Categoria: Ambiente e Territorio

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Entro fine maggio a Salerno mare pulito grazie ai lavori della Provincia di depurazione dai reflui urbani

La Provincia di Salerno, dopo poco più di un anno di lavorazioni ininterrotte, ha quasi concluso i lavori di collegamento dei reflui del Comune di Cetara all’Impianto di Depurazione di Salerno.

Entro fine mese di maggio sarà completato il collegamento via mare della stazione di rilancio dei reflui ubicata nel Comune di Cetara con il realizzando collegamento alla prima Stazione di Rilancio nel Comune di Salerno all’impianto di Depurazione di Salerno.

“Con in lavori in corso di completamento – dichiara il Presidente della Provincia, Michele Strianese – iniziati nell’aprile del 2019, sarà possibile eliminare il primo degli scarichi in mare dei reflui urbani presenti in Costiera Amalfitana, obiettivo prefissato dalla Provincia di Salerno, grazie alla efficace collaborazione della Regione Campania, con l’intervento di Risanamento dei Corpi Idrici Superficiali del nostro Ente.

In dettaglio l’opera di convogliamento in corso di collegamento, coordinata dal nostro Settore Ambiente, diretto da Angelo Cavaliere, consiste in:
• riqualificazione funzionale e tecnologica della stazione di rilancio ubicata nel Comune di Cetara in fase di ultimazione;
• primo tratto di collettamento fognario di lunghezza di circa 300 m, già realizzato, eseguito mediante la tecnica di Trivellazione Orizzontale Controllata (HDD) dall’area parcheggio ubicata a ridosso del porto di Cetara verso il mare ad una profondità variabile tra gli 8 ed i 6 m sotto il fondale marino;
• secondo tratto di collettamento fognario di lunghezza di circa 3600 m, già realizzato, eseguito mediante posa, scavo e rinterro subacqueo con mezzi navali specializzati per la posa del tratto di condotta ad una profondità di circa 1.80 m sotto il fondale marino;
• terzo tratto di collettamento fognario di lunghezza di circa 300 m, in corso di completamento entro questo mese, eseguito mediante la tecnica di Trivellazione Orizzontale Controllata (HDD) dall’area parcheggio ubicata a ridosso del porto di Salerno verso il mare ad una profondità di circa 6 m sotto del fondale marino.

Dopo il completamento della condotta sottomarina ed effettuato il relativo collaudo dell’ultimo tratto in corso di realizzazione, i lavori proseguiranno lungo via Ligea e via Porto anche grazie alla prontezza ed alla disponibilità fornita dai tecnici del Settore Mobilità Urbana, Trasporti E Manutenzioni dell’Amministrazione Comunale di Salerno ed all’attenta analisi da parte di quest’ultima del piano del traffico da attuarsi per il completamento delle opere.

La tecnica adottata HDD (Horizontal Directional Drilling) ha consentito di attraversare sia l’arenile che l’area portuale di Cetara senza interessare la superficie; altrettanto sta avvenendo nell’area parcheggio di via Ligea laddove si sta attraversando il sottosuolo ad una profondità media di 6 m sotto il fondale marino.

È un intervento veramente importante, che si conclude all’inizio della stagione estiva, andando a favorire i flussi turistici della nostra provincia che soprattutto in questo momento ha bisogno di rilanciare il turismo e la valorizzazione delle nostre coste, del nostro mare. Ringrazio il Comune di Salerno per la totale sinergia organizzativa e ringrazio la Regione Campania, in particolare il Presidente On. Vincenzo De Luca, sempre attento alle esigenze dei nostri territori e che, attraverso i finanziamenti regionali, ci permette in questo caso di realizzare una fondamentale opera di depurazione del nostro mare.”

FOTO: IMMAGINE DI REPERTORIO Prima delle norme di distanziamento sociale da Covid19

Sequestrato deposito di rifiuti pericolosi dal NOPA della Polizia provinciale di Salerno

Nei giorni scorsi la Provincia di Salerno, attraverso il proprio Nucleo Operativo della Polizia Ambientale provinciale, diretto dal Comandante Angelo Cavaliere, nel corso delle regolari attività di controllo e prevenzione dei reati ambientali, ha operato il sequestro di una area del demanio marittimo ricadente in via Ligea nel territorio del Comune di Salerno.

“L’area in questione – dichiara il Presidente della Provincia, Michele Strianese – di fatto è utilizzata da una attività ricettiva e, al momento del controllo, i nostri agenti della Polizia provinciale hanno riscontrato la presenza di un deposito incontrollato di rifiuti pericolosi. È stato quindi disposto il sequestro preventivo, deferendo gli autori dell’illecito alla competente Autorità Giudiziaria.

Il 24 marzo scorso è stato convalidato il sequestro per cui il Nucleo Operativo della Polizia Ambientale (N.O.P.A.) della Polizia Provinciale darà immediato seguito alle conseguenti attività rituali previste.”

Sequestrato deposito di rifiuti pericolosi dal NOPA della Polizia provinciale di Salerno

Nei giorni scorsi la Provincia di Salerno, attraverso il proprio Nucleo Operativo della Polizia Ambientale provinciale, diretto dal Comandante Angelo Cavaliere, nel corso delle regolari attività di controllo e prevenzione dei reati ambientali, ha operato il sequestro di una area del demanio marittimo ricadente in via Ligea nel territorio del Comune di Salerno.

“L’area in questione – dichiara il Presidente della Provincia, Michele Strianese – di fatto è utilizzata da una attività ricettiva e, al momento del controllo, i nostri agenti della Polizia provinciale hanno riscontrato la presenza di un deposito incontrollato di rifiuti pericolosi. È stato quindi disposto il sequestro preventivo, deferendo gli autori dell’illecito alla competente Autorità Giudiziaria.

Il 24 marzo scorso è stato convalidato il sequestro per cui il Nucleo Operativo della Polizia Ambientale (N.O.P.A.) della Polizia Provinciale darà immediato seguito alle conseguenti attività rituali previste.”

Maltempo: tempestivi interventi Provincia di Catanzaro

“Vista l’ondata di maltempo che si è abbattuta su gran parte del territorio della provincia, nella giornata di ieri, ci tengo particolarmente a congratularmi per il tempismo e per l’energia con cui il settore Viabilità, guidato da Floriano Siniscalco, ha gestito l’emergenza. Mi sento di esprimere un grande ringraziamento a tutto l’ufficio tecnico che gode del coordinamento dagli ingegneri Iiritano e Coppola, ringrazio tutti i geometri che svolgono il ruolo di capo reparto, a tutti i cantonieri e i capo cantonieri, i quali, nonostante il momento di difficoltà creato dal dilagarsi della pandemia, non hanno esitato ad affrontare con la massima serietà e responsabilità questa ondata di maltempo che ha causato diversi piccoli disagi sul nostro territorio.

Sono tanti gli amministratori e i cittadini che hanno avuto modo di apprezzare la tempestività con cui si è operato e la volontà della Provincia di intervenire nonostante le ristrettezze economiche con cui bisogna fare i conti. Continua incessante il lavoro sul territorio provinciale da parte dell’Amministrazione, un ringraziamento speciale va al presidente Sergio Abramo che non fa mai mancare il suo autorevole contributo. Il nostro primo obiettivo rimane sempre quello di servire al meglio i territori di nostra competenza e le esigenze dei cittadini e abbiamo la fortuna di poter contare su una grande squadra di professionisti e di tecnici che occupano meritevolmente gli uffici di Palazzo di Vetro”.

Lo dichiara il vicepresidente della Provincia di Catanzaro Antonio Montuoro:

Maltempo: tempestivi interventi Provincia di Catanzaro

“Vista l’ondata di maltempo che si è abbattuta su gran parte del territorio della provincia, nella giornata di ieri, ci tengo particolarmente a congratularmi per il tempismo e per l’energia con cui il settore Viabilità, guidato da Floriano Siniscalco, ha gestito l’emergenza. Mi sento di esprimere un grande ringraziamento a tutto l’ufficio tecnico che gode del coordinamento dagli ingegneri Iiritano e Coppola, ringrazio tutti i geometri che svolgono il ruolo di capo reparto, a tutti i cantonieri e i capo cantonieri, i quali, nonostante il momento di difficoltà creato dal dilagarsi della pandemia, non hanno esitato ad affrontare con la massima serietà e responsabilità questa ondata di maltempo che ha causato diversi piccoli disagi sul nostro territorio.

Sono tanti gli amministratori e i cittadini che hanno avuto modo di apprezzare la tempestività con cui si è operato e la volontà della Provincia di intervenire nonostante le ristrettezze economiche con cui bisogna fare i conti. Continua incessante il lavoro sul territorio provinciale da parte dell’Amministrazione, un ringraziamento speciale va al presidente Sergio Abramo che non fa mai mancare il suo autorevole contributo. Il nostro primo obiettivo rimane sempre quello di servire al meglio i territori di nostra competenza e le esigenze dei cittadini e abbiamo la fortuna di poter contare su una grande squadra di professionisti e di tecnici che occupano meritevolmente gli uffici di Palazzo di Vetro”.

Lo dichiara il vicepresidente della Provincia di Catanzaro Antonio Montuoro:

Maltempo: situzione critica nella Provincia di Teramo

Decine gli interventi che si susseguono da stanotte a causa delle conseguenze del maltempo e delle pioggie incessanti e copiose che fino a questa mattina hanno interessato il territorio della provincia di Teramo. La situazione è in evoluzione, anche le strade interrotte da frane e smottamenti potrebbero essere riaperte nel corso della giornata.
Al momento segnaliamo le situazioni più critiche:
Provinciale 19 Comune di TEramo località Osservatorio Collurania: sfondamento sede stradale
Provinciale 19 Comune di Castellalto, frana di monte
provinciale 24/c Comune di Castellalto, frana di monte ostruisce carreggiata – strada chiusa –
provinciale 25/a in prossimità zona industriale Castellalto, allagamento sede stradale
provinciale 27 Atri, zona Casoli e San Rocco frane e smottamenti
provinciale 23 fra Castellato e Cellino, frana
provinciale 22/e  località Mosciano sottopasso allagato
provinciale 25 località Castelbasso comune di Castellalto, frane diffuse
provinciale 18 comune di Teramo fra Piano d’Accio e Nepezzano, frana
provinciale 19/a comune di Teramo fra Miano e ss 150, caduta massi
provinciale 49 comune di Valle Castellana località Sella Ciarelli, caduta massi
provinciale 42 comune di Roseto, località San Giorgio e Santa Lucia
provinciale 48 comune di Torricella, località Santo Stefano smottamento stradale
provinciale 16 comune di Bellante scende in Vibrata, smottamenti
Una situazione in continuo aggiornamento – come specifica il presidente Diego Di Bonaventura – dTerai Sindaci stanno arrivando in queste ore diverse segnalazioni ma stiamo intervenendo in tutte le situazioni anche grazie alla lungimiranza e alla copertura del Piano Neve che ha contrattualizzato decine di ditte attive e disponibili su tutti e quattro i nuclei stradali della provincia. Con il loro prezioso supporto possiamo garantire la copertura di tutti gli interventi in questa emergenza nell’emergenza: dobbiamo ringraziare dipendenti, operai e imprese che sono sul campo in questa situazione molto difficile e che operano da questa notte senza sosta. Noi ci siamo voi state a casa, è proprio il caso di dirlo.”

Maltempo: situzione critica nella Provincia di Teramo

Decine gli interventi che si susseguono da stanotte a causa delle conseguenze del maltempo e delle pioggie incessanti e copiose che fino a questa mattina hanno interessato il territorio della provincia di Teramo. La situazione è in evoluzione, anche le strade interrotte da frane e smottamenti potrebbero essere riaperte nel corso della giornata.
Al momento segnaliamo le situazioni più critiche:
Provinciale 19 Comune di TEramo località Osservatorio Collurania: sfondamento sede stradale
Provinciale 19 Comune di Castellalto, frana di monte
provinciale 24/c Comune di Castellalto, frana di monte ostruisce carreggiata – strada chiusa –
provinciale 25/a in prossimità zona industriale Castellalto, allagamento sede stradale
provinciale 27 Atri, zona Casoli e San Rocco frane e smottamenti
provinciale 23 fra Castellato e Cellino, frana
provinciale 22/e  località Mosciano sottopasso allagato
provinciale 25 località Castelbasso comune di Castellalto, frane diffuse
provinciale 18 comune di Teramo fra Piano d’Accio e Nepezzano, frana
provinciale 19/a comune di Teramo fra Miano e ss 150, caduta massi
provinciale 49 comune di Valle Castellana località Sella Ciarelli, caduta massi
provinciale 42 comune di Roseto, località San Giorgio e Santa Lucia
provinciale 48 comune di Torricella, località Santo Stefano smottamento stradale
provinciale 16 comune di Bellante scende in Vibrata, smottamenti
Una situazione in continuo aggiornamento – come specifica il presidente Diego Di Bonaventura – dTerai Sindaci stanno arrivando in queste ore diverse segnalazioni ma stiamo intervenendo in tutte le situazioni anche grazie alla lungimiranza e alla copertura del Piano Neve che ha contrattualizzato decine di ditte attive e disponibili su tutti e quattro i nuclei stradali della provincia. Con il loro prezioso supporto possiamo garantire la copertura di tutti gli interventi in questa emergenza nell’emergenza: dobbiamo ringraziare dipendenti, operai e imprese che sono sul campo in questa situazione molto difficile e che operano da questa notte senza sosta. Noi ci siamo voi state a casa, è proprio il caso di dirlo.”

Cinghiali: le indicazioni della Provincia di Ancona

La presenza dei cinghiali  è una problematica sempre più ampia, sentita e grave. La Polizia Provinciale della Provincia di Ancona è, a tal proposito, sempre più impegnata in area rurale e montana, con l’effettuazione di interventi di controllo della specie in attuazione delle vigenti norme nazionali e regionali.

 

“Inoltre, da anni, la Provincia di Ancona provvede sistematicamente, tramite ditta specializzata, alla gestione di animali investiti nelle strade provinciali nel rispetto delle norme igienico sanitarie – afferma il Comandante della Polizia Provinciale Pierfrancesco Gambelli – È importantissimo essere consapevoli che le carcasse dei cinghiali, e di altri ungulati rinvenute morte a seguito di incidenti o per cause non note non possono essere in nessun modo avviate al consumo umano, in quanto non sottoposte ai controlli sanitari obbligatori”.

 

Tra le altre attività messe in atto, la Polizia Provinciale di Ancona, negli ultimi mesi, ha intensificato anche la vigilanza sulla caccia al cinghiale in area montana, finalizzata soprattutto alla verifica delle condizioni di sicurezza e sul trasporto delle armi. Durante le operazioni sono stati effettuati decine di controlli ed elevate numerose sanzioni per violazioni al codice della strada e delle norme in materia venatoria. 

 

“Si ricorda che tutte le irregolarità saranno trasmesse agli organi di Pubblica Sicurezza per l’applicazione di eventuali provvedimenti disciplinari.

I controlli continueranno quotidianamente anche dopo la chiusura della stagione venatoria, per prevenire per quanto possibile, comportamenti potenzialmente pericolosi per la pubblica incolumità – continua il Comandante Gambelli – In considerazione delle caratteristiche delle armi in uso, si raccomanda a tutti gli utenti, l’assoluto rispetto delle norme di sicurezza e di usare tutte le precauzioni del caso nel maneggio, uso e trasporto delle armi legalmente utilizzate”.

 

 

Cinghiali: le indicazioni della Provincia di Ancona

La presenza dei cinghiali  è una problematica sempre più ampia, sentita e grave. La Polizia Provinciale della Provincia di Ancona è, a tal proposito, sempre più impegnata in area rurale e montana, con l’effettuazione di interventi di controllo della specie in attuazione delle vigenti norme nazionali e regionali.

 

“Inoltre, da anni, la Provincia di Ancona provvede sistematicamente, tramite ditta specializzata, alla gestione di animali investiti nelle strade provinciali nel rispetto delle norme igienico sanitarie – afferma il Comandante della Polizia Provinciale Pierfrancesco Gambelli – È importantissimo essere consapevoli che le carcasse dei cinghiali, e di altri ungulati rinvenute morte a seguito di incidenti o per cause non note non possono essere in nessun modo avviate al consumo umano, in quanto non sottoposte ai controlli sanitari obbligatori”.

 

Tra le altre attività messe in atto, la Polizia Provinciale di Ancona, negli ultimi mesi, ha intensificato anche la vigilanza sulla caccia al cinghiale in area montana, finalizzata soprattutto alla verifica delle condizioni di sicurezza e sul trasporto delle armi. Durante le operazioni sono stati effettuati decine di controlli ed elevate numerose sanzioni per violazioni al codice della strada e delle norme in materia venatoria. 

 

“Si ricorda che tutte le irregolarità saranno trasmesse agli organi di Pubblica Sicurezza per l’applicazione di eventuali provvedimenti disciplinari.

I controlli continueranno quotidianamente anche dopo la chiusura della stagione venatoria, per prevenire per quanto possibile, comportamenti potenzialmente pericolosi per la pubblica incolumità – continua il Comandante Gambelli – In considerazione delle caratteristiche delle armi in uso, si raccomanda a tutti gli utenti, l’assoluto rispetto delle norme di sicurezza e di usare tutte le precauzioni del caso nel maneggio, uso e trasporto delle armi legalmente utilizzate”.

 

 

Le Province agli Stati Generali della Montagna

“Nessuno si salva da solo. La montagna ha bisogno della pianura, tanto quanto la pianura ha bisogno che qualcuno presidi le aree in quota.

Sondrio,  Belluno e Provincia di Verbano Cusio Ossola sono  le tre Province italiane che la legge ha identificato come Province montane e che per questo dovrebbero essere destinarie di interventi che ne riconoscano il loro ruolo essenziale di coordinamento dello sviluppo locale”

Lo ha ricordato il Presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin intervenendo agli Stati Generali della Montagna in corso a Roma promossi dal Ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia con il Consigliere per la montagna del Ministro, on. Enrico Borghi. “

Un processo mai avviato – ha denunciato Padrin – e su cui è urgente e ineludibile intervenire, a partire dalla revisione profonda della Legge 56 /14.

La richiesta che rivolgiamo oggi al Ministro, che presiede e coordina il Tavolo nazionale sul regionalismo differenziato – ha aggiunto Padrin – è  di vigilare affinché le singole leggi regionali prevedano e rispettino tali specificità.

Servono strumenti nuovi per risolvere criticità specifiche a partire dallo spopolamento delle aree montane, fenomeno che ha assunto dimensioni tali da rappresentare ormai una vera emergenza. Noi come Province abbiamo proposte per soluzioni concrete per provare a invertire la rotta, attraverso politiche a favore dell’agricoltura di montagna, servizi alle famiglie, misure attente alle necessità di cittadini e imprese.

Obiettivi che riproponiamo oggi con l’auspicio che possano essere condivise ed entrare nell’agenda del Ministro e del Governo: la  Provincia di Belluno – ha concluso Padrin – è pronta a sperimentare su questi temi un progetto pilota”.

Le Province agli Stati Generali della Montagna

“Nessuno si salva da solo. La montagna ha bisogno della pianura, tanto quanto la pianura ha bisogno che qualcuno presidi le aree in quota.

Sondrio,  Belluno e Provincia di Verbano Cusio Ossola sono  le tre Province italiane che la legge ha identificato come Province montane e che per questo dovrebbero essere destinarie di interventi che ne riconoscano il loro ruolo essenziale di coordinamento dello sviluppo locale”

Lo ha ricordato il Presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin intervenendo agli Stati Generali della Montagna in corso a Roma promossi dal Ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia con il Consigliere per la montagna del Ministro, on. Enrico Borghi. “

Un processo mai avviato – ha denunciato Padrin – e su cui è urgente e ineludibile intervenire, a partire dalla revisione profonda della Legge 56 /14.

La richiesta che rivolgiamo oggi al Ministro, che presiede e coordina il Tavolo nazionale sul regionalismo differenziato – ha aggiunto Padrin – è  di vigilare affinché le singole leggi regionali prevedano e rispettino tali specificità.

Servono strumenti nuovi per risolvere criticità specifiche a partire dallo spopolamento delle aree montane, fenomeno che ha assunto dimensioni tali da rappresentare ormai una vera emergenza. Noi come Province abbiamo proposte per soluzioni concrete per provare a invertire la rotta, attraverso politiche a favore dell’agricoltura di montagna, servizi alle famiglie, misure attente alle necessità di cittadini e imprese.

Obiettivi che riproponiamo oggi con l’auspicio che possano essere condivise ed entrare nell’agenda del Ministro e del Governo: la  Provincia di Belluno – ha concluso Padrin – è pronta a sperimentare su questi temi un progetto pilota”.

Le Province agli Stati Generali della Montagna

“Nessuno si salva da solo. La montagna ha bisogno della pianura, tanto quanto la pianura ha bisogno che qualcuno presidi le aree in quota.

Sondrio,  Belluno e Provincia di Verbano Cusio Ossola sono  le tre Province italiane che la legge ha identificato come Province montane e che per questo dovrebbero essere destinarie di interventi che ne riconoscano il loro ruolo essenziale di coordinamento dello sviluppo locale”

Lo ha ricordato il Presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin intervenendo agli Stati Generali della Montagna in corso a Roma promossi dal Ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia con il Consigliere per la montagna del Ministro, on. Enrico Borghi. “

Un processo mai avviato – ha denunciato Padrin – e su cui è urgente e ineludibile intervenire, a partire dalla revisione profonda della Legge 56 /14.

La richiesta che rivolgiamo oggi al Ministro, che presiede e coordina il Tavolo nazionale sul regionalismo differenziato – ha aggiunto Padrin – è  di vigilare affinché le singole leggi regionali prevedano e rispettino tali specificità.

Servono strumenti nuovi per risolvere criticità specifiche a partire dallo spopolamento delle aree montane, fenomeno che ha assunto dimensioni tali da rappresentare ormai una vera emergenza. Noi come Province abbiamo proposte per soluzioni concrete per provare a invertire la rotta, attraverso politiche a favore dell’agricoltura di montagna, servizi alle famiglie, misure attente alle necessità di cittadini e imprese.

Obiettivi che riproponiamo oggi con l’auspicio che possano essere condivise ed entrare nell’agenda del Ministro e del Governo: la  Provincia di Belluno – ha concluso Padrin – è pronta a sperimentare su questi temi un progetto pilota”.

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