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INNOVAZIONE E MODERNIZZAZIONE DELLA PA

“Per sostenere l’informatizzazione della Pubblica amministrazione, e del Paese in genere, non servono solo risorse: c’e’ bisogno di una strategia comune, di una agenda digitale, che porti a sistema gli investimenti di Stato, Regioni, Province e Comuni”. Lo ha detto il Presidente dell’Upi Giuseppe Castiglione, intervenendo al Convegno conclusivo di ForumPa con il Ministro Renato Brunetta.
Proprio al Ministro il Presidente Castiglione ha proposto un accordo per potenziare le esperienze di reti wi-fi, in particolare nelle scuole, gia’ avviate dalle Province.
“Ma resta il problema degli investimenti e dei tagli ai bilanci. Perche’ un piano di informatizzazione delle scuole, che sostenga lo sviluppo di comunita’ formative digitali grazie agli e-book, ai palmari, al superamento dei libri cartacei, non puo’ che essere accompagnato da un grande deciso intervento di manutenzione, messa in sicurezza e ristrutturazione delle scuole”

Le Province ricevute dal Presidente della Repubblica

Le celebrazioni dell’Unità d’Italia, ma anche lo stato delle riforme istituzionali, con la semplificazione amministrativa, sono stati i temi posti dalla delegazione dell’Unione delle Province d’Italia al Presidente della Repubblica, che li ha ricevuti oggi in Quirinale.

 A rappresentare le Province sono stati il Presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione, Presidente della Provincia di Catania, il Vice Presidente Vicario Antonio Saitta, Presidente della Provincia di Torino, il Vice Presidente Franco Antoci, Presidente della Provincia di Ragusa, il Presidente del Consiglio Direttivo Fabio Melilli, Presidente della Provincia di Rieti, il Presidente della Provincia di Milano Guido Podestà, il Presidente della Provincia di Asti Maria Teresa Armosino e il Direttore Generale dell’Upi Piero Antonelli.
    
“Abbiamo raccontato al Presidente della Repubblica – dichiara il Presidente dell’Upi Giuseppe Castiglione – l’impegno delle Province per le celebrazioni dell’Unità d’Italia, con i tanti eventi realizzati sui territori mirati principalmente a coinvolgere i giovani, gli studenti delle scuole provinciali: a loro e alla loro crescita come soggetti protagonisti della vita politica e istituzionale del Paese, sono dedicati eventi di riflessione e studio sulla storia del risorgimento. E proprio sui giovani, sulla grave emergenza dell’edilizia scolastica e sulla necessità di assicurare scuole migliori, più sicure, all’avanguardia, abbiamo proseguito il confronto con il Presidente Napolitano.
Ma ci siamo soffermati soprattutto sulle questioni legate alle riforme istituzionali del Paese, confermando la nostra piena disponibilità a collaborare per avviare un processo di riflessione condivisa che semplifichi il sistema, eliminando gli apparati non democratici che impropriamente amministrano al posto dei Comuni e delle Province, e a essere protagonisti nell’opera di razionalizzazione delle Province, nel pieno rispetto delle norme costituzionali e con riforme condivise a garanzia delle comunità e dei cittadini. Sulla questa nostra volontà di semplificare il sistema – conclude il Presidente Castiglione – abbiamo colto l’apprezzamento del Presidente Napolitano”.

Al Presidente Napolitano la delegazione delle Province ha voluto porgere in regalo un piccolo album litografico “Da Torino a Roma. Ventitrè anni di viaggio”, eseguito da Casimiro Teja e pubblicato nel 1872 dal periodico “Pasquino – giornale umoristico, artistico, politico sociale”. 29 litografie originali che illustrano in forma satirico-caricaturale il cammino del Risorgimento degli italiani da Torino fino a Roma Capitale.

AL FESTIVAL DELLA FELICITA DI PESARO E URBINO LE PROVINCE LANCIANO UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO

“Se non possiamo immaginare di essere il Paese più ricco d’Europa, dobbiamo avere l’ambizione di diventare il Paese in cui si vive meglio, concentrandoci sulla qualita’ della crescita”. Lo ha detto il Presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, aprendo i lavori del convegno “Province 2020. Progettare e misurare il Benessere in tempo di crisi”, organizzato dall’Upi e dalla Provincia di Pesaro-Urbino.
Un convegno che rilancia il dibattito sull’adozione di nuovi indicatori per misurare lo stato di benessere dei cittadini, e che apre il Festival della felicita’ di Pesaro Urbino, che proseguira’ fino al 5 giugno prossimo. “La pubblica amministrazione – ha detto – puo’ condizionare positivamente o negativamento la qualita’ della vita delle comunita’. Le Province possono, attraverso le decisioni che prendono nei piani strategici e con la programmazione territoriale, essere decisive, mettendo in campo progetti e programmi fortemente orientati al futuro”.

“Dobbiamo lavorare insieme per rendere reale un sogno – ha detto il Presidente dell’Istat Enrico Giovannini, intervenendo ai lavori. “Discutere di indicatori – ha detto – vuol dire discutere della societa’ che vogliamo costruire, e gli indicatori di risultato diventano valutatori della democrazia. La buona notizia – ha poi aggiunto illustrando tutte le iniziative avviate sul tema del benessere a livello mondiale – e’ che non siamo soli e che ci sono decine di iniziative nel mondo su questi temi”.

“La strategia Europa 2020 – ha dichiarato il Presidente dell’Upi Basilicata Piero Lacorazza, intervenendo al Convegno – chiama istituzioni e territorio a cooperare per tre obiettivi principali: la crescita intelligente,  la crescita inclusiva e la crescita sostenibile, rendendo efficiente l’uso delle risorse e rilanciando la competitività dei sistemi territoriali. È proprio su tali elementi che la Provincia di Potenza, sta lavorando, anche attraverso la definizione del Piano strutturale provinciale, lo strumento principale di pianificazione dell’Ente che rappresenta l’obiettivo di fine consiliatura. Idealità della visione e concretezza del quotidiano sono, e dovranno essere sempre più, i principi cardine del nostro impegno. L’idealità della visione rappresenta l’idea di futuro che vogliamo contribuire a realizzare, mentre la concretezza del quotidiano misura i passi da compiere per  attuare questa visione”.

“Vogliamo costruire, a partire da questa iniziativa, un nuovo modello di Provincia – ha detto il Presidente dell’Upi Giuseppe Castiglione – che declini lo sviluppo nella sostenibilita’: sostenibilita’ dell’ambiente, del territorio, della programmazione urbanistica, dello sviluppo economico. Dobbiamo per questo accettare e fare la nostra la sfida della misurazione della democrazia e dalla valutazione del nostro impegno di amministratori”.

Nel pomeriggio, il convegno è prosegutio con la presentazione del sondaggio “Gli italiani e la felicita’” del Presidente dell’Ipsos Nando Pagnoncelli. Secondo le rilevazioni dell’istituto di rigcerca, gli italiani sono fortemente preoccupati dalla crisi economico e credono, per la maggioranza, che durera’ ancora altri 5 anni. Ma si dichiarano felici, nonostante tutto, grazie alla grande capacita’ di adattarsi alla situazione, che permette loro comunque di andare avanti.

Quanto alla politica, l’atteggiamento degli italiani e’ profondamente diverso, che si guardi al contesto nazionale o a quello locale. Secondo lo studio, infatti,  il 64% degli italiani considera peggiorata la situazione politica degli italiani, ma se si passa alla dimensione territoriale della comunita’ di residenza, il dato scende al 25%. Un 40% la definisce anzi migliorata o ugualmente positiva. Preoccupa molto, invece, la crisi economica (78% degli intervistati).” In questo contesto- ha commentato Pagnoncelli – la famiglia diventa quasi un rifugio. Infatti, gli italiani la pongono al primo posto tra gli aspetti immateriali determinante per migliorare la qualita’ della vita, seguito dall’amore e dalle amicizie. Tra gli aspetti materiali, invece, per gli italiani sono determinanti prima di tutto la salute, poi il reddito e a seguire la casa.

“Se possiamo considerare rassicurante la tendenza a trovare soddisfazioni nella sfera affettiva – ha commentato Pagnoncelli illustrando il sondaggio – preoccupa la distanza crescente tra la situazione personale e il Paese. Come se l’Italia avesse smarrito il senso di appartenenza. Si attesta, rispetto anche ai temi promossi in questo convegno, la considerazione che la politica, troppo concentrata nella ricerca di consensi nell’immediato, stia perdendo il senso della programmazione del futuro del Paese”.

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Il Presidente dell’Upi incontra il Presidente del Coordinamento nazionale dei difensori civici

Promuovere l’istituto del Difensore civico territoriale in tutte le Province italiane e costruire una rete di sistema che potenzi lo strumento della difesa civica.
Questo l’obiettivo dell’incontro avuto oggi a Roma tra il Presiedente dell’Upi, Giuseppe Castiglione, e il Presidente del Coordinamento Nazionale dei Difensori Civici italiani, Antonio Caputo, Difensore civico della Regione Piemonte.
Dalla collaborazione avviata oggi si è deciso di intraprendere un percorso di lavoro comune per definire  un vero e proprio protocollo tra l’Upi e il Coordinamento dei Difensori civici, per promuovere questa rete, coordinando le strutture esistenti e favorendo l’istituzione del difensore civico territoriale in tutte i territori provinciali, attraverso convenzioni.
A questo scopo è stata istituita una commissione bilaterale di lavoro, che predisporrà il protocollo, i modelli di convenzione e i documenti necessari per la costruzione della rete sui territori.

Il Presidente dell’Upi incontra il Presidente della Corte dei conti Luigi Giampaolino

Primo incontro tra  il Presidente della Corte dei conti dott. Luigi Giampaolino ed il Presidente dell’UPI on. Giuseppe Castiglione, nella stessa giornata che vede concludersi la fase di definizione delle Linee Guida 2011, rivolte agli organi di revisione degli enti locali che curano l’elaborazione delle relazioni sui documenti finanziari.
Si apre così una fase nuova nei rapporti con le Associazioni degli enti locali, dalla quale emergeranno le più rilevanti tematiche di attualità e sarà colta la poliedricità dei fenomeni per immaginare appropriate soluzioni di orientamento per gli enti interessati.
La Corte dei conti è attenta ai principali problemi delle Autonomie territoriali nel momento cruciale dell’avvio del nuovo percorso, certamente travagliato, che vuol dare concretezza alle espressioni di “equiordinazione” tra le componenti della Repubblica. E’ una riforma auspicata da tempo, prossima a definirsi come complesso normativo ancora in evoluzione, che inciderà sull’assetto ordinamentale, per orientare verso comportamenti virtuosi, imposti dalla necessità della sfida per la migliore qualità dei risultati e per il contenimento dei costi entro limiti tollerabili, definiti “standard”.
Il processo in atto dischiude scenari che inducono un governo responsabile che configuri correttivi congrui al perseguimento dell’interesse pubblico.
Non mancheranno le sensibilità utili per intervenire sulle anomalie e l’UPI, in costante colloquio con le Province, appare l’osservatorio privilegiato.
La prospettiva delinea l’esigenza di individuare aree da analizzare con strumenti normativamente codificati, che contemplino presupposti, contenuti, limiti di applicazione, per offrire agli operatori indirizzi interpretativi univoci, credenziale di autorevolezza perché sorretti da conoscenza del quadro generale, degli effetti che conseguono e da una equilibrata lettura degli interessi compresenti.
La Corte dei conti intraprende un nuovo itinerario con spirito di servizio nei confronti delle istituzioni interessate, consapevole della propria posizione di terzietà di magistratura contabile e dell’imprescindibile prerogativa di neutralità che la caratterizza.
In questa dimensione, il rinnovato rapporto con l’UPI sarà certamente utile alle istituzioni ed ai cittadini.

Costi della politica: Castiglione a Montezemolo

“Una volta tanto siamo d’accordo con il Dr. Montezemolo, che chiede una riduzione dei costi inutili della politica, a partire dai Consorzi, dagli Enti parchi, dai Bim, dalle tante aziende piene di Consigli di amministrazione lontani dal controllo democratico. Vorremmo però che su questo tema si avviasse una riflessione seria, e non la solita fiera delle ovvietà che continua a dominare il dibattito. Come Upi abbiamo detto già che siamo d’accordo con l’avvio della razionalizzazione delle Province, ci siamo impegnati in prima linea sui tagli ai costi, riducendo notevolmente giunte e consigli, abbiamo dimostrato nei fatti, con attestati da parte della Corte dei Conti, dell’Istat, della Ragioneria dello Stato, di sapere gestire in maniera virtuosa i nostri bilanci. Al Dr. Montezemolo, che si appresta ad iniziare una lunga carriera politica, chiediamo la disponibilità ad un confronto pubblico con noi, in modo da potere offrire anche ai cittadini la possibilità di ascoltare dal vivo le ragioni di ognuno su temi tanto importanti per il Paese”.

15- 16 Maggio: Elezioni amministrative 2011

Il Dipartimento affari interni e territoriali – Direzione centrale dei servizi elettorali del ministero dell’Interno ha predisposto un vademecum con le istruzioni per procedere alle operazioni relative alla presentazione ed ammissione delle candidature per l’elezione diretta del presidente della provincia e del consiglio provinciale nelle 11 amministrazioni chiamate al voto il 15 e 16 maggio, in occasione delle elezioni amministrative 2011.

Le province interessate al rinnovo dei propri organi elettivi sono: Reggio Calabria, Ravenna, Trieste, Gorizia, Mantova, Pavia, Macerata, Campobasso, Vercelli, Lucca, Treviso.

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150° Unità d’Italia: Le Province celebrano le Donne del Risorgimento

“Celebrare le donne che hanno fatto l’Unità d’Italia non è solo un modo per ricordare figure decisive, eroine troppo spesso trascurate nei libri di storia: piuttosto è il nostro modo di dare seguito alle loro azioni, di rilanciare un dibattito, mai sopito, sulla necessità di rendere sempre più chiaro il ruolo delle donne nella vita del nostro Paese. Partire dalla storia ci deve dare la forza necessaria per costruire un futuro di parità”. Lo ha detto Lidia Nobili, presidente della Consulta Pari Opportunità dell’Upi, aprendo i lavori del convegno dell’Upi “Le Province e le donne del Risorgimento”, che si è svolto oggi a Roma, nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani.
La rievocazione storica, che ha evidenziato quanto le donne abbiano contribuito alla costruzione di una coscienza civica unitaria, soprattutto attraverso l’istruzione, la formazione, l’emancipazione del loro ruolo, ha lasciato spazio ad un dibattito sull’emergenza della mancata parità di genere in Italia.
Così, la Vice Presidente delle Senato, Emma Bonino, ricordando i dati della scarsa presenza al femminile nella vita economica e politica italiana (21% donne alla Camera dei Deputati, 18% al Senato, 12% nelle Province, 10% nelle Province) e l’assenza pressoché totale da ogni ruolo apicale, ha sottolineato la necessità di “un nuovo Risorgimento”, che renda pubblica la varietà dell’universo femminile  “perché rivalutare il patrimonio al femminile non fa bene solo alle donne, ma all’intero Paese”. L’On. Beatrice Lorenzin, responsabile pari opportunità del PdL ha invece sottolineato la necessità di fare, su questi temi “massa critica”, perché, ha detto “non otterremo spazi per gentile concessione. Dobbiamo pretenderli, anche riabituando l’elettorato a selezionare una classe dirigente più preparata”.
A chiudere l’incontro è stato il Vicepresidente dell’Upi, Antonio Saitta, Presidente della Provincia di Torino, che ha voluto sottolineare quanto l’incontro di oggi sia “un omaggio a tutte le donne d’Italia di ieri e di oggi, alle loro intelligenze, sensibilità e passioni”.

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PROGETTO IDEE: SECONDO INCONTRO DEL COMITATO DI PILOTAGGIO

Il 5 Aprile 2011, presso la sede dell’UPI, si svolgerà il secondo incontro del Comitato di Pilotaggio del progetto IDEE.
L’UPI, le Province partner di Milano, Roma e dell’Aquila e il soggetto tecnico Save the Children Italia Onluns discuteranno dello stato di avanzamento del progetto e delle prossime attività da sviluppare.

LE PROVINCE E LE DONNE DEL RISORGIMENTO

“Gentile Presidente, la ringrazio per avere informato il Capo dello Stato dello svolgimento della giornata di studio ‘Le Province e le donne del Risorgimento’ che l’Unione Province d’Italia ha voluto promuovere insieme alla Consulta Pari Opportunità e che guarda alla stagione delll’indipendenza da una prospettiva ancora non a sufficienza esplorata, sebbene costituisca una fra le eredità più preziose della vicenda unitaria. Dinnanzi a un indirizzo storiografico prevalentemente declinato al maschile la scelta di riservare un qualificato percorso di indagine alla riscoperta delle singolari testimonianze di ingegno, tenacia e passione, quando non di vero é proprio ardimento, di cui si resero protagoniste tante donne italiane in quegli anni costituisce un segnale forte ed emblematico che supera l’ambito rievocativo per mostrarsi in tutta la sua rilevanza e attualità. Attraverso il nome e il ricordo di Eleonora Plimentel, Cecchina Menotti, Cristina di Belgioioso, Enrichetta Pisacane, Rosa Montmasson Crispi, Colomba Antonietti e delle innumerevoli altre figure, celebri e sconosciute, che illuminarono il nostro Risorgimento e che furono altrettanto determinanti nello sviluppo della nazione finalmente unita, il tema della piena e compiuta applicazione del principio costituzionale dell’uguaglianza di genere trova oggi un deciso e rinnovato impulso, per eliminare definitivamente anacronistici pregiudizi che frenano il processo di modernizzazione e crescita civile del nostro Paese. In questo spirito il Presidente della Repubblica, che ha fatto recentemente sue le parole di Mazzini ‘ Amate e rispettate la donna. Cancellate dalla vostra mente ogni idea di superiorità: non ne avete alcuna’ esprime a lei e alle promotrici e ai promotori il suo convinto apprezzamento per l’iniziativa”.
La lettera reca la firma del Segretario generale della Presidenza della Repubblica, Donato Marra.

“Desidero complimentarmi con l’Unione delle Province d’Italia per aver dato vita a questo appuntamento. Il 150 anniversario dell’Unità d’Italia è una ricorrenza che unisce indistintamente tutti noi, celebrazione di un lungo e glorioso percorso che ci deve riempire ancora oggi d’orgoglio. La Vostra iniziativa pone in primo piano il ruolo delle donne nel territorio durante il Risorgimento in quanto portatrici di quei valori di Libertà conquistati con battaglie e sofferenze. Anche volgendo lo sguardo a quanto accaduto da allora, le donne hanno rappresentato un motore essenziale per lo sviluppo del Paese. Forza, coraggio, creatività, qualità nelle quali eccellono, sono state e continuano ad essere risorse strategiche per la crescita dell’Italia”.
Il Presidente del Senato, Renato Schifani

LE PROVINCE LIVE: ON LINE IL NUMERO 7

In questo numero: l’accordo Upi Consip per gli acquisti delle Province. Le buone pratiche: i casi delle Province di Firenze, Perugia, Cremona e Brescia.

Ascolta il numero 7 dell’audio rivista

Nomina nuovi Ministri: gli auguri delle Province a Galan e Romano

“A nome delle Province italiane porgo al nuovo Ministro della Cultura Giancarlo Galan e al nuovo Ministro dell’Agricoltura Saverio Romano i migliori auguri di buon lavoro. Mi auguro che presto sarà possibile realizzare un incontro formale con i due Ministri, che  dovranno occuparsi di tematiche molto importante per il Paese e particolarmente legate allo sviluppo dei territori quali la cultura e l’agricoltura. Tematiche su cui le Province sono impegnate in prima linea e su cui con i Ministri Galan e Romano sono certo si potrà avviare un dialogo costruttivo, perché strategiche per la vita sociale e per la ripresa economica dell’Italia”

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