Categoria: Istituzioni e Riforme

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Manovra, Province scrivono a Corte dei Conti

“Non si sta tenendo nella giusta considerazione il drammatico impatto in termini economici che le norme previste dalla manovra sulle Province comporteranno sui bilanci di Regioni, Province e Comuni, il caos istituzionale e i conflitti che ne nasceranno, ma soprattutto il forte aumento della spesa pubblica che per contro produrranno.     
E’ del tutto evidente, infatti, che, a seguito di queste norme, i bilanci delle Autonomie territoriali subiranno una improvvisa rivoluzione, che avrà conseguenze inaudite già  nell’immediato”.
E’ quanto scrive in una lettera indirizzata al Presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, il Presidente dell’Upi Giuseppe Castiglione, chiedendo un incontro urgente per verificare “le evidenti incongruenze contenute nella norma”.
“Lo sposamento delle funzioni dalle Province alle Regioni, e ai Comuni – scrive Castiglione elencando i nodi irrisolti- avrà un impatto inaudito che, a nostro parere, è stato del tutto sottostimato.
Non sarà possibile per  Regioni, Province e Comuni approvare bilanci di previsione per il 2012 realistici, in grado di tenere conto della traslazione delle competenze, con gli effetti immensi di modifica degli assetti contabili.
Il riallocamento di funzioni, e delle corrispettive risorse economiche,  comporterà conseguenze drammatiche sui vincoli dettati dal Patto di stabilità di regioni e comuni che risultino destinatari dell’immenso flusso di competenze e risorse.
La norma, poi,  non tiene conto che lo spostamento delle funzioni implica una immediata modifica della normativa tributaria di Regioni, Province e Comuni: le entrate tributarie, patrimoniali e proprie delle province dovranno passare in quota parte a regioni e comuni per garantire il finanziamento delle funzioni.
Si determina il blocco totale degli investimenti programmati e in corso delle Province. Le opere, infatti, verrebbero immediatamente fermate, perché i mutui contratti dalle Province, anche attraverso la Cassa Depositi e Prestiti, dovrebbero essere spostati alle Regioni o alle altre amministrazioni locali. Operazione che – scrive Castiglione – a nostro parere riserva non poche criticità, se non l’impossibilità a realizzarsi.
Si impone, nel giro di pochi mesi, di trasferire quasi 56.000 dipendenti nelle Regioni e nei Comuni, con gli evidenti e facilmente immaginabili problemi di tipo logistico, organizzativo, e di contrattazione che tale esodo comporterà, e l’aumento immediato della spesa pubblica a causa del differenze regime contrattuale cui sono sottoposti i dipendenti di Regioni, Province e Comuni.
Il tutto – sottolinea il Presidente dell’Upi rivolgendosi al Presidente Giampaolino– con norme di natura palesemente anticostituzionali,  che producono un risparmio talmente indefinibile da non essere stati nemmeno in grado di inserirlo nel computo dei saldi”.    

In allegato, il testo della lettera inviata

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Le norme sulle Province sono incostituzionali

Sulla base delle conclusioni dell’assemblea nazionale delle Province del 5-6 dicembre l’UPI ha predisposto una nota di lettura dei commi 14-21 dell’art. 23 del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, recante disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici, per illustrare i vizi di incostituzionalità e le incongruenze delle disposizioni che riguardano le Province.

La nota allegata è stata inviata alle commissioni parlamentari competenti per proporre lo stralcio di queste disposizioni dal decreto.

Come concordato nell’ordine del giorno approvato all’unanimità dall’assemblea, le Province si attiveranno nei confronti dei Consigli regionali delle autonomie locali, affinché sia richiesto formalmente ai Presidenti di Regioni di promuovere il ricorso diretto alla Corte costituzionale che deve essere notificato al Presidente del Consiglio dei ministri entro il termine di sessanta giorni dalla pubblicazione decreto legge, come previsto dall’art. 32 della legge 11 marzo 1953, n. 87, “Norme sulla costituzione e sul funzionamento della Corte costituzionale” come modificato dall’art. 9, comma 2, della legge 5 giugno 2003, n. 131.

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Il Presidente della Provincia di Milano incontra il Presidente della Repubblica

Il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, ha incontrato oggi il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano  per oltre venti minuti all’Hotel et de Milan. Lo riferisce l’agenzia di stampa ANSA, secondo cui il Presidente della provincia, legato da amicizia al capo dello Stato per la comune esperienza al Parlamento europeo negli anni scorsi, ha consegnato al Presidente Napolitano lo studio dell’Università Bocconi che dimostra l’utilità delle province. Al capo dello Stato Podestà ha rappresentato le preoccupazioni sue e di altri colleghi dopo la decisione del governo di intervenire sull’organizzazione delle province ma anche per l’idea della loro totale soppressione. Nel colloquio, secondo quanto riportato dall’ANSA, i due hanno inoltre affrontato il tema delle città metropolitane, istituzioni previste dalla Costituzione.

ORDINE DEL GIORNO 5/6 DICEMBRE 2011

l’Ordine del giorno approvato all’Assemblea Nazionale delle Province d’Italia riunitasi a Roma il 5 e 6 dicembre 2011

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IL RUOLO E L’IMMAGINE DELLE PROVINCE PER I CITTADINI

IL RUOLO E L’IMMAGINE DELLE PROVINCE PER I CITTADINI

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CERTeT/BOCCONI

Lo studio ha cercato di ricostruire un quadro attendibile delle entrate e delle spese delle province e di valutare il ruolo che esse svolgono, ma anche l’efficienza con cui operano e la capacità di reperire autonomamente dai territori amministrati una parte consistente delle entrate necessarie a produrre i servizi.

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MANOVRA E PROVINCE: CASTIGLIONE E SAITTA CHIEDONO INCONTRO AI SEGRETARI ALFANO E BERSANI

“A nome dei 37 Presidenti di Provincia del Pdl, chiedo al Segretario del partito Angelino Alfano di chiarire quale sia la posizione del partito sulle norme previste dalla manovra economica che intervengono ad abolire le Province”. Questo il messaggio inviato al termine dell’Assemblea nazionale delle Province, dal Presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione, coordinatore del Pdl Sicilia, al segretario nazionale del Popolo della Libertà Angelino Alfano. “Chiediamo inoltre – aggiunge Castiglione – di convocare immediatamente gli organi del Partito per affrontare in maniera collegiale la questione del riassetto complessivo delle istituzioni e le azioni decise per intervenire a ridurre i costi reali della politica”.

Il Vice Presidente Upi Antonio Saitta, Presidente della Provincia di Torino, si è invece rivolto al segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani. 

“La proposta di abolizione delle Province contenuta nella manovra finanziaria presentata dal Governo Monti – ha detto –  è in netto contrasto con le posizioni assunte fino ad oggi in Parlamento e negli organismi di direzione politica dal Partito Democratico.  Posizioni espresse in ogni sede istituzionale dal Partito: ricordiamo il voto contrario espresso dal Pd alla Camera sulla proposta di legge costituzionale di abolizione delle Province, la proposta di legge a forma Bersani Franceschini, depositata alla Camera che certo non prevede l’abolizione delle Province ma la loro razionalizzazione, e le stesse proposte contenute nella contromanovra che ad agosto ha presentato il partito.
Per questo, a nome dei 44 Presidenti di Provincia del PD chiedo un incontro urgente al Segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani, perché sarebbe davvero grave se il dibattito parlamentare su queste norme si avviasse senza la consultazione dei Presidenti di Provincia”.

Manovra, province Upi “Dal Governo un provvedimento anticostituzionale all’insegna del pressappochismo”

“Altro che dialogo e confronto. Il Presidente Monti dimostra di non avere alcun rispetto per le istituzioni della Repubblica e smentisce quanto ci aveva dichiarato oggi nell’incontro farsa prima del Consiglio dei Ministri. E’ evidente che con questo atto si apre un duro conflitto istituzionale, di cui certo il Paese non ha bisogno”. Lo dichiara il Presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione, che prosegue “il provvedimento, nei termini in cui lo ha illustrato il Presidente Monti, e’ palesemente anticostituzionale. Facciamo appello al Presidente della Repubblica, perche’ vigili attentamente, prima di firmarlo, il rispetto della Costituzione vigente. Tra l’altro, ridurre il taglio dei costi della politica alla cancellazione delle giunte e alla riduzione dei consigli provinciali e’ ridicolo, e dimostra un pressapochismo e una impreparazione che da un Governo tecnico davvero non ci saremmo aspettati”.

PROVINCE: INTERVISTA AL PROF. VINCENZO CERULLI IRELLI

In una intervista pubblicata sul quotidiano l’unità in edicola oggi, il Prof Vincenzo Cerulli Irelli spiega quale tipo di riordino degli Enti  locali sarebbe funzionale per il Paese.

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CONFERENZA STAMPA Lunedì 21 novembre 2011 – Ore 12,30 Sala Giunta Provincia di Milano Palazzo Isimbardi, via Vivaio 1

L’analisi dei costi delle Province in una ricerca dell’Università Bocconi di Milano, per chiarire il ruolo di queste istituzioni e analizzare quale e quanto risparmio si avrebbe dalla loro abolizione, e quali sarebbero invece i costi che lo Stato si troverebbe a dovere sostenere a seguito della cancellazione dell’ente: questi i contenuti della Conferenza stampa, nella quale saranno illustrati gli obiettivi dello studio e i primi dati di inquadramento. 

Alla conferenza stampa interverranno il Prof. Lanfranco Senn, Professore ordinario di Economia Regionale dell’Università  Bocconi, curatore della ricerca; Giuseppe Castiglione, Presidente dell’Unione delle Province d’Italia; On. Guido Podestà, Presidente della Provincia di Milano; Antonio Saitta, Vice presidente Vicario Upi e Presidente della Provincia di Torino; Dario Galli Vice presidente Vicario Upi e Presidente della Provincia di Varese.

L’INTERVISTA DEL PRESIDENTE DELL’UPI GIUSEPPE CASTIGLIONE AL QUOTIDIANO ‘LA STAMPA’

“Parlando per slogan, dire aboliamo le Province funziona. Ma poi quando entriamo nel merito della vicenda tutti ci danno ragione. Il Presidente Monti eredita frasi fatte dalla lettera alla BCE, ma ci confronteremo e nel confronto siamo sempre vincenti”. Questi alcuni dei temi affrontati dal Presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione, nell’intervista pubblicata oggi sul quotidiano ‘La Stampa’. In allegato, il testo integrale dell’articolo.

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