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Scuola, investimenti, infrastrutture

In allegato, la rivista Upi Le Province.

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Saitta (Upi): Il Governo accorpi le Province se vuole davvero risparmiare

“Solo con Province più grandi si possono ottenere risparmi di spesa e una reale efficienza della Pubblica Amministrazione. Infatti, come abbiamo ripetuto in diverse sedi, il necessario risparmio di risorse economiche si può ottenere non attraverso l’abolizione delle Province ma con il loro riordino, unico strumento in grado di mettere in moto un processo virtuoso capace di razionalizzare la presenza periferica dello Stato”.
“Ripeto e segnalo al nuovo Parlamento e al Governo quanto sia necessario andare a fare pulizia di tutti gli Enti intermedi che si sovrappongono a funzioni che devono essere esercitate dai Comuni e
dalle Province”.

Mobilitazione nazionale imprese

“La politica non può restare indifferente alla crisi che sta decimando il sistema delle imprese e il prossimo Governo dovrà dare risposte chiare ed immediate al drammatico appello che oggi arriva attraverso la mobilitazione nazionale promossa dalle loro Associazioni di categoria”.

Lo afferma il vice Presidente nazionale dell’Unione Province Italiane e responsabile dello Sviluppo economico Enrico Di Giuseppantonio.

“Le Province condividono i temi proposti dalle Imprese: va decisamente ridotta una intollerabile pressione fiscale, bisogna garantire e rendere più conveniente l’accesso al credito  – dice ancora Di Giuseppantonio. Sono inoltre necessarie la semplificazione delle norme per favorire nuove assunzioni e produttività, investimenti nella realizzazione di infrastrutture e bisogna portare avanti quell’azione di semplificazione e snellimento burocratico che le Province hanno già avviato da tempo. Le Province chiederanno che tali questioni, sulle quali si gioca il futuro di una fetta rilevante del futuro economico e sociale del nostro Paese, abbiamo la priorità nell’agenda di lavoro del prossimo Governo”.

CHIUSURA UFFICI UPI

In occasione delle festivita’ natalizie gli uffici dell’Upi resteranno chiusi dal 24 dicembre 2012 al 1° gennaio 2013.

Le attivita’ riprenderanno regolarmente mercoledi’ 2 gennaio 2013.

L’unione Province d’Italia augura a tutti Buone Feste.

Cooperazione al futuro. Futuro alla cooperazione.

Con l’obiettivo di offrire un contributo ed una risposta del nostro territorio agli spunti e alle riflessioni emersi nel Forum Nazionale di Milano del 1 e 2 ottobre scorsi, l’Istituzione organizza a Pisa il prossimo 20 novembre nella Sala del Consiglio Provinciale della Provincia di Pisa (piazza Vittorio Emanuele II, 14) dalle 9:30 il Forum provinciale della cooperazione dal titolo:Cooperazione al futuro. Futuro alla cooperazione.

All’iniziativa prenderà parte anche Iacopo Viciani,  Consigliere del Ministro per l’Integrazione e la Cooperazione Andrea Riccardi.

L’Istituzione Centro Nord Sud rilancia fortemente il tema della cooperazione decentrata e territoriale ponendo particolare attenzione al ruolo delle istituzioni pubbliche locali nei processi di cooperazione e alla valorizzazione dei migranti quali potenziali attori dei processi di co-sviluppo. 
Il nostro obbiettivo è quella di offrire a tutto il territorio un’occasione per fare il punto sui progetti di cooperazione attivi, per testimoniare e documentare le proprie attività, anche attraverso materiale multimediale, per costruire un momenti di analisi e di riflessione sui punti di forza e le criticità della cooperazione decentrata e territoriale e sul ruolo che i migranti svolgono o potrebbero svolgere nei processi di sviluppo dei propri Paesi. Questi due temi infatti sono rimasti un po’ a margine anche della discussione a livello nazionale.

L’edizione 2012 del Forum ha tra i suoi obiettivi:
lo sviluppo, anche a livello locale, di un dibattito sul processo di revisione della Legge 49/87;
il rilancio del tema della cooperazione decentrata e territoriale, con particolare attenzione alle istituzioni pubbliche locali e, nello specifico, ai Comuni nei processi di cooperazione;
lo sviluppo di riflessioni critiche e di strumenti concreti sul tema dei migranti, quali potenziali attori di co-sviluppo.

La giornata sarà pertanto suddivisa in tre sessioni. Al termine dopo le conclusioni, abbiamo pensato di fare cosa gradita a tutti i partecipanti di programmare alle 19:00 circa lo spettacolo “Non Dimenticateci” di e con Annet Henneman del Teatro di Nascosto di Volterra.

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Tagli agli enti locali: appello delle Province in Conferenza Stato Città Castiglione “A rischio i servizi ai cittadini, necessario ridurre il taglio”

COMUNICATO STAMPA

 

Tagli agli enti locali: appello delle Province in Conferenza Stato Città

Castiglione “A rischio i servizi ai cittadini, necessario ridurre il taglio”

 

 

“Con il taglio ai bilanci delle Province operato con la spending review sono a rischio i servizi essenziali ai cittadini, a partire dalla scuola. Facciamo appello al Governo perché intervenga per trovare soluzioni che allentino la stretta o le amministrazioni andranno in dissesto”.

Lo ha detto il Presidente dell’Upi Giuseppe Castiglione, intervenendo nel corso della riunione della Conferenza Stato Città al Ministero dell’Interno.

“Lo abbiamo denunciato più volte: il taglio di 500 milioni nel 2012 e di 1 miliardo nel 2013 per le Province non interviene sulla spesa improduttiva, ma ci costringe a ridurre i servizi essenziali. Non possiamo considerare come consumi intermedi il trasporto pubblico locale o la manutenzione delle scuole pubbliche, che sono invece diritti dei cittadini”.

In Conferenza Stato città il Presidente dell’Upi ha ribadito l’iniquità di una manovra che “pesa ben oltre la metà sul sistema delle Regioni e degli enti locali e che rischia di deprimere ancora di più la capacità, già minata, degli enti locali di sostenere lo sviluppo, come denunciato dalla Corte dei Conti”.

Castiglione ha ricordato poi che “con la spending review di fatto per il 2013 si svuota per le Province tutto il fondo sperimentale di riequilibrio. Un fondo – sottolinea Castiglione – che, ora pari a 1,039 miliardi, deriva per 813 milioni dalla addizionale provinciale sull’energia elettrica, un importante tributo proprio provinciale che è stata soppressa nel 2011, e solo per 226 milioni è costituito dai vecchi trasferimenti erariali.  Vuol dire che con questa operazione il Governo si è appropriato di risorse proprie delle Province”.

Il Presidente ha quindi ribadito la necessità che il Governo trovi “nei prossimi provvedimenti di natura economica e finanziaria, a partire dalla legge di stabilità, la possibilità di intervenire mitigando l’impatto dei tagli sulle Province e riequilibrando la riduzione delle risorse tra centro e periferia”.

Castiglione ha quindi richiesto una convocazione straordinaria della Conferenza Stato Città per i primi di settembre per affrontare il tema dei tagli alle Province operato dalla spending review.

 

 

Roma, 2 agosto 2012

L’ASSEMBLEA NAZIONALE RILANCIA LA PROPOSTA UPI

“Ridurre il numero delle Province, istituire le Città metropolitane, tagliare gli enti strumentali delle Regioni e riorganizzare gli uffici periferici dello Stato intorno alle nuove realtà provinciali. Attenzione, non è con uno solo di questi interventi che si può procedere: la proposta regge e consegna al Paese i risultati voluti se viene attuata nel suo insieme e in tutto il territorio nazionale. Nelle Regioni a statuto ordinario come in quelle a Statuto speciale”.
Lo ha ribadito il Presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione, aprendo ieri i lavori dell’Assemblea nazionale delle Province d’Italia a Roma: la proposta dell’Upi, dunque, tiene se vienne accolta nel suo insieme.
“La questione vera – ha detto poi – è che le Province vanno riformate e accorpate, seguendo però un percorso che non può che essere coerente con le norme costituzionali. Come Province, siamo passati dalle parole ai fatti e abbiamo avanzato una proposta concreta, che riteniamo sensata, e che è in grado di portare in poco tempo, senza attardarsi in inutili quanto improbabili riforme della Costituzione, ad una vera modernizzazione dell’amministrazione locale, con risparmi immediati di almeno 5 miliardi di euro”.
Il Presdiente ha poi puntato l’attenzione sulla necessità che le riforme dei governi locali interessino tutte le istituzioni “C’è da dire però che ad oggi l’unica proposta di autoriforma depositata in conferenza unificata è quella dell’Upi – ha detto – perché se è vero, e noi ne siamo consapevoli, che c’è un problema di dimensioni di province, non si capisce perché non ci si debba interrogare con lo stesso ardore sul fatto che mentre in Italia ci sono ben 10 Province con oltre 1 milione di abitanti, ci sono anche 6 Regioni che non raggiungono la stessa popolazione. Dobbiamo tenere presente che, dopo avere razionalizzato le Province, avremo sempre Regioni di 300 mila e Regioni di 10 milioni abitanti, comuni di 40 abitanti e Comuni di 4 milioni di abitanti. A nostro avviso, quindi, prima o poi il tema del dimensionamento ottimale, dovrà riguardare anche Regioni e Comuni“.
In allegato, la relazione del Presidente Castiglione, l’Ordine del Giorno approvato dall’Assemblea Generale delle Province e il Documento dei Segretari comunali e provinciali.

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Province: Castiglione “Appello al Governo e ai partiti. Non ci possono essere veti dalle regioni sulle Province”

“Sulla riforma delle Province sono ore decisive: facciamo appello al Governo Monti, perché prosegua nella strada avviata del confronto con l’Upi, e presenti una proposta organica, completa, che consenta non solo di ridurre le Province, ma di semplificare l’amministrazione territoriale, istituendo le Città metropolitane, assegnando funzioni certe di area vasta alle Province, tagliando gli enti e le agenzie strumentali delle Regioni, e razionalizzando la presenza dello stato nei territori. Non possiamo accettare che su questo tema ci siano veti da parte delle Regioni”. Lo ha detto il Presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione, concludendo i lavori dell’Assemblea Nazionale delle Province a Roma. “Noi abbiamo fatto una scelta di serietà, prendendoci carico per quello che ci riguardava, di contribuire a riformare le autonomie locali. Abbiamo presentato una proposta seria, che, con estremo coraggio, è stata accolta da tutti, anche dalle Province che verranno accorpate. Non le Regioni non hanno accettato la sfida dell’autoriforma, ma anzi, proprio dalle Regioni arrivano in queste ore pressioni per fermare la proposta dell’Upi, che invece con il Governo ha iniziato un percorso decisivo. Facciamo appello al Governo Monti, e anche ai partiti politici che hanno sostenuto la nostra proposta, a non interrompere questo percorso ora, a portare a termine una riforma così importante, a bloccare le tentazioni di chi vuole l’affermarsi di un neocentralismo regionale. Altrimenti, se si sceglierà di procedere per strappi, presentando la solita riforma inattuabile, non potremo fare altro che promuovere nuovamente ricorso alla Corte Costituzionale contro i provvedimenti che saranno presentati”.

 “In queste ore sta emergendo con chiarezza quali sono i soggetti che vogliono impedire il progetto di riforma dell’amministrazione locale del Paese. Sono le Regioni che, senza avere mai aperto un confronto franco con l’Upi, stanno in queste ore intervenendo sul Governo per bloccare la nostra proposta di autoriforma”. Lo dichiara il Vice Presidente dell’Upi, Antonio Saitta, rilevando come “oggi abbiamo appreso dal Ministro Cancellieri che le Regioni hanno chiesto incontri al Governo per parlare della riforma delle Province. Sarebbe stato corretto che avessero invece aperto un confronto per un progetto di autoriforma delle Regioni stesse, anziché tentare di bloccare il nostro percorso di semplificazione istituzionale, che, ci rendiamo perfettamente conto,  mette profondamente in discussione anche i 3.279 enti strumentali che le Regioni hanno in questi anni costituito e che evidentemente non hanno alcuna intenzione di chiudere. I poteri regionali sui territori. Quello che ci appare chiaro è che le Regioni sono interessate a svuotare le Province, per costituire ancora nuovi enti e agenzie”.

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AL VIA A ROMA L’ASSEMBLEA NAZIONALE DELLE PROVINCE ITALIANE

La riforma delle Province, la spending review, i provvedimenti per lo sviluppo e lo stato della finanza degli Enti locali.

Saranno questi i temi al centro dell’Assemblea Nazionale delle Province italiane, in programma martedì 26 giugno e mercoledì 27 giugno a Roma (Sala Capranica, Piazza Capranica 101).

L’Assemblea avrà inizio martedì 26 giugno a partire dalle ore 15,30, affrontando il tema delle riforme istituzionali.

Interverranno il Ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, e il Ministro per la Pubblica amministrazione e la semplificazione, Filippo Patroni Griffi.

In rappresentanza del Parlamento interverranno i Deputati e i Senatori delle Commissioni Affari Costituzionali di Camera e Senato, attualmente impegnati nella discussione sulla Carta delle Autonomie, le Riforme costituzionali e la nuova legge elettorale per le Province.

 

Mercoledì 27 giugno dalle 9,30 invece, si parlerà di finanza locale,  riforme del patto di stabilità, rilancio degli investimenti per la crescita del Paese.

Interverrà il Ministro per gli Affari regionali, il turismo, lo sport, Piero Gnudi.

Inoltre, sono stati previsti interventi dei rappresentanti delle maggiori associazioni delle imprese, del sistema bancario e delle Organizzazioni sindacali.

 

In allegato, il programma dettagliato dell’evento

 

Info Ufficio Stampa: Barbara Perluigi mob 3357246489

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STATO/CITTÀ – PROROGATO AL 31 AGOSTO

Nella seduta del 20 giugno 2012 la Conferenza Stato-Città ha deliberato il rinvio del termine del bilancio di previsione per il 2012 da parte degli Enti locali ora fissato al 31 agosto 2012.

Si ricorda che era stato già approvato un differimento del termine, precedentemente fissato al 30 giugno.

 

In allegato l’atto approvato dalla  Conferenza Stato-città (punto 3 in allegato)

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LE PROVINCE RICORDANO LA STRAGE DI CAPACI

“Oggi in tutte le Province italiane si celebra il ricordo del Giudice Giovanni Falcone, di sua moglie, Francesca Morvillo, e degli uomini della scorta, Rocco Dicillo, Vito Schifani, Antonio Montinaro, eroi mai dimenticati. Abbiamo scelto di farlo nelle nostre scuole, tra i giovani, con le famiglie, con centinaia di iniziative che abbiamo voluto mettere in campo non solo per ricordare, ma per riaffermare tra i ragazzi, che sono i custodi della memoria e  il nostro futuro, che la legalità è il valore in cui crediamo e che la lotta a tutte le mafie è il baluardo delle istituzioni.  La tragedia di Brindisi, che ha ferito ancora una volta il Paese, ci ha fatto tornare indietro a quegli anni, quando le stragi degli uomini dello Stato fecero piombare l’intero Paese in un dolore profondo. Dolore che resta, che vive nel ricordo, ma che si tramuta in una forza incredibile, che soprattutto i giovani stanno dimostrando in questi giorni, e nella determinazione che abbiamo non solo a resistere ma a sconfiggere la criminalità organizzata”. Lo dichiara il Presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione.

 

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