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BOX ANSA: “A 10 anni dalla legge 56 le Province ancora nel guado”

A dieci anni dall’entrata in vigore della Legge Delrio, un box dell’agenzia di stampa ANSA ricorda come “Con quella legge le Province diventavano enti di secondo grado, con la cancellazione dell’elezione diretta dei Presidenti e degli amministratori, con un taglio netto a funzioni e personale. E pur essendo nata con un carattere transitorio quella disposizione ancora oggi regola le attività delle Province sul territorio” .
L’Agenzia di Stampa cita il monito del Presidente della Repubblica all’ultima Assembleaa UPI “le norme attualmente in vigore, che disegnano strutture e ambiti delle Province, sono legate a una transizione interrotta”.. “creano vuoti e incertezze che non possono prolungarsi, rischiando che cittadini e comunità paghino il prezzo di servizi inadeguati, di competenze incerte, di lacune nelle funzioni di indirizzo e di coordinamento”.
 Ansa prosegue riportando il richiamo del Consiglio d’Europa che “ha chiesto a Roma di ampliare il campo d’azione delle Province una volta reintrodotti gli organi eletti direttamente, garantendo risorse finanziarie adeguate e proporzionate, nel
rispetto della Carta Europea delle autonomie locali.
 L’articolo evidenzia i progetti di legge in Parlamento evidenziando come “la politica italiana è conscia dell’impasse e per sbrogliare la matassa già a inizio legislatura maggioranza e opposizione hanno tentato di intervenire con una decina di disegni di legge depositati in Senato” su cui “la discussione è dapprima avanzata velocemente e si è poi bruscamente interrotta”.
In chiusura si ricorda l’appuntamento del 29 settembre prossimo, con l’ election day in almeno 41 Province.

FONDO COMUNI CONFINANTI: INCONTRO CON PROVINCIA E 30 SINDACI VICENTINI

In un clima cordiale e collaborativo, non privo di scambi di vedute franchi e molto concreti, la sala consiliare della Provincia di Vicenza ha ospitato martedì 9 aprile l’incontro promosso dal Presidente del Comitato di Gestione del Fondo dei Comuni Confinanti, l’on. Dario Bond, con il presidente Andrea Nardin e con i trenta sindaci di prima e seconda fascia interessati dalle attività del Fondo stesso.

Si è trattato di una riunione “in presenza” conoscitiva, ma utile anche ad uno scambio di opinioni e pareri molto concreti su alcuni punti all’ordine del giorno, a partire dalla presentazione del nuovo regolamento del Fondo, teso a dare, in primis, nuovo respiro alle molte iniziative della progettazione 2013-2018 che per diverse ragioni (pandemia, crisi dei prezzi e dell’energia, scenari bellici, incremento dei costi delle materie prime, solo per citarne alcune) hanno subito forti rallentamenti.

“Questi progetti, ha sottolineato il presidente del FCC Bond, verranno traslati alla nuova programmazione 2019-2024 senza che gli enti coinvolti vedano perdere le risorse loro assegnate e questo a garanzia del buon esito degli stessi; dobbiamo però fare nuove scelte in tempi rapidi per dare attuazione concreta alle misure del Fondo. La Provincia di Vicenza con i suoi territori (penso, ad esempio, all’area di Recoaro e all’Altopiano di Asiago, solo per fare degli esempi) – ha proseguito l’on. Bond – è centrale nella strategia di attuazione e di sviluppo del Fondo; in questo senso è auspicabile che i Comuni vicentini facciano sentire in modo ancora maggiore e più costante la loro voce in seno al Comitato di Gestione”.

Un auspicio che hanno fatto proprio sia i primi cittadini che il presidente della Provincia di Vicenza: “Voglio ringraziare anzitutto il presidente Bond per essere venuto qui ad incontrarci per presentare le novità de nuovo regolamento del Fondo; d’intesa con i sindaci (oggi presenti nella quasi totalità in presenza o in collegamento on line) abbiamo già calendarizzato per inizio giugno un incontro in cui designeremo, di pari passo con l’attuazione del nuovo regolamento, il nuovo rappresentante del nostro territorio nel Comitato di Gestione. Il Fondo dei Comuni Confinanti  -ha aggiunto Nardin- rappresenta un’occasione per i nostri Comuni e soprattutto per i nostri cittadini che dobbiamo sfruttare al meglio”.

Pareri unanimi sul buon esito dell’incontro sono stati espressi dai primi cittadini intervenuti, che hanno poi avuto modo di affrontare alcune questioni più specifiche e tecniche, anche grazie alla presenza della dottoressa Karin Battistin, componente della Segreteria Tecnica del Comitato di Gestione.

Tra i temi più rilevanti sul tavolo vi è, tra gli altri, la destinazione dei circa 3,5 milioni di euro dei progetti sovraregionali per il triennio 2025-2027, sulla quale i Comuni sono chiamati ad avanzare delle proposte e a confrontarsi a breve.

 

 

 

BOX ANSA: “A 10 anni dalla legge 56 le Province ancora nel guado”

A dieci anni dall’entrata in vigore della Legge Delrio, un box dell’agenzia di stampa ANSA ricorda come “Con quella legge le Province diventavano enti di secondo grado, con la cancellazione dell’elezione diretta dei Presidenti e degli amministratori, con un taglio netto a funzioni e personale. E pur essendo nata con un carattere transitorio quella disposizione ancora oggi regola le attività delle Province sul territorio” .
L’Agenzia di Stampa cita il monito del Presidente della Repubblica all’ultima Assembleaa UPI “le norme attualmente in vigore, che disegnano strutture e ambiti delle Province, sono legate a una transizione interrotta”.. “creano vuoti e incertezze che non possono prolungarsi, rischiando che cittadini e comunità paghino il prezzo di servizi inadeguati, di competenze incerte, di lacune nelle funzioni di indirizzo e di coordinamento”.
 Ansa prosegue riportando il richiamo del Consiglio d’Europa che “ha chiesto a Roma di ampliare il campo d’azione delle Province una volta reintrodotti gli organi eletti direttamente, garantendo risorse finanziarie adeguate e proporzionate, nel
rispetto della Carta Europea delle autonomie locali.
 L’articolo evidenzia i progetti di legge in Parlamento evidenziando come “la politica italiana è conscia dell’impasse e per sbrogliare la matassa già a inizio legislatura maggioranza e opposizione hanno tentato di intervenire con una decina di disegni di legge depositati in Senato” su cui “la discussione è dapprima avanzata velocemente e si è poi bruscamente interrotta”.
In chiusura si ricorda l’appuntamento del 29 settembre prossimo, con l’ election day in almeno 41 Province.

PRESENTAZIONE ACCORDO DI PROGRAMMA AMPLIAMENTO IIS BERETTA GARDONE VALTROMPIA

È stato presentato nell’aula magna dell’I.I.S. Carlo Beretta di Gardone Valtrompia l’accordo di programma siglato tra Comune di Gardone Valtrompia e Provincia di Brescia per la demolizione, ricostruzione e manutenzione straordinaria delle aree esterne del plesso scolastico.

Un intervento mirato all’ampliamento dell’I.S.S. Beretta che aveva manifestato la necessità di nuovi spazi per rispondere, attraverso una proposta scolastica ad ampio raggio, alla crescente richiesta formativa e anche all’aumento degli iscritti. L’accordo, insieme al quale è stata illustrata la bozza del progetto, prevede l’acquisizione di un’area industriale, con immobile annesso, attigua all’istituto sulla quale sarà realizzata la nuova ala del Beretta, dove saranno collocati i laboratori. Al contempo saranno rimodulati gli spazi esistenti per una ridistribuzione logistica più funzionale alle necessità della didattica.

La stretta collaborazione tra gli enti interessati ha permesso, dunque, di compiere un passo importante verso il completamento del progetto. I costi complessivi ammontano a 2.810.000,00 euro, di cui 310.000,00 a carico del Comune di Gardone Valtrompia per l’acquisizione e 2.500.000,00 per opere di riqualificazione finanziate dalla Provincia, attraverso i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Il nuovo edificio si svilupperà su due piani, con una superficie complessiva di 1.000 mq, su cui saranno realizzati, la nuova officina meccanica, due laboratori tecnologici, la sala insegnanti, un ampio atrio e altri spazi accessori. Ci sarà un collegamento con l’edificio scolastico già esistente e anche un accesso diretto da via Alfieri. La struttura portante sarà in legno. L’impianto fotovoltaico renderà la nuova ala conforme alle direttive europee NZEB per il consumo energetico quasi nullo.

 

“Questo progetto, per il quale la sinergia e l’intesa tra enti è risultata di assoluto rilievo e proficua – sottolinea il Presidente della Provincia di Brescia, Emanuele Moraschiniriveste particolare importanza per l’intera Valtrompia. L’istituto Carlo Beretta, con la sua tradizione educativa e il suo ampio ventaglio di proposta formativa, rappresenta un fondamentale riferimento per i ragazzi impegnati a costruire il loro futuro, con la possibilità di scegliere tra diversi indirizzi di studio. Ma è anche un riferimento per il tessuto economico e produttivo della Valtrompia, ad alta densità industriale, e con la necessità di tecnici e personale sempre più specializzato. Si tratta, dunque, di un investimento prezioso per i ragazzi e per l’intera comunità”.

“Sono una trentina i cantieri di edilizia scolastica che la Provincia di Brescia sta seguendo in questo momento nell’ambito del PNRR – spiega il consigliere delegato, Filippo Ferrarie contiamo di arrivare quanto prima a completare anche l’iter progettuale e di realizzazione che riguarda l’I.S.S. Beretta. L’impegno e l’attenzione della Provincia in tema di edilizia scolastica rimangono costanti perché la gestione dei cantieri già aperti non ferma la capacità e la volontà di progettazione finalizzata al miglioramento delle strutture scolastiche che va di pari passo con il miglioramento e l’implementazione della qualità e della quantità dell’offerta formativa”.

“Da tempo, – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Gardone Valtrompia, Roberto Bondio l’Amministrazione, attraverso l’Ufficio tecnico, si è impegnata con l’istituto scolastico e la Provincia per trovare una soluzione migliorativa degli spazi e dell’offerta del Beretta. Una volta trovata la disponibilità della proprietà dell’area alla vendita degli spazi e del capannone di pertinenza, ci siamo adoperati per riuscire, tutti insieme alla realizzazione del progetto. Il Comune ha avuto un impegno diretto, facendosi carico dell’acquisto, ritenendo l’ampliamento del Beretta strategico per il territorio, in considerazione dell’elevata possibilità di immediato inserimento nel mondo del lavoro dei ragazzi e delle ragazze, al termine del percorso scolastico. Grazie al progetto – ricorda l’assessore Bondio – i laboratori, che avranno anche un accesso diverso da quello della scuola, potranno essere utilizzati, fuori dall’orario scolastico, anche per altre attività di enti terzi, sempre però legate alla formazione e dell’innovazione”.

L’I.S.S. Carlo Beretta accoglie 710 iscritti all’Itis (con i 4 indirizzi di chimica, materiali e biotecnologie, elettronica e elettrotecnica, informatica e telecomunicazioni e meccanica, meccatronica e energia), 600 al liceo (scientifico, scienze applicate, scienze umane e scienze umane economico sociale) e 290 all’Ipsia (Made in Italy e Operatore Meccanico).

 

“C’è grande soddisfazione per questo primo obiettivo raggiunto – sottolinea il dirigente scolastico, professor Stefano Retali e l’auspicio, ora è quello di procedere rapidamente ai passi successivi, per arrivare alla realizzazione del nuovo plesso che darà più linfa all’azione della nostra scuola che vuole continuare ad essere un riferimento per il territorio. Per questo è importante rendere ancora più moderna, innovativa e tecnologica la nostra attività, con uno sguardo alla riforma in atto della filiera tecnologica e professionale che parte proprio da una rete sul territorio, per avvicinare sempre più la scuola al mondo del lavoro, cosa che noi ci impegniamo a fare da anni. Con spazi e strumenti nuovi, potremo farlo sempre meglio. Anche perché dobbiamo considerare che la nostra popolazione scolastica è di 1.600 studenti, distribuiti tra i vari indirizzi e cresciuti del 40% negli ultimi 10 anni”.

UPI Emilia– Romagna a Bruxelles presenta il Progetto Uffici Europa

Una due giorni di visita alle Istituzioni europee che ha visto coinvolti Presidenti di Provincia, Consiglieri, Sindaci, e ancora Dirigenti e Funzionari degli Enti locali degli Uffici Europa, per un concreto e serrato confronto con le realtà istituzionali del Parlamento europeo (Parlamento, Consiglio delle Regioni), la Delegazione della Regione emilia Romagna a Bruxelles.
La visita è stata l’occasione per approfondire con quali meccanismi le politiche europee agiscono e possono accogliere le istanze dei territori sul tavolo Europei soprattutto in vista delle nuove programmazioni.
La delegazione ha visitato la sede del Parlamento europeo e ha poi presentato, presso la sede della rappresentanza della Regione Emilia-Romagna a Bruxelles, gli esiti del Progetto della ri-costituzione degli Uffici Europa nelle Province, illustrato dal Presidente di UPi Andrea Massari e dalla Direttrice Luana Plessi.
Il Progetto, realizzato da Upi Emilia-Romagna – il primo in Italia, ha l’obiettivo di ridare centralità e strategia all’Ente Provincia, vocato alla pianificazione strategica territoriale e al coordinamento degli enti locali .
Andrea Massari, Presidente di UPI Emilia-Romagna sostiene che “le Province, dopo anni in cui sono state relegate ai margini del dialogo istituzionale, hanno nuovamente riacquistato presenza e coinvolgimento nel panorama politico. Questo vale anche per quanto riguarda le politiche europee e l’uso dei fondi messi a disposizione dall’UE. Per parte nostra siamo convinti che l’ente Provincia sia cruciale nell’attuazione delle politiche di sviluppo europeo, sia per i territori che rappresentano che per il supporto che possono offrire ai comuni piú piccoli”.

UPI Emilia– Romagna a Bruxelles presenta il Progetto Uffici Europa

Una due giorni di visita alle Istituzioni europee che ha visto coinvolti Presidenti di Provincia, Consiglieri, Sindaci, e ancora Dirigenti e Funzionari degli Enti locali degli Uffici Europa, per un concreto e serrato confronto con le realtà istituzionali del Parlamento europeo (Parlamento, Consiglio delle Regioni), la Delegazione della Regione emilia Romagna a Bruxelles.
La visita è stata l’occasione per approfondire con quali meccanismi le politiche europee agiscono e possono accogliere le istanze dei territori sul tavolo Europei soprattutto in vista delle nuove programmazioni.
La delegazione ha visitato la sede del Parlamento europeo e ha poi presentato, presso la sede della rappresentanza della Regione Emilia-Romagna a Bruxelles, gli esiti del Progetto della ri-costituzione degli Uffici Europa nelle Province, illustrato dal Presidente di UPi Andrea Massari e dalla Direttrice Luana Plessi.
Il Progetto, realizzato da Upi Emilia-Romagna – il primo in Italia, ha l’obiettivo di ridare centralità e strategia all’Ente Provincia, vocato alla pianificazione strategica territoriale e al coordinamento degli enti locali .
Andrea Massari, Presidente di UPI Emilia-Romagna sostiene che “le Province, dopo anni in cui sono state relegate ai margini del dialogo istituzionale, hanno nuovamente riacquistato presenza e coinvolgimento nel panorama politico. Questo vale anche per quanto riguarda le politiche europee e l’uso dei fondi messi a disposizione dall’UE. Per parte nostra siamo convinti che l’ente Provincia sia cruciale nell’attuazione delle politiche di sviluppo europeo, sia per i territori che rappresentano che per il supporto che possono offrire ai comuni piú piccoli”.

10 anni dalla riforma delle Province, UPI Veneto “Serve orizzonte sicuro e democratico”

Il 7 aprile 2024 ricorrono i 10 anni dalla legge 56/2014, la riforma Delrio, che tagliò alle Province risorse economiche e umane lasciando però in carico agli Enti competenze fondamentali come scuole superiori, viabilità provinciale e ambiente. A dieci anni di distanza, Stefano Marcon, presidente dell’Unione Province del Veneto, ricorda il percorso compiuto dalle Amministrazioni, la capacità di resilienza anche nei periodi più complessi, come la pandemia, sottolineando l’urgenza di concretizzare quanto prima la nuova proposta di legge, già sottoposta all’esame della Commissione Affari Costituzionali del Senato, che conferirebbe nuova dignità istituzionale alle Province migliorandone l’efficienza, sia nel dialogo diretto con il territorio sia in termini di maggiore tutela della sicurezza dei cittadini.

 

“Il 7 aprile 2014 le Province hanno toccato l’abisso, a causa di una riforma che secondo il Governo di allora avrebbe apportato un notevole risparmio – sottolinea Stefano Marcon, presidente UPI Veneto – furono tagliati 3 miliardi alle Province per servizi essenziali ai cittadini, quali scuole, strade e ambiente. Un tale depauperamento di risorse che impedì di svolgere interventi di manutenzione fondamentali per la sicurezza e il benessere di tutte le nostre comunità. Ebbene, dati alla mano, come già ribadito più volte in occasione delle Assemblee nazionali dal presidente UPI Michele De Pascale, a fronte di quei 3 miliardi tagliati ai nostri Enti la riforma delle Province è valsa 26 centesimi di risparmio annuo a cittadino, ovvero lo 0,001 della spesa pubblica. Parliamo di 52 milioni in totale, che corrispondevano alle indennità degli organi politici. C’è da contare, però, anche il transito del personale delle Province nelle Regioni e nei Ministeri: quello costò circa 40 milioni. Al netto, la riforma permise di risparmiare dunque poco più di 10 milioni, l’equivalente di un’opera di costruzione di una singola nuova scuola”.

 

“Ora, al 7 aprile 2024, stiamo affrontando ancora difficoltà e strascichi di quella riforma che non possiamo colmare se non con l’attuazione, urgente, della proposta di legge a cui siamo arrivati con UPI nazionale l’anno scorso, che riunisce i disegni dei gruppi di maggioranza e minoranza: risultato di una compattezza, da parte tutte le parti politiche, sulla necessità di un riordino delle Province, nonché sulla convinzione espressa dai Ministri Calderoli e Salvini e ribadita chiaramente dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a L’Aquila il 10 e 11 ottobre scorso. Oggi quella proposta è ancora all’esame della Commissione Affari Costituzionali del Senato: abbiamo dato prova, in questi 10 anni e con l’efficiente utilizzo delle risorse PNRR, di saper amministrare bene le nostre Province, ma soprattutto che abbiamo la capacità per poterlo fare ancora meglio. L’auspicio è che, dopo le Europee, il Governo ci dia una tabella di marcia e un orizzonte sicuro e democratico per iniziare concretamente questa seconda vita per i nostri Enti”.

“PRENDITI CURA DELLA CULTURA: DIVENTA MECENATE!” IL MUSEO DI STORIA NATURALE LANCIA LA CAMPAGNA ART BONUS PER LA RACCOLTA DI DONAZIONI

Il Museo di Storia Naturale lancia la campagna Art Bonus per la raccolta di donazioni. Una vera e propria “chiamata alle arti” con l’obiettivo di promuovere donazioni ed erogazioni liberali a favore dello sviluppo della struttura di Villa Henderson. Dopo il successo raggiunto nel 2023 al concorso nazionale Art Bonus, la Provincia di Livorno ha nuovamente inserito il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo  sul sito web nazionale Art Bonus, su cui si trovano tutte le info sui progetti da sostenere e per i quali chiunque, persona fisica o giuridica, può effettuare donazioni in denaro godendo di benefici fiscali sotto forma di credito di imposta.

“Dopo la vittoria del concorso nazionale Art Bonus 2023 nella categoria “Beni e luoghi della Cultura”, resa possibile dal prezioso sostegno di tutta la comunità cittadina e provinciale – afferma la direttrice del Museo Anna Roselli ora passiamo alla fase successiva, lanciando una vera e propria raccolta di donazioni a sostegno dei progetti di azione e valorizzazione del Museo”.

 

I progetti che possono essere sostenuti nel 2024 con erogazioni liberali sono:

  1. “UN MUSEO PER APPRENDERE UN MUSEO PER VIVERE. 2024”
    2. “ADOTTA UNA SALA. 2024”

 

“La Provincia – sottolinea la Presidente Sandra Scarpellini – è oggi impegnata nella realizzazione delle opere finanziate dal PNRR, finalizzate a rendere il nostro un Museo completamente accessibile. La richiesta di contributo si inserisce nel più ampio intervento in corso e rappresenta un importante sostegno, in questo difficile momento,  per il raggiungimento dell’obiettivo. Un’occasione a portata di chiunque per contribuire alla riqualificazione del Museo, con una donazione che permetterà non soltanto l’ampliamento delle attività di divulgazione della cultura scientifica rivolte al mondo della scuola, ma anche il completamento dei lavori di rinnovo, aggiornamento e adeguamento delle sale espositive del complesso museale di Villa Henderson”. 

Una struttura molto amata dai ragazzi che la frequentano quotidianamente sia in visita, sia come luogo di studio, e che vede la presenza attiva di numerose associazioni che animano la vita del museo con molteplici attività di divulgazione culturale e scientifica.

“Il Museo del Mediterraneo – evidenzia la direttrice Roselli – si conferma un complesso pluridisciplinare e polifunzionale, con un  consolidato ruolo di centro propositivo e di coordinamento per programmi di: ricerca, conservazione, didattica, divulgazione scientifica e culturale, educazione ambientale ma anche quale luogo riconosciuto di aggregazione sociale e culturale e di formazione lungo l’arco della vita per la comunità ospitante. L’invito che rivolgiamo al nostro pubblico, quindi, è quello di prendersi cura della cultura, diventando mecenati!”

 

Tutte le informazioni dettagliate sull’iniziativa Art Bonus e sulle detrazioni fiscali sono disponibili sul sito web artbonus.gov.it

Le informazioni specifiche sui progetti del Museo si trovano al link: https://artbonus.gov.it/lista-interventi.html Categoria=Province&regione=9&tipologia=BeneCulturale%2CIstituto&entebeneficiario=2762

Le donazioni a favore del Museo si possono effettuare durante tutto il 2024, tramite un semplice  bonifico bancario, su cui riportare i seguenti dati:

 

BENEFICIARIO: Provincia di Livorno

IBAN: IT89U0103013900000008800061

presso Monte dei Paschi di Siena – Livorno TESORERIA PROVINCIALE

 

CAUSALE:

  1. “Art Bonus – Provincia di Livorno – MUSEO DI STORIA NATURALE DEL MEDITERRANEO – Un Museo per apprendere un Museo per vivere. 2024”

Codice fiscale o P. Iva del mecenate

 

oppure

 

  1. “Art Bonus – Provincia di Livorno – MUSEO DI STORIA NATURALE DEL MEDITERRANEO – Adotta una Sala”

Codice fiscale o P. Iva del mecenate

 

Le detrazioni avranno effetto sulla dichiarazione dei redditi per persone fisiche o giuridiche che sarà presentata nel 2025.

 

 

Per maggiori informazioni e chiarimenti: 

 

Scrivere a a.roselli@provincia.livorno.it oppure [email protected]

Telefono  0585 266711 o cell. 338 6295943 – Dr.ssa Anna Roselli

“PRENDITI CURA DELLA CULTURA: DIVENTA MECENATE!” IL MUSEO DI STORIA NATURALE LANCIA LA CAMPAGNA ART BONUS PER LA RACCOLTA DI DONAZIONI

Il Museo di Storia Naturale lancia la campagna Art Bonus per la raccolta di donazioni. Una vera e propria “chiamata alle arti” con l’obiettivo di promuovere donazioni ed erogazioni liberali a favore dello sviluppo della struttura di Villa Henderson. Dopo il successo raggiunto nel 2023 al concorso nazionale Art Bonus, la Provincia di Livorno ha nuovamente inserito il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo  sul sito web nazionale Art Bonus, su cui si trovano tutte le info sui progetti da sostenere e per i quali chiunque, persona fisica o giuridica, può effettuare donazioni in denaro godendo di benefici fiscali sotto forma di credito di imposta.

“Dopo la vittoria del concorso nazionale Art Bonus 2023 nella categoria “Beni e luoghi della Cultura”, resa possibile dal prezioso sostegno di tutta la comunità cittadina e provinciale – afferma la direttrice del Museo Anna Roselli ora passiamo alla fase successiva, lanciando una vera e propria raccolta di donazioni a sostegno dei progetti di azione e valorizzazione del Museo”.

 

I progetti che possono essere sostenuti nel 2024 con erogazioni liberali sono:

  1. “UN MUSEO PER APPRENDERE UN MUSEO PER VIVERE. 2024”
    2. “ADOTTA UNA SALA. 2024”

 

“La Provincia – sottolinea la Presidente Sandra Scarpellini – è oggi impegnata nella realizzazione delle opere finanziate dal PNRR, finalizzate a rendere il nostro un Museo completamente accessibile. La richiesta di contributo si inserisce nel più ampio intervento in corso e rappresenta un importante sostegno, in questo difficile momento,  per il raggiungimento dell’obiettivo. Un’occasione a portata di chiunque per contribuire alla riqualificazione del Museo, con una donazione che permetterà non soltanto l’ampliamento delle attività di divulgazione della cultura scientifica rivolte al mondo della scuola, ma anche il completamento dei lavori di rinnovo, aggiornamento e adeguamento delle sale espositive del complesso museale di Villa Henderson”. 

Una struttura molto amata dai ragazzi che la frequentano quotidianamente sia in visita, sia come luogo di studio, e che vede la presenza attiva di numerose associazioni che animano la vita del museo con molteplici attività di divulgazione culturale e scientifica.

“Il Museo del Mediterraneo – evidenzia la direttrice Roselli – si conferma un complesso pluridisciplinare e polifunzionale, con un  consolidato ruolo di centro propositivo e di coordinamento per programmi di: ricerca, conservazione, didattica, divulgazione scientifica e culturale, educazione ambientale ma anche quale luogo riconosciuto di aggregazione sociale e culturale e di formazione lungo l’arco della vita per la comunità ospitante. L’invito che rivolgiamo al nostro pubblico, quindi, è quello di prendersi cura della cultura, diventando mecenati!”

 

Tutte le informazioni dettagliate sull’iniziativa Art Bonus e sulle detrazioni fiscali sono disponibili sul sito web artbonus.gov.it

Le informazioni specifiche sui progetti del Museo si trovano al link: https://artbonus.gov.it/lista-interventi.html Categoria=Province&regione=9&tipologia=BeneCulturale%2CIstituto&entebeneficiario=2762

Le donazioni a favore del Museo si possono effettuare durante tutto il 2024, tramite un semplice  bonifico bancario, su cui riportare i seguenti dati:

 

BENEFICIARIO: Provincia di Livorno

IBAN: IT89U0103013900000008800061

presso Monte dei Paschi di Siena – Livorno TESORERIA PROVINCIALE

 

CAUSALE:

  1. “Art Bonus – Provincia di Livorno – MUSEO DI STORIA NATURALE DEL MEDITERRANEO – Un Museo per apprendere un Museo per vivere. 2024”

Codice fiscale o P. Iva del mecenate

 

oppure

 

  1. “Art Bonus – Provincia di Livorno – MUSEO DI STORIA NATURALE DEL MEDITERRANEO – Adotta una Sala”

Codice fiscale o P. Iva del mecenate

 

Le detrazioni avranno effetto sulla dichiarazione dei redditi per persone fisiche o giuridiche che sarà presentata nel 2025.

 

 

Per maggiori informazioni e chiarimenti: 

 

Scrivere a a.roselli@provincia.livorno.it oppure [email protected]

Telefono  0585 266711 o cell. 338 6295943 – Dr.ssa Anna Roselli

LA PROVINCIA AMPLIA IL SERVIZIO DI SUPPORTO ALLA PROGETTAZIONE PER I COMUNI

La Provincia di Bergamo conferma il proprio ruolo di supporto ai Comuni rafforzando e ampliando l’attuale servizio di assistenza (nato con l’obiettivo di affiancare i Comuni per quanto riguarda i bandi PNRR) al fine di rispondere ai crescenti fabbisogni degli stessi – in particolare di quelli più piccoli – in merito alla capacità di intercettazione dei finanziamenti pubblici, allo sviluppo di progetti complessi, nonché alla gestione, al monitoraggio ed alla rendicontazione degli interventi già finanziati.

Grazie alla sottoscrizione di un addendum al preesistente Protocollo d’Intesa con i Consorzi BIM – Consorzio del Bacino Imbrifero Montano del Lago di Como e Fiumi Brembo e Serio e Consorzio del Bacino Imbrifero Montano dell’Oglio, la struttura tecnica provinciale offrirà da oggi i seguenti servizi:
– redazione di studi di fattibilità tecnica ed economica preferibilmente di scala sovracomunale utili per permettere ai Comuni la partecipazione ai bandi emanati a valere sulle risorse europee, nazionali, regionali e di fondazioni private;
– elaborazione di proposte progettuali (project design) riguardanti anche interventi non infrastrutturali o intersettoriali utili a permettere ai Comuni la partecipazione ai bandi emanati a valere sulle risorse europee, nazionali, regionali e di fondazioni private;
– attività di monitoraggio e segnalazione delle opportunità di finanziamento e supporto alla candidatura dei progetti anche attraverso l’analisi delle normative dei bandi d’interesse;
– supporto amministrativo nelle attività di monitoraggio e rendicontazione dei progetti finanziati.

Si ricorda che grazie al contributo erogato alla Provincia da parte da parte dei Consorzi BIM: Consorzio del Bacino Imbrifero Montano del Lago di Como e Fiumi Brembo e Serio e Consorzio
del Bacino Imbrifero Montano dell’Oglio, per i Comuni facenti parte di uno o più consorzi BIM i servizi erogati sono gratuiti.

“Abbiamo voluto valorizzare la visione della Provincia come “Casa dei Comuni” rafforzando e ampliando il servizio di assistenza offerto in passato in modo da adeguarlo alle esigenze del
presente e del futuro. L’obiettivo è facilitare, informare e formare i Comuni, dando aggiornamenti costanti sulle opportunità e assistenza nella progettazione e nella rendicontazione, con uno strumento operativo capace di fornire soluzioni concrete alle esigenze del nostro territorio e delle persone che lo vivono” dichiarano il presidente della Provincia Pasquale Gandolfi e il vicepresidente della Provincia con delega a bandi, Europa SEAV, PNRR e partecipate Matteo Macoli.

“Nel maggio 2022 abbiamo sottoscritto con la Provincia di Bergamo un protocollo d’intesa inerente al sostegno tecnico-burocratico per le pratiche PNRR attraverso una struttura specifica a supporto dei Comuni. La proposta di addendum al protocollo d’intesa è finalizzata ad ottenere l’estensione dell’operatività della struttura tecnico-amministrativa e, conseguentemente, a fornire un supporto ai Comuni nel redigere ulteriori progettualità, nella predisposizione delle candidature a bandi vari. Esorto i 120 Sindaci del Consorzio BIM Fiumi Brembo e Serio e del Lago di Como coinvolti ad avvalersi di queste opportunità rilevanti finalizzate a partecipare a bandi vari ed acquisire risorse indispensabili per il proprio Comune” dichiara il presidente del Consorzio del Bacino Imbrifero Montano del Lago di Como e Fiumi Brembo e Serio Carlo Personeni.

“Con molto piacere sosteniamo il progetto della Provincia che, a seguito dell’ampliamento dei servizi, confida di rispondere alle necessità dei Comuni fornendo un’assistenza qualificata. Se gli istrumenti che verranno messi a disposizione saranno capaci di dare risposte certe agli enti locali, i territori ne riscontreranno i benefici” aggiunge il presidente del Consorzio del Bacino Imbrifero Montano dell’Oglio Denis Flaccadori.

Cooperazione e sviluppo, UPI “Dal bando 2024 occasione straordinaria per le Province”

“Il Bando 2024 è una straordinaria occasione per valorizzare le iniziative di cooperazione realizzate dagli enti locali, perché pone al centro della strategia i partenariati territoriali. Le Province non possono che sostenere questa logica del fare sistema promossa dal Ministero degli esteri, che rafforza il coordinamento tra le attività di rilievo internazionale degli enti locali e l’azione estera dell’Italia”.

Lo ha detto la rappresentante dell’UPI Laura Pernazza, Presidente della Provincia di Terni, intervenendo oggi al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale alla presentazione del nuovo Bando la Cooperazione allo Sviluppo, che assegna agli enti locali, associati in partenariato, una dotazione di 60 milioni di euro.

“Grazie a questo bando – ha sottolineato la rappresentante di UPI – le Province potranno promuovere partenariati tra Comuni e organizzazioni della società civile, costruendo reti in grado di fare sintesi dei vari interventi in campo e mettendo in sinergia le risorse umane e finanziarie disponibili, evitando inutili sovrapposizioni. Le Province, dunque, oltre a presentare i loro progetti, avranno un ruolo chiave nel supporto, in qualità di partner, dei Comuni del loro territorio, coordinando e mettendo a sistema le diverse proposte. Un percorso che sarà sostenuto e promosso da UPI”.

IN FORMA E INSIEME CON “GAME OPEN SALENTO”: PROVINCIA, US LECCE  E UNA RETE TERRITORIALE  PER TANTE INIZIATIVE DEDICATE AI GIOVANI  

Via a “Game Open Salento”, una lunga serie di attività dedicate ai giovani, dai 14 ai 35 anni, con un focus sugli studenti delle scuole superiori, per mantenersi in forma e socializzare.

Si tratta del progetto che vede in campo la Provincia di Lecce (capofila) e l’Unione Sportiva Lecce, insieme ad altri partner  pubblici e privati, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, promosso e valutato dall’Unione Province d’Italia.  Il programma è stato presentato oggi nella sala stampa “Sergio Vantaggiato” dello stadio di Via del Mare a Lecce, con testimonial e ospite d’eccezione il calciatore Federico Baschirotto.

Ad illustrare i particolari del progetto, incentrato sullo sport a tutto tondo, considerato efficace strumento di inclusione, di aggregazione, di “sfida” al disagio giovanile, sono intervenuti il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, il direttore generale dell’Unione Sportiva Lecce Giuseppe Mercadante, il dirigente del servizio Governance territoriale della Provincia Roberto Serra. Presenti gli altri partner: Upi Puglia, Asd Ascus Uic Lecce, Csi Lecce, Uisp Lecce, Csv Brindisi Lecce – Volontariato nel Salento, e le delegazioni degli studenti delle tre scuole coinvolte: Polo Tecnico del Mediterraneo “Aldo Moro” di Santa Cesarea Terme, “Filippo Bottazzi” di Casarano, “Vespucci” di Gallipoli.

La Provincia di Lecce è risultata nella rosa delle 20 Province selezionate ed ammesse al finanziamento del Programma “Game Upi” (G.iovani A.utodeterminazione M.ovimento E.mpowerment), iniziativa dell’Unione delle Province d’Italia, finanziata con un totale di 2 milioni di euro dal Fondo Politiche Giovanili del Dipartimento delle Politiche Giovanili – Presidenza del Consiglio dei Ministri, per favorire il sodalizio educativo tra comunità sociale, sistema sportivo e rete delle Province.

La proposta progettuale di Palazzo dei Celestini si chiama “Game Open Salento, Sport, Educazione, Comunità” ed ha come ingredienti: lo sport a tutto tondo, l’alimentazione sana, la socialità.

Soddisfatto il presidente Stefano Minerva, che ha evidenziato: “Siamo orgogliosi come istituzione e come salentini di un progetto che ci vede protagonisti a livello nazionale, insieme a poche altre Province. Siamo orgogliosi di sentirci parte di una società come l’US Lecce che mette al centro delle proprie azioni l’etica sportiva. Il Lecce ci insegna che per raggiungere risultati bisogna sentirsi squadra e che per realizzare i propri sogni occorrono valori, impegno, sacrificio. Con questo progetto è nata una rete territoriale per condividere esperienze e competenze, con comune denominatore lo sport come strumento di crescita, di condivisione e di benessere. La Provincia di Lecce è da sempre molto attenta ai giovani e siamo soddisfatti di aver ottenuto questo nuovo importante finanziamento, che ci consentirà di raggiungere e coinvolgere tanti ragazzi e ragazze del nostro territorio attraverso lo sport, potente mezzo di promozione di uno stile di vita sano e, al tempo stesso, volàno di inclusione e socializzazione”.

Il direttore generale dell’Unione Sportiva Lecce Giuseppe Mercadante ha dichiarato: “Quando la Provincia di Lecce ci ha chiesto di diventare partner di un progetto che ha come riferimenti il Salento e lo sport, e concetti come l’educazione e comunità abbiamo immediatamente accettato perché fanno parte del dna dell’US Lecce. Ai giovani che sono coinvolti in questo progetto chiedo di prestare attenzione ai messaggi che arriveranno da questo percorso, che sono importanti per il loro futuro e per la salute. Ma anche ai risvolti sociali che sono ben definitivi nel progetto, come l’inclusione e l’integrazione, che fanno bene non solo al corpo, ma anche all’anima”.

“Con questo nuovo progetto che, insieme ad altri diciannove, è stato scelto tra tutti quelli delle Province italiane, la Provincia di Lecce si sta rendendo protagonista in materia di interventi giovanili sul territorio. Siamo riusciti a fare squadra tra pubblico e privato sociale, costruendo una rete territoriale capace di promuovere l’attività sportiva come collante sociale, per disinnescare tutti gli aspetti che limitano la partecipazione dei giovani. Lo sport diventa così veicolo di re-integrazione, una ‘miccia’ che accende la partecipazione attiva al gruppo, alla squadra, alla comunità e, al tempo stesso, spinge ad adottare stili di vita corretti e un’alimentazione salutare”, ha sottolineato Roberto Serra, dirigente del Servizio Governance strategica dell’Ente, che ha curato la progettazione dell’iniziativa e gestirà la realizzazione delle attività.

Tantissime le iniziative in programma: una “cabina dei giovani” creata appositamente, nella quale sarà presente un “portavoce” provinciale chiamato a rappresentare le istanze dei giovani del territorio; laboratori sull’educazione agli stili di vita sani e alla corretta alimentazione e sull’alimentazione sportiva; contest game con preparazione di menu specifici, tipologie di diete e degustazione piatti.

Ed ancora, “Festival dello sport per tutt* 2024”, attività informative con esperti e atleti, iniziative sportive accessibili e inclusive per normodotati e diversamente abili, giochi interprovinciali, animazione territoriale con associazioni e volontari a scuola, la Giornata della crescita sana negli istituti partner, attività di sensibilizzazione sui temi delle pari opportunità e parità di genere. Di rilievo e di grande attrazione per i ragazzi e le ragazze sarà il coinvolgimento di atleti a cura dell’Us Lecce, che faranno da  testimonial per diverse attività.

 

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