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Le iniziative di GameUPI della Provincia di Perugia

Progetto Smash! -L’ACD Montone apre le sue porte a coloro che hanno voglia di giocare a calcio tra i 18 e 34 anni
Let’s play a G.A.M.E. il nome dell’iniziativa. Dal 17 aprile iscrizioni aperte

(Cittadino e Provincia) – Montone, 15 aprile ‘24 – Da mercoledì 17 aprile l’ACD Montone apre le sue porte a coloro che hanno voglia di giocare a calcio ed hanno tra i 18 e i 34 anni.
L’iniziativa, che prende il nome di ‘Let’s play a G.A.M.E., allenamenti di calcio per l’inclusione’, rientra nel progetto “SMASH! Giovani per lo sport e la partecipazione sociale” finanziato dall’Unione Province d’Ialia (UPI) con le risorse del Fondo per le Politiche Giovanili gestite dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ed è entrato a far parte del Programma nazionale G.A.M.E. (G.iovani A.utodeterminazione M.ovimento E.mpowerment) che mira a sviluppare e promuovere la pratica sportiva in soggetti tra i 14 e i 35 anni, con una particolare attenzione, sul nostro territorio, a giovani migranti e immigrati e a portatori di disabilità.
L’attività in questione è completamente gratuita e sarà possibile iscriversi a partire dal 17 aprile. Gli allenamenti si terranno tutti i lunedì e mercoledì dalle 16 alle 18 presso il campo sportivo di Montone, in via dello Sport 4.

 

Le iniziative di GameUPI della Provincia di Perugia

Progetto Smash! -L’ACD Montone apre le sue porte a coloro che hanno voglia di giocare a calcio tra i 18 e 34 anni
Let’s play a G.A.M.E. il nome dell’iniziativa. Dal 17 aprile iscrizioni aperte

(Cittadino e Provincia) – Montone, 15 aprile ‘24 – Da mercoledì 17 aprile l’ACD Montone apre le sue porte a coloro che hanno voglia di giocare a calcio ed hanno tra i 18 e i 34 anni.
L’iniziativa, che prende il nome di ‘Let’s play a G.A.M.E., allenamenti di calcio per l’inclusione’, rientra nel progetto “SMASH! Giovani per lo sport e la partecipazione sociale” finanziato dall’Unione Province d’Ialia (UPI) con le risorse del Fondo per le Politiche Giovanili gestite dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ed è entrato a far parte del Programma nazionale G.A.M.E. (G.iovani A.utodeterminazione M.ovimento E.mpowerment) che mira a sviluppare e promuovere la pratica sportiva in soggetti tra i 14 e i 35 anni, con una particolare attenzione, sul nostro territorio, a giovani migranti e immigrati e a portatori di disabilità.
L’attività in questione è completamente gratuita e sarà possibile iscriversi a partire dal 17 aprile. Gli allenamenti si terranno tutti i lunedì e mercoledì dalle 16 alle 18 presso il campo sportivo di Montone, in via dello Sport 4.

 

GameUPI: a Savona al via “Sprint, corsa verso un futuro inclusivo e sano”

E’ in programma martedì 22 maggio l’appuntamento organizzato dalla Provincia di Savona dedicato agli studenti del Liceo Calasanzio Carcare e dell’ITCG F. Patetta di Cairo Montenotte che si inserisce tra gli eventi liguri correlati al “ , ” promosso dalla Provincia di Imperia.

L’evento, svolto in coordinamento con l’Ufficio Scolastico Regionale sezione territoriale di Savona, si avvale della preziosa collaborazione delle società sportive locali ASD Basket CAIRO, ASD Vesima Tennis Club, ASD Cairese 1919 e Atletica Cairo in collaborazione con Città di Cairo Montenotte, CONI Comitato Regionale Liguria e Delegato CONI Savona.

Il progetto #GAMEUPI, tutti in campo, nessuno escluso” è l’iniziativa dell’Unione Province Italiane, finanziata dal Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale – Presidenza del Consiglio dei Ministri per promuovere nelle Province lo sport di comunità.

‍♀ Una serie di eventi che si propone di , ̀ ̀ , ̀, , ̀ ̀ .

che, insieme ad associazioni sportive, enti sociali, scuole, per tutto il 2024 metteranno in campo eventi di aggregazione sportiva in un percorso di conoscenza e crescita sociale attraverso lo sport e la promozione della salute.

GameUPI: a Savona al via “Sprint, corsa verso un futuro inclusivo e sano”

E’ in programma martedì 22 maggio l’appuntamento organizzato dalla Provincia di Savona dedicato agli studenti del Liceo Calasanzio Carcare e dell’ITCG F. Patetta di Cairo Montenotte che si inserisce tra gli eventi liguri correlati al “ , ” promosso dalla Provincia di Imperia.

L’evento, svolto in coordinamento con l’Ufficio Scolastico Regionale sezione territoriale di Savona, si avvale della preziosa collaborazione delle società sportive locali ASD Basket CAIRO, ASD Vesima Tennis Club, ASD Cairese 1919 e Atletica Cairo in collaborazione con Città di Cairo Montenotte, CONI Comitato Regionale Liguria e Delegato CONI Savona.

Il progetto #GAMEUPI, tutti in campo, nessuno escluso” è l’iniziativa dell’Unione Province Italiane, finanziata dal Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale – Presidenza del Consiglio dei Ministri per promuovere nelle Province lo sport di comunità.

‍♀ Una serie di eventi che si propone di , ̀ ̀ , ̀, , ̀ ̀ .

che, insieme ad associazioni sportive, enti sociali, scuole, per tutto il 2024 metteranno in campo eventi di aggregazione sportiva in un percorso di conoscenza e crescita sociale attraverso lo sport e la promozione della salute.

SEMINARI FORMATIVI DELLA PROVINCIA DI BENEVENTO SUL PNRR

«I Seminari formativi sul Pnrr costituiscono uno strumento per meglio comunicare con gli Amministratori e i tecnici dei Comuni impegnati sul programma straordinario europeo ed, in definitiva, rafforzano il dialogo  con il territorio stesso, con l’obiettivo di coordinare le iniziative degli enti locali ai fini dello sviluppo del territorio». Lo ha dichiarato il Presidente della Provincia di Benevento Nino Lombardi aprendo, presso l’Auditorium “Gianni Vergineo” del Museo del Sannio la sessione del Seminario sul tema: “Il Ciclo di Bilancio nella Giurisprudenza e nella Direzione per Obiettivi. Principi ed Esemplificazioni. I Nuovi Paradigmi del Pnrr e del Pnc, promosso d’intesa e la collaborazione dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e dell’Ordine degli Avvocati del Sannio.

Il Seminario, con la partecipazione di numerosi rappresentanti degli Enti territoriali ed economici non solo del Sannio, ma anche da fuori Regione, si è avvalso delle competenze scientifiche del prof. Francesco Delfino, Esperto di finanza pubblica presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’Osservatorio sulla finanza e contabilità degli enti locali del Ministero dell’Interno.

L’avv. Nicola Boccalone, Dirigente del Settore Amministrativo e Finanziario della Provincia di Benevento, che ha moderato i lavori, ha introdotto la discussione affermando che la presenza del prof. Delfino consente di valutare, nel contesto di una riflessione generale sulla contabilità pubblica, il portato delle riforme in atto, anche per quanto riguarda le stesse Province.

«Rilevo, ha proseguito Boccalone, come il Seminario sul PNRR sia occasione di incontro e di confronto tra quanti operano sul tema del PNRR e sulle sue difficoltà interpretative di ordine contabile ed amministrative. La Pubblica  Amministrazione è sempre in affanno, anche perché in questi anni si  registra una grave carenza di personale: dunque si può cogliere l’occasione di questo Seminario per favorire una circuitazione positiva di esperienze che non può che fare bene al sistema nel suo complesso».

Dopo i saluti istituzionali resi dell’avv. Nazzareno Lanni, in rappresentanza del Presidente dell’Ordine degli Avvocati Stefania Pavone, e del dott. Fabrizio Russo, Presidente dell’Ordine dei Commercialisti, è intervenuto il Presidente Lombardi, sottolineando come il Sannio stia rispondendo, nel complesso e nonostante le difficoltà, alla sfida del PNRR, come è stato registrato da fonti autorevoli ad esempio sul tema dell’occupazione e del lavoro in particolare per quanto riguarda quella femminile. «Naturalmente, ha proseguito Lombardi, il PNRR costituisce per gli Amministratori ed in particolare per i funzionari una sfida rilevante ed assai impegnativa che deve essere affrontata con professionalità e rigore a ragione degli adempimenti da onorare in tempi certi e definiti». Infine Lombardi ha ricordato come la sua Amministrazione stia cogliendo gli  obiettivi iscritti nella programmazione ad esempio con l’avvio di tutti gli interventi in materia di edilizia scolastica ai fini della sua radicale ristrutturazione rinnovamento, nonché, per quanto concerne l’infrastrutturazione viaria con l’avvio della spesa di 100 milioni di Euro per le strade nelle Valli Isclero, Vitulanese e Fortore».

E’ quindi intervenuto l’on. Clemente Mastella, Sindaco di Benevento, che, nel portare il saluto dell’Amministrazione Comunale, ha ricordato come il PNRR richieda tempi certi nella realizzazione delle opere e nella loro rendicontazione agli Organismi europei. Il Sindaco ha dichiarato che il PNRR non è da considerarsi come un semplice «lenimento delle ferite causate dalla pandemia», perché esso anzi è «occasione per dimostrare che si è in grado di spendere le risorse finanziarie straordinarie concesse dall’Europa». Le Autorità di Bruxelles, ha spiegato Mastella, non saranno indulgenti nei confronti dell’Italia in caso di inadempienze o ritardi nei lavori e nelle attività amministrative di monitoraggio degli interventi finanziati. Il Sindaco ha invocato da parte delle strutture tecniche ed amministrative dei Comuni il massimo dell’impegno per onorare gli impegni assunti e per giungere all’appuntamento del 2026, alla conclusione del processo del PNRR con le carte in regola.

Sono quindi cominciate le Relazioni del prof. Delfino, il quale ha sottolineato come la giornata di studi intenda analizzare la situazione della contabilità pubblica con una riflessione focalizzata proprio sulla Provincia di Benevento, ma anche al territorio sannita. I Comuni, ha osservato il relatore, giustamente vedono nella stessa Provincia un ente di riferimento per la loro azione amministrativa. «Il PNRR è l’argomento principale di discussione negli ultimi anni della vita politica ed ancora di più lo sarà nel prossimo futuro allorché dovranno essere concretizzati gli obiettivi previsti. Anche in tale contesto la contabilità pubblica ha un ruolo fondamentale perché occorre monitorare e rendicontare i flussi finanziari complessivi. Ragioniamo dunque di  etica della politica e della contabilità pubblica: bisogna riflettere anche sul tema delle riforme della Pubblica Amministrazione ed in particolare sulla Dirigenza pubblica investendo sul capitale umano». Il prof. Delfino, riconoscendo che i modelli organizzativi interni degli Enti locali territoriali siano da rivedere in modo coraggioso e netto, ha quindi svolto le proprie considerazioni, anche con accenti e con rilievi critici, circa i temi della rendicontazione delle spese, del pagamento dei crediti e degli equilibri di Bilancio.

ALI~MENS – IL PROGETTO CHE FA BENE AI GIOVANI

Depressione, solitudine e senso di isolamento; abuso di alcol e sostanze stupefacenti, disturbi d’ansia; bullismo: per fronteggiare, superare ed evitare tutto questo, la Provincia di Fermo ha partecipato a un bando nazionale e il progetto è stato, unico nelle Marche, finanziato (125mila euro il costo totale).

Ali~Mens è il titolo del progetto che unisce Ali, inteso come libertà, e Mens, la mente, in un percorso di benessere fisico che ha nel suo cuore anche l’alimentazione. “Vogliamo che i giovani siano davvero i protagonisti del progetto e che trovino nella Provincia un’istituzione aperta ad accogliere le loro aspettative” esordisce Pisana Liberati, consigliera della provincia di fermo delegata all’Istruzione.

Il progetto coinvolge, oltre ai partner, l’Ufficio Scolastico per le Marche, gli Ambiti Territoriali Sociali, il CONI Marche, i Comuni della Provincia di Fermo, le Scuole secondarie di secondo grado, le organizzazioni sportive del territorio provinciale, ma tutte le realtà saranno interessate dalle azioni.

“Un progetto molto importante, unisce più realtà, permette di rendere davvero attivi i giovani. La Provincia di Fermo si conferma punto di riferimento importante, siamo un ente che c’è e si sente sul territorio” sottolinea il presidente Michele Ortenzi. “Un gioco di squadra ha reso possibile tutto questo. Noi siamo una Provincia piccola, ma abbiamo concorso con capoluoghi molto più grandi” prosegue Pisana Liberati affiancata da Giulia Morici, che è il volto del progetto UPI a livello nazionale

OBIETTIVI

Il progetto mette a sistema lo sport e la comunità educante della Provincia di Fermo. Vuole promuovere la pratica sportiva come strumento concreto di integrazione tesa a contrastare gli elementi che vincolano la partecipazione sociale dei giovani nella società e nella comunità di appartenenza. Azioni che permettono il rafforzamento delle competenze dei singoli e quelle della comunità. Il tutto, grazie alla stretta collaborazione con il Polo Urbani, veicolando messaggi di sana educazione alimentare.

I vari partner si muoveranno all’interno dei principali luoghi di ritrovo giovanile formali e informali nell’area di competenza della provincia di Fermo: Centri di Aggregazione Giovanile (CAG), Associazioni, Istituti d’Istruzione Secondaria di secondo grado e parrocchie

Portavoce è la 33enne Giulia Morici, esperta di social media: “Faccio parte del comitato giovani, composto da 20 rappresentanti nazionali. Il compito è quello di portare gli stimoli che raccolgo al tavolo di chi poi decide. Cerchiamo di rendere appetibili i vari appuntamenti”.

IL CONTESTO

Nella Provincia di Fermo sono residenti 18711 Giovani tra i 14 e i 35 anni di cui 4715 in età tra i 14 e i 19 anni (dati ISTAT 2023). La popolazione scolastica delle scuole secondarie di secondo grado pubbliche è pari a 6923 (dati USR Marche. 2023/2024), con il 3.8% di alunni con certificazione di handicap ai quali si aggiungono studenti con Bisogni Educativi Speciali.

Nel Fermano i fenomeni disgregativi più comuni sono: depressione, solitudine e senso di isolamento; abuso di alcol e sostanze stupefacenti, disturbi d’ansia; bullismo, autolesionismo nel 33,2% dei casi (fonte Ufficio Servizi Sociali Comunali). Sono in aumento i casi di cyberbullismo (22%), fobia sociale (20%), insonnia e attacchi d’ansia (18%).

PARTNER E AZIONI

Capofila è la Provincia di Fermo. I partner: istituti Alberghieri Polo Carlo Urbani; UPI Marche; Università Politecnica delle Marche; Unione Italiana Sport Per tutti, Uisp Fermo; Il Faro Cooperativa Sociale; Cooperativa Sociale P.A.R.S; associazione Heart4Children. Alla presentazione hanno preso parte Laura D’Ignazi (Polo Urbani), Pierluigi Stipa (Univpm), Umberto Cingolani (Uisp), Alessandra Palanca (Pars), Alessia Frascarelli (Il Faro). Non è voluta mancare la dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale Donatella D’Amico che ha sottolineato “che questa Provincia ha saputo creare una rete di qualità, che rende gli studenti parte attiva”.

Queste, in sintesi, le attività previste.

1 – Laboratori di quartiere nei comuni di Amandola, Falerone, Montegranaro, Pedaso e a scuola. L’obiettivo dei laboratori è di far emergere bisogni, indicazioni e proposte volti alla definizione personalizzata degli interventi del progetto Ali~Mens. Sono spazi di dialogo e ascolto attivo anche delle famiglie.

2- Summer camp uno spazio dove i giovani hanno l’opportunità di conoscere se stessi e gli altri membri del gruppo. Durante il Summer Camp i ragazzi potranno sperimentare diverse discipline sportive di tipo individuale o di squadra.

3- Come incomunità educante inclusiva che porterà alla sottoscrizione del Patto Educativo di Comunità che impegna la stessa nel promuovere e favorire supporto e inclusione dei propri membri. Nel dettaglio, un torneo di Basket in collaborazione con il testimonial Alex Cesca, campione del mondo di basket, per i campioni con la sindrome di Down; il “Decathlon foundation day”; i focus sull’alimentazione e la mente insieme con L’UNIVPM e il dipartimento delle condotte alimentari dell’AST Fermo.

4- Mirror game grazie all’aiuto di coach sportivi per un percorso di crescita e sviluppo consapevole, personalizzando il programma in relazione agli obiettivi ed alle aspettative di ognuno. In azione anche psicologi e pedagogisti.

5 – Sicur@mente web che coinvolge i Cag, le scuole, le parrocchie. I temi proposti riguarderanno l’utilizzo corretto del web, i pericoli della rete e le conseguenze derivanti da un approccio non adeguato a tali risorse. Sulla base di quanto emergerà dagli incontri, si produrrà La Carta del Navigatore, un manifesto operativo che sarà presentato e distribuito presso le sedi delle realtà coinvolte nel percorso, ed attraverso il quale saranno forniti strumenti di prevenzione dei comportamenti a rischio, sensibilizzazione dei giovani e delle rispettive famiglie ad un sano e proficuo uso della tecnologia e ad orientare nella navigazione online in modo sicuro.

7- Che forza le emozioni! Il progetto mira a favorire lo sviluppo dell’autoconsapevolezza e il potenziamento dell’autostima tra gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado attraverso un approccio unico che integra attività sportive, esplorazione emotiva e strategie di gestione di situazioni sociali complesse. Gli interventi si focalizzeranno sui contenuti di pensiero e sugli indicatori emotivi che possono spingere i ragazzi a forte inibizione e ritiro sociale o a manifestazioni di rabbia tramite condotte violente.

8- Più sai e meglio stai coinvolge le classi terze e quarte degli istituti alberghieri di Porto Sant’Elpidio e di Sant’Elpidio a Mare in attività riguardanti il ruolo dell’attività fisica per il mantenimento di un buono stato di salute e dell’alimentazione per migliorare l’attività fisica. Gli studenti delle classi interessate elaboreranno un questionario sugli stili di vita sani che sarà somministrato ai pari e successivamente rielaborato in contenuti digitali (video/piccoli spot)

9- Creo e cerco prevede la scoperta delle specie vegetali del territorio fermano e marchigiano che poi saranno studiate e analizzate nel loro impiego nell’alimentazione, in fitoterapia e nell’industria.

10- Nemo – nessuno escluso è il programma di sport inclusivo per giovani con disabilità e normodotati. Verranno organizzati anche tornei di Orienteering con squadre miste di 5 componenti (maschio, femmina e disabile) dedicati alle scuole e ai ragazzi dai 19 ai 35 anni. SI prevede la realizzazione di due diversi campionati uno per i ragazzi frequentanti le scuole secondarie di secondo grado e uno per i ragazzi fuori dal mondo della scuola e quindi per la fascia di età dei 19-35 anni. Le squadre vincitrici dei due campionati parteciperanno ai giochi interprovinciali di Latina. Si prevede anche un corso di formazione rivolto agli istruttori sportivi dai 18 ai 35 anni sullo sport inclusivo con la collaborazione dell’UMEE dell’AST Fermo.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI – TRA AGRICOLTURA E ANDREA PARIS

Oggi pomeriggio all’IIS Carlo Urbani, insieme con l’Università Politecnica delle Marche, si parla di ‘Agricoltura, relazioni fra agricoltura e ambiente, forme di agricoltura urbana.

Il 15 aprile, ore 9.30 al Teatro delle Api, 400 studenti incontreranno Andrea Paris, mago e mentalista. “Potranno – conclude Pisana Liberati – comprendere quanto è facile ingannare la mente, far sembrare realtà quello che invece non è. E questo avviene nei social, ma non solo, dove la realtà viene spesso aggirata. Paris coinvolgerà i ragazzi sul palco e farà provare degli esperimenti, essendo anche un abile mago che ha conquistato il pubblico come ospite in tante trasmissioni televisive. I ragazzi vivranno l’esperienza e la porteranno a casa, riflettendo”.

Per info Provincia di Fermo – Servizio Education: tel. 0734232245, e-mail: [email protected] .

ALI~MENS – IL PROGETTO CHE FA BENE AI GIOVANI

Depressione, solitudine e senso di isolamento; abuso di alcol e sostanze stupefacenti, disturbi d’ansia; bullismo: per fronteggiare, superare ed evitare tutto questo, la Provincia di Fermo ha partecipato a un bando nazionale e il progetto è stato, unico nelle Marche, finanziato (125mila euro il costo totale).

Ali~Mens è il titolo del progetto che unisce Ali, inteso come libertà, e Mens, la mente, in un percorso di benessere fisico che ha nel suo cuore anche l’alimentazione. “Vogliamo che i giovani siano davvero i protagonisti del progetto e che trovino nella Provincia un’istituzione aperta ad accogliere le loro aspettative” esordisce Pisana Liberati, consigliera della provincia di fermo delegata all’Istruzione.

Il progetto coinvolge, oltre ai partner, l’Ufficio Scolastico per le Marche, gli Ambiti Territoriali Sociali, il CONI Marche, i Comuni della Provincia di Fermo, le Scuole secondarie di secondo grado, le organizzazioni sportive del territorio provinciale, ma tutte le realtà saranno interessate dalle azioni.

“Un progetto molto importante, unisce più realtà, permette di rendere davvero attivi i giovani. La Provincia di Fermo si conferma punto di riferimento importante, siamo un ente che c’è e si sente sul territorio” sottolinea il presidente Michele Ortenzi. “Un gioco di squadra ha reso possibile tutto questo. Noi siamo una Provincia piccola, ma abbiamo concorso con capoluoghi molto più grandi” prosegue Pisana Liberati affiancata da Giulia Morici, che è il volto del progetto UPI a livello nazionale

OBIETTIVI

Il progetto mette a sistema lo sport e la comunità educante della Provincia di Fermo. Vuole promuovere la pratica sportiva come strumento concreto di integrazione tesa a contrastare gli elementi che vincolano la partecipazione sociale dei giovani nella società e nella comunità di appartenenza. Azioni che permettono il rafforzamento delle competenze dei singoli e quelle della comunità. Il tutto, grazie alla stretta collaborazione con il Polo Urbani, veicolando messaggi di sana educazione alimentare.

I vari partner si muoveranno all’interno dei principali luoghi di ritrovo giovanile formali e informali nell’area di competenza della provincia di Fermo: Centri di Aggregazione Giovanile (CAG), Associazioni, Istituti d’Istruzione Secondaria di secondo grado e parrocchie

Portavoce è la 33enne Giulia Morici, esperta di social media: “Faccio parte del comitato giovani, composto da 20 rappresentanti nazionali. Il compito è quello di portare gli stimoli che raccolgo al tavolo di chi poi decide. Cerchiamo di rendere appetibili i vari appuntamenti”.

IL CONTESTO

Nella Provincia di Fermo sono residenti 18711 Giovani tra i 14 e i 35 anni di cui 4715 in età tra i 14 e i 19 anni (dati ISTAT 2023). La popolazione scolastica delle scuole secondarie di secondo grado pubbliche è pari a 6923 (dati USR Marche. 2023/2024), con il 3.8% di alunni con certificazione di handicap ai quali si aggiungono studenti con Bisogni Educativi Speciali.

Nel Fermano i fenomeni disgregativi più comuni sono: depressione, solitudine e senso di isolamento; abuso di alcol e sostanze stupefacenti, disturbi d’ansia; bullismo, autolesionismo nel 33,2% dei casi (fonte Ufficio Servizi Sociali Comunali). Sono in aumento i casi di cyberbullismo (22%), fobia sociale (20%), insonnia e attacchi d’ansia (18%).

PARTNER E AZIONI

Capofila è la Provincia di Fermo. I partner: istituti Alberghieri Polo Carlo Urbani; UPI Marche; Università Politecnica delle Marche; Unione Italiana Sport Per tutti, Uisp Fermo; Il Faro Cooperativa Sociale; Cooperativa Sociale P.A.R.S; associazione Heart4Children. Alla presentazione hanno preso parte Laura D’Ignazi (Polo Urbani), Pierluigi Stipa (Univpm), Umberto Cingolani (Uisp), Alessandra Palanca (Pars), Alessia Frascarelli (Il Faro). Non è voluta mancare la dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale Donatella D’Amico che ha sottolineato “che questa Provincia ha saputo creare una rete di qualità, che rende gli studenti parte attiva”.

Queste, in sintesi, le attività previste.

1 – Laboratori di quartiere nei comuni di Amandola, Falerone, Montegranaro, Pedaso e a scuola. L’obiettivo dei laboratori è di far emergere bisogni, indicazioni e proposte volti alla definizione personalizzata degli interventi del progetto Ali~Mens. Sono spazi di dialogo e ascolto attivo anche delle famiglie.

2- Summer camp uno spazio dove i giovani hanno l’opportunità di conoscere se stessi e gli altri membri del gruppo. Durante il Summer Camp i ragazzi potranno sperimentare diverse discipline sportive di tipo individuale o di squadra.

3- Come incomunità educante inclusiva che porterà alla sottoscrizione del Patto Educativo di Comunità che impegna la stessa nel promuovere e favorire supporto e inclusione dei propri membri. Nel dettaglio, un torneo di Basket in collaborazione con il testimonial Alex Cesca, campione del mondo di basket, per i campioni con la sindrome di Down; il “Decathlon foundation day”; i focus sull’alimentazione e la mente insieme con L’UNIVPM e il dipartimento delle condotte alimentari dell’AST Fermo.

4- Mirror game grazie all’aiuto di coach sportivi per un percorso di crescita e sviluppo consapevole, personalizzando il programma in relazione agli obiettivi ed alle aspettative di ognuno. In azione anche psicologi e pedagogisti.

5 – Sicur@mente web che coinvolge i Cag, le scuole, le parrocchie. I temi proposti riguarderanno l’utilizzo corretto del web, i pericoli della rete e le conseguenze derivanti da un approccio non adeguato a tali risorse. Sulla base di quanto emergerà dagli incontri, si produrrà La Carta del Navigatore, un manifesto operativo che sarà presentato e distribuito presso le sedi delle realtà coinvolte nel percorso, ed attraverso il quale saranno forniti strumenti di prevenzione dei comportamenti a rischio, sensibilizzazione dei giovani e delle rispettive famiglie ad un sano e proficuo uso della tecnologia e ad orientare nella navigazione online in modo sicuro.

7- Che forza le emozioni! Il progetto mira a favorire lo sviluppo dell’autoconsapevolezza e il potenziamento dell’autostima tra gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado attraverso un approccio unico che integra attività sportive, esplorazione emotiva e strategie di gestione di situazioni sociali complesse. Gli interventi si focalizzeranno sui contenuti di pensiero e sugli indicatori emotivi che possono spingere i ragazzi a forte inibizione e ritiro sociale o a manifestazioni di rabbia tramite condotte violente.

8- Più sai e meglio stai coinvolge le classi terze e quarte degli istituti alberghieri di Porto Sant’Elpidio e di Sant’Elpidio a Mare in attività riguardanti il ruolo dell’attività fisica per il mantenimento di un buono stato di salute e dell’alimentazione per migliorare l’attività fisica. Gli studenti delle classi interessate elaboreranno un questionario sugli stili di vita sani che sarà somministrato ai pari e successivamente rielaborato in contenuti digitali (video/piccoli spot)

9- Creo e cerco prevede la scoperta delle specie vegetali del territorio fermano e marchigiano che poi saranno studiate e analizzate nel loro impiego nell’alimentazione, in fitoterapia e nell’industria.

10- Nemo – nessuno escluso è il programma di sport inclusivo per giovani con disabilità e normodotati. Verranno organizzati anche tornei di Orienteering con squadre miste di 5 componenti (maschio, femmina e disabile) dedicati alle scuole e ai ragazzi dai 19 ai 35 anni. SI prevede la realizzazione di due diversi campionati uno per i ragazzi frequentanti le scuole secondarie di secondo grado e uno per i ragazzi fuori dal mondo della scuola e quindi per la fascia di età dei 19-35 anni. Le squadre vincitrici dei due campionati parteciperanno ai giochi interprovinciali di Latina. Si prevede anche un corso di formazione rivolto agli istruttori sportivi dai 18 ai 35 anni sullo sport inclusivo con la collaborazione dell’UMEE dell’AST Fermo.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI – TRA AGRICOLTURA E ANDREA PARIS

Oggi pomeriggio all’IIS Carlo Urbani, insieme con l’Università Politecnica delle Marche, si parla di ‘Agricoltura, relazioni fra agricoltura e ambiente, forme di agricoltura urbana.

Il 15 aprile, ore 9.30 al Teatro delle Api, 400 studenti incontreranno Andrea Paris, mago e mentalista. “Potranno – conclude Pisana Liberati – comprendere quanto è facile ingannare la mente, far sembrare realtà quello che invece non è. E questo avviene nei social, ma non solo, dove la realtà viene spesso aggirata. Paris coinvolgerà i ragazzi sul palco e farà provare degli esperimenti, essendo anche un abile mago che ha conquistato il pubblico come ospite in tante trasmissioni televisive. I ragazzi vivranno l’esperienza e la porteranno a casa, riflettendo”.

Per info Provincia di Fermo – Servizio Education: tel. 0734232245, e-mail: [email protected] .

Province, de Pascale: “Sviluppo deve tornare ai territori con diritto di scelta ai cittadini”

 “È importante rivedere norme che sono state concepite come transitorie, in attesa del famoso referendum, che è fallito. Ritengo però importante non ridurre tutto alla sola questione del modello elettorale. Come Upi lo diciamo da dieci anni: ciò che interessa davvero cittadini e imprese è assicurare ai territori istituzioni in grado di rispondere alle loro esigenze perché dotate del personale e delle risorse necessari”.
Lo ha detto il Presidente di UPI Michele de Pascale in un’intervista rilasciata all’agenzia di stampa Adnkronos in occasione del decennale dell’entrata in vigore della Legge 56/14, la cosidetta Legge Delrio.
“Le Province in questi dieci anni, nonostante le difficoltà, hanno dimostrato di essere utili per il Paese. Siamo protagonisti nel Pnrr, dove ci è affidata una delle missioni più importanti: tutte le opere di costruzione di nuove scuole superiori, comprese le palestre. Nella mia terra, in Emilia-Romagna siamo protagonisti anche della ricostruzione post alluvione. Province e Città Metropolitane possono essere le istituzioni chiave di programmazione dello sviluppo locale e degli investimenti pubblici. Questa sarebbe la vera innovazione”.
 “Il Consiglio d’Europa raccomanda il ritorno al voto diretto ma evidenzia anche la necessità di garantire alle Province i fondi necessari per assicurare le funzioni fondamentali. Penso che per un ente locale il rapporto diretto con i cittadini elettori sia fondamentale e quindi propendo per il ritorno all’elezione diretta”.
“Questo Paese è fatto di poche grandi aree urbane e di tantissimi territori medio piccoli: è il luogo in cui vive il 70% della popolazione italiana. L’auspicio è che Governo e Parlamento, insieme e al di fuori dalle questioni politiche, tornino a puntare su questi territori e questi cittadini, che partecipano in gran parte alla costruzione del Pil nazionale, assicurando alle Province quella stabilità istituzionale ed economica indispensabile per continuare a programmare lo sviluppo”.

Province, Upi Toscana: “Dieci anni dopo legge Delrio mancano fondi per i servizi, chiediamo incontro urgente a Regione”

I nove presidenti: “Serve confronto su nuove tariffe del trasporto pubblico e le aree marginali con i lotti deboli, turismo, ruolo polizia provinciale e ambiente”

Firenze, 10 aprile 2024 – I presidenti delle nove province toscane riuniti nel Consiglio Direttivo di Upi Toscana hanno espresso forti preoccupazioni su alcuni temi cruciali per i territori a dieci anni dalla legge Delrio e hanno deciso di chiedere un incontro urgente al Presidente della Regione Eugenio Giani.

“Tra le principali questioni di interesse per i cittadini che hanno subito le conseguenze della legge Delrio – dicono i presidenti delle province toscane – crediamo che il trasporto pubblico locale, e in particolare le nuove tariffe e le aree marginali con i lotti deboli, il turismo, la polizia provinciale e l’ambiente debbano avere la prioritaria attenzione da parte degli enti territoriali. In particolare il previsto taglio di risorse per le polizie provinciali, pari al 75% delle risorse dello scorso anno, rischia di bloccare le attività di vigilanza venatoria e contenimento degli ungulati, con gravi conseguenze per agricoltori e mondo venatorio. Così come – ricordano i presidenti – senza un potenziamento degli uffici ambiente provinciali, svuotati con il riordino regionale del 2016, non saranno presidiati adeguatamente settori come i rifiuti e la bonifica dei siti inquinati”.

“A tutto questo si aggiunge – sostengono il presidente di Upi Toscana Gianni Lorenzetti e il direttore Ruben Cheli – la carenza di risorse per le manutenzioni ordinarie, inclusi gli edifici scolastici e i ponti. Con la recente legge di bilancio, si teme un ulteriore taglio di 5 milioni di euro per la Toscana nel 2024”

“I dipendenti delle Province toscane sono 1.500, un numero fermo ormai da anni, a fronte degli oltre 3.300 prima della riforma Delrio – sottolinea il direttore Cheli -. Bisogna considerare che le province toscane versano già oggi a Roma 243 milioni di euro e hanno affrontato un riordino più duro delle altre, tanto che la Commissione tecnica per i fabbisogni standard del Ministero dell’Economia ha certificato che abbiamo cinque enti tra i primi tredici nella classifica dello squilibrio”.

“Dieci anni dopo la riforma – aggiunge il presidente Lorenzetti – le nuove Province appaiono ancora molto fragili. A questo proposito un recente rapporto del Consiglio d’Europa denuncia chiaramente le responsabilità di chi in questo lungo periodo non è riuscito a risolvere un problema che prima di tutto penalizza i cittadini, a cui vengono negati servizi degni di questo nome. Queste nuove tipologie di province non erano compatibili con la Costituzione italiana, come si legge nel rapporto di monitoraggio sull’applicazione della Carta europea dell’autonomia locale in Italia redatto dal Consiglio d’Europa”.

“Il documento del Consiglio d’Europa – conclude il presidente di Upi Toscana – raccomanda di intervenire velocemente per garantire alle Province risorse adeguate e proporzionate e reintrodurre l’elezione diretta degli organi, visto che strade e scuole sono essenziali per lo sviluppo economico e sociale del paese. Speriamo che subito dopo le elezioni di giugno si faccia tesoro delle raccomandazioni provenienti dall’Europa e si riprenda il lavoro che tutti i gruppi parlamentari avevano avviato solo pochi mesi fa, per ridare al Paese un assetto amministrativo più vicino ai cittadini”.

Province, Upi Toscana: “Dieci anni dopo legge Delrio mancano fondi per i servizi, chiediamo incontro urgente a Regione”

I nove presidenti: “Serve confronto su nuove tariffe del trasporto pubblico e le aree marginali con i lotti deboli, turismo, ruolo polizia provinciale e ambiente”

Firenze, 10 aprile 2024 – I presidenti delle nove province toscane riuniti nel Consiglio Direttivo di Upi Toscana hanno espresso forti preoccupazioni su alcuni temi cruciali per i territori a dieci anni dalla legge Delrio e hanno deciso di chiedere un incontro urgente al Presidente della Regione Eugenio Giani.

“Tra le principali questioni di interesse per i cittadini che hanno subito le conseguenze della legge Delrio – dicono i presidenti delle province toscane – crediamo che il trasporto pubblico locale, e in particolare le nuove tariffe e le aree marginali con i lotti deboli, il turismo, la polizia provinciale e l’ambiente debbano avere la prioritaria attenzione da parte degli enti territoriali. In particolare il previsto taglio di risorse per le polizie provinciali, pari al 75% delle risorse dello scorso anno, rischia di bloccare le attività di vigilanza venatoria e contenimento degli ungulati, con gravi conseguenze per agricoltori e mondo venatorio. Così come – ricordano i presidenti – senza un potenziamento degli uffici ambiente provinciali, svuotati con il riordino regionale del 2016, non saranno presidiati adeguatamente settori come i rifiuti e la bonifica dei siti inquinati”.

“A tutto questo si aggiunge – sostengono il presidente di Upi Toscana Gianni Lorenzetti e il direttore Ruben Cheli – la carenza di risorse per le manutenzioni ordinarie, inclusi gli edifici scolastici e i ponti. Con la recente legge di bilancio, si teme un ulteriore taglio di 5 milioni di euro per la Toscana nel 2024”

“I dipendenti delle Province toscane sono 1.500, un numero fermo ormai da anni, a fronte degli oltre 3.300 prima della riforma Delrio – sottolinea il direttore Cheli -. Bisogna considerare che le province toscane versano già oggi a Roma 243 milioni di euro e hanno affrontato un riordino più duro delle altre, tanto che la Commissione tecnica per i fabbisogni standard del Ministero dell’Economia ha certificato che abbiamo cinque enti tra i primi tredici nella classifica dello squilibrio”.

“Dieci anni dopo la riforma – aggiunge il presidente Lorenzetti – le nuove Province appaiono ancora molto fragili. A questo proposito un recente rapporto del Consiglio d’Europa denuncia chiaramente le responsabilità di chi in questo lungo periodo non è riuscito a risolvere un problema che prima di tutto penalizza i cittadini, a cui vengono negati servizi degni di questo nome. Queste nuove tipologie di province non erano compatibili con la Costituzione italiana, come si legge nel rapporto di monitoraggio sull’applicazione della Carta europea dell’autonomia locale in Italia redatto dal Consiglio d’Europa”.

“Il documento del Consiglio d’Europa – conclude il presidente di Upi Toscana – raccomanda di intervenire velocemente per garantire alle Province risorse adeguate e proporzionate e reintrodurre l’elezione diretta degli organi, visto che strade e scuole sono essenziali per lo sviluppo economico e sociale del paese. Speriamo che subito dopo le elezioni di giugno si faccia tesoro delle raccomandazioni provenienti dall’Europa e si riprenda il lavoro che tutti i gruppi parlamentari avevano avviato solo pochi mesi fa, per ridare al Paese un assetto amministrativo più vicino ai cittadini”.

Province, de Pascale: “Sviluppo deve tornare ai territori con diritto di scelta ai cittadini”

 “È importante rivedere norme che sono state concepite come transitorie, in attesa del famoso referendum, che è fallito. Ritengo però importante non ridurre tutto alla sola questione del modello elettorale. Come Upi lo diciamo da dieci anni: ciò che interessa davvero cittadini e imprese è assicurare ai territori istituzioni in grado di rispondere alle loro esigenze perché dotate del personale e delle risorse necessari”.
Lo ha detto il Presidente di UPI Michele de Pascale in un’intervista rilasciata all’agenzia di stampa Adnkronos in occasione del decennale dell’entrata in vigore della Legge 56/14, la cosidetta Legge Delrio.
“Le Province in questi dieci anni, nonostante le difficoltà, hanno dimostrato di essere utili per il Paese. Siamo protagonisti nel Pnrr, dove ci è affidata una delle missioni più importanti: tutte le opere di costruzione di nuove scuole superiori, comprese le palestre. Nella mia terra, in Emilia-Romagna siamo protagonisti anche della ricostruzione post alluvione. Province e Città Metropolitane possono essere le istituzioni chiave di programmazione dello sviluppo locale e degli investimenti pubblici. Questa sarebbe la vera innovazione”.
 “Il Consiglio d’Europa raccomanda il ritorno al voto diretto ma evidenzia anche la necessità di garantire alle Province i fondi necessari per assicurare le funzioni fondamentali. Penso che per un ente locale il rapporto diretto con i cittadini elettori sia fondamentale e quindi propendo per il ritorno all’elezione diretta”.
“Questo Paese è fatto di poche grandi aree urbane e di tantissimi territori medio piccoli: è il luogo in cui vive il 70% della popolazione italiana. L’auspicio è che Governo e Parlamento, insieme e al di fuori dalle questioni politiche, tornino a puntare su questi territori e questi cittadini, che partecipano in gran parte alla costruzione del Pil nazionale, assicurando alle Province quella stabilità istituzionale ed economica indispensabile per continuare a programmare lo sviluppo”.

L’ESIGENZA DI UNA RIFORMA DELLE PROVINCE

Il quarto rapporto di monitoraggio sull’attuazione della Carta europea delle Autonomie locali del Consiglio d’Europa del febbraio 2024 raccomanda all’Italia di rivedere la disciplina delle Province prevedendo funzioni certe, risorse adeguate e il ritorno all’elezione diretta degli organi di governo.

La legge 7 aprile 2014, n. 56, ha trasformato le Province in enti di secondo livello, governati da amministratori comunali, e ha previsto una sensibile riduzioni di funzioni, risorse e personale. I Presidenti sono eletti per quattro anni e governano gli enti senza una Giunta, con l’ausilio di consiglieri che dura in carica solo due anni.

Le Province in questi dieci anni, nonostante le difficoltà, hanno dimostrato di essere utili per il Paese attraverso l’esercizio delle loro funzioni fondamentali e nel supporto ai Comuni del territorio, attraverso le loro stazioni appaltanti. Sono protagoniste nel PNRR, dove è stata affidata loro una sfida molto importante: costruzione di nuove scuole superiori, comprese le palestre.

In questo frangente, dove le Province rivestono un ruolo centrale come enti intermedi, è importante rivedere norme che una disciplina transitoria, concepita nella prospettiva di una riforma costituzionale che è stata bocciata dal popolo nel referendum del 2016.

Ciò che interessa davvero cittadini e imprese è assicurare ai territori istituzioni in grado di rispondere alle loro esigenze e alle esigenze del Paese. L’UPI lo afferma da tanti anni, lo hanno affermato oltre 4000 sindaci con l’appello firmato nel 2020, lo ha affermato il Presidente della Repubblica nell’assemblea dell’UPI a L’Aquila nell’ottobre 2023.

Di questi temi discuteremo – dichiara il Presidente Alessandro Romoli – il 17 aprile presso l’Università di Cassino, con professori di diverse università italiane. Ringrazio il Magnifico Rettore, professor Marco Dell’Isola per la grande sensibilità al tema e per aver patrocinato l’evento promosso da UPI Lazio. Il mio auspicio è che Governo e Parlamento, insieme e al di fuori dalle questioni politiche, tornino a puntare sulle Province assicurando a questi enti una stabilità istituzionale ed economica indispensabile per continuare a programmare lo sviluppo”.

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