“Le Province: ripensare gli enti per ricostruire i territori”. Questo il titolo della proposta di riforma delle Province che sarà lanciata il 27 e 28 giugno a Bergamo nelle due giornate che l’Upi dedicherà al confronto sugli interventi urgenti sull’assetto istituzionale delle Province e sull’emergenza finanziaria ancora non risolta.
“Saranno due giornate importanti – spiega il Presidente dell’Upi Achille Variati – per far comprendere le nostre ragioni e chiedere con forza a Governo e Parlamento che siano poste sul tavolo delle priorità le criticità che hanno compromesso l’amministrazione dei territori e messo a rischio i servizi essenziali ai cittadini. Il documento che discuteremo a Bergamo – aggiunge Variati – traccia le linee di una ormai non più rinviabile riforma delle Province che, anche alla luce dell’esperienza maturata in questi quattro anni, superi le lacune e le contraddizioni della legge 56/14 e riconduca a piena coerenza l’assetto ordinamentale di queste istituzioni con le disposizioni costituzionali e con i principi della Carta europea delle autonomie locali”.
Il programma delle due giornate di lavoro – allegato – è articolato in due sezioni: la prima, il 27 giugno a partire dalle 15,30, è dedicata alla riflessione sul documento di proposta da parte dell’Assemblea dei Presidenti di Provincia. Ai lavori interverrà Massimo Sertori, Assessore agli Enti Locali, Montagna e Piccoli Comuni della Regione Lombardia.
Giovedì 28 giugno, a partire dalle 9,30 si parlerà di come “Rafforzare le autonomie territoriali: la riforma delle Province nella prospettiva del regionalismo differenziato”. Molti gli interventi previsti, a partire dai Presidenti Stefano Bonaccini, regione Emilia-Romagna, e Attilio Fontana, Regione Lombardia, dal Sindaco di Bergamo Giorgio Gori, di Bergamo, e di Lecco, Virginio Brivio, al Prof. Valerio Onida, Presidente emerito della Corte costituzionale. Alla giornata è stata inoltre invitata ad intervenire la Ministra degli Affari regionali e delle Autonomie locali, Erika Stefani.