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CORSO PORE PER GLI AMMINISTRATORI LOCALI

Meno di dieci giorni per iscriversi al corso di formazione gratuito “Governance locale ed Unione europea” organizzato dal PORE, la struttura di missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri alle dipendenze funzionali del Ministro per i Rapporti con le Regioni on. Fitto.  

Il 21 settembre p.v. scade il termine ultimo per poter accedere al corso formativo riservato agli amministratori locali con meno di 45 anni. Sindaci, Assessori e Consiglieri dei Comuni e delle Provincie d’Italia, potranno approfondire le proprie conoscenze sui meccanismi di partecipazione alle politiche comunitarie e sui rapporti tra l’Unione Europea ed enti locali. Attraverso il percorso formativo si offrirà ai partecipanti un quadro di insieme sulle opportunità di finanziamento messe a disposizione dall’Unione europea, sulle principali politiche europee e sui programmi nonché sulle maggiori ricadute del diritto europeo sul sistema amministrativo locale. Saranno anche esaminate tematiche di grande attualità quali quelle della valutazione delle politiche pubbliche e del federalismo fiscale e saranno portate in aule testimonianze di casi eccellenti.  Il corso di formazione, organizzato in collaborazione con il DIPES – Dipartimento di Istituzioni pubbliche Economia e Società – dell’Università degli Studi di “Roma Tre” e con il supporto organizzativo dell’ Anci ed dell’UPI, è strutturato in dieci moduli tematici per un totale di 124 ore, con uno stage finale a Bruxelles, presso le Istituzioni comunitarie, della durata di 16 ore. Oltre alla formazione in aula, che si svolgerà a Roma presso la sede del DIPES, il corso prevede laboratori di progettazione dal taglio fortemente operativo.

Sul sito del PORE www.pore.it è disponibile il modulo di partecipazione al corso di formazione che potrà essere inviato all’indirizzo di posta elettronica [email protected] oppure a mezzo fax al numero 0667792581.

Per le selezioni dei 150 amministratori ammessi è stato istituito un Comitato di valutazione, composto da rappresentanti del DAR, del DIPES, dell’Anci e dell’Upi che valuterà le domande in base all’età anagrafica degli amministratori, con un occhio di riguardo alla rappresentanza femminile e agli Enti con una popolazione inferiore a 10.000 abitanti.  Il PORE mette a disposizione contributi di 3000 euro per 10 comuni con meno di 10.000 abitanti, per un totale di 30.000 euro, a titolo di rimborso spese per la frequenza.  Il corso “Governance locale ed Unione europea” sarà inaugurato il 15 ottobre 2009 alla presenza del Ministro on. Fitto, del Rettore prof. Guido Fabiani e di numerosi docenti, tra i quali illustri professori del mondo accademico e rappresentanti della pubblica amministrazione.

Per maggiori informazioni: dott. Gian Giacomo Castagna tel 06/67794091 mail: [email protected]

Comunicazione

Gli uffici dell’Upi resteranno chiusi per la pausa estiva da lunedì 10 agosto a martedì 25 agosto 2009.

Le attività riprenderanno regolarmente mercoledì 26 agosto.

 

XXXII ASSEMBLEA CONGRESSUALE UNIONE PROVINCE D’ITALIA

L’Assemblea generale congressuale è un appuntamento obbligatorio che deve svolgersi entro 6 mesi dalla data delle elezioni amministrative al fine di procedere all’elezione del Presidente e al rinnovo degli altri organi dell’UPI, come previsto dallo statuto (che potrete scaricare dal link).

In base all’art. 6 dello Statuto l’Assemblea generale congressuale delle Province è costituita:
a) dai Presidenti di Provincia o loro delegati;
b) dai Presidenti delle Unioni regionali o loro delegati;
c) da un numero di consiglieri pari ad uno ogni 300.000 abitanti o frazioni eletti dalle rispettive Unioni regionali in occasione delle loro assemblee congressuali da tenersi non oltre i 4 mesi successivi all’ultima consultazione amministrativa generale, garantendo comunque la presenza di almeno un consigliere per Provincia;
d) da un assessore per ogni Provincia, designato dalle rispettive giunte;
e) dai Presidenti dei Consigli provinciali.

Allo scopo di comporre nella maniera più completa l’Assemblea congressuale (come da elenco allegato) è indispensabile provvedere al più presto ai seguenti adempimenti:
• le Giunte provinciali devono designare un assessore;
• le Unioni regionali devono convocare le loro assemblee per eleggere i consiglieri delegati.

E’ pertanto opportuno definire al più presto il calendario delle Assemblee regionali poiché, in base all’art. 6 dello statuto, esse devono tenersi non oltre 4 mesi dalle elezioni amministrative.
Sono questi adempimenti importanti per consentire agli Uffici dell’UPI di provvedere in maniera funzionale l’organizzazione dell’Assemblea congressuale.

Il Congresso associativo di quest’anno, infine, sarà un’occasione per riflettere in modo approfondito sul ruolo dell’Unione e sul futuro istituzionale delle Province, alla luce dei provvedimenti di attuazione del federalismo fiscale e del’emanazione della nuova Carta delle autonomie locali. E’ evidente che su queste tematiche l’UPI, con la vostra collaborazione, dovrà definire una piattaforma da discutere in sede congressuale.

Non appena terminato il periodo estivo potremo inviare informazioni più dettagliate sullo svolgimento del Congresso. In ogni caso, sul sito dell’UPI (www.provinceditalia.it) sarà disponibile un’apposita “finestra informativa” esclusivamente dedicata alla comunicazione di tutte le notizie relative all’Assemblea generale congressuale .

Nel link, la scheda con i delegati con diritto di voto

 

XXXII ASSEMBLEA CONGRESSUALE UPI 9-10-11 dicembre 2009 ROMA: DELEGATI

 In allegato, la scheda dei delegati con diritto di voto. Per i dati della popolazione si è fatto riferimento a ISTAT  http://demo.istat.it/ 1° gennaio 2008

Documenti allegati:

STATUTO DELL’UNIONE DELLE PROVINCE D’ITALIA

In allegato lo Statuto dell’Unione delle Province d’Italia Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1° dicembre 2004

 

Documenti allegati:

Il Presidente della Provincia di Treviso commenta il voto alle provinciali

“C’è elemento che emerge da queste elezioni cioè che è stato sconfitto il movimento anti-province.” 

E’ il commento del Presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro, che analizza i dati dell’affluenza alle urne, in particolare nel Nord. “L’affluenza per i rinnovi delle Amministrazioni Provinciali ha superato il 70%.

E in Veneto ha visti picchi di oltre il 75% come a Padova, terra di quel Massimo Carraro che, assieme a pochi altri imprenditori (tra cui Calearo e Rossi Luciani), aveva fondato il comitato per l’astensionismo contro le Province, con tanto di liste collegate sia nel patavino che a Venezia. Ebbene, questi i risultati ottenuti: 0,34% a Padova, 0,23% a Venezia. Ai quali aggiungiamo uno 0,32% a Brescia e lo 0,50% a Lecco.

Bene, credo che questi signori abbiano constatato sul campo che i cittadini, soprattutto qui al Nord, sanno che le Amministrazioni Provinciali servono e svolgono mansioni indispensabili per la vita delle comunità locali. Approfitto anche per dare una replica alla presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, che di recente aveva affermato la sua contrarierà alle Province, Ente che avrebbe salvato solo se avessimo approvato l’inceneritore. Purtroppo però, si tratta di impianti che solo le Regioni possono approvare, quindi il movimento anti-Province promosso dai suoi industriali ha poco a che fare con la questione”.

Province: il Presidente della Provincia di Roma risponde al Ministro Brunetta

“Francamente non credo sia una buona idea quella di eliminare l’elezione diretta dei presidenti delle Province, perché diminuisce la trasparenza e rafforza il rischio di mancanza di controllo sull’operato di questo livello amministrativo. Quindi l’esatto opposto di quello di cui abbiamo bisogno”. Lo ha dichiratao alle agenzie di stampa il Presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, componente dell’Ufficio di Presidenza dell’Upi, commentando le dichiarazioni del ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta. “Le Province svolgono una funzione che è anche quella di indirizzo e programmazione nei confronti dei Comuni, se facciamo eleggere i presidenti dai sindaci questo rapporto si invertirebbe. Cambiando continuamente in cinque anni i sindaci, avremo sempre maggioranze variabili che porterebbero inevitabilmente alla paralisi. Serve una semplificazione amministrativa che si può ottenere dando alle Province più poteri e funzioni per il governo del territorio. Ma a tutto questo – ha concluso Zingaretti – deve corrispondere una maggiore, e non minore, capacità di controllo da parte dei cittadini”.

Terremoto: gli interventi della Provincia di Rieti

Il presidente della Provincia di Rieti Fabio Melilli  ha incontrato il rettore dell’Università degli Studi dell’Aquila, Ferdinando di Orio, alla presenza del presidente della VI Comunità montana del Velino, Giancarlo Cococcioni, e del sindaco di Antrodoco, Maurizio Faina, per mettere a disposizione dell’Ateneo abruzzese Villa Mentuccia. In questa struttura, situata ad Antrodoco, l’Università dell’Aquila, le cui sedi, come è noto, hanno subito danni rilevanti durante l’evento sismico iniziato il 6 aprile scorso, sposterà la propria Fondazione, la Casa editrice d’Ateneo (Una), dei Master e alcuni corsi di laurea. L’Amministrazione provinciale e il Comune di Antrodoco si attiveranno immediatamente per realizzare gli interventi di manutenzione necessari affinché i locali messi a disposizione dalla Comunità montana possano essere disponibili già nei prossimi giorni secondo le necessità dell’Ateneo abruzzese.

Il presidente Melilli ha inoltre già previsto di incontrare i responsabili della Protezione civile regionale per predisporre ulteriori interventi di miglioramento dell’edificio di Antrodoco. Tutto ciò verrà definito con uno specifico accordo di programma che la Comunità montana sta elaborando.

Terremoto: l’impegno dell’Upi Emilia Romagna

La Cabina di Regia del Sistema Emilia-Romagna, riunita in forma ristretta (Regione/Protezione Civile – ANCI – UPI – UNCEM) lunedì 11 maggio presso la Presidenza della Regione, ha definito gli obiettivi comuni di Regione ed Enti Locali dell’Emilia-Romagna nell’ambito del piano di ricostruzione delle zone colpite dal terremoto aquilano. Il Sistema Emilia-Romagna, costituito, in primo luogo dalle Istituzioni elettive (Regione, Province e Comuni) ma anche dal mondo economico produttivo, finanziario e di servizio, si farà carico della realizzazione, a L’Aquila, di una centrale operativa del 118 e di un poliambulatorio di base per i Comuni di Villa Sant’Angelo e Sant’Eusanio Forconese. Inoltre, in attuazione dell’intesa sottoscritta in questi giorni dal Presidente Errani con il Sottosegretario Bertolaso, il Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi e gli Amministratori locali delle zone terremotate, il Sistema Emilia-Romagna parteciperà, nell’ambito degli interventi di solidarietà da concordare con il Governo e le altre Regioni, alla realizzazione di case di transizione e si impegna ad organizzare attività tecnico-amministrative a supporto delle Istituzioni abruzzesi.

Alle Province e ai Comuni maggiori si chiederanno, tra l’altro, Tecnici e Amministrativi da utilizzare nelle strutture di assistenza alle Istituzioni abruzzesi, mentre la Centrale Operativa del 118 e il Poliambulatorio di base saranno progettati dall’Agenzia Regionale della Protezione Civile e dalla Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali.

Terremoto: il messaggio del Presidente della Provincia di Biella

Pubblichiamo il testo del messaggio rivolto dal Presidente della Provincia di Biella, Sergio Scaramal, ai volontari biellesi intervenuti all’Aquila per offirre il proprio sostegno nell’emergenza sisma.

“Voglio ringraziare tutti i volontari biellesi per il loro impegno nell’aiuto alla popolazione abruzzese colpita dal terremoto. Abbiamo appreso dagli organi di informazione quanto sia difficile la situazione di quelle persone e quanto prezioso sia stato l’aiuto arrivato da tutta Italia. Il Biellese ha dimostrato anche in questa occasione la sua pronta capacità di organizzarsi e di correre in appoggio di chi ha bisogno. Insieme alla Protezione civile molte associazioni e persone comuni del nostro territorio hanno raggiunto l’Abruzzo per fare la propria parte. Voglio ringraziare anche loro per lo spirito di solidarietà e la disponibilità a essere vicini a chi ha più bisogno. I racconti di chi è stato laggiù restituiscono uno scenario preoccupante: la terra non ha ancora smesso di tremare, le condizioni igieniche si deteriorano, la vita nelle tende comincia a farsi insostenibile. Ora all’impegno dell’emergenza e del sostegno è necessario che si accompagni l’impegno della ricostruzione. Che dovrà essere rapida, precisa, lungimirante. È quello che gli abruzzesi chiedono al loro Paese. La nostra presenza accanto a loro è la testimonianza che le loro richieste, i loro diritti, sono quelli di tutti noi e che non li lasceremo soli”.

Il Sindaco Chiamparino sostituisce Domenici alla guida dell’Anci

 “Auguro a nome di tutte le Province, un buon lavoro al nuovo Presidente dell’Anci, il Sindaco di Torino Sergio Chiamparino, che si appresta a guidare l’Associazione dei Comuni in una fase di importanti sfide per gli enti locali, dal federalismo fiscale alla riforma delle istituzioni”.
E’ il messaggio del Presidente dell’Upi, Fabio Melilli, al nuovo Presidente dell’Anci Sergio Chiamparino.
“Anci e Upi – prosegue Melilli- lavorano da sempre in un clima di pieno dialogo e collaborazione. Un clima che ha caratterizzato tutto il mandato del Presidente uscente Leonardo Domenici, cui va tutta la nostra stima ed amicizia ed il riconoscimento per il grande lavoro svolto alla guida dell’Anci”.

ALL’AQUILA L’ASSEMBLEA DELLE PROVINCE D’ITALIA.

E’ di circa 300 milioni di euro la stima degli interventi stilata dalla Provincia dell’Aquila per la ricostruzione, la messa in sicurezza e il consolidamento di scuole e di edifici pubblici, di pertinenza dell’Amministrazione provinciale. Il piano è stato presentato oggi nel capoluogo abruzzese all’Assemblea delle Province Italiane, organizzato a Coppito, presso la scuola della Guardia di Finanza, dall’Upi, a cui sono intervenuti oltre 160 amministratori da tutta Italia, tra Presidenti di Provincia e Assessori alla Protezione Civile.
Nell’elenco delle priorità, stilato dalla Provincia dell’Aquila, figurano 50 edifici, tra scuole e sedi di enti. Tra questi la Biblioteca provinciale, la Prefettura, l’archivio notarile, alcuni palazzi storici come Palazzo Gaglioffi o Palazzo Quinzi, sedi scolastiche.
Per la Biblioteca si prevede un intervento di 22.662.000 euro, per il Complesso monastico di Collemaggio 21.825.000 euro, per il Palazzo del Governo 18.578.000 euro e per l’Archivio notarile 1.050.000 euro. Consistente è anche la stima sugli edifici da adeguare sempre all’Aquila: 56.537.000 euro da destinare in maniera preponderante all’Itg e al Liceo scientifico (17.835.000 euro) e all’Itis (10.231.000 euro). Sempre all’ Aquila per gli edifici storici da consolidare la stima è di 32.687.500 euro, mentre per quelli in cemento armato da consolidare è di 30.115.500 euro. Oltre all’Aquila il piano prevede interventi anche ad Avezzano e nella Valle Peligna-Alto Sangro (Sulmona, Pratola Peligna, Castel di Sangro e Roccaraso). Per Avezzano 25.861.000 euro andrebbero destinati agli edifici da adeguare, 16.357.500 agli edifici storici da consolidare e 9.652.500 agli edifici in cemento da consolidare. Infine per la Valle Peligna e Alto Sangro ci sono 31.437.000 euro per edifici da adeguare, 8.609.500 per edifici da migliorare, 10.645.000 euro per edifici storici da consolidare e 18.594.000 euro per edifici in cemento da consolidare.
Ciascuna provincia adotterà un progetto, per garantire tempestività e trasparenza nella ricostruzione. Sarà poi un comitato operativo, composto dall’UPI, dalla Provincia dell’Aquila e dalla Protezione Civile a gestire l’emergenza e a coordinare i progetti da assegnare a ciascuna amministrazione. “Una bella prova di amicizia e di solidarietà – ha commentato la Presidente della Provincia dell’Aquila Stefania Pezzopane- Sin dal primo giorno molti presidenti mi hanno contatto per testimoniare la loro disponibilità. Insieme all’UPI abbiamo pensato di non disperdere questa magnifica energia, ma di metterla a frutto. Oggi non facciamo solo un semplice elenco delle priorità, ma diamo inizio alla ricostruzione, grazie al contributo di tutti voi. Ogni provincia coordinerà l’opera dei comuni. Siamo sicuri che in questo modo non si disperderà neanche un solo euro. Un pezzo della nostra provincia apparterrà ad ognuno di voi”, ha concluso la presidente Pezzopane.
“Vedendo a lavoro Stefania Pezzopane – ha dichiarato Fabio Melilli, presidente dell’UPI-ho ripensato a coloro che in passato avevano più volte affermato che le Province sono ‘inutili burocrazie senza un cuore. Il presidente della Provincia dell’Aquila rappresenta per noi il simbolo di quello che sono le province e della loro forza. Il primo problema è quello delle case, proviamo ad accelerare i tempi per dare una degna accoglienza a questa comunità: noi possiamo mobilitarci per facilitare questo lavoro con scelte efficienti, razionali e di qualità. Le cose da fare sono molte e l’impegno da mettere in campo non è solo per gli edifici. L’Aquila deve rinascere e tornare ad essere la città simbolo del sapere e dell’università, non dimentichiamo che in questa terra ci sono 27mila studenti”.
Alla fine dell’incontro si è stabilito che il 6 maggio, ad un mese di distanza dal sisma sarà la
giornata italiana della ricostruzione.

 

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