Categoria: Bilanci e Finanza

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CONFERENZA STAMPA-Mercoledì 15 luglio, ore 13,00 – Sala del Tempio di Adriano – Piazza di Pietra

Che succede alle scuole superiori italiane e alle strade provinciali se le Province non chiudono i bilanci? Che fine fanno i Centri per l’impiego? Come assicurare i diritti degli alunni disabili dal settembre prossimo? I dati e le ricostruzioni nei dossier Upi sul Dissesto dei bilanci di Province e Città metropolitane indotto dalla manovra economica 2015 – 2017 e l’impatto per i servizi essenziali ai cittadini saranno illustrati dal Presidente dell’Upi Achille Variati, Presidente e Sindaco di Vicenza,  nel corso della Conferenza stampa che si terrà domani, al termine dell’Assemblea dei Presidenti di Provincia. La riunione è stata convocata per definire le iniziative unitarie dei sindaci che da ottobre 2014 guidano i nuovi  enti di area vastae accendere un faro sulle conseguenze per i servizi pubblici ai cittadini che deriverebbero dal fallimento della riforma Delrio causata dalla Legge di stabilità.

In allegato le slides sulla “Riforma delle Province e delle Città Metropolitane” illustrate dal Presidente dell’UPI Achille Variati.
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DL Enti locali: sul quotidiano Italia Oggi le richieste delle Province

I correttivi al DL Enti locali in discussione al Senato devono essere a costo zero. Questa la condizione posta dal Governo, secondo quanto riportato nell’articolo del quotidiano Italia Oggi a firma di Francesco Cerisano, che alleghiamo. Nel testo sono richiamate le dichiarazioni del Presidente dell’Upi Achille Variati alla commissione bilancio del Senato, il quale ha sototlineato come ” Se non si interviene le Province non potranno chiudere i bilanci 2015″. Secondo il giornalista, la relatrice del dl Magda Zanoni avrebbe confermato la possibilità di accogliere la richiesta Upi di approvare in via straordinaria il solo bilancio 2015.

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Variati al quotidiano Avvenire “Le Province in un limbo pericoloso: servizi a rischio”

Un forte allarme sui servizi pubblici e sul blocco della riforma avviata. Lo lancia il presidente dell’Upi Achille Variati  oggi dalle pagine del quotidiano Avvenire, in un lungo colloquio con il giornalista Diego Motta. “Se dovesse fallire il percorso della Delrio – dice – Variati – sarebbe un fallimento politico. Il decreto Enti locali così com’è non serve. Rischiamo, Province e Città metropolitane, di non essere in grado di fare bilanci a norma”. E sui dipendenti resta la domanda: che fine faranno? Dove andranno?

In allegato l’articolo completo

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L’Upi ascoltata dalla Corte dei Conti, Variati “Forte allarme sui servizi ai cittadini”

“Il progressivo deterioramento dei bilanci delle Province pone un forte allarme sul mantenimento dei servizi essenziali ai cittadini”.

Questo il quadro presentato dal Presidente dell’Upi Achille Variati, insieme al Vice Presidente Carlo Riva Vercellotti e dal Presidente della Provincia di Potenza Nicola Valluzzi, nell’incontro avuto alla Corte dei Conti con il Presidente Raffaele Squitieri e i magistrati della Sezione Autonomie locali.

“Come già chiaramente illustrato dalla Corte dei Conti nel recente referto sullo stato dei bilanci provinciali – ha detto Variati –  la manovra economica del 2015, se non modificata, rischia di compromettere la tenuta degli equilibri di bilancio degli Enti di Area Vasta.  Purtroppo, nonostante il referto della Corte dei Conti, il Decreto Legge sugli enti locali varato dal Governo non contiene risposte adeguate: la quasi totalità delle Province non è in grado di approvare un bilancio di previsione triennale. Senza il bilancio, non potranno essere assicurate le spese per i servizi essenziali, a partire dalla manutenzione e messa in sicurezza delle strade provinciali e delle scuole superiori. La Corte dei Conti ha ascoltato con particolare attenzione il nostro resoconto, considerando i rilievi finanziari che abbiamo presentato. Ci auguriamo che il Parlamento faccia altrettanto, modificando il Decreto Legge così da garantire la tenuta del comparto. Ma è indispensabile che immediatamente dopo si apra una riflessione attenta in vista della prossima manovra finanziaria, per rivedere il taglio imposto agli Enti di Area Vasta per il 2016 e 2017 che senza modifiche non è sostenibile. Il necessario contributo richiesto a questo comparto al risanamento dei Conti pubblici deve essere tale da non portare al collasso di servizi essenziali per i cittadini e le imprese”.

Dl Enti locali, Vercellotti “Per le Province nessuna vera soluzione, servono modifiche in Parlamento”

“Il decreto legge sugli Enti locali non offre nessuna vera soluzione alle emergenze dei bilanci delle Province”.  Lo ha detto il Vice Presidente dell’Upi, Carlo Riva Vercellotti, intervenendo oggi al Ministero dell’Interno nel corso della Conferenza Stato Città, sottolineando come “la situazione di crisi rischia di avere ripercussioni pesanti sui servizi erogati ai cittadini, con il blocco degli investimenti che non solo servono a garantire la sicurezza nelle strade provinciali e nelle scuole superiori, ma sono anche una leva importante dello sviluppo locale.  Se non si riusciranno ad introdurre nuove modifiche in Parlamento– ha concluso il Vice Presidente Vercellotti – il Decreto non avrà alcun effetto e lo stato di crisi dei servizi delle Province diventerà irreversibile”.

Corte dei Conti Province, Variati “Su criticità attuazione riforma aspettiamo risposte in Dl enti locali”

“Le criticità evidenziate dalla Corte dei Conti devono trovare soluzione nel Decreto Legge sugli enti locali che il Governo si appresta a varare. Ci aspettiamo risposte che consentano ai Sindaci alla guida degli enti di area vasta di portare a termine il compito per cui si sono impegnati: attuare la riforma Delrio e innovare la pubblica amministrazione locale”. Lo dichiara il Presidente dell’Upi, Achille Variati sottolineando come “sarà necessario continuare un dialogo franco con Governo e Parlamento durante tutto l’iter di conversione del decreto, per sciogliere insieme quei nodi che oggi la Corte dei Conti solleva e che stanno bloccando il processo. A partire dal ricollocamento del personale delle Province, che è strettamente legato alla possibilità per gli Enti di area vasta di disporre di risorse per garantire i servizi essenziali”.

 

Variati “Il Dl enti locali va nella strada giusta ma non risolve criticità sui servizi”

Dopo il confronto avuto con il Governo, riteniamo positive alcune norme previste dal decreto Enti locali, quali la possibilità di rinegoziare i mutui anche in assenza di bilancio di previsione approvato e di usare i risparmi ottenuti per gli equilibri di bilancio, o la possibilità di valorizzare gli immobili attraverso l’Invimit. Ma  ancora non sono risolti i problemi finanziari che sono stati creati dalla Legge di stabilità e che mettono a rischio i servizi che gli enti di area vasta assicurano ai cittadini: dal mantenimento della percorribilità degli oltre 130 mila chilometri di strade provinciali alla messa in sicurezza delle 5.000 scuole superiori del Paese, alla possibilità di mettere in campo interventi che contrastino il dissesto idrogeologico”. Lo dichiara il Presidente dell’Upi Achille Variati, a proposito del Decreto Enti locali allo studio del Governo, che dovrebbe essere varato nei prossimi giorni.  “Occorre quindi – aggiunge Variati –  proseguire il confronto con Governo e Parlamento durante l’iter di conversione del decreto, come ben sa il Presidente Fassino”.

 

Rinegoziazione Mutui: il Presidente Variati “Prima risposta, continuerò confronto con Governo”

Accedere alla rinegoziazione dei mutui anche in assenza di bilancio di previsione approvato e utilizzare i risparmi ottenuti per gli equilibri di bilancio, anche con riferimento alla parte corrente. Queste le richieste avanzate al Governo dal Presidente dell’Upi, Achille Variati e che dovrebbero trovare spazio nel decreto enti locali in discussione a breve in Consiglio dei Ministri.

Lo scrive il Presidente in una lettera inviata oggi a tutte le Province, nella quale sottolinea come questi interventi “dovrebbero assicurare la piena operatività della procedura di rinegoziazione dei mutui con la Cassa Depositi e Prestiti, prevista  legge di stabilità 2015”.

“Ho avanzato queste due richieste dell’UPI al Governo – prosegue la lettera – in questa delicata fase di riorganizzazione istituzionale” per “rendere più sostenibile possibile la manovra prevista dalla legge di stabilità”.

Variati poi ricorda come “Cassa Depositi e Prestiti ha già previsto una proroga dei termini e delle scadenze per le procedure di rinegoziazione, al 1^ giugno (anziché 22 maggio) per l’adesione alle operazioni, e al 5 giugno per la ricezione della documentazione in originale (anziché 27 maggio), ciò per garantire agli enti il tempo necessario alla verifica delle condizioni di rinegoziazione dei prestiti indicati dall’ente, nonché per approntare la necessaria documentazione, termini che potrebbero essere modificati qualora il decreto dovesse slittare di qualche giorno”.

Il Presidente quindi sollecita le Province “a predisporre fin da subito le procedure e gli atti necessari previsti per l’adesione alla proposta di rinegoziazione” e ad attivarsi quanto prima per poter cogliere questa importante opportunità.

“Mi rendo conto – conclude Variati – che questa è solo una prima risposta, certamente non esaustiva, alle tante esigenze delle Province e per questo nei prossimi giorni proseguirò il confronto serrato con Governo e Parlamento, per riuscire ad ottenere gli ulteriori interventi urgenti e necessari per il sistema delle aree vaste”

In allegato, il testo della lettera

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Il riordino delle Province – Aspetti ordinamentali e riflessi finanziari STRALCIO DA REFERTO DELLA CORTE DEI CONTI

La delibera, i cui contenuti sostanziano in larga parte tutte le preoccupazioni espresse da UPI
all’indomani del varo della legge di stabilità 2015, pone l’accento sul processo di riforma avviato con la
legge n. 56/14 e sulla sostenibilità, da un punto di vista finanziario, di tale percorso tuttora in itinere.
Dalle considerazioni conclusive la Corte dei Conti esprime, accanto alla necessità di un costante
coordinamento delle fasi di trasferimento delle funzioni ed i correlati effetti finanziari, anche una chiara
attenzione nei confronti degli aspetti relativi ai criteri di sana gestione finanziaria, nonché alla
regolarità amministrativo contabile delle gestioni degli enti di area vasta, come criteri caratterizzanti
del procedimento di elaborazione e di rilascio dei pareri in ordine allo schema di bilancio di previsione
2015-2017.
 
In allegato lo stralcio della Corte dei Conti
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Variati a Radio 24 Mattino “ I Sindaci faranno la loro parte contro gli sprechi”

“La lotta agli sprechi nelle nuove aree vaste dei Comuni è una priorità. I Sindaci sono abituati alla sobrietà,  faranno la loro parte per combattere la cattiva spesa e per indirizzare ogni sforzo per far crescere l’efficienza a favore dei servizi ai cittadini”. Lo ha detto il Presidente dell’Upi Achille Variati, intervenendo alla trasmissione Radio24  Mattino. “Ognuno deve prendersi le proprie responsabilità – ha detto – e così come noi Sindaci ci siamo presi il compito di trasformare le vecchie Province in nuovi enti di Comuni, Stato e Regioni dovranno impegnarsi fino in fondo, portando a termine il riordino. Se non si interviene subito– ha detto poi rispondendo alle domande del giornalista Milan sull’emergenza  bilanci – dal prossimo gennaio il problema non sarà solo il mantenimento degli stipendi dei dipendenti  , ma i servizi ai cittadini, che non ci saranno più. Ricordiamoci che  stiamo parlando di strade e scuole sicure, di lotta al dissesto idrogeologico, questioni chiave che interessano tutto il Paese e che non possiamo permetterci, come Stato, di abbandonare”.

 

Province bilanci, Pastacci “La Corte dei Conti conferma la nostra analisi.

“Le manovre economiche hanno creato gravi criticità nei bilanci delle Province, che rischiano di vedere compromessi gli equilibri finanziari. Dopo il  nostro allarme, che abbiamo lanciato all’indomani dall’approvazione della Legge di stabilità 2015, la Corte dei Conti conferma con la sua relazione che la nostra analisi era corretta e circostanziata. Speriamo che ora Governo e Parlamento prendano atto dell’ineluttabilità di un intervento immediato ed urgente a risolvere questa grave emergenza”.

Lo dichiara il Presidente dell’Upi, Alessandro Pastacci, sottolineando come “la Corte dei Conti attesta non solo il rischio evidente di un dissesto di molto Province, indotto dalle manovre economiche che hanno chiesto a questi enti molto più del possibile, ma che le conseguenze immediate si avranno sui servizi ai cittadini e sulle garanzie del pagamento degli stipendi ai dipendenti. Una analisi dettagliata, quella della magistratura contabile, che nasce da una verifica attenta svolta sui territori, esaminando i bilanci veri degli enti e non attraverso teoriche proiezioni: la dimostrazione, come abbiamo più volte detto, che i dati da cui si è partiti per stabilire il contributo delle Province con la legge di stabilità 2015 erano sbagliati.

La conclusione cui giunge la Corte dei Conti è quella che come Upi stiamo sollecitando al Governo da tempo: serve un intervento urgente, che consenta alle Province di chiudere i bilanci gestendo in equilibrio il 2015, per permettere la piena attuazione della riforma senza compromettere l’erogazione dei servizi ai cittadini e garantendo  i diritti dei dipendenti. E’ evidente – conclude Pastacci – che questo rapporto conferma anche quanto abbiamo già evidenziato rispetto al prossimo biennio: con una situazione già così critica per quest’anno,  è del tutto impensabile  la previsione di un ulteriore contributo alle casse dello Stato dalle Province di 2 miliardi per il 2016 e 3 miliardi per il 2017. La  manovra deve essere corretta”.

 

Roma, 14 maggio 2015

Province, Valluzzi (Upi) al Governo: “Basta dissimulazioni, situazione disastrosa e insostenibile”

“Basta dissimulazioni del Governo sulla disastrosa e insostenibile condizione finanziaria e istituzionale delle Province. Non è il sindacato a procurare infondato allarme sulla situazione degli stipendi del personale provinciale per i prossimi mesi, ma  sarà la  condizione di dissesto sui Bilanci di decine di Enti, indotta dalla Legge di Stabilità 2015, che provvederà a smentire le imbarazzanti rassicurazioni”.

Lo dichiara Nicola Valluzzi  Presidente UPI Basilicata e Sindaco di Castelmezzano, in merito all’allarme, smentito dal Governo, sulla situazione dello stato dei bilanci delle province.

“E’ incredibile – sottolinea Valluzzi – la pervicace costanza con la quale si nega la realtà di strade e scuole senza alcuna possibilità di manutenzione, ormai abbandonate  al loro destino.  Non è  in discussione la sopravvivenza istituzionale di un Ente,  che può essere sostituito o cancellato, ma  il decoro e la sicurezza di servizi essenziali per la vita quotidiana di cittadini e imprese”.

        

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