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Priorità a sicurezza porti, autostrade del mare e TPL

Roma, 29 ott. (Adnkronos) – Trasporto pubblico locale, sicurezza, autostrade del mare, hub portuali e autonomia finanziaria per autorita’ portuali. Queste le cinque aeree principale di intervento previste dalla Finanziaria per i trasporti. In particolare
per il potenziamento dei servizi di trasporto pubblico locale, la Finanziaria autorizza la spesa di 300 milioni di euro per il triennio 2007-2009 per l’acquisto di nuovo materiale rotabile. I fondi verranno concessi alle regioni, per un ammontare fino al 75% del programma da finanziare: in questo modo sara’ possibile acquistare treni per il trasporto regionale, veicoli per le metropolitane, tram e filobus, e autobus ad alimentazione non
convenzionale.


Per realizzare economie di scala, inoltre, verranno creati centri di acquisto comuni tra regioni e province, con il sostegno del ministero dei Trasporti. L’obiettivo e’ quello di avviare un piano di rinnovamento dei mezzi su cui ogni giorno milioni di pendolari si
muovono tra le loro case e i luoghi di lavoro. Per il triennio 2007-2009 sono previsti inoltre incentivi per 90 milioni di euro per la rottamazione dei vecchi traghetti passeggeri non piu’ rispondenti alle norme di sicurezza e di tutela dell’ambiente marino.       

Per quanto riguarda la sicurezza, la Finanziaria riconosce al ministero dei Trasporti nuovi fondi per l’aggiornamento dei piani della sicurezza stradale, per un importo di 60 milioni di euro all’anno a partire dal 2007, per tre anni. L’obiettivo del Governo, infatti, come ha sottolineato nei giorni scorsi il ministro Alessandro Bianchi, ‘e’ di varare politiche serie di intervento per garantire standard di sicurezza sempre piu’ elevati’.

Per il triennio 2007-2009, in particolare, il ministero dei Trasporti avra’ un budget di spesa di 20 mln di euro l’anno, da impiegare nell’informazione e nell’educazione alla sicurezza stradale e per rafforzare le attivita’ di controllo su strada anche con innovative attrezzature elettroniche. I fondi verranno assegnati, previa valutazione del ministero, a progetti di comuni ed enti locali.

La Commissione europea ha posto come obiettivo il dimezzamento del numero delle vittime di incidenti stradali entro il 2010. In Italia, secondo i dati del 2004, sono morte sulla strada 5.625 personee 316.145 persone sono rimaste ferite, con un costo sociale valutabile in oltre 31 mila milioni di euro. E proprio per questo il Governo ha deciso di innalzare l’impegno finanziario per la sicurezza stradale che nel triennio 2002-2005 era valutabile in 9,4 euro pro capite (a fronte dei 25-40 euro pro capite dei paesi a piu’ bassa incidentabilita’) per arrivare, nel prossimo triennio, a poco meno di 14 euro pro capite.

Per quanto riguarda, invece, la sicurezza nel trasporto ferroviario, il Governo e’ intenzionato a favorire ancora il trasporto di merci e ad accelerare l’ammodernamento tecnologico del materiale rotabile. Ma non solo. La Finanziaria stanzia anche fondi
per elevare livelli delle tecnologie della sicurezza sulle ferrovie regionali e quelle commissariate, nonche’ per le ferrovie di proprieta’ diretta del ministero dei Trasporti.

In questo ambito sono state stanziate risorse anche per il completamento della rete della ferrovia Circumetnea. Il programma verra’ sostenuto con 30 milioni di euro per il triennio 2007-2009. Sul fronte del trasporto aereo l’obiettivo del Governo e’ di rafforzare l’Ente Nazionale per l’aviazione civile (Enac). Proprio per questo la finanziaria consente all’Enac di effettuare nuove assunzioni reintegrando i ranghi del personale (nuovi ispettori di volo e
ingegneri aeronautici), superando cosi’ il vincolo del blocco del  turnover.

Per quanto riguarda il trasporto marittimo, la finanziaria rafforza anche il corpo della Guardia Costiera nelle sue capacita’ di pattugliamento e di sorveglianza marittima e nei suoi impegni di assistenza umanitaria in mare, anche alla luce dell’intenso fenomeno
degli sbarchi sulle coste italiane di immigrati clandestini.       
Lo sviluppo di percorsi marittimi lungo i quali viaggiano navi in grado di imbarcare grandi quantita’ di camion e Tir,le cosidette autostrade del mare, decongestionando cosi’ strade e autostrade, e’ una delle priorita’ del governo. Per incentivare l’utilizzo di queste forme di trasporto alternativo alla strada, in particolare le vie marittime, la finanziaria prevede un fondo di 520 milioni di euro per il 2007 in favore dell’autostraporto merci (piu’ 45 mln di euro rispetto all’anno precedente).

Per quanto riguarda gli hub portuali, la finanziaria dispone che il ministero dei Trasporti destinera’ il 50% delle risorse disponibili per gli hub portuali (100 mln di euro per il 2008) allo sviluppo di Gioia Tauro. Un comitato interministeriale presieduto dal presidente del Consiglio sara’ incaricato della distibuzione delle risorse per losviluppo degli hub portuali d’interesse nazionale. Altri hub verranno indicati come prioritari nei programmi di sviluppo della logistica. La strategia del governo punta su Gioia Tauro, sullo sviluppo del porto e sul potenziamento dell’intermodalita’ del trasporto merci. E’ stata inoltre varata una norma che consente di utilizzare 120 mln di euro gia’ disponibili.

La finanziaria, infine, riconosce nuove prerogative, a decorrere dal 2007, tese a riconoscere loro autonomia finanziaria e gestionale.  Le autoria’ portuali riscuoteranno autonomamente le tasse erariali, la tassa di ancoraggio e altre tasse, canoni e diritti vari. Con questi introiti dovranno completamente autofinanziarsi per le attivita’ di manutenzione ordinaria e straordinaria. Nascera’ un fondo di 50 mln di
euro presso il ministero che verra’ ripartito tra le varie autorita’ portuali con logiche perequative.

(Sec/Gs/Adnkronos) 29-OTT-06 15:13

 

Melilli: “La finanziaria apra al federalismo fiscale”

Dopo tre giornate intense, caratterizzate dalla forte presenza di Governo e Parlamento ai lavori, si  è chiusa a Milano l’Assemblea Generale delle Province italiane.

Finanziaria e riforme sono stati gli argomenti più dibattuti nei tanti interventi che si sono seguiti.
“Domani in Conferenza Unificata ci sarà chiesto di esprimere un parere sulla parte della manovra che ci riguarda direttamente – ha detto nel suo intervento conclusivo il Presidente dell’Upi Fabio Melilli – Un parere che per noi resta sospeso, in attesa che il Governo formalizzi con le Commissioni parlamentari, l’accoglimento delle nostre proposte”.
Che sono, in particolare, l’alleggerimento della parte di manovra a carico delle Province, la cancellazione del vincolo agli investimenti, lo stralcio delle norme ordinamentali.

Prosegue Melilli: “Negli interventi dei Ministri, che hanno voluto partecipare alla nostra Assemblea portando un contributo importante alla discussione, questi impegni sono stati ribaditi. Un segnale forte, a cui si è aggiunta l’affermazione, venuta da tutti, a partire dal Vice Premier Rutelli, della  insostituibilità del ruolo delle Province nel sistema istituzionale del  Paese. I Ministri Lanzillotta e Amato hanno confermato la volontà di costruire insieme alle Province e le istituzioni locali il nuovo Codice delle Autonomie, e siamo certi che insieme riusciremo a scrivere un testo armonico, organico, funzionale, capace di offrire al Paese un sistema di governo più efficace e moderno ad ogni livello. Un testo dal quale emerga chiaro il riconoscimento e la valorizzazione delle Province quali unico ente di area vasta e di governo del territorio. 

Il Ministro Damiano ci ha anticipato il rifinanziamento dei fondi per i Centri per l’impiego delle Province, ribadendo la scelta di puntare sulle strutture pubbliche  per assistere i cittadini e le imprese nelle politiche per l’impiego.

Con il Ministro Fioroni ci siamo impegnati a lavorare insieme per potere utilizzare al meglio le risorse disponibili ad assicurare ai nostri ragazzi scuole migliori e più sicure.

Il Ministro Pecoraro Scanio ci ha confermato che le Province saranno chiamate a partecipare a pieno titolo nell’opera di correzione del Codice Ambientale, e che la manovra prevederà adeguate risorse finanziarie per combattere il dissesto idrogeologico.

Ora – ha concluso Melilli – ci aspettiamo che dalle Commissioni parlamentari emerga una finanziaria migliore, soprattutto quanto all’avvio del federalismo fiscale. Per questo  rivendichiamo per le Province la compartecipazione dinamica all’Irpef, prevista ora per i soli Comuni”.

Al termine dell’evento è stato annunciato che sarà Firenze ad ospitare l’Assemblea Generale del 2007.

 

Il peso fiscale sugli Enti locali mette a dura prova la loro autonomia

La finanziaria ‘scarica sugli Enti locali un carico da killer fiscali’. Il deputato di An Maurizio Gasparri, oggi a Milano per l’A-ssemblea generale delle Province italiane, ha parlato degli effetti che la manovra avrà su tutti gli Enti locali e non ha risparmiato critiche.
‘Quella del Governo – ha detto – è una politica criminogena perché disarma il territorio e scarica sugli Enti locali. Un conto è la lotta agli sprechi, un altro la volontà di mettere
a repentaglio gli Enti amministrativi’.Un esempio di questo ‘obbrobrio’ è l’articolo della
finanziaria con cui ‘il Governo prevede la chiusura di Prefetture, Questure e caserme dei carabinieri nelle province con 200 mila abitanti o meno’, una proposta che An ha bloccato in Commissione. ‘Il centrosinistra – ha concluso – mette a dura prova gli
Enti locali in barba alla tutela dell’autonomia che ha sempre
detto di difendere’.

Il presidente della Camera: Province fortemente radicate nella storia del nostro Paese

Un cordiale saluto, caro Presidente, a voi  tutti riuniti a Milano in occasione dell’annuale Assemblea generale delle Province d’Italia. Le Province, insieme ai Comuni e alle Regioni, formano un sistema di saperi e di esperienze civiche profondamente radicato nella storia e nella cultura del nostro Paese e una delle sue più efficaci risorse per la costruzione di un percorso sempre più avanzato di sviluppo e di crescita civile. Nel nostro difficile presente- in cui avvertiamo con intensità i pericoli  insiti nel progressivo distacco dei cittadini dalle istituzioni e in cui troppo spesso la politica fatica ad intercettarne i bisogni più profondi- gli Enti locali posssono giocare un ruolo strategico. Un ruolo che il Parlamento ha il compito di valorizzare aprendosi alle realtà del territorio e facendo sulla forza che esse esprimono  per rispondere alle domande che salgono dalla società civile e per favorire la diffusione di forme di partecipazione democratica e di esperienze di buon governo che proprio nelle Province trovano un momento di espressione vitale e fecondo. Nella certezza che la vostra tradizionale Assise saprà arrecare un cointributo importante al dibattito in corso sul ruolo e sulle prospettive future delle Amministrrazioni provinciali, anche sotto il profilo delle risorse su cui fare leva per impostare un percorso di sviluppo e di progresso nell’interesse generale del Paese, desidero formulare a Lei, caro Presidente, e a tutti i presenti un sincero augurio di buon lavoro.Fausto Bertinotti Presidente della Camera dei Deputati 

Melilli “Si riscrivano le funzioni di tutto il sistema istituzionale”

Le Province sono un ente necessario della Repubblica. Con queste parole il Ministro dell’Interno, Giuliano Amato, ha voluto aprire il suo intervento all’Assemblea Generale delle Province italiane, in corso a Milano, ribadendo la volontà di proseguire insieme alle Province e alle altre istituzioni, il lavoro per la redazione del Codice delle Autonomie locali.
 “Il Ministro – ha commentato il Presidente dell’Upi, Fabio Melilli – con il suo intervento alla nostra Assemblea ha voluto fare ancora una volta giustizia del superficiale dibattito intorno al ruolo delle Province, invitando tutti a fare un passo in avanti verso la definizione delle funzioni di ogni livello di governo.
Il federalismo ha creato qualche confusione di troppo, che non possiamo permetterci. Il Codice delle Autnomie locali su cui stiamo lavorando con il Ministro Amato e il Ministro Lanzillotta è una occasione storica per riordinare tutto il sistema.
Quanto alle funzioni delle Province, il ministro dell’Interno oggi ha fatto alcuni esempi che non posso che condividere perché potenziano il ruolo delle Province nel governo del territorio”.
Amato, nell’intervento, ha parlato della gestione delle acque, dei rifiuti, della difesa del suolo, della gestione della rete viaria,del coordinamento delle iniziative turistiche.
 “La definizione delle funzioni deve però procedere parallelamente alla assegnazione delle risorse adeguate. Questo sarebbe il vero passo in avanti nel cammino del Paese verso il federalismo.
Perché solo in questo modo, attuando il federalismo fiscale ed uscendo dalla logica dei trasferimenti, che sono soggetti a cambiamenti  continui, sarà possibile per le amministrazioni locali definire dei bilanci di programmazione pluriennale.
Apprezziamo la volontà di cambiare – ha concluso il Presidente Melilli – chiediamo però che il Governo riscriva le funzioni fondamentali, disegnando il ruolo di ogni livello di governo, a tutto vantaggio dei cittadini e del sistema economico. Ne parleremo venerdì, nel prossimo incontro previsto al Ministero dell’interno sul Codice delle Autonomie locali”.

Il tema sarà ripreso domani, nella giornata conclusiva dei lavori dell’Assemblea Generale delle Province d’Italia (9,30 – 13,30, Centro Congressi Via Corridoni 16) , cui sono attesi, tra gli altri, il Presidente della Commissione Costituzionale della Camera dei Deputati, Luciano Violante, il Presidente della Commissione Costituzionale del Senato, Enzo Bianco, e il Ministro delle Riforme Vannino Chiti.

 

IL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato al Presidente Melilli è all’Assemblea Generale dell’Upi un messaggio di saluto.

“Il tema al quale è dedicata l’Assemblea Nazionale delel Province italine – “L’Italia si incontra in Provincia , Amministrazioni nuove epr un Paese in crescita”. E’ particolarmente significativo e attuale: da un lato, sottolinea la delicata funzione di raccordo istituzionale che, nell’unità e indivisibilità della Repubblica, le Province sono chiamate ad assolvere; dall’altro, pone l’accento sull’esigenza di promuovere le riforme necessarie per razionalizzare il sistema delle amministrazioni blocali, per migliorarne l’efficienza e per rendere più ordinata e produttiva la collaborazione tra i vari livelli di governo del Paese.

Il riequilibrio ed il rilancio dell’economia italiana, la coesione e la solidarietà sociale dal nord al sud del Paese coinvolgono direttameten le istituizoni locali ed il ricco tessuto civile e culturale che esse esprimono.

Una corretta utilizzazione delle risorse pubbliche per la realizzazione delle politiche e dei programmi di sviluppo richiedono a tutti gli enti locali uno sforzo di racionalizzaizone organizzativa, di semplificaizone delle procedure, di chiarezza nelle responsabilità di governo e di gestione.

Nella convinzione che la vostra riflessione contribuirà ad arrichhire il dibattito in corso, in sede nazionale e territoriale, sul funzionamento delle istituzioni democratiche, rivolgo a tutti i convenuti l’augurio di buon lavoro”.

 

 

Il messaggio del presidente del Consiglio all’Assemblea dell’Upi

“Nel  ringraziare per il cortese invito a partecipare all’Assemblea Generale delle Province Italiane che si terrà a Milano dal 16 al 18 ottobre, rilevo con piacere che l’argomento delle riunione “L’Italia  si incontra in Provincia” ed i temi delle singole sessioni:  lavoro, ambiente, turismo e sviluppo sostenibile, raqpporti ente-cittadino sono la migliore testimonianza dell’importanza delle Province nell’assetto costituzionale  italiano.E’ con piacere che invio a Lei, a tutti i presidenti di Provincia e a tutti gli intervenuti gli auguri di una feconda assemblea che, sono sicuro, sarà copiosa di risultati” Romano Prodi

Un protocollo per favorire, nella scuola, percorsi integrati di cittadinanza europea

Firmato un accordo dal ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni e l’Unione dele Province Italiane per organizzare progetti sulla cittadinanza europea rivolti agli
studenti. Favorire le politiche e la pratica della cittadinanza democratica ed attiva, nel rispetto delle diverse esperienze locali e dell’autonomia scolastica. Valorizzare  la creazione di reti di relazioni tra le istituzioni scolastiche e i soggetti del territorio in ambito locale, regionale e transnazionale non solo nei suoi aspetti partecipativi ma anche  in quelli legati alla cultura della legalità e del rispetto delle regole, oltre ai principi di solidarietà che sottendono al patto sociale e alla convivenza tra popoli diversi.Questi i contenuti del protocollo d’intesa che, a Milano, all’Assemblea annuale dell’Unione delle Province d’Italia, il ministro Fioroni ha sottoscritto con il presidente dell’Upi, Fabio Melilli. Tra gli obiettivi che il protocollo d’intesa intende favorire  lo sviluppo dei rapporti con i sistemi produttivi locali,  la valorizzazione dei patrimoni culturali e artistici e la tutela dell’ambiente, in un’ottica di sviluppo sostenibile,  oltre la  promozione di pratiche a favore delle pari opportunità. In realtà, sono diversi gli argomenti affrontati che vanno
dal dialogo interculturale all’integrazione dei diversamente abili, dalla tutela dell’ambiente alla promozione dei patrimoni culturali artistici fino allo sviluppo ‘dei rapporti con i
sistemi produttivi locali’.’Firmiamo questo protocollo con l’Unione delle Province – ha
spiegato il ministro dell’Istruzione Giuseppe Fioroni- perchè riteniamo
che le Province siano uno dei partner fondamentali per declinare
l’autonomia scolastica’. Infatti solo a livello locale si possono fare conoscere le
caratteristiche, ad esempio l’industria locale. A dare una definizione del protocollo e’ stato il ministro Fioroni che ha spiegato come si tratti di uno ‘strumento
operativo che consente di realizzare poli formativi coinvolgendo
le Province e la rete delle autonomie scolastiche’


 

 


            

Province snodo essenziale ma servono amministrazioni più snelle

 ‘Gli enti locali intermedi sono lo snodo istituzionale essenziale per coordinare le politiche
nazionali e regionali con quelle di prossimità dei Comuni per quanto riguarda l’istruzione, la formazione e il sostegno al sistema produttivo, l’ambiente, il turismo e lo sviluppo sostenibile’. E’ quanto  ha sottolineato il Presidente del Senato, Franco Marini, nel messaggio di saluto all’ assemblea nazionale delle Province italiane. Al Presidente dell’Upi, Fabio Melilli e agli amministratori provinciali, Marini ha augurato ‘buon lavoro’ dicendosi certo che l’ Upi ‘sapra’ affrontare i temi delle riforme, dello sviluppo economico e dell’offerta dei servizi ai cittadini e alle imprese da parte di amministrazioni più snelle’

Ruolo scritto nella Costituzione ma va messo un freno alle nuove Province

 Il ruolo delle province ” è scolpito nella Costituzione” e la loro esistenza non è in
discussione. Anzi, sono l’elemento che “tiene insieme le maglie del tessuto nazionale”, per sua natura frammentario e che senza quella cerniera si disgregherebbe. Lo ha detto il ministro delle Regione e delle Autonomie Locali, Linda Lanzillotta, intervenendo alla sessione inaugurale dell’assemblea Upi.’E’ anche giusto però che le Province abbiano un rapporto fiscalmente più trasparente con i cittadini – ha detto ancora il ministro – cittadini che in questi anni hanno visto con incertezza il proliferare di istituzioni che facevano cose
simili’. Attuare il federalismo fiscale, quindi, ha aggiunto, significa anche fare in modo che “i flussi finanziari vadano là dove devono essere gestiti senza troppi passaggi, perchè ogni
passaggio se ne tiene legato un po’…”

L’intervento di apertura dell’Assemblea UPI

Scarica qui il testo della relazione del Presidente Melilli

Documenti allegati:

Melilli, Upi “Accolte le nostre proposte”

COMUNICATO STAMPA

Finanziaria: Province, cancellato il tetto sugli investimenti

Melilli, Upi “Accolte le nostre proposte”

 

Un incontro importante nel quale il Governo ha mostrato di avere compreso le ragioni di Province e Comuni, tanto da avere accolto gran parte delle richieste presentate dagli Enti locali.

E’ il giudizio espresso dal Presidente dell’Upi, Fabio Melilli, al termine della riunione che si è svolta oggi a Palazzo Chigi e alla quale per l’Upi sono intervenuti, insieme a Melilli, il Vice Presidente dell’Upi e Presidente della Provincia di Brescia, Alberto Cavalli, il Presidente della Provincia di Torino, Antonino Saitta, il Presidente della Provincia di Venezia, Davide Zoggia, il Presidente della Provincia di Napoli, Riccardo Di Palma, il Presidente della Provincia di Siena e Responsabile per la finanza dell’Upi, Fabio Ceccherini.

“Il Governo – sottolinea il Presidente Melilli – ha accettato di rivedere l’impatto della manovra, riducendola di 500 milioni di euro per il Comuni e di 100 milioni di euro per le Province. Rilevante è anche l’istituzione di un fondo aggiuntivo di 260 milioni di euro per i piccoli comuni.

Positiva è inoltre l’esclusione della spese cofinanziate dall’Ue e quelle sulle grandi opere”.

“Particolarmente positivo per le Province – dice Melilli – è stato l’accoglimento della richiesta dell’eliminazione del vincolo sull’indebitamento. Abbiamo inoltre ricevuto rassicurazioni sulla compartecipazione dinamica al gettito Irpef dal 2009 per le Province, così come previsto per i Comuni”.

“L’incontro – conclude il Presidente – è stato certamente significativo. Resta il nodo delle norme ordinamentali, che riguardano migliaia di amministratori, su cui esprimeremo un giudizio definitivo dopo che, come ci ha assicurato oggi il Governo, saranno valutate in maniera approfondita in un confronto con il Parlamento”.

 

Roma. 10 ottobre 2006

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