Categoria: Edilizia scolastica e Scuola

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Sisma centro Italia: assegnate le Borse di studio Upi gli studenti di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto

Guardare al futuro per ricostruire le comunità, a partire dai giovani. Con questo obiettivo l’Upi, all’indomani del terribile sisma che ha distrutto il centro Italia, aveva lanciato una raccolta fondi per la costituzione di Borse di studio all’estero per gli studenti e le studentesse di Accumoli, Amatrice e Arquata del Tronto.
Venerdì prossimo, 15 giugno, ad Amatrice – presso l’Area Food, luogo simbolo della volontà di ripresa di queste terre– si terrà la cerimonia di consegna delle borse di studio ai ragazzi e alle ragazze che hanno vinto il bando promosso grazie alla collaborazione di Intercultura.  “All’indomani della tragedia – dichiara il Presidente dell’Upi Achille Variati – ci siamo chiesti quale potesse essere, da istituzioni e da amministratori al servizio dei cittadini, il nostro contributo alla ricostruzione e abbiamo ritenuto di mirare i nostri sforzi per ricostruire le comunità, con iniziative in grado di far guardare al futuro. Abbiamo scelto questa iniziativa perché riteniamo sia un messaggio di incoraggiamento a guardare avanti, a credere fermamente che seppure le case, le scuole sono andate distrutte, il futuro di questi ragazzi è ancora tutto da costruire”. L’appuntamento è per le ore 11,30 presso l’area Food di Amatrice (Fraz. San Cipriano 17): insieme ai Presidenti delle Province interessate – Giuseppe Rinaldi presidente della Provincia di Rieti e Paolo D’Erasmo, Presidente Provincia di Ascoli Piceno – interverrà il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, a consegnare i premi ai vincitori e alle vincitrici con il Presidente Variati,
Alla cerimonia parteciperanno inoltre i Sindaci di Accumoli, Amatrice ed Arquata del Tronto, i provveditori agli studi provinciali, studenti e accompagnatori delle scuole dei territori, rappresentanti delle istituzioni e aziende donatrici e della Fondazione Intercultura. Al termine della Cerimonia sarà offerto un buffet a cura degli alunni dell’Istituto Alberghiero di Amatrice.
 

Scuola: pubblicato il decreto sulla normativa antincendio

Vi informiamo che è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 29 marzo scorso il decreto a firma congiunta dei Ministri dell’Interno e dell’Istruzione con il quale si forniscono indicazioni programmatiche per la messa a norma antincendio delle scuole e degli asili nido.
Il decreto prende atto che alla data del 31 dicembre 2017 è scaduto sia il termine di adeguamento alla normativa antincendio, più volte prorogato, degli edifici e dei locali adibiti a scuole di qualsiasi tipo, ordine e grado (prescrizioni indicate dal decreto del Ministro dell’interno del 26 agosto 1992) sia il termine di adeguamento degli edifici e locali adibiti ad asili nido (prescrizioni indicate all’art. 6, comma 1, lettera a, del decreto del Ministro dell’interno 16 luglio 2014).
Alla luce di questa presa d’atto, e ipotizzando un numero considerevole di scuole e asili nido sprovvisti di CPI/Scia Antincendio, i due ministri considerano “la necessità di definire, in materia, indicazioni programmatiche prioritarie ai fini dell’adeguamento delle predette strutture alla normativa di sicurezza antincendio”. 
Viene così adottato il decreto che suddivide in tre livelli di priorità, le disposizioni (rispettivamente indicate nel citato DM del 1992 per le scuole e nel citato DM del 2014, art. 6, c. 1, lett. a, per gli asili nido) di cui si deve tenere conto nel programmare le attività di adeguamento degli edifici e dei locali adibiti a scuole. 
Il testo definitivo del decreto contiene, in ogni caso, la definizione di “indicazioni programmatiche prioritarie” che potranno essere utilizzate dai Comandi provinciali dei Vigili del Fuoco per impartire prescrizioni graduali e graduate, in presenza della rilevazione di carenze o lacune negli adempimenti inseriti nei diversi livelli di priorità dal decreto.
Il testo del decreto è scaricabile tramite il seguente linK:
http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-03-29&atto.codiceRedazionale=18A02229&elenco30giorni=false.

Scuola: Decaro e Variati alla Fedeli: su sicurezza fondi diretti e procedure veloci

Destinare agli interventi anti sismici e alla messa in sicurezza delle scuole almeno la metà del fondo previsto nella legge di bilancio al comma 1072 dell’articolo 1. Al contempo, avviare “procedure di intervento straordinarie”, per ovviare ai “tempi ancora lunghi nell’assegnazione delle risorse”. E’ con questa istanza che il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, e il presidente dell’Upi, Achille Variati, hanno chiesto un incontro urgente alla ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli e al ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. “La sicurezza nelle scuole rappresenta per Comuni e Province un tema prioritario e ineludibile, a tutela innanzitutto degli studenti e del personale”, aggiungono.
La richiesta arriva anche alla luce del dibattito scaturito dalla recente e restrittiva sentenza della Cassazione sulla possibilità di mantenere aperti gli edifici scolastici a rischio sismico, anche se lieve. Da qui l’urgenza della richiesta, pur in considerazione del fatto che “quello della sicurezza degli edifici scolastici è stato negli ultimi anni un tema al centro dell’agenda di Governo”, con uno sforzo “che ha consentito, grazie anche agli investimenti di Comuni, Città metropolitane e Province, di avviare un’importante programmazione per la messa in sicurezza e la riqualificazione dell’intero patrimonio scolastico”.
E’ però “indispensabile continuare a  sostenere gli interventi  di  edilizia  scolastica”, scrivono Decaro e Variati nella missiva a Fedeli, anche alla luce del fatto che all’impegno economico “non ha corrisposto un effettivo impegno di snellimento e semplificazione delle procedure, con tempi ancora lunghi nell’assegnazione delle risorse ed eccessivi passaggi tra le diverse amministrazioni centrali e regionali”. La sicurezza delle scuole è insieme prioritaria e fondamentale  per i sindaci e per gli amministratori locali in genere, naturalmente vicini alle famiglie, ai ragazzi e al personale. “La sicurezza – prosegue la lettera di Decaro e Variati –  è  al centro  delle politiche  quotidiane di sindaci e presidenti di Provincia, che devono poter  contare su una stretta collaborazione istituzionale sia centrale che regionale, a cui è assegnata la funzione di programmazione”.
Per questo motivo è necessario accompagnare allo stanziamento di risorse anche “procedure straordinarie e una rapida ricognizione del fabbisogno, di cui Anci e Upi possono farsi parte diligente, con l’assegnazione diretta delle risorse per consentire un rapido avvio degli interventi necessari”.
Decaro e Variati chiedono infine di conoscere “l’effettivo stato del patrimonio scolastico, attraverso i dati dell’anagrafe dell’edilizia scolastica, che sono nella disponibilità delle Regioni e  del Miur”.
 

Scuola: raggiunto accordo sui fondi triennali per l’edilizia

Nel prossimo piano triennale per l’edilizia scolastica, le Regioni considereranno la necessità di interventi sulle scuole superiori e il numero degli studenti del secondo ciclo di istruzione sul totale degli alunni iscritti sul territorio regionale, come criterio prioritario per l’assegnazione dei finanziamenti.
“È un passo avanti molto significativo – commenta il Presidente dell’Upi Achille Variati che aveva fortemente richiesto questa norma – perché riporta le scuole superiori, che negli ultimi tre anni hanno ricevuto finanziamenti scarsi a causa dei tagli alle Province, come impegno centrale per il Paese.
Anche grazie all’impegno del Sottosegretario all’edilizia scolastica Vito De Filippo, oggi abbiamo scritto una bella pagina per il Paese: Governo, Regioni, Comuni, Città metropolitane e Province hanno insieme deciso che nei prossimi tre anni nelle scelte politiche nazionali e territoriali sarà considerata come una priorità la messa in sicurezza delle scuole superiori.
Un passaggio essenziale, che risponde anche ai giusti richiami che su questi temi gli studenti e le associazioni dei Cittadini hanno ripetutamente avanzato alle istituzioni. 
Come Upi – conclude Variati – assisteremo anche tecnicamente le Province, perché nei prossimi tre anni grazie a queste risorse si possa avviare quell’opera di messa a norma e in sicurezza degli edifici scolatici e in particolare delle scuole superiori, che sono strategiche per il futuro del Paese”.

Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole, Variati “Più investimenti per le scuole superiori: dalle piccole manutenzioni alle scuole nuove”

“Le nostre scuole devono sempre di più diventare luogo di crescita sociale, di promozione delle capacità dei futuri cittadini, di integrazione e di sostegno alla didattica. Serve un nuovo patto tra tutte le istituzioni del Paese perché questo diventi obiettivo comune”.
Lo dichiara il Presidente dell’Upi, Achille Variati, ricordando come “le scuole superiori – oltre 5.100 edifici scolastici che ospitano anche palestre, laboratori, aule multimediali, in cui studiano 2 milioni e mezzo di ragazzi e ragazze, il 30% della popolazione scolastica italiana – che, sull’onda della crisi delle Province, hanno finito per ricevere negli ultimi tre anni risorse insufficienti.
Ora è necessario – sottolinea Variati –  che Governo, Regioni, Città Metropolitane e Province stringano un nuovo patto istituzionale, che consideri prioritaria la garanzia di assicurare pari accesso ai finanziamenti a disposizione alle scuole di ogni ordine e grado.  
Questo è quanto proporrò domani al Sottosegretario Vito De Filippo, nell’incontro che avremo al Ministero dell’Istruzione – aggiunge il presidente dell’Upi – dove chiederò che nella prossima programmazione triennale del fondo per gli interventi sull’edilizia scolastica 2018-2020, i finanziamenti siano assegnati dalle Regioni assicurando un criterio di equità tenendo conto della percentuale degli studenti: ad una popolazione scolastica di studenti delle scuole superiori del 30% del totale deve essere riservata un pari quota nel totale dei finanziamenti assegnati in ogni Regione.
Solo così potremo recuperare i tre anni passati di scarse risorse per le scuole superiori e tornare ad investire in sicurezza, e, in un tempo ragionevole, cercare di raggiungere l’obiettivo che tutte le scuole italiane di ogni ordine grado siano a norma per quanto riguarda i criteri antisismici e di prevenzione incendi. In istituti – conclude Variati – che potranno davvero festeggiare la Giornata della sicurezza nelle scuole perché strutturate per sostenere, e non ostacolare come troppo spesso avviene, il percorso di formazione dei nostri ragazzi”.

Scuole superiori: l’Upi chiede un tavolo politico per l’edilizia scolastica

“Negli ultimi tre anni, di tutti i fondi stanziati per la messa in sicurezza delle scuole, non più del 14% è stato destinato alle scuole superiori. Per tagliare i soldi alle Province, sono stati penalizzati gli studenti medi che frequentano le scuole superiori, il 30% della popolazione scolastica Italiana. Nella prossima programmazione questa ingiustizia deve essere sanata, e per questo, coerentemente con il numero degli studenti, chiediamo che per il prossimo triennio ci sia una riserva del 30% del fondo nazionale destinato agli oltre 5.100 istituti superiori italiani”.
Lo ha detto il Presidente dell’Upi Achille Variati intervenendo alla riunione della Conferenza Unificata che riportava all’ordine del giorno il parere di Regioni, Province e Comuni sulla ripartizione del Fondo nazionale per l’edilizia scolastica 2018 -2020, pari a circa 1,7 miliardi. Parere che è stato rinviato alla prossima settimana, dopo la richiesta da parte dell’Upi dell’apertura di un tavolo politico in seno alla Conferenza su questi temi.
 
Quando si parla di scuole superiori – ha detto Variati -si decide della sicurezza di due milioni e mezzo di studenti. Ad oggi, dopo tre anni di finanziamenti del tutto insufficienti, queste scuole non sono a norma né per quanto riguarda la certificazione antincendio, né tantomeno per la certificazione antisismica. È per questi interventi che chiediamo attenzione”. Il tavolo politico, che il Governo ha accordato, si riunirà la prossima settimana.

Scuole: i media rilanciano la richiesta Upi. Destinare risorse alle scuole superiori

E’ l’Avvenire a rilanciare oggi, con un articolo a firma di Paolo Ferrario, l’allarme di Upi sulla scarsità di risorse destinate negli ultimi tre anni agli investimenti per l’edilizia scolastica delle 5.100 scuole superiori gestite da Province e Città Metropolitane. Allarme che trova spazio anche sui quotidiani locali, a partire dal toscano La Nazione.
Nell’immagine, una selezione di titoli, occhielli e sommari.

Le Province al Forum edilizia scolastica: Zaltieri, Upi “Garantire risorse per le scuole superiori”

La nuova programmazione unica nazionale 2018/20 per l’edilizia scolastica garantisca risorse adeguate e riservate alle scuole superiori di Province e Città metropolitane per assicurare equità nel diritto allo studio a tutti gli studenti.
Lo ha detto oggi Francesca Zaltieri, consigliere delegato della Provincia di Mantova e rappresentante UPI nel Consiglio superiore del Ministero dell’Istruzione, nel suo intervento al Secondo forum sull’edilizia scolastica sostenibile promosso da Legambiente, in programma oggi a Roma.

“Nonostante il Ministero dell’Istruzione abbia destinato molte risorse all’edilizia scolastica – ha sottolineato Zaltieri –   in pieno spirito collaborativo, nella scorsa programmazione triennale solo il 16% del totale dei finanziamenti è stato destinato a favore delle scuole superiori, che, ricordiamolo, accolgono il 30% degli studenti italiani.

Se a questo si aggiunge la pesante crisi finanziaria delle Province, causata dai tagli imposti dalla manovra economica del 2015, si comprende il crollo degli investimenti di questi enti sia in manutenzione ordinaria che straordinaria, che sta fortemente compromettendo il patrimonio di scuole in gestione: oltre 3.226 Istituti ripartiti in 5.179 edifici scolastici composti di 117.348 classi che accolgono 2.596.031 alunni.

Per questo – ha ribadito la rappresentante delle Province – chiediamo che il 30% del miliardo e 400 milioni a disposizione nel prossimo triennio per l’edilizia scolastica sia riservato alle scuole superiori. Ma chiediamo anche indicazioni chiare a tutte le Regioni rispetto ai bandi regionali in modo da assicurare criteri omogenei che siano validi su tutto il territorio e permettano di finalizzare al meglio gli investimenti”. 

 

Edilizia scolastica: pubblicato il decreto del MEF che attribuisce gli spazi finanziari per il 2017

Riportiamo la notizia pubblicata sul sito della Struttura di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri Italia Sicura Scuole.

“È stato pubblicato il Decreto del Ministero dell’economia e delle finanze n. 41.337 del 14 marzo 2017, che attribuisce gli spazi finanziari per il 2017 a favore degli Enti locali, in attuazione del cosiddetto “Patto di solidarietà nazionale verticale”. Si tratta di 700 milioni di euro(di cui, per opere di edilizia scolastica, ben oltre i 300mln inizialmente previsti) che Città metropolitane, Province e Comuni potranno spendere in deroga agli equilibri di bilancio.

La Struttura di Missione ha curato il procedimento per gli oltre 427 milioni assegnati alle scuole, attraverso l’operazione #Sbloccascuole2017. Sono state soddisfatte in toto le richieste inserite nelle casistiche prioritarie A, B e C.

In dettaglio gli importi assegnati per ogni casistica:

A – interventi di edilizia scolastica già avviati, a valere su risorse acquisite mediante contrazione di mutuo, e per i quali sono stati attribuiti spazi finanziari nell’anno 2016 ai sensi del D.P.C.M. 27 aprile 2016 (cd sbloccascuole): € 58.377.000

B – interventi di nuova costruzione di edifici scolastici per i quali l’ente disponga del progetto esecutivo validato e per i quali l’ente stesso non abbia pubblicato il bando alla data di entrata in vigore della Legge di bilancio (01/01/2017): € 44.178.000

C – ulteriori tipologie di interventi per i quali l’ente disponga del progetto esecutivo validato e per i quali l’ente stesso non abbia pubblicato il bando alla data di entrata in vigore della Legge di bilancio (01/01/2017): € 170.191.000

D – Altri interventi di edilizia scolastica non compresi nelle tre casistiche: € 27.254.000. Queste risorse sono state integrate da ulteriori 127.790.000 euro messi a disposizione tra le priorità indicate dalla Legge al Ministero dell’economia e delle finanze, portando a un totale di 427.790.000 euro le risorse per l’edilizia scolastica.”

In allegato, il Decreto e la tabella con la ripartizione degli spazi di patto

 

Documenti allegati:

#Sbloccascuole2017: oltre 1.400 interventi di edilizia scolastica.

1.400 richieste online da 771 Enti, di cui 730 Comuni, 33 Province e 8 Città Metropolitane, per un totale di spazi finanziari richiesti che ammonta a oltre 446 milioni di euro.

Questi i numeri dell’operazione #sbloccascuole2017, gestita dalla Struttura di Missione per l’Edilizia Scolastica della Presidenza del Consiglio dei Ministri –  in collaborazione con la Ragioneria Generale dello Stato del Ministero dell’Economia e delle Finanze – presentata oggi in Conferenza Stato – Città e Autonomie Locali.   

Le 829 richieste pervenute per le casistiche prioritarie A, B e C sono state accolte completamente per oltre 272 milioni, mentre le altre istanze saranno trasmesse al Ministero dell’Economia e delle Finanze che – secondo quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2017 – darà priorità agli interventi di edilizia scolastica.  Sono 154 gli interventi in continuità con #sbloccascuole2016 già avviati e che hanno ottenuto oltre 58 milioni di allentamento degli spazi finanziari.  Sessanta sono interventi di nuova costruzione, 615 i casi di ristrutturazione e messa in sicurezza con progetti esecutivi già pronti. I dettagli dell’operazione sono pubblicati sul sito.www.italiasicura.governo.it

“Sono molto soddisfatta: anche quest’anno, grazie all’impegno del Governo, gli Enti locali hanno puntato sull’edilizia scolastica, portando avanti quella rivoluzione culturale necessaria a garantire scuole sicure e moderne”. Così Laura Galimberti, coordinatrice della Struttura di Missione per l’Edilizia Scolastica a margine della Conferenza.  “Inoltre – aggiunge Galimberti – grazie ad una procedura ancora più chiara e dettagliata, quest’anno abbiamo ricevuto richieste mirate. L’auspicio è quello dia accompagnare gli Enti locali nella gestione dei propri spazi finanziari anche nel futuro”.

“Si tratta di un provvedimento su cui esprimiamo grande soddisfazione perché spinge sugli investimenti e quelli sulla scuola sono in assoluto i più urgenti per il Paese”. Così il vicepresidente Anci e sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, al termine della Conferenza Stato-Città.

“Non parliamo di risorse ma di spazi finanziari – ha precisato Ricci – grazie ai quali i Comuni potranno dare il via a progetti esecutivi, inoltre il governo ha anche dato grande disponibilità ad accettare gran parte dei progetti non ancora esecutivi ma ritenuti importanti e di interesse pubblico. E’ uno degli aspetti più importanti dell’ultima Legge di bilancio – ha concluso il vicepresidente Anci – che mette i Comuni nelle condizioni di cogliere al meglio questa opportunità. Si tratta di spazi di saldo per 300 milioni e il nostro auspicio è che anche le restanti richieste siano esaudite”.

“Si tratta – ha detto Nicola Valluzzi, rappresentante Upi in Conferenza Stato Città e Presidente della Provincia di Potenza – di un intervento importante che consentirà a molte Province di partire da subito con lavori di messa in sicurezza nelle scuole superiori. Un primo passo cui siamo certi faranno seguito altri interventi con la previsione di  risorse finanziarie specifiche a favore degli oltre  5.100 edifici scolastici delle Province, in cui studiano oltre 2 milioni e 500 mila alunni”.

 

Sbloccascuole 2017: al via le richieste per gli spazi finanziari. Termine perentorio 20 febbraio 2017

Pubblichiamo la notizia riportata dal sito della Struttura di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri Italia Sicura Scuole con tutte le4 istruzioni per presnetare la richiesta per avvalersi degli spazi finanziari previsti dallo “Sbloccascuole2017”

La legge n. 232/2016 (legge di bilancio 2017), articolo 1 – comma 485, assegna spazi finanziari agli Enti locali, per il triennio 2017-2019. Si tratta di 700 milioni di euro annui, di cui 300 milionidestinati in modo specifico a interventi di edilizia scolastica.

Gli spazi finanziari si potranno richiedere dal 7 febbraio 2017 entro il termine perentorio del 20 febbraio 2017, accedendo al sito http://monitoraggio.anagrafeedilizia.it/.

Le diverse casistiche, in ordine prioritario, sono:

  • A – interventi di edilizia scolastica già avviati, a valere su risorse acquisite mediante contrazione di mutuo, e per i quali sono stati attribuiti spazi finanziari nell’anno 2016 ai sensi del D.P.C.M. 27 aprile 2016 (cd sbloccascuole);
  • B – interventi di nuova costruzione di edifici scolastici per i quali l’Ente disponga del progetto esecutivo validato e per i quali l’Ente stesso non abbia pubblicato il bando alla data di entrata in vigore della Legge di bilancio (01/01/2017);
  • C – ulteriori tipologie di interventi per i quali l’ente disponga del progetto esecutivo validato e per i quali l’ente stesso non abbia pubblicato il bando alla data di entrata in vigore della Legge di bilancio (01/01/2017).
  • Altri interventi di edilizia scolastica effettuati a valere sull’avanzo di amministrazione o con il ricorso al debito con diversi livelli progettuali

Ogni Ente potrà proporre più richieste anche appartenenti a casistiche diverse.

Una volta entrati nella piattaforma online, dopo aver effettuato il login, occorre puntare il mouse sulla scritta “monitoraggio e nuove richieste” (in alto a sinistra) e poi cliccare sulla finestra che si aprirà su “Inserisci nuova scheda”. Bisognerà poi indicare come “linea di monitoraggio” #sbloccascuole2017 e successivamente la casistica di riferimento per la quale si vuole fare richiesta.

Si richiede di procedere con la massima cura alla compilazione di tutti i campi della scheda; dopo ogni step cliccare su “aggiorna i dati” per salvare le informazioni inserite. È indispensabile la validazione finale della scheda (ultimo step). Le schede non validate non saranno prese in esame.

Si fa presente che una volta validata la scheda non sarà più possibile modificarla. In caso di necessità contattate la Struttura di missione (tel. 06.6779.7850) o scrivete una mail a [email protected] specificando l’ID della scheda da riaprire.

Saranno effettuate verifiche a campione sui progetti esecutivi degli interventi e sull’inserimento degli edifici nell’Anagrafe nazionale dell’edilizia scolastica. Per ogni chiarimento relativo alle norme di finanza pubblica per gli Enti locali vi invitiamo a rivolgervi alla Ragioneria Generale dello Stato del Ministero dell’Economia e delle Finanze all’indirizzo mail: [email protected]

La Struttura di Missione comunicherà entro il 5 marzo 2017 alla Ragioneria Generale dello Stato gli spazi finanziari da attribuire a ciascun Ente. Gli Enti beneficiari provvederanno, per ogni singolo edificio scolastico, a compilare il monitoraggio online sullo stesso sito http://monitoraggio.anagrafeedilizia.it/ secondo le scadenze che saranno comunicate dalla Struttura di Missione.

Clicca qui per ulteriori informazioni

Scuole: Decreto Miur autorizza interventi di edilizia scolastica finanziati da Mutui Bei

Riportiamo di seguito dal sito della struttura di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri Italia Sicura scuole http://italiasicura.governo.it/site/home/scuole.html

la notizia dell’avvenuta pubblicazione del decreto sugli interventi di edilizia operati attraverso i mutui BEI.

Pubblicato sul sito del Miur il D.M. 968 del 7/12/2016 relativo ai Mutui Bei (interventi rientranti nel piano 2016 a valere sul mutuo 2015). Il Decreto, approvato dalla Corte deli Conti il 3 gennaio 2017, autorizza gli Enti locali ad affidare i lavori entro il 30 giugno 2017.

Un allegato al decreto elenca tutte le opere, Regione per Regione.

Qui la pagina del sito Miur dove scaricare il D.M.

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