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Melilli: “Le norme mettono a rischio gli investimenti”

“Abbiamo chiesto al ministro degli Affari regionali, Linda Lanzillotta, la convocazione di una Conferenza Unificata sulla Finanziaria perché le attuali norme tecniche che riguardano i saldi stanno mettendo a rischio la tenuta degli investimenti del sistema dei Comuni e delle Province”. Lo ha dichiarato Fabio Melilli, Presidente dell’UPI, al termine dell’utima riunione della Conferenza Unificata. melilli ha spiegato che per le Province “è impossibile  utilizzare l’avanzo di amministrazione e quindi questo significa sostanzialmente bloccare gli investimenti delle Province italiane relative alla sicurezza delle scuole e delle strade”.

In primo piano, il Consiglio Direttivo di Genova

La cronaca dei lavori del Consiglio Direttivo che si è tenuto a Genova il 22 febbraio scorso, con una scheda sul documento approvato.

Questo il tema in primo piano nel terzo numero del Notiziario Upi Le Province, pubblicato in allegato, nel quale si parla anche delle audizioni cui l’Upi è stata chiamata ad intervenire sui temi del lavoro, del precariato e della riforma del sistema radiotelevisivo previsto dal Ddl Gentiloni.

 

Documenti allegati:

Pastorelli, Upi “Valorizzare il lavoro svolto dagli Enti locali”

“La programmazione europea 2007-2013 assegna un ruolo forte e strategico alle Province e ai Comuni, quali terminali del processo di crescita, in grado di assicurare la coerenza tra le indicazioni politiche generali e la loro applicazione sui territori”.  Lo ha sottolineato Oreste Pastorelli, Vice Presidente Consiglio Provinciale di Rieti e Membro del Comitato delle Regioni, intervenendo per l’Upi all’audizione sul programma legislativo 2007 dell’Unione Europea e sul programma di 18 mesi delle presidenze tedesca, portoghese e slovena, che si è tenuta oggi alla Commissione Politiche dell’Unione Europea della Camera dei Deputati.
“D’altra parte – ha proseguito Pastorelli – le Province e gli Enti Locali più in generale, hanno dimostrato nella passata programmazione, una buona capacità e interesse a promuovere e realizzare progetti di sviluppo, a produrre innovazione, a migliorare la capacità competitiva della propria organizzazione e del proprio territorio. Le Province, in particolare, sono intervenute nel campo delle politiche del lavoro e delle politiche sociali, della formazione, dell’ambiente ed energia, della cooperazione territoriale, attraverso i programmi Equal, Art. 6, Leonardo, Life, EIE e Interreg. E lo hanno fatto con ottimi risultati, tanto che di anno in anno aumenta sia il numero dei progetti presentati sia quello dei progetti approvati”. Per questo Pastorelli ha sottolineato come secondo l’Upi è determinate garantire alle Province il proprio ruolo di soggetto catalizzatore delle esigenze del territorio e capitalizzare il serbatoio di progettualità espressa, replicando e diffondendo le esperienze di successo finanziate e  sperimentando progetti innovativi.
“Riteniamo fondamentale valorizzare, con il supporto del Ministero delle Politiche Comunitarie, la Rete delle 100 Province, perché queste istituzioni, attraverso i loro Uffici Europa, divengano terminali di comunicazione delle politiche comunitarie riconosciuti a livello istituzionale, promuovano e diffondano iniziative ed eventi di rilievo, e agiscano come catalizzatore delle esigenze e delle istanze di progettualità dei piccoli comuni, delle aree marginali e degli attori socio-economici locali del proprio territorio”.
“C’è bisogno poi di intensificare la formazione di una cultura europea, ancora non pienamente diffusa all’interno delle Pubbliche Amministrazioni – ha aggiunto in conclusione Pastorelli – e di investire nella internazionalizzazione delle Amministrazioni Locali, prevedendo azioni di formazione mirate e specifiche sul funzionamento degli strumenti operativi delle istituzioni comunitarie, che permettano di qualificare sia il personale degli Uffici Europa che i giovani, potenziali nuovi funzionari delle P.A.”

Su www.finanzalocale.interno.it la circolare

E’ pubblicata su www.finanzalocale.interno.it la circolare n.5/07 recante disposizioni di interesse per gli enti locali relativamente alla legge finanziaria 2007.

Melilli “Più chiari i ruoli delle istituzioni”

La Conferenza Unificata ha dato parere positivo al Codice delle Autonomie locali, dopo l’accoglimento da parte del Governo, di alcuni emendamenti unitari presentati da Regioni, Province e Comuni.

“Dopo cinque anni, iniziamo ad occuparci di “chi fa cosa” nel Paese – ha detto ai giornalisti il Presidente dell’Upi Fabio Melilli. “Negli ultimi anni – ha proseguito – c’è stata una sovrapposizione di burocrazia che ora non ci possamo più permettere. Abbiamo il dovere di fare uno sforzo collettivo affinchè i cittadini e le imprese sappiano chi fa cosa. Abbiamo fatto dei primi importanti passi in questa direzione, anche se il cammino è ancora lungo”.

 

Il commento dei protagonisti della Conferenza Unificata

Il parere positivo espresso oggi in Conferenza Unificata dalle Autonomie è “un passaggio importante, su un testo frutto dell’intesa di tutte le istituzioni”. Lo ha detto il Ministro delle Regioni e delle Autonomie locali, Linda Lanzillotta , che ha sottolineato come tra le istituzioni locali e il Governo “c’è un clima di cooperazione che punta a realizzare il federalismo fiscale”. Secondo il Ministro, i tempi di approvazione saranno ora brevi, a partire dal prossimo Consiglio dei Ministri, dove ci sarà il via libera definitivo al provvedimento che subito dopo arrivera in Senato. 

Il Ministro ha poi sottolineato come il Codice “comporterà un’operazione di semplificazione e razionalizzazione rendendo più facile l’identificazione delle responsabilità e dei compiti. Inoltre vi sarà una razionalizzazione delle dimensioni: si attribuiscono le funzioni ai comuni che hanno la massa critica necessaria e questo comporta la riduzione dei costi”.

A proposito delle città metropolitane, il Minsitro ha detto che queste sono “un’opportunità che rimettiamo alla scelta dei territori, senza atti dirigenziali”. Il Ministro ha poi concluso annunciando che il Governo ha itnenzione di creare una cabina di regia di tipo politico, per seguire la fase di attuazione del nuovo Titolo V della Costituzione, dalla Carta per le Autonomie al federalismo fiscale, definito dal Ministro la “gamba finanziaria per correre o almeno camminare con un passo sufficiente”.

“Esprimo grande soddisfazione perchè il testo fa un passo in avanti verso la discussione in Parlamento” ha detto il Presidente della Provincia di Milano Filippo Penati .

L’auspicio di arrivare a fine 2007 con la Carta delle Autonomie, il federalismo fiscale e la riforma delle Conferenze deifnitivamente approvati è stato espresso dal Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani che ha sottolineato come, con questi provvedimenti “daremmo un vero equilibrio alla Repubblica”. Errani ha poi definito il via libera alla Carta delle Autnomie come “un passaggio importante per realizzare quel progetto di qualità della Pubblcia amministrazione che da tempo perseguiamo”.

Secondo Leonardo Domenici, Presidente dell’Anci “è una buona base di partenza ed è importante la posizione unitaria del sistema delle autonomie. Ci auguriamo – ha aggiutno – che si abbassi il livello di conflittualità interistituzionale”.

Enrico Borghi, Presidente dell’Uncem , ha sottolineato come la delega per la nuova  Carta delle Autonomie locali avrà un riferimento esplicito ai temi ed ai problemi che riguardano i territori montani. “Siamo pronti a lavorare sulla riforma della governance dei territori montani – ha detto Borghi – con l’obiettivo di costruire un sistema snello di pubblica amministrazione”.

 

 

Per la trasmissione dei dati sulle addizionali

E’ pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.54 del 6 marzo 2007 pubblicata,  la determinazione 27 febbraio 2007 dell’Agenzia delle Dogane, recante “modalità attuative del comma 152 dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007), per la trasmissione dei dati inerenti l’addizionale comunale e provinciale sull’energia elettrica”.

Studenti a confronto con Università e professioni il 7, 8 e 9 marzo all’ITIS Omar

Un confronto faccia a faccia, con i rappresentanti delle professioni, con i docenti e gli studenti delle università, con gli esponenti di diverse realtà del mondo del lavoro pubblico e privato.
È ai nastri di partenza la terza fase di Scegli il tuo futuro, il progetto di orientamento per gli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori novaresi promosso dagli assessorati all’istruzione e alla formazione professionale della Provincia di Novara.
In questo segmento dell’iniziativa – che ha avuto grande rilievo anche a livello nazionale –  i ragazzi che ne hanno fatto richiesta avranno la possibilità di avere un colloquio diretto in cui sentiranno  presentare sinteticamente un ateneo o una scuola, una singola facoltà universitaria, un corpo militare; descrivere, dal punto di vista di uno studente universitario, che cosa significa studiare in una certa area disciplinare; dare un’idea di che cosa vuol dire lavorare in un certo settore professionale, e così via.  Gli esperti che condurranno gli ottantacinque “contenitori” saranno a seconda dei casi docenti o tecnici universitari, responsabili di scuole di specializzazione, rappresentanti di corpi di difesa o pubblica sicurezza, esperti di counseling individuale, studenti universitari, professionisti e rappresentanti di settori lavorativi, rappresentanti di agenzie per il lavoro, funzionari pubblici.
Ogni studente ha avuto l’opportunità di scegliere fino a un massimo di 6 “contenitori informativi” tra gli 85 previsti. I ragazzi hanno già comunicato per iscritto le loro particolari esigenze, e le domande  per le quali chiedono una risposta. In questi modo gli esperti hanno potuto preparare una scaletta di argomenti che corrisponde alle esigenze dei ragazzi. Il calendario è stato fissato con precisione, e i colloqui dureranno un massimo di 35 minuti.
Scegli il tuo futuro 2007 è stato un vero successo. Il progetto realizzato dalla Provincia di Novara in partnership con la Regione Piemonte, il Ministero dell’Istruzione, l’Associazione Industriali di Novara, l’Università del Piemonte Orientale , la Fondazione BpN per il territorio e la Fondazione Cariplo, ha chiuso le prime due fasi con una partecipazione da record dal punto di vista numerico (quasi 2000 gli studenti partecipanti) e un altissimo livello di soddisfazione, così come risulta dall’analisi dei questionari compilati dagli studenti. La media dei “voti” assegnati dai partecipanti alle diverse fasi del progetto, infatti,  è in crescita rispetto allo scorso anno.
“La Provincia di Novara – commenta la vicepresidente  e assessore all’istruzione della Provincia, Paola Turchelli –  è diventata soggetto attivo, di elaborazione di idee, di produzione culturale, di promozione dell’innovazione in un settore che noi consideriamo strategico, come quello della scuola e della formazione, nelle sue diverse articolazioni. Il nostro lavoro per l’ orientamento sta assumendo nel tempo un rilievo sempre maggiore, riuscendo contemporaneamente a rispondere alle esigenze degli studenti e delle scuole, grazie ad un confronto continuo da cui scaturiscono proposte e suggerimenti di cui teniamo costantemente conto”.
La terza fase di Scegli il tuo futuro avrà un’appendice il 15 marzo in tre istituti scolastici di Borgomanero e Novara, dove si svolgerà un incontro di preparazione ai test d’accesso alle facoltà a numero programmato. A questa iniziativa (che, a differenza di altre analoghe è completamente gratuita) hanno aderito oltre trecento studenti.

 

I presidenti MELILLI E ARESE siglano un protocollo

Promuovere lo sport con l’obiettivo di avvicinare sempre più persone di qualsiasi fascia di età alla pratica sportiva,  per una corretta educazione alimentare e l’eliminazione dei fattori di rischio.

Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa redatto dall’Unione delle Province d’Italia e dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera, con l’appoggio e il sostegno del Ministero per le politiche giovanili e le attività sportive.

 “Lo sport ha assunto una voce importante dei bilanci delle Province – sottolinea il Presidente dell’Upi – e molto spesso è proprio grazie ai contributi delle amministrazioni se i nostri atleti, grandi e piccoli, hanno l’opportunità di praticare la loro attività sportiva. Credo che questo protocollo consoliderà ancora di più un rapporto che, sia livello centrale che sul territorio, sta producendo risultati importanti”.

 “Considero di fondamentale importanza questo accordo con l’UPI – il commento del Presidente della FIDAL – perché consentirà di rafforzare la diffusione sul territorio nazionale della pratica dell’atletica leggera, a tutti i livelli e con finalità non esclusivamente agonistiche. E’ un primo, importante passo verso la piena riconquista di quel ruolo di “regina” dello sport che l’atletica, per il bene della collettività, deve tornare a recitare”. 

Il protocollo sarà siglato e illustrato ai giornalisti giovedì 8 marzo, alle ore 11,30 presso l’Unione delle Province d’Italia, dal presidente dell’Upi Fabio Melilli e dal Presidente della Fidal, Francesco Arese, alla presenza del Sottosegretario allo Sport, Giovanni Lolli.

 

Più di 259 i progetti presentati da Comuni e associazioni

Si è conclusa la prima azione del Progetto strategico della Provincia di Milano “La Città di Città” con la raccolta, attraverso un bando, di nuove idee progettuali e buone pratiche in linea con l’idea di cambiamento che si è voluta sintetizzare sotto la parola “abitabilità”.
La Commissione giudicatrice del bando, presieduta dall’architetto Gae Aulenti, vista la qualità e l’ampio numero di proposte pervenute, non si è fermata a premiare le 10 proposte vincitrici ma ha anche deciso di ampliare il riconoscimento ad alcune altri progetti.
La Commissione ha infatti scelto 42 proposte fra le 259 pervenute, individuando 10 proposte vincitrici ex aequo, 9 segnalate e 23 selezionate . L’insieme delle 42 proposte, considerate nel loro complesso meritevoli di essere valorizzate dalla Provincia, ha ricevuto una targa, una sorta di “marchio di qualità” per aver preso parte al bando con un progetto ritenuto rilevante per lo sviluppo dell’area urbana milanese.
Per i 10 vincitori, oltre al contributo di 22.000,00, la Provincia si è impegnata ad offrire forme adeguate di accompagnamento e sostegno che ne facilitino la fattibilità, la visibilità e la replicabilità.
“La grande partecipazione a questa iniziativa, a fronte di un premio in denaro tutto sommato modesto – commenta DANIELA GASPARINI (Assessore al Piano strategico dell’area metropolitana e politiche per l’abitabilità ) –  conferma che abbiamo colto nel segno e che il tema dell’abitabilità è in grado di attivare e mobilitare forze nuove . Per questo sono convinta che valga davvero la pena di continuare su questa strada e che la Provincia debba, sempre più, porsi come istituzione che nutre, facilita e valorizza la rete tra i diversi soggetti del territorio, a cominciare dai Comuni. Non a caso la grande Mostra ViviMI Città di Città, organizzata in Triennale dal prossimo 15 maggio con il concorso di Comune di Milano, Camera di Commercio e Triennale di Milano, intende coinvolgere anche tutti i 189 Comuni dell’area milanese e della Brianza e proporrà scenari, immagini, dibattiti, possibili risposte proprio intorno al tema della vivibilità del territorio metropolitano”.


I  10 progetti premiati

categoria BUONE PRATICHE

Proponente: Arci Milano
Titolo: Il cerchio dei maghi e delle fate: esperienza di servizio comunitario a Stadera

Proponente: Fondazione San Carlo
Titolo: Progetto Microcredito

Proponente: Cooperativa DAR-Casa
Titolo: Un modello di intervento integrato per le politiche dell’abitare

Proponente: i 13 Comuni del distretto del Magentino aderenti al Piano Sociale di Zona Legge n. 328 del 2000
Titolo: Progetto Habitat

Proponente: Comune di Milano, Associazione Borgo di Chiaravalle, Associazione Nocetum, Milano Depur S.p.a.
Titolo: Costruire una comunità per mettere in opera il Parco della Vettabbia

categoria: IDEE PROGETTUALI

Proponente: Politecnico di Milano_ Univercity Team: studenti del Politecnico di Milano-Facoltà di Architettura e Società
Titolo: Univercity: Sistemi di servizi integrati per la popolazione universitaria milanese

Proponente: Comune di Pieve Emanuele, Associazione Rete del Nuovo Municipio (ARNM), Laboratorio di Progettazione Ecologica del Territorio, DiAP, Politecnico di Milano
Titolo: Nuovi stili di vita sostenibili e produzione di qualità locale: un progetto pilota per produrre e scambiare valore territoriale nel Parco Agricolo Sud Milano

Proponente: OLINDA
Titolo: Il Paolo Pini come sistema culturale locale per la cittadinanza sociale

Proponente: Comune di Pioltello
Titolo: A porte aperte, strada commerciale interetnica

Proponente:  Comune di Gorgonzola, in qualità di capofila dei 27 Comuni del tavolo 11 Martesana Adda, promotori del Piano d’Area Martesana Adda
Titolo: La Linea verde: ripensare la metropolitana e la ferrovia al servizio del territorio


 

Documenti allegati:

L’UPI CHIEDE UN INCONTRO AL GOVERNATORE DRAGHI

Sulla riorganizzazione territoriale della Banca d’Italia bisogna avviare un confronto con le istituzioni, in modo da potere trovare soluzioni utili a raggiungere il giusto obiettivo della razionalizzazione, senza penalizzare i territori. Lo hanno chiesto il Presidente e il vice Presidente dell’Upi, Fabio Melilli e Bruno Marziano, in una lettera inviata oggi al Governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi.

 

“Abbiamo appreso che è intenzione della Banca d’Italia, di procedere ad una riorganizzazione dell’Istituto attraverso un forte taglio delle sedi periferiche provinciali, a vantaggio di una nuova articolazione logistica su base regionale – si legge nel testo – pur condividendo l’obiettivo dell’intervento, teso a ridurre le spese e razionalizzare le risorse, e non intendendo, come ovvio, entrare nel merito delle scelte funzionali della Banca, non possiamo esimerci dall’esprimerLe la nostra preoccupazione per questo disegno”.

A preoccupare i due Presidenti è quanto una simile ristrutturazione possa interferire negli equilibri socio – economici dei territori.

“Un allontanamento dal territorio della sede della Banca d’Italia – scrivono Melilli e Marziano – avrà pesanti ripercussioni sul sistema delle imprese, e comporterà un ulteriore complicazione e alla vita delle imprese e, quindi, una nuovo ostacolo allo sviluppo. Per non considerare i problemi che deriveranno dalla necessaria riallocazione del personale degli istituti nelle nuove sedi”.

 

In chiusura, i rappresentanti dell’Upi invitano il Governatore Draghi a “verificare l’opportunità di avviare un confronto”, per trovare possibili soluzioni in grado di permettere il raggiungimento dell’obiettivo della razionalizzazione senza penalizzare i territori.

 

“Il federalismo fiscale pilastro del nuovo ruolo delle Province”

Tra i pilastri di riferimento del nuovo ruolo istituzionale delle Province contenuti nel nuovo Titolo V della Costituzione, insieme al principio di sussidiarietà c’è il riconosicmento costituzionale dell’autonomia finanziaria impositiva e contabile, con la previsione  di risorse autonome per l’esercizio di tutte le finalità istituzionali. Lo ha detto, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa ANSA, il Presidente del Senato Franco Marini, , intervenendo all’ inaugurazione dell’ufficio decentrato di Lanciano della Provincia di Chieti.

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