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Convegno UPI Emilia Romagna sui Servizi pubblici locali: grande partecipazione e dibattito di alto livello

Si è svolto questa mattina, presso la sede dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, il convegno sui Servizi pubblici locali, promosso da UPI Emilia-Romagna in collaborazione con ANCER, Fondazione Antonino Borghi e con il patrocinio della Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna. L’evento ha rappresentato un’importante occasione di confronto e approfondimento, con la partecipazione di oltre cento spettatori.

Relatori di spicco, tra cui esponenti della Corte dei Conti, della Corte costituzionale e del mondo accademico, hanno animato un dibattito ricco di spunti e riflessioni. Al centro della discussione, le più recenti evoluzioni normative e giurisprudenziali che stanno ridefinendo la gestione dei servizi pubblici locali.

L’ampia partecipazione e l’elevata qualità degli interventi confermano l’importanza di momenti di confronto come questo, fondamentali per affrontare le sfide future del settore. A sostenerlo anche Valentina Palli, vicepresidente di UPI Emilia-Romagna e presidente della Provincia di Ravenna: «I servizi pubblici locali sono l’anima delle nostre comunità e di quanto le amministrazioni devono fare per i nostri cittadini; questo momento si è rilevato essenziale e di altissimo profilo».

La registrazione completa del convegno è disponibile sul canale YouTube di UPI Emilia-Romagna.

Guarda il video qui: https://www.youtube.com/live/6BCDSMIbBDs?feature=shared

L’Italia delle donne: la Provincia di Lecce candida Anna Antonacci e Michela Doria Pastore

Anna Antonacci, fondatrice a Lecce dell’Istituto per l’istruzione e il ricovero di giovani ciechi, paladina dei diritti delle persone con disabilità in un periodo storico in cui tali tematiche erano spesso trascurate e Michela Doria Pastore, giovane dirigente dell’Archivio di Stato di Lecce, docente di Archivistica presso l’Università salentina, instancabile autrice di monografie, saggi, articoli, membro di comitati scientifici e associazioni, esempio di eccellenza femminile unico nel panorama culturale provinciale e regionale.

Sono le due donne poco conosciute, ma protagoniste con la propria storia del processo di emancipazione femminile, che la Provincia di Lecce ha scelto di candidare nell’ambito dell’Avviso pubblico “L’Italia delle donne”, lanciato dal Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri con l’obiettivo di individuare figure femminili da promuovere a livello nazionale e locale.

“La promozione della parità di genere, ad ogni livello, è una missione dell’Ente. Su input della consigliera delegata Loredana Tundo, abbiamo voluto cogliere l’opportunità di questa iniziativa per valorizzare sul nostro territorio e, al tempo stesso, far entrare nella memoria nazionale due donne che hanno stretto un legame profondissimo con il Salento e lasciato un’eredità significativa in termini di progresso sociale, civile, culturale. Anna Antonacci, esempio straordinario di determinazione nel perseguire un ideale di inclusione e istruzione per i non vedenti e Michela Doria Pastore, che ha scritto una pagina di eccellenza femminile nel mondo culturale meridionale, sono due donne diverse, vissute in un periodo storico diverso, su cui vogliamo proiettare nuova luce. Far emergere e diffondere la conoscenza del loro operato, del loro impegno civico, sociale e culturale, restituire il posto che meritano nella Storia, sono le ragioni per cui abbiamo voluto partecipare al progetto nazionale, d’intesa con gli organismi di parità provinciali”, spiega il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva.

La candidatura delle due figure femminili proposta dalla Provincia di Lecce, su iniziativa della consigliera provinciale delegata alle Pari opportunità Loredana Tundo, è stata condivisa con la Commissione Pari opportunità provinciale, guidata da Anna Toma e con la Consigliera di parità Antonella Pappadà che, nei mesi scorsi, ha promosso la diffusione dell’avviso pubblico nazionale sul territorio provinciale. A sostegno della doppia candidatura anche l’associazione Fidapa BPW Italy – sezione Gallipoli, mentre la candidatura di Michela Doria Pastore è supportata dall’Archivio di Stato di Lecce con il direttore Donato Pasculli.

“Ritengo che questo progetto sia di fondamentale importanza per valorizzare figure femminili dimenticate o poco celebrate e mi auguro che le nostre candidature vengano accolte. La Provincia di Lecce ha compiuto una scelta eccellente proponendo Anna Antonacci e Michela Doria Pastore. Sono convinta che queste due figure femminili possano essere d’ispirazione per le giovani generazioni e che la loro memoria debba essere preservata e valorizzata. Ringrazio il presidente Stefano Minerva per aver creduto in questo progetto, la presidente della Cpo provinciale Anna Toma, tutte le componenti e, in particolare, Giovanna Bino e Teresa Chianella per il loro fattivo contributo e al contempo la consigliera di Parità Antonella Pappadà per il sostegno”, evidenzia la consigliera provinciale delegata alle Pari opportunità Loredana Tundo.

Fondamentale nell’iter di individuazione delle figure femminili da proporre è stato il contributo di Giovanna Bino, componente della Cpo provinciale, studiosa e specialista di storia di genere, in particolare, di quella pugliese e salentina. La partecipazione all’avviso nazionale è un ulteriore tassello che si aggiunge al progetto ‘I luoghi delle donne’, ideato e già avviato sul territorio dalla Cpo provinciale proprio con l’obiettivo di far conoscere ed emergere, a partire dalla comunità locale, donne sconosciute o poco conosciute, che hanno fatto la storia del Salento.

La vita di Anna Antonacci (Tricarico 1879- Lecce 1938) e quella di Michela Doria Pastore (Napoli 1920- Lecce 1983) sono legate indissolubilmente alla città di Lecce: la prima, segnata da una grave disabilità e la seconda, giovane dirigente statale dell’Archivio di Stato di Lecce.

Cieca sin dall’età di nove anni, Anna Antonacci sceglie il Capoluogo salentino con l’idea di fondare un istituto per il ricovero e l’istruzione di giovani ciechi, per elevarli alla dignità di cittadini. La sua esistenza si intreccia con il Palazzo Giaconìa. In un contesto storico lontano dall’idea di emancipazione femminile, Anna dichiara che la sua disabilità non può fermare il progetto. La sua vita è il simbolo di una lotta costante per l’inclusività, la formazione, il riscatto sociale dei più fragili.

Dal carattere schivo e semplice, Michela Doria Pastore giunge a Lecce per dirigere l’Archivio provinciale poi, Archivio di Stato di Lecce, il cui patrimonio documenta la vita dell’antica Provincia di Terra d’Otranto. Infaticabile, brillante archivista e rara presenza femminile nel Ministero, conscia della preziosità del patrimonio culturale salentino, precorre i tempi, promuovendo una rete di collaborazione con gli Enti locali, incentivando la democratizzazione della Storia. Riferimento scientifico non solo per la terra salentina, Michela Doria avvia le basi per la costruzione narrativa di una memoria identitaria, incentivando con i suoi studi e laboratori universitari, l’amore per le “carte”, patrimonio di tutti.

L’Avviso pubblico “L’Italia delle donne” punta ad individuare figure femminili che abbiano istituito un legame significativo con il territorio e che meritano di essere sottratte all’oblio e di far parte della memoria nazionale, con il coinvolgimento dei territori interessati. Il progetto viene realizzato in attuazione della Strategia nazionale per la parità di genere 2021-2026 che prevede, tra le misure di carattere trasversale, la diffusione di modelli femminili positivi e la promozione di role model per la parità di genere e per il superamento degli stereotipi.

I soggetti proponenti includono Regioni e Province autonome, Enti locali, Archivi di Stato, Biblioteche, Enti di ricerca e Università, invitati a presentare, con il contributo sia degli organismi di parità dove presenti (Consigliere/i, Commissioni e Comitati di parità e pari opportunità), sia di realtà territoriali, biografie di donne che si sono distinte nei campi delle lettere, delle arti teatrali e cinematografiche, e dell’impegno civico e istituzionale.

L’Italia delle donne: la Provincia di Lecce candida Anna Antonacci e Michela Doria Pastore

Anna Antonacci, fondatrice a Lecce dell’Istituto per l’istruzione e il ricovero di giovani ciechi, paladina dei diritti delle persone con disabilità in un periodo storico in cui tali tematiche erano spesso trascurate e Michela Doria Pastore, giovane dirigente dell’Archivio di Stato di Lecce, docente di Archivistica presso l’Università salentina, instancabile autrice di monografie, saggi, articoli, membro di comitati scientifici e associazioni, esempio di eccellenza femminile unico nel panorama culturale provinciale e regionale.

Sono le due donne poco conosciute, ma protagoniste con la propria storia del processo di emancipazione femminile, che la Provincia di Lecce ha scelto di candidare nell’ambito dell’Avviso pubblico “L’Italia delle donne”, lanciato dal Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri con l’obiettivo di individuare figure femminili da promuovere a livello nazionale e locale.

“La promozione della parità di genere, ad ogni livello, è una missione dell’Ente. Su input della consigliera delegata Loredana Tundo, abbiamo voluto cogliere l’opportunità di questa iniziativa per valorizzare sul nostro territorio e, al tempo stesso, far entrare nella memoria nazionale due donne che hanno stretto un legame profondissimo con il Salento e lasciato un’eredità significativa in termini di progresso sociale, civile, culturale. Anna Antonacci, esempio straordinario di determinazione nel perseguire un ideale di inclusione e istruzione per i non vedenti e Michela Doria Pastore, che ha scritto una pagina di eccellenza femminile nel mondo culturale meridionale, sono due donne diverse, vissute in un periodo storico diverso, su cui vogliamo proiettare nuova luce. Far emergere e diffondere la conoscenza del loro operato, del loro impegno civico, sociale e culturale, restituire il posto che meritano nella Storia, sono le ragioni per cui abbiamo voluto partecipare al progetto nazionale, d’intesa con gli organismi di parità provinciali”, spiega il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva.

La candidatura delle due figure femminili proposta dalla Provincia di Lecce, su iniziativa della consigliera provinciale delegata alle Pari opportunità Loredana Tundo, è stata condivisa con la Commissione Pari opportunità provinciale, guidata da Anna Toma e con la Consigliera di parità Antonella Pappadà che, nei mesi scorsi, ha promosso la diffusione dell’avviso pubblico nazionale sul territorio provinciale. A sostegno della doppia candidatura anche l’associazione Fidapa BPW Italy – sezione Gallipoli, mentre la candidatura di Michela Doria Pastore è supportata dall’Archivio di Stato di Lecce con il direttore Donato Pasculli.

“Ritengo che questo progetto sia di fondamentale importanza per valorizzare figure femminili dimenticate o poco celebrate e mi auguro che le nostre candidature vengano accolte. La Provincia di Lecce ha compiuto una scelta eccellente proponendo Anna Antonacci e Michela Doria Pastore. Sono convinta che queste due figure femminili possano essere d’ispirazione per le giovani generazioni e che la loro memoria debba essere preservata e valorizzata. Ringrazio il presidente Stefano Minerva per aver creduto in questo progetto, la presidente della Cpo provinciale Anna Toma, tutte le componenti e, in particolare, Giovanna Bino e Teresa Chianella per il loro fattivo contributo e al contempo la consigliera di Parità Antonella Pappadà per il sostegno”, evidenzia la consigliera provinciale delegata alle Pari opportunità Loredana Tundo.

Fondamentale nell’iter di individuazione delle figure femminili da proporre è stato il contributo di Giovanna Bino, componente della Cpo provinciale, studiosa e specialista di storia di genere, in particolare, di quella pugliese e salentina. La partecipazione all’avviso nazionale è un ulteriore tassello che si aggiunge al progetto ‘I luoghi delle donne’, ideato e già avviato sul territorio dalla Cpo provinciale proprio con l’obiettivo di far conoscere ed emergere, a partire dalla comunità locale, donne sconosciute o poco conosciute, che hanno fatto la storia del Salento.

La vita di Anna Antonacci (Tricarico 1879- Lecce 1938) e quella di Michela Doria Pastore (Napoli 1920- Lecce 1983) sono legate indissolubilmente alla città di Lecce: la prima, segnata da una grave disabilità e la seconda, giovane dirigente statale dell’Archivio di Stato di Lecce.

Cieca sin dall’età di nove anni, Anna Antonacci sceglie il Capoluogo salentino con l’idea di fondare un istituto per il ricovero e l’istruzione di giovani ciechi, per elevarli alla dignità di cittadini. La sua esistenza si intreccia con il Palazzo Giaconìa. In un contesto storico lontano dall’idea di emancipazione femminile, Anna dichiara che la sua disabilità non può fermare il progetto. La sua vita è il simbolo di una lotta costante per l’inclusività, la formazione, il riscatto sociale dei più fragili.

Dal carattere schivo e semplice, Michela Doria Pastore giunge a Lecce per dirigere l’Archivio provinciale poi, Archivio di Stato di Lecce, il cui patrimonio documenta la vita dell’antica Provincia di Terra d’Otranto. Infaticabile, brillante archivista e rara presenza femminile nel Ministero, conscia della preziosità del patrimonio culturale salentino, precorre i tempi, promuovendo una rete di collaborazione con gli Enti locali, incentivando la democratizzazione della Storia. Riferimento scientifico non solo per la terra salentina, Michela Doria avvia le basi per la costruzione narrativa di una memoria identitaria, incentivando con i suoi studi e laboratori universitari, l’amore per le “carte”, patrimonio di tutti.

L’Avviso pubblico “L’Italia delle donne” punta ad individuare figure femminili che abbiano istituito un legame significativo con il territorio e che meritano di essere sottratte all’oblio e di far parte della memoria nazionale, con il coinvolgimento dei territori interessati. Il progetto viene realizzato in attuazione della Strategia nazionale per la parità di genere 2021-2026 che prevede, tra le misure di carattere trasversale, la diffusione di modelli femminili positivi e la promozione di role model per la parità di genere e per il superamento degli stereotipi.

I soggetti proponenti includono Regioni e Province autonome, Enti locali, Archivi di Stato, Biblioteche, Enti di ricerca e Università, invitati a presentare, con il contributo sia degli organismi di parità dove presenti (Consigliere/i, Commissioni e Comitati di parità e pari opportunità), sia di realtà territoriali, biografie di donne che si sono distinte nei campi delle lettere, delle arti teatrali e cinematografiche, e dell’impegno civico e istituzionale.

Lorenzetti all’insediamento della Cabina di Regia Nazionale contro il razzismo, la xenofobia e l’intolleranza

“L’adozione di un Piano Nazionale contro il razzismo, la xenofobia e l’intolleranza è un passaggio indispensabile per il Paese, non solo perchè occorre dare seguito al Piano d’azione UE contro il razzismo: la presenza strutturata di cittadini stranieri, uomini donne e bambini, ci impone infatti di porre in campo ogni azione utile a favorire politiche di accoglienza e integrazione. La scelta del Ministero poi, di declinare questo Piano ponendo particolare attenzione all’integrazione di genere rende questo strumento particolarme innovativo.  Non possiamo che apprezzare la scelta di un pieno coinvolgimento di tutti i gli attori istituzionali – Governo, Regioni, Province e Comuni, in questa sfida che è strategica”.

L’ ha detto il rappresentante di UPI, Gianni Lorenzetti, Presidente di UPI Toscana e della Provincia di Massa-Carrara, intervenendo all’insediamento della Cabina di Regia per le politiche di prevenzione e controllo delle discriminazioni etnico-razziali, presieduta dalla Ministra per la Famiglia e le Pari opportunità, Eugenia Rocella.

“Come UPI – ha detto Lorenzetti –  daremo il nostro contributo sia nella Cabina politica che nel tavolo tecnico.

Ricordiamo che le Province in base alla Legge 56/14 detengono come funzione fondamentale il controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e promozione delle pari opportunità sul territorio provinciale. Non solo: le Province gestiscono le oltre 5100 scuole superiori in cui studiano oltre 2 milioni e mezzo di ragazze e ragazzi.

In questo contesto – ha edivenziato il Presidente – UPI e Province possono e devono assumere un ruolo operativo nell’attuazione del Piano, accanto agli altri attori istituzionali in particolare rispetto alle azioni riguardanti la discriminazione sui luoghi dl lavoro, i progetti e le campagne di sensibilizzazione rivolti ai giovani studenti delle scuole secondarie superiori, la formazione e l’aggiornamento dei dipendenti delle Province, la promozione di reti territoriali antidiscriminazioni, partecipazione alla definizione e attuazione dei piani regionali e locali contro il razzismo, la xenofobia e l’intolleranza”.

 

Lorenzetti all’insediamento della Cabina di Regia Nazionale contro il razzismo, la xenofobia e l’intolleranza

“L’adozione di un Piano Nazionale contro il razzismo, la xenofobia e l’intolleranza è un passaggio indispensabile per il Paese, non solo perchè occorre dare seguito al Piano d’azione UE contro il razzismo: la presenza strutturata di cittadini stranieri, uomini donne e bambini, ci impone infatti di porre in campo ogni azione utile a favorire politiche di accoglienza e integrazione. La scelta del Ministero poi, di declinare questo Piano ponendo particolare attenzione all’integrazione di genere rende questo strumento particolarme innovativo.  Non possiamo che apprezzare la scelta di un pieno coinvolgimento di tutti i gli attori istituzionali – Governo, Regioni, Province e Comuni, in questa sfida che è strategica”.

L’ ha detto il rappresentante di UPI, Gianni Lorenzetti, Presidente di UPI Toscana e della Provincia di Massa-Carrara, intervenendo all’insediamento della Cabina di Regia per le politiche di prevenzione e controllo delle discriminazioni etnico-razziali, presieduta dalla Ministra per la Famiglia e le Pari opportunità, Eugenia Rocella.

“Come UPI – ha detto Lorenzetti –  daremo il nostro contributo sia nella Cabina politica che nel tavolo tecnico.

Ricordiamo che le Province in base alla Legge 56/14 detengono come funzione fondamentale il controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e promozione delle pari opportunità sul territorio provinciale. Non solo: le Province gestiscono le oltre 5100 scuole superiori in cui studiano oltre 2 milioni e mezzo di ragazze e ragazzi.

In questo contesto – ha edivenziato il Presidente – UPI e Province possono e devono assumere un ruolo operativo nell’attuazione del Piano, accanto agli altri attori istituzionali in particolare rispetto alle azioni riguardanti la discriminazione sui luoghi dl lavoro, i progetti e le campagne di sensibilizzazione rivolti ai giovani studenti delle scuole secondarie superiori, la formazione e l’aggiornamento dei dipendenti delle Province, la promozione di reti territoriali antidiscriminazioni, partecipazione alla definizione e attuazione dei piani regionali e locali contro il razzismo, la xenofobia e l’intolleranza”.

 

Lorenzetti all’insediamento della Cabina di Regia Nazionale contro il razzismo, la xenofobia e l’intolleranza

“L’adozione di un Piano Nazionale contro il razzismo, la xenofobia e l’intolleranza è un passaggio indispensabile per il Paese, non solo perchè occorre dare seguito al Piano d’azione UE contro il razzismo: la presenza strutturata di cittadini stranieri, uomini donne e bambini, ci impone infatti di porre in campo ogni azione utile a favorire politiche di accoglienza e integrazione. La scelta del Ministero poi, di declinare questo Piano ponendo particolare attenzione all’integrazione di genere rende questo strumento particolarme innovativo.  Non possiamo che apprezzare la scelta di un pieno coinvolgimento di tutti i gli attori istituzionali – Governo, Regioni, Province e Comuni, in questa sfida che è strategica”.

L’ ha detto il rappresentante di UPI, Gianni Lorenzetti, Presidente di UPI Toscana e della Provincia di Massa-Carrara, intervenendo all’insediamento della Cabina di Regia per le politiche di prevenzione e controllo delle discriminazioni etnico-razziali, presieduta dalla Ministra per la Famiglia e le Pari opportunità, Eugenia Rocella.

“Come UPI – ha detto Lorenzetti –  daremo il nostro contributo sia nella Cabina politica che nel tavolo tecnico.

Ricordiamo che le Province in base alla Legge 56/14 detengono come funzione fondamentale il controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e promozione delle pari opportunità sul territorio provinciale. Non solo: le Province gestiscono le oltre 5100 scuole superiori in cui studiano oltre 2 milioni e mezzo di ragazze e ragazzi.

In questo contesto – ha edivenziato il Presidente – UPI e Province possono e devono assumere un ruolo operativo nell’attuazione del Piano, accanto agli altri attori istituzionali in particolare rispetto alle azioni riguardanti la discriminazione sui luoghi dl lavoro, i progetti e le campagne di sensibilizzazione rivolti ai giovani studenti delle scuole secondarie superiori, la formazione e l’aggiornamento dei dipendenti delle Province, la promozione di reti territoriali antidiscriminazioni, partecipazione alla definizione e attuazione dei piani regionali e locali contro il razzismo, la xenofobia e l’intolleranza”.

 

Insediato a Roma il nuovo Comitato Direttivo UPI

Sono ventisette i Presidenti delle Province italiane che affiancheranno il Presidente di UPI Pasquale Gandolfi nel suo mandato alla guida dell’Associazione.

Si è infatti insediato il nuovo Comitato Direttivo, organo di indirizzo politico e programmatico dell’Associazione, composto dal Presidente dell’UPI e da ventisette Presidenti, tra cui i dodici Presidenti delle UPI Regionali.

Quattro i VicePresidenti dell’Associazione, Stefano Marcon, Presidente della Provincia di Treviso che assume la carica di Vicario, Angelo Caruso, Presidente della Provincia dell’Aquila, Stefano Minerva, Presidente della Provincia di Lecce e Claudio Scajola, Presidente della Provincia di Imperia. Definiti anche i nuovi rappresentanti UPI in Conferenza Unificata e Stato città: Enzo Lattuca, Presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Gianni Lorenzetti, Presidente della Provincia di Massa-Carrara, Emanuele Ramella, Presidente della Provincia di Biella e Alessandro Romoli, Presidente della Provincia di Viterbo. Confermato poi Piero Antonelli come Direttore Generale dell’UPI.

“Con l’insediamento del Direttivo – ha detto il Presidente Gandolfi – si avvia formalmente il nuovo mandato di questa Presidenza. Dovremo affrontare sfide molto complesse, prima fra tutti l’urgenza di riaprire con Governo, Parlamento e forze politiche un confronto serrato sull’emergenza dovuta al taglio delle risorse e del personale, che mettono a rischio i diritti dei cittadini. Resta aperta poi la questione della revisione delle norme sulle Province, su cui chiediamo risposte immediate. Per questo avvieremo da subito una serie di incontri con Ministri, Gruppi parlamentari e forze politiche, ma anche con le forze economiche e sociali del Paese, a cui chiediamo collaborazione per porre al centro il tema del protagonismo dei territori per una crescita sostenibile, equa e strutturata”.

Ecco di seguito il Comitato Direttivo UPI al completo

Presidente
Pasquale Gandolfi, Presidente Provincia di Bergamo
Vicepresidente Vicario
Stefano Marcon, Presidente Provincia di Treviso

Vicepresidenti
Angelo Caruso, Presidente Provincia dell’Aquila
Stefano Minerva, Presidente Provincia di Lecce
Claudio Scajola, Presidente Provincia di Imperia

Componenti
Massimiliano Angori, Presidente Provincia di Pisa
Agnese Carletti, Presidente Provincia di Siena
Enzo Lattuca, Presidente Provincia di Forlì-Cesena
Bernardo Lodispoto, Presidente Provincia di Barletta-Andria-Trani
Emanuele Pralungo Ramella, Presidente Provincia di Biella
Gerardo Stefanelli, Presidente Provincia di Latina
Roberta Cuneo, Presidente Provincia di Rieti
Daniele Garuti, Presidente Provincia di Ferrara
Davide Gilardino, Presidente Provincia di Vercelli
Massimo Flavio Pasini, Presidente Provincia di Verona
Rosaria Succurro, Presidente Provincia di Cosenza

PRESIDENTI UPI REGIONALI
Angelo Caruso, UPI Abruzzo
Christian Giordano, UPI Basilicata
Mario Amedeo Mormile, UPI Calabria
Rizieri Buonopane, UPI Campania
Giorgio Zanni, UPI Emilia-Romagna
Alessandro Romoli, UPI Lazio
Pierluigi Peracchini, UPI Liguria
Luca Santambrogio, UPI Lombardia

Giuseppe Paolini, UPI Marche
Daniele Saia, UPI Molise
Luca Robaldo, UPI Piemonte
Stefano Minerva, UPI Puglia
Gianni Lorenzetti, UPI Toscana
Marco Bruni, UPI Umbria
Stefano Marcon, UPI Veneto

 

Politiche giovanili, le province protagoniste: oltre 400 ragazzi a Roma per la chiusura di GameUPI

40 mila ragazze e ragazzi coinvolti, 147 scuole superiori che hanno partecipato attivamente ai progetti, più di 650 docenti che hanno colto il valore di questa iniziativa e si sono messi al servizio, più di 290 associazioni sportive che hanno
collaborato con le Province per tutto l’anno.
Oltre 300 Comuni, partner pubblici e partner privati. Sono questi i numeri che raccontano il successo di GaneUPI, l’iniziativa promossa dall’Unione delle Province d’Italia finanziata con il Fondo per le Politiche giovanili del Ministro per lo Sport e i giovani, che ha permesso la realizzazione di progetti dedicati ai temi dello sport e dell’inclusione in venti province. Oltre mille gli eventi che sono stati realizzati grazie al progetto, e che hanno permesso ai ragazzi di scoprire e cimentarsi in discipline olimpiche e paralimpiche, ma anche di seguire un percorso sulla corretta alimentazione degli sportivi.
“Questo progetto – ha detto il Presidente UPI Pasquale Gandolfi rivolgendosi agli oltre 400 ragazzi e ragazze in sala – ci rende molto orgogliosi, perché ha reso voi protagonisti di un percorso di crescita prima di tutto come cittadini e ci ha permesso di aprire un canale di comunicazione tra voi e le istituzioni.
Oggi si chiude GameUPI ma proprio in questi giorni abbiamo pubblicato risultati del bando GameUPI 2.0,, che permetterà nel 2025 di realizzare altri venti i progetti dedicati allo sport e all’orientamento professionale con un valore aggiunto: l’iniziativa mette in sinergia i Progetti delle Province con quelli già finanziati a livello nazionale dal Dipartimento per le Politiche giovanili. Un modo efficace per moltiplicare gli effetti e potenziare i risultati sia a livello nazionale che locale” .

 

 

Politiche giovanili, le province protagoniste: oltre 400 ragazzi a Roma per la chiusura di GameUPI

40 mila ragazze e ragazzi coinvolti, 147 scuole superiori che hanno partecipato attivamente ai progetti, più di 650 docenti che hanno colto il valore di questa iniziativa e si sono messi al servizio, più di 290 associazioni sportive che hanno
collaborato con le Province per tutto l’anno.
Oltre 300 Comuni, partner pubblici e partner privati. Sono questi i numeri che raccontano il successo di GaneUPI, l’iniziativa promossa dall’Unione delle Province d’Italia finanziata con il Fondo per le Politiche giovanili del Ministro per lo Sport e i giovani, che ha permesso la realizzazione di progetti dedicati ai temi dello sport e dell’inclusione in venti province. Oltre mille gli eventi che sono stati realizzati grazie al progetto, e che hanno permesso ai ragazzi di scoprire e cimentarsi in discipline olimpiche e paralimpiche, ma anche di seguire un percorso sulla corretta alimentazione degli sportivi.
“Questo progetto – ha detto il Presidente UPI Pasquale Gandolfi rivolgendosi agli oltre 400 ragazzi e ragazze in sala – ci rende molto orgogliosi, perché ha reso voi protagonisti di un percorso di crescita prima di tutto come cittadini e ci ha permesso di aprire un canale di comunicazione tra voi e le istituzioni.
Oggi si chiude GameUPI ma proprio in questi giorni abbiamo pubblicato risultati del bando GameUPI 2.0,, che permetterà nel 2025 di realizzare altri venti i progetti dedicati allo sport e all’orientamento professionale con un valore aggiunto: l’iniziativa mette in sinergia i Progetti delle Province con quelli già finanziati a livello nazionale dal Dipartimento per le Politiche giovanili. Un modo efficace per moltiplicare gli effetti e potenziare i risultati sia a livello nazionale che locale” .

 

 

Riforma TUEL, Gandolfi “Riprendere con urgenza il percorso bloccato”

“Il Testo unico degli Enti locali è stato continuamente modificato in questi 25 anni da interventi normativi introdotti con decreti e norme che rispondevano a logiche emergenziali. Non tiene conto della riforma costituzionale del 2001 e tantomeno degli stravolgimenti introdotti per le Province dalla legge Delrio.  Serve un nuovo TUEL, che consenta alle Province di avere un quadro di riferimento che ne valorizzi la nuova missione di istituzioni di semplificazione amministrativa, gli investimenti del territorio e di supporto assistenza ai Comuni.  E’ urgente riprendere il confronto sul testo con le associazioni delle autonomie locali e avviare al più presto l’iter parlamentare”.

Lo ha detto il Presidente dell’UPI Pasquale Gandolfi, intervenendo alla Sala della Regina della Camera dei Deputati al convegno “Riflessioni sulla revisione della disciplina dei segretari comunali e provinciali in vista della riforma del TUEL” organizzato dall’Unione Nazionale dei segretari Comunali e Provinciali.

“L’obiettivo che dobbiamo porci – ha detto Gandolfi – è quello di riordinare, semplificare e rilanciare tutto il sistema di governo locale, a partire dalle Province che aspettano ormai da anni una revisione delle norme che assicuri certezza di funzioni, garanzia di risorse per i servizi ai cittadini e un riassetto organizzativo. Una volta avviato l’iter normativo in Parlamento, sarà possibile apportare tutte le modifiche al testo che si riterranno necessarie”.

Riforma TUEL, Gandolfi “Riprendere con urgenza il percorso bloccato”

“Il Testo unico degli Enti locali è stato continuamente modificato in questi 25 anni da interventi normativi introdotti con decreti e norme che rispondevano a logiche emergenziali. Non tiene conto della riforma costituzionale del 2001 e tantomeno degli stravolgimenti introdotti per le Province dalla legge Delrio.  Serve un nuovo TUEL, che consenta alle Province di avere un quadro di riferimento che ne valorizzi la nuova missione di istituzioni di semplificazione amministrativa, gli investimenti del territorio e di supporto assistenza ai Comuni.  E’ urgente riprendere il confronto sul testo con le associazioni delle autonomie locali e avviare al più presto l’iter parlamentare”.

Lo ha detto il Presidente dell’UPI Pasquale Gandolfi, intervenendo alla Sala della Regina della Camera dei Deputati al convegno “Riflessioni sulla revisione della disciplina dei segretari comunali e provinciali in vista della riforma del TUEL” organizzato dall’Unione Nazionale dei segretari Comunali e Provinciali.

“L’obiettivo che dobbiamo porci – ha detto Gandolfi – è quello di riordinare, semplificare e rilanciare tutto il sistema di governo locale, a partire dalle Province che aspettano ormai da anni una revisione delle norme che assicuri certezza di funzioni, garanzia di risorse per i servizi ai cittadini e un riassetto organizzativo. Una volta avviato l’iter normativo in Parlamento, sarà possibile apportare tutte le modifiche al testo che si riterranno necessarie”.

La Provincia di Brescia lancia il concorso “Passeggero consapevole”

Creare condizioni di sicurezza per la viabilità e accrescere la sensibilità sui temi dei corretti comportamenti sulle strade. La Provincia di Brescia porta avanti in parallelo i due impegni che hanno portato ad una nuova iniziativa rivolta ai ragazzi. È stata presentata stamattina a Palazzo Broletto la prima edizione del concorso riservato agli studenti di tutte le scuole superiori della provincia e dedicato alla valorizzazione della figura del passeggero consapevole. L’iniziativa rientra nel programma che la Provincia, attraverso un’apposita convenzione con contributo economico, ha condiviso con l’Associazione CONdividere la Strada della Vita, con il coinvolgimento dell’Ufficio Scolastico Territoriale, che nei mesi scorsi ha proposto corsi di guida sicura a Lumezzane e anche l’inaugurazione di un monumento, installato sulla rotatoria di ingresso a Sarezzo, a ricordo di Giorgio Botti, giovane rimasto vittima di un incidente stradale, da passeggero. Al ragazzo è dedicato il concorso “Consapevoli del viaggio senza essere piloti”, primo Memorial Giorgio Botti.

Gli studenti partecipanti – gruppi, intere classi o gruppi di classi dello stesso istituto – potranno presentare i loro elaborati in forma narrativa (lunghezza massima quattro cartelle di word, carattere 14 e margini predefiniti), oppure video, foto o banner, o, ancora, opere d’arte. Il tema da seguire è quello della sicurezza stradale, con particolare riferimento all’uso delle cinture, al rispetto dei limiti di velocità, con riflessioni sulle distrazioni alla guida – su tutte l’uso improprio del cellulare – e sull’importanza di non mettersi alla guida sotto l’effetto di alcool o droghe. Termine di consegna: le 16 del 31 marzo 2025.

Gli elaborati pervenuti saranno esaminati da rappresentanti della Provincia, dell’Associazione CONdividere la Strada della Vita e dell’Ufficio Scolastico Territoriale. Originalità e creatività, chiarezza del messaggio, capacità di sensibilizzazione e qualità della produzione saranno i principali criteri di valutazione.

Sarà stilata una classifica per ogni categoria. In palio premi in denaro che l’Associazione distribuirà ai primi tre classificati di ogni categoria: 400 euro per l’elaborato vincitore, 200 euro al secondo classificato e 100 per il terzo.

 

Nei prossimi giorni saranno diffusi ulteriori dettagli e pubblicati online dettagli del concorso e moduli di iscrizione. Per informazioni è possibile contattare l’Associazione CONdividere la Strada della Vita – [email protected].

 

 

 

 

 

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