“Occorre dare un assetto di regole certo, stabile e duraturo ad un settore, quello dei servizi pubblici locali, su cui si gioca il futuro non solo degli Enti locali ma di tutto il Paese”. Lo ha detto Maurizio Zingoni, componente dell’Ufficio di Presidenza dell’Upi, intervenendo oggi in Senato nella audizione sull’adeguamento alla disciplina comunitaria dei servizi pubblici locali.
“E’ certamente condivisibile l’obiettivo di adeguare la nuova disciplina dei servizi pubblici locali alle norme comunitarie, come è positivo il coinvolgimento dell’Antitrust su questa disciplina – ha detto – ma noi riteniamo che una riforma di questa portata debba essere affrontata in una legge ordinaria e non attraverso il rinvio ad un regolamento, che rischia di complicare ulteriormente il quadro normativo”.
Zingoni ha ribadito come, secondo le Province “la regolazione, organizzazione e gestione dei servizi pubblici locali dovrebbe essere considerata tra le funzioni fondamentali delle Province e dei Comuni, prevedendo e incentivando la creazione di uffici comuni per la regolazione e l’affidamento di questi servizi.
Serve dunque – ha concluso Zingoni – una legge di riforma sei servizi pubblici locali che affronti e regoli questioni fondamentali, prima fra tutti la separazione tra la proprietà e la gestione delle reti e la gestione e l’erogazione dei servizi, necessaria per una compiuta liberazione del mercato e per consentire ai cittadini e agli utenti di potere scegliere tra una pluralità di gestori in un quadro di regole definite”.
In allegato, la nota consegnata in audizione
Redattore: Barbara Perluigi