Categoria: Bilanci e Finanza

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Bilanci Province “Positiva la cancellazione del taglio per il 2023. Si faccia lo stesso nel maxiemendamento del Governo alla Legge di Bilancio”

“Apprezziamo la decisione di Governo e Parlamento di cancellare per il 2023 la cosiddetta “spending digitale” su Province e Città metropolitane anche perché se si fosse operato il taglio previsto di 50 milioni in questa fase dell’anno si sarebbero inevitabilmente compromessi bilanci già chiusi. Accogliendo questa richiesta, che le Province avevano più volte avanzato, si dimostra attenzione alle istanze dei territori. La stessa attenzione che chiediamo nella Legge di Bilancio, nella quale invece i tagli restano ancora tutti”.

Lo dichiara il Presidente dell’UPI Michele de Pascale commentando la cancellazione, con un emendamento al decreto-legge proroghe all’esame della commissione finanze del Senato, della quota di 50 milioni per l’anno 2023 della spending review a carico delle Province e delle Città metropolitane.

“E’ chiaro – evidenzia il Presidente dell’UPI –  che questo intervento non risolve le gravi criticità finanziarie delle Province, anche perché il taglio da spending digitale di 50 milioni è confermato per il 2024 e il 2025, e a questo si aggiungono gli ulteriori 50 milioni imposti da questa manovra: un impatto sui bilanci di 100 milioni l’anno per i prossimi due anni che, come sottolineato ieri dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio, interferisce con il processo di graduale ricostruzione di spazi di autonomia finanziaria degli enti, anche a causa dei segnali strutturali di debolezza delle entrate di  questi enti. Non solo: lo stesso UPB riferendosi ai tagli su Province e Città metropolitane richiama alla necessità di tenere adeguatamente conto dei fabbisogni standard in tutte le funzioni fondamentali e di salvaguardare i livelli essenziali delle prestazioni.

Un allarme – conclude de Pascale – che conferma quanto come UPI abbiamo evidenziato al Governo Meloni e al Parlamento: ci auguriamo che anche su queste richieste prevalga la ragionevolezza e che si trovi spazio per dare risposte agli enti locali nel maxiemendamento o negli emendamenti dei relatori alla Legge di Bilancio”.

 

 

Legge Bilancio: le Province scrivono al Ministro Giorgetti

“Comprendiamo lo scenario di incertezza e di rallentamento del quadro macroeconomico nel quale si inserisce il Disegno di legge di bilancio per il triennio 2024-2026, ma le misure a carico delle Province avranno ricadute pesanti sugli equilibri di bilancio di questi enti, già in condizioni precarie a causa dei tagli delle precedenti manovre e del progressivo ed inesorabile calo delle entrate tributarie proprie, ormai generalizzato”.
E’ quanto scrive il Presidente di UPI Michele de Pascale in una lettera indirizzata al Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, nella quale si ribadiscono le preoccupazioni delle Province per i tagli previsti dalla Legge di Bilancio 2024 e si invita il Ministro a verificare insieme soluzioni possibili.
“La legge di bilancio all’esame del Parlamento – scrive de Pascale al Ministro – non solo non prevede interventi per stabilizzare i bilanci e rafforzare gli enti, né misure a favore delle Province in dissesto e riequilibrio, ma aumenta il concorso delle Province alla finanza pubblica, con effetti anche sulla capacità organizzativa, perché la spending prevista dalla manovra, cui si aggiunge il costo degli oneri contrattuali, mina ulteriormente la sostenibilità finanziaria necessaria agli enti per procedere a nuove assunzioni”.
Un tema prioritario per le Province, tanto che il Presidente de Pascale ricorda al Ministro dell’economia “la richiesta avanzata più volte da UPI di prevedere assunzioni mirate di personale tecnico altamente specializzato in tutto il ciclo degli appalti pubblici, indispensabile per far fronte agli impegni delle Province negli investimenti, compresi quelli in attuazione del PNRR e PNC”.
Ad accompagnare la lettera è una serie di proposte emendative avanzate dall’UPI su cui il Presidente de Pascale chiede al Ministro Giorgetti di aprire un’interlocuzione per cercare di individuare soluzioni, in linea anche con quanto più volte espresso dal Governo Meloni e dalla maggioranza che lo sostiene sull’opportunità di restituire alle Province risorse e personale indispensabili per garantire i servizi ai territori e alle comunità.

Nel link, la lettera inviata Lettera UPI Ministro Giorgetti Legge Bilancio 2024

Legge Bilancio: le Province scrivono al Ministro Giorgetti

“Comprendiamo lo scenario di incertezza e di rallentamento del quadro macroeconomico nel quale si inserisce il Disegno di legge di bilancio per il triennio 2024-2026, ma le misure a carico delle Province avranno ricadute pesanti sugli equilibri di bilancio di questi enti, già in condizioni precarie a causa dei tagli delle precedenti manovre e del progressivo ed inesorabile calo delle entrate tributarie proprie, ormai generalizzato”.
E’ quanto scrive il Presidente di UPI Michele de Pascale in una lettera indirizzata al Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, nella quale si ribadiscono le preoccupazioni delle Province per i tagli previsti dalla Legge di Bilancio 2024 e si invita il Ministro a verificare insieme soluzioni possibili.
“La legge di bilancio all’esame del Parlamento – scrive de Pascale al Ministro – non solo non prevede interventi per stabilizzare i bilanci e rafforzare gli enti, né misure a favore delle Province in dissesto e riequilibrio, ma aumenta il concorso delle Province alla finanza pubblica, con effetti anche sulla capacità organizzativa, perché la spending prevista dalla manovra, cui si aggiunge il costo degli oneri contrattuali, mina ulteriormente la sostenibilità finanziaria necessaria agli enti per procedere a nuove assunzioni”.
Un tema prioritario per le Province, tanto che il Presidente de Pascale ricorda al Ministro dell’economia “la richiesta avanzata più volte da UPI di prevedere assunzioni mirate di personale tecnico altamente specializzato in tutto il ciclo degli appalti pubblici, indispensabile per far fronte agli impegni delle Province negli investimenti, compresi quelli in attuazione del PNRR e PNC”.
Ad accompagnare la lettera è una serie di proposte emendative avanzate dall’UPI su cui il Presidente de Pascale chiede al Ministro Giorgetti di aprire un’interlocuzione per cercare di individuare soluzioni, in linea anche con quanto più volte espresso dal Governo Meloni e dalla maggioranza che lo sostiene sull’opportunità di restituire alle Province risorse e personale indispensabili per garantire i servizi ai territori e alle comunità.

Nel link, la lettera inviata Lettera UPI Ministro Giorgetti Legge Bilancio 2024

Manovra, UPI “Incoerente parlare di riforma delle Province con questi tagli.

 

Ripercussioni pesanti sui servizi ai cittadini”

 

“Questo Governo e tutte le forze politiche che lo rappresentano in Parlamento hanno sottolineato, sin dall’inizio della legislatura, l’urgenza di restituire alle Province funzioni, personale e risorse, per assicurare ai cittadini, soprattutto quelli che vivono nelle aree deboli del Paese, servizi efficienti, strade, ponti e collegamenti moderni, scuole superiori sicure e in grado di sostenere la crescita intellettuale e sociale degli studenti italiani. Un indirizzo politico che è del tutto incoerente con la scelta operata in questa manovra di tagliare 50 milioni di euro a Province e Città metropolitane dal 2024 al 2028. Fare cassa sui territori non potrà che aggiungere nuove tensioni a quelle che già si fanno sentire nel Paese e avrà pesanti ripercussioni sui servizi ai cittadini”. Lo dichiara il Presidente di UPI Michele de Pascale, sottolineando come “questi ennesimi tagli si aggiungono a quelli già previsti nelle manovre precedenti, 150 milioni per il triennio 2023 – 2025,  e incidono sui bilanci già fortemente compromessi, come attestato dalla Commissione Tecnica del Ministero dell’Economia e del Ministero dell’Interno, che ha individuato in 842 milioni lo squilibrio attestato tra capacità fiscale  contributo alla finanza pubblica delle Province e il fabbisogno di spesa per l’esercizio delle funzioni fondamentali”.

“Se la scelta del Governo si confermerà quella di tagliare risorse agli enti locali penalizzando Comuni, Province e Città metropolitane – conclude de Pascale – bisogna che sia chiaro che si sta agendo a danno dei servizi e dei diritti dei cittadini che sono garantiti dagli enti locali. Ma anche che si impedisce alle Province di assumere il personale strategico indispensabile per rafforzare le strutture amministrative, rischiando di compromettere e bloccare la programmazione degli investimenti su cui siamo impegnati, a partire dal PNRR”.

Manovra, UPI “Incoerente parlare di riforma delle Province con questi tagli.

 

Ripercussioni pesanti sui servizi ai cittadini”

 

“Questo Governo e tutte le forze politiche che lo rappresentano in Parlamento hanno sottolineato, sin dall’inizio della legislatura, l’urgenza di restituire alle Province funzioni, personale e risorse, per assicurare ai cittadini, soprattutto quelli che vivono nelle aree deboli del Paese, servizi efficienti, strade, ponti e collegamenti moderni, scuole superiori sicure e in grado di sostenere la crescita intellettuale e sociale degli studenti italiani. Un indirizzo politico che è del tutto incoerente con la scelta operata in questa manovra di tagliare 50 milioni di euro a Province e Città metropolitane dal 2024 al 2028. Fare cassa sui territori non potrà che aggiungere nuove tensioni a quelle che già si fanno sentire nel Paese e avrà pesanti ripercussioni sui servizi ai cittadini”. Lo dichiara il Presidente di UPI Michele de Pascale, sottolineando come “questi ennesimi tagli si aggiungono a quelli già previsti nelle manovre precedenti, 150 milioni per il triennio 2023 – 2025,  e incidono sui bilanci già fortemente compromessi, come attestato dalla Commissione Tecnica del Ministero dell’Economia e del Ministero dell’Interno, che ha individuato in 842 milioni lo squilibrio attestato tra capacità fiscale  contributo alla finanza pubblica delle Province e il fabbisogno di spesa per l’esercizio delle funzioni fondamentali”.

“Se la scelta del Governo si confermerà quella di tagliare risorse agli enti locali penalizzando Comuni, Province e Città metropolitane – conclude de Pascale – bisogna che sia chiaro che si sta agendo a danno dei servizi e dei diritti dei cittadini che sono garantiti dagli enti locali. Ma anche che si impedisce alle Province di assumere il personale strategico indispensabile per rafforzare le strutture amministrative, rischiando di compromettere e bloccare la programmazione degli investimenti su cui siamo impegnati, a partire dal PNRR”.

CDP lancia il nuovo piano di rinegoziazione mutui per 6.600 Enti Locali

Per la prima volta l’iter di adesione è interamente digitale. Rimodulato il profilo di rimborso di 130.000 prestiti, per un debito residuo di circa 24 miliardi
L’iniziativa coinvolge 6.600 Enti Locali, che potranno rinegoziare fino a 130.000 mutui per un debito residuo totale di circa 24 miliardi. È quanto prevede il nuovo piano di rinegoziazione dei mutui lanciato da CDP per sostenere i Comuni, le Province e le Città Metropolitane. Un’operazione che, attraverso una rimodulazione del profilo di rimborso dei prestiti, consentirà di liberare risorse rilevanti, utili a generare un sensibile impatto positivo sul territorio.
Nel periodo di adesione, che va dal 6 al 26 aprile 2023, CDP mette a disposizione l’elenco dei prestiti originari, rendendo note le relative condizioni economiche di rinegoziazione nella sezione dedicata alla Pubblica Amministrazione sul sito internet di Cassa Depositi e Prestiti.
Le modalità operative per procedere alla rinegoziazione da parte degli Enti sono delineate nella Circolare n.1303. In particolare, Comuni, Province e Città Metropolitane possono rimodulare il profilo di rimborso dei prestiti corrispondendo dal 30 giugno 2023 al 31 dicembre 2024 quote capitale pari allo 0,25% del debito residuo rinegoziato unitamente alle relative quote interessi. Dal 30 giugno 2025 e sino a scadenza dei prestiti, le rate di ammortamento semestrali, comprensive di capitale ed interessi, saranno costanti. Inoltre, per i soli prestiti con scadenza originaria successiva al 31 dicembre 2036, sarà possibile scegliere se mantenere la scadenza post rinegoziazione invariata o se ridurla di 3 anni. Il tasso d’interesse post rinegoziazione sarà fisso anche per i prestiti attualmente calcolati a tasso variabile.
Per la prima volta, l’iter di adesione può essere finalizzato con una modalità interamente digitale – dalla fase istruttoria fino a quella contrattuale – al fine di velocizzare e semplificare sensibilmente l’intero processo.
L’operazione consentirà agli Enti di liberare risorse immediatamente utilizzabili per sostenere i servizi sul territorio, ma anche per fronteggiare le emergenze legate all’attuale scenario macro-economico e geopolitico che ha prodotto sensibili incrementi dei costi energetici e delle materie prime.
Tutte le informazioni operative sono disponibili nella pagina dedicata: Rinegoziazione 2023

CDP lancia il nuovo piano di rinegoziazione mutui per 6.600 Enti Locali

Per la prima volta l’iter di adesione è interamente digitale. Rimodulato il profilo di rimborso di 130.000 prestiti, per un debito residuo di circa 24 miliardi
L’iniziativa coinvolge 6.600 Enti Locali, che potranno rinegoziare fino a 130.000 mutui per un debito residuo totale di circa 24 miliardi. È quanto prevede il nuovo piano di rinegoziazione dei mutui lanciato da CDP per sostenere i Comuni, le Province e le Città Metropolitane. Un’operazione che, attraverso una rimodulazione del profilo di rimborso dei prestiti, consentirà di liberare risorse rilevanti, utili a generare un sensibile impatto positivo sul territorio.
Nel periodo di adesione, che va dal 6 al 26 aprile 2023, CDP mette a disposizione l’elenco dei prestiti originari, rendendo note le relative condizioni economiche di rinegoziazione nella sezione dedicata alla Pubblica Amministrazione sul sito internet di Cassa Depositi e Prestiti.
Le modalità operative per procedere alla rinegoziazione da parte degli Enti sono delineate nella Circolare n.1303. In particolare, Comuni, Province e Città Metropolitane possono rimodulare il profilo di rimborso dei prestiti corrispondendo dal 30 giugno 2023 al 31 dicembre 2024 quote capitale pari allo 0,25% del debito residuo rinegoziato unitamente alle relative quote interessi. Dal 30 giugno 2025 e sino a scadenza dei prestiti, le rate di ammortamento semestrali, comprensive di capitale ed interessi, saranno costanti. Inoltre, per i soli prestiti con scadenza originaria successiva al 31 dicembre 2036, sarà possibile scegliere se mantenere la scadenza post rinegoziazione invariata o se ridurla di 3 anni. Il tasso d’interesse post rinegoziazione sarà fisso anche per i prestiti attualmente calcolati a tasso variabile.
Per la prima volta, l’iter di adesione può essere finalizzato con una modalità interamente digitale – dalla fase istruttoria fino a quella contrattuale – al fine di velocizzare e semplificare sensibilmente l’intero processo.
L’operazione consentirà agli Enti di liberare risorse immediatamente utilizzabili per sostenere i servizi sul territorio, ma anche per fronteggiare le emergenze legate all’attuale scenario macro-economico e geopolitico che ha prodotto sensibili incrementi dei costi energetici e delle materie prime.
Tutte le informazioni operative sono disponibili nella pagina dedicata: Rinegoziazione 2023

L’UPI a Parma per un seminario sui servizi economici finanziari: qui tutto il materiale

Le Provincie d’Italia ripartono da Parma. La città ducale è stata capitale per la due giorni di lunedì 27 e martedì 28 marzo del seminario di formazione per i responsabili delle Province del Belpaese, con l’obiettivo fondamentale di rimettere al centro del dibattito politico e sociale le funzioni di questo ente, chiamato a dipanare alcuni dei temi economici e fiscali più importanti per le sorti del cittadino. Le 76 Province d’Italia si sono date appuntamento in città a palazzo della Provincia, per delineare profilo e strategie de “La nuova Provincia e il ruolo del servizio economico finanziario”.

Promosso dall’Unione delle Province d’Italia, nell’ambito del progetto “Province&Comuni”, finanziato dal Dipartimento della Funzione Pubblica – PON Governance 2014-2020, l’appuntamento ha portato in città dirigenti e funzionari dei servizi economici finanziari di tutte le province del territorio, oltre a docenti universitari e rappresentanti istituzionali del Governo e del Mef, Ministero di Economia e Finanza.

Pianificazione degli investimenti, conoscenza del nuovo Codice dei Contratti, programmazione finanziaria legata alle più recenti sfide del PNRR: la Provincia d’Italia studia e cambia pelle, con la missione di semplificare il sistema e rendere più efficienti le amministrazioni, riducendo sprechi di risorse e di tempo.

“Parma fa provincia e fa squadra: ne siamo onorati. L’obiettivo del seminario è raffinare le competenze della programmazione dello sviluppo locale, attraverso la formazione di personale altamente specializzato”, ha spiegato in apertura lavori, Andrea Massari, Presidente della Provincia di Parma e di UPI Emilia–Romagna.

«Si tratta di una tappa fondamentale di aggiornamento e crescita professionale in un momento in cui le Province tornano al centro del dibattito pubblico. La politica  ci consegnerà una Provincia nuova,  che torna ad essere elettaama soprattutto con funzioni chiare: noi dobbiamo essere pronti a svolgerle al meglio.Le Province sono un riferimento per i  Comuni – ha aggiunto- per questo abbiamo bisogno di momenti di formazione continua. La PA è una dei settori strategici del Paese: serve un corpo di funzionari e dirigenti preparato e formato per far muovere le azioni politiche in maniera efficace ed efficiente”.» ha spiegato Massari.

” Il PNRR è  la sfida del Paese – ha detto il Presidente dell’UPI Michele de Pascale -e come Paese dobbiamo essere in grado di coglierla: in questa dinamica serve una chiara programmazione  che non può essere efficace se si traduce in ottomila progetti. Recuperare  il ruolo delle Province significa recuperare il livello  di programmazione e  pianificazione dello sviluppo territoriale.  Le Province sono una risposta di sistema del Paese per semplificare la Pa al servizio dei territori e dei cittadini “.

«È un momento fondamentale di aggiornamento e crescita professionale di dirigenti e funzionari che diventa ancora più strategico in questo momento»: ha commentato Piero Antonelli, direttore generale dell’Unione delle Province di Italia.

Il tavoli di lavoro: le slide dei docenti

TAVOLO 1 – I controlli finanziari della Corte dei conti sull’attuazione del PNRR e il rapporto con gli Enti locali

Tematiche e finalità: Luisa Gottardi, Responsabile Finanza Ufficio studi UPI

Leggi l’abstract: Abstract tavolo 1

Scarica le slide del Prof. Tiziano Tessaro, Consigliere della Corte dei conti Slide Consigliere Tessaro Tavolo 1 

TAVOLO 2-  La programmazione finanziaria, le politiche del personale e il PIAO: il modello organizzativo della nuova Provincia  

Tematiche e finalità: Roberto Gerardi, Segretario Generale Provincia di Lucca; Gaetano Palombelli, Resp. Politiche del Personale Ufficio studi UPI

Leggi l’abstract: Abstract tavolo 2

Scarica le slide del Prof. Luca Bisio, Università degli studi di Milano – Bicocca Slide Prof Bisio Tavolo 2

 

TAVOLO 3 – La contabilità pubblica nella prospettiva della nuova Provincia: finalità e sistemi, lettura e interpretazione dei dati.

Tematiche e finalità: Francesco Delfino, Esperto UPI finanza locale

Leggi l’abstract: Abstract tavolo 3

Scarica le slide del Prof. Marcello Degni, Consigliere Corte dei conti Slide Prof. Degni Tavolo 3

La relazione del Direttore Generale dell’UPI Piero Antonelli La nuova Provincia: il ridisegno dell’ente e la situazione finanziaria

La relazione della D.ssa Sonia Caffù – Ragioneria Generale dello Stato Il punto sul PNRR: lo stato dell’arte, le prossime scadenze e la delicata gestione della revisione prezzi 

Il servizio economico finanziario: funzioni e compiti nella prospettiva della nuova Provincia

Ecco il materiale dell’evento di formazione realizzato dall’UPI nell’ambito del Progetto Prodel progetto “Province&Comuni”, finanziato dal Dipartimento della Funzione Pubblica – PON Governance 2014-2020.

La relazione introduttiva del Direttore Generale UPI Piero Antonelli La nuova Provincia: il ridisegno dell’ente e la situazione finanziaria

Tavolo 1 –  I controlli finanziari della Corte dei conti sull’attuazione del PNRR e il rapporto con gli Enti locali

Abstract tavolo 1

Presentazione del Prof Tiziano Tessaro Consigliere della Corte dei Conti

Tavolo 2 – La programmazione finanziaria, le politiche del personale e il PIAO: il modello organizzativo della nuova Provincia  

Abstract tavolo 2

Presentazione Prof. Luca Bisio Università degli studi di Milano – Bicocca

Tavolo 3 – La contabilità pubblica nella prospettiva della nuova Provincia: finalità e sistemi, lettura e interpretazione dei dati.

Abstract tavolo 3

Presentazione Prof. Marcello Degni Consigliere Corte dei Conti

Relazione D.ssa Sonia Caffù, Ragioneria Generale dello Stato: Il punto sul PNRR: lo stato dell’arte, le prossime scadenze e la delicata gestione della revisione prezzi

 

Il servizio economico finanziario: funzioni e compiti nella prospettiva della nuova Provincia

Ecco il materiale dell’evento di formazione realizzato dall’UPI nell’ambito del Progetto Prodel progetto “Province&Comuni”, finanziato dal Dipartimento della Funzione Pubblica – PON Governance 2014-2020.

La relazione introduttiva del Direttore Generale UPI Piero Antonelli La nuova Provincia: il ridisegno dell’ente e la situazione finanziaria

Tavolo 1 –  I controlli finanziari della Corte dei conti sull’attuazione del PNRR e il rapporto con gli Enti locali

Abstract tavolo 1

Presentazione del Prof Tiziano Tessaro Consigliere della Corte dei Conti

Tavolo 2 – La programmazione finanziaria, le politiche del personale e il PIAO: il modello organizzativo della nuova Provincia  

Abstract tavolo 2

Presentazione Prof. Luca Bisio Università degli studi di Milano – Bicocca

Tavolo 3 – La contabilità pubblica nella prospettiva della nuova Provincia: finalità e sistemi, lettura e interpretazione dei dati.

Abstract tavolo 3

Presentazione Prof. Marcello Degni Consigliere Corte dei Conti

Relazione D.ssa Sonia Caffù, Ragioneria Generale dello Stato: Il punto sul PNRR: lo stato dell’arte, le prossime scadenze e la delicata gestione della revisione prezzi

 

L’UPI a Parma per un seminario sui servizi economici finanziari: qui tutto il materiale

Le Provincie d’Italia ripartono da Parma. La città ducale è stata capitale per la due giorni di lunedì 27 e martedì 28 marzo del seminario di formazione per i responsabili delle Province del Belpaese, con l’obiettivo fondamentale di rimettere al centro del dibattito politico e sociale le funzioni di questo ente, chiamato a dipanare alcuni dei temi economici e fiscali più importanti per le sorti del cittadino. Le 76 Province d’Italia si sono date appuntamento in città a palazzo della Provincia, per delineare profilo e strategie de “La nuova Provincia e il ruolo del servizio economico finanziario”.

Promosso dall’Unione delle Province d’Italia, nell’ambito del progetto “Province&Comuni”, finanziato dal Dipartimento della Funzione Pubblica – PON Governance 2014-2020, l’appuntamento ha portato in città dirigenti e funzionari dei servizi economici finanziari di tutte le province del territorio, oltre a docenti universitari e rappresentanti istituzionali del Governo e del Mef, Ministero di Economia e Finanza.

Pianificazione degli investimenti, conoscenza del nuovo Codice dei Contratti, programmazione finanziaria legata alle più recenti sfide del PNRR: la Provincia d’Italia studia e cambia pelle, con la missione di semplificare il sistema e rendere più efficienti le amministrazioni, riducendo sprechi di risorse e di tempo.

“Parma fa provincia e fa squadra: ne siamo onorati. L’obiettivo del seminario è raffinare le competenze della programmazione dello sviluppo locale, attraverso la formazione di personale altamente specializzato”, ha spiegato in apertura lavori, Andrea Massari, Presidente della Provincia di Parma e di UPI Emilia–Romagna.

«Si tratta di una tappa fondamentale di aggiornamento e crescita professionale in un momento in cui le Province tornano al centro del dibattito pubblico. La politica  ci consegnerà una Provincia nuova,  che torna ad essere elettaama soprattutto con funzioni chiare: noi dobbiamo essere pronti a svolgerle al meglio.Le Province sono un riferimento per i  Comuni – ha aggiunto- per questo abbiamo bisogno di momenti di formazione continua. La PA è una dei settori strategici del Paese: serve un corpo di funzionari e dirigenti preparato e formato per far muovere le azioni politiche in maniera efficace ed efficiente”.» ha spiegato Massari.

” Il PNRR è  la sfida del Paese – ha detto il Presidente dell’UPI Michele de Pascale -e come Paese dobbiamo essere in grado di coglierla: in questa dinamica serve una chiara programmazione  che non può essere efficace se si traduce in ottomila progetti. Recuperare  il ruolo delle Province significa recuperare il livello  di programmazione e  pianificazione dello sviluppo territoriale.  Le Province sono una risposta di sistema del Paese per semplificare la Pa al servizio dei territori e dei cittadini “.

«È un momento fondamentale di aggiornamento e crescita professionale di dirigenti e funzionari che diventa ancora più strategico in questo momento»: ha commentato Piero Antonelli, direttore generale dell’Unione delle Province di Italia.

Il tavoli di lavoro: le slide dei docenti

TAVOLO 1 – I controlli finanziari della Corte dei conti sull’attuazione del PNRR e il rapporto con gli Enti locali

Tematiche e finalità: Luisa Gottardi, Responsabile Finanza Ufficio studi UPI

Leggi l’abstract: Abstract tavolo 1

Scarica le slide del Prof. Tiziano Tessaro, Consigliere della Corte dei conti Slide Consigliere Tessaro Tavolo 1 

TAVOLO 2-  La programmazione finanziaria, le politiche del personale e il PIAO: il modello organizzativo della nuova Provincia  

Tematiche e finalità: Roberto Gerardi, Segretario Generale Provincia di Lucca; Gaetano Palombelli, Resp. Politiche del Personale Ufficio studi UPI

Leggi l’abstract: Abstract tavolo 2

Scarica le slide del Prof. Luca Bisio, Università degli studi di Milano – Bicocca Slide Prof Bisio Tavolo 2

 

TAVOLO 3 – La contabilità pubblica nella prospettiva della nuova Provincia: finalità e sistemi, lettura e interpretazione dei dati.

Tematiche e finalità: Francesco Delfino, Esperto UPI finanza locale

Leggi l’abstract: Abstract tavolo 3

Scarica le slide del Prof. Marcello Degni, Consigliere Corte dei conti Slide Prof. Degni Tavolo 3

La relazione del Direttore Generale dell’UPI Piero Antonelli La nuova Provincia: il ridisegno dell’ente e la situazione finanziaria

La relazione della D.ssa Sonia Caffù – Ragioneria Generale dello Stato Il punto sul PNRR: lo stato dell’arte, le prossime scadenze e la delicata gestione della revisione prezzi 

L’UPI a Parma per un seminario sui servizi economici finanziari: qui tutto il materiale

Le Provincie d’Italia ripartono da Parma. La città ducale è stata capitale per la due giorni di lunedì 27 e martedì 28 marzo del seminario di formazione per i responsabili delle Province del Belpaese, con l’obiettivo fondamentale di rimettere al centro del dibattito politico e sociale le funzioni di questo ente, chiamato a dipanare alcuni dei temi economici e fiscali più importanti per le sorti del cittadino. Le 76 Province d’Italia si sono date appuntamento in città a palazzo della Provincia, per delineare profilo e strategie de “La nuova Provincia e il ruolo del servizio economico finanziario”.

Promosso dall’Unione delle Province d’Italia, nell’ambito del progetto “Province&Comuni”, finanziato dal Dipartimento della Funzione Pubblica – PON Governance 2014-2020, l’appuntamento ha portato in città dirigenti e funzionari dei servizi economici finanziari di tutte le province del territorio, oltre a docenti universitari e rappresentanti istituzionali del Governo e del Mef, Ministero di Economia e Finanza.

Pianificazione degli investimenti, conoscenza del nuovo Codice dei Contratti, programmazione finanziaria legata alle più recenti sfide del PNRR: la Provincia d’Italia studia e cambia pelle, con la missione di semplificare il sistema e rendere più efficienti le amministrazioni, riducendo sprechi di risorse e di tempo.

“Parma fa provincia e fa squadra: ne siamo onorati. L’obiettivo del seminario è raffinare le competenze della programmazione dello sviluppo locale, attraverso la formazione di personale altamente specializzato”, ha spiegato in apertura lavori, Andrea Massari, Presidente della Provincia di Parma e di UPI Emilia–Romagna.

«Si tratta di una tappa fondamentale di aggiornamento e crescita professionale in un momento in cui le Province tornano al centro del dibattito pubblico. La politica  ci consegnerà una Provincia nuova,  che torna ad essere elettaama soprattutto con funzioni chiare: noi dobbiamo essere pronti a svolgerle al meglio.Le Province sono un riferimento per i  Comuni – ha aggiunto- per questo abbiamo bisogno di momenti di formazione continua. La PA è una dei settori strategici del Paese: serve un corpo di funzionari e dirigenti preparato e formato per far muovere le azioni politiche in maniera efficace ed efficiente”.» ha spiegato Massari.

” Il PNRR è  la sfida del Paese – ha detto il Presidente dell’UPI Michele de Pascale -e come Paese dobbiamo essere in grado di coglierla: in questa dinamica serve una chiara programmazione  che non può essere efficace se si traduce in ottomila progetti. Recuperare  il ruolo delle Province significa recuperare il livello  di programmazione e  pianificazione dello sviluppo territoriale.  Le Province sono una risposta di sistema del Paese per semplificare la Pa al servizio dei territori e dei cittadini “.

«È un momento fondamentale di aggiornamento e crescita professionale di dirigenti e funzionari che diventa ancora più strategico in questo momento»: ha commentato Piero Antonelli, direttore generale dell’Unione delle Province di Italia.

Il tavoli di lavoro: le slide dei docenti

TAVOLO 1 – I controlli finanziari della Corte dei conti sull’attuazione del PNRR e il rapporto con gli Enti locali

Tematiche e finalità: Luisa Gottardi, Responsabile Finanza Ufficio studi UPI

Leggi l’abstract: Abstract tavolo 1

Scarica le slide del Prof. Tiziano Tessaro, Consigliere della Corte dei conti Slide Consigliere Tessaro Tavolo 1 

TAVOLO 2-  La programmazione finanziaria, le politiche del personale e il PIAO: il modello organizzativo della nuova Provincia  

Tematiche e finalità: Roberto Gerardi, Segretario Generale Provincia di Lucca; Gaetano Palombelli, Resp. Politiche del Personale Ufficio studi UPI

Leggi l’abstract: Abstract tavolo 2

Scarica le slide del Prof. Luca Bisio, Università degli studi di Milano – Bicocca Slide Prof Bisio Tavolo 2

 

TAVOLO 3 – La contabilità pubblica nella prospettiva della nuova Provincia: finalità e sistemi, lettura e interpretazione dei dati.

Tematiche e finalità: Francesco Delfino, Esperto UPI finanza locale

Leggi l’abstract: Abstract tavolo 3

Scarica le slide del Prof. Marcello Degni, Consigliere Corte dei conti Slide Prof. Degni Tavolo 3

La relazione del Direttore Generale dell’UPI Piero Antonelli La nuova Provincia: il ridisegno dell’ente e la situazione finanziaria

La relazione della D.ssa Sonia Caffù – Ragioneria Generale dello Stato Il punto sul PNRR: lo stato dell’arte, le prossime scadenze e la delicata gestione della revisione prezzi 

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