“L’aumento dei prezzi delle materie prime energetiche, che ha portato all’impennata dei costi delle bollette elettriche e del gas, sta producendo effetti gravissimi sulle famiglie e sulle imprese, ma anche sugli Enti locali: Province, Comuni e Città metropolitane. Questo decreto è una prima risposta all’allarme lanciato dai Sindaci e dai Presidenti di Provincia, ma le misure previste per garantire la continuità dei servizi sono del tutto insufficienti”. Lo ha detto il rappresentante dell’UPI Emanuele Ramella, Presidente della Provincia di Biella, intervenendo in audizione alle Commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera dei deputati sul Decreto-legge Energia che introduce misure per fare fronte al caro bollette.
“La spesa sostenuta dalle Province nel 2021 per l’energia, in particolare il costo di riscaldamento ed illuminazione delle scuole secondarie superiori. un patrimonio di 7.100 edifici scolastici con oltre 122.000 aule – ha spiegato Ramella – è stimabile in circa 300 milioni. L’impennata dei costi energetici ha prodotto un aumento pari a circa il 40% della spesa corrente delle Province, ma gli effetti sono stati evidenti anche sugli investimenti che, oltre ai rincari dell’energia, hanno subito gli aumenti delle materie prime, tanto da arrivare a far saltare i Piani economici progettuali. È evidente quanto questo rappresenti un gravissimo ostacolo nel percorso di attuazione del PNRR, tanto più ora, all’avvio della fase di attuazione delle Missioni e della messa a terra degli investimenti. Il fondo di 50 milioni previsto dal decreto in favore di Province e Città metropolitane – ha sottolineato Ramella – è del tutto insufficiente a colmare il gap e a garantire la continuità dei servizi: per azzerare l’impatto dell’aumento dei costi energetici, occorre portare la quota del fondo ad almeno 90 milioni. L’obiettivo che dobbiamo perseguire – ha detto il rappresentante dell’UPI ai deputati – è, da una parte, di proseguire con determinazione nella realizzazione degli investimenti, in particolare quelli previsti dal PNRR. Dall’altra, di scongiurare l’introduzione di misure – seppur temporali – di limitazioni dei servizi, a partire dal blocco della fruizione dei plessi scolastici, delle palestre e delle piscine da parte dalle società sportive o l’introduzione obbligatoria della settimana corta piuttosto che la diminuzione dell’erogazione del riscaldamento: misure che avrebbero ripercussioni pesanti sui cittadini, primi tra tutti gli studenti”.
Ecco il documento consegnato Audizione decreto legge energia – nota UPI
Redattore: Barbara Perluigi