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la Provincia di Ferrara al voto il 29 settembre con la proroga degli attuali organi

 

Archiviato il voto in 13 su 21 Comuni del territorio, la Provincia di Ferrara andrà alle urne il prossimo 29 settembre per eleggere i nuovi presidente e Consiglio provinciale e nel frattempo rimangono in carica in regime di proroga gli attuali organi, con i rispettivi membri fino alla data delle elezioni.

Lo dice la legge, che stabilisce il rinvio a quella data per le Province tenute al rinnovo elettorale dei propri organi entro i termini dalla proclamazione degli eletti nei Comuni dopo le recenti elezioni dell’8 e 9 giugno.

Essendo le Province riformate dalla legge Delrio (2014) enti elettivi di secondo livello, i cui organi cioè sono composti da sindaci e consiglieri comunali, il legislatore ha messo anche in conto che alcuni di essi possano non essere confermati a seguito delle rispettive elezioni comunali e quindi si è posto il problema dei rappresentanti provinciali nel frattempo cessati dalle loro cariche comunali.

La Provincia di Ferrara è uno di questi casi.

L’esempio principale è dato dalla mancata rielezione per il terzo mandato di sindaco a Mesola di Gianni Michele Padovani, il quale è anche presidente della Provincia estense.

Si potrebbe continuare con Francesco Colaiacovo, Riccardo Bizzarri, Ottavio Curtarello e Maria Dall’Acqua, tutti consiglieri provinciali non rieletti nei rispettivi Comuni.

Per i casi, invece, di Laura Perelli (sindaca uscente di Tresignana) e di Alessandro Amà (consigliere comunale a Copparo), per la proclamazione degli eletti occorrerà attendere gli esiti dei rispettivi ballottaggi.

Come considerare, quindi, questa situazione?

Visto che Ferrara rientra tra le 41 Province in Italia chiamate al voto nel 2024 per rinnovare i rispettivi Consigli giunti a scadenza dopo i due anni di mandato e che sono due (Cremona e Lucca) quelle interessate al rinnovo dei presidenti (4 anni di mandato), la risposta del legislatore è stata, appunto, di uniformare tutte le scadenze in un unico Election Day il 29 settembre e di prorogare gli organi in carica nelle attuali composizioni fino al loro rinnovo.

L’unica variazione alla statistica nazionale delle Province al voto il prossimo fine settembre è che, con Ferrara, diventano tre quelle chiamate al rinnovo del presidente.

La scadenza naturale del mandato quadriennale alla guida della Provincia di Gianni Michele Padovani sarebbe stata nel dicembre 2025 (è infatti succeduto a Nicola Minarelli nel dicembre 2021), ma non essendo stato rieletto a Mesola, potrà beneficiare della proroga stabilita dalla legge fino al 29 settembre.

È questo, in sintesi, l’esito della riflessione che, in sede legale e testi normativi alla mano, gli uffici della Provincia hanno compiuto in questi giorni, in stretto contatto con Upi nazionale e la Prefettura di Ferrara, relativamente alle implicazioni sugli organi provinciali delle recenti elezioni comunali.

Zes Unica, Melucci: “Passi avanti, ora sciogliere i nodi pratici”

Importante appuntamento tecnico quest’oggi organizzato dall’Unione delle Province d’Italia, in relazione al tema della istituzione della Zona Economica Speciale unica e della redazione del suo piano strategico, quest’ultimo riferibile agli otto territori individuati dal Governo e ricadenti nelle Regioni del Mezzogiorno, che stanno selezionando le filiere da valorizzare ed internazionalizzare.

Alla riunione ha partecipato anche il Presidente della Provincia di Taranto Rinaldo Melucci, che ha potuto portare un contributo pratico sui lavori svolti dalla comunità ionica sino ad oggi nel contesto ZES.

A seguito dell’illustrazione generale offerta dai componenti tecnici della Struttura di missione del Ministero per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, nonché della discussione sugli strumenti previsti dai Decreti Coesione e Sud, i rappresentanti dell’UPI hanno sollecitato uno stretto raccordo con i territori e gli Enti locali in relazione ai contenuti del piano strategico, atteso in approvazione per la fine del prossimo mese di luglio. Ulteriore invito è stato trasmesso dal vicepresidente di UPI Angelo Caruso, dal direttore generale dell’unione Piero Antonelli e dagli altri presidenti delle province meridionali con riguardo ai temi delle infrastrutture funzionali alla ZES unica e dei fabbisogni degli uffici provinciali interessati dalle procedure delle conferenze unificate.

“Lieti del coinvolgimento di UPI, che può offrire un efficace coordinamento delle azioni di rimodulazione e ripartenza della ZES unica, oltre che di orientamento alle direttrici di sviluppo del piano strategico per i singoli territori coinvolti – le parole del presidente ionico a margine del tavolo -.

Ci siamo premurati di trasmettere ai Commissari straordinari una riflessione su alcuni nodi irrisolti: dai corridoi doganali, alle aree sotto disciplina SIN, dall’armonizzazione degli incentivi locali ad una promozione univoca all’estero e sui mercati dello strumento ZES, fino a giungere al funzionamento dello sportello unificato per il sistema di imprese.

Se ben congegnata e gestita a regime la ZES unica può rappresentare un elemento di svolta per l’economia del Mezzogiorno, per il rilancio internazionale dell’intero Paese e finanche per la transizione in chiave innovativa e sostenibile dei modelli produttivi di territori sensibili come Taranto. Ora bisogna però affrettarsi a varare il piano strategico e dirimere gli aspetti generalisti o controversi dal punto di vista amministrativo ed operativo”.

Zes Unica, Melucci: “Passi avanti, ora sciogliere i nodi pratici”

Importante appuntamento tecnico quest’oggi organizzato dall’Unione delle Province d’Italia, in relazione al tema della istituzione della Zona Economica Speciale unica e della redazione del suo piano strategico, quest’ultimo riferibile agli otto territori individuati dal Governo e ricadenti nelle Regioni del Mezzogiorno, che stanno selezionando le filiere da valorizzare ed internazionalizzare.

Alla riunione ha partecipato anche il Presidente della Provincia di Taranto Rinaldo Melucci, che ha potuto portare un contributo pratico sui lavori svolti dalla comunità ionica sino ad oggi nel contesto ZES.

A seguito dell’illustrazione generale offerta dai componenti tecnici della Struttura di missione del Ministero per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, nonché della discussione sugli strumenti previsti dai Decreti Coesione e Sud, i rappresentanti dell’UPI hanno sollecitato uno stretto raccordo con i territori e gli Enti locali in relazione ai contenuti del piano strategico, atteso in approvazione per la fine del prossimo mese di luglio. Ulteriore invito è stato trasmesso dal vicepresidente di UPI Angelo Caruso, dal direttore generale dell’unione Piero Antonelli e dagli altri presidenti delle province meridionali con riguardo ai temi delle infrastrutture funzionali alla ZES unica e dei fabbisogni degli uffici provinciali interessati dalle procedure delle conferenze unificate.

“Lieti del coinvolgimento di UPI, che può offrire un efficace coordinamento delle azioni di rimodulazione e ripartenza della ZES unica, oltre che di orientamento alle direttrici di sviluppo del piano strategico per i singoli territori coinvolti – le parole del presidente ionico a margine del tavolo -.

Ci siamo premurati di trasmettere ai Commissari straordinari una riflessione su alcuni nodi irrisolti: dai corridoi doganali, alle aree sotto disciplina SIN, dall’armonizzazione degli incentivi locali ad una promozione univoca all’estero e sui mercati dello strumento ZES, fino a giungere al funzionamento dello sportello unificato per il sistema di imprese.

Se ben congegnata e gestita a regime la ZES unica può rappresentare un elemento di svolta per l’economia del Mezzogiorno, per il rilancio internazionale dell’intero Paese e finanche per la transizione in chiave innovativa e sostenibile dei modelli produttivi di territori sensibili come Taranto. Ora bisogna però affrettarsi a varare il piano strategico e dirimere gli aspetti generalisti o controversi dal punto di vista amministrativo ed operativo”.

G7: il Presidente della Provincia di Brindisi accoglie con gioia i “Grandi”

“La Provincia di Brindisi accoglie con gioia e responsabilità il Presidente della Repubblica, il Santo Padre e i Capi di Stato e di Governo e il segretario generale dell’Onu riuniti per partecipare al 50esimo vertice del G7, a presidenza italiana”.

Lo dichiara in una nota il presidente Toni Matarrelli nel giorno inaugurale del vertice che si terrà nel resort di Borgo Egnazia, a Fasano.

“La comunità dell’intera provincia, non soltanto quelle di Brindisi e Savelletri di Fasano, avverte l’orgoglio di testimoniare ad un evento straordinario: tanto più perché auspicabilmente vi verranno poste le basi per pianificare una pace duratura in Medio Oriente e in Ucraina e si affronteranno le questioni nevralgiche dell’intelligenza artificiale e dell’energia pulita”.

“Confido – sottolinea il Presidente della Provincia di Brindisi – che le suggestioni che la nostra terra offrirà ai suoi ospiti e il sentimento d’accoglienza che connota il nostro popolo conferiranno ulteriore motivazione per il raggiungimento di obiettivi essenziali per il futuro dell’umanità”. “Se anche una sola decisione cruciale incidesse favorevolmente sui temi della pace o della sostenibilità nel mondo, questo evento resterebbe iscritto indelebilmente e per sempre nella memoria della nostra comunità”, conclude Matarrelli.

Game Upi: il Presidente Melucci incontra gli studenti dopo i giochi interprovincialii

Il Presidente della Provincia di Taranto, Rinaldo Melucci, ha incontrato gli studenti delle scuole superiori della provincia  che hanno partecipato ai “Giochi interprovinciali senza frontiere” del Game Upi che si sono tenuti a Crotone dal 25 al 27 maggio.
Nello specifico hanno partecipato gli alunni dell’IPSSEOA “Mediterraneo” di Pulsano, dell’I.S.I.S.S. “M. Lentini – A. Einstein” di Mottola e dell’I.I.S.S. “Quinto Orazio Flacco” di Palagiano.
Game Upi è un’iniziativa a livello nazionale organizzata dall’UPI, l’Unione Province Italiane. L’obiettivo del progetto a cui ha aderito anche la Provincia di Taranto è valorizzare l’inserimento sociale delle nuove generazioni attraverso i valori dello sport come squadra, promuovendo il benessere fisico, psichico, il rafforzamento delle competenze personali e rafforzando la motivazione, l’autoefficacia e la resilienza dei giovani.
Corsa, salto in lungo, lancio del peso, lancio del vortex, beach volley, beach soccer e vela sono gli sport che si sono alternati durante la due giorni nel capoluogo calabrese dopo l’accensione della fiaccola che richiama i giochi dell’Antica Magna Grecia.
“Si tratta di un progetto importante per la promozione dello sport e l’inclusione sociale anche per i ragazzi diversamente abili. Grazie a questa iniziativa stiamo sensibilizzando tutti i cittadini sui valori dello sport e di una vita sana” ha dichiarato il Presidente della Provincia di Taranto, Rinaldo Melucci.

Game Upi: il Presidente Melucci incontra gli studenti dopo i giochi interprovincialii

Il Presidente della Provincia di Taranto, Rinaldo Melucci, ha incontrato gli studenti delle scuole superiori della provincia  che hanno partecipato ai “Giochi interprovinciali senza frontiere” del Game Upi che si sono tenuti a Crotone dal 25 al 27 maggio.
Nello specifico hanno partecipato gli alunni dell’IPSSEOA “Mediterraneo” di Pulsano, dell’I.S.I.S.S. “M. Lentini – A. Einstein” di Mottola e dell’I.I.S.S. “Quinto Orazio Flacco” di Palagiano.
Game Upi è un’iniziativa a livello nazionale organizzata dall’UPI, l’Unione Province Italiane. L’obiettivo del progetto a cui ha aderito anche la Provincia di Taranto è valorizzare l’inserimento sociale delle nuove generazioni attraverso i valori dello sport come squadra, promuovendo il benessere fisico, psichico, il rafforzamento delle competenze personali e rafforzando la motivazione, l’autoefficacia e la resilienza dei giovani.
Corsa, salto in lungo, lancio del peso, lancio del vortex, beach volley, beach soccer e vela sono gli sport che si sono alternati durante la due giorni nel capoluogo calabrese dopo l’accensione della fiaccola che richiama i giochi dell’Antica Magna Grecia.
“Si tratta di un progetto importante per la promozione dello sport e l’inclusione sociale anche per i ragazzi diversamente abili. Grazie a questa iniziativa stiamo sensibilizzando tutti i cittadini sui valori dello sport e di una vita sana” ha dichiarato il Presidente della Provincia di Taranto, Rinaldo Melucci.

Game Upi: il Presidente Melucci incontra gli studenti dopo i giochi interprovincialii

Il Presidente della Provincia di Taranto, Rinaldo Melucci, ha incontrato gli studenti delle scuole superiori della provincia  che hanno partecipato ai “Giochi interprovinciali senza frontiere” del Game Upi che si sono tenuti a Crotone dal 25 al 27 maggio.
Nello specifico hanno partecipato gli alunni dell’IPSSEOA “Mediterraneo” di Pulsano, dell’I.S.I.S.S. “M. Lentini – A. Einstein” di Mottola e dell’I.I.S.S. “Quinto Orazio Flacco” di Palagiano.
Game Upi è un’iniziativa a livello nazionale organizzata dall’UPI, l’Unione Province Italiane. L’obiettivo del progetto a cui ha aderito anche la Provincia di Taranto è valorizzare l’inserimento sociale delle nuove generazioni attraverso i valori dello sport come squadra, promuovendo il benessere fisico, psichico, il rafforzamento delle competenze personali e rafforzando la motivazione, l’autoefficacia e la resilienza dei giovani.
Corsa, salto in lungo, lancio del peso, lancio del vortex, beach volley, beach soccer e vela sono gli sport che si sono alternati durante la due giorni nel capoluogo calabrese dopo l’accensione della fiaccola che richiama i giochi dell’Antica Magna Grecia.
“Si tratta di un progetto importante per la promozione dello sport e l’inclusione sociale anche per i ragazzi diversamente abili. Grazie a questa iniziativa stiamo sensibilizzando tutti i cittadini sui valori dello sport e di una vita sana” ha dichiarato il Presidente della Provincia di Taranto, Rinaldo Melucci.

MALTEMPO, REPORT DELLA PROVINCIA SUI DANNI A EDIFICI SCOLASTICI E VIABILITA’: 1.940.130 EURO PER RIPRISTINARE STRADE E SCUOLE

In questi giorni la Provincia di Treviso ha completato le prime fasi di valutazione dei danni riportati a seguito delle violente ondate di maltempo che negli ultimi dieci giorni si sono abbattute sul territorio della Marca: ammontano complessivamente a 1.940.130 euro i danni subiti su edilizia scolastica superiore e viabilità provinciale, circa mezzo milione in più rispetto a quanto precedentemente stimato.

L’Ente ha comunicato alla Regione Veneto il valore dei danni subiti e delle opere necessarie per ripristinare le normali condizioni di sicurezza: per quanto riguarda gli edifici scolastici superiori colpiti, ovvero l’Istituto Maffioli ex ospedale di Castelfranco Veneto, l’Istituto Galilei e l’Istituto Rosselli, sempre a Castelfranco, e l’Istituto Pittoni di Conegliano, le spese di pulizia dai detriti, dal fango e di sgombero dall’acqua corrispondono complessivamente a 315.000 euro; molto più ingenti i danni sulle strade provinciali, per un importo totale di 1.625.130 euro, causati prevalentemente da frane, colate di detriti e crolli dovuti all’intensità delle piogge e dagli allagamenti.

Nel dettaglio, si tratta delle criticità registrate nelle strade:

  • Sp 6 a Castelcucco: opera di rimozione materiale franato
  • Sp 248 ad Asolo: intervento di protezione scarpata erosa
  • sp 102 variante di Catena a Villorba: rimozione materiale franato
  • Strade provinciali varie della zona pedemontana del Grappa (nei territori di Asolo, Maser, Monfumo, Pederobba, Cavaso del Tomba, Possagno, Pieve del Grappa: rimozione detriti dalle carreggiate
  • sp 422 a Fregona: rimozione materiale roccioso
  • strade provinciali varie Monte Grappa a Bordo del Grappa: rimozione detriti
  • sp 141, tratti a Pederobba, Cavaso del Tomba, Possano, Pieve del Grappa: rimozione detriti
  • sp 635 Passo San Boldo a Cison di Valmarino: ripristino dell’impianto semaforico e illuminazione gallerie
  • strade provinciali varie a Valdobbiadene: rimozione detriti
  • sp 150 a Monfumo (Via Farnea): ripristino dissesto stradale e valle
  • sp 248 Fonte e Asolo: ricostruzione scarpate erose
  • sp 36 a Valdobbiadene, via Madean, località Guia: sistemazioni dissesti sottoscarpa diffusi e messa in sicurezza
  • sp 53 a Cessalto: ripristino dissesto corpo argine stradale
  • sp 140 a Borso del Grappa: messa in sicurezza del versante (tratto km 10-11) con opere di difesa

 

“In questi giorni abbiamo completato il monitoraggio sulle aree del territorio colpite dai nubifragi della scorsa settimana e di quella precedente: a differenza del milione e mezzo valutato da una prima stima, solo approssimativa, siamo arrivati a quasi 2 milioni di euro – spiega il presidente della Provincia di Treviso – Come da procedura, quando viene dichiarato lo stato di calamità, abbiamo comunicato alla Regione il report dei danni: ora stiamo continuando con le opere di ripristino e con la progettazione degli interventi, soprattutto sulla rete viaria. Nei giorni scorsi i Tecnici della Provincia hanno effettuato anche le prove geognostiche necessarie sulle aree di frana, per esempio sulla sp 248 e sulla sp 150, in modo da definire le opere più adeguate. L’auspicio è che presto vengano stanziati i fondi necessari a coprire il costo dei danni, anche per i tanti cittadini che purtroppo hanno subito gravi conseguenze nelle proprie abitazioni o nelle attività produttive”.

MALTEMPO, REPORT DELLA PROVINCIA SUI DANNI A EDIFICI SCOLASTICI E VIABILITA’: 1.940.130 EURO PER RIPRISTINARE STRADE E SCUOLE

In questi giorni la Provincia di Treviso ha completato le prime fasi di valutazione dei danni riportati a seguito delle violente ondate di maltempo che negli ultimi dieci giorni si sono abbattute sul territorio della Marca: ammontano complessivamente a 1.940.130 euro i danni subiti su edilizia scolastica superiore e viabilità provinciale, circa mezzo milione in più rispetto a quanto precedentemente stimato.

L’Ente ha comunicato alla Regione Veneto il valore dei danni subiti e delle opere necessarie per ripristinare le normali condizioni di sicurezza: per quanto riguarda gli edifici scolastici superiori colpiti, ovvero l’Istituto Maffioli ex ospedale di Castelfranco Veneto, l’Istituto Galilei e l’Istituto Rosselli, sempre a Castelfranco, e l’Istituto Pittoni di Conegliano, le spese di pulizia dai detriti, dal fango e di sgombero dall’acqua corrispondono complessivamente a 315.000 euro; molto più ingenti i danni sulle strade provinciali, per un importo totale di 1.625.130 euro, causati prevalentemente da frane, colate di detriti e crolli dovuti all’intensità delle piogge e dagli allagamenti.

Nel dettaglio, si tratta delle criticità registrate nelle strade:

  • Sp 6 a Castelcucco: opera di rimozione materiale franato
  • Sp 248 ad Asolo: intervento di protezione scarpata erosa
  • sp 102 variante di Catena a Villorba: rimozione materiale franato
  • Strade provinciali varie della zona pedemontana del Grappa (nei territori di Asolo, Maser, Monfumo, Pederobba, Cavaso del Tomba, Possagno, Pieve del Grappa: rimozione detriti dalle carreggiate
  • sp 422 a Fregona: rimozione materiale roccioso
  • strade provinciali varie Monte Grappa a Bordo del Grappa: rimozione detriti
  • sp 141, tratti a Pederobba, Cavaso del Tomba, Possano, Pieve del Grappa: rimozione detriti
  • sp 635 Passo San Boldo a Cison di Valmarino: ripristino dell’impianto semaforico e illuminazione gallerie
  • strade provinciali varie a Valdobbiadene: rimozione detriti
  • sp 150 a Monfumo (Via Farnea): ripristino dissesto stradale e valle
  • sp 248 Fonte e Asolo: ricostruzione scarpate erose
  • sp 36 a Valdobbiadene, via Madean, località Guia: sistemazioni dissesti sottoscarpa diffusi e messa in sicurezza
  • sp 53 a Cessalto: ripristino dissesto corpo argine stradale
  • sp 140 a Borso del Grappa: messa in sicurezza del versante (tratto km 10-11) con opere di difesa

 

“In questi giorni abbiamo completato il monitoraggio sulle aree del territorio colpite dai nubifragi della scorsa settimana e di quella precedente: a differenza del milione e mezzo valutato da una prima stima, solo approssimativa, siamo arrivati a quasi 2 milioni di euro – spiega il presidente della Provincia di Treviso – Come da procedura, quando viene dichiarato lo stato di calamità, abbiamo comunicato alla Regione il report dei danni: ora stiamo continuando con le opere di ripristino e con la progettazione degli interventi, soprattutto sulla rete viaria. Nei giorni scorsi i Tecnici della Provincia hanno effettuato anche le prove geognostiche necessarie sulle aree di frana, per esempio sulla sp 248 e sulla sp 150, in modo da definire le opere più adeguate. L’auspicio è che presto vengano stanziati i fondi necessari a coprire il costo dei danni, anche per i tanti cittadini che purtroppo hanno subito gravi conseguenze nelle proprie abitazioni o nelle attività produttive”.

IL NUOVO POLMONE DELLA PORTUALITA’ LIGURE? NON UNA SINGOLA AREA, MA UNA CORONA DI RETROPORTI OLTRE L’APPENNINO COLLEGATI AGLI SCALI DI GENOVA E SAVONA-VADO PER INNOVARE IL SISTEMA LOGISTICO DEL NORD OVEST ITALIANO

Per il quadro logistico del Nord-Ovest italiano si prospetta un cambiamento epocale. Per decenni le grandi aree logistiche della Pianura Padana e in particolare di Piemonte e Lombardia, sono state la base di lancio per spedire e ricevere merci italiane utilizzando per il loro sbarco e imbarco, porti, quelli del Nord Europa, a oltre 1200 km di distanza.
Per la prima volta, nei prossimi anni, grazie ad importanti interventi infrastrutturali, come la Diga del Porto di Genova (in grado di abilitare l’ingresso delle navi porta container giganti), o
il Terzo Valico ferroviario (che abbatterà i tempi di percorrenza dei treni fra Genova e Milano da oltre un’ora e 40 minuti a meno di 50 minuti) si potrebbe però registrare una decisiva virata
di bordo. Nel convegno ” organizzato a Genova presso l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale dalla Fondazione Slala si è infatti evidenziata la necessità, ormai improrogabile di creare una ‘corona padana’ di retroporti oltre l’Appennino, collegati ai porti ligure, per gestire l’incremento dei traffici generato da queste nuove infrastrutture.
La rete di retroporti si rivelerà fondamentale per la competitività del sistema portuale ligure, integrando le aree logistiche del Nord Ovest italiano.
In quest’ottica il Presidente Provincia di Savona Pierangelo Olivieri ha sottolineato l’urgenza concorrente e complementare di investire concretamente nelle infrastrutture viarie e ferroviarie, integrando al massimo il trasporto su gomma e ferro, per aumentare, snellire e velocizzare la circolazione di merci e persone e potenziare di conseguenza la competitività commerciale dei porti di Genova e Savona-Vado, definiti dallo stesso Viceministro Rixi “il più punto di contatto del Mediterraneo più vicino al cuore dell’Europa”
Dalla bretella autostradale di collegamento A10 – A6 – A26, all’adeguamento strutturale dei caselli di Millesimo, Albisola e Bossarino (quest’ultimo di prossima realizzazione), all’incremento dei collegamenti ferroviari piemontesi a e per Savona, le prospettive di crescita dei volumi di traffico, impongono urgenti investimenti infrastrutturali per estendere oltre l’Appennino e
fino alla bassa Lombardia il necessario collegamento ai retroporti liguri. Questo approccio permetterà di evitare la saturazione delle banchine, consentendo loro di operare come scali portuali anziché come depositi, migliorando così la fluidità delle operazioni e aumentando la capacità di gestione, sviluppi fondamentali per consolidare il ruolo di Genova e Savona-Vado come principali hub logistici efficienti e robusti al servizio dell’economia europea.

DUE CLASSI ‘SPECIALI’ SULLA VETTA DELLA PIETRA

Sette studenti con disabilità delle scuole superiori reggiane ed i loro compagni hanno vissuto ieri, mercoledì, una bellissima esperienza sul nostro Appennino grazie al progetto “A scuola di outdoor”  finanziato dalla Provincia di Reggio Emilia e promosso da G.a.s.t onlus insieme agli istituti Secchi di Reggio ed Einaudi di Correggio e al Parco nazionale dell’Appennino Tosco-emiliano. Finalizzato a promuovere la pratica di attività motoria e sportiva in ambiente naturale da parte di studenti delle scuole secondarie di secondo grado, in particolare quelli con disabilità, il progetto mira ad offrire anche occasioni di crescita e di inclusione sociale attraverso le pratiche di ciclismo (anche attraverso utilizzo di mezzi speciali come tandem, hand bike e tricicli), trekking per tutti e, con la stagione invernale, attività sciistiche e escursioni in ambiente innevato.

Dopo una prima fase, che proseguirà sino a fine anno scolastico con appuntamenti a cadenza settimanale in cui i ragazzi si cimentano in attività ciclistiche, mercoledì si è svolta una giornata di trekking con una entusiasmante salita sulla Pietra di Bismantova. Accolti dalla consigliera delegata della Provincia di Reggio Emilia Erica Spadaccini, dal presidente del Parco nazionale Fausto Giovannelli e dalla dirigente scolastica Beatrice Menozzi, 7 alunni speciali di Secchi ed Einaudi – accompagnati da una ventina di compagni di classe e dai docenti – sono partiti sotto la guida delle guide ambientali escursionistiche di Altri passi Daniele Canossini e Martina Bianchi con a disposizione anche 2 joelette, speciali ausili che permettono a persone con mobilità ridotta di essere trasportate su sentieri di montagna.

Gli studenti sono stati davvero fantastici: pian piano la timidezza iniziale ha lasciato posto a uno spirito collaborativo meraviglioso, con tutti i ragazzi impegnati a spingere e sostenere chi faticava di più. E così, alla fine, tutti sono riusciti a compiere questa “piccola, grande impresa” raggiungendo la sommità della Pietra grazie anche al vento che ha spazzato le nubi minacciose che al mattino si affacciavano dal Crinale.

“E’ stata davvero una giornata magnifica – ha commentato al termine dell’escursione, durante il pranzo al rifugio della Pietra, il presidente di G.a.s.t onlus Giacomo CibelliSiamo abbastanza abituati a situazioni in cui ci si mette in gioco davvero e si prova a superare quelli che crediamo possano essere i nostri limiti, ma oggi questo gruppo è stato davvero emozionante: tutti hanno dato il massimo, con lo spirito giusto e una disponibilità e un’attenzione assoluti. Per questo ringrazio veramente di cuore non solo la Provincia, che ha creduto nel progetto, ma anche i ragazzi, i docenti, gli accompagnatori e le guide che ci hanno regalato questa giornata così importante”.

 

 

 

DUE CLASSI ‘SPECIALI’ SULLA VETTA DELLA PIETRA

Sette studenti con disabilità delle scuole superiori reggiane ed i loro compagni hanno vissuto ieri, mercoledì, una bellissima esperienza sul nostro Appennino grazie al progetto “A scuola di outdoor”  finanziato dalla Provincia di Reggio Emilia e promosso da G.a.s.t onlus insieme agli istituti Secchi di Reggio ed Einaudi di Correggio e al Parco nazionale dell’Appennino Tosco-emiliano. Finalizzato a promuovere la pratica di attività motoria e sportiva in ambiente naturale da parte di studenti delle scuole secondarie di secondo grado, in particolare quelli con disabilità, il progetto mira ad offrire anche occasioni di crescita e di inclusione sociale attraverso le pratiche di ciclismo (anche attraverso utilizzo di mezzi speciali come tandem, hand bike e tricicli), trekking per tutti e, con la stagione invernale, attività sciistiche e escursioni in ambiente innevato.

Dopo una prima fase, che proseguirà sino a fine anno scolastico con appuntamenti a cadenza settimanale in cui i ragazzi si cimentano in attività ciclistiche, mercoledì si è svolta una giornata di trekking con una entusiasmante salita sulla Pietra di Bismantova. Accolti dalla consigliera delegata della Provincia di Reggio Emilia Erica Spadaccini, dal presidente del Parco nazionale Fausto Giovannelli e dalla dirigente scolastica Beatrice Menozzi, 7 alunni speciali di Secchi ed Einaudi – accompagnati da una ventina di compagni di classe e dai docenti – sono partiti sotto la guida delle guide ambientali escursionistiche di Altri passi Daniele Canossini e Martina Bianchi con a disposizione anche 2 joelette, speciali ausili che permettono a persone con mobilità ridotta di essere trasportate su sentieri di montagna.

Gli studenti sono stati davvero fantastici: pian piano la timidezza iniziale ha lasciato posto a uno spirito collaborativo meraviglioso, con tutti i ragazzi impegnati a spingere e sostenere chi faticava di più. E così, alla fine, tutti sono riusciti a compiere questa “piccola, grande impresa” raggiungendo la sommità della Pietra grazie anche al vento che ha spazzato le nubi minacciose che al mattino si affacciavano dal Crinale.

“E’ stata davvero una giornata magnifica – ha commentato al termine dell’escursione, durante il pranzo al rifugio della Pietra, il presidente di G.a.s.t onlus Giacomo CibelliSiamo abbastanza abituati a situazioni in cui ci si mette in gioco davvero e si prova a superare quelli che crediamo possano essere i nostri limiti, ma oggi questo gruppo è stato davvero emozionante: tutti hanno dato il massimo, con lo spirito giusto e una disponibilità e un’attenzione assoluti. Per questo ringrazio veramente di cuore non solo la Provincia, che ha creduto nel progetto, ma anche i ragazzi, i docenti, gli accompagnatori e le guide che ci hanno regalato questa giornata così importante”.

 

 

 

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