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CENTENARIO UPI: L’INTERVENTO DEL MINISTRO AMATO

“La storia delle Province è una storia travagliata. Dopo avere creato circa 55 mila bacini d’utenza, qualcuno ha pensato che per risolvere la questione dell’eccesso di strutture si potessero abolire le Province. Che invece  sono l’unico ente di cui c’é bisogno per mettere ordine a tutti questi bacini d’utenza”. Lo ha detto il Ministro dell’Interno, Giuliano Amato, nel suo intervento al Centenario dell’Upi a Palazzo Madama. “Certo – ha detto Amato – c’é una dimensione minima al di sotto della quale la provincia è inutile. Il futuro delle Province  è nell’assorbimento degli enti intermedi di area vasta. Voi – ha detto rivolto ai presenti – non rappresentate solo le comunità locali ma avete la prima responsabilità di governo complessivo di esse. Se non servite, la vostra legittimazione è in discussione”. Il ministro ha ripercorso anche quella che ha definito “la storia travagliata delle Province” e ha criticato “.

13 marzo centenario Upi in Senato

Giovedì 13 marzo, a partire dalle ore 11,00 l’Aula del Senato ospiterà i Presidenti di Provincia, i Presidenti di Consiglio e i Consiglieri delle 104 Province italiane.

Un evento eccezionale per ricordare i primi cento anni di vita dell’Associazione, dalla sua fondazione nel marzo del 1908.
Ma soprattutto una occasione per ripercorrere la strada che ha portato all’affermazione del ruolo delle Province nella Costituzione italiana, come recita l’art. 114 della Carta: “La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato”.

Ad aprire i lavori della giornata sarà il Presidente del Senato, Franco Marini,  che accoglierà nell’emiciclo di Palazzo Madama i 300 rappresentanti delle Province.  Al dibattito interverranno il Presidente Emerito della Corte Costituzionale Piero Alberto Capotosti,  il prof. Vincenzo Cerulli Irelli, dell’Università la Sapienza di Roma, e il Ministro dell’Interno,  Giuliano Amato. A concludere i lavori sarà il Presidente dell’Upi Fabio Melilli .


I giornalisti, i fotografi e gli operatori di radio e tv sono pregati di accreditarsi presso l’ufficio stampa del Senato, ( fax  0667062947), fornendo i dati anagrafici completi e il tipo e numero di documento personale. L’ingresso per la tribuna stampa è in via del Salvatore 11.

Elezioni: le Province nei programmi dei partiti

“E’ davvero significativo verificare che chi nei partiti si occupa di Enti locali riconosce e apprezza il valore delle Province, tanto da definire ‘rischioso e demagogico’ immaginarne l’abolizione”.
Lo dichiara il Presidente dell’Upi Fabio Melilli, commentando l’intervista  “a  due” pubblicata oggi sul quotidiano economico Italia Oggi in cui il responsabile Enti locali del Pd, Alberto Causin, e il responsabile Enti locali del PDL Mario Valducci sono chiamati a rispondere del futuro delle autonomie locali.
Come sottolinea Melilli,  nell’intervista “i due responsabili Enti locali dei maggiori partiti italiani non fanno che ribadire quello che l’Upi da tempo sostiene: e cioè che le Province sono un ente necessario, e che abolirle non solo è demagogico, ma è anche rischioso perché recherebbe un grave danno ai cittadini ed ai territori.
La semplificazione e la riduzione degli enti inutili, con l’assegnazione delle competenze alle Province è invece, come dicono anche Causin e Valducci nella loro apprezzabile analisi, la strada da perseguire per migliorare l’efficienza dell’amministrazione.
Ci auguriamo che queste posizioni possano trovare il giusto ascolto all’interno dei partiti: resta il dubbio che se a parlare di Province fossero chiamati più spesso quelle persone che davvero con le Province lavorano, forse si eviterebbe di riempire pagine di giornali di polemiche inutili e pretestuose”.

Melilli ai candidati Premier


Un patto che dia chiaramente ai cittadini il senso che tutta la classe dirigente del Paese lavora per  ridurre i costi e gli sprechi della politica: è la richiesta che lancia, a nome delle Province italiane, il Presidente dell’Upi, Fabio Melilli ai partiti politici.
“Nonostante qualche candidato Premier si ostini a volere individuare nelle Province un ente inutile responsabile degli sprechi del Paese, noi crediamo che i cittadini italiani si aspettino risposte concrete alla loro richiesta di riduzione dei costi della politica. L’unico modo per evitare di cadere nella demagogia propagandistica, tipica della campagna elettorale, è sottoscrivere un Patto tra tutte le istituzioni, Stato, Regioni, Province e Comuni, con il quale ognuno si impegni per la propria parte. Un patto con obiettivi realistici, evitando di parlare dell’impossibile, magari per poi non fare nulla.
Le Province sono pronte a stringere questo patto – aggiunge Melilli – a discutere insieme della strada da percorrere, a definire obiettivi puntuali, perché sono convinte che attraverso la  riorganizzazione e la semplificazione delle istituzioni si può davvero avviare quell’opera di modernizzazione che i cittadini ci chiedono di fare”.

Programma Elisa: i progetti vincitori del bando

Infomobilita’, qualita’ dei servizi, catasto,fisco e lavoro e sicurezza sono i temi dei sei progetti selezionati destinati a oltre 30 milioni di cittadini. Centinaia gli enti locali coinvolti distribuiti su piu’ di 13 regioni; 14,25 i milioni di euro finanziati, 18 mesi il tempo a disposizione perche’ i progetti entrino in esercizio, questi i numeri e i contenuti del ‘Programma Elisa’ , voluto dal ministero degli Affari regionali, in attuazione della Legge Finanziaria 2007.
‘I progetti vincitori – ha sottolineato il ministro Linda Lanzillotta nel corso di una conferenza stampa di presentazione – sono cofinanziati dagli enti locali che quindi si sentono responsabilizzati’.La scelta e’ stata anche quella di non distribuire a pioggia i finanziamenti, ma di concentrarli su progetti piu’ vasti che coinvolgessero una area grande di territorio. Per questo i Comuni che hanno partecipato al primo bando hanno dovuto aggregarsi in modo da raggiungere anche i 4 milioni di utenza. ‘In questo modo – ha messo in evidenza il ministro – questi progetti possono essere impiegati anche in altre parti di territorio, sono generalizzabili’; ‘ abbiamo pensato a fare innovazione di sistema: e il sistema ha risposto bene, come hanno risposto positivamente le imprese che hanno collaborato alla messa a punto dei progetti e che saranno partner degli enti locali anche nella fase di realizzazione. Inoltre ‘tutta la procedura e’ avvenuta in modo digitale e non e’ stato utilizzato nemmeno un foglio di carta’. Tra i progetti segnaliamo ‘Wi Move – Mobilita’ informata pubblica’ che vede come capofila il Comune di Roma, ma che interessa un bacino d’utenza di 5,7 milioni di persone. Si punta a ridurre il traffico e l’inquinamento attraverso l’installazione di 300 access point in luoghi strategici (fermate bus, metro e incroci particolarmente affollati), collegati tra loro, per offrire una copertura mirata del territorio attraverso l’accesso gratuito e senza fili (wi-fi) alla rete. ‘L’intento – ha spiegato Paolo Zocchi consigliere del ministro – e’ di dare certezze al cittadino sui posti auto, sul traffico, sugli orari ecc.., ma anche di cambiare l’immagine della mobilità’. Inoltre c’e’ il progetto ‘Labor’, capofila la Provincia di Torino ma con un bacino d’utenza di 26,7 milioni di cittadini), che punta a favorire la sicurezza sul lavoro attraverso l’integrazione di tutte le banche dati utili in tema di lavoro e la creazione del collocamento on line.

LA PRESENTAZIONE

AGGREGAZIONE PROPONENTI

 

Patto di stabilita interno 2008 – 2010

E’ pubblicata sul sito del Ministero dell’Economia la circolare n.8/08 relativa al Patto di stabilità interno per gli anni 2008-2010.

Contratto Enti locali, la soddisfazione dell’Upi

Maurizio Zingoni, responsabile per il Personale Upi, e Alessandra Speranza, Assessore al Personale della Provincia di Torino e Vicepresidente del Comitato di settore esprimono soddisfazione per la firma del contratto dei dipendenti degli Enti locali, che chiude un biennio economico ormai pregresso.
“Ci siamo impegnati per sostenere una politica dei salari e per mettere alcuni punti fermi per una revisione degli istituti contrattuali – commentano – per migliorare l’efficienza della pubblica amministrazione. Occorre ora uno sforzo di tutti per individuare sistemi premianti, che incentivino gli aumenti salariali attraverso l’aumento della produttività”.

 

Province, Upi “Apprezzamento per le posizioni dell’On.Maroni”

“Non possiamo che apprezzare la posizione sensata sulla questione del ruolo delle Province nel sistema istituzionale del Paese, espressa a nome della Lega Nord dall’On. Roberto Maroni ”.
Lo dichiara il Presidente dell’Upi Fabio Melilli, che sottolinea come “le dichiarazioni dell’On. Maroni, riportando sui giusti binari il dibattito sulle Province, ne confermano l’insostituibilità, specie nelle aree del Paese dove comuni piccoli o piccolissimi hanno bisogno di questa istituzione per assicurare ai cittadini e alle imprese risposte efficaci ai loro bisogni. 
Ritenendo invece la superficialità delle dichiarazioni di alcuni ascrivibile alla necessità di parlare per slogan in campagna elettorale, invito come Upi tutti i  rappresentanti delle coalizioni e dei partiti ad incontrare le Province per avviare un confronto costruttivo sulle vere riforme necessarie al Paese per semplificare la burocrazia, ridurre la spesa pubblica ed eliminare gli sprechi della politica”.

Provincia di Taranto, progetto Agriland

Prende forma il progetto di sistema “Agriland”, previsto per la valorizzazione turistica, culturale e delle produzioni eno-gastronomiche nell’area tarantina.
Questa mattina a Palazzo del governo si è svolta una riunione nel corso della quale il Comitato di coordinamento del progetto ha insediato il gruppo di lavoro dei tecnici incaricati di definirne i contenuti.
 Trattandosi di un progetto complesso e intersettoriale (infrastrutture immateriali, centro espositivo permanente, turismo destagionalizzato, percorsi culturali tematici con il Polo Museale di Taranto in prima fila, fruizione del Parco delle Gravine, del Parco delle dune, infrastrutturazione viaria e ferroviaria) che  interesserà tutti i comuni ionici, è stato previsto un Comitato di Coordinamento composto dai massimi rappresentanti di Enti locali e delle categorie produttive. Nel corso della riunione, coordinata dal presidente dell’Amministrazione provinciale Gianni Florido, sono state esaminate le problematiche di maggiore rilevanza (sede del Centro espositivo permanente, tipologia degli interventi principali) con la partecipazione propositiva del delegato del sindaco di Taranto, assessore alla Cultura Angela Mignogna, dei sindaci di Castellaneta Italo D’Alessandro e di Maruggio Alberto Chimienti, del presidente di Assindustria Luigi Sportelli e del presidente della Comunità Montana della Murgia Tarantina, Arcangelo Rizzi; assenti giustificati i rappresentanti della Camera di Commercio.
I comuni di Taranto, Castellaneta e Maruggio, all’interno del Comitato di coordinamento, rappresentano tutti gli enti locali interessati al progetto di sistema Agriland. Il calendario delle riunioni e dei sopralluoghi, mirati alla definizione dei vari aspetti tecnici ed organizzativi del progetto Agriland entro le scadenze fissate per la predisposizione del piano strategico dell’Area Vasta Tarantina, prevede un prossimo incontro per il 29 febbraio, presso la sede della Comunità Montana della Murgia Tarantina.
“La convinta partecipazione dei soggetti interessati alla riunione odierna – commenta il presidente della Provincia, Gianni Florido – testimonia, qualora ce ne fosse bisogno, la validità del progetto su cui stiamo lavorando. Un altro esempio di fattiva collaborazione interistituzionale che sono convinto darà i suoi frutti”.

Provincia di Pescara: convegno 25 febbraio

“I migliori modelli delle amministrazioni pubbliche per l’Europa” è il titolo del convegno nazionale che il 25 febbraio prossimo riunirà a Pescara i rappresentanti degli enti italiani che nello scorso novembre hanno ottenuto a Lucerna i significativi riconoscimenti concessi dall’Epsa, l’European Public Sector Award, l’organismo internazionale che ha selezionato e premiato i progetti organizzativi di pubbliche amministrazioni europee destinati a diventare un modello “virtuoso” per l’intero continente. La Provincia di Pescara – che assieme alla Provincia di Treviso, alla Regione Piemonte, Comune di Parma e Tribunale di Cremona  è stata insignita dell’importante attestato – ha perciò deciso di organizzare in collaborazione con il Formez  e sotto l’alto patronato della Presidenza della Repubblica, un convegno che servirà a fare il punto sulle principali novità che lo scenario europeo propone per le pubbliche amministrazioni.
Tra 330 progetti provenienti da ogni parte d’Europa (il 10% dei quali presentati da amministrazioni italiane) i cinque enti italiani vincitori dell’Award sono stati inseriti nel novero delle 59 migliori realtà europee. L’appuntamento pescarese, in cui le diverse amministrazioni saranno rappresentate ai massimi livelli e che vedrà la partecipazione di esperti internazionali, permetterà di mettere a confronto le rispettive capacità, creando le premesse per un vero e proprio coordinamento delle migliori esperienze presenti sul territorio nazionale.
Il programma dei lavori, che si terranno nella sala dei marmi della Provincia di Pescara, si aprirà alle 9,30 con i saluti del presidente nazionale del Formez, Carlo Flamment. Seguiranno, dopo gli interventi del presidente della Regione, Ottaviano Del Turco, del prefetto di Pescara Paolo Orrei e del sindaco della città, Luciano D’Alfonso, le relazioni del presidente della Provincia di Pescara, Giuseppe De Dominicis (“Il perché del convegno: verso l’Europa”), del vice presidente del Formez, Enrico Borghi (“Una rete di amministrazioni pubbliche per l’Europa”), del presidente del Congresso Epsa 2007, Albert E. Hofmeister (“Il confronto tra Paesi come occasione di apprendimento”), del responsabile nazionale di Epsa, Eugenio Caperchione (“L’esperienza di Epsa”), di Cristiana Turchetti dell’European Institute of Pubblic Administration (“Innovazione e formazione nelle pubbliche amministrazioni d’Europa”).
Dopo di loro, spazio dedicato all’illustrazione dei sei progetti vincitori. Leonardo Muraro, presidente della Provincia di Treviso parlerà del “Piano strategico della Provincia di Treviso”; Flora Raffa, dirigente del Comune di Parma, del “Centro di servizi al cittadino” della città emiliana; Maria Cavallo Perin, dirigente della Regione Piemonte, di “Alpcity – sviluppo locale e recupero urbano dei piccoli centri alpini”; Pierpaolo Beluzzi, magistrato della Corte d’Appello di Brescia di “Digit connect: il caso del Tribunale di Cremona”; Mario Collevecchio, direttore generale della Provincia di Pescara del “Nuovo sistema di pianificazione, programmazione e controllo della Provincia di Pescara”. Spazio infine agli interventi dei diversi ospiti, che precederanno le conclusioni affidate, nel pomeriggio della stessa giornata, ad Eugenio Caperchione: Antonio Naddeo, Capo Dipartimento della Funzione pubblica; Giuseppe Cogliandro, dell’Istituto internazionale di Scienze amministrative; Luca Anselmi Manin Carabba, del Cnel; Elio Borgonovi, dell’università Bocconi di Milano; Luciano Vandelli, dell’ateneo bolognese; Giampiero Di Plinio, Massimo Sargiacomo e Angelo Tanese, docenti dell’università D’Annunzio di Chieti-Pescara; Giampaolo Ladu, della Scuola superiore della pubblica amministrazione; Walter Anello, della Scuola superiore della pubblica amministrazione locale; Gaetano Scognamiglio, della Fondazione “Promo P.A.”.

Documenti allegati:

Le Province ai partiti politici

Per diminuire la spesa pubblica da subito,  basterebbe attuare la Costituzione e riportare in capo a Regioni, Province e Comuni tutte quelle funzioni che oggi invece gestiscono, ad di fuori di ogni controllo democratico, le agenzie, le società e gli enti inutili; basterebbe eliminare gli oltre 10.000 Commissari straordinari, che costano al Paese oltre 1 miliardo di euro; basterebbe definire con chiarezza i ruoli di ciascuno.
E’ il messaggio lanciato oggi dall’Ufficio di Presidenza dell’Unione delle Province d’Italia ai partiti politici, impegnati in questi giorni a redigere i loro programmi elettorali.

“Ridurre una istituzione a “costo della politica” è pura demagogia – sottolinea il Presidente dell’Upi Fabio Melilli, riferendosi alla polemica sull’abolizione delle Province – e non serve a riconquistare la fiducia dei cittadini che chiedono giustamente alla politica di rendere più efficiente e moderno lo Stato, e che, stanchi di vuoti slogan, si aspettano concretezza.
Gli amministratori delle 104 Province italiane non possono più accettare l’ipocrisia di una campagna che delegittima e sminuisce il ruolo di una istituzione riconosciuta dalla Costituzione quale parte fondante della Repubblica italiana.
Ai partiti interessati ad aprire un dibattito vero sulle riforme, diciamo che siamo pronti da subito ad avviare un confronto, anche serrato, sul ruolo di ciascuna istituzione”.

 

INTERVISTA AL PRES MELILLI SU RADIO 24

Nel link la puntata di oggi della trasmissione radiofonica “VIVA VOCE”, in onda sul Radio 24, al quale ha preso parte il Presidente Fabio Melilli.

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