Categoria: Istituzioni e Riforme

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Bando UPI per Master in Amministrazione e Governo del Territorio – Luiss School of Government

Il Master in Amministrazione e Governo del territorio, organizzato congiuntamente con il Centro di ricerca sulle amministrazioni pubbliche “Vittorio Bachelet” della Luiss Guido Carli, ha l’obiettivo primario di fornire una preparazione per l’accesso alla carriera dei segretari comunali  e prefettizia.

Il Master offre una formazione avanzata ed aggiornata per coloro che vogliano affrontare o consolidare un percorso professionale e manageriale nell’ambito delle amministrazioni territoriali e del governo locale (regioni, province, città metropolitane, comuni).

Il Master si pone l’obiettivo di far accrescere a quanti già operano nelle amministrazioni le competenze manageriali e la capacità di sviluppare relazioni con gli altri attori pubblici e privati operanti sul territorio, nonché di assicurare a quanti intendano prepararsi per assumere ruoli di responsabilità nelle amministrazioni operanti a livello territoriale l’opportunità di abbinare all’apprendimento teorico l’acquisizione di competenze operative, attraverso la condivisione di esperienze con chi già svolge funzioni di leadership e di management.

Il percorso di studio, fortemente professionalizzante con insegnamenti affidati a docenti, a professionisti ed operatori con consolidata esperienza e supportato da casi di studio e lavori di gruppo, è particolarmente rivolto a:

  • Giovani laureati magistrali che vogliano affrontare il concorso per segretari comunali e di accesso alla carriera prefettizia;
  • Dirigenti e funzionari degli enti territoriali;
  • Amministratori locali;
  • Dirigenti e funzionari delle amministrazioni statali;
  • Professionisti e consulenti.

Il Master in Amministrazione e Governo del Territorio è inoltre accreditato presso il Consiglio Nazionale Forense.

Per maggiori informazioni consultare la pagina https://sog.luiss.it/it/master-e-summer-school/master-amministrazione-e-governo-del-territorio

La Luiss School of Government mette a concorso 1 borsa di studio UPI  per amministratori locali, per dipendenti pubblici a tempo indeterminato presso amministrazioni provinciali e per dipendenti dell’UPI  per favorire la partecipazione al Master Universitario di Secondo Livello “Amministrazione e Governo del Territorio” per l’anno accademico 2020/2021.

In allegato il BANDO UPI

Il presidente di Upi Lazio Pompeo: Province determinanti per la pianificazione strategica sui territori Snellire burocrazia, semplificare norme e restituire dignità funzionale a questi Enti

L’Unione Province Italiane agli Stati Generali dell’Economia ha ribadito con determinazione il ruolo strategico delle Province nell’ossatura costituzionale del nostro Paese, sottolineandone la funzione fondamentale, emersa anche e soprattutto in questo periodo di emergenza, e puntando nuovamente l’attenzione sulla necessità di intervenire senza ulteriori indugi sulla Legge 56 che, di fatto, ingessa gli Enti e ne limita il ruolo di raccordo tra territori, Regione e Governo centrale“.

Così il presidente di Upi Lazio e della Provincia di Frosinone, Antonio Pompeo, all’indomani della consegna, nelle mani del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, del dossier di Upi sul contributo alla ripresa da parte delle Province, illustrato a Villa Doria Pamphilj dalla delegazione guidata dal presidente Michele De Pascale, che ha partecipato agli Stati Generali dell’Economia, in corso in questi giorni a Roma.

Un documento dal titolo ‘Progettiamo il rilancio’ che si snoda attraverso proposte inerenti i settori principali legati alla ripresa dell’economia e del sistema occupazionale del Paese e che vede al centro della programmazione l’azione concreta e decisiva svolta dalle Province italiane, che in periodo di pandemia hanno mostrato tutta la valenza del loro ruolo, nonostante gli evidenti limiti funzionali decretati dalla legge 56/14.

Pensare soltanto di poter cancellare enti intermedi – osserva il presidente Pompeo, che anche di questo ha parlato nell’ultima audizione alla Camera – significa indebolire l’ossatura costituzionale di un Paese che, specialmente adesso, deve poter contare su una rete di livelli istituzionali collegati tra loro nell’ottica di un rilancio a effetto domino. Le Province, come più volte abbiamo ribadito e come ha nuovamente sottolineato il presidente di Upi De Pascale al tavolo degli Stati Generali dell’Economia, si candidano ad assumere a pieno titolo un ruolo da protagoniste in uno scenario che parte dall’Europa per portare investimenti nel nostro Paese. E, se guardiamo innanzitutto ai settori dell’edilizia scolastica e dell’infrastruttura viaria, la richiesta di Upi di assegnare 4 miliardi per un piano di investimenti 2020-2022 a Province e Città Metropolitane risponde esattamente alla richiesta che, quotidianamente, arriva dai territori e dalle Amministrazioni locali. Così come è necessario riconoscere i ruoli delle Stazioni Uniche Appaltanti e la proposta di istituire 100 Centri di progettazione per il paese, strutture agili al servizio non solo dei territori ma dello Stato.

Tutto questo però non può prescindere da un’azione rapida e decisa di semplificazione normativa, accelerazione delle procedure di gara, revisione dei tempi di aggiudicazione degli appalti e innovazione digitale. Province e Città metropolitane – continua il presidente di Upi Lazio – devono potersi riallineare rispetto alle funzioni di pianificazione strategica e sviluppo economico: in questo contesto ci batteremo affinché si proceda rapidamente a una revisione della legge 56 per dare una prospettiva di certezza all’Italia, ai cittadini, alle imprese e alle formazioni sociali che necessitano di ripartire senza perdere tempo prezioso. Proprio oggi il presidente di Upi De Pascale ha scritto al ministro dell’Interno Lamorgese per chiedere un incontro urgente sulla delega per il riordino della disciplina degli enti locali, sottolineando come sia impensabile ripartire lasciando nell’incertezza imprese e comunità del 70% del territorio italiano”.

Il presidente di Upi Lazio Pompeo: Province determinanti per la pianificazione strategica sui territori Snellire burocrazia, semplificare norme e restituire dignità funzionale a questi Enti

L’Unione Province Italiane agli Stati Generali dell’Economia ha ribadito con determinazione il ruolo strategico delle Province nell’ossatura costituzionale del nostro Paese, sottolineandone la funzione fondamentale, emersa anche e soprattutto in questo periodo di emergenza, e puntando nuovamente l’attenzione sulla necessità di intervenire senza ulteriori indugi sulla Legge 56 che, di fatto, ingessa gli Enti e ne limita il ruolo di raccordo tra territori, Regione e Governo centrale“.

Così il presidente di Upi Lazio e della Provincia di Frosinone, Antonio Pompeo, all’indomani della consegna, nelle mani del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, del dossier di Upi sul contributo alla ripresa da parte delle Province, illustrato a Villa Doria Pamphilj dalla delegazione guidata dal presidente Michele De Pascale, che ha partecipato agli Stati Generali dell’Economia, in corso in questi giorni a Roma.

Un documento dal titolo ‘Progettiamo il rilancio’ che si snoda attraverso proposte inerenti i settori principali legati alla ripresa dell’economia e del sistema occupazionale del Paese e che vede al centro della programmazione l’azione concreta e decisiva svolta dalle Province italiane, che in periodo di pandemia hanno mostrato tutta la valenza del loro ruolo, nonostante gli evidenti limiti funzionali decretati dalla legge 56/14.

Pensare soltanto di poter cancellare enti intermedi – osserva il presidente Pompeo, che anche di questo ha parlato nell’ultima audizione alla Camera – significa indebolire l’ossatura costituzionale di un Paese che, specialmente adesso, deve poter contare su una rete di livelli istituzionali collegati tra loro nell’ottica di un rilancio a effetto domino. Le Province, come più volte abbiamo ribadito e come ha nuovamente sottolineato il presidente di Upi De Pascale al tavolo degli Stati Generali dell’Economia, si candidano ad assumere a pieno titolo un ruolo da protagoniste in uno scenario che parte dall’Europa per portare investimenti nel nostro Paese. E, se guardiamo innanzitutto ai settori dell’edilizia scolastica e dell’infrastruttura viaria, la richiesta di Upi di assegnare 4 miliardi per un piano di investimenti 2020-2022 a Province e Città Metropolitane risponde esattamente alla richiesta che, quotidianamente, arriva dai territori e dalle Amministrazioni locali. Così come è necessario riconoscere i ruoli delle Stazioni Uniche Appaltanti e la proposta di istituire 100 Centri di progettazione per il paese, strutture agili al servizio non solo dei territori ma dello Stato.

Tutto questo però non può prescindere da un’azione rapida e decisa di semplificazione normativa, accelerazione delle procedure di gara, revisione dei tempi di aggiudicazione degli appalti e innovazione digitale. Province e Città metropolitane – continua il presidente di Upi Lazio – devono potersi riallineare rispetto alle funzioni di pianificazione strategica e sviluppo economico: in questo contesto ci batteremo affinché si proceda rapidamente a una revisione della legge 56 per dare una prospettiva di certezza all’Italia, ai cittadini, alle imprese e alle formazioni sociali che necessitano di ripartire senza perdere tempo prezioso. Proprio oggi il presidente di Upi De Pascale ha scritto al ministro dell’Interno Lamorgese per chiedere un incontro urgente sulla delega per il riordino della disciplina degli enti locali, sottolineando come sia impensabile ripartire lasciando nell’incertezza imprese e comunità del 70% del territorio italiano”.

Luiss – Il cantiere aperto delle autonomie locali: intervento del Direttore UPI Piero Antonelli

Pubblichiamo l’intervento del Direttore dell’UPI Piero Antonelli, alla  tavola rotonda Il cantiere aperto delle autonomie locali promosso dalla School of Government, Centro di ricerca sulle amministrazioni pubbliche “Vittorio Bachelet” della LUISS nell’ambito del Master in Amministrazione e Governo del Territorio.

Piero Antonelli – Storia ragionata delle Province

 

All’incontro, insieme al Direttore UPI sono intervenuti

Bernardo Mattarella,  Direttore del Centro “V. Bachelet” – LUISS 

Alessia Grillo, Segretario generale della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome

Veronica Nicotra. Segretario generale ANCI

 A moderare e concludere l’evento Gian Candido De Martin, Direttore del Master e Presidente del Centro “V. Bachelet” – LUISS

Luiss – Il cantiere aperto delle autonomie locali: intervento del Direttore UPI Piero Antonelli

Pubblichiamo l’intervento del Direttore dell’UPI Piero Antonelli, alla  tavola rotonda Il cantiere aperto delle autonomie locali promosso dalla School of Government, Centro di ricerca sulle amministrazioni pubbliche “Vittorio Bachelet” della LUISS nell’ambito del Master in Amministrazione e Governo del Territorio.

Piero Antonelli – Storia ragionata delle Province

 

All’incontro, insieme al Direttore UPI sono intervenuti

Bernardo Mattarella,  Direttore del Centro “V. Bachelet” – LUISS 

Alessia Grillo, Segretario generale della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome

Veronica Nicotra. Segretario generale ANCI

 A moderare e concludere l’evento Gian Candido De Martin, Direttore del Master e Presidente del Centro “V. Bachelet” – LUISS

L’elenco dei Comuni a sostegno delle Province

Nel giugno del 2019, per sollecitare istituzioni nazionali e locali, forze economiche sociali e la stessa opinione pubblica rispetto alla necessità di avviare una revisione della riforma delle Province, avendone ormai colti tutti i limiti, l’Unione delle Province d’Italia ha voluto verificare l’opinione dei Comuni al riguardo.

A questo scopo è stata proposta ai Sindaci la sottoscrizione di un Ordine del Giorno in cui si evidenza l’urgenza di procedere verso il rafforzamento e la valorizzazione di queste istituzioni, non come astratta difesa di un sistema consolidato, ma per il ruolo e l’importanza che le Province rivestono per i Comuni nella quotidianità dell’azione amministrativa.

Il tema centrale non sono dunque le istituzioni in quanto tali, ma i servizi che devono essere garantiti ai cittadini e la necessità di assicurare agli Enti locali la possibilità di svolgere a pieno le funzioni assegnate dalle leggi, nel quadro disegnato dalla Costituzione.

Nel giro di pochi mesi l’ordine del giorno è stato accolto e sottoscritto dal 77% dei Sindaci dei Comuni delle 76 Province delle Regioni a Statuto Ordinario, e la sua discussione è stata l’occasione per dedicare a questi temi sedute dei Consigli Comunali e incontri pubblici con i cittadini.

Nelle pagine che seguono, scorrendo i nomi degli oltre 4.300 Comuni che hanno voluto aderire all’iniziativa, si percorre l’Italia di piccole e grandi realtà, di città che evocano la storia stessa del Paese.

E’ l’Italia delle Province, quella dove si costruisce buona parte della ricchezza del Paese. Ma è anche l’Italia delle aree interne, quella presidiata dai comuni per lo più piccoli e piccolissimi, delle montagne e delle valli, per cui le Province restano un sostegno forte e indispensabile.

Rispettando l’impegno preso con i tanti Sindaci e Consiglieri comunali che hanno voluto, attraverso questo ordine del giorno, far sentire la voce delle loro comunità, l’Unione delle Province d’Italia consegna l’elenco dei sottoscrittori all’attenzione delle massime cariche dello Stato, ribadendo così la richiesta dei territori di vedersi riconosciuta piena capacità istituzionale e di potere disporre delle risorse indispensabili a garantire per tutti i cittadini uguale accesso a servizi efficienti.

La pubblicazione con l’elenco dei Comuni sottoscrittori

Il testo dell’ordine del giorno a sostegno Province 2019

 

NB L’elenco è in continuo aggiornamento: per adesioni inviare una mail a [email protected] specificando nell’oggetto ADESIONE DEL COMUNE/SINDACO/amminsitratore comunale DI…….

 

Le foto dell’incontro tra la delegazione UPI e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Nel post pubblichiamo una galleria di foto scattate dal Servizio Fotografico del Quirinale in occasione dell’incontro tra la delegazione UPI e il Presidente della Repubblica per la consegna dell’elenco dei comuni che hanno sottoscritto l’Ordine del Giorno a sostegno delle Province.

 

Il Presidente dell’UPI Michele de Pascale, Sindaco e Presidente di Ravenna, è stato accompagnato da:

Silvia Chiassai Martini, Presidente della Provincia di Arezzo; Stefano Marcon, Presidente della Provincia di Treviso; Vittorio Poma, Presidente della Provincia di Pavia; Antonio Pompeo, Presidente della Provincia di Frosinone; Pierluigi Peracchini, Presidente e Sindaco della Spezia; Federico Borgna, Presidente e Sindaco di Cuneo; Piero Marrese, Presidente della Provincia di Matera; Giorgio Magliocca, Presidente della Provincia di Caserta; Angelo Caruso, Presidente della Provincia dell’Aquila; Stefano Minerva, Presidente della Provincia di Lecce.

 

La consegna al Presidente della Repubblica della Pubblicazione con l’elenco dei Comuni che hanno sottoscritto l’ordine del giorno a sostegno delle Province

 

Il saluto tra il Presidente della Repubblica e il Direttore generale UPI, Piero Antonelli

 

Il saluto tra il Presidente della Repubblica e il Presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva

 

Il saluto tra il Presidente della Repubblica e il Presidente della Provincia dell’Aquila Angelo Caruso

 

Il saluto tra il Presidente della Repubblica e il Presidente della Provincia di Caserta, Giorgio Magliocca

 

Il saluto tra il Presidente della Repubblica e il Presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese

 

Il saluto tra il Presidente della Repubblica e il Presidente della Provincia di Cuneo, Federico Borgna

 

Il saluto tra il Presidente della Repubblica e il Presidente della Provincia della Spezia Pierluigi Peracchini

 

Il saluto tra il Presidente della Repubblica e il Presidente della Provincia di Frosinone Antonio Pompeo

 

Il saluto tra il Presidente della Repubblica e il Presidente della Provincia di Pavia, Vittorio Poma

 

Il saluto tra il Presidente della Repubblica e il Presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon

 

Il saluto tra il Presidente della Repubblica e il Presidente della Provincia di Arezzo, Silvia Chiassai Martini

 

Il saluto tra il Presidente della Repubblica e il Presidente dell’UPI Michele de Pascale

Le foto dell’incontro tra la delegazione UPI e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Nel post pubblichiamo una galleria di foto scattate dal Servizio Fotografico del Quirinale in occasione dell’incontro tra la delegazione UPI e il Presidente della Repubblica per la consegna dell’elenco dei comuni che hanno sottoscritto l’Ordine del Giorno a sostegno delle Province.

 

Il Presidente dell’UPI Michele de Pascale, Sindaco e Presidente di Ravenna, è stato accompagnato da:

Silvia Chiassai Martini, Presidente della Provincia di Arezzo; Stefano Marcon, Presidente della Provincia di Treviso; Vittorio Poma, Presidente della Provincia di Pavia; Antonio Pompeo, Presidente della Provincia di Frosinone; Pierluigi Peracchini, Presidente e Sindaco della Spezia; Federico Borgna, Presidente e Sindaco di Cuneo; Piero Marrese, Presidente della Provincia di Matera; Giorgio Magliocca, Presidente della Provincia di Caserta; Angelo Caruso, Presidente della Provincia dell’Aquila; Stefano Minerva, Presidente della Provincia di Lecce.

 

La consegna al Presidente della Repubblica della Pubblicazione con l’elenco dei Comuni che hanno sottoscritto l’ordine del giorno a sostegno delle Province

 

Il saluto tra il Presidente della Repubblica e il Direttore generale UPI, Piero Antonelli

 

Il saluto tra il Presidente della Repubblica e il Presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva

 

Il saluto tra il Presidente della Repubblica e il Presidente della Provincia dell’Aquila Angelo Caruso

 

Il saluto tra il Presidente della Repubblica e il Presidente della Provincia di Caserta, Giorgio Magliocca

 

Il saluto tra il Presidente della Repubblica e il Presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese

 

Il saluto tra il Presidente della Repubblica e il Presidente della Provincia di Cuneo, Federico Borgna

 

Il saluto tra il Presidente della Repubblica e il Presidente della Provincia della Spezia Pierluigi Peracchini

 

Il saluto tra il Presidente della Repubblica e il Presidente della Provincia di Frosinone Antonio Pompeo

 

Il saluto tra il Presidente della Repubblica e il Presidente della Provincia di Pavia, Vittorio Poma

 

Il saluto tra il Presidente della Repubblica e il Presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon

 

Il saluto tra il Presidente della Repubblica e il Presidente della Provincia di Arezzo, Silvia Chiassai Martini

 

Il saluto tra il Presidente della Repubblica e il Presidente dell’UPI Michele de Pascale

“Piena adesione delle Province al Manifesto dei Sindaci proposto da ANCI Veneto”

“Da anni ormai, dopo gli effetti negativi della Legge Delrio e la bocciatura della riforma costituzionale da parte dei cittadini con il referendum del 2016, – continua Marcon – le Province avanzano le loro richieste per il ripristino della legalità costituzionale, attraverso il riconoscimento dell’autonomia organizzativa e finanziaria alle Province e della legittimazione democratica degli organi”.

Non si tratta di una battaglia per mantenere posizioni di privilegio, ma per garantire servizi e sicurezza ai cittadini, con i necessari interventi di manutenzione delle strade e delle scuole.

Le Province del Veneto devono tenere in sicurezza oltre 7200 km di strade e circa 550 istituti scolastici secondari di 2° grado con medie di oltre 9mila classi. Poi c’è la tutela dell’ambiente e la prevenzione dal dissesto idrogeologico, fortemente ridotti a seguito dei tagli dissennati e insostenibili alle risorse disponibili per le Province”.

“E’ urgente altresì – conclude Marcon – intervenire sulle modalità di elezione degli organi; il permanere dell’attuale sistema e il doppio ruolo come oggi imposto dalla Legge Delrio, impone ai Sindaci un enorme aggravio di responsabilità che non fa il bene dei cittadini”.

“Ribadisco dunque due punti essenziali del “manifesto” di ANCI Veneto, sottolineandone la grande valenza istituzionale:

“I Comuni devono fare squadra con le Province che sono anch’esse espressione di uno dei livelli fondamentali del governo locale, cariche di storia e nate dall’aggregazione di territori con un tessuto storico e culturale omogeneo. Vanno create le condizioni affinché possano essere esercitate al meglio le loro competenze: la cura degli interventi a difesa del suolo e il consolidamento delle aree a rischio; della viabilità di una capillare rete stradale che collega tra loro piccoli e piccolissimi centri con le città più grandi; della gestione delle scuole secondarie superiori, assicurandone sicurezza e funzionalità. I Sindaci ritengono che il consolidamento dell’esperienza della Provincia quale ambito di positivo riferimento per il livello comunale, vada accompagnato da un rilancio dell’autorevolezza istituzionale e della capacità di coordinamento del territorio Provinciale: obiettivo perseguibile con la previsione della legittimazione democratica della figura del Presidente, il ripristino di una forma collegiale e riconosciuta del suo esecutivo e l’elezione diretta del Consiglio Provinciale.

I Sindaci sono il motore dell’autonomia e del processo federalista; i processi di autonomia differenziata non debbono snaturare il ruolo delle Regioni come enti di legislazione, programmazione e indirizzo ma esaltare i principi costituzionali di autonomia e sussidiarietà attraverso il riconoscimento delle funzioni amministrative a Comuni, Province e Città metropolitane con i Comuni che possono svolgere un ruolo da protagonisti. Questo processo deve avvenire in un quadro coordinato e coerente di scelte del legislatore statale e dei legislatori regionali che portino ad una chiara definizione di compiti e responsabilità di ciascun livello di governo. Chiarezza di competenze, semplificazione delle procedure, eliminazione di strutture intermedie e di adempimenti consentono di dare risposte certe e tempestive a cittadini e imprese che richiedono alle Amministrazioni autorizzazioni e abilitazioni per svolgere la loro attività.”

“Piena adesione delle Province al Manifesto dei Sindaci proposto da ANCI Veneto”

“Da anni ormai, dopo gli effetti negativi della Legge Delrio e la bocciatura della riforma costituzionale da parte dei cittadini con il referendum del 2016, – continua Marcon – le Province avanzano le loro richieste per il ripristino della legalità costituzionale, attraverso il riconoscimento dell’autonomia organizzativa e finanziaria alle Province e della legittimazione democratica degli organi”.

Non si tratta di una battaglia per mantenere posizioni di privilegio, ma per garantire servizi e sicurezza ai cittadini, con i necessari interventi di manutenzione delle strade e delle scuole.

Le Province del Veneto devono tenere in sicurezza oltre 7200 km di strade e circa 550 istituti scolastici secondari di 2° grado con medie di oltre 9mila classi. Poi c’è la tutela dell’ambiente e la prevenzione dal dissesto idrogeologico, fortemente ridotti a seguito dei tagli dissennati e insostenibili alle risorse disponibili per le Province”.

“E’ urgente altresì – conclude Marcon – intervenire sulle modalità di elezione degli organi; il permanere dell’attuale sistema e il doppio ruolo come oggi imposto dalla Legge Delrio, impone ai Sindaci un enorme aggravio di responsabilità che non fa il bene dei cittadini”.

“Ribadisco dunque due punti essenziali del “manifesto” di ANCI Veneto, sottolineandone la grande valenza istituzionale:

“I Comuni devono fare squadra con le Province che sono anch’esse espressione di uno dei livelli fondamentali del governo locale, cariche di storia e nate dall’aggregazione di territori con un tessuto storico e culturale omogeneo. Vanno create le condizioni affinché possano essere esercitate al meglio le loro competenze: la cura degli interventi a difesa del suolo e il consolidamento delle aree a rischio; della viabilità di una capillare rete stradale che collega tra loro piccoli e piccolissimi centri con le città più grandi; della gestione delle scuole secondarie superiori, assicurandone sicurezza e funzionalità. I Sindaci ritengono che il consolidamento dell’esperienza della Provincia quale ambito di positivo riferimento per il livello comunale, vada accompagnato da un rilancio dell’autorevolezza istituzionale e della capacità di coordinamento del territorio Provinciale: obiettivo perseguibile con la previsione della legittimazione democratica della figura del Presidente, il ripristino di una forma collegiale e riconosciuta del suo esecutivo e l’elezione diretta del Consiglio Provinciale.

I Sindaci sono il motore dell’autonomia e del processo federalista; i processi di autonomia differenziata non debbono snaturare il ruolo delle Regioni come enti di legislazione, programmazione e indirizzo ma esaltare i principi costituzionali di autonomia e sussidiarietà attraverso il riconoscimento delle funzioni amministrative a Comuni, Province e Città metropolitane con i Comuni che possono svolgere un ruolo da protagonisti. Questo processo deve avvenire in un quadro coordinato e coerente di scelte del legislatore statale e dei legislatori regionali che portino ad una chiara definizione di compiti e responsabilità di ciascun livello di governo. Chiarezza di competenze, semplificazione delle procedure, eliminazione di strutture intermedie e di adempimenti consentono di dare risposte certe e tempestive a cittadini e imprese che richiedono alle Amministrazioni autorizzazioni e abilitazioni per svolgere la loro attività.”

Ordine del Giorno Associazioni Enti locali Lombardia, Veneto, Emilia Romagna

Pubblichiamo l’Ordine del Giorno delle Associazioni degli Enitl locali di Lombardia, Veneto, Emilia – Romagna, sul Processo di Attuazione del Regionalismo differenziato, approvato a Mantova il 19 giugno.

Autonomia differenziata – Ordine del Giorno Enti locali Lombardia Veneto Emilia Romagna

 

 

Milleproroghe, confermato da Commissioni no ad election day Province

“Le Commissioni Bilancio e Affari Costituzionali hanno respinto gli emendamenti che permetterebbero di svolgere tutte le prossime elezioni delle Province in un’unica data. Non ci sarà quindi un election day per le Province che andranno al voto in più giornate: il 31 ottobre si voterà per 47 Presidenti e 27 Consigli Provinciali, e a gennaio per i 43 Consigli provinciali rimasti.  Una scelta irragionevole e foriera di sprechi di cui non comprendiamo le motivazioni”.
Lo dichiara il Presidente dell’Upi, Achille Variati, all’indomani della votazione nelle Commissioni alla Camera dei Deputati sul decreto milleproroghe, nella quale sono stati respinti gli emendamenti che prevedono di realizzare un vero election day per le 70 Province che andranno al voto entro gennaio 2019.
“Tra ottobre e gennaio dunque -ribadisce Variati – i Sindaci e i Consiglieri Comunali saranno chiamati più volte a votare, prima per il Presidente e poi, dopo due mesi, per il Consiglio provinciale, e siccome non è stata nemmeno cancellata l’assurda regola che non consente ai Sindaci con meno di 12 mesi di mandato di candidarsi, è confermata anche la limitazione della rappresentanza democratica e territoriale.
Resta il nodo dell’emergenza finanziaria delle Province– conclude poi il Presidente dell’UPI – alcune delle quali non sono ancora riuscite ad approvare i bilanci a causa della mancanza delle risorse per assicurare i servizi essenziali, a partire dalla garanzia della sicurezza di scuole, strade e ambiente. Risposte che il Governo dovrà dare nella prossima Legge di Bilancio e su cui aspettiamo di essere chiamati quanto prima da Palazzo Chigi, per avviare un confronto costruttivo e presentare le nostre proposte”.

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