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Riforma Province: la Ministra dell’Interno Luciana Lamorgese incontra UPI

“La revisione della riforma delle Province, che ha indebolito i territori e lasciato le comunità prive di servizi essenziali, deve essere fatta in tempi rapidi. Non si tratta di tornare indietro al vecchio quadro istituzionale con sovrapposizioni di competenze e burocrazia: occorre specializzare ogni istituzione in un ruolo chiaro. Le Province si candidano ad essere le istituzioni della semplificazione, degli investimenti e della progettazione e programmazione dello sviluppo”.

Lo ha detto il Presidente di UPI Michele de Pascale, intervenendo oggi in videoconferenza insieme ad una delegazione di Presidenti di Provincia, ad un incontro con la Ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, il Sottosegretario Achille Variati e il Coordinatore del gruppo di lavoro sulla revisione della riforma degli enti locali, Prof. Alessandro Pajno. L’incontro, richiesto dalle Province, è il primo confronto sul tema della revisione del Testo Unico degli Enti locali a seguito dell’avvio dei lavori voluto dal Ministero dell’interno con l’insediamento del gruppo di esperti che dovrà portare alla definizione di norme specifiche sulle Province.

“Ci sono questioni che devono essere affrontate con urgenza – ha detto de Pascale alla Ministra ricordando che nel prossimo autunno ci saranno le elezioni in 8 Province e 25 Consigli provinciali – dalla precarietà del sistema elettorale che porta questi enti a continue elezioni, alla incertezza sulle funzioni fondamentali che si è tradotta nel prolificare di nuovi enti e agenzie regionali. Il nostro obiettivo – ha aggiunto – non è quello di tornare alle vecchie Province e ad un sistema istituzionale territoriale in cui a più enti era affidata lo stesso compito, con evidenti sprechi e sovrapposizioni. Le Province, insieme alle Città metropolitane, devono essere gli enti degli investimenti pubblici: l’istituzione che progetta e investe sul territorio.”

“Molto positiva – ha commentato al termine dell’incontro de Pascale – la risposta della Ministra Lamorgese, che insieme al Sottosegretario Variati hanno convenuto sulla necessità di accelerare i lavori del tavolo di revisione del Testo Unico e hanno ribadito il compito essenziale del gruppo di lavoro guidato dal Prof Pajno, cui l’UPI assicura piena collaborazione

Riforma Province: la Ministra dell’Interno Luciana Lamorgese incontra UPI

“La revisione della riforma delle Province, che ha indebolito i territori e lasciato le comunità prive di servizi essenziali, deve essere fatta in tempi rapidi. Non si tratta di tornare indietro al vecchio quadro istituzionale con sovrapposizioni di competenze e burocrazia: occorre specializzare ogni istituzione in un ruolo chiaro. Le Province si candidano ad essere le istituzioni della semplificazione, degli investimenti e della progettazione e programmazione dello sviluppo”.

Lo ha detto il Presidente di UPI Michele de Pascale, intervenendo oggi in videoconferenza insieme ad una delegazione di Presidenti di Provincia, ad un incontro con la Ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, il Sottosegretario Achille Variati e il Coordinatore del gruppo di lavoro sulla revisione della riforma degli enti locali, Prof. Alessandro Pajno. L’incontro, richiesto dalle Province, è il primo confronto sul tema della revisione del Testo Unico degli Enti locali a seguito dell’avvio dei lavori voluto dal Ministero dell’interno con l’insediamento del gruppo di esperti che dovrà portare alla definizione di norme specifiche sulle Province.

“Ci sono questioni che devono essere affrontate con urgenza – ha detto de Pascale alla Ministra ricordando che nel prossimo autunno ci saranno le elezioni in 8 Province e 25 Consigli provinciali – dalla precarietà del sistema elettorale che porta questi enti a continue elezioni, alla incertezza sulle funzioni fondamentali che si è tradotta nel prolificare di nuovi enti e agenzie regionali. Il nostro obiettivo – ha aggiunto – non è quello di tornare alle vecchie Province e ad un sistema istituzionale territoriale in cui a più enti era affidata lo stesso compito, con evidenti sprechi e sovrapposizioni. Le Province, insieme alle Città metropolitane, devono essere gli enti degli investimenti pubblici: l’istituzione che progetta e investe sul territorio.”

“Molto positiva – ha commentato al termine dell’incontro de Pascale – la risposta della Ministra Lamorgese, che insieme al Sottosegretario Variati hanno convenuto sulla necessità di accelerare i lavori del tavolo di revisione del Testo Unico e hanno ribadito il compito essenziale del gruppo di lavoro guidato dal Prof Pajno, cui l’UPI assicura piena collaborazione

Master digitalizzazione PA e Webinar di presentazione “La pubblica amministrazione e la sfida della digitalizzazione”

In linea con il contesto internazionale, l’Italia sta vivendo un processo di trasformazione e innovazione dei servizi ai cittadini e alle imprese in un’ottica di semplificazione, anche attraverso l’utilizzo di tecnologie digitali.

L’effetto delle nuove tecnologie porterà̀ non solo ad un sistema più efficiente, ma soprattutto ad accorciare le distanze tra Pubblica Amministrazione e utenti ed a facilitare l’accesso ai servizi e a rilanciare l’economia, in particolare di alcuni settori produttivi strategici per il Paese.

Per questo motivo l’Unione delle Province d’Italia ha accolto l’invito della Provincia di Brescia e dell’Università degli Studi di Brescia per supportare una seconda edizione del master in digitalizzazione della pubblica amministrazione, dopo il successo della prima.

Per presentare tale corso e per discutere insieme degli effetti della pandemia sul lavoro e sulla digitalizzazione degli enti, è stato organizzato il seguente webinar gratuito a cui gli enti sono caldamente invitati a partecipare, favorendo anche la partecipazione dei Comuni del territorio.

È preferibile la preiscrizione al seguente link: https://forms.gle/e3EKHRLty8uWSpUv8

Per partecipare al webinar: https://meet.google.com/jsa-ekuh-gdc

Pagina informativa sul Master https://www.provincia.brescia.it/ente/innovazione/corso-pa-2020

In allegato la locandina dell’evento

Enti locali: gli auguri dell’UPI al gruppo di Studio del Ministero dell’Interno

“I migliori auguri al Gruppo di lavoro guidato dal prof. Pajno, che avrà il compito tanto impegnativo quanto urgente di indicare le soluzioni necessarie per riformare l’ordinamento degli Enti locali e superare le pesanti criticità per le Province collegate alla Legge 56/14.  Il gruppo di studiosi esperti è composto da donne e uomini che hanno una grandissima conoscenza della realtà e delle problematiche delle amministrazioni locali. Sono certo che il loro sarà un contributo determinate alla ricerca delle migliori soluzioni”.

Lo dichiara il Presidente dell’UPI Michele de Pascale commentando l’insediamento al Viminale del gruppo di lavoro nominato dal Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, che sarà coordinato dal Sottosegretario Achille Variati, per la modifica dell’ordinamento degli enti locali.

“Apprezziamo l’impegno del Ministro Lamorgese e del Sottosegretario Variati a dare una forte spinta alla ripresa del confronto su questi temi– sottolinea de Pascale – e sulle Province servono modifiche sostanziali della Legge 56/14 che, superando le forti criticità, mettano queste istituzioni nelle condizioni di potere amministrare con piena efficienza i territori e le comunità e di dare risposte ai bisogni e ai diritti dei cittadini. I tempi sono molto stretti: c’è bisogno di arrivare ad un disegno di legge il prima possibile, che intervenga a fare chiarezza sulle funzioni delle Province, sulla governance e sul sistema elettorale. Sono competenze che spettano allo Stato e su cui non è più possibile rinviare”.

Qui la notizia dell’insediamento del tavolo e la composizione https://www.interno.gov.it

 

Foto di repertorio

Enti locali: gli auguri dell’UPI al gruppo di Studio del Ministero dell’Interno

“I migliori auguri al Gruppo di lavoro guidato dal prof. Pajno, che avrà il compito tanto impegnativo quanto urgente di indicare le soluzioni necessarie per riformare l’ordinamento degli Enti locali e superare le pesanti criticità per le Province collegate alla Legge 56/14.  Il gruppo di studiosi esperti è composto da donne e uomini che hanno una grandissima conoscenza della realtà e delle problematiche delle amministrazioni locali. Sono certo che il loro sarà un contributo determinate alla ricerca delle migliori soluzioni”.

Lo dichiara il Presidente dell’UPI Michele de Pascale commentando l’insediamento al Viminale del gruppo di lavoro nominato dal Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, che sarà coordinato dal Sottosegretario Achille Variati, per la modifica dell’ordinamento degli enti locali.

“Apprezziamo l’impegno del Ministro Lamorgese e del Sottosegretario Variati a dare una forte spinta alla ripresa del confronto su questi temi– sottolinea de Pascale – e sulle Province servono modifiche sostanziali della Legge 56/14 che, superando le forti criticità, mettano queste istituzioni nelle condizioni di potere amministrare con piena efficienza i territori e le comunità e di dare risposte ai bisogni e ai diritti dei cittadini. I tempi sono molto stretti: c’è bisogno di arrivare ad un disegno di legge il prima possibile, che intervenga a fare chiarezza sulle funzioni delle Province, sulla governance e sul sistema elettorale. Sono competenze che spettano allo Stato e su cui non è più possibile rinviare”.

Qui la notizia dell’insediamento del tavolo e la composizione https://www.interno.gov.it

 

Foto di repertorio

Protocollo d’Intesa tra Istat, Anci, Upi e Regioni

E’ stato firmato da ISTAT, ANCI, UPI e la Conferenza delle Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano un protocollo d’intesa, approvato in Conferenza unificata, che ha la finalità – anche attraverso la collaborazione di USCI, CUSPI e CISIS –  di sviluppare la qualità dell’informazione statistica ufficiale secondo principi di sussidiarietà e di rafforzamento delle potenzialità esistenti, in modo da rispondere alle specifiche esigenze territoriali con l’azione degli stessi enti del territorio nel rispetto della funzione di coordinamento nazionale, nonché condividendo e diffondendo le buone pratiche attuate sul territorio nazionale.

Tra i fattori di contesto che hanno sollecitato l’intesa rientrano anche le profonde innovazioni intervenute nell’ordinamento degli enti locali, con l’istituzione delle Città metropolitane e la trasformazione delle Province in enti di secondo livello, che aprono nuove prospettive di collaborazione tra le istituzioni della Repubblica operanti sul territorio nell’ambito del SISTAN, anche attraverso la costituzione di uffici in forma associata tra Comuni, Province e Città metropolitane

Lettera di trasmissione Protocollo d’Intesa

Protocollo d’Intesa Istat, Anci, Upi e Regioni

Dl Semplificazioni, de Pascale UPI : “Rigenerazione urbana, non sprechiamo l’occasione”

“Mi preoccupa molto la sorte che rischia di subire una parte assai importante del decreto Semplificazioni, erroneamente definita un condono edilizio quando invece si tratta di una straordinaria opportunità di rigenerazione e riqualificazione del patrimonio esistente, che potrebbe essere ulteriormente favorita dai nuovi incentivi previsti dal decreto Rilancio”.

Lo dichiara il Presidente di UPI Michele de Pascale sottolineando come “Quella del condono è una vergognosa mistificazione. Non stiamo parlando di sanare immobili abusivi, ma di superare difformità e incongruenze, per raggiungere condizioni normative che consentano la realizzazione di interventi diffusi di recupero e qualificazione del patrimonio edilizio esistente e lo sviluppo di più ampi processi di rigenerazione urbana. Stiamo parlando di rigenerare e mettere in sicurezza – dal punto di vista dell’impiantistica e dell’antisismica – invece che espandere consumando suolo, di promuovere il risparmio energetico e l’accessibilità agli immobili abbattendo le barriere architettoniche.

Questa strada in Emilia Romagna e a Ravenna è già stata intrapresa da tempo, con risultati positivi. E come ha detto Stefano Bonaccini, in qualità di presidente della Conferenza Stato Regioni, le Regioni e gli enti locali non hanno mai chiesto un condono edilizio, ma interventi finalizzati a snellire le procedure e semplificare le autorizzazioni. Ora – conclude il Presidente di UPI –non è troppo tardi, per riprendere in mano la discussione, sgombrarla da qualsiasi equivoco e raggiungere un risultato positivo per i cittadini, le imprese e i territori. Chiedo al Governo e al Parlamento un impegno in tal senso”.

 

Atti intimidatori contro gli amministratori: un Vademecum del Ministero dell’Interno

A seguito dell’ultima riunione dell’Osservatorio nazionale sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali, come riportato in una lettera del Ministero dell’Interno diretta ad UPI e ANCI, è stato evidenziata la necessità di tenere elevata attenzione su questa problematica, soprattutto in questa fase della vita del Paese, segnata da un’emergenza sanitaria senza precedenti, in cui il disagio sociale potrebbe esporre ancora di più gli amministratori ocali ad episodi di intimidazione.

Per questo l’Organismo tecnico dell’Osservatorio, presieduto dal Vice Direttore Generale della Polizia di stato Direttore Centrale della Polizia Criminale Vittorio Rizzi, ha stilato il Vademecum che potete scaricare nel link vademecum Amministratori atti intimidatori

Il testo contiene indicazioni, informazioni e suggerimenti per esprimere una maggiore vicinanzia delle Istituzioni a tutti gli amministratori locali.

Provincia di Frosinone: Dissesto idrogeologico il presidente Pompeo incontra i sindaci dei Comuni della Valle dei Santi e annuncia importanti interventi della Provincia

“Stanziamo 800.000 euro per affrontare le emergenze e sanare criticità esistenti”

Il presidente della Provincia di Frosinone, Antonio Pompeo, ha incontrato questa mattina i sindaci dei Comuni ricadenti nella Valle dei Santi, alla luce delle gravi criticità affrontate nelle scorse settimane a causa della violenta ondata di maltempo, che ha provocato ingenti danni e riproposto, in modo drammatico, il problema del dissesto idrogeologico.

Ad accompagnarlo i tecnici della Provincia e il consigliere delegato Germano Caperna.

Il presidente Pompeo si è confrontato con i primi cittadini e ascoltato dagli amministratori le istanze e le richieste legate agli interventi più urgenti di messa in sicurezza di strade e aree che, specie negli ultimi episodi, hanno registrato situazioni particolarmente preoccupanti.

Esperia, Castelnuovo Parano, Ausonia, San Giorgio a Liri, Vallemaio, Sant’Ambrogio sul Garigliano, Sant’Andrea del Garigliano, Pignataro Interamna, Coreno Ausonio e Sant’Apollinare: per ciascuno di questi Comuni, dunque, l’Amministrazione provinciale ha già predisposto interventi da eseguire, che vanno ad aggiungersi a lavori già effettuati. Ma il presidente Pompeo ha inteso rassicurare gli amministratori sul sostegno fattivo che l’Ente di Palazzo Jacobucci metterà in campo, oltre a quanto già fatto. Accanto agli interventi di somma urgenza già realizzati, infatti, la Provincia stanzierà ulteriori 500.000 euro dal bilancio, che serviranno non soltanto per sanare le emergenze causate dal maltempo ma anche per risolvere le criticità presenti nelle aree interessate. Per un totale di 800.000 euro.

Sistemazione dei piani viabili, interventi di messa in sicurezza e manutenzione straordinaria nelle zone che hanno subito movimenti franosi – afferma Pompeo – sono solo alcuni degli interventi pianificati dall’Amministrazione provinciale nella Valle dei Santi che, nei giorni scorsi, è stata colpita duramente da un violento nubifragio: pesanti i danni causati che, solo per un caso fortuito, non hanno provocato una tragedia. Oggi ho ascoltato dai colleghi amministratori numerose problematiche riguardanti i loro territori, sui quali c’è impellente necessità di risorse per la messa in sicurezza. Per questo, oltre ai fondi stanziati dalla Regione Lazio e a quelli che la Provincia ha predisposto per interventi di somma urgenza, abbiamo deciso di impegnare altri 500.000 euro che serviranno non solo per affrontare le situazioni di emergenza ma anche per sanare le criticità presenti che finora non è stato possibile eliminare. La Provincia – ha concluso Pompeo – svolge da sempre un ruolo importante di controllo e sostegno dei territori, con particolare riguardo al settore della viabilità su cui l’attenzione dell’Ente è costantemente puntata: dare risposte concrete agli amministratori del territorio significa svolgere appieno la funzione di cui l’ente provinciale è stato investito dalla nostra Costituzione“.

Tempestività ed efficacia da parte della Provincia – ha aggiunto il consigliere Caperna – non solo sulle emergenze ma anche rispetto alle altre problematiche di un’importante zona del nostro territorio come la valle dei Santi“.

Provincia di Belluno: Tavolo delle politiche attive: priorità al post Covid, senza dimenticare lo sviluppo strategico del territorio

Padrin: «Superare le visioni di parte per il bene della nostra provincia»

 

Soluzioni concrete e immediate per il post-Covid, senza dimenticare le politiche strategiche di ampio respiro per lo sviluppo del Bellunese, partendo dal contributo di tutte le componenti territoriali. È il compito che si è dato il Tavolo delle politiche attive, convocato questa mattina dalla Provincia. Presenti a Palazzo Piloni, Camera di Commercio, Confindustria Belluno Dolomiti, Confartigianato, Appia Cna, Ascom, Cgil, Cisl, Uil, Confedilizia, Veneto Lavoro, Confagricoltura, Arav e Fondo Welfare Territoriale.

Il primo giro di tavolo è servito per scattare la fotografia del Bellunese e degli effetti provocati dal lungo lockdown, sia sulle imprese sia su famiglie e servizi. Una situazione complessa e in divenire che mostrerà conseguenze ancora a lungo, hanno rilevato tutti i soggetti presenti alla riunione. Lo dimostrano anche i dati sulla cassa integrazione attivata durante le prime settimane dell’emergenza sanitaria: 177 aziende per 12mila addetti totali (di queste, 88 aziende hanno già chiesto la proroga di altre cinque settimane e altre sei per un’ulteriore proroga di quattro settimane aggiuntive).

«Abbiamo il dovere di intervenire in maniera concreta nell’immediato, per agevolare il superamento di situazioni difficili che si sono create. Poi dovremo agire con quelle strategie di ampio respiro indispensabili per programmare il futuro del nostro territorio – spiega il presidente della Provincia Roberto Padrin -. Prima di tutto è necessario che abbandoniamo le ideologie di parte per condividere un percorso unitario; lo fanno da sempre i nostri vicini dell’Alto Adige, dobbiamo farlo anche noi. E credo che l’unità di intenti vista questa mattina al Tavolo delle politiche attive sia il primo punto importante che abbiamo raggiunto».

I SOTTO-TAVOLI

Per rendere operativa fin da subito l’unità di intenti, è stato deciso di lavorare su canali tematici ben precisi, raggruppati in quattro sotto-tavoli così costituiti:

il Tavolo delle Infrastrutture (già attivo e coordinato da Confindustria) si occuperà di portare avanti le progettualità relative alla dotazione infrastrutturale del territorio, anche verso la creazione di uno sbocco a Nord con qualsiasi tipo di vettore, anche alla luce degli sviluppi della Zls (zona logistica semplificata) tra Venezia e Rovigo;

il Fondo Welfare Territoriale (già attivo e coordinato dalla presidente Francesca De Biasi) è chiamato a lavorare su quelle che sono le esigenze sociali e delle famiglie;

il gruppo relativo a Lavoro e Formazione (coordinato da Veneto Lavoro);

Il gruppo tematico su Turismo e Promozione Territoriale (coordinato da Dmo Dolomiti), con un occhio di riguardo ai prodotti locali, come hanno sottolineato le associazioni di agricoltori e allevatori, che possono diventare la bandiera dello sviluppo turistico.

«A questi, aggiungeremo un tavolo di coordinamento, molto tecnico, che avrà il compito di individuare le linee di finanziamento e le risorse per ognuna delle azioni che andremo a sviluppare – spiega il presidente Padrin -. Oggi abbiamo diverse possibilità, dai Fondi Comuni di confine che puntano sempre di più verso politiche di area vasta, fino ai fondi speciali per le infrastrutture delle Olimpiadi 2026, al Fondo Letta, alla ricostruzione post-Vaia, al Fondo Welfare… Spetta a noi, attraverso la condivisione delle idee, evitare la dispersione di queste risorse e la messa a frutto di soldi che in questa quantità non torneranno a presentarsi tanto presto al nostro territorio».

TEMPI E MODALITÀ

Le possibilità ci sono, i tempi sembrano stretti. Soprattutto per l’immediato. È per questo che il Tavolo per le politiche attive si è dato compiti semplici da portare avanti subito.

«Ognuno dei soggetti relazionerà nel giro di una settimana sulle attività che ha attivato o che sta facendo per il post-Covid – continua il presidente Padrin -. Poi ci riconvocheremo a brevissimo, per predisporre le prime misure da attivare nell’immediato. Vogliamo arrivare alla fine dell’anno pronti con alcune linee strategiche anche per lo sviluppo futuro, da condividere agli Stati Generali. Ringrazio tutti per la disponibilità dimostrata a lavorare in sinergia. Lo sviluppo della nostra provincia passa da qui».

Province, de Pascale scrive al Ministro Lamorgese “Su revisione della riforma basta indugi”

“La revisione profonda della Legge che ha fortemente depotenziato le Province è ritenuta ormai urgente dallo stesso Governo, come ha detto il Ministro Boccia rispondendo alle interrogazioni dei parlamentari la scorsa settimana alla Camera dei Deputati. Si tratta di un processo ancora più necessario nella fase di ripresa dalla crisi sanitaria ed economica in cui il Paese è impegnato: ripartire lasciando nell’incertezza imprese e comunità del 70% del territorio italiano è impensabile. Spetta al Ministero dell’Interno avviare l’iter di revisione della Legge 56/14, per questo chiediamo al Ministro Lamorgese di far partire subito i lavori, senza ulteriori indugi”.

Lo dichiara il Presidente dell’UPI Michele de Pascale che oggi ha inviato una lettera al Ministro dell’interno chiedendo un incontro urgente sulla delega per il riordino della disciplina degli enti locali, che è rimasta ferma ormai da gennaio al Ministero.

“Come abbiamo sottolineato nelle proposte per il Piano della ripresa consegnate al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte – scrive de Pascale –   si tratta di costruire una cornice istituzionale entro cui dispiegare le azioni per il rilancio. La revisione immediata delle disposizioni della legge 56/14 attraverso una modifica delle norme del TUEL che riguardano le Province e le Città metropolitane è indispensabile, per dare una prospettiva di certezza ai Comuni, ai cittadini, alle imprese, alle forze economiche e sociali”. L’UPI ha infatti proposto l’inserimento della revisione della Legge di riforma delle Province tra le azioni del capitolo “Un ordinamento giuridico più moderno e attraente” del Piano per l’Italia all’esame degli Stati Generali dell’economia in corso a Roma.

 Nella foto, la riunione degli Stati Generali dedicata agli enti locali. Foto Palazzo Chigi

Province, de Pascale scrive al Ministro Lamorgese “Su revisione della riforma basta indugi”

“La revisione profonda della Legge che ha fortemente depotenziato le Province è ritenuta ormai urgente dallo stesso Governo, come ha detto il Ministro Boccia rispondendo alle interrogazioni dei parlamentari la scorsa settimana alla Camera dei Deputati. Si tratta di un processo ancora più necessario nella fase di ripresa dalla crisi sanitaria ed economica in cui il Paese è impegnato: ripartire lasciando nell’incertezza imprese e comunità del 70% del territorio italiano è impensabile. Spetta al Ministero dell’Interno avviare l’iter di revisione della Legge 56/14, per questo chiediamo al Ministro Lamorgese di far partire subito i lavori, senza ulteriori indugi”.

Lo dichiara il Presidente dell’UPI Michele de Pascale che oggi ha inviato una lettera al Ministro dell’interno chiedendo un incontro urgente sulla delega per il riordino della disciplina degli enti locali, che è rimasta ferma ormai da gennaio al Ministero.

“Come abbiamo sottolineato nelle proposte per il Piano della ripresa consegnate al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte – scrive de Pascale –   si tratta di costruire una cornice istituzionale entro cui dispiegare le azioni per il rilancio. La revisione immediata delle disposizioni della legge 56/14 attraverso una modifica delle norme del TUEL che riguardano le Province e le Città metropolitane è indispensabile, per dare una prospettiva di certezza ai Comuni, ai cittadini, alle imprese, alle forze economiche e sociali”. L’UPI ha infatti proposto l’inserimento della revisione della Legge di riforma delle Province tra le azioni del capitolo “Un ordinamento giuridico più moderno e attraente” del Piano per l’Italia all’esame degli Stati Generali dell’economia in corso a Roma.

 Nella foto, la riunione degli Stati Generali dedicata agli enti locali. Foto Palazzo Chigi

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