Categoria: Ambiente e Territorio

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Energia: la questione degli incentivi per l’efficienza

Con il cosiddetto pacchetto anticrisi appena approvato, il Governo rende più difficile l’accesso agli incentivi per l’efficienza energetica e il risparmio, cancellando una misura introdotta con la finanziaria 2008 che prevedeva la detrazione del 55 per cento dall’Irpef per i cittadini che installano pannelli solari per la produzione di acqua calda, che
sostituiscono gli impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione e gli impianti di riscaldamento con pompe di calore e con impianti geotermici a bassa entalpia. L’assessore all’ ambiente Davide
Bazzini interviene sul tema con la dichiarazione che segue.

“Energie rinnovabili ed efficienza energetica sono diventate una priorità insieme ambientale, economica e sociale. Le scelte di politica energetica attivate per il Biellese hanno perciò dato centralità all’efficienza energetica e alla produzione da energie rinnovabili. Che complessivamente rappresentano ormai circa il 18 per cento della produzione locale di energia, con una crescita di oltre quattro punti percentuali nell’ultimo biennio. Il fotovoltaico, ad esempio è cresciuto dallo 0,01 del 2004 al 7,5 per cento previsto per il 2009. Inoltre, secondo gli ultimi rilevamenti dell’Osservatorio ambientale dell’Istat, il Biellese è al terzo posto in Italia e primo in Piemonte nel risparmio energetico per usi domestici, con una diminuzione media di 207,6 kwh (kilowatt/ora) per abitante, laddove la diminuzione nazionale è di 76 kwh: sopra di noi solo Bolzano (288,3 kwh) e Bergamo (209,9 kwh). A crescere
sono stati non solo gli investimenti sia pubblici che privati, ma anche e soprattutto quella filiera locale composta di progettisti, produttori, installatori che bene è rappresentata nel successo della fiera di settore ‘Ecolife’ appena conclusasi.
Un settore dell’economia locale in crescita che rischia di subire una notevole battuta di arresto. I provvedimenti presi dal governo mettono infatti a rischio tanto le richieste di detrazione fiscale del 55 per cento già attivate quanto quelle future, rendendo più difficile (e in certi casi impossibile) ottenere sgravi fiscali per chi intende risparmiare energia (come previsto dalla legge 296/2006). Il decreto rende molto più complesso il percorso per ottenere le detrazioni
fiscali del 55 per cento delle spese sostenute per il pannello fotovoltaico, la caldaia o l’isolamento della casa. Per le spese sostenute dopo il 31 dicembre 2007, i contribuenti dovranno infatti inviare all’Agenzia delle entrate un’ apposita istanza per consentire il monitoraggio della spesa e la verifica del rispetto dei limiti di spesa complessivi. Decorsi i 30 giorni senza esplicita comunicazione di accoglimento l’assenso si intende non fornito e il cittadino non potrà usufruire della detrazione. Un modo ‘elegante e burocratico’ da parte del governo per dare un colpo mortale con effetti retroattivi alle ristrutturazioni edilizie a fini ambientali. Chi ha realizzato l’intervento sulla sua casa nel 2008 (230mila famiglie) potrà rimetterci fino a 15mila euro. Chi aveva intenzione di farlo si fermerà. Invece che rilanciare lo sviluppo di un settore strategico, il governo va contro le famiglie e le aziende. Incentivi semplici, trasparenti e sicuri diventano ora complicati, discrezionali e limitati.  In occasione del recente convegno svoltosi a Ecolife sulle energie rinnovabili, furono gli artigiani, i periti industriali, gli operatori di settore a segnalare al Sottosegretario On. Alessandri la necessità di mantenere le detrazioni fiscali al 55 per cento. Dallo stesso Alessandri e dall’On. Simonetti nei giorni successivi furono pronunciate parole rassicuranti.  Ora sappiamo che, forse già allora, quelle parole non corrispondevano a
verità. Ora sappiamo che la realtà è diversa. Che la salvaguardia dell’ambiente, la promozione dell’energia pulita, il rispetto degli investimenti fatti da tante famiglie, il sostegno a un settore economico in crescita sono stati cancellati, una domenica mattina di novembre. Chiediamo al governo di ripensarci, chiediamo ai parlamentari locali di rappresentare seriamente un territorio che sulle politiche energetiche ha mosso passi importanti”

Provincia di Roma: l’Assessore Civita sul rigassificatore di Malagrotta

“E’ fondamentale avviare subito il gassificatore di Malagrotta perché questa è una delle condizioni per chiudere la discarica che si sta esaurendo, unitamente all’aumento della raccolta differenziata, sulla quale già stiamo investendo risorse per promuovere la modalità “porta a porta” nel nostro territorio. Il Comune di Roma, inoltre, deve trovare al più presto un nuovo sito e visto che qualcuno sostiene che ci sia bisogno di un ruolo più forte da parte delle istituzioni pubbliche, bene, questa è l’occasione per farlo”.

Lo ha dichiarato l’assessore provinciale alle Politiche del Territorio e alla Tutela dell’Ambiente Michele Civita a margine dell’Audizione dell’Osservatorio nazionale sui rifiuti a Palazzo Valentini.

“Auspichiamo – ha aggiunto Civita – che l’impianto venga messo a norma al più presto e per quanto riguarda le nostre competenze saremo attentissimi a far rispettare tutte le prescrizioni che la legge prevede, perché la priorità è sicuramente la salute dei lavoratori e dei cittadini”.

“Intendiamo anche – ha concluso l’assessore – costruire insieme al XVI Municipio, alle associazioni e al Comune di Roma un Osservatorio per monitorare lo stato di salute ambientale di un’area già molto compromessa. Aspettiamo una risposta del Comune anche se non ho motivo di pensare che non parteciperà”.

 

Provincia di Livorno: iniziativa ‘Meno rifuiti’

“Meno rifiuti” è il titolo dalla campagna d’informazione promossa dalla Provincia di Livorno per favorire la riduzione della produzione di rifiuti nel nostro territorio.
I contenuti della campagna saranno presentati in un’iniziativa in programma il 13 novembre, alle 10, a Palazzo Granducale.
Il progetto si propone da un lato di sensibilizzare i cittadini sui costi ambientali e sociali della produzione di rifiuti, dall’altro lato di introdurre comportamenti di acquisto più consapevoli attraverso consigli utili su come fare una spesa “più leggera”.
Nell’occasione sarà sottoscritto un protocollo d’intesa fra la Provincia e tutti i soggetti che intendono contribuire alla piena attuazione della campagna, in primo luogo i Comuni e le aziende di gestione dei rifiuti, per la definizione di una serie di impegni ed azioni da attivare in tutto il territorio provinciale.
All’iniziativa saranno presenti il presidente della Provincia Giorgio Kutufà, l’assessore all’ambiente Mauro Penco, i sindaci dei Comuni del territorio, i rappresentanti delle aziende di gestione dei rifiuti (Aamps, Esa, Asiu).

Provincia di Viterbo: monitoraggio del Lago di Vico

Al via il monitoraggio per le acque del Lago di Vico. Stamattina a Palazzo Gentili l’assessore all’Ambiente Tolmino Piazzai ha incontrato i rappresentanti di Regione Lazio, Comune di Ronciglione e Caprarola, Riserva naturale Lago di Vico, Centro studi Fogliano, Arpa e Università della Tuscia per la costituzione del tavolo per lo studio delle acque del lago di Vico.

“Durante la riunione – spiega Piazzai – abbiamo deciso di far partire le analisi per il monitoraggio delle acque nel mese di novembre e saranno tutte a carico della Provincia”.

E’ stato inoltre sottoscritto l’accordo per la costituzione del tavolo ed è stato stabilito che saranno fatti tre tipi di monitoraggi. “Il primo – continua Piazzai – andrà ad esaminare l’eventuale tossicità delle alghe e la loro presenza. Queste analisi saranno condotte dall’Istituto superiore di sanità. Il secondo, affidato all’Arpa, esaminerà la potabilità e balneabilità dell’acqua del lago. L’ultimo invece riguarda gli aspetti prettamente ecologici e sarà eseguito dall’Università della Tuscia”.

Al tavolo, che si riunirà di nuovo nei prossimi giorni, posso partecipare come uditori, per portare al centro dell’attenzione esigenze e criticità, anche le associazioni ambientaliste e quelle di categoria.

 

Provincia di Taranto: bilancio della Polizia provinciale

La Provincia di Taranto in prima linea per la tutela delle aree protette. Positivo il bilancio dell’attività svolta dalla competente sezione della Polizia provinciale che nel periodo estivo ha intensificato i controlli. Come sempre, si opera sia sul versante della prevenzione sia su quello della repressione e denuncia di eventuali abusi perpetrati ai danni del patrimonio paesaggistico.
Per quanto riguarda il territorio saline e dune di Torre Colimena, in agro di Manduria, appartenenti alla riserva naturale regionale “Litorale Tarantino Orientale”, gli agenti della Polizia provinciale hanno provveduto a comminare 63 sanzioni amministrative e costretto all’allontanamento centinaia di persone che a bordo di mezzi motorizzati, soprattutto auto, moto e camper, tentavano di introdursi in zone di particolare pregio ambientale, violando così i confini della riserva. Tale consuetudine stava determinando la distruzione sistematica delle specie vegetali tipiche della macchia mediterranea, tra cui lentisco, mirto, cisto, specificamente protette dal vincolo regionale. Di qui la necessità, per gli uomini della sezione Aree protette dell’Assessorato provinciale all’Ambiente, di pattugliare quotidianamente tutta la zona.
“Anche queste attività, unitamente al controllo stradale, venatorio e ambientale – commenta l’assessore provinciale all’Ambiente, Michele Conserva – attestano la presenza costante della Polizia provinciale sul territorio ionico. Ed è confortante, su questo tema, registrare l’apprezzamento di quanti, insieme a noi, ogni giorno si battono per la tutela e la salvaguardia del nostro patrimonio naturalistico. È il caso, per esempio, del dottor Andrea Occhilupo, direttore della riserva ‘Litotale tarantino orientale’ che ha condiviso e incoraggiato la nostra azione. A lui va il mio personale ringraziamento che mi sento di rivolgere anche a tutti gli uomini della Polizia provinciale coinvolti nell’operazione, ottimamente diretti dal capitano De Gennaro. Quasi superfluo aggiungere – conclude Conserva – che la nostra attività proseguirà senza sosta ed anzi, se possibile, sarà rafforzata”.

Accesso del pubblico all’informazione ambientale

Nella G.U. del 14 agosto 2008 n. 190 è stata pubblicata la Circolare 4 agosto 2008 che dà attuazione alla direttiva 2003/4/CEE sull’accesso del pubblico all’informazione ambientale.
E’ stata inoltre predisposta una scheda allegata alla Circolare che le Autorità Pubbliche sono tenute a compilare ed a inviare al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio entro la fine del mese di dicembre.

Upi Emilia Romagna: giornate seminariali in materia ambientale

UPI, Confservizi e Unioncamere Emilia-Romagna, in collaborazione e con il sostegno della Regione Emilia-Romagna,  hanno programmato per il prossimo autunno, le giornate di approfondimento sul tema “Il  DLGS 152/2006 e le   altre norme ambientali  – Approfondimenti”, con la docenza del Dott. Bernardino Albertazzi, Giurista ambientale, e di altri esperti, rivolte a dirigenti e funzionari della Pubblica Amministrazione, Aziende, Società, Organismi, Associazioni ed altri Enti che hanno competenze in materia.

In allegato, i programma seminariale, che potete trovare anche sul sito www.upi.emilia-romagna.it, dove è illustrato il calendario delle giornate formative e i costi di partecipazione. Per ogni ulteriore dettaglio contattate al numero 051 525529-20: dott.ssa Luana Plessi – dott. Oriano Piraccini, oppure via e-mail: [email protected] .

 

Documenti allegati:

Ambiente: la Rassegna mensile dell’Upi Emilia Romagna

Governo del territorio e tutela del paesaggio, Aree natuarli protette, realizzazione di opere e impianti con particolare riguardo a quelli di produzione di energia da fonte rinnovabile. Questo il contenuto della Rassegna mensile prodotta dall’Upi Emilia Romagna sulle principal inovità legislative e giursiprudenziali sulle tematiche sopra riportate.

In allegato il numero di  LUGLIO e AGOSTO

Tutti i testi sono consultabili sul sito dell’Upi Emilia Romagna www.upi.emilia-romagna.it

Documenti allegati:

Provincia di Biella: “Il sole a scuola”

Si concluderanno entro il 30 settembre i lavori di installazione dei pannelli fotovoltaici di cui la Provincia doterà le scuole superiori biellesi. Due sono gli impianti già pronti: quello dell’Ipsia e quello dell’Iti di corso Pella. Gli altri 12 saranno piazzati nei prossimi giorni grazie ai finanziamenti del bando ministeriale “Il sole a scuola”.

Gli impianti hanno una potenza di 1,5 kilowatt, quindi “naturalmente non bastano a coprire il fabbisogno di una intera scuola – commenta l’assessore provinciale all’ambiente Davide Bazzini – ma sono il primo passo nella direzione intrapresa da questa amministrazione, vale a dire dotare gli edifici pubblici di sistemi di riscaldamento e produzione di energia sostenibili e sicuri per la salute”.

Infatti, come afferma l’assessore all’edilizia scolastica Claudio Marampon, questa “è la seconda fase del nostro lavoro sulla sicurezza nelle scuole: nella prima abbiamo agito sulle strutture, rimuovendo l’eternit dai tetti, rimodernando gli impianti elettrici e idraulici, i serramenti, e abbattendo le barriere architettoniche. Ora inizia la fase più dinamica, dove all’attenzione per il risparmio energetico si accompagnerà un’attività didattica per sensibilizzare gli studenti all’utilizzo di tecnologie sostenibili”.

Il bando “Il sole a scuola” infatti prevede anche un ciclo di lezioni dedicate all’educazione ambientale e al risparmio energetico che i ragazzi frequenteranno da settembre a novembre. Un’attività affidata agli esperti di Cordar Energia, la società creata dalla Provincia per coordinare e gestire iniziative in materia di risparmio energetico e produzione di energia alternativa, e al Centro di educazione ambientale.

L’iniziativa era stata presentata lo scorso febbraio. Nel Biellese sono coinvolte tutte le scuole di proprietà della Provincia: i 14 impianti porteranno gradualmente verso l’autonomia energetica i singoli edifici grazie a un intervento complementare di ampliamento già in programma.

“La posa dei 14 impianti – spiega Bazzini – non è che il primo passo. Abbiamo l’obiettivo preciso di ampliarli e di installare nel territorio, nei prossimi due anni, circa 700 KiloWatt di moduli fotovoltaici per produrre energia elettrica dal sole e rispettare gli impegni assunti nell’ambito degli accordi di Kyoto”.

Sono misure che l’amministrazione provinciale aveva inserito nel Piano d’azione per l’energia, che si concretizza sia per le iniziative che riguardano gli immobili, sia coinvolgendo le famiglie e gli studenti sul fronte dell’educazione alla sostenibilità e al risparmio energetico.

Cordar Energia ha elaborato i progetti preliminari finanziati dal Ministero. La Provincia di Biella è riuscita a intercettare il 50 per cento dei finanziamenti concessi all’intero territorio piemontese: dei 29 impianti che saranno realizzati, 11 sono nel Torinese, 4 nel Cuneese e, appunto, 14 nel Biellese.

Nel “Rapporto sulla qualità nella scuola 2007”, una classifica delle Province e delle Regioni in base alla qualità del sistema di istruzione realizzato da Tuttoscuola (la rivista per insegnanti, genitori e studenti) le scuole del Biellese si erano classificate al terzo posto per la qualità dei livelli di istruzione, gestione del personale, dotazioni didattiche e informatiche, politiche finanziarie virtuose e buona funzionalità dei servizi e degli edifici.

La graduatoria comprendeva 152 indicatori tratti dalle rilevazioni ufficiali del Ministero della Pubblica Istruzione, dell’Istat, del Ministero dell’Interno, della Ragioneria Generale dello Stato. Una base di oltre 63 mila dati elaborata con rigore scientifico da cui si ricava una approfondita e inedita radiografia del sistema scolastico italiano. Un lavoro unico: in 150 anni di storia della scuola italiana non era mai stato possibile stilare una classifica in base a criteri di qualità e analizzare con cognizione di causa i punti di forza e di debolezza delle diverse aree territoriali del Paese.

Gli impianti saranno posati da una ditta locale che si è aggiudicata la gara al geometri Vaglio Rubens di Biella, nei licei scientifici di Biella e di Cossato, al psicopedagogico di Biella, nelle due sedi dell’Iti a Biella e Vallemosso, all’Ipsia, al Bona e all’Itc di Mosso, al liceo classico di Biella, all’Istituto professionale di stato per i servizi commerciali e turistici di Mosso e nelle sedi dell’alberghiero a Trivero e a Cavaglià.

 

 

Provincia di Ascoli Piceno: riqualificazione dell’Aso

Complessivamente ammontano a quasi 800 mila euro le attività di riqualificazione e messa in sicurezza riguardanti il tratto finale dell’asta fluviale dell’Aso promossi dalla Provincia in collaborazione con le Amministrazioni comunali di Pedaso e Altidona, la CIIP spa, l’Autorità di Bacino regionale e la Regione Marche.

Il cospicuo pacchetto di opere, in parte già realizzate o in fase d’avvio o di progettazione, è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta stamani presso “il Fosse delle Piene”, nel territorio del comune di Altidona, in occasione della consegna dei lavori alla ditta incaricata dalla Provincia.

Erano presenti l’assessore provinciale al Genio e Protezione civile Luigino Baiocco, il sindaco e il vice sindaco di Altidona Graziano Pagliarini e Palmarino Ferretti, l’assessore all’Ambiente del comune di Pedaso Gianfilippo Macchiati, il dirigente del Servizio Genio e Protezione civile della Provincia Stefano Babini, il consigliere d’amministrazione della CIIP spa Fabrizio Farina e Stefano Leonori, progettista e direttore dei lavori dell’importo di 230 mila euro che verranno attuati sul “Fosso delle Piene”. In questo caso si procederà all’allargamento della sezione del fosso al fine di consentire un più agevole deflusso delle acque in caso di forti piogge e prevenire il rischio di esondazione in un’area così densamente antropizzata del comprensorio costiero.

Questo intervento, che verrà realizzato nel giro di 3 mesi, si aggiunge a quello completato pochi giorni fa, sempre nel comune di Altidona, dalla CIIP spa su sollecitazione della Provincia. L’ente gestore del servizio idrico, con l’ autorizzazione dell’AATO 5 e sotto il coordinamento del Servizio Genio Civile della Provincia, aveva infatti provveduto alla demolizione del ponte-tubo sito in prossimità della foce dell’Aso ed alla realizzazione di una nuova condotta collocata sul ponte della Statale Adriatica.

“Oltre a questi importanti interventi – ha spiegato l’assessore Baiocco – dalla Regione sono stati assegnati alla Provincia, mediante l’Autorità di Bacino, circa 430 mila euro, risorse che verranno utilizzate per la sistemazione delle sponde del fiume Aso, attività di assetto idraulico che, insieme agli interventi di pulizia e di decespugliamento attuati in sinergia con i comuni di Altidona e Pedaso, contribuiranno ad aumentare la sicurezza pubblica ed a riqualificare un tratto essenziale della splendida valle dell’Aso, straordinaria realtà paesaggistica delle due nuove province di Ascoli e Fermo”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente della Provincia Massimo Rossi che ha definito quest’intervento “parte integrante di un più complessivo processo di valorizzazione dell’Aso, corridoio di qualità tra il Parco nazionale dei Sibillini e il Parco Marino del Piceno. Tutte le opere previste – ha aggiunto il presidente Rossi – sono dirette, ovviamente, oltre che a chiari obiettivi di carattere ambientale, anche e soprattutto ad una valorizzazione che avrà risvolti positivi sul piano dello sviluppo e dell’occupazione”.

Grande soddisfazione è stata espressa anche dagli amministratori dei comuni di Altidona e Pedaso che all’unisono hanno sottolineato il rilievo di questi interventi in un’area dove insistono tre campeggi, numerose strutture ricettive e che ogni anno registra oltre 500 mila presenze.

Alla Provincia di Chieti un premio “Le città per il verde”

La Giuria della nona edizione del Premio nazionale “La Città per il Verde”, organizzato da Il Verde Editoriale, che si è riunita il 17 giugno scorso, ha conferito alla Provincia di Chieti la Menzione per la categoria Enti Provinciali.
Durante la premiazione ufficiale del 12 settembre prossimo, al Salone internazionale della Fiera di Padova, verranno consegnati una targa di riconoscimento, il logo del Premio, che potrà essere utilizzato nei documenti dell’Ente, ed un abbonamento annuale alla rivista di settore Acer.
Premiata la costante attività sulle tematiche ambientali e sullo sviluppo sostenibile portate avanti dal Settore Ambiente ed Energia della Provincia di Chieti.
Premiati il progetto internazionale “Agenda Scolastica Europea per l’Ambiente e lo Sviluppo Sostenibile 2007-08” – realizzato dalla Provincia di Chieti, la Provincia di Barcellona, la Città di Tallin, la Municipalità di Minorca e la Provincia Huesca – ed il progetto partecipato “Casa e Contesto: recupero della dimensione naturale.
La biodiversità nel sistema insediativo” – capofila dell’iniziativa il C.E.A. Centro Risorse della Provincia di Chieti, coadiuvato dal C.E.A. CeD Terra, Centro di documentazione Permanente sulle Case di Terra, promosso dal Comune di Casalincontrada e dal C.E.A. “Il Riccio e la Castagna” della Coop. Linea Verde di Guardiagrele -.
L’Agenda, già alla quinta edizione e realizzata in quattro lingue, rappresenta un innovativo strumento educativo per stimolare la riflessione e il cambiamento di abitudini e comportamenti quotidiani a vantaggio di azioni, di tipo ambientale e sociale, più rispettosi.
Il progetto Casa e Contesto ha come tema centrale la conservazione della biodiversità, nella convinzione che questa non sia a carico solo di scienziati ed esperti, ma di tutti.
“Questo ennesimo riconoscimento – spiega l’Assessore all’Ambiente della Provincia di Chieti, Nicola PETTA – testimonia il valido e costante impegno portato avanti dalla Provincia di Chieti e dalle sue strutture operative. Continuiamo, tra le altre attività, ad essere attivi sulle tematiche inerenti gli Acquisti Pubblici Verdi e, proprio in questi giorni, siamo stati anche coinvolti dall’ UPI – Unione Province Italiane – nella costituzione del gruppo di lavoro nazionale ristretto per realizzare delle linee guida per l’applicazione della contabilità ambientale alle province”.
Soddisfazione viene espressa anche dal presidente sen. Tommaso COLETTI “Gli sforzi compiuti dalla nostra amministrazione per aumentare la coscienza ecosostenibile, in particolare delle nuove generazioni, trova riscontro anche in questi riconoscimenti di carattere nazionale. Ogni anno oltre 4.000 studenti partecipano alle attività formative ed informative di carattere ambientale predisposte dalla provincia e l’essere considerati una “buona prassi nazionale” è di ulteriore stimolo a proseguire in azioni che riteniamo indispensabili per la crescita della nostra comunità”.

 

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