Categoria: Ambiente e Territorio

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EMERGENZA NEVE: IL DECRETO DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI SULLA DICHIARAZIONE DELL’ECCEZIONALE RISCHIO DI COMPROMISSIONE DEGLI INTERESSI PRIMARI

Pubblichiamo in allegato il DPCM 8 febbraio 2012 concernente la dichiarazionc dell’eccezionale rischio di compromissione degli interessi primari a causa delle eccezionale avversita atmosferiche che stanno colpendo il territorio nazionale nel corrente mese. Modalita attivazione risorse pubbliche e private.

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Maltempo: continua il lavoro delle Province

“E’ un lavoro incredibile quello che da una settimana le Province italiane stanno sostenendo in prima linea contro il maltempo. Ovunque , dalle Marche al Lazio, dalla Campania alla Basilicata, le Province sono operative 24 ore su 24, non solo per liberare le strade provinciali dalla neve, ma soprattutto per andare in aiuto  con uomini e mezzi dei tanti piccoli Comuni che da soli non ce la fanno. Ma la situazione in alcune zone è ancora drammatica e la determinazione e il coraggio degli amministratori e dei dipendenti delle Province non basta più”. Lo dichiara il Presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione, sottolineando che “c’è bisogno di sbloccare risorse per permettere di potere continuare ad avere mezzi e uomini a disposizione a chi, come nelle Marche, in Emilia Romagna, in Abruzzo o in Basilicata, si trova ad affrontare le condizioni  più critiche. La tregua che dovrebbe questa settimana darci il maltempo è decisiva per riuscire a riportare la normalità in tutte le comunità. Ma ricordo che dopo, quando l’emergenza sarà passata, ci sarà da fare la conta dei danni, che non saranno certo lievi. Le strade provinciali, le scuole, il territorio, avranno bisogno di investimenti urgenti per la  messa in sicurezza, e se non ci sarà permesso di utilizzare i fondi bloccati dal patto di stabilità ci sarà impossibile intervenire. E non è pensabile – conclude Castiglione – che siano i cittadini, con la tassa sulle disgrazie, a dover pagare il conto”. 

 

Maltempo: Le Province in prima linea

“In tutta Italia le Province e i Comuni sono ormai da quattro giorni impegnati giorno e notte con uomini, risorse e mezzi per fare fronte alla drammatica emergenza maltempo che sta sconvolgendo l’intera penisola. Il Governo deve sostenere questo sforzo enorme che le istituzioni locali stanno portando avanti, quanto meno acconsentendo ad una deroga al patto di stabilità interno per gli interventi realizzati per l’emergenza neve”.
Lo chiede il Presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione, sottolineando come :“da giorni i tecnici e i dipendenti delle Province lavorano, saltando turni di riposo, per cercare di consentire alle comunità e ai piccoli paesi di resistere al meglio alla neve, ma le risorse sono agli sgoccioli. C’è bisogno di potere usare quanto possibile, derogando ai vincoli del patto di stabilità, per pagare le ditte che stanno lavorando a spalare e i mezzi spazzaneve, ma anche per riparare i danni che questa ondata di maltempo ha procurato alle strutture pubbliche e alle strade”.  

L’UPI SCRIVE ALL’ISTITUTO NAZIONALE DI URBANISTICA

Attraverso il comunicato INU del 20 dicembre us, avente ad oggetto la recente manovra economica,  ed in particolare l’intervento normativo in essa contenuta nei confronti delle Province, si evince dalle considerazioni espresse che accanto alla preoccupazione per il vuoto che si creerebbe per le funzioni attualmente svolte dalle Province, si vuole indicare anche una prospettiva di soluzione al problema delineato.
Di fatto il comunicato stampa predispone l’INU in una condizione di supporto al percorso tecnico/politico che inevitabilmente si aprirà nel momento in cui il legislatore si appresterà a dare concretezza a quanto previsto dall’art. 23 del dl 201/11, per quanto riguarda il trasferimento delle funzioni provinciali ad altri livelli di governo.
Ferma restando evidentemente l’autonomia dell’Istituto, non posso non rilevare come, anche a tutela delle Province associate ad INU, la posizione assunta di fatto supera e cancella una delle funzioni principali – direi quasi fisiologica e connaturata alla dimensione – dell’ente Provincia, quale ente di governo di area vasta in grado di qualificare e sostenere, anche grazie alla capacità di offrire una conoscenza ed una capacità di sintesi che va oltre i particolarismi dei singoli territori, i progetti di sviluppo strategici di importanti aree sovra comunali. L’UPI resta comunque disponibile per un incontro qualora l’INU non abbia ancora assunto una posizione definitiva in materia, per un approfondimento di merito.

In allegato, pubblichiamo la lettera di risposta inviata dal segretario Generale dell’Inu, Giuseppe De Luca

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GREEN ECONOMY A POTENZA: RIFKIN “LE PROVINCE FONDAMENTALI”

“Le Province hanno un ruolo fondamentale come facilitatori dei territori, soprattutto in regioni dove ci sono piccoli Comuni, per il passaggio dalla seconda alla “terza rivoluzione industriale”, che si basa sulla Green Economy, capace di generare occupazione per i giovani e crescita per le piccole e medie imprese”. Lo ha affermato Jeremy Rifkin, nel corso della sua lectio magistralis all’Università di Potenza, che ha chiuso la due giorni su “Abitare il futuro, sviluppo del Mezzogiorno e Green economy”, organizzata dal responsabile Ambiente dell’Upi, Piero Lacorazza, presidente della Provincia di Potenza.
“La promozione delle energie da fonti rinnovabili è ormai una competenza di punta delle Province, che hanno avviato sui territori politiche di sviluppo fortemente innovative e si candidano a diventare sempre più fattore di sviluppo e aggregazione per il nostro territorio”. Lo ha dichiarato il presidente della Provincia di Catania e dell’Unione Province Italiane, Giuseppe Castiglione, commentando le affermazioni del noto economista americano.
“Stiamo dimostrando di poter dare un contributo decisivo per il raggiungimento degli obiettivi della strategia 2020, in materia di sostenibilità energetica e ambientale fissati dalla UE – ha affermato Castiglione . Attraverso il “Patto dei Sindaci”, che vede impegnate oltre 47 amministrazioni in progetti a coordinamento e sostegno dei Municipi per la produzione di energia alternativa, stiamo lavorando come strutture di supporto dei Comuni, e questo conferma il ruolo strategico che il sistema delle Province italiane sta giocando nella sfida per la sostenibilità ambientale.  L’Italia – prosegue il presidente Upi – deve trovare strumenti che consentano di avere sempre più risorse a disposizione per fare crescere l’economia verde: una soluzione percorribile è liberare una quota del Patto di stabilità interno da destinare a questo scopo. Occorre, infine, predisporre Piani concreti che consentano di usufruire delle risorse comunitarie a disposizione, soprattutto pensando che sino d’ora il Mezzogiorno ha utilizzato soltanto il 10% delle stesse. Basti pensare – ha concluso Castiglione – che la Regione Siciliana in tal senso sta sprecando 800 milioni di euro”.

PROVINCIA DI ANCONA: DEMANIO IDRICO, PROVINCIA, COMUNI E PRIVATI INSIEME PER LA TUTELA DEI CORSI D’ACQUA

Prevenzione, coordinamento, sicurezza. Sono queste la parole d’ordine al centro del confronto promosso dalla Provincia di Ancona con i sindaci dei comuni del territorio sulla tutela e la manutenzione del demanio idrico provinciale. Obiettivo fare chiarezza sui numerosi progetti già realizzati e sulle competenze di ciascun ente nella realizzazione dei futuri interventi.

L’incontro è seguito a quello svolto alcune settimane fa tra la Provincia, l’Anas e Rete Ferrovie dello Stato, che aveva individuato in questi ultimi soggetti la titolarità di mantenere puliti i tratti dei fiumi in corrispondenza di opere quali ponti e viadotti di loro competenza, dove più spesso si accumulano detriti e rifiuti che poi ostacolano il regolare deflusso delle acque in caso di piena.

“Stiamo svolgendo un’importante opera di coordinamento degli enti locali – afferma la presidente della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande – per tutelare l’assetto idrogeologico del nostro territorio e garantire la massima sicurezza dei cittadini. Condividere la responsabilità degli interventi significa un controllo più capillare e dunque maggiore efficienza del servizio”.

In particolare, si è fatta chiarezza rispetto alle classificazioni dei vari corsi d’acqua e alle esclusive competenze di manutenzione da parte dei Comuni e dei cosiddetti frontisti rispetto al reticolo idrografico minore.

“La tutela del territorio non può restare in capo ad un solo ente – spiega l’assessore provinciale al Demanio Carla Virili – ed è dunque necessario costruire le condizioni per una manutenzione diffusa dell’assetto idrogeologico attraverso un’azione preventiva di coordinamento sia dei Comuni che dei privati e delle imprese agricole”.

L’assemblea ha infine fatto proprio la necessità di una maggiore vigilanza sul rispetto della normativa relativa alla distanza dai corsi d’acqua delle nuove costruzioni, degli attraversamenti e delle centraline idroelettriche.

Green Economy: le Province in Europa per il Patto dei Sindaci

“Il Patto dei Sindaci compie tre anni e in Italia è ormai una realtà consolidata. Oltre 42 Province stanno lavorando per assistere le città a promuovere uno sviluppo sostenibile, ancora più efficace in questi tempi di crisi. Ora però dobbiamo fare un passo in avanti, per affermare, nelle scelte di governo, la necessità di trovare una via preferenziale agli investimenti degli Enti locali a favore dell’energia sostenibile”.
Lo ha detto il Presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione, intervenendo oggi a Bruxelles alla  cerimonia annuale del Patto dei Sindaci, programma che vede raccolte oltre 3000 amministrazioni locali dei 27 paesi dell’Unione in rappresentanza di più di 140 milioni di cittadini europei.
“E’ un impegno ambizioso – ha aggiunto Castiglione – su cui le Province hanno investito molto in risorse e impegno: crediamo fortemente che la Green economy possa essere il volano di un nuovo modello di sviluppo, in grado di muovere l’economia, di dare nuovo spazio alle imprese e di creare occupazione, all’interno di un quadro certo di regole che parta dal pieno rispetto dell’ambiente e dal corretto uso del suolo. Un tema su cui abbiamo sollecitato l’attenzione del Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, cui abbiamo chiesto un incontro proprio per avviare insieme un confronto e individuare tutti i possibili ed idonei percorsi in grado di favorire politiche di sviluppo sostenibili, a partire dal lavoro delle Province per il Patto dei Sindaci”.  
Di questo si parlerà, a partire da domani 30 novembre, nella tre giorni “Abitare il futuro. Sviluppo del Mezzogiorno e Green Economy” , nella quale i principali attori delle istituzioni nazionali ed Europee, del mondo delle imprese e della società civile, discuteranno di politiche di coesione, di efficienza energetica e crescita sostenibile dei territori e di sviluppo energetico sostenibile dei territori. A chiudere l’evento sarà il 2 dicembre una Lectio Magistralis di Jeremy Rifkin Economista e Presidente della Foundation on Economic Trends.

In allegato, il Programma dell’evento “Abitare il futuro. Sviluppo del Mezzogiorno e Green Economy”

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ABITARE IL FUTURO: SVILUPPO DEL MEZZOGIORNO E GREEN ECONOMY

Abitare il futuro: sviluppo del mezzogiorno e Green Economy è una inzitaiva promossa dalle Province di Potenza e Matera, in collaborazione con Upi e con l’Associazione Tecla.
L’evento, come da programma allegato, si svolgerà a Potenza il 30 novembre e l’1-2- dicembre.

Il futuro del Paese, e del Mezzogiorno, può essere immaginato e costruito solo a partire da un nuovo modello di sviluppo, in linea con gli orientamenti europei. La strategia Europa 2020 rappresenta non solo uno strumento di programmazione denso di risorse e opportunità economiche ma anche un motore culturale che può, a partire dall’agenda digitale e dalla sostenibilità ambientale ed energetica, costituire una possibile
via d’uscita alla crisi. Sulla base di questa premessa la tre giorni di confronto-dibattito “Abitare il futuro. Sviluppo del mezzogiorno e green economy” fornirà l’occasione per scambiarsi idee ed esperienze, nel settore dell’efficienza energetica, e per analizzare il tema della sostenibilità ambientale ed energetica, con una delle personalità maggiormente influenti in tale campo:l’economista statunitense Jeremy Rifkin.
Fondatore e presidente della Foundation on Economic Trends di Washington, Rifkin teorizza l’avvento della “terza rivoluzione industriale”, ovvero un nuovo ordine economico caratterizzato da profonde innovazioni nelle reti e nelle fonti energetiche.

Contatti
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Ref. Giovanna Angiulli
Associazione Tecla
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tel. 06 42884756/42013006
fax. 0039 06 42010906
[email protected]

Provincia di Potenza
Ref. Franco Colucci
piazza Mario Pagano 85100 Potenza
tel. 0971 417279
[email protected]
Informazioni logistiche e prenotazioni alberghiere
www.provincia.potenza.it
www.provinceditalia.it

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Castiglione “Questi sono i risultati dei tagli agli Enti locali”

L’Ufficio di Presidenza dell’Unione delle Province d’Italia ha espresso piena solidarietà ai cittadini e agli amministratori  della Liguria e della Toscana, drammaticamente colpiti dall’alluvione che ha sconvolto il Paese.

 

“Il contrasto al dissesto idrogeologico dovrebbe essere una priorità per l’Italia – ha detto il Presidente Giuseppe Castiglione – ma con i tagli ai bilanci delle Province e degli Enti locali e soprattutto con i vincoli imposti dal patto di stabilità, che ci impediscono di investire proprio nelle opere di infrastrutturazione, questi sono i risultati.

Come Unione delle Province d’Italia abbiamo in questi mesi ribadito in tutte le sedi che serve un piano straordinario, almeno triennale, che ci consenta di intervenire con opere che permettano la messa in salvaguardia dei territori, per prevenire disastri come quelli che hanno colpito la Liguria e la Toscana in questi giorni. Abbiamo anche chiesto al Governo e al Parlamento di mettere da parte i progetti delle grandi opere, che in questo momento non sono realizzabili, e destinare le risorse invece ai tanti piccoli interventi che servono ad assicurare la messa in sicurezza dei territori.

 Siamo ancora in tempo per cambiare strada – ha sottolineato il Presidente Castiglione –  inserendo risorse espressamente destinate a questo scopo  nel Decreto Legge sullo sviluppo”.  

 

Roma, 27 ottobre 2011

 

 

Economia Verde: la proposta delle Province al Campus Enea

“Gli investimenti nella green economy sono moltiplicatori di opportunità: aprono alle imprese nuovi spazi di sviluppo, impongono agli Stati di promuovere la ricerca ed hanno ricadute decisive sul miglioramento della qualità della vita dei cittadini e delle comunità. L’Italia deve trovare strumenti che consentano di avere sempre più risorse a disposizione per fare crescere l’economia verde: una soluzione percorribile è liberare una quota di almeno il 10% del patto di stabilità interno da destinare a questo scopo”.

Lo ha detto il Responsabile Ambiente dell’Upi, Piero Lacorazza, Presidente della Provincia di Potenza, intervenendo oggi al Campus Energia promosso dall’Enea sull’Efficienza Energetica negli Edifici.

“Dobbiamo utilizzare tutte le opportunità che abbiamo: il Poin Energia che l’Unione Europea destina alle aree del Mezzogiorno e il Fondo Europeo per l’efficienza energetica sono indirizzati proprio a investimenti in edilizia, trasporti e innovazione d’impresa. Il Fondo, in particolare, mette a diposizione 265 milioni di euro per progetti cofinanziati tra imprese e istituzioni locali. Ma se non si escludono dal patto di stabilità le quote di cofinanziamento, ci troveremo nell’assurdo di non potere partecipare ai bandi, con un inaccettabile spreco di risorse. Dentro la crisi – ha aggiunto Lacorazza – è  necessario far ripartire investimenti guardando a tutti gli snodi della filiera: per le Province è necessaria la pianificazione e la promozione degli investimenti liberando quote di patto; per le imprese è indispensabile  sostenere innovazioni di processo e di prodotto nel campo della economia verde. Ma bisogna incentivare i consumatori a rinnovare: per questo chiediamo che, nel prossimo Decreto per lo Sviluppo, siano previsti sgravi fiscali del 55% per le ristrutturazioni per efficienza energetica.

Le Province  – ha concluso –  hanno un ruolo centrale in questa strategia, perché possono intervenire sui 5000 edifici scolatici e sui 130 mila kilometri si strade che gestiscono, e aprire ad un vero Piano strutturale di modernizzazione che attivi investimenti e riduca le emissioni di C02 . Ma possono giocare una parte decisiva anche nel contrasto alla riduzione delle emissioni di CO2, con i Piani provinciali di Coordinamento territoriale e con lo strumento del Patto dei Sindaci per il quale circa la meta’ delle province sono state riconosciute strutture di supporto e coordinamento”.

 

Fonti rinnovabili : parte la fase operativa del Progetto EIE – Interpares

Parte oggi a Roma la fase operativa finale del Progetto Interpares, cofinanziato dal programma della Commissione Europea Energia Intelligente in Europa, che mira ad assicurare la massima diffusione dell’energia da fonti rinnovabili, attraverso l’eliminazione degli ostacoli amministrativi relativi alle autorizzazioni agli impianti. “Le Province – afferma il responsabile ambiente dell’Upi, Piero Lacorazza, Presidente della Provincia di Potenza – sono riuscite ad affermarsi come istituzioni di riferimento dell’Unione Europea per la promozione dell’energia da fonti rinnovabili. Un impegno che va portato avanti, ma che non può prescindere da una programmazione seria che ponga come priorità il corretto uso del suolo, il rispetto del territorio, la tutela del Paesaggio. Semplificare – sottolinea il responsabile ambiente Upi –  non vuol dire aprire la strada alla incontrollata proliferazione di impianti, che deturpano il paesaggio, senza tra l’altro, produrre risultati diretti per i cittadini. Vuol dire piuttosto introdurre migliori criteri di trasparenza, ridurre le pratiche burocratiche, assicurando allo stesso tempo una corretta tutela del territorio e del paesaggio, per aiutare le imprese ad investire nel settore nel pieno rispetto dei Piani di Coordinamento Territoriale che le Province adottano. E’ questa la strada che le Province stanno perseguendo, anche attraverso il Patto dei sindaci, che è lo strumento che l’Europa ha ideato per favorire la collaborazione tra gli enti locali per promuovere politiche di sviluppo delle nuove energie pulite, e che vede oltre 40 Province in tutta Italia impegnate, attraverso la promozione della cooperazione e l’assistenza ai Comuni, per dare qualità ed efficacia alle politiche energetiche. Con questo progetto – conclude Lacorazza – facciamo un passo in avanti, decisivo in un momento di crisi economica come quello che il Paese sta attraversando. Politiche energetiche corrette e fortemente legate ai territori possono infatti dare una spinta alla ripresa, creare nuova occupazione, offrire alla imprese occasioni di sviluppo attraverso piani di investimento fortemente innovativi e garantire vantaggi alle comunità”.  
Il Progetto di cui l’UPI è capofila, coinvolge anche gli omologhi partner della Romania, le Contee, e della Grecia, le Prefetture/regioni.  Dopo un lungo lavoro di ricognizione e di approfondimento dei principali elementi di natura amministrativa che risultano essere di impedimento ad un più agevole sviluppo delle fonti rinnovabili, 12 Province italiane ( Ancona, Benevento, Bologna, Crotone, Fermo, Genova, Isernia, La Spezia, Matera, Potenza, Livorno, Terni) individueranno gli strumenti più idonei a superare questi ostacoli sul proprio territorio. La discussione sarà prioritariamente incentrata su strumenti facilitatori per gli operatori, come ad esempio kit informativi e di supporto, e su altre linee di attività orientate all’uniformità dei criteri di idoneità delle aree. La sperimentazione, che terminerà nell’estate del 2012, sarà successivamente monitorata e misurata al fine di quantificare l’efficienza e l’efficacia delle misure adottate, per poi trovare diffusione come  best practice da trasmettere sul territorio. Il Progetto prevede la medesima attività anche nei territori degli altri due partner, le Contee Rumene e le Prefetture Greche.

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