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QUIRINALE, UPI “FACCIAMO APPELLO AL PRESIDENTE MATTARELLA. Il PAESE HA BISOGNO DEL SUO PREZIOSO SERVIZIO

“E’ evidente che il susseguirsi degli eventi collegati all’elezione del Presidente della Repubblica sta via via gettando discredito sulle istituzioni della Repubblica. Le oggettive difficoltà legate a un quadro politico frammentato e alla fase finale della legislatura stanno pregiudicando gli sforzi messi in campo da tutti per fronteggiare la pandemia e cogliere le nuove opportunità di investimento.
In un quadro oggettivamente inedito, nell’assoluto rispetto delle prerogative dei grandi elettori a cui la Costituzione assegna il compito di eleggere il Presidente della Repubblica, rivolgo un appello sincero al Presidente Sergio Mattarella affinché rivaluti la sua indisponibilità a ricoprire nuovamente l’incarico di Presidente della Repubblica.
Tutti abbiamo profondamente compreso le ragioni politiche e umane che sono alla base di questa sua posizione, ma dopo questi due anni, che mai avremmo potuto immaginare di vivere, è evidente che la Repubblica e le sue Istituzioni, le nostre Città, Province e Regioni hanno ancora bisogno del suo prezioso servizio, per tenerci uniti e guidarci nell’ultimo passo fuori da questa crisi e verso una strada finalmente nuova”.

È  l’appello lanciato dal Presidente dell’UPI Michele de Pascale  Sindaco e Presidente della Provincia di Ravenna

Giro d’Italia 2022: interlocuzione tra la Provincia di Brescia e il Comitato organizzatore della tappa bresciana

Questa mattina a Palazzo Broletto il Presidente della Provincia di Brescia, Samuele Alghisi, e il Vice Presidente, Guido Galperti, hanno incontrato il Comitato organizzatore della tappa bresciana del Giro d’Italia 2022, che partirà da Salò il 24 maggio, con arrivo ad Aprica.

“Sono lieto che dopo molto tempo il Giro d’Italia torni nel bresciano, per altro con una tappa emozionante che inciderà molto sulla conquista della Maglia Rosa – ha dichiarato il Presidente Alghisi. La Provincia collaborerà affinché la competizione ciclistica tra le più famose al mondo possa portare visibilità e indotti economici al territorio bresciano. La partenza sul Lago di Garda sarà solo l’inizio di un viaggio adrenalinico che condurrà i ciclisti in Valle Sabbia e in Valle Camonica, compiendo un percorso che il Giro d’Italia non effettua dal ’98, quando a gareggiare c’era Pantani. Occasioni come queste sono fondamentali per dare visibilità al territorio bresciano, ricco di attrazioni e di amenità naturali che vanno dalla pianura alle montagne, dai laghi alle colline.”

Provincia di Belluno: Lozzo di Cadore, partirà entro l’anno la sistemazione della frana di Revis

Partiranno entro l’anno i lavori di sistemazione della frana di Revis, a Lozzo di Cadore. La Provincia di Belluno ha approvato il progetto definitivo di riduzione sostanziale del rischio per un dissesto che da anni minaccia l’abitato sottostante; e nelle ultime settimane ha anche già contrattualizzato una prima tranche dell’opera. Si tratta di un intervento poderoso, del valore complessivamente di 2,5 milioni di euro, finalizzato a garantire sicurezza in una zona dove da anni si verificano cadute di massi e materiale, proprio sopra il centro di Lozzo, con interessamento anche della vecchia statale 51 bis e del rio Rin. Gli ultimi episodi hanno visto un aggravarsi della situazione a seguito della tempesta Vaia, tanto che nell’aprile 2019 un masso di medie dimensioni staccatosi dal versante franoso è finito addosso a un’abitazione. 

«In quell’occasione la Provincia era intervenuta con una somma urgenza» ricorda il presidente, Roberto Padrin. «Ora, a seguito di indagini dettagliate e aggiornate tramite drone e sistemi laser-scanner, abbiamo predisposto un progetto per un intervento definitivo, assai corposo. Le risorse ci sono: 1,7 milioni rientrano nel finanziamento Vaia, mentre 800mila euro sono uno stanziamento dalle casse provinciali».

I lavori cominceranno non appena ci saranno le condizioni climatiche adatte; secondo il cronoprogramma dovrebbero durare due anni e mezzo. Si tratta infatti di un cantiere complesso, che partirà dalla realizzazione di una pista di cantiere in grado di portare in sicurezza i mezzi d’opera sul luogo dell’intervento. Dopodiché verrà disposto lo scavo in parete, con una riprofilatura che riprenderà i lavori già fatti negli anni Novanta; e sarà ridotta di molto la dimensione della zona franosa, con l’asportazione di quasi 100mila metri cubi di materiale dalla scarpata.

«Sono molto soddisfatto del fatto che si sia trovata una progettazione per questa operazione che per quanto complessa è fondamentale per il paese di Lozzo, in quanto metterà in sicurezza l’abitato e il rio Rin – afferma il sindaco, Alessio Zanella -. Ringrazio l’ex consigliere provinciale Massimo Bortoluzzi per tutto l’impegno messo in quest’opera, e la Provincia che l’ha inserita tra le priorità».

«Con questo intervento andiamo a sistemare un problema annoso, particolarmente impattante per gli abitanti di Lozzo» conclude il presidente Padrin. «Ringrazio l’ex consigliere provinciale Massimo Bortoluzzi, che aveva assunto l’impegno per questa operazione».

Provincia di Reggio Emilia: Sicurezza, via al monitoraggio dei ponti sul Po

Un innovativo sistema di monitoraggio strutturale dei ponti in continuo – ovvero h24 sette giorni su sette – che permetterà di valutare, oltre a eventuali criticità, anche danneggiamenti e usura della struttura, consentendo così di programmare interventi mirati, meno costosi e più efficienti. E che, grazie ai sensori ambientali, sarà pure in grado di monitorare costantemente la qualità dell’aria, condividendo i dati con Arpae, mentre un rilevatore misurerà temperatura del manto stradale, temperatura di congelamento, altezza dello strato d’acqua ed altri indicatori: manto stradale secco, umido, bagnato, ghiacciato, nevoso e salinità residua, fondamentali per assicurare una transito in piena sicurezza e programmare con esattezza gli interventi di salatura, anche sulla rete stradale circostante.

E’ l’ulteriore investimento che la Provincia di Reggio Emilia sta effettuando per la sicurezza della propria rete stradale, composta da un migliaio di chilometri e da circa 630 manufatti, tra ponti, viadotti e cavalcavia. A partire dai ponti sul Po, quelli sicuramente più importanti, ma anche maggiormente impegnativi sotto il profilo dalla manutenzione. “Da lunedì prossimo, sul ponte della Sp 111 tra Boretto e Viadana di Mantova, inizierà l’installazione  dell’innovativo sistema di monitoraggio che permetterà di migliorare le gestione dell’opera ed individuare eventuali criticità sulla struttura, permettendoci di intervenire per tempo laddove fosse necessario, ottimizzando le risorse economiche, ma soprattutto rendendo ancora più sicura la mobilità”, spiega il presidente della Provincia, Giorgio Zanni.

Progettato dal Servizio Infrastrutture della Provincia, anche sulla base delle linee guida 2020 del Ministero, il servizio di monitoraggio strutturale è stato affidato con gara, per un importo di 180.000 euro, alla M3S, società di Roma specializzata nel monitoraggio statico e sismico strutturale. “Ma il nostro obiettivo è di estendere questa metodologia, che consente una conoscenza approfondita delle condizioni strutturali dei manufatti, ai nostri principali ponti: sicuramente quello, sempre sul Po, tra Guastalla e Dosolo, per il quale abbiamo già destinato una somma simile, ma anche i tre viadotti della Sp486R Saltino, Lugo e Cerredolo, per i quali pensiamo di predisporre un altro progetto interno per partecipare al primo bando disponibile”, aggiunge il presidente Zanni.

Da lunedì 31 gennaio sul ponte della Sp 111 tra Boretto e Viadana partiranno pertanto i lavori – che inevitabilmente comporteranno fino a venerdì 4 febbraio la circolazione a senso unico alternato – per consentire  l’installazione da parte della M3S del sofisticato sistema di monitoraggio. “Saranno installati 24 accelerometri triassiali, 6 inclinometri biassiali, 38 distanziometri lineari, 4 videocamere per la videoispezione, 1 sensore di monitoraggio delle condizioni del manto stradale, 8 sensori ambientali e 1 per rilevare Pm10 e Pm2.5 – spiega il dirigente del Servizio Infrastrutture della Provincia, Valerio Bussei – Una volta collaudato, presumibilmente dal primo marzo, tutta questa molte di dati confluirà in una centrale operativa attiva h24, che provvederà ad analizzarli, controllare il corretto funzionamento dei dispositivi, risolvere prontamente i problemi che dovessero presentarsi. Inoltre, saranno impostate delle soglie d’allarme superate le quali la centrale operativa invierà alert ai nostri funzionari per mezzo di sms, chiamata telefonica ed e-mail, permettendoci di essere avvisati in tempo reale e di intervenire immediatamente”.

La centrale operativa della 3MS, oltre agli eventuali allert, invierà poi, a cadenza annuale e ogni volta ce ne fosse bisogno, un report completo di tutti i dati e la loro interpretazione ingegneristica: frequenze rilevate, spostamenti letti sia su seggiole sia in centro campata, dati ambientali e di temperatura del manto stradale. “Questo sistema, oltre a innalzare sensibilmente il controllo della struttura e assicurare il transito in condizioni di sicurezza – conclude Bussei – nell’arco del periodo di monitoraggio ci consentirà di orientare sempre più il processo di gestione dei manufatti verso una manutenzione programmata”.

La presidente della Provincia di Livorno esprime preoccupazione per l’aggressione antisemita subita da un bambino

La presidente della Provincia di Livorno Marida Bessi, esprime sconcerto e preoccupazione per il grave episodio di antisemitismo, accaduto in Val di Cornia, di cui è stato vittima un bambino.

Le parole sono pietre, e mai come oggi la frase di Carlo Levi trova un’infelice conferma nelle offese antisemite rivolte da due ragazzine ed un bambino, che è stato anche aggredito fisicamente.

Cos’è che non ha funzionato nel meccanismo delicato della trasmissione della memoria, di quella che fu l’immane tragedia dello sterminio degli ebrei ad opera del nazismo.

Perchè due ragazze, poco più che bambine anche loro, prendono di mira un loro quasi coetaneo con frasi che mai penseremmo di sentire nella nostra comunità?

E’ successo qui, in un paese della nostra provincia, in un tempo presente che ci rimanda ad un passato odioso.

Forse neanche loro sapevano bene di cosa stavano parlando, ma quel riferimento allo sbattere l’ebreo in un forno, quell’umiliare il bambino con sputi, calci e offese, fa male, perchè significa che non si è fatto abbastanza per far conoscere l’orrenda realtà di migliaia di bambini mandati a morire nei campi di sterminio.

La Provincia, in diverse occasioni legate alla commemorazione del Giorno della Memoria, ha proposto la mostra dei disegni dei bambini di Terezin, perché si conoscesse la storia delle migliaia di ebrei, tra cui tantissimi fanciulli, ammassati là prima di essere avviati ai lager per essere eliminati.

Quest’anno, il 27 gennaio, l’Amministrazione Provinciale inaugurerà una mostra documentaria dedicata all’artista Charlotte Salomon, giovane ebrea berlinese, deportata ad Auschwitz, dove morì a soli 26 anni, anche lei poco più che ragazzina.

Ci ha lasciato una sola grande opera, realizzata durante il dilagare del nazismo in Germania, in cui parla della sua vita e della sua famiglia.

Una goccia nel mare della memoria, ma spero che, pur con le limitazioni imposte dalla pandemia, gli studenti possano venire a visitarla, per conoscere quello che è stato di milioni di uomini e donne, tanti ragazzi e e ragazze come loro, e chiedersi come è potuto accadere che niente abbia fermato l’odio e la furia della Soluzione Finale voluta da Hitler e avallata senza pietà dai gerarchi nazisti e fascisti.

Spero che le due ragazze comprendano l’enormità del loro gesto e che siano accompagnate in percorso di conoscenza e consapevolezza, che è prima di tutto un percorso che dobbiamo fare tutti, per far sì che la memoria di quello che è stata la Shoa non venga mai meno.

Esprimo tutta la mia solidarietà e vicinanza al presidente della Comunità Ebraica livornese, nella speranza che fatti del genere non accadano più”.

Questa la dichiarazione della Presidente della Provincia di Livorno, Marida Bessa

Rigenerazione urbana: Fedriga, Decaro e De Pascale, iniziativa Governo risponde a sollecitazione di regioni ed Enti locali

Ulteriori 905 milioni, relativi al periodo 2022-2026, saranno destinati a rafforzare gli investimenti in progetti di rigenerazione urbana volti a ridurre le situazioni di emarginazione e degrado sociale già varati in attuazione del PNRR.

Il Governo ha quindi accolto la proposta avanzata da Massimiliano Fedriga (Presidente dalla Conferenza delle regioni), Antonio Decaro (Presidente Anci) e da Michele de Pascale (Presidente Upi) nei giorni scorsi per imprimere un forte sviluppo alle economie locali rispondendo alle esigenze di tutti i territori regionali.

“Ringraziamo il Governo – dichiarano Fedriga, Decaro e de Pascale – perché attraverso l’incremento delle risorse e lo scorrimento delle graduatorie, la gran parte dei progetti già dichiarati ammissibili troverà una concreta realizzazione”.

Immagine di repertorio Governo, Regioni, ANCI, UPI

Osservatorio atti intimidatori: nominato per UPI il Presidente Piero Marrese

E’ Piero Marrese, il Presidente della Provincia di Matera, il delegato che UPI ha indicato a rappresentare le Province nell’Osservatorio sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali, organismo costituito dal Ministero dell’Interno per favorire e potenziare lo scambio di informazioni e il raccordo tra Stato e gli enti locali, allo scopo di individuare strumenti di contrasto e indicare strategie di prevenzione.

L’OSSERVATORIO

E’ composto da rappresentanti di ministero dell’Interno, ministero della Giustizia, ministero della Pubblica Istruzione, Università e Ricerca, Associazione nazionale comuni italiani (Anci) e Unione province d’Italia (Upi), con la possibilità di estendere la partecipazione ad altre amministrazioni interessate, in relazione agli argomenti trattati. Si avvale di un organismo tecnico di supporto, che opera presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

L’Osservatorio ha inoltre la funzione di individuare iniziative di supporto agli amministratori vittime di episodi intimidatori, tenendo conto delle caratteristiche delle realtà nelle quali svolgono il loro mandato, e di promuovere iniziative di formazione rivolte agli amministratori locali e di promozione della legalità, con particolare riferimento alle giovani generazioni.

UPI Lombardia: Santambrogio – Monza e Brianza – eletto nuovo Presidente

“Grazie a Vittorio Poma e benvenuto al nuovo presidente Luca Santambrogio al quale auguro di poter svolgere un lavoro importante e che durante il suo mandato si verifichi quanto auspicato, cioè che le Province possano riacquistare quel ruolo fondamentale che hanno sempre avuto nella storia del nostro Paese. Mi auguro dunque che la nuova riforma nazionale annunciata possa consentire alle Province di tornare ad essere punto di riferimento per i territori e i comuni, svolgendo quell’attività amministrativa che la regione non deve svolgere. La Regione ha funzioni legislative e di organizzazione ma non deve entrare nel merito delle attività amministrative che devono essere delegate agli enti territoriali” ha annunciato il Presidente Attilio Fontana intervenuto con l’Assessore Massimo Sertori per Regione Lombardia, oltre alla Vice Sindaca metropolitana Michela Palestra, al Consiglio Direttivo dell’Unione Province Lombarde (UPL).
Il Direttivo si è riunito quest’oggi per eleggere il nuovo Presidente Luca Santambrogio (Monza e della Brianza) e i nuovi Vice Pasquale Gandolfi di Bergamo (vicario) e Paolo Mirko Signoroni di Cremona, succedendo così a Vittorio Poma (Presidente uscente della Provincia di Pavia) che, aprendo l’incontro, ha esordito sottolineando che il tutto si è svolto “all’insegna del distanziamento sociale, ma soprattutto della stretta vicinanza istituzionale, al di là delle appartenenze politiche”.
Santambrogio ha ringraziato Poma per l’eredità istituzionale e morale, ricordando come il suo operato sia stato lungimirante, prezioso e fondamentale sia a livello nazionale che regionale per la coesione del sistema delle Province e, più in generale, del sistema degli enti locali della Lombardia e ribadendo che la “battaglia delle Province per dare risposte ai territori sarà sempre più determinata nello strutturare l’identità dell’ente come autentica Casa dei Comuni”.
Il neo Presidente ha poi indicato i prossimi obiettivi dell’UPL: “Occorre richiamare il Governo e il Parlamento all’impegno, già preso, di mettere mano alla riforma della legge Delrio, superando le incongruenze relative alla durata del mandati, agli organi e allo status degli amministratori, valorizzandone nel contempo gli aspetti positivi, a partire proprio dall’assemblea dei Sindaci e da quel ruolo a supporto dei comuni, già previsto nelle legislazioni previgenti e che negli ultimi anni è stato giustamente sostenuto e implementato”.
A questo proposito sempre maggior attenzione viene data al PNRR, non solo nella fase di attuazione dei tanti progetti in materia di edilizia scolastica, di adeguamento delle strutture e realizzazione di nuove scuole, ma anche di assistenza tecnica ai comuni, come dimostra per esempio il progetto avviato dalla Provincia di Monza e della Brianza.
L’Assemblea delle Province, infine, ha confermato Direttore dell’UPL il Dr. Dario Rigamonti, dirigente della Città Metropolitana di Milano. Hanno partecipato alla riunione, oltre ai Presidenti Santambrogio, Gandolfi e Signoroni, anche i Presidenti delle Province di Como (Fiorenzo Bongiasca), Lecco (Alessandra Hofmann), Mantova (Carlo Bottani), Pavia (Giovanni Palli) e Varese (Emanuele Antonelli), nonché in videoconferenza di Brescia (Samuele Alghisi), Lodi (Francesco Passerini) e Sondrio (Elio Moretti), oltre al Segretario Direttore Generale di Città Metropolitana di Milano, Antonio Sebastiano Purcaro.

No Women No Panel: l’UPI sigla il Protocollo con Rai e Governo

Si chiama No Women No Panel Senza donne non se ne parla, la campagna lanciata da Rai Radio Uno, con la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, un’iniziativa rilevante sulla via della parità di genere, che è uno dei capisaldi più urgenti dell’agenda di sviluppo delle imprese e della società civile.
L’UPI ha da subito aderito all’iniziativa è ha contribuito, insieme a istituzioni, forze economiche e sociali, alla stesura del Memorandum di Intesa No Women No Panel.

Martedi 18 gennaio sarà formalizzata l’adesione al protocollo nella Cerimonia di firma del Memorandum di Intesa.

No Women No Panel: l’UPI sigla il Protocollo con Rai e Governo

Si chiama No Women No Panel Senza donne non se ne parla, la campagna lanciata da Rai Radio Uno, con la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, un’iniziativa rilevante sulla via della parità di genere, che è uno dei capisaldi più urgenti dell’agenda di sviluppo delle imprese e della società civile.
L’UPI ha da subito aderito all’iniziativa è ha contribuito, insieme a istituzioni, forze economiche e sociali, alla stesura del Memorandum di Intesa No Women No Panel.

Martedi 18 gennaio sarà formalizzata l’adesione al protocollo nella Cerimonia di firma del Memorandum di Intesa.

No Women No Panel: l’UPI sigla il Protocollo con Rai e Governo

Si chiama No Women No Panel Senza donne non se ne parla, la campagna lanciata da Rai Radio Uno, con la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, un’iniziativa rilevante sulla via della parità di genere, che è uno dei capisaldi più urgenti dell’agenda di sviluppo delle imprese e della società civile.
L’UPI ha da subito aderito all’iniziativa è ha contribuito, insieme a istituzioni, forze economiche e sociali, alla stesura del Memorandum di Intesa No Women No Panel.

Martedi 18 gennaio sarà formalizzata l’adesione al protocollo nella Cerimonia di firma del Memorandum di Intesa.

Ponte Guastalla-Dosolo, approvato progetto esecutivo. L’opera delle Province di Reggio Emilia e Mantova

Le Province di Reggio Emilia e di Mantova, gestori dell’importante infrastruttura che collega le due province e le regioni Emilia-Romagna e Lombardia, hanno approvato nei giorni scorsi il progetto esecutivo dell’intervento di manutenzione straordinaria del ponte tra Dosolo e Guastalla. L’intervento, per un importo complessivo di 6 milioni e 500.000 euro, vede come soggetto attuatore la Provincia di Reggio Emilia e prevede un secondo lotto, pensato e plasmato in funzione dell’andamento dei lavori del primo lotto da 3,5 milioni attualmente in corso di esecuzione. Le risorse rientrano nei 10,2 milioni assegnati alla Provincia di Reggio dal Decreto interministeriale (Infrastrutture e finanze) del 3 gennaio 2020 per la messa in sicurezza e la manutenzione straordinaria dei ponti che si trovano lungo lo sviluppo del fiume Po e che scavalcano i suoi affluenti. L’avvio dei lavori, il cui bando sarà pubblicato in queste ore, è previsto a maggio, con consegna prevista entro 480 giorni.

A realizzare il progetto è stato il raggruppamento temporaneo di professionisti composto da ITS Srl di Pieve di Soligo (TV) e dall’ingegnere Pier Giorgio Malerba, professore emerito del Politecnico di Milano. Grazie al gruppo di lavoro costituito presso la Provincia di Reggio Emilia, è stato possibile monitorare l’andamento dei lavori del primo lotto e valutare con precisione tutte le problematiche da affrontare con il secondo lotto di intervento, in modo tale da risolvere tutte le problematiche ed ottimizzare al massimo le risorse messe a disposizione.

“Un lavoro faticoso, ma gratificante – spiega il dirigente del Servizio Infrastrutture della Provincia, Valerio Bussei – La nostra priorità è stata quella di avere un progetto esecutivo che fosse in grado di risolvere tutti i problemi che presenta il ponte Guastalla-Dosolo e che ci permetterà, una volta ultimati i lavori, di rimuovere l’ordinanza di limitazione al transito dei mezzi pesanti, in quanto aumenteremo la portata del ponte grazie ad un intervento di precompressione esterna e metteremo in sicurezza la sella Gerber, punto debole di tutti i ponti a sbalzo, raggiungendo la condizione di operatività prevista dalle linee Guida ponti 2020”.

Sulla complessità dell’intervento hanno inciso anche l’unicità del ponte tra Guastalla e Dosolo, realizzato con due differenti tipologie strutturali. Il viadotto in golena reggiana è infatti composto da travi ad armatura lenta che per essere rinforzate andranno fibrate con tessuti FRP in carbonio, intervento che non è possibile eseguire sul tratto di ponte in alveo e sul viadotto in golena mantovana, che è invece in travi post tese. Il secondo lotto, di cui è stato appena approvato il progetto esecutivo, riguarderà principalmente proprio il tratto in alveo e nella parte mantovana.

Soddisfatto anche il consigliere provinciale delegato alle Infrastrutture, Nico Giberti: “Con la Provincia di Mantova abbiamo collaborato in piena sinergia, a livello politico, dirigenziale e tecnico, consapevoli dell’importanza di questa infrastruttura che serve un territorio fortemente industrializzato, ma che essendo stato realizzato nella prima metà degli anni Sessanta ha già superato la sua vita utile – spiega – Questo consistente intervento di manutenzione straordinaria garantirà almeno altri 30 anni di attività al ponte tra Guastalla e Dosolo”.

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