Categoria: Istituzioni e Riforme

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CAMPAGNA CONTRO L’ABOLIZIONE DELLE PROVINCE

Cari colleghi,

la campagna strumentale che sta portando avanti il quotidiano “Libero”, e che non sembra destinata a sopirsi a breve, ma che anzi rischia di allargare di nuovo il fronte delle polemiche contro le Province, necessita di un intervento mirato sia a livello nazionale che locale.

Vi informo che, a livello nazionale, l’Upi ha intenzione di intraprendere una serie di azioni nei confronti dei partiti politici e dei gruppi parlamentari. Abbiamo inoltre chiesto ai sindacati – come da lettera allegata – di unirsi a noi in questa battaglia, perché denigrare le Province vuol dire anche denigrare le 61.000 persone che nelle Province lavorano.

Vi chiediamo di volere intraprendere iniziative sul territorio, mobilitando le forze economiche e produttive, chiedendo ai sindacati di organizzare assemblee dei dipendenti in cui discutere del tema e del futuro che li aspetterebbe con l’abolizione delle Province, replicando attraverso i quotidiani locali, aprendo un dibattito con i politici locali e nazionali di riferimento, inviando lettere di protesta di Giunte e Consigli ai vostri partiti politici, o attraverso altre forme che riterrete appropriate.

Nel corso del nostro prossimo direttivo nazionale, che si terrà il 18 dicembre a Roma, proporrò l’approvazione di un Ordine del Giorno da discutere all’interno dei consigli provinciali. Restando a diposizione per ricevere vostre proposte e suggerimenti, con stima, vi saluto.

Documenti allegati:

CODICE DELLE AUTONOMIE LOCALI – I DOCUMENTI APPROVATI DAL DIRETTIVO

Pubblichiamo in allegato:

SCHEMA DISEGNO DI LEGGE Delega al Governo per la individuazione e l’allocazione delle funzioni fondamentali

OSSERVAZIONI ED EMENDAMENTI UPI DELEGA PER L’INDIVIDUAZIONE DELLE FUNZIONI FONDAMENTALI DI COMUNI, PROVINCE E CITTA’ METROPOLITANE

SCHEMA DISEGNO DI LEGGE Delega al Governo per la disciplina e l’istituzione delle Città metropolitane

OSSERVAZIONI ED EMENDAMENTI UPI DELEGA PER LA DISCIPLINA E L’ISTITUZIONE DELLE CITTA’ METROPOLITANE

SCHEMA DISEGNO DI LEGGE Misure a favore dei piccoli comuni

OSSERVAZIONI ED EMENDAMENTI UPI MISURE A FAVORE DEI PICCOLI COMUNI

SCHEMA DISEGNO DI LEGGE Delega al Governo per l’adeguamento delle disposizioni in materia di enti locali alla
riforma del Titolo V della Costituzione e per l’adozione della “Carta delle autonomie” 

OSSERVAZIONI ED EMENDAMENTI UPI DELEGA PER LA “CARTA DELLE AUTONOMIE”

CONTRIBUTO UPI DELEGA PER L’INDIVIDUAZIONE DELLE FUNZIONI FONDAMENTALI DI COMUNI E PROVINCE

 

Documenti allegati:

Roma Capitale: Zingaretti scrive ad Alemanno e Marrazzo

“Sono convinto che in un momento di crisi come questo sia fondamentale assumere scelte forti, inviare segnali di fiducia, cambiare passo: partire da una consapevolezza comune della situazione per stringere un nuovo patto per Roma fra istituzioni, forze produttive, associazioni e sindacati, che tracci un perimetro di azioni condivise”.

Lo scrive il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, in una lettera inviata al sindaco della Capitale, Gianni Alemanno, e al governatore del Lazio Piero Marrazzo.

“Continuo a credere con ostinazione e fiducia – si legge nella lettera – che un’intesa sulla costruzione della città metropolitana di Roma Capitale sia, oggi ancor di più, non solo possibile ma razionale e necessaria”.

“Le questioni cruciali oggi in campo mi sembrano due: il rapporto fra Roma e la sua regione sulla base di poteri, risorse, competenze chiare ed equilibrate; lo sviluppo dell’area metropolitana di Roma, che significa la prospettiva di una nuova fase di crescita e di protagonismo nella competizione mondiale per la capitale del nostro paese”.

“Penso che continuare a parlare di Roma Capitale e della Città Metropolitana come di due istanze di riforma contrapposte generi solo confusione, – scrive Zingaretti – sono convito al contrario che si tratti di due istanze fortemente convergenti e sulle quali sia possibile stringere oggi un Patto su tre punti fondamentali”.

Primo fra tutti “il sostegno convinto al finanziamento di 500 milioni di euro l’anno che il governo ha promesso al Comune di Roma”.

Fondi che secondo Zingaretti “rappresentano un successo del sindaco e della maggioranza e tutti dobbiamo esserne contenti, perché rappresentano un’importante risorsa da investire”.

Il secondo punto indicato da Zingaretti nella lettera riguarda l’impiego delle risorse, da spendere “guardando alla capitale come area vasta” per arrivare a costruire “entro la fine di questa legislatura – si legge – la Città metropolitana di Roma Capitale come nuovo ente di governo dell’area vasta, in sostituzione della Provincia e del Comune di Roma, con sede in Campidoglio”.

Al terzo punto “completare la nuova architettura istituzionale trasformando la Regione Lazio in Regione a Statuto speciale perché la devoluzione di competenza a Roma Capitale non rappresenti uno svuotamento ma, anzi, un’opportunità”.

“Sono punti chiari – conclude Zingaretti nella lettera – che si possono condividere o no, ma certo fanno parte di un’idea di sviluppo che è invece impossibile non condividere insieme”.

Provincia di Taranto. interventi per la viabilità

“Al via il programma di interventi di manutenzione straordinaria per le strade del versante occidentale della provincia ionica”. Ad annunciarlo è l’assessore provinciale ai Lavori pubblici, Costanzo Carrieri.
“Gli interventi – spiega l’esponente della giunta Florido – riguarderanno la strada provinciale 19 Laterza-Santeramo, le provinciali 5 e 2 in territorio di Ginosa, le strade provinciali 32, 29 e 53 in agro del comune di Mottola. I lavori consisteranno nella risagomatura della sede stradale e dunque nella risistemazione della segnaletica orizzontale. In alcuni casi saranno installate barriere metalliche per la messa in sicurezza dei tratti stradali interessati. L’affidamento dell’appalto degli interventi previsti è stato approntato con la formula del cosiddetto ‘contratto aperto’ per un importo complessivo di 1 milione e 200mila euro, tra primo e secondo lotto di lavori. I fondi stanziati – specifica ancora Carrieri – derivano dalla ripartizione operata dalla Regione Puglia e destinate alla manutenzione delle strade gestite in passato dall’Anas. La giunta Florido non ha perso tempo ed ha impiegato queste somme per migliorare la viabilità e la sicurezza stradale.
Come spesso ci accade di ripetere, sappiamo che tutto ciò non è sufficiente, non è infatti facile recuperare i ritardi accumulati in decenni di malgoverno. Ma noi ce la stiamo mettendo tutta, investendo in questo settore svariati milioni di euro e promuovendo specifiche campagne di comunicazione”.

Assemblea dei Presidenti di Consiglio delle Province

In allegato il testo dell’ordine del giorno approvato dall’Assemblea naizonale die Presidenti di Consiglio delel Porivnce il 27 settembre 2008 a Cagliari.

Documenti allegati:

Il Presidente dell’Upi risponde al Ministro Rotondi

“Il ministro Rotondi ha dichiarato che l’abolizione delle province e la riduzione dei parlamentari verrà approvata a fine legislatura. Ringraziamo il Ministro Rotondi per averci dato altri quattro anni di vita. Ci sembra il modo migliore per legittimare una classe dirigente che si prepara ad affrontare le prossime elezioni amministrative. Siamo certi che tutto ciò contribuirà ad aumentare la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni siano esse nazionali che locali”. Così ha risposto il Presidnete dell’Upi, Fabio Melilli alle dichiariazoni circa l’abolizione delle Province e il taglio dei parlamentari rilasciate dal Ministro per l’attuazione del Programma, Rotondi.

Il Ministro Maroni all’Assemblea dell’Anci conferma il ruolo delle Province

“Le Province non possono essere abolite, perché garantiscono una rete di servizi, ma laddove ci sono le città metropolitane, queste le sostituiranno”. Lo ha detto il Ministro Maroni all’assemblea dell’Anci, parlando delle città metropolitane, che faranno parte del codice delle autonomie. “Per quanto mi riguarda – ha detto – le province non possono essere abolite. Costituiscono una rete importantissima per i piccolissimi e piccoli comuni. Le città metropolitane – ha proseguito – sono state istituite nel 1990. Sono passati 18 anni e non si e’ fatto nulla. Dobbiamo stringere e non possiamo continuare a dibattere. Adesso ci vuole un governo e un parlamento che faccia sintesi e decida. Interverremo per definire le competenze e l’utilità degli enti intermedi tra comune e provincia (Ato, parchi, comunita’ montane). Va bene tutto – ha avvertito – ma ci deve essere un organismo che governa il territorio non 4, 5 o dieci, peggio ancora col diritto di veto”.

Federalismo fiscale: Regioni Upi e Anci a Parlamento

Proseguire in Parlamento il confronto avviato in questi mesi sul federalismo fiscale per raggiungere un risultato condiviso ed evitare un federalismo conflittuale e quindi dannoso.

E’ questo l’invito contenuto in una lettera che i Presidenti delle Associazioni rappresentative delle Autonomie locali, Leonardo Domenici (ANCI), Vasco Errani (Regioni e Province autonome) e Fabio Melilli (Upi) hanno indirizzato al Presidente della Camera, Gianfranco Fini e al Presidente del Senato Renato Schifani.

“Regioni, Province e Comuni – si legge nella lettera – ritengono che il dialogo avviato in questi mesi sul federalismo fiscale debba continuare ora in Parlamento e con le forze politiche di maggioranza e di opposizione, consapevoli che la condivisione dell’assetto finanziario e fiscale rappresenta un obiettivo di tutti, e che la realizzazione del più ampio consenso in Parlamento e con i livelli istituzionali sia la strada per evitare un Federalismo conflittuale e quindi dannoso”.

I Presidenti si dichiarano quindi “disponibili a concordare le forme e le modalità più utili per concorrere a rendere fecondo e completo l’esame del provvedimento, soprattutto al fine di inserire la discussione nell’ambito del disegno complessivo di attuazione del Titolo V della Costituzione e delle eventuali proposte di revisione costituzionale”.

“Con l’approvazione in via definitiva da parte del Consiglio dei Ministri dello schema di disegno di legge delega in materia di federalismo fiscale – scrivono i tre Presidenti – si è percorso un primo importante tratto del tragitto, difficile e necessario, per avviare a definitivo compimento la lunga fase di transizione istituzionale”.

“Regioni, Province e Comuni – ricordano Errani, Melilli e Domenici – hanno in questi mesi sostenuto un confronto serio e responsabile con il Governo e con i Ministri proponenti per far sì che il futuro assetto fiscale e finanziario sia il più possibile equilibrato, non si risolva in un aggravio di costi ed oneri per i territori, con conseguenze sul soddisfacimento dei diritti fondamentali dei cittadini e sulla realizzazione dei principi di solidarietà e di coesione sociale”.

FEDERALISMO FISCALE: I RISULTATI DELLA CONFERENZA UNIFICATA

Ieri sera si è riunita la Conferenza Unificata per rilasciare il parere sullo schema di Disegno di legge delega sul federalismo fiscale.
La riunione non è stata affatto rituale, ma anzi ha visto un dibattito acceso tra tutti i partecipanti, tanto che si è prolungata fino a tarda notte.
Anci ed Upi hanno presentato alcune proposte unitarie di emendamenti, che trovate in allegato, ed hanno dichiarato di essere pronte a concedere il parere favorevole, solo dopo l’accoglimento di questi emendamenti.
Il testo è stato, che è stato oggi approvato dal Consiglio dei Ministri, sarà al centro di un dibattito approfondito nel corso dell’Assemblea Generale di Torino, nel quale è previsto anche un confronto con il Ministro Calderoli e con i rappresentanti di Regioni e Comuni.

Documenti allegati:

A Padova il convegno “Il punto sul federalismo fiscale”

“Il federalismo rappresenta una svolta epocale nella restaurazione statale, finalmente avverto la volontà trasversale di portare avanti queste riforme”. Lo ha detto il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro, intervenuto quale membro del direttivo UPI (Unione Province Italiane)  al convegno nazionale “Il punto sul federalismo fiscale” organizzato a Padova dall’Università di Padova e la Regione. Interpellato dal moderatore Gentili sul ruolo delle Province nel federalismo, il presidente ha ribadito che “i territori hanno bisogno di un sistema di governo di area vasta: la presenza istituzionale comunale è eccessivamente frazionaria e la logica regionale appare a volte distante – ha detto Muraro – Sopprimere le Province per dover creare comunque delle agenzie esterne alle Regione che sopperiscano alle funzioni delle Province, non è di sicuro un passo verso la semplificazione amministrativa e nemmeno un segno di democrazia. I cittadini infatti, si troverebbero l’area vasta governata da persone che non hanno eletto direttamente ma che sono state nominate. Le Province non sono fatte solo di manutenzioni, ma offrono servizi al territorio che solo un ente di governo dell’area vasta può dare: strade, scuole, acqua, formazione e soprattutto urbanistica. Perché ricordiamo che i Comuni ragionano coi prg e la Provincia è l’unica in grado di dare una pianificazione sovracomunale. Certo, bisogna avere i numeri per definirsi area vasta, e le Province stesse sono disposte a definire i parametri minimi. Plaudo comunque al Ministro Calderoli che ha dato alle Province, anche nel federalismo, il ruolo che meritano. La vera riforma dello Stato, come quella che sta per varare Maroni, deve guardare alla cancellazione delle sovrapposizioni di competenze. Quindi, in poche parole, un vero riordino: competenze certe, ma anche tributi certi. Perché abbiamo visto che se lo stato non funziona, l’economia corre lo stesso. E la politica rimane indietro”.

Federalismo Fiscale: la Conferenza Unificata

“I tempi previsti per l’attuazione della delega si stanno dilatando: dagli iniziali 12 mesi siamo arrivati a 24 mesi. Abbiamo chiesto al Ministro Calderioli di differenziare la delega per anticipare l’approvazione dei decreti attuativi, la dove possibile”. Lo ha riferito alla stampa il Presidente dell’Upi, Fabio Melilli, al termine della prima riunione della Conferenza Unificata dedicata all’analisi del nuovo testo Calderoli sul federalsimo fiscale. Nel prossimo incontro, previsto per il 25 settembre, Regioni, Province e Comuni saranno chiamati ad esprimere il parere sul testo, ma nel frattempo si terranno nuovi incontri tecnici per definire il Disegno di legge. ” Il nuovo testo Calderoli  – ha detto Melilli – é per noi un passo indietro. Nella bozza che ci era stata illustrata all’inizio di settembre si prevedevano tributi locali, per i Comuni sugli immobili e per le Province sulle automobili, che ora invece non ci sono più. Nessuno, nè noi nè il Ministro, aveva immaginato di istituire nuove tasse: si sarebbero invece riorganizzate quelle esistenti semplificando il sistema fiscale del Paese. Noi crediamo che queste indicazioni dovranno tornare, magari formulate in modo tale da non ingenerare equivoci o facili polemiche, Oggi intanto abbiamo consegnato al governo i nostri emendamenti – ha concluso Melilli – dove chiediamo, per esempio di ridurre i tempi di approvazione dei decreti di attuazione da 24 a 12 mesi”.

Federalismo fiscale: il commento del Presidente della Provincia di Treviso

Il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro, è intervenuto oggi all’assemblea dell’Upi (Unione Province Italiane) quale membro del Consiglio Direttivo. Il suo intervento ha riguardato soprattutto il federalismo. 

“Accogliamo con grande entusiasmo l’approvazione in via preliminare del ddl sul Federalismo – spiega Leonardo Muraro – finalmente, anche nel nostro paese si sta diffondendo una vera cultura federalista. Visto che nel direttivo Upi c’è stata larga condivisione in favore di un provvedimento di questo tipo, propongo di guardare avanti. Come direttivo Upi, dobbiamo lavorare per coordinarci maggiormente e avviare un confronto più serrato con il Ministro Maroni che, nell’ultimo incontro, ci ha illustrato come stia lavorando per il riordino dello Stato, eliminando le sovrapposizioni di competenze e stabilendo ruoli e tassazioni precise per le Province.

Proprio in questo senso – continua Muraro – lancio tre proposte da sottoporre al Governo:

1) La prima è che siano previste, per le Province, delle norme che agevolino la realizzazione di opere pubbliche senza inutili perdite di tempo o dispersioni di danaro, come avviene con le Leggi Obiettivo

2) Che nella finanziaria venga rivisto il parametro economico “entrate-uscite” per il 2011.

3) Che le Province siano coinvolte nella gestione delle Autostrade che attraversano il proprio territorio.

Penso davvero che il federalismo fiscale sarà forse l’unica via che riuscirà a smuovere un’Italia ormai ingolfata – prosegue Muraro – Significherà soprattutto responsabilizzare gli Amministratori e soprattutto i cittadini. Questi infatti saranno chiamati in prima persona ad interessarsi del funzionamento di tutti i livelli di responsabilità amministrativa. Avranno loro stessi la possibilità di punire o premiare con il voto l’operato dei propri Amministratori. E non ci saranno più “palliativi” statali: chi amministra male dovrà denunciare la propria incapacità, mentre chi lo farà bene sarà premiato.

Insomma – chiude Muraro – visto che si è parlato di distanza dalla politica, il federalismo è la ricetta giusta con la quale responsabilizzare i cittadini in merito alla vita pubblica. Penso soprattutto alle realtà del Sud, dove una volta per tutte, la cittadinanza potrà risollevare le sorti delle proprie terre, premiando chi veramente pensa al bene della comunità, senza compromessi. Il Federalismo, ne sono certo, contribuirà pure a eliminare la criminalità organizzata, smantellando una logica amministrativa vecchia di decenni nella quale mafia e camorra sguazzano a meraviglia”.

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