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Giorno della Memoria: l’Upi a Trieste

I componenti del Dipartimento nazionale Welfare dell’Unione Province Italiane giungeranno in visita a Trieste venerdì 25 gennaio per partecipare alle celebrazioni che si svolgeranno alla Risiera di san Sabba, in occasione della Giornata della Memoria. E’ la prima volta che il Dipartimento si riunisce nella nostra regione. I delegati, guidati dal Presidente Alessandro De Lisi, saranno ricevuti alle 9.00 a Palazzo Galatti da Maria Teresa Bassa Poropat, Presidente della Provincia di Trieste e Presidente Upi del Friuli Venezia Giulia. Dopo una comune riflessione sul significato dell’evento, esteso ad altri ambiti del welfare, i componenti del Dipartimento saranno accompagnati alla Risiera dove prenderanno parte alle celebrazioni, alla presenza del ministro all’istruzione Beppe Fioroni. Nel primo pomeriggio visiteranno la mostra “Spacal, artista senza confini” allestita dalla Provincia di Trieste al Molo IV. La visita del Dipartimento nazionale Upi in Friuli Venezia Giulia si concluderà nella giornata di sabato a Gorizia, dove è in programma un incontro con il Presidente della Provincia Enrico Gherghetta e visiterà la sinagoga, la mostra sul ‘700 allestita dalla Provincia a Palazzo Attems ed il Museo della Grande Guerra a Borgo Castello.

 

KYOTO: le Province italiane in campo contro la CO2

E’ stato firmato questa mattina, presso la sede dell’Unione Province d’Italia a Roma, dal Vice Presidente UPI, Massimo Rossi, e dal Direttore della Divisione Certificazione e Servizi di RINA S.p.A., Domenico Andreis, il Protocollo d’Intesa tra RINA S.p.A e UPI, che stabilisce le forme di collaborazione per il supporto alle Province nella definizione delle strategie energetiche.

Il Protocollo, il primo di questo genere nel nostro paese e in Europa, stabilisce che le Province avranno la possibilità di avvalersi dell’esperienza sviluppata da RINA nel settore.
Con questo accordo le Province si candidano a divenire il fulcro delle politiche di contrasto al cambiamento climatico in Italia, sfruttando da un lato la dimensione territoriale ottimale (né troppo grande né troppo piccola) che gli conferisce un vantaggio sia rispetto ai Comuni che alle Regioni, dall’altro la conoscenza approfondita della realtà locale e la capacità di delineare soluzioni ed interventi di riduzione dei gas serra  in tempi rapidi.

Obiettivo del testo firmato questa mattina è anzitutto che ciascuna Provincia possa redigere il Bilancio delle emissioni di gas serra del proprio territorio. Potranno cioè essere analizzate secondo modelli e metodiche riconosciute a livello internazionale le fonti principali di emissione (ad esempio i trasporti pubblici e privati, gli impianti che generano energia, ecc. ecc.) ed i principali fattori di riassorbimento dei gas (ad esempio boschi, foreste, ecc.), potranno inoltre essere individuate le potenzialità di riduzione, consentendo così il raggiungimento degli obiettivi stabiliti nel Protocollo di Kyoto.

Le Province inoltre potranno calcolare l’incidenza di settori di rilevanza critica come la mobilità, i trasporti, il riscaldamento civile, lo smaltimento dei rifiuti, al fine di mettere in atto misure compensative anche attraverso gli strumenti amministrativi e normativi a loro disposizione.

Il Protocollo prevede la creazione di strumenti attuativi comuni tra enti locali e imprese presenti sul territorio per valutare la quantità di emissioni derivanti dalle attività gestite nel territorio e mettere in atto gli strumenti di compensazione, come la piantumazione di nuovi alberi e la riforestazione.

Trasformare una criticità in risorsa, questo l’obiettivo del Protocollo, grazie al quale le Province, assistite e supportate da RINA, potranno adottare un registro dei crediti di emissione originati, i quali saranno negoziabili con il competente registro italiano, in linea con quanto previsto dal Protocollo di Kyoto.
In pratica, oltre a ridurre emissioni dannose per il clima, le Province potranno generare crediti di emissione, negoziabili con il registro italiano competente, che potranno essere scambiati sulle piattaforme ad hoc previste dal Protocollo di Kyoto, generando un circolo virtuoso per l’intero sistema paese.

“Questo accordo è un passo importante per il sistema delle province italiane” dichiara il Vice Presidente dell’UPI Massimo Rossi “che  assumono un ruolo da protagoniste per quanto riguarda il settore dell’ambiente”. “Si tratta di una scelta che ribadisce l’importanza centrale di queste istituzioni” prosegue Rossi “e risponde alle esigenze dei cittadini che, come ci confermano le nostre rilevazioni, chiedono alle Province di occuparsi di tutela dell’ambiente, a partire proprio dal controllo delle emissioni atmosferiche”. “Inoltre”  “conclude Rossi “l’accordo avrà ricadute positive dal punto di vista occupazionale, grazie allo sviluppo di nuovi profili professionali, che verranno formati da presidi operanti nel territorio come agenzie provinciali ed università”.

“La collaborazione tra UPI e RINA” sostiene Domenico Andreis, Direttore Divisione e Certificazione di RINA S.p.A. “è un passo significativo che può avere enormi conseguenze sul raggiungimento degli obiettivi di Kyoto”. “A titolo d’esempio” aggiunge Andreis “consideriamo che se ogni provincia riducesse le sue emissioni di 1 milione di tonnellate di CO2 avremmo una riduzione su scala nazionale pari a circa 100 milioni, che, all’attuale prezzo di mercato di 20€ a tonnellata, porterebbe a realizzare un giro d’affari stimabile sui 2 miliardi di euro”.

INDENNIZZI PER ESTINZIONI ANTICIPATE MUTUI

Nella seduta della Conferenza Stato Città Autonomie locali del 20 dicembre scorso è stato espresso parere favorevole al decreto attuativo dell’art. 11, comma 1, del dl 159/07, convertito con modificazioni dalla legge 29 novembre 2007, n.222, recante l’individuazione delle modalità di determinazione del contributo da attribuire a comuni e province sulle somme corrisposte a titolo di indennizzi correlati strettamente alle estinzioni anticipate dei mutui e dei prestiti obbligazionari, mediante utilizzo dell’avanzo.
 

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“PISTOIA E IL SUO DOMANI: PER UNO SVILUPPO LOCALE SOSTENIBILE”

Nuovo appuntamento dell’Osservatorio sociale provinciale per approfondire il confronto sui temi legati alle trasformazioni sociali e allo sviluppo locale. Lunedì 14 gennaio (ore 14,30 alla biblioteca S. Giorgio di Pistoia) si svolgerà il seminario dal titolo “Pistoia e il suo domani: per uno sviluppo locale sostenibile”. Questa conversazione sullo sviluppo locale è aperta ad amministratori, rappresentanti del mondo economico e sociale, soggetti del Terzo settore, che si confronteranno con ricercatori universitari per comprendere insieme gli scenari di sviluppo del territorio pistoiese nel periodo della trasformazioni globali. E’ un percorso che l’Osservatorio sociale ha iniziato da tempo, con l’organizzazione di vari seminari, per promuovere la riflessione ed il confronto tra i soggetti locali. Le informazioni e le conoscenze messe a disposizione del territorio sono il frutto di un lavoro che si realizza grazie alla preziosa collaborazione con l’Università di Firenze che ha la responsabilità scientifica dell’Osservatorio Sociale. Inoltre questo lavoro è complementare all’attività svolta dall’Osservatorio provinciale per la Programmazione strategica (più rivolto allo studio dei fenomeni economici).
I lavori prevedono gli interventi dell’assessore regionale Agostino Fragai, del Presidente della Provincia di Pistoia Gianfranco Venturi e dell’Assessore provinciale all’Osservatorio Sociale Daniela Gai. Saranno presentate le linee di lettura del territorio proposte dall’Osservatorio Sociale a cui seguirà un dibattito. I partecipanti si confronteranno con gli studiosi Carlo Baccetti, Luca Bagnoli, Filippo Buccarelli, Pietro Causarano, Elisabetta Cioni, Romina Conti, Francesca Giovani, Paolo Giovannini, Vittorio Mete, Angela Perulli, Francesco Ramella, Enzo Rullani, Paolo Turi, Lorenzo Zanni.


“L’Amministrazione provinciale, attraverso l’Osservatorio per la programmazione strategica e l’Osservatorio sociale – dice il Presidente della Provincia Gianfranco Venturi – ha prodotto una serie di risultati importanti e utili per la programmazione e la governance locale. In particolare il nostro Osservatorio Sociale, in collaborazione con l’Università di Firenze, ha realizzato nel settembre scorso, un seminario a cui hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni, delle forze economiche e sociali, del terzo settore, del mondo della ricerca con l’obiettivo di individuare percorsi condivisi per lo sviluppo sociale ed economico del nostro territorio. Il lavoro seminariale è stato di grande valore ed è emersa la volontà di giungere ad una idea condivisa dello sviluppo locale del nostro territorio provinciale. Per questo abbiamo organizzato un nuovo incontro che avrà l’obiettivo di presentare e discutere lo stato di avanzamento del lavoro fin qui realizzato. Ci aiuteranno nella riflessione gli studiosi già coinvolti nel percorso e altri quali i sociologi Francesco Ramella e Elisabetta Cioni e gli economisti Enzo Rullani e Lorenzo Zanni. Siamo convinti che la sinergia tra qualità sociale e sviluppo economico rappresenti la direttrice principale per la crescita ed il progresso del nostro territorio  e speriamo vivamente che sia colta questa opportunità che la Amministrazione provinciale offre come specifico contributo per lo sviluppo della nostra società locale”.

“In particolare – aggiunge l’Assessore all’Osservatorio Sociale Daniela Gai – si vuole riflettere sul rapporto tra identità locali e sviluppo, sulla articolazione delle diverse società locali che compongono il territorio della nostra provincia al fine di individuare linee di sviluppo e di intervento che possano trarre forza e scenari di successo proprio a partire dalle possibili interdipendenze e dalle conseguenti possibili azioni convergenti dei diversi territori. La diversità e la specificità non come freno allo sviluppo della provincia ma come caratteristica peculiare su cui investire e dalla quale partire per azioni mirate e pianificate. Tale tema sarà affrontato a partire da alcuni specifici percorsi di ricerca le cui chiavi di lettura saranno poste in discussione al fine di controllare – rafforzandole o stemperandole, integrandole o perfezionandole – la loro corrispondenza con quanto esperito dai soggetti che operano sul territorio.”

LE PROVINCE INCONTRANO IL MINISTRO MELANDRI

Sport e Politiche giovanili saranno i temi al centro di due iniziative che si terranno il 17 gennaio a Roma e alle quali interverrà il Ministro Giovanna Melandri.

Nel dettaglio, dalle 9.30 alle 14.00 presso la sede della Provincia di Roma, Palazzo Valentini, Sala Monsignor Di Liegro, si svolgerà la Conferenza nazionale delle Province sullo Sport .  Il  programma  prevede l’intervento, tra gli altri, del presidente della Provincia di Roma, Enrico Gasbarra , del Presidente del CONI Giovanni Petrucci,  del Coordinatore degli Assessori allo Sport Upi e Assessore allo Sport e Grandi Eventi Provincia di Roma, Adriano Panatta, del Sottosegretario Ministero Politiche Giovanili e Sport  Giovanni Lolli, del Presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli, e degli Assessori allo sport delle Province di Torino, Catanzaro, Milano, Napoli, Modena e Venezia.

A concludere saranno il Presidente dell’Upi, Fabio Melilli, e il Ministro delle Politiche Giovanili e Sport Giovanna Melandri.

L’incontro tra il Ministro Melandri e le Province proseguirà nel pomeriggio di giovedì 17 gennaio, dalle ore 16.30 alle 18.30,  presso la sala stampa estera, via dell’Umiltà 83 c, Roma, per dibattere del tema delle politiche giovanili. Nell’occasione sarà presentato l’avviso pubblico   “Azione ProvincE giovani , che prevede finanziamenti per progetti provinciali sulle politiche giovanili.  L’incontro sarà introdotto dal Presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Palmiro Ucchielli, Responsabile Upi del settore Politiche Giovanili.

DIFFERIMENTO TERMINI BILANCIO

Pubblicato sulla GU 302 del 31.12.07 il decreto 20 dicembre di proroga del termine per la deliberazione del bilancio di previsione degli enti locali per l’anno 2008 al 31 marzo  2008.
 

Intervista al MInistro Lanzillotta

Sono certo che il Ministro Lanzillotta non intendesse fare riferimento alla abolizione delle Province, quando nell’intervista al Corriere della Sera ha commentato le richieste del Senatore Dini, perché questa non è mai stata una sua tesi. Anzi, con il Ministro Lanzillotta abbiamo condiviso la necessità di ridurre la burocrazia e semplificare la pubblica amministrazione italiana, eliminando quei mille enti inutili nei quali si annidano i veri sprechi. Un principio ribadito anche dal Ministro dell’Interno, Amato, in una sua recentissima intervista. Per questo, con Lanzillotta e Amato, abbiamo costruito insieme un importante percorso di collaborazione e concertazione che ha portato alla definizione del Codice delle Autonomie nel quale si ribadisce il ruolo delle Province come unico ente di governo di area vasta. Questo è un terreno sul quale, sono convinto, anche il Senatore Dini potrà convergere.

Patto per la Sicurezza negli edifici scolastici

 “Il patto per la sicurezza delle scuole siglato con il Ministro Fioroni apre la strada ad una grande operazione di riqualificazione degli edifici che coinvolgerà l’intero Paese e che come Province ci vedrà impegnati in prima linea”. Lo dichiara il Presidente dlel’Upi, Fabio Melilli, commentando la sigla, avvenuta tra il Ministero dell’Istruzione, l’Upi, l’Anci e la Conferenza delle regioni, del “Patto per la sicurezza degli edifici scolatici”.
“Finalmente, dopo anni di stallo – ha detto Melilli – grazie alle risorse stanziate sarà possibile investire in opere che sono determinanti, perché permettono ai nostri ragazzi di studiare all’interno di strutture non solo sicure, ma anche moderne e più efficienti.
Una battaglia di civiltà che come Province portiamo avanti da anni e che ora si avvia a trovare la giusta conclusione”.

 

 

 

DIFFERIMENTO TERMINE BILANCI DI PREVISIONE

Si comunica che la Conferenza Stato Città e Autonomie locali, nella riunione del 20 dicembre 2007, ha espresso parere favorevole all’emanazione del decreto ministeriale di differimento del termine di deliberazione dei bilanci di previsione al 31 marzo 2008.

 

RIFORMA CASSA DEPOSITI E PRESTITI

Regioni e Enti Locali auspicano di poter avere un ruolo da interlocutori qualificati nella fase di elaborazione della riforma della Cassa Depositi e Prestiti, utile per rilanciare gli investimenti degli Enti Locali, attualmente in fase di preoccupante contrazione.
Per segnalare questa esigenza, i Presidenti della Conferenza delle Regioni, di ANCI ed Upi – rispettivamente Vasco Errani, Leonardo Domenici e Fabio Melilli – hanno scritto una lettera al Ministro dell’Economia Tommaso Padoa Schioppa nella quale hanno chiesto un incontro ‘’per poter discutere e approfondire insieme i contenuti della proposta di riforma, anche per verificare possibili sinergie che potremo realizzare fra gli enti, il Governo e la Cassa Depositi e Prestiti’’.
Nel ricordare che ‘’si discute da tempo di un progetto di riforma della Cassa che sia in grado di rilanciare il ruolo della stessa, sviluppandone nuove capacità di intervento a sostegno degli investimenti degli enti locali’’, Errani, Domenici e Melilli si dicono infatti ‘’molto interessati a comprendere lo stato di attuazione di tale progetto e i suoi futuri sviluppi, visto che coinvolge direttamente le funzioni e le competenze di sui siamo titolari e necessita, a nostro avviso, di una condivisione non formale con gli enti che nel territorio, insieme alle Fondazioni Bancarie, sono gli attori principali delle politiche di sviluppo del nostro Paese’’.

 

Le Province incontrano il Ministro Gentiloni

Un protocollo d’intesa tra l’Unione delle Province d’Italia e il Ministero delle Comunicazioni, per lavorare insieme al processo, già avviato dal Governo, che mira a cancellare il digital divide e offrire uguale opportunità a tutto il Paese di connettersi alla rete internet.

Questo l’obiettivo che si sono posti in un incontro oggi il Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni e una delegazione delle Province, rappresentate dal Presidente dell’Upi, Fabio Melilli, dal Presidente della Provincia di Firenze, Matteo Renzi e dall’Assessore all’innovazione della Provincia di Roma  Vincenzo Vita.

“Il rischio – hanno sottolineato i rappresentanti dell’Upi – è che per ottenere questo risultato si disperdano risorse in interventi troppo frammentari, e per questo poco utili, o che, per contro, intervengano più soggetti, istituzionali e privati, sugli stessi territori, duplicando i costi. Per questo come Upi ci impegniamo a realizzare un monitoraggio dello stato della rete nelle Province italiane, così da avere una visuale più chiara e dettagliata dello stato del digital divide del Paese.

Il monitoraggio poi, servirà ad individuare eventuali esperienze e casi di eccellenza sviluppati dalle Province, che su questo tema solo particolarmente attive,  e che  potranno essere oggetto di specifici accordi con il Ministero”.

NOTIZIARIO SPECIALE ASSEMBLEA ELETTE

E’ interamente dedicato all’Assemblea Annuale delle Elette e delle Amministratrici delle Province, il Notiziario n 13 del 2007.

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