“Oggi le Province sono a metà del guado, pertanto è indispensabile che si rimetta mano ad una definizione precisa di competenze e alle risorse finanziarie necessarie a rispondere a bisogni dei cittadini. Come Province vogliamo contribuire ad attuare un sistema scolastico innovativo, inclusivo e strategico che si fondi su una “nuova scuola aperta al territorio” ma per realizzare pienamente questi principi ci occorrono le risorse per poterlo fare. Tenere aperta una scuola il pomeriggio implica ovviamente un aumento dei costi, elettricità, riscaldamento, che al momento non riusciamo a sostenere neanche per l’ordinario”. Lo ha detto Francesca Zaltieri, Rappresentante Upi nel Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione e Consigliere delegato per l’istruzione per la Provincia di Mantova intervenendo oggi all’audizione presso la Commissione Cultura della Camera su alcuni dei decreti attuativi della riforma della scuola.
Nel documento che Upi ha consegnato alla Commissione si legge che: “i tagli operati dal Governo nelle ultime leggi di stabilità (e su cui come Upi portando avanti un’azione politico-istituzionale di sistema) in relazione alla complessità del contesto istituzionale introdotto dalla legge Delrio, hanno fortemente messo in crisi il sistema delle Province, che nonostante tutto, tra estreme difficoltà, carenza di risorse e problemi di personale, ha comunque saputo garantire l’ordinaria gestione delle scuole in termini di manutenzione e di funzionamento. Oggi però la situazione è di vera e propria allerta e se il Governo non interverrà quanto prima a risolvere la drammatica situazione di stallo e di emergenza che ormai riguarda tutte le Province, non sapremo veramente come garantire i servizi e assicurare la sicurezza dei cittadini.
Zaltieri si è poi soffermata su tre dei decreti attuativi all’analisi della Camera: quello relativo all’inclusione scolastica degli alunni disabili, quello relativo al potenziamento dei servizi offerti dalla carta dello studente e quello relativo al raccordo tra scuola e lavoro.
Zaltieri ha ricordato come “la presenza di studenti con disabilità nella scuola italiana ha subito in questi ultimi dieci anni un incremento di circa il 40%, di cui il 25% sono ragazzi delle scuole superiori. Anche in questo caso, prevedere interventi senza stanziare risorse aggiuntive rischia di non consentire la reale attuazione di azioni a favore di questi studenti. Quanto al raccordo tra formazione e lavoro – ha concluso la rappresentate delle Province – per realizzare l’obiettivo è necessario che la programmazione dell’offerta di istruzione e formazione professionale sia definita in modo unitario, tra tutti i soggetti coinvolti: Regioni, Province, Amministrazione statale, Istituzioni scolastiche, e istituzioni formative”.
Redattore: Redazione Upi