 57000 dipendenti provinciali”.
In allegato, i due documenti consegnati alla Commissione e gli emendamenti proposti dall’Upi
Redattore: Redazione Upi