Categoria: Bilanci e Finanza

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Patto di stabilità: Melilli ” Dare seguito a mozioni del Governo”

“Chi oggi critica i Presidenti di Provincia e i Sindaci perché denunciano la drammatica condizione causata ai bilanci degli Enti locali dai blocchi imposti dal patto di stabilità, dimentica che meno di un mese fa la Camera dei Deputati, dimostrando di avere colto questo allarme, anche grazie alle pressioni di Upi e Anci, ha approvato in un voto comune di maggioranza e opposizione una mozione che impegnava il Governo a rivedere questi vincoli, per consentire di liberare risorse a favore delle imprese e dell’economia”.
Lo dichiara il Presidente dell’Upi, Fabio Melilli, intervenendo nel dibattito sul patto di stabilità di Comuni e Province, al fianco del Presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta.
“Invece di attaccare gli amministratori locali, dobbiamo chiedere, tutti insieme, al Governo di dare seguito a quell’impegno preso, che, lo ricordo, consentirebbe di liberare, per le Province, oltre 5 miliardi di euro, risorse che potrebbero essere immediatamente utilizzate per investimenti in infrastrutture sul territorio, dando nuovo ossigeno alle imprenditoria italiana.
Quei soldi veri – conclude Melilli – che le imprese continuano a chiedere”.

Evoluzione della finanza provinciale: problemi aperti e prospettive

In allegato, i testi dei documenti discussi nel seminario di Genova “Evoluzione della finanza provinciale: problemi aperti e prospettive”

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Bilanci di previsione 2009: differimento del termine al 31 maggio 2009

Si comunica che sul sito www.finanzalocale.interno.it è disponibile il decreto ministeriale che differisce al 31 maggio 2009 il termine per l’approvazione del bilancio di previsione per l’anno 2009 degli enti locali.

 

 

Conferenza Stato-Città del 26 marzo 2009

La Conferenza Stato-Città del 26 marzo ha dato via libera alla proroga dei termini per l’approvazione dei bilanci preventivi. Nel corso della riunione, al Ministero dell’Interno, è stato deciso lo slittamento al 31 maggio prossimo.

Patto di stabilità: ordine del giorno delle Province

“Il Governo attivi immediatamente un confronto con le Province, per definire insieme le indispensabili modifiche al patto di stabilità interno, in modo da sbloccare le risorse del 2009 e rivedere l’intera normativa per gli anni 2010 e 2011”. Lo chiedono, a nome delle Province, il Coordinatore per l’UPI degli assessori provinciali al Bilancio, Antonio Rosati, Assessore al Bilancio della Provincia di Roma, e l’Assessore al Bilancio della Provincia di Genova, Monica Puttini, riuniti nell’incontro “Evoluzione della finanza provinciale: problemi aperti e prospettive” in corso a Genova.
Nel corso dell’evento, che vede riuniti gli assessori al Bilancio delle Province, è stato votato un ordine del giorno nel quale le Province chiedono “di poter svincolare e spendere i propri residui passivi in conto capitale, per impegni già formalmente assunti, per consentire il pagamento del completamento di lavori ovvero il proseguimento di opere appaltate e in corso di realizzazione; di poter consentire in questo modo alle Province virtuose – anche in un’ottica prospettica e strutturale e dunque per gli anni a venire – di svolgere un ruolo concreto ed effettivo per contrastare l’attuale crisi economica, sostenendo l’avvio di una fase anticiclica – anche sul versante occupazionale – a favore di importanti settori produttivi e imprenditoriali considerati vitali per la nostra economia”.
Nell’ordine del giorno le Province richiamano le mozioni approvate dall’Aula della Camera dei Deputati il 17 marzo 2009 con le quali si impegna il Governo ad adottare normative volte ad individuare possibilità di sblocco per il 2009 delle risorse e a rivedere l’intera normativa del patto di stabilità interno per gli anni 2010 e 2011.
“Il contributo richiesto al risanamento della finanza pubblica alle Province – ricordano i due assessori- è pari a 310 milioni per il 2009, 550 per il 2010 e 980 milioni per il 2011: non possiamo che considerarlo insostenibile. Dobbiamo invece trovare soluzioni alle richieste avanzate dalle imprese, che hanno necessità di liquidità immediata e della velocizzazione dei pagamenti della Pa. Le Province ¬- aggiungono – garantiscono, insieme con le altre autonomie locali, oltre la metà degli investimenti fissi lordi della PA: proprio in virtù di questo ruolo si determinano nei bilanci delle Province una ingente mole di risorse disponibili ma non spendibili a causa dei vincoli imposti dal patto di stabilità interno: parliamo, di circa 5 miliardi di euro, spese di investimento immediatamente sostenibili in termini di cassa”.

In allegato, l’ordine del giorno

 

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Province: Irricevibile emendamento sul patto Dl incentivi

L’emendamento al Dl incentivi, attraverso cui avrebbero dovuto trovare definizione gli impegni indicati nelle mozioni di maggioranza e opposizione per fare fronte alla drammatica condizione della finanza locale, è irricevibile.
Questo il commento del Presidente dell’Upi, Fabio Melilli, che giudica il meccanismo proposto dai relatori della legge “incoerente, vago, ma soprattutto inefficace. Le mozioni di maggioranza e opposizione approvate alla Camera affrontavano il problema dello stato della finanza locale sotto due aspetti: quello dell’emergenza, legato alla necessità di sbloccare immediatamente risorse per il gli investimenti, e quello di sistema, proponendo modifiche al patto di stabilità interno. L’emendamento, invece – prosegue il Presidente dell’Upi – propone un meccanismo che, non liberando le risorse in conto capitale, non produrrà alcun effetto nell’immediato. Gli effetti finanziari pratici saranno praticamente nulli, mentre se si modificherà la norma, rispettando le nostre richieste – così come erano state riconosciute e accolte nelle mozioni approvate in Parlamento da maggioranza e opposizione – si potranno avere risorse immediatamente disponibili.
Alla crisi bisogna rispondere ora, con soldi veri, come ci chiedono le imprese: se aspettiamo l’autunno i danni saranno davvero irreparabili”.

Mozioni PD PDL sulla finanza degli enti locali

“Il Parlamento ha dimostrato di avere compreso, a larga maggioranza, la gravità della condizione della finanza degli Enti locali, e l’assurdità dei vincoli cui sono sottoposti dal patto di stabilità, ma ha anche finalmente confermato il ruolo determinante che le Province e i Comuni possono avere nel contrastare la crisi economica. Ora però è necessario che il Governo raccolga gli impegni sollecitati dal Parlamento e trasformi le mozioni in atti”.
E’ il commento del Presidente dell’Upi, Fabio Melilli, sulle mozioni di maggioranza e opposizione sulla situazione finanziaria degli enti locali approvate ieri dalla Camera dei Deputati, che, tra l’altro, impegnano il Governo a trovare una soluzione per allentare i vincoli al patto di stabilità interno.
“Le Province – ha aggiunto – hanno a disposizione almeno 5 miliardi di euro che possono essere immediatamente spesi per pagare gli investimenti già programmati. Risorse che, non appena ci sarà concesso, potranno essere immesse nel mercato e dare nuovo respiro, soprattutto alle piccole e medie imprese locali.

Il Governo deve dimostrare di sapere cogliere a pieno la richiesta di impegno che gli giunge dal Parlamento: per questo chiediamo al Governo di convocare immediatamente Province e Comuni per definire da subito, insieme, le procedure e gli strumenti normativi necessari per sbloccare le risorse disponibili”.

 

 

Patto di stabilità interna: le richieste delle Province

I vincoli posti dal Patto di stabilità impediscono a Province e Comuni di fare investimenti , pur avendo risorse da potere immettere immediatemente sul mercati per produrre interventi anticiclici. Secondo il Presidente dell’Upi, Fabio Melilli, il rischio che le Province decidano di uscire dal Patto è alto: “Faccio fatica – ha detto al quotidiano Corriere della Sera – a frenare le Province, sia quelle amministrate dal Pd che quelle di Lega e PdL. Decine di Presidenti sono al secondo mandato e con un po’ di realismo non è difficile immaginare cosa faranno. Di fronte alle pressioni delle aziende, potrebbero decidere di uscire apertamente dal patto”. Il tema è stato ieri al centro di un incontro tra amministratori locali e il segretario del Pd Dario Franceschini, cui sono intervenuti il Presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta, e il Presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti. “Su 95 milioni di euro che la Provincia di Torino potrebbe pagare per investimenti pubblici già fatti su strade e scuole – ha detto il Presidente Saitta –  a causa del Patto di stabilità possiamo pagarne solo 10. E si tratta di imprese che hanno dipendenti e che hanno già chiuso i lavori. E’ una situazione assurda”. “Siamo in assenza di una politica anticiclica e in presenza di una politica accentratrice e contro le autonomie locali – ha aggiunto il Presidente Zingaretti.  “Il patto di stabilità – ha detto ancora – produrrà effetti devastanti. A luglio la Provincia di Roma ha approvato appalti per 130 milioni di euro per 110 progetti, 43 sono già appaltati, altri 45 lo saranno nei prossimi giorni.  E tuttavia su un piano di investimenti di 433 milioni di euro, per il periodo 2008-2011, ben 159 milioni, a causa del Patto di stabilità, non possono essere spesi. Permetteteci almeno di spendere i soldi per la sicurezza scolastica e stradale: questo, tra l’altro, consentirebbe di
dare una boccata d’ossigeno fondamentale alla nostra economia”. Anche il Presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati, ha voluto ribadire le richieste delle Province e dei Comuni “Come enti locali – ha detto – siamo di fronte a una stretta sulle risorse. Si tratta di un vero e proprio attacco da parte del Governo che in questo modo non da’ risorse per la scuola, per l’assistenza agli anziani, per gli ammortizzatori sociali, come la cassa integrazione”. Secondo il Presidente della Provincia di Como, Leonardo Carioni, Presidente dell’Upi Lombardia (Corriere della Sera di oggi) “il patto ha senso solo per le spesi correnti, non per gli investimenti. E poi à assurdo penalizzare le Province virtuose. Tra l’altro le imprese, pur di portare a casa qualche soldo, finiscono per gonfiare i prezzi”.

Nel link i TESTI DELLE MOZIONI ALLEGATI ALL’ORDINE DEL GIORNO DELLA SEDUTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI DEL 17 MARZO 2009, i concernenti iniziative in merito alla situazione economico-finanziaria degli enti locali: 

Franceschini ed altri n. 1-00123, Donadi ed altri n. 1-00134, Galletti ed altri n. 1-00135 e Cicchitto, Cota, Lo Monte ed altri n. 1-00138 

 

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In Parlamento sì a mozioni sulla finanza degli enti locali

“La mozioni per la modifica del patto di stabilità degli enti locali va nel senso auspicato da mesi da Comuni e Province”. E’ il commento del Presidente dell’Upi, Fabio Melilli, alla notizia dell’approvazione alla Camera dei Deputati della mozione sulla situazione finanziaria degli enti locali, che, tra l’altro, impegna il Governo ha trovare una soluzione per allentare i vincoli al patto di stabilità interno.

“Se a questa mozione seguirà un rapido provvedimento normativo, potremmo liberare rilevantissime risorse e dare finalmente una risposta concreta alle imprese creditrici degli enti locali”.

Crisi: le Province chiedono soluzioni per liberare 5 miliardi disponibili per le imprese

Bisogna individuare una soluzione tecnica che permetta alle Province e ai Comuni di immettere immediatamente risorse fresche e disponibili nel sistema economico, senza sforare il Patto di Stabilità Interno.
Lo chiede il Presidente dell’Upi, Fabio Melilli, invitando il Governo a “promuovere un incontro urgente con Province e Comuni, per individuare insieme una soluzione a questo problema, che sta bloccando risorse importanti nelle casse degli Enti locali. Sono certo – aggiunge Melilli – che sia possibile trovare una soluzione tecnica, che possa permettere di usare i 5 miliardi di residui in conto capitale delle Province e le risorse disponibili dei Comuni.
Risorse che possono essere immediatamente liquidate alle imprese. Raggiungeremmo l’obiettivo di dare nuovo fiato al sistema economico da subito, in un momento di crisi così dura.
Ci auguriamo che il Governo voglia provare con noi fino in fondo a trovare questa indispensabile e urgente soluzione”.

 

Tavolo tecnico per la fiscalità locale

In allegato, il verbale della riunione del 4 febbraio 2009

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Tavolo tecnico per la fiscalità locale

In allegato i verbali della riunione del

7 maggio 2008 , 30 settembre 2008,  16 ottobre 2008

 

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