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Le Province partners delle imprese nella valorizzazione dei territori

“La ripresa della competitività del Paese passa anche attraverso lo sviluppo dei territori. Per questo le Province devono diventare realmente partners delle imprese”.


Lo hanno scritto il Presidente dell’Upi, Fabio Melilli e Alberto Cavalli, Responsabile per le Politiche di Sviluppo dell’Upi, nella lettera indirizzata al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta, per richiedere un incontro tra i rappresentati del Governo e una rappresentanza delle Province italiane, nel quale esporre le proposte dell’Upi sulla competitività.

“Apprendiamo con favore – scrivono Melilli e Cavalli – che il Presidente del Consiglio dei Ministri si è impegnato con le parti sociali a varare in breve tempo dei provvedimenti incentrati su quattro aree di intervento: la semplificazione e l’informatizzazione della macchina dello Stato, la fiscalità selettiva, il fondo rotativo per le imprese e quello specifico per le aree sottoutilizzate, i grandi progetti strategici. Si tratta di misure che rappresentano una questione di particolare rilevanza per le Autonomie locali.


Riteniamo peraltro – proseguono – che le potenzialità del territorio devono entrare a fare parte di una strategia complessiva di sviluppo, articolata per obiettivi e priorità sui quali deve essere modulata la programmazione economica.

Il territorio – si sottolinea nel testo –  deve diventare realmente partner dell’impresa, perché già oggi risultano realmente competitivi solo quei territori che sono in grado di produrre e utilizzare al meglio le risorse disponibili, come le infrastrutture, i sistemi scolastici e di formazione, i centri per l’impiego, i centri per lo sviluppo e la diffusione delle nuove tecnologie, i servizi finanziari evoluti, le reti per il trasferimento dei dati. E ciò sarà ancora più vero nel prossimo futuro”.

Per questo l’Upi, considerato che “i processi di decentramento degli ultimi anni hanno delineato l’identità della Provincia quale ente di governo di area vasta particolarmente vocato alla promozione ed al coordinamento dello sviluppo locale” chiede al Sottosegretario Letta di organizzare un incontro con i rappresentanti delegati del Governo, nel quale presentare proposte che, chiude così la lettera, “auspichiamo possano essere recepite nei provvedimenti governativi sulla competitività”.

 

Intervento Upi su Riforma istruzione

Il Vicepresidente dell’Upi, Bruno Marziano, Presidente della Provincia di Siracusa, è intervenuto oggi nell’audizione presso la Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati sui Decreti legislativi in materia di diritto-dovere all’istruzione e di alternanza scuola-lavoro ed ha presentato i documenti allegati .

Le Province impegnate per adottare 5000 bambini

COMUNICATO STAMPA
Emergenza Maremoto: le Province impegnate per adottare 5000 bambini
Melilli: “Un primo passo verso la ricostruzione”



L’Upi mobilita le Province e dà il via ad una campagna che porterà all’adozione a distanza di 5000 bambini. Lo ha annunciato il Presidente Fabio Melilli, accogliendo gli appelli lanciati dall’Onu e da numerose associazioni impegnate a gestire l’emergenza nel sud est asiatico.

 “All’indomani della tragedia c’è stata una prima, immediata, risposta delle Province – ha detto Melilli – che hanno attivato propri conti correnti, stanziato finanziamenti, destinato materiali e generi di prima necessità, dimostrando da subito un grande senso di responsabilità e un profondo sentimento di solidarietà.
Ora è il momento di pensare al futuro, di dare a queste popolazioni un segnale della nostra ferma volontà di non fermarci agli interventi di prima emergenza, ma di volere contribuire a immaginare un futuro di ricostruzione e di ripresa.
Per questo abbiamo deciso, come Unione delle Province d’Italia, di lanciare una campagna di adozione a distanza insieme alle associazioni impegnate su questo fronte, che porterà ogni Provincia ad occuparsi per almeno 5 anni di 50 bambini nei paesi maggiormente colpiti dal maremoto. In questo modo potremo garantire a 5000 piccoli indonesiani, vitto alloggio e un primo ciclo di istruzione completa.
Un futuro, dunque: un futuro di speranza per chi oggi non ha più nulla e un futuro di rinascita per questi Paesi”.

La campagna prevede la raccolta di € 1.500.000,00.


Cfr. le iniziative delle Province

Le iniziative delle Province

Le iniziative delle Province per fronteggiare l’emergenza del maremoto in Asia

Una iniziativa dell’Ufficio Italiano Kurdistan e della Provincia di Lecce

Nel corso di una conferenza stampa, in programma lunedì 13 dicembre 2004, alle ore 12, a Palazzo Adorno, verrà presentato il primo vocabolario italiano-kurdo. Si tratta di una iniziativa realizzata dall’ Ufficio Italiano Kurdistan in Italia (UIKI) e dalla Provincia di Lecce nell’ambito del progetto comunitario AsylumIsland.

Alla conferenza interverranno l’assessore provinciale alla Cooperazione Internazionale Luigi Calò, l’assessore provinciale alle Politiche Comunitarie Cosimo Durante, il curatore del vocabolario Pati Luceri ed il presidente dell’UIKI Yuskel Mehmet.

L’iniziativa riveste un’importanza rilevante per la politica d’integrazione e di pace che la Provincia di Lecce intende attuare sul territorio. Il vocabolario potrà essere acquistato attraverso un’offerta libera che l’UIKI (Ufficio Italiano Kurdistan in Italia) devolverà ad un progetto di cooperazione per il campo profughi di Mahmura, situato ai confini tra l’Iraq e la Turchia.



 

Prorogato al 28 febbraio 2005 il termine di approvazione dei bilanci

Il Consiglio dei Ministri del 29 dicembre 2004 ha approvato un decreto legge con il quale si proroga al 28 febbraio 2005 il termine di approvazione dei bilanci di previsione 2005.

Cfr. Circolare F.L. 31/2004

Melilli: “Così si dimostra la virtuosità delle Province ”

“Anche la Corte dei Conti riconosce che gli Enti locali sono costretti entro “percorsi di sopravvivenza finanziaria”, a fare ricorso all’indebitamento per assicurare i servizi ai cittadini e rimanere nei vincoli del patto di stabilità interno. Una considerazione che certo non ci consola, ma che non fa altro che confermare quanto noi stessi abbiamo più volte sottolineato al Governo e al Parlamento.”

Così il Presidente dell’Upi Fabio Melilli commenta l’indagine compiuta su un campione di 11 Province e 138 Comuni realizzato dalla Corte dei Conti, nel quale si legge che è: “evidente la difficile situazione finanziaria nella quale versano gli enti di media e piccola dimensione, i quali, per un verso vedono ridursi in termini reali le risorse su cui poter contare, dall’altro sono premuti da esigenze di spesa per corrispondere alla domanda di servizi essenziali e indispensabili avanzata dai cittadini nel quadro di quei diritti di cittadinanza che sono loro riconosciuti per costituzione” .

“E’ proprio in questo quadro, e non con letture che possono apparire distorte dei dati, che si dimostra come il ricorso all’indebitamento per sostenere gli investimenti mostra il segnale della virtuosità dei bilanci di Province e Comuni.
Le Province, poi, nonostante la situazione rappresentata correttamente dalla Corte dei Conti, hanno saputo anche contenere i costi della spesa corrente, mantenendo le spese del personale, sulla base dei dati della Ragioneria generale dello Stato, al 25%  della spesa corrente.
L’utilizzo degli strumenti di finanzia innovativa – prosegue il Presidente Melilli – da un lato testimonia il buon grado di solvibilità che Province ed Enti locali hanno in questi anni dimostrato di avere, e dall’altro, come attesta proprio questa indagine, la volontà delle Province di sostenere le politiche di investimento e lo sviluppo locale.
E che queste operazioni siano realizzate in un regime di virtuosità è attestato dalla stessa procedura di monitoraggio, cui sono soggetti gli enti, avviata di recente dal Ministero dell’economia, per l’accesso al mercato dei capitali”.

Sentenza Corte costituzionale n. 390/04

ENTI LOCALI: AUTONOMIE, GOVERNO REVOCHI DPCM SU TURN OVER

ANCI, UPI, UNCEM: SI ATTIVI CONFRONTO PER NUOVO PROVVEDIMENTO

(ANSA) Roma, 21 dicembre 04 – I Comuni, le Province e le comunità montane hanno chiesto oggi al governo la revoca del provvedimento attuativo della Finanziaria 2004 in tema di personale degli Enti locali – alla luce della sentenza della Corte costituzionale che ha sancito la incostituzionalità di alcune norme contenute nella stessa Finanziaria, proprio in materia di assunzioni negli Enti locali. In una lettera firmata congiuntamente da Leonardo Domenici, Fabio Melilli e Enrico Borghi – rispettivamente Presidenti di Anci, Upi e Uncem – inviata al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, al vice presidente Marco Follini, al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta ed ai ministri Siniscalco, Pisanu, La Loggia e Baccini, i responsabili delle associazioni degli Enti locali hanno chiesto anche la riattivazione di un tavolo di confronto in Conferenza Unificata per la sottoscrizione di un nuovo accordo, al fine di dare piena ragione alle legittime esigenze delle Autonomie locali. La sentenza della Corte Costituzionale, a proposito della introduzione del limite del 50% del turn over del personale degli Enti locali, ha ritenuto che “tale precetto, proprio perché specifico e puntuale per il suo oggetto, si risolve in una indebita invasione, da parte della legge, dell’area riservata alle autonomie regionali e agli Enti locali, alle quali la legge statale può prescrivere criteri ed obiettivi ma non imporre nel dettaglio gli strumenti concreti da utilizzare per raggiungere questi obiettivi”. Anci, Upi ed Uncem sottolineano che alla luce di questa sentenza il decreto del presidente del Consiglio dei ministri 27 luglio 2004, concernente la fissazione dei criteri e dei limiti per le assunzioni di personale a tempo indeterminato nell’anno 2004, appare viziato nel merito in quanto mera applicazione di una norma di legge dichiarata incostituzionale. Per lo stesso motivo anche l’accordo fra governo, Regioni e Autonomie locali approvato in Conferenza Unificata viene considerato come non più in grado di produrre effetti in quanto stipulato sulla base di un presupposto di legge dichiarato incostituzionale dalla Corte Costituzionale. Da qui, la necessità di riaprire un tavolo di confronto in sede di Conferenza Unificata.

Sul punto, cfr. inoltre la Nota tecnica Upi 





 

Documenti allegati:

Il commento del Presidente dell’Upi, Fabio Melilli

“Sebbene si tratti di un quadro generale, prodotto attraverso l’elaborazione di dati tanto diversi e complessi tali da lasciare adito a qualche dubbio sulla importanza o meno della classifica finale, il consueto Dossier elaborato da “Il Sole 24 ore” disegna uno spaccato della realtà italiana sul quale è possibile aprire alcune riflessioni.

La prima riguarda il fatto che, tra gli indicatori scelti a rappresentare la qualità della vita, ve ne siano molti che attengono esplicitamente a funzioni di governo esercitate dalle Province: mi riferisco a quelle che riguardano lo sviluppo economico, le politiche per la cultura e il turismo, la tutela dell’ambiente e le infrastrutture.
Ed è significativo che proprio su queste funzioni Bologna abbia costruito il proprio successo, guadagnando posizioni tali da farle conquistare per quest’anno il primo posto. Segno che, laddove ci è stato possibile esercitare a pieno queste funzioni, la Provincia ha saputo fornire un contributo importante allo sviluppo del territorio e al miglioramento della qualità della vita.

L’altra riflessione  riguarda la situazione del sud Italia, che, sebbene ancora molto indietro rispetto al Nord, si presenta in netta ripresa in quanto a dinamismo imprenditoriale: è indicativo che in questo settore le prime 12 province in classifica siano proprio del sud. E’ su questo terreno che bisogna continuare a lavorare, perché alla nascita di nuove imprese si accompagni la crescita occupazionale, lo sviluppo delle infrastrutture, la tutela dell’ambiente.

E’ positivo poi che, interrogati sui luoghi in cui preferirebbero vivere, gli italiani abbiano scelto, subito dopo le città di Roma e Firenze, i medi e piccoli centri urbani, considerati più a misura d’uomo. E’ il segno che nel governo di area vasta i cittadini riescono a trovare le risposte più immediate e rispondenti ai loro bisogni, in quanto a servizi e vivibilità”.

APPELLO A CIAMPI DI TUTTE LE AUTONOMIE

FINANZIARIA – ANCI-UPI-UNCEM, APPELLO A CIAMPI E’ DI TUTTE LE AUTONOMIE

 
Ora che tutto il sistema delle autonomie locali ha ritrovato la sua compattezza, proprio in conseguenza della situazione nella quale si verranno a trovare Comuni, Regioni, Province e Comunita’ montane con la approvazione di una legge finanziaria che, nei fatti, crea una vera e propria crisi istituzionale fra lo Stato e le Autonomie locali e regionali, la richiesta di un incontro urgente con il Capo dello Stato avanzata dalla Conferenza delle Regioni e’ ovviamente espressa anche dalle Associazioni degli Enti Locali ANCI, UPI ed UNCEM. Una richiesta di incontro che queste ultime formalizzeranno nelle prossime ore, con l’obiettivo di prospettare al Presidente della Repubblica la gravita’ e la criticita’ della situazione che si e’ venuta a creare con l’innesco di questo vero e proprio scontro istituzionale che non ha precedenti.

Auguri di La Loggia al Presidente Upi

PROVINCE: AUGURI LA LOGGIA A NEOPRESIDENTE UPI

(ANSA) – ROMA, 16 DIC – Il ministro degli Affari Regionali, Enrico La Loggia, all’apertura della seduta della Conferenza unificata ha rivolto un caloroso augurio di benvenuto e di buon lavoro al neopresidente dell’Upi, l’Unione delle Province Italiane, Fabio Melilli. Con Melilli il ministro si è successivamente intrattenuto per un breve colloquio. I due hanno convenuto di rivedersi all’ inizio del prossimo anno per fare il punto della situazione sul sistema delle province nell’ottica di un’armonica e cordiale collaborazione interistituzionale.


 

Melilli al Governo: “Non si chiuda lo spazio al dialogo”

“Se siamo qui, in piazza oggi, è per chiedere al Governo di non chiudere lo spazio al dialogo, ma di ascoltare ancora, domani, nonostante la fiducia, quello che Province, Comuni e Regioni, una parte importante di questa Repubblica, propongono per tentare la strada del risanamento senza tagli allo sviluppo e ai servizi ai cittadini”.

Questo il messaggio lanciato da Fabio Melilli, Presidente dell’Unione delle Province d’Italia, dal palco della manifestazione che ha visto in piazza Sindaci, Presidenti di Province e di Regione, Amministratori locali, per confermare l’insoddisfazione per una finanziaria che colpisce l’autonomia di bilancio degli Enti locali e taglia gli investimenti.

 “Noi che siamo parte integrante di questa Repubblica – ha detto poi Melilli – chiediamo al Governo di non bloccare le politiche di investimento locale, che per le Province vuol dire mettere in crisi il sistema delle sicurezze per le strade, per le scuole, per l’ambiente, per i servizi ai cittadini.

Le modifiche apportate dalla Camera sul patto di stabilità interno – ha ricordato Melilli – sono per le Province assolutamente insostenibili: la media del triennio 2001-2003 blocca qualsiasi politica di investimento già in atto.

Per questo chiediamo al Governo, ora che si appresta a predisporre il maxiemendamento su cui porrà la fiducia, di tornare al patto di stabilità che prevede una crescita del 4,8% sul 2003, e di escludere le spese sostenute per le funzioni trasferite dallo Stato e dalle Regioni”.

 

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