Categoria: Istituzioni e Riforme

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La settimana della Costituzione della Provincia di Fermo

Negli ultimi anni, il diritto alla salute è emerso come una questione di grande attualità, richiedendo un’attenzione sempre maggiore da parte delle istituzioni e della società civile.

Preoccupano i dati concernenti un costante e progressivo aumento del disagio giovanile, legato in buona parte alla mancanza di prospettive concrete di occupazione, di sicurezza economica e di solidi punti di riferimento. Ansia, depressione, difficoltà socio-relazionali in crescita e, a specie dalla pandemia in poi, il rifugio nei social. Segnali sempre più evidenti di una sofferenza diffusa, a partire dall’età adolescenziale hanno portato il Tavolo di Coordinamento a scegliere come tema della Settimana della Costituzione 2024/2025 il Diritto alla Salute, articolato in diversi aspetti, grazie alla sensibile partecipazione di esperti che nell’arco di due settimane consentiranno agli studenti delle Medie Inferiori e Superiori di approfondire l’Art.32 della Costituzione e comprendere perché la salute sia un Diritto Universale ma anche le criticità del Sistema Sanitario Nazionale.

La Consigliera provinciale Maria Grazia D’Angelo, delegata al Tavolo della Legalità, aggiunge: “ringrazio i componenti del Tavolo di Coordinamento, i dirigenti scolastici e i docenti per l’impegno profuso nell’organizzazione delle iniziative proposte nella Settimana della Costituzione. Il valore formativo delle attività che ogni anno vengono avanzate dal Tavolo della Legalità sono  per i nostri studenti un’opportunità di conoscenza e di crescita”.

Occuparsi di salute comporta anche affrontare l’argomento, interdisciplinare, della prevenzione, nell’ottica di contribuire al benessere, a stili di vita più rispettosi della stessa qualità del vivere, nonché a sviluppare affettività, socialità, fino a raggiungere un benessere collettivo.

Sulla salute e l’equilibrio umani intervengono anche le condizioni climatiche ed ambientali.

E la disuguaglianza sanitaria sempre più evidente tra nord e sud: in Italia 4 milioni di persone rinunciano, anche nella nostra Regione, alle cure mediche per mancanza o insufficienza di risorse economiche.

Questi ed altri aspetti verranno trattati nella Settimana della Costituzione sul Diritto alla salute che prenderà il via Lunedi 4 Novembre con i procuratori Marinella Bosi ed Eugenia Sinigallia che incontreranno i ragazzi della Media Betti, per chiudere i lavori al Teatro Comunale di Porto San Giorgio il giorno 20 dove si parlerà di prevenzione, diritti del malato, uso consapevole dei social e altri aspetti ancora connessi alla salute, con Laura Daphne Marziali, attivista oncologica, Paolo Nanni, esperto di comunicazione sanitaria e Social Radio .

Ogni giorno ci sarà un incontro formativo e divulgativo con tutti i ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado, da Pedaso a Petritoli e Amandola, grazie alla partecipazione di Costituzionalisti come Renato Balduzzi, già ministro della salute, Federico Toth (tra le cui pubblicazioni: “Politiche sanitarie: modelli a confronto” e “Professione medico”, Chiara Bergonzini (UniMC). Con Riccardo Sollini si parlerà di salute e welfare.

Da Bruxelles verrà il giovane Filippo Mattioli, consulente giuridico della Commissione di Ambiente e Salute.

Oltre all’AST con cui il TdL collabora da tempo, grazie all’attenzione della Dott.ssa Rosita Mori, per la Settimana di quest’anno un grande contributo viene offerto dall’Ambito territoriale 19 e 20, grazie al quale gli studenti incontreranno una nutrizionista, una psicologa, una psicoterapeuta. Poi la Dott.ssa Romanelli, della Medicina legale.

Il Tavolo di Coordinamento ha pensato di ampliare la platea dei discenti invitando a partecipare anche gli studenti della Facoltà di Scienze Infermieristiche. Con grande interesse da parte del Direttore, Prof. Giampiero Macarri, gli studenti della Magistrale si collegheranno in diretta streaming, con la lectio del prof. Renato Balduzzi.

Il Tavolo di Coordinamento mantiene anche l’impegno di coinvolgere gli studenti dell’Einstein Nebbia di Loreto, vista la richiesta del Preside Lucantoni di poter estendere anche ai suoi studenti alcuni degli incontri previsti per la Settimana della Costituzione, già da alcuni anni.

Ricevo da Giuseppe Iadonato, fondatore di “Mamma, esco a fare due passi” Social Radio:

“Per la nostra redazione è entusiasmante partecipare agli appuntamenti proposti dal Tavolo della Legalità perché promuovere la salute dei giovani è uno dei caposaldi del nostro impegno, attraverso rubriche ed incontri dedicati proprio alla buona alimentazione e alla prevenzione degli abusi digitali e dell’azzardo patologico”

La settimana della Costituzione della Provincia di Fermo

Negli ultimi anni, il diritto alla salute è emerso come una questione di grande attualità, richiedendo un’attenzione sempre maggiore da parte delle istituzioni e della società civile.

Preoccupano i dati concernenti un costante e progressivo aumento del disagio giovanile, legato in buona parte alla mancanza di prospettive concrete di occupazione, di sicurezza economica e di solidi punti di riferimento. Ansia, depressione, difficoltà socio-relazionali in crescita e, a specie dalla pandemia in poi, il rifugio nei social. Segnali sempre più evidenti di una sofferenza diffusa, a partire dall’età adolescenziale hanno portato il Tavolo di Coordinamento a scegliere come tema della Settimana della Costituzione 2024/2025 il Diritto alla Salute, articolato in diversi aspetti, grazie alla sensibile partecipazione di esperti che nell’arco di due settimane consentiranno agli studenti delle Medie Inferiori e Superiori di approfondire l’Art.32 della Costituzione e comprendere perché la salute sia un Diritto Universale ma anche le criticità del Sistema Sanitario Nazionale.

La Consigliera provinciale Maria Grazia D’Angelo, delegata al Tavolo della Legalità, aggiunge: “ringrazio i componenti del Tavolo di Coordinamento, i dirigenti scolastici e i docenti per l’impegno profuso nell’organizzazione delle iniziative proposte nella Settimana della Costituzione. Il valore formativo delle attività che ogni anno vengono avanzate dal Tavolo della Legalità sono  per i nostri studenti un’opportunità di conoscenza e di crescita”.

Occuparsi di salute comporta anche affrontare l’argomento, interdisciplinare, della prevenzione, nell’ottica di contribuire al benessere, a stili di vita più rispettosi della stessa qualità del vivere, nonché a sviluppare affettività, socialità, fino a raggiungere un benessere collettivo.

Sulla salute e l’equilibrio umani intervengono anche le condizioni climatiche ed ambientali.

E la disuguaglianza sanitaria sempre più evidente tra nord e sud: in Italia 4 milioni di persone rinunciano, anche nella nostra Regione, alle cure mediche per mancanza o insufficienza di risorse economiche.

Questi ed altri aspetti verranno trattati nella Settimana della Costituzione sul Diritto alla salute che prenderà il via Lunedi 4 Novembre con i procuratori Marinella Bosi ed Eugenia Sinigallia che incontreranno i ragazzi della Media Betti, per chiudere i lavori al Teatro Comunale di Porto San Giorgio il giorno 20 dove si parlerà di prevenzione, diritti del malato, uso consapevole dei social e altri aspetti ancora connessi alla salute, con Laura Daphne Marziali, attivista oncologica, Paolo Nanni, esperto di comunicazione sanitaria e Social Radio .

Ogni giorno ci sarà un incontro formativo e divulgativo con tutti i ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado, da Pedaso a Petritoli e Amandola, grazie alla partecipazione di Costituzionalisti come Renato Balduzzi, già ministro della salute, Federico Toth (tra le cui pubblicazioni: “Politiche sanitarie: modelli a confronto” e “Professione medico”, Chiara Bergonzini (UniMC). Con Riccardo Sollini si parlerà di salute e welfare.

Da Bruxelles verrà il giovane Filippo Mattioli, consulente giuridico della Commissione di Ambiente e Salute.

Oltre all’AST con cui il TdL collabora da tempo, grazie all’attenzione della Dott.ssa Rosita Mori, per la Settimana di quest’anno un grande contributo viene offerto dall’Ambito territoriale 19 e 20, grazie al quale gli studenti incontreranno una nutrizionista, una psicologa, una psicoterapeuta. Poi la Dott.ssa Romanelli, della Medicina legale.

Il Tavolo di Coordinamento ha pensato di ampliare la platea dei discenti invitando a partecipare anche gli studenti della Facoltà di Scienze Infermieristiche. Con grande interesse da parte del Direttore, Prof. Giampiero Macarri, gli studenti della Magistrale si collegheranno in diretta streaming, con la lectio del prof. Renato Balduzzi.

Il Tavolo di Coordinamento mantiene anche l’impegno di coinvolgere gli studenti dell’Einstein Nebbia di Loreto, vista la richiesta del Preside Lucantoni di poter estendere anche ai suoi studenti alcuni degli incontri previsti per la Settimana della Costituzione, già da alcuni anni.

Ricevo da Giuseppe Iadonato, fondatore di “Mamma, esco a fare due passi” Social Radio:

“Per la nostra redazione è entusiasmante partecipare agli appuntamenti proposti dal Tavolo della Legalità perché promuovere la salute dei giovani è uno dei caposaldi del nostro impegno, attraverso rubriche ed incontri dedicati proprio alla buona alimentazione e alla prevenzione degli abusi digitali e dell’azzardo patologico”

Lavoro sicuro, UPI “Senza le Province c’è un vuoto nel coordinamento delle politiche del lavoro.

“L’aver tolto alle Province le funzioni sulle politiche attive del lavoro e sulla sorveglianza del lavoro sicuro ha creato sui territori un vero e proprio vuoto istituzionale, che certo non aiuta la definizione e la realizzazione di programmi che necessariamente devono essere locali. Occorre restituire alle Province queste funzioni, in modo da ricostruire un presidio forte al servizio dei lavoratori e delle lavoratrici come delle imprese, anche nelle aree più deboli del Paese”.

Lo ha detto il rappresentante dell’UPI, Gianni Lorenzetti, Presidente della Provincia di Massa-Carrara, intervenendo agli Stati generali della salute e sicurezza sul lavoro promossi dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro pubblici e privati.
“Le Province – ha proposto Lorenzetti alla Presidente della Commissione, Chiara Gribaudo – possono e devono diventare le istituzioni promotrici di intese con le forze economiche e sociali, per potenziare le azioni di contrasto e stringere a livello locale veri e propri patti di collaborazione tra gli attori del sistema: Istituzioni, Parti Sociali datoriali e Sindacali. Le Province poi, cui è affidata la gestione delle oltre 7100 scuole secondarie superiori, possono aprire canali diretti con gli oltre 2 milioni e mezzo di ragazzi e ragazze, e promuovere iniziative per costruire una nuova cultura della prevenzione, con l’inserimento della tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro come materia da trattare nei programmi scolastici, qualunque sia l’indirizzo di studio”.
“Costruire politiche pubbliche del lavoro, della formazione e della tutela delle fragilità a livello provinciale -ha poi concluso il rappresentante dell’UPI – significa assicurare a tutti i territori, alle aree interne come alle comunità lontane dalle grandi città e alle zone montane, pari opportunità di accesso a servizi e diritti. E il diritto ad un lavoro sicuro è tra i principi fondanti del nostro Paese e della nostra Costituzione”.

Lavoro sicuro, UPI “Senza le Province c’è un vuoto nel coordinamento delle politiche del lavoro.

“L’aver tolto alle Province le funzioni sulle politiche attive del lavoro e sulla sorveglianza del lavoro sicuro ha creato sui territori un vero e proprio vuoto istituzionale, che certo non aiuta la definizione e la realizzazione di programmi che necessariamente devono essere locali. Occorre restituire alle Province queste funzioni, in modo da ricostruire un presidio forte al servizio dei lavoratori e delle lavoratrici come delle imprese, anche nelle aree più deboli del Paese”.

Lo ha detto il rappresentante dell’UPI, Gianni Lorenzetti, Presidente della Provincia di Massa-Carrara, intervenendo agli Stati generali della salute e sicurezza sul lavoro promossi dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro pubblici e privati.
“Le Province – ha proposto Lorenzetti alla Presidente della Commissione, Chiara Gribaudo – possono e devono diventare le istituzioni promotrici di intese con le forze economiche e sociali, per potenziare le azioni di contrasto e stringere a livello locale veri e propri patti di collaborazione tra gli attori del sistema: Istituzioni, Parti Sociali datoriali e Sindacali. Le Province poi, cui è affidata la gestione delle oltre 7100 scuole secondarie superiori, possono aprire canali diretti con gli oltre 2 milioni e mezzo di ragazzi e ragazze, e promuovere iniziative per costruire una nuova cultura della prevenzione, con l’inserimento della tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro come materia da trattare nei programmi scolastici, qualunque sia l’indirizzo di studio”.
“Costruire politiche pubbliche del lavoro, della formazione e della tutela delle fragilità a livello provinciale -ha poi concluso il rappresentante dell’UPI – significa assicurare a tutti i territori, alle aree interne come alle comunità lontane dalle grandi città e alle zone montane, pari opportunità di accesso a servizi e diritti. E il diritto ad un lavoro sicuro è tra i principi fondanti del nostro Paese e della nostra Costituzione”.

Insediato il nuovo Consiglio Provinciale di Pavia

Si è ufficialmente insediato il nuovo Consiglio Provinciale di Pavia, eletto nelle consultazioni del 29 settembre scorso. Il Presidente della Provincia, Giovanni Palli, ha accolto i consiglieri neoeletti sottolineando l’importanza di questo nuovo mandato, caratterizzato da un’ampia partecipazione alle urne, con un’affluenza del 73,85%, segno tangibile di una forte fiducia da parte degli amministratori locali.

“Il risultato elettorale – dichiara il Presidente della Provincia di Pavia, Giovanni Palli – non solo evidenzia la voglia di partecipazione, ma rappresenta anche una chiara richiesta di rilancio e di crescita per il nostro territorio. L’affluenza particolarmente significativa, soprattutto nei piccoli comuni, ci indica la strada verso una collaborazione sempre più stretta tra la Provincia e le amministrazioni locali. Insieme, possiamo affrontare le sfide più importanti e costruire un futuro migliore per tutti.”

Tra le priorità di questa nuova stagione è stata evidenziata l’attenzione alle infrastrutture, con particolare riferimento alle strade e alle opere pubbliche in corso, l’edilizia scolastica e il potenziamento dei Centri per l’Impiego, oltre al costante sostegno ai piccoli comuni che rappresentano il cuore pulsante della provincia. È stato inoltre ribadita l’importanza di lavorare congiuntamente per consolidare quanto già realizzato dal 2021 e per portare avanti nuove iniziative a beneficio di tutto il territorio provinciale.

“Il nostro impegno è quello di continuare a operare con serietà, responsabilità e visione per rendere la Provincia di Pavia un modello di sviluppo sostenibile e coeso. Il lavoro che ci attende sarà intenso e complesso, ma sono certo che, uniti, sapremo rispondere alle aspettative dei cittadini e delle amministrazioni locali,” ha concluso Palli.

Con questo spirito di collaborazione, il nuovo Consiglio Provinciale inizia il suo mandato, pronto a affrontare le sfide future e a costruire una provincia più forte e vicina alle esigenze di tutti i suoi cittadini.

Verificata l’assenza di cause di ineleggibilità o incompatibilità e, dato che non sono pervenuti alla Provincia ricorsi o reclami, sono stati proclamati eletti:

Per la Lista “La Provincia dei Comuni Palli Presidente”

Quaroni Amedeo (Vice sindaco del comune di Montù Beccaria)

Callegari Michela (Sindaco del comune di Miradolo Terme)

Bio Daniela (Consigliere comunale di Castello d’Agogna)

Costantino Antonio (Sindaco del comune di Gambolò)

Carnia Serafino (Consigliere comunale di Ottobiano)

Di Michele Dino (Consigliere comunale di Stradella)

Niutta Nicola (Consigliere comunale di Pavia)

Patrucchi Paola (Sindaco del comune di Cozzo Lomellina).

 

Per la Lista “La Casa dei Comuni”

Infurna Marcello (Sindaco del comune di Certosa di Pavia)

D’imperio Milena (Consigliere comunale di Pavia)

Zucca Fabio (Sindaco del comune di Belgioioso)

Bertucci Alessio (Consigliere comunale di Vigevano)

Insediato il nuovo Consiglio Provinciale di Pavia

Si è ufficialmente insediato il nuovo Consiglio Provinciale di Pavia, eletto nelle consultazioni del 29 settembre scorso. Il Presidente della Provincia, Giovanni Palli, ha accolto i consiglieri neoeletti sottolineando l’importanza di questo nuovo mandato, caratterizzato da un’ampia partecipazione alle urne, con un’affluenza del 73,85%, segno tangibile di una forte fiducia da parte degli amministratori locali.

“Il risultato elettorale – dichiara il Presidente della Provincia di Pavia, Giovanni Palli – non solo evidenzia la voglia di partecipazione, ma rappresenta anche una chiara richiesta di rilancio e di crescita per il nostro territorio. L’affluenza particolarmente significativa, soprattutto nei piccoli comuni, ci indica la strada verso una collaborazione sempre più stretta tra la Provincia e le amministrazioni locali. Insieme, possiamo affrontare le sfide più importanti e costruire un futuro migliore per tutti.”

Tra le priorità di questa nuova stagione è stata evidenziata l’attenzione alle infrastrutture, con particolare riferimento alle strade e alle opere pubbliche in corso, l’edilizia scolastica e il potenziamento dei Centri per l’Impiego, oltre al costante sostegno ai piccoli comuni che rappresentano il cuore pulsante della provincia. È stato inoltre ribadita l’importanza di lavorare congiuntamente per consolidare quanto già realizzato dal 2021 e per portare avanti nuove iniziative a beneficio di tutto il territorio provinciale.

“Il nostro impegno è quello di continuare a operare con serietà, responsabilità e visione per rendere la Provincia di Pavia un modello di sviluppo sostenibile e coeso. Il lavoro che ci attende sarà intenso e complesso, ma sono certo che, uniti, sapremo rispondere alle aspettative dei cittadini e delle amministrazioni locali,” ha concluso Palli.

Con questo spirito di collaborazione, il nuovo Consiglio Provinciale inizia il suo mandato, pronto a affrontare le sfide future e a costruire una provincia più forte e vicina alle esigenze di tutti i suoi cittadini.

Verificata l’assenza di cause di ineleggibilità o incompatibilità e, dato che non sono pervenuti alla Provincia ricorsi o reclami, sono stati proclamati eletti:

Per la Lista “La Provincia dei Comuni Palli Presidente”

Quaroni Amedeo (Vice sindaco del comune di Montù Beccaria)

Callegari Michela (Sindaco del comune di Miradolo Terme)

Bio Daniela (Consigliere comunale di Castello d’Agogna)

Costantino Antonio (Sindaco del comune di Gambolò)

Carnia Serafino (Consigliere comunale di Ottobiano)

Di Michele Dino (Consigliere comunale di Stradella)

Niutta Nicola (Consigliere comunale di Pavia)

Patrucchi Paola (Sindaco del comune di Cozzo Lomellina).

 

Per la Lista “La Casa dei Comuni”

Infurna Marcello (Sindaco del comune di Certosa di Pavia)

D’imperio Milena (Consigliere comunale di Pavia)

Zucca Fabio (Sindaco del comune di Belgioioso)

Bertucci Alessio (Consigliere comunale di Vigevano)

la Provincia di Ferrara al voto il 29 settembre con la proroga degli attuali organi

 

Archiviato il voto in 13 su 21 Comuni del territorio, la Provincia di Ferrara andrà alle urne il prossimo 29 settembre per eleggere i nuovi presidente e Consiglio provinciale e nel frattempo rimangono in carica in regime di proroga gli attuali organi, con i rispettivi membri fino alla data delle elezioni.

Lo dice la legge, che stabilisce il rinvio a quella data per le Province tenute al rinnovo elettorale dei propri organi entro i termini dalla proclamazione degli eletti nei Comuni dopo le recenti elezioni dell’8 e 9 giugno.

Essendo le Province riformate dalla legge Delrio (2014) enti elettivi di secondo livello, i cui organi cioè sono composti da sindaci e consiglieri comunali, il legislatore ha messo anche in conto che alcuni di essi possano non essere confermati a seguito delle rispettive elezioni comunali e quindi si è posto il problema dei rappresentanti provinciali nel frattempo cessati dalle loro cariche comunali.

La Provincia di Ferrara è uno di questi casi.

L’esempio principale è dato dalla mancata rielezione per il terzo mandato di sindaco a Mesola di Gianni Michele Padovani, il quale è anche presidente della Provincia estense.

Si potrebbe continuare con Francesco Colaiacovo, Riccardo Bizzarri, Ottavio Curtarello e Maria Dall’Acqua, tutti consiglieri provinciali non rieletti nei rispettivi Comuni.

Per i casi, invece, di Laura Perelli (sindaca uscente di Tresignana) e di Alessandro Amà (consigliere comunale a Copparo), per la proclamazione degli eletti occorrerà attendere gli esiti dei rispettivi ballottaggi.

Come considerare, quindi, questa situazione?

Visto che Ferrara rientra tra le 41 Province in Italia chiamate al voto nel 2024 per rinnovare i rispettivi Consigli giunti a scadenza dopo i due anni di mandato e che sono due (Cremona e Lucca) quelle interessate al rinnovo dei presidenti (4 anni di mandato), la risposta del legislatore è stata, appunto, di uniformare tutte le scadenze in un unico Election Day il 29 settembre e di prorogare gli organi in carica nelle attuali composizioni fino al loro rinnovo.

L’unica variazione alla statistica nazionale delle Province al voto il prossimo fine settembre è che, con Ferrara, diventano tre quelle chiamate al rinnovo del presidente.

La scadenza naturale del mandato quadriennale alla guida della Provincia di Gianni Michele Padovani sarebbe stata nel dicembre 2025 (è infatti succeduto a Nicola Minarelli nel dicembre 2021), ma non essendo stato rieletto a Mesola, potrà beneficiare della proroga stabilita dalla legge fino al 29 settembre.

È questo, in sintesi, l’esito della riflessione che, in sede legale e testi normativi alla mano, gli uffici della Provincia hanno compiuto in questi giorni, in stretto contatto con Upi nazionale e la Prefettura di Ferrara, relativamente alle implicazioni sugli organi provinciali delle recenti elezioni comunali.

la Provincia di Ferrara al voto il 29 settembre con la proroga degli attuali organi

 

Archiviato il voto in 13 su 21 Comuni del territorio, la Provincia di Ferrara andrà alle urne il prossimo 29 settembre per eleggere i nuovi presidente e Consiglio provinciale e nel frattempo rimangono in carica in regime di proroga gli attuali organi, con i rispettivi membri fino alla data delle elezioni.

Lo dice la legge, che stabilisce il rinvio a quella data per le Province tenute al rinnovo elettorale dei propri organi entro i termini dalla proclamazione degli eletti nei Comuni dopo le recenti elezioni dell’8 e 9 giugno.

Essendo le Province riformate dalla legge Delrio (2014) enti elettivi di secondo livello, i cui organi cioè sono composti da sindaci e consiglieri comunali, il legislatore ha messo anche in conto che alcuni di essi possano non essere confermati a seguito delle rispettive elezioni comunali e quindi si è posto il problema dei rappresentanti provinciali nel frattempo cessati dalle loro cariche comunali.

La Provincia di Ferrara è uno di questi casi.

L’esempio principale è dato dalla mancata rielezione per il terzo mandato di sindaco a Mesola di Gianni Michele Padovani, il quale è anche presidente della Provincia estense.

Si potrebbe continuare con Francesco Colaiacovo, Riccardo Bizzarri, Ottavio Curtarello e Maria Dall’Acqua, tutti consiglieri provinciali non rieletti nei rispettivi Comuni.

Per i casi, invece, di Laura Perelli (sindaca uscente di Tresignana) e di Alessandro Amà (consigliere comunale a Copparo), per la proclamazione degli eletti occorrerà attendere gli esiti dei rispettivi ballottaggi.

Come considerare, quindi, questa situazione?

Visto che Ferrara rientra tra le 41 Province in Italia chiamate al voto nel 2024 per rinnovare i rispettivi Consigli giunti a scadenza dopo i due anni di mandato e che sono due (Cremona e Lucca) quelle interessate al rinnovo dei presidenti (4 anni di mandato), la risposta del legislatore è stata, appunto, di uniformare tutte le scadenze in un unico Election Day il 29 settembre e di prorogare gli organi in carica nelle attuali composizioni fino al loro rinnovo.

L’unica variazione alla statistica nazionale delle Province al voto il prossimo fine settembre è che, con Ferrara, diventano tre quelle chiamate al rinnovo del presidente.

La scadenza naturale del mandato quadriennale alla guida della Provincia di Gianni Michele Padovani sarebbe stata nel dicembre 2025 (è infatti succeduto a Nicola Minarelli nel dicembre 2021), ma non essendo stato rieletto a Mesola, potrà beneficiare della proroga stabilita dalla legge fino al 29 settembre.

È questo, in sintesi, l’esito della riflessione che, in sede legale e testi normativi alla mano, gli uffici della Provincia hanno compiuto in questi giorni, in stretto contatto con Upi nazionale e la Prefettura di Ferrara, relativamente alle implicazioni sugli organi provinciali delle recenti elezioni comunali.

A REGGIO DUE GIORNI DI FESTA PER I 74 ANNI DELL’EUROPA

L’Unione europea compie 74 anni. Un altro compleanno importante, un’altra giornata che, come ogni anno, Reggio Emilia festeggia proponendo diverse iniziative rivolte ai giovani e agli studenti del territorio: l’8 maggio con un evento del percorso What EU Does for Me (Cosa fa l’Europa per me), promosso ormai da cinque anni dalla Provincia in collaborazione con Fondazione E35 e con la partecipazione della community online Will Media, il 9 maggio con una caccia al tesoro in città per scoprire in modo innovativo passato e presente dell’Unione.

 

Nell’iniziativa dell’8 maggio, giornalisti ed esperti di  Will Media – community online di informazione sull’attualità che partendo da dati e statistiche fornisce informazioni e contenuti su temi di interesse, adottando strumenti digitali, innovativi e immediati – coinvolgeranno circa 300 studenti delle scuole superiori di Reggio Emilia in un momento di approfondimento sulla storia delle istituzioni europee, sui cambiamenti in corso, sulle opportunità offerte ai giovani, nonché sull’impatto che le decisioni dell’Unione portano nella vita quotidiana dei cittadini, in particolare dei più giovani.

Il 9 maggio, poi, si celebrerà poi la Festa dell’Europa con una caccia al tesoro per le vie del centro storico promossa dall’Agenzia Eurodesk di Reggio Emilia e della stessa Fondazione E35: circa 180 studenti delle classi III e IV animeranno il centro della città scoprendo, tramite quesiti e giochi diffusi, i luoghi e i momenti simbolo della storia locale ed europea della nostra città. La caccia al tesoro vedrà anche una performance teatrale realizzata in collaborazione con il collettivo teatrale Consorzio Balsamico nell’ambito del progetto europeo Theatre in Palm, promosso da Fondazione E35 e dedicato alla promozione di giovani artisti emergenti. La caccia al Tesoro rappresenterà anche l’evento finale del progetto “European Young Multiplier”, percorso formativo e di partecipazione attiva promosso all’interno delle scuole della Provincia che permette ai partecipanti di diventare moltiplicatori, nei confronti dei propri coetanei, di informazioni sulle opportunità europee e di creare veri e propri punti informativi all’interno dei propri istituti.

 

Il percorso What EU does for me

“What Europe does for me – Cosa fa l’Europa per me” è un percorso formativo  che la Provincia di Reggio Emilia, in collaborazione con la Fondazione E35 per la progettazione internazionale, promuove dal 2019 per  illustrare agli studenti delle scuole superiori del territorio l’importanza e il funzionamento dell’Unione europea, le opportunità offerte ai giovani, nonché offrire strumenti di lettura e analisi del ruolo dell’Unione europea nel contesto internazionale odierno. Il progetto si rivolge a tutti i 21 istituti secondari superiori della provincia con più di 800 studenti coinvolti solo nell’edizione del 2024, grazie all’organizzazione di diversi appuntamenti diffusi sul territorio, tra Scandiano, Correggio, Reggio e  Castelnovo Monti.

In linea con la campagna promossa dal Parlamento europeo #useyourvote, il percorso proposto dalla Provincia di Reggio Emilia insieme a Fondazione E35 vuole essere uno spazio di attivazione e partecipazione, finalizzato ad informare quanti più studenti possibili sull’importanza di partecipare attivamente alle elezioni europee, nonché condividere informazioni e approfondimenti sulle istituzioni e le principali politiche europee.

Durante le 5 edizioni realizzate dal 2019 ad oggi, What Europe Does for Me ha permesso il coinvolgimento di quasi 8.000 giovani in attività di formazione e sensibilizzazione su tematiche europee.

 

Perché il 9 maggio si festeggia la Giornata dell’Europa

La Giornata dell’Europa, che si svolge ogni anno il 9 maggio, celebra la pace e l’unità in Europa. La data segna l’anniversario della storica dichiarazione in cui l’allora ministro degli Esteri francese Robert Schuman espose l’idea di una nuova forma di collaborazione politica in Europa, che avrebbe reso impensabile la guerra tra le nazioni europee. La proposta di Schuman è considerata l’atto di nascita di quella che oggi è l’Unione europea. Il 9 maggio 1950, 74 anni fa, l’allora ministro degli Esteri francese e futuro presidente del Parlamento europeo Robert Schuman propose, infatti, la creazione di una Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA), affinché i paesi europei mettessero in comune la produzione di carbone e acciaio per rendere la guerra “non solo impensabile, ma materialmente impossibile”.

La dichiarazione di Robert Schuman non solo ha portato alla creazione di un mercato comune del carbone e dell’acciaio, ma ha anche aperto la strada a una comunità economica che sarebbe diventata progressivamente un’unione politica.

Nel compiere questo passo storico, i paesi fondatori (Belgio, Repubblica federale di Germania, Francia, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi) hanno gettato le basi per una pace duratura e un’Europa unita.

 

 

A REGGIO DUE GIORNI DI FESTA PER I 74 ANNI DELL’EUROPA

L’Unione europea compie 74 anni. Un altro compleanno importante, un’altra giornata che, come ogni anno, Reggio Emilia festeggia proponendo diverse iniziative rivolte ai giovani e agli studenti del territorio: l’8 maggio con un evento del percorso What EU Does for Me (Cosa fa l’Europa per me), promosso ormai da cinque anni dalla Provincia in collaborazione con Fondazione E35 e con la partecipazione della community online Will Media, il 9 maggio con una caccia al tesoro in città per scoprire in modo innovativo passato e presente dell’Unione.

 

Nell’iniziativa dell’8 maggio, giornalisti ed esperti di  Will Media – community online di informazione sull’attualità che partendo da dati e statistiche fornisce informazioni e contenuti su temi di interesse, adottando strumenti digitali, innovativi e immediati – coinvolgeranno circa 300 studenti delle scuole superiori di Reggio Emilia in un momento di approfondimento sulla storia delle istituzioni europee, sui cambiamenti in corso, sulle opportunità offerte ai giovani, nonché sull’impatto che le decisioni dell’Unione portano nella vita quotidiana dei cittadini, in particolare dei più giovani.

Il 9 maggio, poi, si celebrerà poi la Festa dell’Europa con una caccia al tesoro per le vie del centro storico promossa dall’Agenzia Eurodesk di Reggio Emilia e della stessa Fondazione E35: circa 180 studenti delle classi III e IV animeranno il centro della città scoprendo, tramite quesiti e giochi diffusi, i luoghi e i momenti simbolo della storia locale ed europea della nostra città. La caccia al tesoro vedrà anche una performance teatrale realizzata in collaborazione con il collettivo teatrale Consorzio Balsamico nell’ambito del progetto europeo Theatre in Palm, promosso da Fondazione E35 e dedicato alla promozione di giovani artisti emergenti. La caccia al Tesoro rappresenterà anche l’evento finale del progetto “European Young Multiplier”, percorso formativo e di partecipazione attiva promosso all’interno delle scuole della Provincia che permette ai partecipanti di diventare moltiplicatori, nei confronti dei propri coetanei, di informazioni sulle opportunità europee e di creare veri e propri punti informativi all’interno dei propri istituti.

 

Il percorso What EU does for me

“What Europe does for me – Cosa fa l’Europa per me” è un percorso formativo  che la Provincia di Reggio Emilia, in collaborazione con la Fondazione E35 per la progettazione internazionale, promuove dal 2019 per  illustrare agli studenti delle scuole superiori del territorio l’importanza e il funzionamento dell’Unione europea, le opportunità offerte ai giovani, nonché offrire strumenti di lettura e analisi del ruolo dell’Unione europea nel contesto internazionale odierno. Il progetto si rivolge a tutti i 21 istituti secondari superiori della provincia con più di 800 studenti coinvolti solo nell’edizione del 2024, grazie all’organizzazione di diversi appuntamenti diffusi sul territorio, tra Scandiano, Correggio, Reggio e  Castelnovo Monti.

In linea con la campagna promossa dal Parlamento europeo #useyourvote, il percorso proposto dalla Provincia di Reggio Emilia insieme a Fondazione E35 vuole essere uno spazio di attivazione e partecipazione, finalizzato ad informare quanti più studenti possibili sull’importanza di partecipare attivamente alle elezioni europee, nonché condividere informazioni e approfondimenti sulle istituzioni e le principali politiche europee.

Durante le 5 edizioni realizzate dal 2019 ad oggi, What Europe Does for Me ha permesso il coinvolgimento di quasi 8.000 giovani in attività di formazione e sensibilizzazione su tematiche europee.

 

Perché il 9 maggio si festeggia la Giornata dell’Europa

La Giornata dell’Europa, che si svolge ogni anno il 9 maggio, celebra la pace e l’unità in Europa. La data segna l’anniversario della storica dichiarazione in cui l’allora ministro degli Esteri francese Robert Schuman espose l’idea di una nuova forma di collaborazione politica in Europa, che avrebbe reso impensabile la guerra tra le nazioni europee. La proposta di Schuman è considerata l’atto di nascita di quella che oggi è l’Unione europea. Il 9 maggio 1950, 74 anni fa, l’allora ministro degli Esteri francese e futuro presidente del Parlamento europeo Robert Schuman propose, infatti, la creazione di una Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA), affinché i paesi europei mettessero in comune la produzione di carbone e acciaio per rendere la guerra “non solo impensabile, ma materialmente impossibile”.

La dichiarazione di Robert Schuman non solo ha portato alla creazione di un mercato comune del carbone e dell’acciaio, ma ha anche aperto la strada a una comunità economica che sarebbe diventata progressivamente un’unione politica.

Nel compiere questo passo storico, i paesi fondatori (Belgio, Repubblica federale di Germania, Francia, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi) hanno gettato le basi per una pace duratura e un’Europa unita.

 

 

Assemblea dei Segretari Generali delle Province italiane – GLI INTERVENTI DEI RELATORI E IL MATERIALE

Grande successo per l’Assemblea Nazionale dei Segretari Generali delle Province italiane, che si è svolta il 7 maggio scorso e ha visto la presenza di Segretari Generali e Dirigenti delle Province.

L’evento è stata l’occasione per affrontare le questioni di più stretta attualità, dal modello organizzativo della nuova Provincia al ruolo dei dirigenti per il rilancio degli enti, dagli approfondimenti sul nuovo CCNL, alle prospettive di riforma delle Province e alla valorizzazione del personale come strumento di innovazione.

Nei link che seguono, pubblichiamo gli interventi dei relatori che si sono susseguiti in scaletta, come da programma.

Programma dell’evento

Nel paragrafo che segue, pubblichiamo il materiale distribuito nelle cartelle di lavoro in occasione dell’evento.

QUI ALCUNE FOTO DELL’EVENTO

 

 

 

Assemblea dei Segretari Generali delle Province italiane – GLI INTERVENTI DEI RELATORI E IL MATERIALE

Grande successo per l’Assemblea Nazionale dei Segretari Generali delle Province italiane, che si è svolta il 7 maggio scorso e ha visto la presenza di Segretari Generali e Dirigenti delle Province.

L’evento è stata l’occasione per affrontare le questioni di più stretta attualità, dal modello organizzativo della nuova Provincia al ruolo dei dirigenti per il rilancio degli enti, dagli approfondimenti sul nuovo CCNL, alle prospettive di riforma delle Province e alla valorizzazione del personale come strumento di innovazione.

Nei link che seguono, pubblichiamo gli interventi dei relatori che si sono susseguiti in scaletta, come da programma.

Programma dell’evento

Nel paragrafo che segue, pubblichiamo il materiale distribuito nelle cartelle di lavoro in occasione dell’evento.

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