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“CROSSOVER” PORTA NELLE SCUOLE SUPERIORI LO SPORT E LA CORRETTA ALIMENTAZIONE

Prende il nome da una manovra di basket il progetto ideato e realizzato dalla Provincia di Brescia e da ESA – Educazione alla Salute Attiva con la collaborazione della Pallacanestro Brescia: “CROSSOVER” è – in gergo – il cambio di direzione, ovvero ciò che intende promuovere nelle scuole superiori bresciane il progetto che vede come protagoniste la corretta nutrizione e la cura del corpo grazie alla pratica dell’attività sportiva. Un cambio di direzione su come i giovani studenti si misurano con il diritto alla salute e il dovere di prendersi cura di sé, da affrontare con il supporto di due testimonial d’eccezione: David Moss e Amedeo Della Valle.

“CROSSOVER non è solo una proposta educativa – ha commentato Filippo Ferrari, Consigliere delegato all’Istruzione – ma una vera e propria filosofia che pone al centro la corretta nutrizione e la cura del corpo attraverso la pratica dell’attività sportiva. Vogliamo incoraggiare i giovani studenti a considerare la salute e la cura di sé come un percorso da affrontare con consapevolezza e impegno. Confidiamo che questo progetto avrà un impatto positivo duraturo sulla vita dei giovani bresciani, incoraggiandoli a compiere scelte consapevoli per un futuro più sano e equilibrato. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile questa iniziativa e sono fiducioso che CROSSOVER diventerà un modello di successo per promuovere la salute e il benessere nelle nostre scuole.”

L’iniziativa coinvolgerà inizialmente due scuole superiori, il Liceo Classico “Arnaldo” di Brescia e l’Istituto di Istruzione Superiore “V. Capirola” di Leno. Gli incontri prevedono un intervento di Nini Ferrari, fondatrice di ESA, sul tema del diritto alla salute e dovere di prendersi cura di sé, seguito dalla testimonianza di due professionisti del mondo della pallacanestro, ovvero David Moss e Amedeo Della Valle. Toccherà all’alimentazione sana e consapevole chiudere l’incontro, tema trattato da Sara Bosio, nutrizionista di ESA. Al termine degli incontri verrà presentato il concorso a cui gli studenti potranno partecipare: in base alle informazioni ricevute, verrà premiata la miglior ricetta preparata dagli studenti. In palio saranno messi biglietti per partecipare a manifestazioni culturali, sportive e artistiche.

“La realizzazione del progetto CROSSOVER – ha dichiarato Nini Ferrari, fondatrice di ESA – rappresenta un passo significativo verso la promozione della prevenzione primaria nelle scuole bresciane. Come fondatrice di ESA, impegnata nella prevenzione del tumore al seno, ritengo fondamentale sottolineare l’importanza di iniziative come questa, che pongono al centro la conduzione di stili di vita sani. La prevenzione primaria, basata sulla promozione di abitudini e comportamenti salutari, gioca un ruolo cruciale nella riduzione del rischio di malattie croniche, inclusi i tumori. Educare i giovani fin dalla scuola superiore sull’importanza di una corretta nutrizione e della pratica regolare di attività fisica è un investimento nella loro salute a lungo termine.”

“Per noi è un onore collaborare a questo progetto dedicato alla salute – ha commentato Graziella Bragaglio, Presidente di Pallacanestro Brescia. La nostra vita si trasforma attraverso scelte di vita corrette e dobbiamo essere consapevoli di ciò che mettiamo nel piatto perché noi siamo ciò che mangiamo. Lo sport potenzia l’energia ma per rafforzare il nostro sistema immunitario e mantenere una mente lucida dobbiamo investire sulla corretta nutrizione optando per cibi freschi e pieni di vitalità. La nostra salute dipende solo dalle nostre scelte. Attraverso i nostri atleti saremo molto attivi nel trasmettere messaggi legati al connubio tra il valore dello sport e la corretta nutrizione”.

Direttivo Province a Roma, Marcon (UPI Veneto): “Pesanti i tagli della legge di bilancio 2024. Accelerare l’iter di riforma delle Province. Terzo mandato anche ai sindaci di Comuni sopra i 15.000 abitanti”

L’Unione Province del Veneto ha partecipato oggi alla riunione del Comitato Direttivo di UPI nazionale a Roma: sul tavolo innanzitutto la riforma delle Province il cui iter oggi è sospeso in Commissione Affari Istituzionali del Senato con l’urgenza del riordino e rafforzamento delle funzioni e il ripristino della rappresentanza elettiva degli organi; quindi gli effetti della Legge di Bilancio 2024 sull’attività delle Province, il riordino dei tributi provinciali alla luce dell’art. 14 secondo la legge delega fiscale 111 del 2023, lo stato di attuazione dei progetti delle Province finanziati nell’ambito del PNRR e del PNC. Sono state inoltre condivise alcune riflessioni sulla proposta di aprire a un terzo mandato per i sindaci, considerando anche l’eventualità di limitare la norma riservandola ai sindaci dei Comuni fino a 15.000 abitanti. Presente oggi al Direttivo di UPI nazionale anche la Sottosegretaria del Ministero dell’Interno Wanda Ferro.

 

“Oggi a Roma abbiamo condiviso con la Sottosegretaria le criticità che abbiamo ribadito più volte e che continuano a gravare sulle Province del Veneto e sulla Città Metropolitana – commenta Stefano Marcon, presidente UPI Venetola Legge di Bilancio 2024 non fa altro che pesare ancor di più con il taglio di 100 milioni nel prossimo biennio sui bilanci degli Enti, già provati dalle minori entrate per la crisi del mercato dell’auto (una perdita di 390 milioni di euro tra RcAuto e IPT a livello nazionale dal 2019 al 2022, che corrisponde a – 47.515.492 euro solo per le Province venete), così come le maggiori spese determinate dai rincari energetici (per cui comunque la Legge di Bilancio 2023 aveva previsto un fondo di 50 milioni a compensazione) ma soprattutto dagli aumenti dei costi dei materiali, per cui sono stati necessari ulteriori investimenti in molti casi a carico degli Enti stessi per evitare che cantieri PNRR già avviati rischiassero di bloccarsi: nonostante questi pesanti aumenti, tutti gli interventi di edilizia scolastica sono partiti in linea con le tempistiche fissate dal Ministero, grazie a un grande sforzo da parte di tutte e 6 le Province così come della Città Metropolitana di Venezia, poiché tutte le Amministrazioni sono riuscite ad aggiudicare i lavori entro il termine ultimo del 30 novembre 2023. Ricordo che siamo riusciti a portare avanti questo ampio programma pur continuando a persistere il pesante prelievo forzoso a carico dei bilanci delle Province da versare allo stato, che vale rispettivamente per Province e la Città Metropolitana di Venezia 124 milioni nel 2023 e poco meno di 123 milioni nel 2024. Basterebbe la sola eliminazione del prelievo forzoso per ridare agli Enti le risorse necessarie a dotare le Amministrazioni del personale necessario e compensare le fluttuazioni dei prezzi dei materiali nei cantieri. A chiusura, ho condiviso con il Direttivo anche una riflessione sui benefici che aprire al terzo mandato per i sindaci apporterebbe a livello territoriale: la continuità amministrativa, votata e voluta dai cittadini, rappresenta un valore aggiunto per proseguire le attività già avviate sul campo, forte dell’esperienza già consolidata grazie ai precedenti mandati. Al contempo, come UPI Veneto esprimiamo invece dubbi sulla proposta di riservare la possibilità di accedere al terzo mandato ai soli sindaci dei Comuni fino a 15.000 abitanti: questo produrrebbe una grande disuguaglianza potenziale, escludendo a priori, da un lato, di dare la possibilità ai cittadini soddisfatti dell’operato del proprio sindaco di riconfermare lui la fiducia e, dall’altro, al sindaco stesso di proseguire gli interventi già avviati e raccogliere le nuove istanze della comunità che lo ritiene un buon Amministratore.  Questa proposta “limitativa” parrebbe dunque essere una contraddizione rispetto al principio di uguaglianza “la legge è uguale per tutti”. Auspichiamo che l’apertura al terzo mandato si confermi estesa e indistinta, per tutti i Comuni”.

 

Direttivo Province a Roma, Marcon (UPI Veneto): “Pesanti i tagli della legge di bilancio 2024. Accelerare l’iter di riforma delle Province. Terzo mandato anche ai sindaci di Comuni sopra i 15.000 abitanti”

L’Unione Province del Veneto ha partecipato oggi alla riunione del Comitato Direttivo di UPI nazionale a Roma: sul tavolo innanzitutto la riforma delle Province il cui iter oggi è sospeso in Commissione Affari Istituzionali del Senato con l’urgenza del riordino e rafforzamento delle funzioni e il ripristino della rappresentanza elettiva degli organi; quindi gli effetti della Legge di Bilancio 2024 sull’attività delle Province, il riordino dei tributi provinciali alla luce dell’art. 14 secondo la legge delega fiscale 111 del 2023, lo stato di attuazione dei progetti delle Province finanziati nell’ambito del PNRR e del PNC. Sono state inoltre condivise alcune riflessioni sulla proposta di aprire a un terzo mandato per i sindaci, considerando anche l’eventualità di limitare la norma riservandola ai sindaci dei Comuni fino a 15.000 abitanti. Presente oggi al Direttivo di UPI nazionale anche la Sottosegretaria del Ministero dell’Interno Wanda Ferro.

 

“Oggi a Roma abbiamo condiviso con la Sottosegretaria le criticità che abbiamo ribadito più volte e che continuano a gravare sulle Province del Veneto e sulla Città Metropolitana – commenta Stefano Marcon, presidente UPI Venetola Legge di Bilancio 2024 non fa altro che pesare ancor di più con il taglio di 100 milioni nel prossimo biennio sui bilanci degli Enti, già provati dalle minori entrate per la crisi del mercato dell’auto (una perdita di 390 milioni di euro tra RcAuto e IPT a livello nazionale dal 2019 al 2022, che corrisponde a – 47.515.492 euro solo per le Province venete), così come le maggiori spese determinate dai rincari energetici (per cui comunque la Legge di Bilancio 2023 aveva previsto un fondo di 50 milioni a compensazione) ma soprattutto dagli aumenti dei costi dei materiali, per cui sono stati necessari ulteriori investimenti in molti casi a carico degli Enti stessi per evitare che cantieri PNRR già avviati rischiassero di bloccarsi: nonostante questi pesanti aumenti, tutti gli interventi di edilizia scolastica sono partiti in linea con le tempistiche fissate dal Ministero, grazie a un grande sforzo da parte di tutte e 6 le Province così come della Città Metropolitana di Venezia, poiché tutte le Amministrazioni sono riuscite ad aggiudicare i lavori entro il termine ultimo del 30 novembre 2023. Ricordo che siamo riusciti a portare avanti questo ampio programma pur continuando a persistere il pesante prelievo forzoso a carico dei bilanci delle Province da versare allo stato, che vale rispettivamente per Province e la Città Metropolitana di Venezia 124 milioni nel 2023 e poco meno di 123 milioni nel 2024. Basterebbe la sola eliminazione del prelievo forzoso per ridare agli Enti le risorse necessarie a dotare le Amministrazioni del personale necessario e compensare le fluttuazioni dei prezzi dei materiali nei cantieri. A chiusura, ho condiviso con il Direttivo anche una riflessione sui benefici che aprire al terzo mandato per i sindaci apporterebbe a livello territoriale: la continuità amministrativa, votata e voluta dai cittadini, rappresenta un valore aggiunto per proseguire le attività già avviate sul campo, forte dell’esperienza già consolidata grazie ai precedenti mandati. Al contempo, come UPI Veneto esprimiamo invece dubbi sulla proposta di riservare la possibilità di accedere al terzo mandato ai soli sindaci dei Comuni fino a 15.000 abitanti: questo produrrebbe una grande disuguaglianza potenziale, escludendo a priori, da un lato, di dare la possibilità ai cittadini soddisfatti dell’operato del proprio sindaco di riconfermare lui la fiducia e, dall’altro, al sindaco stesso di proseguire gli interventi già avviati e raccogliere le nuove istanze della comunità che lo ritiene un buon Amministratore.  Questa proposta “limitativa” parrebbe dunque essere una contraddizione rispetto al principio di uguaglianza “la legge è uguale per tutti”. Auspichiamo che l’apertura al terzo mandato si confermi estesa e indistinta, per tutti i Comuni”.

 

GIORNO DELLA MEMORIA – MOSTRA E READING TEATRALE: UN DOPPIO EVENTO DA’ IL VIA ALLE INIZIATIVE DELLA SCUOLA PER LA PACE E DELLA PROVINCIA

Partono con un doppio evento le iniziative della Provincia di Lucca e della Scuola per la Pace in occasione del Giorno della Memoria 2024. Il 22 gennaio, infatti, viene inaugurata la mostra «Disegna ciò che vedi – Helga Weissova da Terezin: i disegni di una bambina» allestita a Palazzo Ducale, nella Sala Accademia I, con un doppio appuntamento, uno dedicato alle scuole (alle 10) e uno aperto a tutta la cittadinanza alle 17.

Ma due saranno anche gli event: assieme all’inaugurazione della mostra, è in programma anche  reading teatrale «Fiori spezzati, Anne e le altre bambine», la lettura di brani di diari di guerra e musica a cura di Sandra Tedeschi (voce narrante) e Maria Elena Lippi (chitarra e voce), che si terrà sempre in Sala Accademia I a Palazzo Ducale.

La mostra «Disegna ciò che vedi – Helga Weissova da Terezin: i disegni di una bambina» presenta le immagini che la giovane Helga dipinse nel campo di Terezin dal 1941, su esortazione del padre con cui era stata imprigionata assieme a tutta la famiglia. “Disegna ciò che vedi” le disse, consapevole che il talento artistico della ragazza avrebbe potuto essere una delle pochissime testimonianze a sopravvivere a quei giorni.

Helga nasce a Praga nel 1929, nello stesso anno di Anne Frank e, poco dopo il suo dodicesimo compleanno, viene internata nel ghetto di Terezin, assieme ai genitori di origine ebraica. Rimane nel ghetto per quasi 3 anni, per poi venire deportata ad Auschwitz, Freiburg e Mauthausen, dove è stata liberata con la madre nel 1945.

Fin da bambina ha uno straordinario talento per il disegno e riesce a sopravvivere alla dura vita del ghetto anche grazie alla sua abilità nel ritrarre scene di vita quotidiana. A differenza dei disegni dei bambini di Terezin che, guidati dalla pittrice Friedl Dicker Brandeis, raffiguravano quella che era la loro vita prima della deportazione, Helga ritrae con grande efficacia la tragica realtà del ghetto, vista con gli occhi di una bambina.

Ancora oggi, i suoi disegni rappresentano una testimonianza unica di quello scorcio di vita. Oggi Helga vive a Praga ed è un’affermata pittrice.

La mostra è aperta, a partire da lunedì 22 gennaio, dal lunedì al venerdì con orario 9-13 e 15-18. Sono previste anche due aperture straordinarie sabato 27 e domenica 28 gennaio dalle 15 alle 18.

Le scuole di ogni ordine e grado hanno la possibilità di visitare gratuitamente la mostra avvalendosi delle spiegazioni di una guida: per usufruire di questa opportunità, è obbligatoria la prenotazione.

Il reading teatrale«Fiori spezzati, Anne e le altre bambine» accompagnerà il taglio del nastro della mostra, sia la mattina che il pomeriggio. Si tratta della lettura di brani tratti dai diari di Anne Frank ed altri bambini e brani musicali suonati dal vivo, legati alla tradizione ebraica. Nei racconti di questi bambini, giovani scrittori che documentavano le loro esperienze e condividevano i loro sentimenti, riflettendo sui traumi sopportati durante quegli anni da incubo.

Le letture di questo reading teatrale sarà a cura di Sandra Tedeschi (voce narrante) e Maria Elena Lippi (chitarra e voce).

Il reading teatrale ha anche valenza di corso di formazione per i docenti e, per chi ne farà richiesta, sarà rilasciato un attestato di frequenza.

Tutte le informazioni relative agli appuntamenti in programma e per le prenotazioni si può contattare la Scuola per la Pace della Provincia alla mail [email protected] o al numero 0583/417481.

 

GIORNO DELLA MEMORIA – MOSTRA E READING TEATRALE: UN DOPPIO EVENTO DA’ IL VIA ALLE INIZIATIVE DELLA SCUOLA PER LA PACE E DELLA PROVINCIA

Partono con un doppio evento le iniziative della Provincia di Lucca e della Scuola per la Pace in occasione del Giorno della Memoria 2024. Il 22 gennaio, infatti, viene inaugurata la mostra «Disegna ciò che vedi – Helga Weissova da Terezin: i disegni di una bambina» allestita a Palazzo Ducale, nella Sala Accademia I, con un doppio appuntamento, uno dedicato alle scuole (alle 10) e uno aperto a tutta la cittadinanza alle 17.

Ma due saranno anche gli event: assieme all’inaugurazione della mostra, è in programma anche  reading teatrale «Fiori spezzati, Anne e le altre bambine», la lettura di brani di diari di guerra e musica a cura di Sandra Tedeschi (voce narrante) e Maria Elena Lippi (chitarra e voce), che si terrà sempre in Sala Accademia I a Palazzo Ducale.

La mostra «Disegna ciò che vedi – Helga Weissova da Terezin: i disegni di una bambina» presenta le immagini che la giovane Helga dipinse nel campo di Terezin dal 1941, su esortazione del padre con cui era stata imprigionata assieme a tutta la famiglia. “Disegna ciò che vedi” le disse, consapevole che il talento artistico della ragazza avrebbe potuto essere una delle pochissime testimonianze a sopravvivere a quei giorni.

Helga nasce a Praga nel 1929, nello stesso anno di Anne Frank e, poco dopo il suo dodicesimo compleanno, viene internata nel ghetto di Terezin, assieme ai genitori di origine ebraica. Rimane nel ghetto per quasi 3 anni, per poi venire deportata ad Auschwitz, Freiburg e Mauthausen, dove è stata liberata con la madre nel 1945.

Fin da bambina ha uno straordinario talento per il disegno e riesce a sopravvivere alla dura vita del ghetto anche grazie alla sua abilità nel ritrarre scene di vita quotidiana. A differenza dei disegni dei bambini di Terezin che, guidati dalla pittrice Friedl Dicker Brandeis, raffiguravano quella che era la loro vita prima della deportazione, Helga ritrae con grande efficacia la tragica realtà del ghetto, vista con gli occhi di una bambina.

Ancora oggi, i suoi disegni rappresentano una testimonianza unica di quello scorcio di vita. Oggi Helga vive a Praga ed è un’affermata pittrice.

La mostra è aperta, a partire da lunedì 22 gennaio, dal lunedì al venerdì con orario 9-13 e 15-18. Sono previste anche due aperture straordinarie sabato 27 e domenica 28 gennaio dalle 15 alle 18.

Le scuole di ogni ordine e grado hanno la possibilità di visitare gratuitamente la mostra avvalendosi delle spiegazioni di una guida: per usufruire di questa opportunità, è obbligatoria la prenotazione.

Il reading teatrale«Fiori spezzati, Anne e le altre bambine» accompagnerà il taglio del nastro della mostra, sia la mattina che il pomeriggio. Si tratta della lettura di brani tratti dai diari di Anne Frank ed altri bambini e brani musicali suonati dal vivo, legati alla tradizione ebraica. Nei racconti di questi bambini, giovani scrittori che documentavano le loro esperienze e condividevano i loro sentimenti, riflettendo sui traumi sopportati durante quegli anni da incubo.

Le letture di questo reading teatrale sarà a cura di Sandra Tedeschi (voce narrante) e Maria Elena Lippi (chitarra e voce).

Il reading teatrale ha anche valenza di corso di formazione per i docenti e, per chi ne farà richiesta, sarà rilasciato un attestato di frequenza.

Tutte le informazioni relative agli appuntamenti in programma e per le prenotazioni si può contattare la Scuola per la Pace della Provincia alla mail [email protected] o al numero 0583/417481.

 

NUOVI MEZZI PER LA PROVINCIA DELL’AQUILA, ACQUISTATI TRATTORI SPARGISALE E TAGLIARBA

Con l’acquisto di quattro trattori con attrezzatura spartineve e spargisale e due trattori attrezzati con trincia decespugliatrice si arricchisce il parco mezzi della Provincia dell’Aquila. Conclusa la procedura d’acquisto a fronte di un investimento di più di 1.100.000 Euro più iva, i mezzi sono stati consegnati rispettivamente dalla ditta Piolanti truck srl e dalla ditta Grante Luigi srl.

“Con questi nuovi mezzi in dotazione si continua a perseguire l’obiettivo strategico della  Provincia di efficientamento dei servizi connessi alla viabilità – dichiara il Presidente della Provincia Angelo Caruso, che conclude: ” un investimento che mira ad assicurare ai cittadini e agli operatori economici una maggiore sicurezza e fluidità del traffico sulle nostre strade, anche in condizioni climatiche nevose” 

NUOVI MEZZI PER LA PROVINCIA DELL’AQUILA, ACQUISTATI TRATTORI SPARGISALE E TAGLIARBA

Con l’acquisto di quattro trattori con attrezzatura spartineve e spargisale e due trattori attrezzati con trincia decespugliatrice si arricchisce il parco mezzi della Provincia dell’Aquila. Conclusa la procedura d’acquisto a fronte di un investimento di più di 1.100.000 Euro più iva, i mezzi sono stati consegnati rispettivamente dalla ditta Piolanti truck srl e dalla ditta Grante Luigi srl.

“Con questi nuovi mezzi in dotazione si continua a perseguire l’obiettivo strategico della  Provincia di efficientamento dei servizi connessi alla viabilità – dichiara il Presidente della Provincia Angelo Caruso, che conclude: ” un investimento che mira ad assicurare ai cittadini e agli operatori economici una maggiore sicurezza e fluidità del traffico sulle nostre strade, anche in condizioni climatiche nevose” 

Maltempo, lutto nazionale. de Pascale “La conta delle vittime ci fa soffrire. Grazie agli uomini e alle donne dello Stato per ogni vita salvata”

“Oggi è la giornata di lutto nazionale, e la conta delle vittime ci fa soffrire. Ma siamo grati agli uomini e alle donne dell’esercito e delle forze armate, della protezione civile, dei Vigili del fuoco perché è a loro che dobbiamo ogni vita salvata in questi giorni drammatici”.

Lo ha detto il Presidente dell’UPI Michele de Pascale,  Sindaco e Presidente della Provincia di Ravenna aprendo con un intervento in videoconferenza, i lavori della Conferenza Unificata di oggi e rivolgendosi al Ministro per gli Affari regionali ha ribadito la piena gratitudine al Governo per il sostegno immediato sia nella fase di emergenza sia ora, con il primo decreto urgente di aiuti alla popolazione.

“La situazione sul territorio, in questo momento, è molto variegata – ha spiegato de Pascale al Ministro – abbiamo Comuni in cui si spala il fango, e Comuni, come Conselice, che sono ancora sott’acqua. Al Governo – ha aggiunto – chiediamo l’attivazione di un tavolo operativo per gestire la fase della ricostruzione, dove insieme a Province, Comuni e Regioni si possano trovare le soluzioni migliori possibili da mettere in campo.  Dobbiamo lavorare perché la ricostruzione ci permetta di assicurare un livello di sicurezza superiore a quello che avevamo, e che le opere si realizzino nei tempi più brevi possibili. Per questo – ha concluso il Presidente – serve una struttura commissariale che abbia i poteri necessari per avviare e chiudere tutte le procedure in 100 giorni. E’ questo che la Romagna, che ha sempre risposto con efficienza alle richieste del Paese, si aspetta dallo Stato”.

La Provincia di Monza-Brianza va al voto il 3 marzo: elezioni di Presidente e Consiglio

Si terranno il 3 marzo prossimo le elezioni per il rinnovo del Presidente e del Consiglio provinciale della Provincia di Monza e della Brianza.

Per seguire tutto il procedimento elettolare la Provincia ha dedicato una sezione del suo sito isituzionale a questo evento.

E’ possibile restare aggiornati seguendo la pagina dedicata: https://www.provincia.mb.it/scopri-il-territorio-mb/elezioni/elezioni-provinciali/elezioni-provinciali-2024/

 

La Provincia di Monza-Brianza va al voto il 3 marzo: elezioni di Presidente e Consiglio

Si terranno il 3 marzo prossimo le elezioni per il rinnovo del Presidente e del Consiglio provinciale della Provincia di Monza e della Brianza.

Per seguire tutto il procedimento elettolare la Provincia ha dedicato una sezione del suo sito isituzionale a questo evento.

E’ possibile restare aggiornati seguendo la pagina dedicata: https://www.provincia.mb.it/scopri-il-territorio-mb/elezioni/elezioni-provinciali/elezioni-provinciali-2024/

 

CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA: UN 2023 AL SERVIZIO DEI COMUNI

Presentato questa mattina a Palazzo Broletto il bilancio dell’attività svolta dalla CUC, Centrale Unica di Committenza, nel corso del 2023. Un anno che ha evidenziato un ulteriore incremento dei volumi messi a gara, a causa anche dell’attuazione del piano di investimenti finanziati nell’ambito del PNRR.

“Sono 214 – ha dichiarato Emanuele Moraschini, Presidente della Provincia di Brescia – gli enti convenzionati alla CUC provinciale, provenienti non solo dal bresciano, ma anche da Bergamo, Cremona, Lodi, Milano, Mantova e Sondrio. Abbiamo espletato oltre 1700 procedure di appalto, di cui circa 1600 aggiudicate, per un totale complessivo di quasi 3,4 miliardi di euro messi a gara dal 2015 a oggi”.

Ricordiamo che nel 2015 il Consiglio Provinciale aveva deliberato la nascita della Stazione Unica Appaltante, a cui è seguita l’adesione dei primi comuni bresciani. Nel 2018, grazie al cospicuo aumento degli enti aggregati, è nata la CUC, che contemplava anche le Comunità Montane di Valle Camonica, Valle Trompia, Sebino Bresciano e Parco Alto Garda (uscita poi nel 2020 e rientrata nel 2023), con l’obiettivo di ottimizzare le risorse e mettere a sistema esperienze e conoscenze. Nello stesso anno la Provincia di Brescia entrò a far parte delle 35 centrali di committenza qualificate ad operare a livello regionale.

“La Provincia di Brescia, le Comunità Montane e i comuni aderenti – ha dichiarato Caterina Lovo Gagliardi, Consigliera delegata ad Assistenza e Supporto Enti Locali – sono pronti per affrontare con entusiasmo le nuove sfide in un quadro sempre molto complesso, come è quello degli appalti pubblici, ulteriormente complicato a causa del mancato adeguamento delle piattaforme alla digitalizzazione dell’intero ciclo di vita dei contratti pubblici. Si creano intoppi e ritardi che limitano notevolmente l’operatività della PA nello svolgimento delle attività relative alla fornitura di lavori e servizi, ma siamo soddisfatti di quanto fatto fino a oggi e pronti a superare ogni difficoltà, insieme a tutti gli enti coinvolti”.

 

 

APPROVATO IL BILANCIO DI PREVISIONE 2024-2026 DELLA PROVINCIA DI LECCE SENZA DISAVANZO E NEI TEMPI PREVISTI. VIA LIBERA DAL CONSIGLIO ANCHE AL PEG

Via libera definitivo dal Consiglio provinciale di Lecce al Bilancio di Previsione 2024 – 2026, corredato dal Documento di unico di programmazione (Dup) e altri allegati, e al Piano esecutivo di gestione per il triennio 2024 – 2026. Quello di oggi è stato il terzo e ultimo passaggio previsto dalla legge per l’approvazione definitiva del Bilancio di previsione, dopo l’adozione, in prima lettura, da parte del Consiglio provinciale, nella seduta del 28 dicembre e poi il parere favorevole espresso all’unanimità dall’Assemblea dei sindaci, il 9 gennaio scorso.

Come già evidenziato nei precedenti passaggi del complesso iter di approvazione, per la prima volta dopo 20 anni, la Provincia ha approvato il Bilancio di previsione entro i tempi stabiliti e, sempre per la prima volta dopo 9 anni, senza la previsione del disavanzo da ripianare. “Un risultato storico”, come lo aveva già definito il presidente Stefano Minerva. La riforma Delrio del 2015, infatti, aveva portato ad complessivo indebitamento della Provincia di Lecce pari ad oltre 19 milioni di euro, costituito dal disavanzo provocato dai tagli della legge Delrio (oltre 8 milioni) e da 11 milioni circa di disavanzo tecnico per l’introduzione della contabilità armonizzata. Per quest’ultimo era stato fissato un percorso di rientro di 30 anni.

Una prudente valutazione delle entrate, un recupero di risorse e una gestione oculata della spesa hanno consentito il rientro del disavanzo in 8 anni, anziché nei 30 fissati. Con il 2023 il percorso di rientro è stato chiuso in largo anticipo dall’Ente ed il 2024 è il primo esercizio che parte senza una quota di disavanzo da recuperare”, ha spiegato nuovamente il dirigente dei Servizi finanziari Pantaleo Isceri.

Semaforo verde anche per il Piano esecutivo di gestione (Peg) 2024 – 2026, su cui è intervenuto il direttore generale dell’Ente provinciale Andrea Romano, che ha ringraziato i Servizi finanziari “per la grande capacità dimostrata nel predisporre il Bilancio nei tempi adeguati a non avere una gestione provvisoria e consentire di raggiungere gli obiettivi generali che l’Amministrazione si è data. A questa grande capacità vorremmo rispondere anche con l’approvazione in tempi brevi del Piao, il Piano integrato di attività e organizzazione, così da avere a disposizione tanti mesi per mettere in campo le azioni previste all’interno di questi strumenti programmatici”, ha affermato Romano.

A conclusione della seduta, infine, il direttore generale ha ringraziato tutto il Consiglio provinciale “per il dialogo proficuo messo in campo in questi anni”.

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