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Alluvione Marche, il Presidente Paolini chiede lo stato di calamità

“La situazione è tragica, chiediamo lo stato di calamità”.

Lo ha detto a Cantiano il presidente Giuseppe Paolini, sul posto dopo l’alluvione che ha messo in ginocchio i territori del Catria, nella provincia di Pesaro e Urbino. «Ieri mi è subito tornato alla mente la nevicata del 2012 e l’isolamento dei piccoli Comuni colpiti da quel terremoto bianco. Ma rispetto a tutto questo è niente. Basta guardarsi attorno». Il presidente della Provincia, che ha espresso la vicinanza a tutti i sindaci del territorio del Catria, in queste ore è in stretto contatto con il presidente delle Province italiane Michele De Pascale: «Ci ha trasmesso la solidarietà delle Province italiane e il sostegno ai nostri territori flagellati dall’alluvione. In due ore è caduta una quantità d’acqua devastante. I piccoli Comuni dell’entroterra non possono essere lasciati soli dallo Stato. Servono risorse e come Provincia rappresenteremo questa posizione, anche attraverso l’Upi», ha evidenziato Paolini in piazza, tra i cantaniesi al lavoro: «Gli abitanti del territorio del Catria sono forti e ce la stanno mettendo già tutta per ripartire. Faremo tutto quello che è possibile fare per loro». Mezzi della Provincia al lavoro insieme a quelli privati sulle strade al momento chiuse: Cantiano-Chiaserna, Serra Sant’Abbondio-Eremo Fonte Avellana, Acquaviva-Monte Catria, Serra Sant’Abbondio-Pergola.

 

 

On line le registrazioni del webinar su “Attuazione del PNRR: obblighi e punti di attenzione”

La registrazione video del webinar L’attuazione degli interventi del PNRR: obblighi e punti di attenzione. Focus sulle ultime circolari emanate con relatore la dott.ssa Sonia Caffù, dirigente presso Ministero dell’Economia e delle Finanze è disponibile nel canale YouTube della Scuola di Amministrazione del Comune di Genova a questo link

Documentazione utile  (slides, guide, FAQ) è a disposizione nella pagina dedicata al webinar a questo link

PNRR: il Bando per rilanciare il settore ricettivo

Dal PNRR 150 milioni per rilanciare il settore ricettivo

Valorizzare e riqualificare immobili turistico-ricettivi per ripartire dopo la pandemia e generare un impatto positivo sull’occupazione e sul PIL locale. È l’obiettivo del bando che selezionerà almeno 12 immobili da acquisire e ristrutturare entro il 31 dicembre 2025.

Gli investimenti saranno diretti anche alle zone economicamente più svantaggiate o alle aree secondarie dove si punta a promuovere lo sviluppo dei flussi turistici.

L’operazione di valorizzazione avverrà attraverso il Fondo immobiliare gestito da CDP Real Asset Sgr e sottoscritto dal Ministero del Turismo con 150 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Il bando si rivolge ai soggetti pubblici e privati proprietari di immobili a destinazione turistico-ricettiva o che abbiano avviato l’iter urbanistico per ottenere il cambio di destinazione d’uso prima del 1° novembre 2021.

Il termine per presentare la manifestazione d’interesse è il 31 agosto 2022. Ulteriori informazioni e le modalità di adesione sono disponibili al seguente link.

 

Il Presidente della Repubblica visita la Provincia di Ravenna per il Centenario dell’assalto squadrista alla sede della Federazione delle Cooperative

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato l’ospite d’onore alla cerimonia per il Centenario dell’assalto squadrista alla sede della Federazione delle Cooperative della Provincia di Ravenna,  promosso dal Comune e dalla Provincia di Ravenna in collaborazione con Legacoop, Legacoop Romagna, Federazione delle cooperative e l’intero movimento cooperativo di Legacoop.

L’evento dal titolo ‘Estate 1922: attentato fascista alla libertà centenario dell’assalto squadrista alla sede della Federazione delle Cooperative della Provincia di Ravenna’ ripercorre i fatti accaduti nello notte tra il 27 e il 28 luglio del 1922 quando il Palazzo della Provincia, allora sede della Federazione delle Cooperative, fu incendiato dalle squadre fasciste guidate da Italo Balbo e Dino Grandi.

Nell’occasione il Presidente Mattarella è stato accompagnato dal Presidente della Provincia e Sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, in visita al Palazzo che dal dopoguerra è stato destinato a sede della Provincia di Ravenna.

Lo scorso hanno il Consiglio provinciale di Ravenna ha approvato l’istanza rivolta al Presidente della Repubblica e al Ministero della Difesa per valutare la possibilità di assegnare la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Provincia di Ravenna.

Attualmente la Provincia di Ravenna è insignita della Medaglia d’Argento al Valore Civilie.

La richiesta è stata presentata a seguito di un approfondimento storico realizzato dall’Istituto Storico della Resistenza, in virtù del ruolo che il territorio dell’intera provincia di Ravenna ha avuto nei più aspri e prolungati combattimenti di tutta la fase finale della Campagna d’Italia tra l’estate 1944 e la primavera 1945. Si trattò di una delle più grandi operazioni mai condotta in Italia da partigiani ben organizzati e di varia ispirazione politica, guidati da Arrigo Boldrini (Bulow), con alle spalle il Comitato di Liberazione Nazionale presieduto da Benigno Zaccagnini. La stretta collaborazione fra Alleati e partigiani assicurò la capacità di resistere all’invasore e di salvaguardare il grande patrimonio artistico bizantino del centro storico ravennate.

 

Il Presidente della Repubblica visita la Provincia di Ravenna per il Centenario dell’assalto squadrista alla sede della Federazione delle Cooperative

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato l’ospite d’onore alla cerimonia per il Centenario dell’assalto squadrista alla sede della Federazione delle Cooperative della Provincia di Ravenna,  promosso dal Comune e dalla Provincia di Ravenna in collaborazione con Legacoop, Legacoop Romagna, Federazione delle cooperative e l’intero movimento cooperativo di Legacoop.

L’evento dal titolo ‘Estate 1922: attentato fascista alla libertà centenario dell’assalto squadrista alla sede della Federazione delle Cooperative della Provincia di Ravenna’ ripercorre i fatti accaduti nello notte tra il 27 e il 28 luglio del 1922 quando il Palazzo della Provincia, allora sede della Federazione delle Cooperative, fu incendiato dalle squadre fasciste guidate da Italo Balbo e Dino Grandi.

Nell’occasione il Presidente Mattarella è stato accompagnato dal Presidente della Provincia e Sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, in visita al Palazzo che dal dopoguerra è stato destinato a sede della Provincia di Ravenna.

Lo scorso hanno il Consiglio provinciale di Ravenna ha approvato l’istanza rivolta al Presidente della Repubblica e al Ministero della Difesa per valutare la possibilità di assegnare la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Provincia di Ravenna.

Attualmente la Provincia di Ravenna è insignita della Medaglia d’Argento al Valore Civilie.

La richiesta è stata presentata a seguito di un approfondimento storico realizzato dall’Istituto Storico della Resistenza, in virtù del ruolo che il territorio dell’intera provincia di Ravenna ha avuto nei più aspri e prolungati combattimenti di tutta la fase finale della Campagna d’Italia tra l’estate 1944 e la primavera 1945. Si trattò di una delle più grandi operazioni mai condotta in Italia da partigiani ben organizzati e di varia ispirazione politica, guidati da Arrigo Boldrini (Bulow), con alle spalle il Comitato di Liberazione Nazionale presieduto da Benigno Zaccagnini. La stretta collaborazione fra Alleati e partigiani assicurò la capacità di resistere all’invasore e di salvaguardare il grande patrimonio artistico bizantino del centro storico ravennate.

 

Governo, de Pascale UPI “ territori al centro della piattaforma dei partiti”

“Il Governo Draghi è stato molto attento ai territori, che sono stati posti dal Presidente del Consiglio al centro del PNRR. Con i Ministri che hanno avuto responsabilità sui temi delle Province, da Gelmini a Giovannini a Lamorgese, da Franco a Brunetta, da Carfagna a Bianchi, c’è stata collaborazione, condivisione e rispetto. Se come sembra ci saranno elezioni a brevissimo, chiediamo ai partiti politici di avviare un confronto immediato, perché nelle piattaforme elettorali siano evidenti i temi che riguardano direttamente i territori, e le Province in particolare per quanto ci attiene”.

Lo dichiara il Presidente dell’UPI Michele de Pascale, che sottolinea come “ Ci sono questioni urgenti che devono essere considerate priorità, dalla revisione della riforma del TUEL al sostegno economico a Province e Comuni che rischiano di non poter garantire servizi e investimenti a causa del crollo delle entrate e dell’aumento dei costi di energia e materiali. Occorre non interrompere il percorso di attuazione del PNRR, proprio ora che si sta avvicinando la fase di messa a terra delle opere. Serve dare piena attuazione ai principi autonomistici. Noi come UPI abbiamo una piattaforma di proposte: ci aspettiamo che chi si candida a guidare il Paese consideri Regioni. Province e Comuni come alleati istituzionali con cui definire l’agenda politica dei territori e delle comunità”

ASSEMBLEA NAZIONALE DELLE PROVINCE: NOTE E DOCUMENTI.

Pubblichiamo i documenti, le note, i comunicati, di chi è intervenuto nei panel di discussione dell’Assemblea

 

MESSAGGIO DI SALUTO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA Messaggio del Presidente della Repubblica

MESSAGGIO DI SALUTO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO MARIO DRAGHI Messaggio del Presidente del Consiglio per l’Assemblea Nazionale delle Province d’Italia

INTERVENTO DEL MINISTRO DELLA PA RENATO BRUNETTA Intervento Ministro Brunetta

INTERVENTO DEL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE PATRIZIO BIANCHI Presentazione Ministro Istruzione UPI 14 luglio 2022

Intervento della VicePresidente UPI Silvia Chiassai Martini Intervento Presidente Chiassai Assemblea UPI Ravenna 22

Intervento del VicePresidente Vicario UPI, Stefano Marcon intervento Presidente Marcon_14 luglio 2022

Intervento del Presidente UPI Emilia Romagn, Gian Domenico Tomei, Presidente Provincia Modena Intervento Presidente Tomei UPI Assemblea 13 luglio 2022

Saluto del Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini – NOTA AGENZIA BONACCINI

RELAZIONE DEL PRESIDENTE UPI MICHELE DE PASCALE Relazione del Presidente Michele de Pascale_

Come cambiano le Province: le riforme istituzionali e la riorganizzazione della mission

Roberto Padrin, Presidente Provincia Belluno Nota Stampa Padrin

Antonio Pompeo, Presidente della Provincia di Frosinone – Intervento del Presidente Antonio Pompeo

Investire nel futuro: sostenibilità, sicurezza, innovazione. I Piani per le scuole superiori nel PNRR

Piero Marrese, Presidente della Provincia di Matera – Le scuole della Provincia – Risultati

Sandro Parcaroli, Presidente Provincia Macerata – Le scuole delle Province delle Marche

Le nuove Province: come stabilizzare istituzioni e bilanci

Gianni Lorenzetti, Presidente Provincia Massa Carrara – La situazione finanziaria delle Province Toscane

 

ASSEMBLEA NAZIONALE DELLE PROVINCE: NOTE E DOCUMENTI.

Pubblichiamo i documenti, le note, i comunicati, di chi è intervenuto nei panel di discussione dell’Assemblea

 

MESSAGGIO DI SALUTO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA Messaggio del Presidente della Repubblica

MESSAGGIO DI SALUTO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO MARIO DRAGHI Messaggio del Presidente del Consiglio per l’Assemblea Nazionale delle Province d’Italia

INTERVENTO DEL MINISTRO DELLA PA RENATO BRUNETTA Intervento Ministro Brunetta

INTERVENTO DEL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE PATRIZIO BIANCHI Presentazione Ministro Istruzione UPI 14 luglio 2022

Intervento della VicePresidente UPI Silvia Chiassai Martini Intervento Presidente Chiassai Assemblea UPI Ravenna 22

Intervento del VicePresidente Vicario UPI, Stefano Marcon intervento Presidente Marcon_14 luglio 2022

Intervento del Presidente UPI Emilia Romagn, Gian Domenico Tomei, Presidente Provincia Modena Intervento Presidente Tomei UPI Assemblea 13 luglio 2022

Saluto del Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini – NOTA AGENZIA BONACCINI

RELAZIONE DEL PRESIDENTE UPI MICHELE DE PASCALE Relazione del Presidente Michele de Pascale_

Come cambiano le Province: le riforme istituzionali e la riorganizzazione della mission

Roberto Padrin, Presidente Provincia Belluno Nota Stampa Padrin

Antonio Pompeo, Presidente della Provincia di Frosinone – Intervento del Presidente Antonio Pompeo

Investire nel futuro: sostenibilità, sicurezza, innovazione. I Piani per le scuole superiori nel PNRR

Piero Marrese, Presidente della Provincia di Matera – Le scuole della Provincia – Risultati

Sandro Parcaroli, Presidente Provincia Macerata – Le scuole delle Province delle Marche

Le nuove Province: come stabilizzare istituzioni e bilanci

Gianni Lorenzetti, Presidente Provincia Massa Carrara – La situazione finanziaria delle Province Toscane

 

Grande successo per l’Assemblea Nazionale delle Province a Ravenna: la fotogallery

 
L’Assemblea Nazionale delle Province è stata un grande successo.
Due giorni ricchi di contenuti e di scambi, con decine di Presidenti di Province intervenuti dal palco a confrontarsi con i tanti Ministri e i rappresentanti di Regioni e Comuni che si sono susseguiti: un confronto nel qualse si è raccontato il Paese reale, le sue opportunità e gli ostacoli che lo frenano e si è riconfermata la necessità di stringere un’alleanza per mettere al centro le comunità e i territori.
Un ringraziamento particolare al Gruppo Hera che ha supportato l’Assemblea.
 
Sfoglia di seguito la gallery

 

ASSEMBLEA NAZIONALE DELLE PROVINCE: I VIDEO DEI LAVORI DELLE GIORNATE

E’ possibile rivedere i lavori delle giornate dell’Assemblea ai seguenti  link

MERCOLEDI’ 13 LUGLIO 2022

Intervento della VicePresidente UPI Silvia Chiassai Martini

saluti istituzionali

Antonio Decaro, Presidente ANCI

Castrese de Rosa, Prefetto di Ravenna

Gian Domenico Tomei, Presidente UPI

Stefano Bonaccini, Presidente Emilia Romagna

RELAZIONE DEL PRESIDENTE DELL’UPI MICHELE DE PASCALE

Conclusione dei lavori

Prof. Renato Brunetta, Ministro della PA

Prof. Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture per la mobilità sostenibile

 

GIOVEDI’ 14 LUGLIO

Roberto Padri, Vice Presidente UPI Veneto

Massimiliano Fedriga, Presidente Conferenza delle Regioni

Prof. Patrizio Bianchi, Ministro dell’Istruzione

Come cambiano le Province: le riforme istituzionali e la riorganizzazione della mission

Matteo Ricci, Presidente AliAutonomie

Marco Gabusi, Assessore Regione Piemonte, Coordinatore Commissione Affari istituzionali e generali Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

Antonio Pompeo. Presidente Provincia Frosinone

Laura Pernazza, Presidente Provincia Terni

Luca Santambrogio, Presidente Provincia Monza Brianza

Claudio Scajola, Presidente Provincia Imperia

 

Investire nel futuro: sostenibilità, sicurezza, innovazione. I Piani per le scuole superiori nel PNRR

Rosaria Succurro, Presidente Provincia Cosenza

Piero Marrese, Presidente Provincia Matera

Antonio Caruso, Presidente Provincia L’Aquila

Emanuele Ramella, Presidente Provincia Biella

Sandro Parcaroli, Presidente Provincia Macerata

Andrea Massari, Presidente Provincia Parma

Interventi

Elena Bonetti, Ministra della Famiglia e delle Pari opportunità

Mara Carfagna, Ministra per il Sud e la coesione territoriale

Maria Stella Gelmini, Ministra per gli Affari regionali

 

GIOVEDI’ 14 LUGLIO, ORE 14,30 – 17,00

Luciana Lamorgese, Ministra dell’Interno

On. Laura Castelli, Viceministra dell’Economia e delle Finanze

Le nuove Province: come stabilizzare istituzioni e bilanci

Pierluigi Peracchini, Presidente Provincia della Spezia

Enrico Bussalino. Presidente Provincia Alessandria

Stefania Proietti, Presidente Provincia Perugia

Stefano Minerva, Presidente Provincia Lecce

Pasquale Gandolfi, Presidente Provincia Bergamo

Michele Strianese, Presidente Provincia Salerno

Gianni Lorenzetti, Presidente Provincia Massa Carrara

CONCLUSIONI DEI LAVORI DELL’ASSEMBLEA

Michele de Pascale Presidente UPI

 

ASSEMBLEA NAZIONALE UPI: LA RELAZIONE DEL PRESIDENTE MICHELE DE PASCALE

Di seguito alcuni passaggi significativi della relazione con cui il Presidente dell’UPI Michele de Pascale ha aperto i lavori dell’Assemblea Nazionale delle Province.

A QUESTO LINK, IL TESTO INTEGRALE Relazione del Presidente Michele de Pascale

“L’Italia ha bisogno di tornare a investire sulle Province, con una nuova agenda politica che ne esalti le qualità e le potenzialità, puntando su una crescita egualitaria, omogenea, sostenibile dei territori e delle comunità”.

“Gli ultimi interventi del Governo, lo dobbiamo dire con determinazione, sono del tutto insufficienti e lasciano i territori senza alcun aiuto concreto”.

Ma non si tratta di intervenire solo sulla congiuntura: servono interventi strutturali, una vera e propria riforma che assicuri alle Province l’autonomia tributaria e finanziaria garantita dalla Costituzione, che oggi non è realizzabile perché fondata su entrate troppo condizionate dal ciclo economico. Con la viceministra all’Economia, Laura Castelli torneremo con forza a ribadire la necessità di nuove risorse e fondi per le Province, i cui bilanci sono messi a rischio da un calo inarrestabile delle entrate da Ipt e RCAuto, a fronte di un aumento vertiginoso dei costi dei materiali e delle spese per l’energia”.

“Dalla prossima Legge di Bilancio 2023/25 ci aspettiamo anche risposte strutturali, che finalmente risolvano le criticità finanziarie: chiediamo che siano incrementate per ulteriori 300 milioni di euro le risorse già assegnate per il 2023 a Province e Città Metropolitane, per accelerare il percorso di recupero di equilibrio dei bilanci di parte corrente da subito e per colmare, nei prossimi anni, il gap evidenziato alla Commissione fabbisogni standard. C’è poi la necessità di un intervento strutturale  sul tema delle entrate tributarie delle Province”.

“Proponiamo un ‘Patto autonomistico’ tra Regioni, Province e Comuni per definire, a partire dai territori, priorità condivise che valorizzino i principi di autonomia e di sussidiarietà, esaltino il ruolo delle Regioni di legislazione, programmazione e coordinamento e il ruolo di Comuni e Province nell’esercizio delle funzioni amministrative, sia nelle Regioni a statuto ordinario, sia nelle Regioni a statuto speciale”.

“Noi abbiamo già alcune proposte che riteniamo essenziali. Vogliamo assicurare uno sviluppo equo e sostenibile di tutto il Paese  per questo chiediamo che le risorse, europee, nazionali, regionali, che nella prossima legislatura saranno destinate a completare gli investimenti del Pnrr, siano indirizzate prioritariamente a quei territori che non hanno potuto giovare dell’opportunità del Piano”.

“Vogliamo costruire un ordinamento delle autonomie locali coerente con i principi del titolo V della Costituzione. Per questo chiediamo che nella prossima legislatura il Parlamento, finalmente, approvi la nuova ‘Carta delle Autonomie’ per fornire una cornice di riferimento stabile ai Comuni, alle Province e alle Città metropolitane”.

“Deve essere assicurata l’autonomia di entrata e di spesa a tutte le istituzioni territoriali. Per questo chiediamo che siano attuati i principi del federalismo fiscale individuando tributi propri, compartecipazioni e fondi perequativi che garantiscano la piena copertura degli oneri connessi all’esercizio delle funzioni”.

“Questo governo non ci potrà dire che non ha approvato la riforma del Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali perché c’è stata la crisi di governo in questo momento. Questo non è raccontabile”.

“È stata una due giorni – ha detto – in cui abbiamo dato con forza il senso delle nostre proposte, con un grande contributo degli enti locali. Credo che questa vicenda, a cui abbiamo lavorato con forza e con dedizione per chiudere questi sei anni post referendum, al di là delle vicende che faranno cadere o non faranno cadere il governo nelle prossime ore, credo che non sia una pagina seria quella del governo rispetto alla conclusione di questo percorso”. “Oggi – ha continuato – negli interventi dei ministri che hanno parlato di questo tema non c’è stata nemmeno la responsabilità di spiegare perché questo disegno di legge non viene approvato.

Difficilmente mi è capitato di vedere per così tanto tempo non fare qualcosa senza sentirsi in dovere di spiegare perché questa cosa non viene fatta.

Anche l’ennesima mediazione di stralciare le norme che non piacciono all’Anci e di approvare solo il pacchetto minimo di norme che riguardano le Province era – è – l’ennesimo passo, e noi ci siamo”.

ASSEMBLEA NAZIONALE UPI: LA RELAZIONE DEL PRESIDENTE MICHELE DE PASCALE

Di seguito alcuni passaggi significativi della relazione con cui il Presidente dell’UPI Michele de Pascale ha aperto i lavori dell’Assemblea Nazionale delle Province.

A QUESTO LINK, IL TESTO INTEGRALE Relazione del Presidente Michele de Pascale

“L’Italia ha bisogno di tornare a investire sulle Province, con una nuova agenda politica che ne esalti le qualità e le potenzialità, puntando su una crescita egualitaria, omogenea, sostenibile dei territori e delle comunità”.

“Gli ultimi interventi del Governo, lo dobbiamo dire con determinazione, sono del tutto insufficienti e lasciano i territori senza alcun aiuto concreto”.

Ma non si tratta di intervenire solo sulla congiuntura: servono interventi strutturali, una vera e propria riforma che assicuri alle Province l’autonomia tributaria e finanziaria garantita dalla Costituzione, che oggi non è realizzabile perché fondata su entrate troppo condizionate dal ciclo economico. Con la viceministra all’Economia, Laura Castelli torneremo con forza a ribadire la necessità di nuove risorse e fondi per le Province, i cui bilanci sono messi a rischio da un calo inarrestabile delle entrate da Ipt e RCAuto, a fronte di un aumento vertiginoso dei costi dei materiali e delle spese per l’energia”.

“Dalla prossima Legge di Bilancio 2023/25 ci aspettiamo anche risposte strutturali, che finalmente risolvano le criticità finanziarie: chiediamo che siano incrementate per ulteriori 300 milioni di euro le risorse già assegnate per il 2023 a Province e Città Metropolitane, per accelerare il percorso di recupero di equilibrio dei bilanci di parte corrente da subito e per colmare, nei prossimi anni, il gap evidenziato alla Commissione fabbisogni standard. C’è poi la necessità di un intervento strutturale  sul tema delle entrate tributarie delle Province”.

“Proponiamo un ‘Patto autonomistico’ tra Regioni, Province e Comuni per definire, a partire dai territori, priorità condivise che valorizzino i principi di autonomia e di sussidiarietà, esaltino il ruolo delle Regioni di legislazione, programmazione e coordinamento e il ruolo di Comuni e Province nell’esercizio delle funzioni amministrative, sia nelle Regioni a statuto ordinario, sia nelle Regioni a statuto speciale”.

“Noi abbiamo già alcune proposte che riteniamo essenziali. Vogliamo assicurare uno sviluppo equo e sostenibile di tutto il Paese  per questo chiediamo che le risorse, europee, nazionali, regionali, che nella prossima legislatura saranno destinate a completare gli investimenti del Pnrr, siano indirizzate prioritariamente a quei territori che non hanno potuto giovare dell’opportunità del Piano”.

“Vogliamo costruire un ordinamento delle autonomie locali coerente con i principi del titolo V della Costituzione. Per questo chiediamo che nella prossima legislatura il Parlamento, finalmente, approvi la nuova ‘Carta delle Autonomie’ per fornire una cornice di riferimento stabile ai Comuni, alle Province e alle Città metropolitane”.

“Deve essere assicurata l’autonomia di entrata e di spesa a tutte le istituzioni territoriali. Per questo chiediamo che siano attuati i principi del federalismo fiscale individuando tributi propri, compartecipazioni e fondi perequativi che garantiscano la piena copertura degli oneri connessi all’esercizio delle funzioni”.

“Questo governo non ci potrà dire che non ha approvato la riforma del Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali perché c’è stata la crisi di governo in questo momento. Questo non è raccontabile”.

“È stata una due giorni – ha detto – in cui abbiamo dato con forza il senso delle nostre proposte, con un grande contributo degli enti locali. Credo che questa vicenda, a cui abbiamo lavorato con forza e con dedizione per chiudere questi sei anni post referendum, al di là delle vicende che faranno cadere o non faranno cadere il governo nelle prossime ore, credo che non sia una pagina seria quella del governo rispetto alla conclusione di questo percorso”. “Oggi – ha continuato – negli interventi dei ministri che hanno parlato di questo tema non c’è stata nemmeno la responsabilità di spiegare perché questo disegno di legge non viene approvato.

Difficilmente mi è capitato di vedere per così tanto tempo non fare qualcosa senza sentirsi in dovere di spiegare perché questa cosa non viene fatta.

Anche l’ennesima mediazione di stralciare le norme che non piacciono all’Anci e di approvare solo il pacchetto minimo di norme che riguardano le Province era – è – l’ennesimo passo, e noi ci siamo”.

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