Categoria: Ambiente e Territorio

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Portale Cartografico Nazionale

Il 15 ottobre 2004, a Firenze, come da programma allegato, viene presentato il Sistema Cartografico Nazionale e il piano di formazione elaborato nell’ambito dell’Accordo di Programma, sottoscritto tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, l’ ANCI, l’ UPI e l’ UNCEM.

Il progetto “Portale Cartografico Nazionale“, all’indirizzo www.atlanteitaliano.it, rappresenta il momento centrale del Sistema Cartografico Federato, un’infrastruttura tecnica ed organizzativa realizzata dal Ministero dell’Ambiente, costituita da un network di nodi periferici ubicati presso le amministrazioni pubbliche.

Il Sistema intende raccogliere le informazioni disponibili ai vari livelli di governo in una struttura informativa federata, chiara ed attendibile. La tecnologia informatica applicata nella Struttura Federata consente a ciascun Ente locale di rimanere proprietario e manutentore dei propri dati pur consentendo la consultazione, nel pieno rispetto del principio di sussidiarietà e del libero scambio delle informazioni. Il Sistema Cartografico Federato risponde ai principi base di INSPIRE (INfrastructure for SPatial InfoRmation in Europe), l’iniziativa lanciata dalla Commissione Europea in collaborazione con gli Stati membri della UE. L’iniziativa mira a rendere disponibile un’informazione geografica armonizzata e di qualità allo scopo di formulare, implementare, monitorare e valutare l’impatto delle politiche comunitarie in materia di ambiente e territorio.

Il servizio Internet del Portale Nazionale, l’Atlante italiano, permette la visualizzazione e l’utilizzazione della Cartografia di Base Nazionale dell’ Intero Territorio Italiano prodotta a seguito dell’Accordo Integrativo tra Stato – Regioni del 12 ottobre 2000 sul Sistema Cartografico di Riferimento.

Tale Base è costituita da carte topografiche e ortoimmagini nel sistema di riferimento geodetico-cartografico UTM-WGS84 complete per tutto il Territorio Nazionale. Attualmente sono in linea carte topografiche a piccola scala (1:1.000.000 – 1:250.000 – 1:100.000) a media scala (1:25.000) e ortoimmagini ad alta risoluzione (pixel 1 metro) sia in bianco e nero che a colori acquisite da volo aereo in periodi diversi.

Sono attualmente consultabili anche strati vettoriali di base e tematici contenenti le informazioni attualmente disponibili a livello nazionale, predisposte in collaborazione con le Amministrazioni competenti, tra questi:

Carta del Rischio Idrogeologico
– Aree Protette (Parchi Nazionali, Parchi regionali, Riserve naturali..)
– Uso del Suolo
– Carta Ecopedologica


Il nucleo iniziale della Base sarà integrato da ulteriori ed essenziali strati informativi vettoriali in corso di elaborazione in scala 1:10.000 per l’intero territorio nazionale tra i quali:

– Reticolo idrografico e relativi bacini
– Reti di comunicazione ferroviaria e stradale
– Intorno dei centri urbani e nuclei abitati
– Modello digitale del terreno ad alta risoluzione
– Edificato urbano dei capoluoghi di provincia


Tale iniziativa ha l’obiettivo strategico di promuovere e diffondere l’utilizzo dei Sistemi Informativi Territoriali, di rendere le informazioni di carattere ambientale e territoriale disponibili ad un pubblico vasto anche di non addetti ai lavori, tenendo in considerazione i progetti e le attività attualmente in corso a livello Nazionale ed Europeo.

Nell’ambito di questo progetto, l’Accordo di Programma, sottoscritto tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, l’ ANCI, l’ UPI e l’ UNCEM , prevede un piano gratuito di formazione per gli operatori degli uffici tecnici di Comuni, Province e Comunità Montane sui temi della gestione ed analisi dei dati ambientali e territoriali quale strumento di supporto delle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).

Obiettivo dell’Accordo è favorire lo sviluppo di figure professionali in grado di utilizzare correttamente la base dati del Sistema Cartografico di Riferimento (Si.Ca.Ri.) e gestire la produzione, l’aggiornamento, l’interscambio dei dati e la successiva pubblicazione attraverso il Portale del Sistema Cartografico Federato.


 

 

 



 

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Gestione dei rifiuti

Nel nostro Paese il settore dei rifiuti urbani sta vivendo una fase di trasformazione strutturale; le modifiche del quadro normativo in materia ambientale e le innovazioni della disciplina delle forme di gestione dei servizi pubblici locali hanno senz’altro dato un’importante spinta al riassetto, creando le premesse per uno sviluppo in senso moderno di una politica integrata dei rifiuti, in linea con le direttive europee in materia.

La realizzazione degli Ambiti Territoriali Ottimali per la gestione dei rifiuti urbani, previsti e disciplinati dalla legislazione di settore, si pone come momento centrale per coniugare l’ottimizzazione qualitativa del processo con la modernizzazione dell’intero comparto. Sviluppo che non può e non deve essere solo dimensionale, ma che deve seguire anche logiche che favoriscano la qualità, la specializzazione di impresa e il confronto concorrenziale, premiando l’economicità, l’efficacia e l’efficienza gestionale degli operatori.

Il rapporto Fise Assombiente fornisce un quadro complessivo dell’evoluzione della gestione dei rifiuti in Italia.

Cfr. il Rapporto pubblicato sul sito dell’Osservatorio rifiuti della Provioncia di Teramo

 


 

 

Corsi di formazione per Analisti Sit – Progetto Pilota

L’iniziativa pilota, destinata alle Province di Roma, Rieti, Viterbo, Perugia, Terni, Frosinone, Latina, Salerno, Napoli, del Corso Avanzato per analista SIT partirà il prossimo 29 giugno per terminare ad ottobre (20 giornate, 140 h totale). Il corso è gratuito. Cfr. il format di adesione e il programma del corso .


Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’UPI, Dott.ssa Luisa Gottardi (tel. 0668403432, [email protected]

 

 

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POLIZIA LOCALE E SICUREZZA

Cfr. il testo della proposta presentata al Convegno del 31 marzo 2004.

 

 

 

 

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CONSULTA NAZIONALE DELLA POLIZIA PROVINCIALE

Si è insediata il 31 marzo 2004, a conclusione del Convegno “Cooperare per la sicurezza dei cittadini: la polizia locale nella proposta delle autonomie”,  la Consulta Nazionale della Polizia Provinciale, organismo composto da Presidenti, Assessori e consiglieri provinciali, da esperti e tecnici del settore e da rappresentanti delle Associazioni e dei Sindacati di categoria, con l’obiettivo di diventare sede di sintesi e raccordo delle diverse realtà che in questo campo sono presenti sul territorio (cfr. il Regolamento istitutivo e la Composizione della Consulta ).

I corpi e i servizi di polizia provinciale, presenti in oltre il 70% delle Province italiane, svolgono prevalentemente compiti di polizia ambientale (su rifiuti, acque, caccia e pesca) ma anche i nuovi compiti di polizia ammistrativa locale (trasferiti con il d. lgs. 112/98) e di polizia stradale in seguito alle nuove disposiziooni del Codice della strada. (cfr. l’indagine allegata ).

Cfr., inoltre, la Proposta di riforma delle politiche di sicurezza elaborata da Comuni, Province e Regioni .

 

 

 

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L’ACQUA: UNA RISORSA DA TUTELARE. L’IMPEGNO DELLE PROVINCE

Disponibili gli interventi dei relatori al Convegno svoltosi a Ferrara nei giorni 4 e 5 novembre 2003 sul tema “L’Acqua: una risorsa da tutelare. L’impegno delle Province”.

Gli interventi sono stati corretti redazionalmente.

 

 

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Modifiche al codice della strada

La legge 1° agosto 2003 n. 214  ha definitivamente convertito il D.L. 27 giugno 2003 n.151, recante modifiche e integrazioni al codice della strada, che introducono la nuova disciplina della patente a punti.

Tra le importanti novità recate dalla norma in oggetto, va segnalato l’inserimento della polizia provinciale tra i corpi di polizia abilitati all’espletamento dei servizi di polizia stradale nell’ambito del territorio di competenza.

Tale importante riconoscimento rappresenta il risultato di una lunga trattativa portata avanti dall’UPI nel corso di questi ultimi mesi, attraverso la quale si è voluto sottolineare con forza l’accresciuto valore delle funzioni svolte dai corpi di polizia provinciale soprattutto a seguito del decentramento delle strade ex Anas.

Cfr. Circolare UPI 3 settembre 2003, n. 47

Il ruolo della Provincia nella gestione della mobilità extraurbana


 La sintesi dei temi trattati e degli interventi previsti (con la  scheda di partecipazione)
  nel sito della Provincia di Pisa

 

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