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L’UFFICIO DI PRESIDENZA DELL’UPI RICEVUTO DAI PRESIDENTI DI SENATO E CAMERA

Totale condivisione del Presidente del Senato, Renato Schifani, e del Presidente della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini, alle richieste avanzate dal Presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione, negli incontri che si sono svolti Palazzo Madama e a Palazzo Montecitorio.

Riforme istituzionali, federalismo fiscale e carta delle Autonomie sono stati i temi affrontati.  “E’ evidente – ha detto il Presidente Castiglione al Presidente Fini – che nei prossimi tre anni si giocherà una partita importantissima, che dovrà portare a consegnare ai cittadini una Italia migliore, più efficiente, più moderna, capace di muovere lo sviluppo, nella quale le istituzioni nazionali e locali potranno essere i primi alleati delle comunità, delle imprese, delle forze sociali.
Per raggiungere questo risultato, è necessario operare un restyling dell’architettura del Paese, intervenendo con le riforme su alcuni nodi chiave. La riforma costituzionale, intanto, come necessaria cornice al nuovo disegno del Paese. Il dibattito politico su questo tema sembra maturo e si fa sempre più forte la convinzione, che anche noi condividiamo, che sia giunto il momento di rivedere il bicameralismo perfetto, per arrivare alla istituzione di un Senato federale in cui siano rappresentate Regioni, Province e Comuni”. Quanto al federalismo fiscale, il Presidente Castiglione ha ricordato che “il percorso di attuazione della delega è appena all’inizio, e i nodi ancora aperti non sono pochi. L’obiettivo comune è quello di assicurare al Paese la semplificazione del sistema tributario e la riduzione della pressione fiscale. Per giungere a questo risultato, noi crediamo che sia indispensabile avvicinare i cespiti dal centro alla periferia, riportando il prelievo fiscale sul territorio, dove si programmano i servizi ai cittadini.  E’ un sistema, questo, che permette un controllo maggiore e responsabilizza gli amministratori locali, chiamati a dare conto direttamente ai cittadini delle loro scelte programmatiche. Più efficienza, quindi, ma anche maggiore consapevolezza da parte delle comunità della necessità di contribuire, attraverso i tributi, alla buona gestione dei propri territori. Per questo – ha ricordato –  abbiamo chiesto che attraverso il federalismo fiscale si assicurasse la piena copertura delle funzioni fondamentali, esercitate da Comuni e Province. Non vorremmo trovarci ancora una volta a dovere essere titolari di nuovi competenze, senza avere a disposizione le risorse necessarie per poterle esercitare e per programmare lo sviluppo delle nostre Province. Ci auguriamo – ha poi aggiunto – che la Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale, che è stata appena istituita, possa cominciare presto a lavorare, e siamo pronti da subito ad indicare i rappresentanti delle Province che dovranno essere chiamati ad intervenire nel Comitato che affiancherà i lavori dei parlamentari. Questo perché riteniamo che il contributo di Regioni, Province e Comuni potrà essere prezioso non solo per la definizione dei decreti attuativi del federalismo fiscale, ma anche per assicurare il necessario legame tra questa riforma e la ridefinizione del sistema delle autonomie locali”.

Temi trattati anche con il Presidente Schifani, con cui l’Ufficio di Presidneza si è soffernato anche sulle questioni legate al patto di stabilita’ interna e ai bilanci delle Province. “Abbiamo ribadito al Presidente Schifani la necessita’ rivedere i vincoli del patto di stabilita’, per liberare le risorse e favorire gli investimenti. Il Presidente si e’ mostrato molto attento al problema e ha riconosciuto il grande contributo delle Province e degli enti locali nella tenuta dei conti pubblici, grazie ad una gestione virtuosa dei bilanci in questo momento di crisi economica. Mercoledì prossimo – ha concluso il Presidente Castiglione – porteremo questa questione all’attenzione della Commissione affari costituzionali della Camera, nell’audizione cui siamo stati chiamati ad intervenire i merito al decreto legge sugli enti locali”.

All’incontro erano presenti, insieme a  Giuseppe Castiglione, Presidente Provincia Catania e Presidente UPI:  Giovanni Franco Antoci, Presidente Provincia Ragusa e Vicepresidente UPI; Antonino Saitta, Presidente Provincia Torino e Vicepresidente UPI; Andrea Barducci, Presidente Provincia Firenze; Beatrice Draghetti, Presidente Provincia Bologna; Piero Lacorazza, Presidente Provincia Potenza; D’Ascanio Nicolino, Presidente Provincia Campobasso; Giovanni Florido, Presidente Provincia Taranto; Fabrizio Cesetti, Presidente Provincia Fermo; Nicola Bono, Presidente Provincia Siracusa; Leonardo Muraro, Presidente Provincia Treviso; Andrea Paparo, Assessore Provincia Piacenza;  Fabio Altitonante, Assessore Provincia Milano; Cesare Pianasso, Consigliere Provincia Torino.

In allegato l’intervento del Presidente Castiglione

 

 

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INSEDIAMENTO DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DELL’UPI

A seguito dell’elezione del Consiglio Direttivo dell’UPI nel corso della XXXII Assemblea Congressuale dell’Associazione, si procederà all’insediamento formale dello stesso il 25 e 26 febbraio prossimo, a Roma, presso l’Auditorium Parco della Musica, con due giornate di dibattito sul tema “Riformare il Paese. Le Province si confrontano con l’Italia che cambia”.

In particolare, nel pomeriggio del 25 febbraio, alle ore 15.30 si insedieranno ufficialmente il Consiglio Direttivo, i Dipartimenti ed i Coordinamenti dell’UPI, che saranno chiamati a discutere ed approvare un documento politico con la piattaforma di richieste degli amministratori provinciali ai candidati alle prossime elezioni regionali.

Il 26 febbraio, dalle ore 10,00 alle 13,30, si terrà un confronto sul tema “Riformare il Paese. Le Province si incontrano con l’Italia che cambia”, cui sono stati invitati ad intervenire rappresentanti del Governo, del Parlamento, delle altre istituzioni territoriali e delle forze economiche e sociali.

L’iniziativa vuole ribadire il ruolo delle Province quali istituzioni determinanti nel dibattito sul nuovo assetto istituzionale, posizionandole tra le protagoniste delle sfide a venire.

In allegato, la lettera inviata dal Presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione, e dal Presidente del Consiglio Direttivo, Fabio Melilli.

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UFFICIO DI PRESIDENZA DELL’UPI: RIORGANIZZAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE

In allegato, la scheda con le materie e le deleghe assegnate a ciascun componente dell’Ufficio di Presidenza dell’Upi.

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PROTOCOLLO D’INTESA UPI AICA

In allegato, il testo del Protocollo d’Intesa teso a valorizzare le conoscenze e le abilità professionali certificate possedute dai cittadini.

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PROVINCIA DI RAVENNA: GIORNATA DELLA MEMORIA

In occasione della Giornata della memoria, il presidente della Provincia, Francesco Giangrandi, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“Non sono molte le ricorrenze importanti e cariche di significato come il 27 gennaio. La giornata della memoria, istituita nel 2000 dal Parlamento italiano per commemorare le vittime dell’Olocausto, del nazismo e del fascismo, ha il potere di toccare le coscienze di tutti noi, anche di quanti non hanno vissuto quei momenti. Perché ci ricorda quanto sia preziosa la nostra libertà, la possibilità di vivere in una mondo dove non vi sia il timore di essere incarcerati o deportati perché si appartiene a una razza, a una cultura o a una religione diversa.

Tutti i Comuni della nostra provincia hanno organizzato iniziative per celebrare il 27 gennaio (sono elencate sul sito della Provincia, all’indirizzo http://www.racine.ra.it/memoria): ognuno cercando di testimoniare quanto la lezione che ci viene dal sacrificio delle vittime dell’Olocausto sia ancora attuale. Mostre, presentazione di libri, film e soprattutto incontri con chi in prima persona ha dovuto subire le deportazioni nei campi di sterminio nazisti.

Nonostante siano passati tanti anni da quella tragedia, ancora oggi è importante che non abbassiamo la guardia perché la libertà e i diritti civili vanno difesi ogni giorno. La giornata della memoria è l’occasione perché ognuno si impegni perché non ci sia più spazio per ideologie di sopraffazione e di umiliazione. E dove le differenze siano un fattore di forza e di coesione, non di debolezza. Una società moderna, che ha memoria del proprio passato e per questo è capace di non ripeterne gli errori.”

PROVINCIA DI CUNEO, SI ACCELERA SULL’OPEN SOURCE

“In tema di misure di riduzione della spesa di funzionamento, prevediamo – annuncia il presidente della Provincia Gianna Gancia – un ricorso via via più incisivo al software cosiddetto open source. Un piano puntuale di azione potrà consentire risparmi significativi all’ente e, magari, qualche profitto in meno a multinazionali spesso tendenti al monopolio, come testimoniano diverse iniziative d’indagine della Commissione europea negli ultimi anni”. L’utilizzo di software libero nella pubblica amministrazione, promosso da normative e iniziative a livello regionale, nazionale ed europeo, vede la Provincia di Cuneo in posizione di avanguardia: i sistemi informativi dell’Ente, attivi dal 2001, hanno da sempre utilizzato tecnologie open source nello sviluppo di progetti interni. Attualmente sono in uso numerosi prodotti che toccano i differenti settori di attività: tra gli altri Apache per il server web, Drupal per la gestione del servizio Intranet a disposizione del personale, MySQL per la gestione del data base. Una scelta che ha fruttato, nel tempo, un risparmio pari a 82 mila euro, riferito al solo costo di acquisizione sul mercato di prodotti analoghi. A questo va aggiunta la spesa ricorrente per la manutenzione e aggiornamento degli applicativi quantificabile in 15 mila euro annui. A partire dal 2010 la dotazione sarà ulteriormente incrementata con l’adozione di OpenOffice, in grado di generale un risparmio minimo stimato per ciascuno dei prossimi cinque anni pari a 36 mila euro. Al positivo dato economico si uniscono gli indubbi vantaggi gestionali, culturali e sociali come spiega l’assessore con delega all’Informatica e riduzione del digital divide, Federico Gregorio: “Un elemento a favore dell’adozione su vasta scala è l’indipendenza dai fornitori, consistente nel poter affidare il supporto di un prodotto open source a un’azienda scelta dal cliente, valorizzando anche le piccole realtà locali con forti competenze tecnico-specialistiche nel campo del software libero. Contiamo inoltre sull’emulazione da parte di altri enti locali, con conseguente incremento di risparmio del denaro pubblico”.

L’INTERVISTA AL PRESIDENTE GIUSEPPE CASTIGLIONE

L’agenzia di stampa Asca ha intervistato il Presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione, Presidente della Provincia di Catania, sulle tematiche più importanti riguardo alle Province. Ne riportiamo brevi stralci e, in allegato, il testo completo.

“Il prossimo anno potrebbe essere quello giusto per le Riforme. A cominciare dal Senato delle Regioni. Cosa c’e’ da aspettarsi?

E’ evidente che un Paese che si avvia a trasformare la propria fiscalità su basi federali, anche l’architettura statale, in tutte le sue articolazioni, debba essere modificata per poterne rispettare al meglio il disegno. Per questo riteniamo che sia arrivato il momento per l’Italia di superare il bicameralismo perfetto e le lentezze dell’iter di approvazione delle leggi, di prevedere una Camera politica che dia la fiducia al Governo e un Senato rappresentativo di tutte le autonomie territoriali, Regioni, Province e Comuni, in modo da assicurare un maggiore coordinamento tra il legislatore nazionale e i legislatori regionali e restituire al Parlamento la centralità nelle decisioni che riguardano il futuro del Paese. Ma, in attesa che questo processo di riforma compia il suo percorso, condivido l’idea del Ministro Calderoli di istituire una Commissione bicamerale per le riforme istituzionali, integrata con rappresentanti di Regioni e Autonomie locali.

Il suo mandato alla guida dell’Upi si è appena aperto. Cosa cambierà?

Proprio perché siamo ad un punto di svolta, credo che l’Upi si troverà ad affrontare nei prossimi anni alcune sfide decisive per le Province: abbiamo detto chiaramente che vogliamo essere in prima fila nella lotta agli sprechi, nell’opera di riforma del Paese, nella costruzione di una pubblica amministrazione sempre più moderna ed efficiente. Credo che per potere affrontare nodi così importanti sia indispensabile che l’Associazione sia sempre più unita al suo interno, e aperta alla collaborazione e al confronto con le altre associazioni delle Autonomie territoriali, prime fra tutte la Conferenza delle Regioni e l’Anci. Il Presidente Melilli, che ha guidato prima di me l’Upi, insieme al suo ufficio di Presidenza, è stato in questo esemplare. La nuova Presidenza proseguirà con la stessa determinazione. L’impegno per le Province è la priorità.

Clicca sul link per il testo completo

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Auguri

Gli Uffici dell’Unione Province d’Italia rimmarrano chiusi, in occasione delle festività, dal giorno 24 dicembre 2009 al giorno 3 gennaio 2010. Buone Feste!!!

SOLIDARIETA’ DELLE PROVINCE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

“Voglio esprimere a nome delle Province italiane la piena solidarietà al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, vittima di un gesto di inconsulta violenza”. Lo dichiara il Presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione, Presidente della Provincia di Catania, condannando “questo atto di violenza gravissima, che chiama a raccolta attorno al Premier tutte le istituzioni della Repubblica“.

ECCO I NUOVI ORGANISMI DIRIGENTI DELL’UPI

Ecco i nuovi organismi direttivi dell’Upi, eletti all’unanimità dalla XXXII Assemblea Congressuale dell’Associazione

Presidente
Giuseppe Castiglione, Presidente della Provincia di Catania

Vicepresidenti Vicari
Dario Galli,Vicepresidente Vicario, Presidente della Provincia di Varese
Nicola Zingaretti, Vicepresidente Vicario, Presidente della Provincia di Roma

Vicepresidenti                                                                                                                                             Giovanni Antoci ,Vicepresidente, Presidente della Provincia di Ragusa
Antonino Saitta,Vicepresidente, Presidente della Provincia di Torino

Componenti
Maria Teresa Armosino, Presidente della Provincia di Asti
Andrea Barducci, Presidente della Provincia di Firenze
Nicola Bono, Presidente della Provincia di Siracusa
Fabrizio Cesetti, Presidente della Provincia di Fermo
Nicolino D’Ascanio, Presidente della Provincia di Campobasso
Enrico Di Giuseppantonio, Presidente della Provincia di Chieti
Beatrice Draghetti, Presidente della Provincia di Bologna
Giovanni Florido , Presidente della Provincia di Taranto
Piero Lacorazza, Presidente Provincia di Potenza
Giovanni Miozzi, Presidente della Provincia di Verona
Leonardo Muraro, Presidente della Provincia di Treviso
Altitonante Fabio, Assessore della Provincia di Milano
Paparo Andrea, Assessore Provincia di Piacenza
Cesare Pianasso, Consigliere Provincia Torino
Massimo Rossi. Consigliere Provincia Ascoli Piceno
Maurizio Zingoni, Consigliere Provincia di Livorno

Presidente Consiglio Direttivo
Fabio Melilli, Presidente della Provincia di Rieti

Direttore Generale
Piero Antonelli

In allegato gli elenchi del nuovo Ufficio di Presidenza, del Consiglio Direttivo e del Collegio dei Revisori dei Conti.

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XXXII ASSEMBLEA CONGRESSUALE: Eletto all’unanimità il nuovo Presidente dell’Upi

E’ Giuseppe Castiglione, Presidente della Provincia di Catania, il nuovo Presidente dell’Unione delle Province d’Italia. Lo ha eletto oggi all’unanimità la XXXII Assemblea Congressuale, al termine della tre giorni lavori, che ha visto oltre 900 amministratori di tutte le Province.
A votare il Presidente sono stati i 107 Presidenti di Provincia, i 107 Presidenti del Consiglio e oltre 300 tra assessori e consiglieri provinciali.
“Le Province – ha detto il Presidente Castiglione – si candidano a guidare la sfida per la riforma istituzionale del Paese. Entriamo a pieno titolo nel dibattito politico nazionale per costruire una Italia federalista, unita, con una pubblica amministrazione efficiente, capace di fornire risposte adeguate alla collettività, ai cittadini, alle imprese. Noi per primi ci impegneremo nella lotta agli sprechi, ma chiediamo che Governo e Parlamento, nella Carta delle Autonomie, proseguano con maggiore determinazione nella eliminazione di tutti quegli enti inutili, di quelle sovrastrutture, che oggi sono i veri luoghi dello spreco e della burocrazia, che assolvono funzioni che sono a pieno titolo delle Province. Quanto alla riforma del federalismo fiscale – ha aggiunto – siamo pronti a cogliere questa sfida, ma chiediamo che accanto alle nuove funzioni ci siano assegnate risorse certe”.
Il Presidente ha poi richiamato la necessità di portare a termine la riforma costituzionale del 2001, in particolare nel rafforzamento dei luoghi di confronto interistituzionale “Chiediamo – ha detto- la costituzionalizzazione della Conferenza Unificata, perché diventi la vera sede del confronto politico tra Governo, Regioni, Province e Comuni”. Castiglione ha proseguito sottolineando la necessità di stabilire un nuovo rapporto, da protagonista, delle Province in Europa: ” Dobbiamo porre la questione della rappresentanza di area vasta in Europa: possiamo farlo, insieme alla Confederazione Europea dei Poteri Locali, perché le risorse che con il nuovo programma del 2013 saranno a disposizione, possano sempre di più essere dirette alle politiche di sviluppo economico e sociale dei territori”. Il Presidente ha poi voluto porre un particolare accento sulla questione della difesa del suolo: “I drammi che abbiamo vissuto quest’anno in Abruzzo e a Messina ci impongono di non spegnere i riflettori su questo tema cruciale per la sicurezza e la salute dei nostri cittadini e del Paese”.
Il Presidente Castiglione ha concluso il suo intervento sottolineando la necessità che su tutti questi temi sia sempre più forte la collaborazione e la cooperazione con le altre associazioni delle istituzioni locali, in particolare con l’Anci, e, nell’Upi, con le Unioni delle Province Regionali, che, ha detto “dovranno diventare i veri interlocutori delle Regioni sui territori”.

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