“Una riforma strutturale e complessa, di cui il Paese ha bisogno, ma che non valorizza il legame, fondamentale, tra scuola ed istituzioni locali”. Lo ha detto Giuseppe Rinaldi, presidente della Provincia di Rieti, intervenendo alla Commissione cultura della Camera dei Deputati a rappresentare l’Upi nell’audizione sul DDL Buona scuola.
“Il testo – ha sottolineato Rinaldi – contiene diverse misure, importanti, per rilanciare l’alternanza scuola- lavoro, ma non prevedendo il coinvolgimento diretto delle istituzioni locali, Comuni e Province, nelle scelte che saranno operate in solitudine dal dirigente scolastico, di fatto isola la scuola dal territorio e dal tessuto economico-industriale. Quanto alle misure previste per gli investimenti nelle scuole – aggiunge il rappresentante Upi – apprezziamo la scelta di avere inserito questo tema in una riforma strutturale, ma non possiamo non rilevare come manchi ancora un piano nazionale strutturale dell’edilizia scolastica, con un quadro finanziario certo, richiesta che l’Upi, come è noto, sollecita da tempo. Vogliamo poi ricordare – conclude Rinaldi – che in questi anni, a causa dei vincoli del patto di stabilità e dei tagli ai bilanci degli enti locali, Province e Comuni sono stati costretti a ridurre notevolmente la propria capacità di investimento, in particolare proprio nell’edilizia scolastica. Ma l’emergenza che stiamo affrontando proprio in questi giorni e’ rappresentata dall’estrema difficoltà di Province, Citta’ metropolitane e Comuni ad assicurare la copertura delle spese necessarie per il funzionamento e la manutenzione ordinaria delle scuole, a causa delle forti riduzioni di risorse operate con le manovre finanziarie e confermate nella stessa Legge di stabilità 2015”.
Redattore: Barbara Perluigi