Categoria: Ambiente e Territorio

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CONTRASTO AL BRACCONAGGIO, SPARAVANO ALLA FAUNA DA CASA: A MARENO FERMATI IN DUE DALLA POLIZIA PROVINCIALE

Proseguono le operazioni di monitoraggio e contrasto alla caccia illegale nel territorio da parte del Corpo di Polizia della Provincia di Treviso: negli ultimi mesi gli agenti hanno individuato e fermato due bracconieri a Mareno di Piave, in località Campagnole, che abbattevano specie protette di uccelli attirandoli nel giardino di casa con dispositivi illeciti. Nel dettaglio, la Polizia provinciale ha avviato le ricerche e gli appostamenti in prossimità della casa isolata in cui agivano i due uomini dopo aver udito, nel corso delle consuete attività di monitoraggio, numerosi spari provenire da quella precisa zona. Grazie alle operazioni, gli agenti hanno colto in flagranza di reato i bracconieri che, per attirare gli uccelli nel giardino della casa, utilizzavano un dispositivo di richiamo acustico (vietato dalla legge), per poi abbatterli sparando da una rete ombreggiante posta sulla parete del portico chiuso adiacente all’edificio. I due bracconieri sono stati fermati e sanzionati dalla Polizia provinciale non solo per l’utilizzo del richiamo acustico, ma anche per abbattimento di fauna selvatica protetta (un pettirosso, un fringuello e un codirosso al momento del sequestro) e per mancanza della documentazione necessaria per svolgere l’attività venatoria.

“L’attenzione al contrasto del bracconaggio e degli illeciti contro la fauna selvatica è una priorità per le donne e gli uomini che compongono il Corpo di Polizia dell’Amministrazione Provinciale di Treviso – sottolinea Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – a loro un grande plauso per l’operato e per tutte le attività di monitoraggio e prevenzione”.

CONTRASTO AL BRACCONAGGIO, SPARAVANO ALLA FAUNA DA CASA: A MARENO FERMATI IN DUE DALLA POLIZIA PROVINCIALE

Proseguono le operazioni di monitoraggio e contrasto alla caccia illegale nel territorio da parte del Corpo di Polizia della Provincia di Treviso: negli ultimi mesi gli agenti hanno individuato e fermato due bracconieri a Mareno di Piave, in località Campagnole, che abbattevano specie protette di uccelli attirandoli nel giardino di casa con dispositivi illeciti. Nel dettaglio, la Polizia provinciale ha avviato le ricerche e gli appostamenti in prossimità della casa isolata in cui agivano i due uomini dopo aver udito, nel corso delle consuete attività di monitoraggio, numerosi spari provenire da quella precisa zona. Grazie alle operazioni, gli agenti hanno colto in flagranza di reato i bracconieri che, per attirare gli uccelli nel giardino della casa, utilizzavano un dispositivo di richiamo acustico (vietato dalla legge), per poi abbatterli sparando da una rete ombreggiante posta sulla parete del portico chiuso adiacente all’edificio. I due bracconieri sono stati fermati e sanzionati dalla Polizia provinciale non solo per l’utilizzo del richiamo acustico, ma anche per abbattimento di fauna selvatica protetta (un pettirosso, un fringuello e un codirosso al momento del sequestro) e per mancanza della documentazione necessaria per svolgere l’attività venatoria.

“L’attenzione al contrasto del bracconaggio e degli illeciti contro la fauna selvatica è una priorità per le donne e gli uomini che compongono il Corpo di Polizia dell’Amministrazione Provinciale di Treviso – sottolinea Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – a loro un grande plauso per l’operato e per tutte le attività di monitoraggio e prevenzione”.

“LA PROVINCIA RESPIRA”: LA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE COORDINATA PER TUTTI I COMUNI

La Provincia di Padova presenta il progetto “La Provincia Respira”, un’iniziativa mirata a informare e sensibilizzare la comunità del padovano contro l’inquinamento atmosferico e promuovendo la sostenibilità. Il progetto, una campagna informativa articolata, inizierà a metà gennaio, si protrarrà fino alla fine di maggio e si distinguerà per la sua diffusione capillare, coordinata attraverso ogni Comune della provincia.

Sostenuta con determinazione dall’Amministrazione provinciale, che ha messo a disposizione 50 mila euro, la campagna si basa su contenuti verificati pensati per diversi canali di comunicazione: pubblicità, social media, e un sito web dedicato – laprovinciarespira.it. Si avvarrà anche di opuscoli cartacei contenenti un decalogo di buone pratiche. Questo materiale sarà messo gratuitamente a disposizione dei comuni, accompagnato da un “libretto delle istruzioni” per garantire una diffusione coordinata dei suoi contenuti.

Il progetto è caratterizzato da key visual che rappresentano varie aree della provincia, consentendo un’identità visiva riconoscibile e collettiva. Sui social media, i post, che rimandano al logo ufficiale della campagna, veicoleranno messaggi educativi e informativi con diverse grafiche, seguendo un piano editoriale articolato in quattro rubriche: Buone pratiche, Domeniche ecologiche, Risultati ottenuti, Informazioni sull’ecologia: 8 post al mese per 4 mesi (32 post totali) nei mesi di febbraio, marzo, aprile e maggio. Sarà adatta alle pagine Facebook e Instagram degli enti locali, a partire naturalmente dagli account della Provincia di Padova stessa.

Le locandine contenenti il decalogo delle buone pratiche saranno inviate ai comuni nella settimana del 22-26 gennaio, e ciascun comune sarà libero di utilizzarle secondo le modalità ritenute più opportune. I comuni della Provincia di Padova sono il cuore del progetto: potranno utilizzare i contenuti prodotti dalla Provincia per supportare le proprie iniziative locali in diversi modi, ad esempio per promuovere le proprie attività legate alla lotta all’inquinamento e alla sostenibilità in generale; utilizzando l’immagine coordinata del progetto come trait d’union; diffondendo il “manifesto delle buone pratiche” che può essere sia sintetizzato che veicolato punto per punto attraverso i canali social o anche incontri ed eventi.

La terza strategia, oltre ai social media e alle locandine, prevede l’affissione sugli autobus del Trasporto Pubblico locale per tutto il mese di febbraio. Le affissioni, con il claim della campagna e le immagini chiave, compariranno sugli autobus delle linee urbane (formato 120×170) ed extraurbane (formato 200×70). Complessivamente saranno in strada quotidianamente per 28 giorni 55 mezzi del TPL.

L’obiettivo principale di questo progetto è quello di sensibilizzare la popolazione e promuovere comportamenti sostenibili. Inoltre, vengono condivisi i risultati ottenuti, come la riduzione della concentrazione di PM10 e PM2.5 grazie a diverse azioni protratte in questi anni, a partire dall’approvazione del TTZ, la piantumazione di nuovi alberi e la promozione della vegetazione urbana. Il progetto reca con sé anche un invito a partecipare alla Domenica Ecologica mensile, incoraggiando la partecipazione attiva della comunità.

“Sono entusiasta di inaugurare un piano di comunicazione coordinata della Provincia di Padova, volto a diffondere informazioni cruciali sull’ecologia e coinvolgere attivamente l’intera comunità attraverso tutti i Comuni“, ha commentato il Consigliere provinciale Fabio Miotti, che ha la delega all’Ambiente. “Confidiamo che questo progetto possa contribuire a sensibilizzare e promuovere buone pratiche per un ambiente più sano e sostenibile, basandoci su un concetto fondamentale e non ancora sufficientemente chiarito: la qualità dell’aria nel nostro territorio sta gradualmente migliorando, non peggiorando affatto. Siamo noi, come società, a imporci giustamente obiettivi sempre più ambiziosi. Questa volontà è motivata dal desiderio di non seguire solo una tendenza determinata dagli avanzamenti tecnologici, come l’elettrificazione della mobilità e l’abbassamento dell’impatto degli impianti di riscaldamento abitativo di nuova generazione, ma di fungere da stimolo per un comportamento e un’attenzione da parte di ogni singolo cittadino che si unisca e si metta a capo di questo movimento. Lo facciamo, con “la Provincia respira”, fondandoci sul ruolo di coordinamento di questo ente. Queste iniziative possono avere un impatto concreto nel miglioramento della qualità dell’aria, perché è anche un fatto culturale”.

 

IL MANIFESTO DELLE BUONE PRATICHE

 

  • Lascia a casa l’auto
  • Rispetta le limitazioni del traffico
  • Approfitta dello smartworking
  • Regola il termostato a non più di 18°C
  • Riscalda gli ambienti in modo sostenibile
  • Evita fuochi all’aperto
  • Riduci le emissioni agricole
  • Promuovi la vegetazione urbana
  • Controlla la tua impronta ecologica
  • Unisciti a noi per rendere Padova e provincia più green, partecipa alle domeniche ecologiche

“LA PROVINCIA RESPIRA”: LA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE COORDINATA PER TUTTI I COMUNI

La Provincia di Padova presenta il progetto “La Provincia Respira”, un’iniziativa mirata a informare e sensibilizzare la comunità del padovano contro l’inquinamento atmosferico e promuovendo la sostenibilità. Il progetto, una campagna informativa articolata, inizierà a metà gennaio, si protrarrà fino alla fine di maggio e si distinguerà per la sua diffusione capillare, coordinata attraverso ogni Comune della provincia.

Sostenuta con determinazione dall’Amministrazione provinciale, che ha messo a disposizione 50 mila euro, la campagna si basa su contenuti verificati pensati per diversi canali di comunicazione: pubblicità, social media, e un sito web dedicato – laprovinciarespira.it. Si avvarrà anche di opuscoli cartacei contenenti un decalogo di buone pratiche. Questo materiale sarà messo gratuitamente a disposizione dei comuni, accompagnato da un “libretto delle istruzioni” per garantire una diffusione coordinata dei suoi contenuti.

Il progetto è caratterizzato da key visual che rappresentano varie aree della provincia, consentendo un’identità visiva riconoscibile e collettiva. Sui social media, i post, che rimandano al logo ufficiale della campagna, veicoleranno messaggi educativi e informativi con diverse grafiche, seguendo un piano editoriale articolato in quattro rubriche: Buone pratiche, Domeniche ecologiche, Risultati ottenuti, Informazioni sull’ecologia: 8 post al mese per 4 mesi (32 post totali) nei mesi di febbraio, marzo, aprile e maggio. Sarà adatta alle pagine Facebook e Instagram degli enti locali, a partire naturalmente dagli account della Provincia di Padova stessa.

Le locandine contenenti il decalogo delle buone pratiche saranno inviate ai comuni nella settimana del 22-26 gennaio, e ciascun comune sarà libero di utilizzarle secondo le modalità ritenute più opportune. I comuni della Provincia di Padova sono il cuore del progetto: potranno utilizzare i contenuti prodotti dalla Provincia per supportare le proprie iniziative locali in diversi modi, ad esempio per promuovere le proprie attività legate alla lotta all’inquinamento e alla sostenibilità in generale; utilizzando l’immagine coordinata del progetto come trait d’union; diffondendo il “manifesto delle buone pratiche” che può essere sia sintetizzato che veicolato punto per punto attraverso i canali social o anche incontri ed eventi.

La terza strategia, oltre ai social media e alle locandine, prevede l’affissione sugli autobus del Trasporto Pubblico locale per tutto il mese di febbraio. Le affissioni, con il claim della campagna e le immagini chiave, compariranno sugli autobus delle linee urbane (formato 120×170) ed extraurbane (formato 200×70). Complessivamente saranno in strada quotidianamente per 28 giorni 55 mezzi del TPL.

L’obiettivo principale di questo progetto è quello di sensibilizzare la popolazione e promuovere comportamenti sostenibili. Inoltre, vengono condivisi i risultati ottenuti, come la riduzione della concentrazione di PM10 e PM2.5 grazie a diverse azioni protratte in questi anni, a partire dall’approvazione del TTZ, la piantumazione di nuovi alberi e la promozione della vegetazione urbana. Il progetto reca con sé anche un invito a partecipare alla Domenica Ecologica mensile, incoraggiando la partecipazione attiva della comunità.

“Sono entusiasta di inaugurare un piano di comunicazione coordinata della Provincia di Padova, volto a diffondere informazioni cruciali sull’ecologia e coinvolgere attivamente l’intera comunità attraverso tutti i Comuni“, ha commentato il Consigliere provinciale Fabio Miotti, che ha la delega all’Ambiente. “Confidiamo che questo progetto possa contribuire a sensibilizzare e promuovere buone pratiche per un ambiente più sano e sostenibile, basandoci su un concetto fondamentale e non ancora sufficientemente chiarito: la qualità dell’aria nel nostro territorio sta gradualmente migliorando, non peggiorando affatto. Siamo noi, come società, a imporci giustamente obiettivi sempre più ambiziosi. Questa volontà è motivata dal desiderio di non seguire solo una tendenza determinata dagli avanzamenti tecnologici, come l’elettrificazione della mobilità e l’abbassamento dell’impatto degli impianti di riscaldamento abitativo di nuova generazione, ma di fungere da stimolo per un comportamento e un’attenzione da parte di ogni singolo cittadino che si unisca e si metta a capo di questo movimento. Lo facciamo, con “la Provincia respira”, fondandoci sul ruolo di coordinamento di questo ente. Queste iniziative possono avere un impatto concreto nel miglioramento della qualità dell’aria, perché è anche un fatto culturale”.

 

IL MANIFESTO DELLE BUONE PRATICHE

 

  • Lascia a casa l’auto
  • Rispetta le limitazioni del traffico
  • Approfitta dello smartworking
  • Regola il termostato a non più di 18°C
  • Riscalda gli ambienti in modo sostenibile
  • Evita fuochi all’aperto
  • Riduci le emissioni agricole
  • Promuovi la vegetazione urbana
  • Controlla la tua impronta ecologica
  • Unisciti a noi per rendere Padova e provincia più green, partecipa alle domeniche ecologiche

Maltempo, UPI “Basta lavorare in emergenza, serve un piano strategico”

“L’eventualità che si verifichino condizioni climatiche di maltempo come quelle che hanno colpito la Romagna lo scorso maggio e che si stanno verificando in questi giorni non è più da considerarsi un’eccezione: non possiamo continuare a gestire queste calamità in modalità di emergenza. Va dichiarato nuovamente lo stato di emergenza nazionale ma subito dopo il Governo e le due Regioni convochino un tavolo con le Province, le Città Metropolitane, i Consorzi di bonifica e i Comuni, che rispondono direttamente ai cittadini, per mettere in campo un piano straordinario di opere sui crinali e nelle valli dell’Appenino Tosco-Emiliano-romagnolo per costruire interventi strutturali in grado di aumentare il livello di sicurezza”.
Lo dichiara Michele de Pascale, Presidente di UPI e della Provincia di Ravenna, che sta di nuovo subendo i danni causati dal maltempo.
“Nel ravennate – spiega poi de Pascale – tutti gli uomini e i mezzi sono impegnati da questa notte per scongiurare lo spettro di quanto avvenuto la scorsa primavera, e i sistemi di protezione dalle frane che abbiamo realizzato finora stanno tenendo. Ma nelle Province della Toscana le frane e gli allagamenti sono moltissimi e già si contano nuovamente perdite di vite umane. A queste comunità va tutto il nostro sostegno e solidarietà. È evidente però che il nostro Paese ha bisogno con urgenza di una strategia di difesa del territorio che ci permetta, ad ogni nuovo evento meteorologico, di poter resistere assicurando il massimo possibile della sicurezza. È su questo che chiediamo al Governo e a tutti gli altri attori di fare un passo in avanti, uscendo dalla logica dell’emergenza e investendo seriamente sulla prevenzione.

Maltempo, UPI “Basta lavorare in emergenza, serve un piano strategico”

“L’eventualità che si verifichino condizioni climatiche di maltempo come quelle che hanno colpito la Romagna lo scorso maggio e che si stanno verificando in questi giorni non è più da considerarsi un’eccezione: non possiamo continuare a gestire queste calamità in modalità di emergenza. Va dichiarato nuovamente lo stato di emergenza nazionale ma subito dopo il Governo e le due Regioni convochino un tavolo con le Province, le Città Metropolitane, i Consorzi di bonifica e i Comuni, che rispondono direttamente ai cittadini, per mettere in campo un piano straordinario di opere sui crinali e nelle valli dell’Appenino Tosco-Emiliano-romagnolo per costruire interventi strutturali in grado di aumentare il livello di sicurezza”.
Lo dichiara Michele de Pascale, Presidente di UPI e della Provincia di Ravenna, che sta di nuovo subendo i danni causati dal maltempo.
“Nel ravennate – spiega poi de Pascale – tutti gli uomini e i mezzi sono impegnati da questa notte per scongiurare lo spettro di quanto avvenuto la scorsa primavera, e i sistemi di protezione dalle frane che abbiamo realizzato finora stanno tenendo. Ma nelle Province della Toscana le frane e gli allagamenti sono moltissimi e già si contano nuovamente perdite di vite umane. A queste comunità va tutto il nostro sostegno e solidarietà. È evidente però che il nostro Paese ha bisogno con urgenza di una strategia di difesa del territorio che ci permetta, ad ogni nuovo evento meteorologico, di poter resistere assicurando il massimo possibile della sicurezza. È su questo che chiediamo al Governo e a tutti gli altri attori di fare un passo in avanti, uscendo dalla logica dell’emergenza e investendo seriamente sulla prevenzione.

Upi Marche e Federazione regionale degli Ordini degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori siglano protocollo

Upi Marche e Federazione regionale degli Ordini degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori hanno firmato un protocollo d’intesa inerente la formazione obbligatoria per gli iscritti agli ordini professionali che insistono nel territorio regionale e per i dipendenti delle cinque Province. Il documento è stato siglato in via Gramsci nella mattinata dal presidente dell’Upi Marche e della Provincia di Pesaro e Urbino Giuseppe Paolini e dalla coordinatrice della Federazione regionale degli Ordini degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori Viviana Caravaggi Vivian. Presenti anche la presidente dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Pesaro e Urbino Carmen Storoni e la direttrice Upi Marche Valeria Ciattaglia. Il protocollo, che ha una validità di cinque anni, ha l’obiettivo di «valorizzare la formazione continua dei dipendenti pubblici delle Province delle Marche». Upi Marche e FederArchiMarche (che rappresenta i cinque Ordini provinciali di Ancona, Pesaro e Urbino, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno), intendono collaborare sistematicamente per creare un «raccordo e coordinamento delle molteplici attività formative che coinvolgono la Federazione stessa e gli Ordini professionali territoriali», tramite attività istituzionali e tavoli volontari. L’accordo è finalizzato al supporto tecnico dei professionisti e all’attuazione delle politiche formative perseguite da Upi Marche, secondo modalità di comune interesse. Upi Marche si impegna a divulgare e promuovere tra i propri dipendenti il protocollo. Le parti, inoltre, hanno concordato l’avvio della collaborazione su una serie di temi, tra cui tutela del territorio e gestione del patrimonio; paesaggio ed edilizia pubblica e privata; prevenzione del rischio sismico; lavori pubblici e opere pubbliche d’emergenza; infrastrutture logistiche e salvaguardia dell’ambiente; assistenza nelle attività di previsione, prevenzione, emergenza e post-emergenza; analisi speditiva ed esame visivo degli edifici e delle relative pertinenze; digitalizzazione.

Upi Marche e Federazione regionale degli Ordini degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori siglano protocollo

Upi Marche e Federazione regionale degli Ordini degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori hanno firmato un protocollo d’intesa inerente la formazione obbligatoria per gli iscritti agli ordini professionali che insistono nel territorio regionale e per i dipendenti delle cinque Province. Il documento è stato siglato in via Gramsci nella mattinata dal presidente dell’Upi Marche e della Provincia di Pesaro e Urbino Giuseppe Paolini e dalla coordinatrice della Federazione regionale degli Ordini degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori Viviana Caravaggi Vivian. Presenti anche la presidente dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Pesaro e Urbino Carmen Storoni e la direttrice Upi Marche Valeria Ciattaglia. Il protocollo, che ha una validità di cinque anni, ha l’obiettivo di «valorizzare la formazione continua dei dipendenti pubblici delle Province delle Marche». Upi Marche e FederArchiMarche (che rappresenta i cinque Ordini provinciali di Ancona, Pesaro e Urbino, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno), intendono collaborare sistematicamente per creare un «raccordo e coordinamento delle molteplici attività formative che coinvolgono la Federazione stessa e gli Ordini professionali territoriali», tramite attività istituzionali e tavoli volontari. L’accordo è finalizzato al supporto tecnico dei professionisti e all’attuazione delle politiche formative perseguite da Upi Marche, secondo modalità di comune interesse. Upi Marche si impegna a divulgare e promuovere tra i propri dipendenti il protocollo. Le parti, inoltre, hanno concordato l’avvio della collaborazione su una serie di temi, tra cui tutela del territorio e gestione del patrimonio; paesaggio ed edilizia pubblica e privata; prevenzione del rischio sismico; lavori pubblici e opere pubbliche d’emergenza; infrastrutture logistiche e salvaguardia dell’ambiente; assistenza nelle attività di previsione, prevenzione, emergenza e post-emergenza; analisi speditiva ed esame visivo degli edifici e delle relative pertinenze; digitalizzazione.

Premio Patrimoni Viventi: c’è tempo fino al 1 settembre per partecipare

C’è tempo fino al 1° settembre 2023 per partecipare al bando “Patrimoni Viventi” promosso da Federculture nell’ambito di  “Ravello Lab – Colloqui internazionali” in partenariato con il  Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali (CUEBC).

Il Premio ha l’obiettivo di promuovere la conoscenza e lo scambio delle buone prassi nella valorizzazione del patrimonio culturale,  selezionando e premiando le migliori buone pratiche degli Enti Pubblici.

Per questa edizione il Premio si concentra sui progetti per la fruizione, valorizzazione e salvaguardia dei patrimoni, posti in essere dagli enti pubblici  come strumento di risposta all’emergenza epidemiologica.

La cerimonia di consegna dei Premi avrà luogo in occasione della XVII edizione di “RAVELLO LAB – Colloqui Internazionali (19-21 ottobre 2023).

Tutte le informazioni utili per partecipare nel link che segue: Il Bando 2023

Di seguito, tutta la modulistica

Il Formulario_2023

Allegato1_2023

Allegato2_2023

Allegato3_2023

Premio Patrimoni Viventi: c’è tempo fino al 1 settembre per partecipare

C’è tempo fino al 1° settembre 2023 per partecipare al bando “Patrimoni Viventi” promosso da Federculture nell’ambito di  “Ravello Lab – Colloqui internazionali” in partenariato con il  Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali (CUEBC).

Il Premio ha l’obiettivo di promuovere la conoscenza e lo scambio delle buone prassi nella valorizzazione del patrimonio culturale,  selezionando e premiando le migliori buone pratiche degli Enti Pubblici.

Per questa edizione il Premio si concentra sui progetti per la fruizione, valorizzazione e salvaguardia dei patrimoni, posti in essere dagli enti pubblici  come strumento di risposta all’emergenza epidemiologica.

La cerimonia di consegna dei Premi avrà luogo in occasione della XVII edizione di “RAVELLO LAB – Colloqui Internazionali (19-21 ottobre 2023).

Tutte le informazioni utili per partecipare nel link che segue: Il Bando 2023

Di seguito, tutta la modulistica

Il Formulario_2023

Allegato1_2023

Allegato2_2023

Allegato3_2023

Maltempo: garantire il cento per cento dei ristori. Serve un commissario subito

“Il Presidente del Consiglio ha accolto la nostra richiesta di insediare un tavolo permanente per la ricostruzione, con il pieno coinvolgimento di tutte le istituzioni, Governo, Regioni, Province e Comuni. Ora però occorre entrare nel concreto delle azioni da mettere in campo: dobbiamo assicurare il pieno risarcimento a tutti i cittadini e alle imprese colpite e ricostruire il territorio con interventi di somma urgenza e investimenti per assicurare maggior sicurezza idraulica. Per questo serve subito il commissario per la ricostruzione con poteri e risorse straordinari che permetta di realizzare tempestivamente gli investimenti, o rischiamo di non dare risposte ai cittadini e alle imprese”,
Lo dichiarano il Presidente della Provincia di Ravenna, Michele de Pascale, Presidente di UPI, e il Presidente della Provincia di Forlì Cesena, Enzo Lattuca, intervenendo al tavolo per l’emergenza alluvione convocato oggi dal Sottosegretario Mantovano nella Sala Verde di Palazzo Chigi, presieduto dalla Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni.
I due Sindaci hanno illustrato alla Presidente Meloni e ai Ministri presenti, un documento siglato da tutti i Presidenti di Provincia e dal Sindaco Metropolitano dell’Emilia Romagna colpiti dall’alluvione.
“La Presidente Meloni – hanno detto de Pascale e Lattuca al termine dell’incontro – ha risposto al nostro appello e ha utilizzato l’espressione “obiettivo cento per cento” per quel che concerne gli indennizzi, chiedendo giustamente una puntuale ricognizione dei danni. Noi, anche se ancora in assenza dell’ammontare delle risorse a disposizione e della tempistica, facciamo pieno affidamento politico sul fatto di poter raggiungere insieme questo risultato.
Non abbiamo invece avuto risposte rispetto al tema della governance della struttura commissariale. Noi abbiamo ribadito la proposta di utilizzare il “modello” Emilia 2012, con un sistema che faccia perno sulle Regioni e poi a cascata su Province e Comuni. Ormai tutte le proposte sono sul tavolo e il Governo ha il diritto, ma soprattutto il dovere, di decidere chi individuare, ma è prioritario che, qualunque sia la scelta, questa sia compiuta il prima possibile. Per quel che ci riguarda noi garantiamo in ogni caso la nostra piena disponibilità a collaborare.
E’ impensabile procedere alla enorme mole di opere idrauliche necessarie e alla riparazione delle strade e delle frane senza poteri, risorse e strutture speciali. La prossima settimana il tavolo tornerà a riunirsi: ci auguriamo che in questo incontro avremo risposte certe in tal senso”

Ecco il documento illustrato Documento unitario Province Emilia Romagna

Maltempo: garantire il cento per cento dei ristori. Serve un commissario subito

“Il Presidente del Consiglio ha accolto la nostra richiesta di insediare un tavolo permanente per la ricostruzione, con il pieno coinvolgimento di tutte le istituzioni, Governo, Regioni, Province e Comuni. Ora però occorre entrare nel concreto delle azioni da mettere in campo: dobbiamo assicurare il pieno risarcimento a tutti i cittadini e alle imprese colpite e ricostruire il territorio con interventi di somma urgenza e investimenti per assicurare maggior sicurezza idraulica. Per questo serve subito il commissario per la ricostruzione con poteri e risorse straordinari che permetta di realizzare tempestivamente gli investimenti, o rischiamo di non dare risposte ai cittadini e alle imprese”,
Lo dichiarano il Presidente della Provincia di Ravenna, Michele de Pascale, Presidente di UPI, e il Presidente della Provincia di Forlì Cesena, Enzo Lattuca, intervenendo al tavolo per l’emergenza alluvione convocato oggi dal Sottosegretario Mantovano nella Sala Verde di Palazzo Chigi, presieduto dalla Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni.
I due Sindaci hanno illustrato alla Presidente Meloni e ai Ministri presenti, un documento siglato da tutti i Presidenti di Provincia e dal Sindaco Metropolitano dell’Emilia Romagna colpiti dall’alluvione.
“La Presidente Meloni – hanno detto de Pascale e Lattuca al termine dell’incontro – ha risposto al nostro appello e ha utilizzato l’espressione “obiettivo cento per cento” per quel che concerne gli indennizzi, chiedendo giustamente una puntuale ricognizione dei danni. Noi, anche se ancora in assenza dell’ammontare delle risorse a disposizione e della tempistica, facciamo pieno affidamento politico sul fatto di poter raggiungere insieme questo risultato.
Non abbiamo invece avuto risposte rispetto al tema della governance della struttura commissariale. Noi abbiamo ribadito la proposta di utilizzare il “modello” Emilia 2012, con un sistema che faccia perno sulle Regioni e poi a cascata su Province e Comuni. Ormai tutte le proposte sono sul tavolo e il Governo ha il diritto, ma soprattutto il dovere, di decidere chi individuare, ma è prioritario che, qualunque sia la scelta, questa sia compiuta il prima possibile. Per quel che ci riguarda noi garantiamo in ogni caso la nostra piena disponibilità a collaborare.
E’ impensabile procedere alla enorme mole di opere idrauliche necessarie e alla riparazione delle strade e delle frane senza poteri, risorse e strutture speciali. La prossima settimana il tavolo tornerà a riunirsi: ci auguriamo che in questo incontro avremo risposte certe in tal senso”

Ecco il documento illustrato Documento unitario Province Emilia Romagna

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