Categoria: Infrastrutture e Trasporti

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I lavori della Provincia di Forlì-Cesena per ripristinare le strade

Ripristino della SP 78 “San Matteo”: inizio dei lavori di sistemazione delle frane

Lunedì 27 ottobre hanno inizio i lavori di sistemazione delle frane nella SP 78 “San Matteo”, strada provinciale, che attraversa il territorio comunale di Meldola e Civitella di Romagna, interessata da dissesti durante l’alluvione del maggio 2023.

L’intervento, del valore complessivo di 2.700.000 euro, è finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del PNRR – Next Generation EU, Misura M2C4I2.1°, e prevede lavori per una durata stimata di 300 giorni.

Il progetto complessivo prevede interventi in sei punti lungo la SP 78 dal km 0+730 al km 9+250, con interventi di consolidamento, stabilizzanti ed antierosivi, di sistemazione idraulica e difesa spondale. Nel dettaglio è prevista la realizzazione di scogliere con massi ciclopici, la posa di reti metalliche con chiodature ed ancoraggi, la sistemazione delle scarpate, l’esecuzione di fossi di scolo delle acque, la messa in opera di nuove barriere di sicurezza ed il rifacimento in alcuni punti della pavimentazione stradale.

L’impresa esecutrice è la Edil Sagea s.r.l. di Santarcangelo di Romagna. I lavori inizieranno con la predisposizione del cantiere e la pulizia delle scarpate, con la bonifica bellica per poi proseguire con la successiva esecuzione, in ogni punto di intervento, degli specifici interventi previsti in progetto. La realizzazione dei lavori comporterà, in alcune fasi esecutive, limitazioni alla viabilità consistenti nel senso unico alternato e nella temporanea interruzione della circolazione stradale.

Le dichiarazioni dei rappresentanti della Provincia

Roberto Cavallucci, Vicepresidente della Provincia di Forlì-Cesena e Sindaco di Meldola, ha sottolineato: “Il cantiere sulla SP78 “San Matteo”, che interessa i Comuni di Meldola e Civitella, è il terzo di 14 programmati che parte nel territorio forlivese dopo quello sulla SP21 “Trebbio” e quello sulla SP 66 “Casale” in Comune di Modigliana. È un altro importante lavoro di sistemazione di parte dei danni causati dall’alluvione che inizia e che, pur causando disagi a cittadini ed imprese, consentirà al termine della sua esecuzione di migliorare la sicurezza di questa importante strada provinciale che serve un vasto territorio collinare”.

Claudio Milandri, Sindaco di Civitella di Romagna ha aggiunto: “Esprimo soddisfazione per l’avvio di questo cantiere sulla SP 78 “San Matteo”, che insieme a quello sulla SP 102 “Giaggiolo” contribuirà a migliorare la viabilità nella parte nord-est del territorio comunale”.

Ripristino della SP 88  “Alto Uso”: inizio dei lavori di sistemazione delle frane

Lunedì 27  ottobre hanno inizio i lavori di ripristino e miglioramento della sicurezza della strada Provinciale 88 “Alto Uso” nel Comune di Sogliano al Rubicone, colpita da movimenti franosi durante l’alluvione di maggio 2023.

L’intervento, del valore complessivo di 3.000.000 euro, è finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del PNRR – Next Generation EU, Misura M2C4I2.1°.

L’impresa esecutrice Ambrogetti s.r.l di Riofreddo (Comune di Verghereto – FC) dalla giornata di lunedì avvierà le attività di preparazione del cantiere e pulizia delle aree intervento in corrispondenza dei dissesti al km 4+100 circa e al km 3+500 ove è prevista la realizzazione di palificate con cordoli e barriere di sicurezza per il completo ripristino del piano viabile.

Successivamente le lavorazioni interesseranno il tratto della SP88 nelle adiacenze al km 1+100 circa per il ripristino dei dissesti in prossimità dell’alveo fluviale

Durante le lavorazioni la viabilità sarà regolamentata a senso unico alternato ad eccezione dei punti di intervento al km 4+100 circa e al km 3+500 dove la necessità di intervenire con macchine operatrici di dimensioni non compatibili con la circolazione stradale in relazione agli spazi disponibili determinerà l’istituzione del divieto di transito a tutti i veicoli nella fascia oraria 7:30 – 17:30 a partire da lunedì 3 novembre. L’impresa e la direzione lavori assicureranno il massimo impegno per ridurre la durata di tali limitazioni, al momento in fase di valutazione.

Alla data del 30 giugno 2026 si prevede il raggiungimento del 90% dell’importo lavori stimati, in linea con le milestones del PNRR.

Le dichiarazioni dei rappresentanti della Provincia

Sara Bartolini, sindaca di Roncofreddo e consigliera provinciale delegata alla viabilità cesenate, ha sottolineato: “Nei giorni scorsi è stato allestito il cantiere per la realizzazione dei lavori sulla SP 40 “Badia Santa – Paola”, nel comune di Roncofreddo, il cantiere della SP88, che verrà allestito lunedì prossimo, è il secondo dei 9 previsti nel territorio cesenate finanziati dalle ordinanze 33 e 35 del Commissario alla ricostruzione. Siamo consapevoli dei disagi che ci potranno essere per cittadini ed imprese durante il cantiere, soprattutto in questa strada che già è stata messa a dura prova durante l’alluvione del 2023, ma questo rappresenta un investimento importante per migliorare la sicurezza della strada provinciale 88 e per il futuro del territorio.”

Tania Bocchini ha dichiarato: “Si tratta di uno degli interventi che garantisce la mobilità interna del nostro territorio, in particolare nelle aree più alte dell’Uso. Prosegue il percorso di ricostruzione post-alluvione, che stiamo portando avanti con urgenza e responsabilità, anche in considerazione delle scadenze ravvicinate previste dal PNRR. Accogliendo una nostra richiesta, la direzione lavori ha organizzato il cantiere in modo da ridurre i disagi per i residenti: durante le pause lavorative e nei fine settimana sarà infatti garantita la circolazione a senso unico alternato, mentre negli orari di chiusura verranno comunque assicurati i servizi essenziali, a partire dal trasporto scolastico. È un impegno condiviso per restituire sicurezza e continuità alla rete stradale

Fibercop e UPI insieme per una fibra ottica sostenibile

Il protocollo

FiberCop, azienda che gestisce l’infrastruttura digitale più estesa e capillare d’Italia, e l’UPI, l’Unione delle Province d’Italia, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa finalizzato a promuovere un modello efficiente e sostenibile per la posa della fibra ottica sulle strade provinciali del Paese.
A siglare l’intesa è Massimo Sarmi, Presidente e Amministratore Delegato di FiberCop e Pasquale Gandolfi, Presidente dell’UPI.

“Questo Protocollo rappresenta un passo concreto verso un modello di crescita digitale che integra innovazione, tutela dell’ambiente e rispetto per il territorio, – ha dichiarato Massimo Sarmi, Presidente e Amministratore Delegato di FiberCop. – La sinergia con UPI ci consente di valorizzare metodologie di intervento a basso impatto ambientale, come la micro trincea, in grado di accelerare la realizzazione delle reti in fibra ottica ottimizzando i benefici per cittadini e amministrazioni.”

L’obiettivo

L’accordo nasce con l’obiettivo d’incentivare l’impiego di tecniche di scavo innovative a basso impatto ambientale che consente interventi rapidi, poco invasivi e con elevati standard di sicurezza, riducendo tempi, costi e disagi per la collettività. Anche nel caso di utilizzo di metodologie tradizionali, sarà garantita la collaborazione con le Province per recepirne le esigenze ed aumentare l’efficienza delle attività di ripristino del manto stradale, nel rispetto della sicurezza e della tutela del territorio. Lo scavo a sezione ridotta rappresenta una delle soluzioni più efficaci per sostenere lo sviluppo delle reti digitali nel rispetto dell’ambiente e del patrimonio infrastrutturale esistente.

“Le Province stanno acquisendo un ruolo centrale nella promozione dello sviluppo locale. E’ evidente che l’accesso alla tecnologia è strategico sia per le imprese, che hanno bisogno di strutture e reti efficienti e performanti, sia per i cittadini, ai quali va garantito il diritto alla connessione, sia per accompagnare la trasformazione digitale della PA. Questo accordo con FiberCop permetterà ai territori di fare passi in avanti nella copertura del digitale, riducendo al minimo l’impatto sulle strade provinciali. Un elemento, questo, essenziale perché tutela il patrimonio pubblico, evita di appesantire la viabilità e taglia i costi delle spese dei ripristini stradali, che fino ad ora hanno pesato non poco sui bilanci delle amministrazioni“ – ha affermato Pasquale Gandolfi, Presidente dell’UPI.

L’intesa prevede inoltre la diffusione nelle Province delle conoscenze tecnologiche e normative relative alle tecniche di posa innovative, favorendo l’adozione di pratiche condivise che possano semplificare i procedimenti autorizzativi e accelerare i tempi di realizzazione delle reti. Parte centrale dell’accordo è l’impegno a privilegiare, ove possibile, il riutilizzo delle infrastrutture esistenti, così da ridurre ulteriormente l’occupazione del suolo pubblico e l’impatto degli interventi.

Nel Link, il protocollo siglato Protocollo intesa UPI FIBERCOOP

La Provincia di Treviso approva il progetto per un nuovo ponte

Il progetto

La Provincia di Treviso ha approvato definitivamente la progettazione esecutiva per consentire i lavori di demolizione e nuova costruzione del Ponte sul Monticano lungo la SP 137 “Redigole” a Motta di Livenza: come annunciato ad agosto, dopo l’approvazione in linea tecnica ora l’atto ufficiale dà il via alle fasi successive, che prevedono le attività sui sottoservizi a cura dei gestori. Una volta completate, come indicato dal Genio Civile, si partirà con il cantiere: la gara per l’affidamento ufficiale dei lavori di costruzione sarà programmata a breve. Come ricordato nelle precedenti comunicazioni, già l’anno scorso la Provincia, in costante contatto con il Comune di Motta di Livenza, aveva approvato in linea tecnica la progettazione esecutiva e, dopo aver ottenuto lo sblocco dei fondi richiesto al Ministero per la copertura dell’aumento del costo dell’opera (dal valore complessivo di 7.062.111 euro), causato dal rincaro dei materiali a sua volta determinato dallo scenario internazionale, ha proseguito con tutti gli step necessari insieme al Genio Civile e agli Enti gestori dei sottoservizi per l’organizzazione delle fasi successive, che ora potranno partire come da programma.

Costi e obiettivi

L’opera ha un costo complessivo di 7 milioni di euro, che la Provincia di Treviso è riuscita a ottenere grazie alla presentazione del progetto al “Decreto Ponti” del Ministero delle Infrastrutture: il ponte aveva un costo iniziale di 5.072.730 euro ma, in conseguenza degli aumenti dei costi dei materiali e delle materie prime, l’importo complessivo è lievitato sino a quello attuale.

L’intervento di ricostruzione del ponte sulla SP 137 consentirà di migliorare sia le caratteristiche idrauliche, poiché la nuova infrastruttura permetterà il regolare deflusso delle acque in occasione di eventi di piena del fiume Monticano, e allo stesso tempo, ottimizzerà anche la fruibilità stessa del ponte, aumentando la sua capacità portante e agevolando il collegamento con il vicino percorso ciclo-pedonale.

“Come anticipato ad agosto, abbiamo ufficialmente approvato il progetto esecutivo del ponte sulla SP 137 a Motta di Livenza e ora si proseguirà con le fasi successive sui sottoservizi – commenta Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – riuscire a realizzare il nuovo ponte sul Monticano, che rappresenta un’opera strategica per la comunità mottense, è per la Provincia motivo di orgoglio: candidare un progetto valido e ottenere i fondi dal Ministro è stato possibile grazie a un intenso lavoro di squadra, ora mettere a frutto quanto seminato ci riempie di soddisfazione. Prossimamente, nelle prossime settimane, organizzeremo anche tutto il necessario per la gara di appalto dei lavori di costruzione; nel frattempo inizieranno a cura degli Enti gestori i lavori sui sottoservizi, propedeutici all’avvio del cantiere. Avanti tutta”

Una giornata epocale per Motta di Livenza: il Ponte sulla SP 137 è un’opera attesissima e ora, con l’approvazione definitiva del progetto esecutivo, finalmente sta diventando realtà – le parole di Alessandro Righi, sindaco del Comune di Motta di Livenza – Partiranno infatti a breve i lavori sui sottoservizi, propedeutici all’avvio del cantiere, e nelle prossime settimane l’opera di costruzione sarà aggiudicata dalla Provincia con apposita gara. Rinnovo naturalmente il mio ringraziamento al Presidente Marcon per il grande sforzo profuso, in tutte le fasi, e per l’attenzione dedicata alla nostra comunità”.

La Provincia di Varese mette in sicurezza le strade provinciali

Si sono conclusi i lavori di sistemazione del versante Martica lungo la strada provinciale 62, nel Comune di Varese, con la realizzazione di un nuovo ponte sul torrente Galina e opere accessorie a tutela del territorio e della sicurezza idraulica.

L’intervento, dal valore complessivo di 850 mila euro, è stato finanziato con risorse dell’Unione Europea nell’ambito del programma Next Generation EU – PNRR. Il progetto esecutivo ha elaborato e realizzato un nuovo ponte di 8 metri lungo la SP 62 sul torrente Galina, integrato a monte da un raccordo in calcestruzzo armato rivestito in ciottolame, per una lunghezza di circa 10 metri.

A valle, invece, sono state realizzate opere di collegamento con il Rio Brinzino, per garantire un deflusso regolare delle acque: circa 40 metri di percorso canalizzato con una larghezza media di 4 metri, delimitati da muri prefabbricati rivestiti in pietra, in armonia con il contesto paesaggistico.

I lavori si sono svolti secondo il cronoprogramma, con avvio l’8 maggio 2024 e conclusione delle opere principali l’8 aprile 2025. Gli ultimi interventi minori di ripristino e mitigazione ambientale sono stati completati di recente.

«Un’opera che ha restituito funzionalità e sicurezza a un tratto critico del nostro territorio – dichiara Fabio Passera, Consigliere delegato alle Infrastrutture – Interventi di questo tipo, resi possibili anche grazie ai fondi PNRR, rappresentano un passo concreto per migliorare la viabilità e ridurre il rischio idraulico nelle aree più esposte. Ancora una volta, Provincia di Varese rappresenta un punto di riferimento per la sicurezza della nostra popolazione».

Due nuove moto per la Polizia Provinciale di Como

Due nuove moto sono entrate a far parte della dotazione della Polizia Provinciale di Como. L’acquisto è stato possibile grazie a un finanziamento regionale di 8.000 euro.

I nuovi mezzi, scelti per le loro dimensioni contenute e l’elevata agilità, rappresentano una risorsa strategica per migliorare l’efficienza dei controlli e la capacità d’intervento, soprattutto nei tratti più critici della rete stradale provinciale.

In particolare, le moto saranno utilizzate per le attività di pattugliamento e presidio della Strada Statale 340 Regina. Grazie alla loro maneggevolezza, i nuovi mezzi consentiranno agli agenti di intervenire con maggiore rapidità anche in condizioni di traffico intenso o bloccato, garantendo una presenza costante nei punti più problematici.

Oltre al presidio della SS340, le moto potranno essere impiegate anche in occasione di eventi pubblici, situazioni di emergenza o per raggiungere aree difficilmente accessibili con i mezzi tradizionali. Si tratta dunque di un potenziamento concreto della capacità operativa di un corpo, quello della Polizia Provinciale di Como, quotidianamente impegnato su più fronti, dalla sicurezza stradale alla tutela ambientale.

“Grazie a questo intervento – commenta il Presidente della Provincia di Como, Fiorenzo Bongiascarendiamo la nostra Polizia Provinciale ancora più efficiente e pronta a rispondere alle esigenze di un territorio complesso. La SS340, in particolare, richiede presenza, rapidità e capacità di movimento anche nei momenti più critici, e questi nuovi mezzi vanno proprio in questa direzione. Ringraziamo Regione Lombardia per il contributo, che dimostra attenzione concreta verso il nostro territorio.”

 

La Provincia di Treviso apre una nuova pista ciclabile

Una nuova opera di collegamento per migliorare la viabilità sulla SP 102 a Castelfranco Veneto: oggi la Provincia di Treviso e il Comune hanno inaugurato la pista ciclopedonale realizzata lungo la Postumia che connette via Loreggia di Salvarosa e via Montebelluna, un intervento che consente di mettere a disposizione della comunità un percorso protetto e ben illuminato agevolando anche gli spostamenti in prossimità della scuola media Saviane e dell’Istituto scolastico superiore Sartor. L’opera, dal valore complessivo di 900.000 euro, è stata finanziata per 250.000 euro dalla Provincia di Treviso, nell’ambito dei bandi viabilità dedicati ai Comuni per agevolarli nella realizzazione di lavori di riqualificazione viaria, e per 650.000 euro con fondi propri del Comune di Castelfranco Veneto.

Hanno partecipato alla cerimonia di inaugurazione Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso e sindaco di Castelfranco Veneto, Mary Pavin, assessore ai Lavori pubblici del Comune di Castelfranco Veneto, Nazzareno Gerolimetto, consigliere regionale, e Franco Guidolin della ditta Costruzioni Generali Postumia che svolto i lavori, insieme ai tecnici viabilità della Provincia e del Comuni che hanno seguito l’intervento. Prima del taglio del nastro, la benedizione a cura di don Domenico, parroco di Salvarosa, e, a seguire, un giro simbolico in bici delle autorità.

Nel dettaglio, le opere svolte hanno permesso di realizzare la nuova pista ciclopedonale parallela alla SP 102 e di un ulteriore tratto parallelo alla strada comunale via Loreggia di Salvarosa, di sostituire le tubazioni dell’acquedotto lungo il medesimo tratto della Postumia, di installare un nuovo impianto d’illuminazione pubblica con sorgenti luminose Led a basso consumo e di costruire anche due spazi di fermata per gli autobus, con relative fermate di protezione e attraversamento pedonale illuminato in prossimità dell’accesso all’Istituto agrario Sartor. È stato inoltre realizzato un fossato di scolo consortile e una palizzata di protezione. La progettazione e direzione lavori è stata condotta da C.E.S. Studio A.S.I s.r.l. di Montebelluna, mentre l’impresa esecutrice è stata Costruzioni Generali Postumia S.R.L. di Castelfranco Veneto.

“Oggi sono orgoglioso di inaugurare una nuova opera frutto della sinergia tra Provincia e Comune qui a Castelfranco, aggiungendo una nuova spunta sulla lunga lista di oltre 130 opere di messa in sicurezza e riqualificazione della viabilità che stiamo portando avanti in tutto il territorio in questi anni – sottolinea Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso e sindaco del Comune di Castelfranco Veneto – la pista ciclopedonale realizzata permetterà di migliorare i collegamenti per la mobilità attiva e sostenibile, mettendo a disposizione di cittadine e cittadini così come delle due comunità scolastiche in prossimità della provinciale un percorso ciclabile sicuro e opportunamente protetto. Sono particolarmente contento perché si tratta di un’ulteriore azione positiva su un tema che, come Presidente e come Sindaco, sento particolarmente caro, ovvero quello della sicurezza stradale: proprio su questo tema, oltre alle già numerose attività del Tavolo provinciale per la Sicurezza Stradale e alle competenze di tutti i soggetti membri, grazie ai quali vengono organizzati incontri ad hoc per tutte le età, ricordo che quest’anno abbiamo avviato anche un nuovo progetto, SOS Guida Sicura, grazie alla vincita di un bando promosso da UPI nazionale e finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ci permetterà di ampliare l’offerta formativa gratuita per le scuole superiori sulla prevenzione dagli incidenti. Credo fortemente che le opere di riqualificazione della rete viaria unite alla promozione di una maggiore consapevolezza sui potenziali rischi della strada siano fondamentali per ridurre il numero degli incidenti”.

La Provincia di Ferrara investe 15 milioni per la sicurezza della rete viaria

Un investimento di oltre 15 milioni che equivalgono a oltre 130 chilometri di nuovi asfalti lungo 40 strade su 76.

È, in sintesi, il programma della Provincia per mettere in sicurezza la propria rete viaria, che misura complessivamente circa 800 chilometri di lunghezza.

Tutti cantieri che – fra conclusi, in corso e da iniziare – sono da realizzare nel corso del 2025.

Parte delle risorse, circa 6 milioni, sono finanziate dai decreti del Ministero infrastrutture e trasporti e, in parte, dalla Regione Emilia-Romagna e servono a realizzare nuovi manti stradali per circa 57 chilometri complessivi, dei quali circa 27 nel quadrante viario dell’Alto Ferrarese e circa 30 nel Basso Ferrarese.

In questi 6 milioni è compreso anche il milione dedicato a rifare asfalti per circa 15 chilometri, sempre in corso d’anno, lungo le SP 4, 15, 27, 54 e 56 nei comuni di Codigoro, Copparo, Goro, Jolanda di Savoia, Mesola e Riva del Po.

L’intervento, in particolare, fa parte del finanziamento complessivo di 4,4 milioni riconosciuto alla Provincia di Ferrara dal Ministero infrastrutture e trasporti nel 2021, per la viabilità provinciale delle Aree interne. Programma ministeriale di lavori che si concluderà nel 2026 con un totale di circa 44 chilometri di nuovi manti e circa 14 di nuovi guard rail, lungo tratti delle SP che attraversano i territori comunali di Codigoro, Copparo, Goro, Jolanda di Savoia, Mesola, Riva del Po e Tresignana.

Altri oltre 9 milioni del programma 2025 della Provincia, provengono da un’ordinanza del 2024 del commissario per l’alluvione, a seguito dei danni causati alla fine dello stesso anno anche al territorio ferrarese.

Si tratta di risorse di fonte Pnrr che la gestione commissariale ha messo a disposizione dell’amministrazione guidata da Daniele Garuti, a copertura di tutte le richieste documentate dai tecnici, con danneggiamenti rilevati lungo una ventina di SP nei comuni di: Cento, Ferrara, Poggio Renatico, Portomaggiore, Comacchio, Ostellato, Fiscaglia, Jolanda di Savoia, Lagosanto, Tresignana e Argenta.

Per la messa a terra dei fondi la procedura ha previsto l’approvazione da parte della Provincia dei documenti di indirizzo per la progettazione e della convenzione con la società del Ministero economia e finanze (Consap) affidataria dell’intera procedura.

Tutte fasi, nel frattempo, già ultimate. Il passo successivo dell’esecuzione dei lavori è ora atteso per fine 2025, sempre a carico di Consap.

I 9 milioni della gestione commissariale si traducono in circa 74 chilometri di nuovi asfalti, dei quali circa 39 nel settore dell’Alto Ferrarese e i restanti circa 35 nel Basso.

Al termine degli anni 2020-2025 la Provincia avrà riasfaltato in totale 400 chilometri di strade provinciali su un totale di circa 800 e gli oltre 130 chilometri nel solo anno in corso sono oltre il doppio della media dei precedenti 5 anni di quasi 54 km.

Il programma asfalti 2025 della Provincia è stato condiviso con i 21 sindaci del territorio, confrontando le analisi svolte in sede tecnica dal servizio viabilità dell’amministrazione, con le esigenze espresse dai singoli amministratori locali.

“Restiamo comunque disponibili ad ulteriori richieste dei sindaci – aggiunge il presidente della Provincia, Daniele Garuti – cui vedremo di dare risposta in sede di applicazione dell’avanzo di bilancio”.

Al piano asfalti 2025 vanno poi aggiunti gli altri lavori di messa in sicurezza della rete viaria provinciale, che comprendono gli interventi di sfalcio erba ai bordi strada, le potature alberi (13 mila, con un costo manutentivo unitario di mille euro per pianta), l’istallazione di nuovi guard rail (sette chilometri all’anno) e la loro manutenzione, la segnaletica orizzontale e verticale, la pubblica illuminazione e il piano neve. Tutti lavori che, insieme, valgono 3 milioni di euro, interamente a carico del bilancio provinciale.

 

La Provincia di Forlì Cesena ha affidato tutti i lavori di ripristino di 20 strade provinciali colpite dall’alluvione

La Provincia di Forlì-Cesena ha aggiudicato tutti i lavori per il ripristino di 20 strade provinciali danneggiate dall’alluvione del 2023, in attuazione delle ordinanze n. 33 e 35 del Commissario straordinario alla ricostruzione post-alluvione. Questo segna l’avvio di un investimento di 65 milioni di euro entro la fine dell’estate.

Gli interventi, finanziati dal PNRR, prevedono la messa in sicurezza strutturale e la regimentazione delle acque su 20 strade, con scadenze stringenti: l’aggiudicazione degli appalti entro il 30 giugno 2025 e il completamento dei lavori entro il 30 giugno 2026.

Le strade interessate nel territorio forlivese sono: SP 21 Trebbio a Modigliana, SP 22 Busca a Tredozio, SP 47 Predappio – Rocca Delle Caminate, SP 48 Teodorano nel comune di Meldola, SP 54 Baccanello tra Dovadola e Predappio, SP 66 Casale a Modigliana, SP 68 Voltre a Civitella di Romagna, SP 78 San Matteo tra Meldola e Civitella, SP 81 Trebbio – San Savino a Modigliana, SP 104 Dovadola – Montecolombo, SP 126 Predappio-Rocca delle Caminate-Meldola e SP 129 Modigliana – Rocca San Casciano.

Nel territorio cesenate, le strade coinvolte sono: SP9 Cesena-Sogliano tra Montiano, Roncofreddo e Sogliano al Rubicone, SP 13 Uso tra Borghi e Sogliano, SP 74 Cesena-Sorrivoli, SP 75 Monteleone nel comune di Roncofreddo, SP 40 Badia-Santa Paola tra Longiano e Roncofreddo, SP 85 Fondovalle Rubicone, SP 88 Alto Uso nel comune di Sogliano al Rubicone e SP 134 Via Piana nel comune di Sarsina.

Le procedure di gara sono state gestite dalla Provincia in collaborazione con le Unioni Rubicone Mare e Cesena Valle Savio. Nelle prossime settimane saranno completate anche le procedure di affidamento per altre 3 strade finanziate con fondi ordinari (non PNRR): SP 79 Rio Petra nel comune di Sogliano al Rubicone, SP 83 Polenta e SP 102 Giaggiolo-Piandispino.

Enzo Lattuca, Presidente della Provincia di Forlì-Cesena, ha commentato: “Abbiamo centrato l’obiettivo che ci eravamo dati: affidare tutti i lavori per la messa in sicurezza di 20 strade provinciali entro il 30 giugno, scadenza dettata dal PNRR. È stato un lavoro straordinario considerando che le risorse ci sono state assegnate il primo ottobre 2024 e in otto mesi abbiamo progettato, concertato gli interventi con i comuni e affidato tutti i cantieri alle ditte. Non era affatto scontato farcela. Per questo mi sento di ringraziare tutti coloro che ci hanno lavorato, ma il lavoro non finisce con questa tappa fondamentale: adesso con la stessa determinazione dobbiamo gestire  la fase di predisposizione dei cantieri. Gli interventi che andremo a realizzare non risolveranno tutti i problemi che abbiamo sulle strade intervallive interessate, ma miglioreranno la sicurezza del territorio dal confine con la provincia di Rimini a quello con la provincia di Ravenna.”

Viabilità. La Provincia di Vibo Valentia ottiene un finanziamento di 600mila euro per investimenti in sicurezza

«Esprimo grande soddisfazione per questo nuovo, straordinario e aggiuntivo finanziamento di 600mila euro ottenuto dalla Provincia di Vibo Valentia con il sostegno della Regione Calabria, che consentirà di intervenire sulla strada provinciale n. 25. Si tratta di un contributo extra rispetto alla programmazione già prevista per le strade provinciali che interessano il territorio del Comune di Joppolo, e rappresenta un passo fondamentale per superare alcune criticità significative presenti lungo il tracciato. È un risultato che nasce da un impegno politico costante e da un efficace lavoro di squadra, portato avanti in sinergia con l’Ufficio Viabilità. Un ringraziamento particolare va all’ingegnera Maria Conocchiella, responsabile dell’Ufficio, per la sua professionalità, il rigore e l’approccio sempre concreto e dinamico, così come a tutti i dipendenti del settore, il cui contributo quotidiano è essenziale per il raggiungimento di traguardi come questo».

Queste le dichiarazioni, a caldo, del presidente della Provincia di Vibo Valentia, Corrado Antonio L’Andolina, subito dopo aver siglato, stamattina, un’apposita convenzione con il Dipartimento della Protezione Civile della Regione Calabria per la messa in sicurezza della strada provinciale numero 25 “Joppolo – Petto Torre – Madonna del Carmine”.

 

La Provincia di Vibo ottiene, dunque, un ulteriore finanziamento e sarà Ente attuatore, assumendosi la competenza della progettazione e dell’esecuzione dell’opera pubblica da realizzare che prevede: “Il completamento dell’intervento di potenziamento opere di raccolta e smaltimento acque meteoriche; realizzazione opere di sostegno, di controripa e sottoscarpa; rifacimento segnaletica stradale, sia orizzontale che verticale della S.P. n. 25; per l’importo di 600mila euro”.

 

 

«L’arteria stradale sulla quale andremo ad intervenire al fine della messa in sicurezza  – ha evidenziato al riguardo l’ingegnere Maria Giovanna Conocchiella, responsabile della Macrostruttura “Viabilità” della Provincia di Vibo – costituisce un percorso alternativo alla SP 23 ”Nicotera- Joppolo-Coccorino-Coccorinello-Panaja”, una strada, quest’ultima, caratterizzata da continui distacchi di materiale roccioso che, in situazioni meteo avverse, per motivi di sicurezza, viene interdetta al transito ai fini cautelativi. Il finanziamento di 600mila euro – ha quindi spiegato l’ingegnere Conocchiella – è finalizzato al completamento e alla realizzazione di opere di contenimento delle scarpate stradali, seriamente compromesse dagli eventi calamitosi che hanno danneggiato la “Joppolo – Petto Torre – Madonna del Carmine”».

Soddisfazione per l’avvio dell’iter tecnico-amministrativo di messa in sicurezza della SP 25 è stata espressa anche dal sindaco di Joppolo, Giuseppe Dato. «A nome dell’Amministrazione comunale, con entusiasmo, si accoglie la notizia della convenzione tra il Dipartimento della Protezione Civile della Regione Calabria e la Provincia di Vibo Valentia per la realizzazione delle previste opere infrastrutturali di ammodernamento e messa in sicurezza della Sp25. Considerata l’eccezionale visione di “Petto Torre”, dal cui balcone si può godere della visuale a 180 gradi “Porto di Gioia Tauro – Stromboli”, nell’occasione si chiede di valutare l’opportunità dell’inserimento di un’area attrezzata e piantumata e si rinnovano nel contempo, – ha chiosato il sindaco Dato – i ringraziamenti al presidente della Provincia di Vibo Valentia, Corrado Antonio L’Andolina, per la costante sensibilità ed attenzione dimostrata nei riguardi delle esigenze del nostro territorio comunale».

Mobilità Sicura: la Provincia di Padova tra i vincitori del bando nazionale

È stata presentata oggi a Roma la graduatoria del progetto nazionale “Mobilità Sicura”, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche antidroga, in collaborazione con Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) e Unione delle Province d’Italia (UPI), per sostenere azioni concrete finalizzate alla prevenzione degli incidenti stradali legati all’uso di alcol e sostanze stupefacenti.

 

Il progetto ha visto la partecipazione di numerose province italiane, con la selezione finale di 20 enti vincitori (su 50 partecipanti) che beneficeranno dei finanziamenti per l’attuazione di programmi educativi e preventivi sul territorio.

 

La Provincia di Padova si è classificata al terzo posto nella graduatoria nazionale, ottenendo un contributo di 100 mila euro. Le risorse saranno impiegate per lo sviluppo di percorsi di educazione stradale nelle scuole provinciali, campagne di sensibilizzazione rivolte ai giovani e azioni di contrasto ai comportamenti a rischio alla guida.

 

«Un risultato che premia l’impegno di cui la nostra Provincia si farà carico, nella promozione di una cultura della sicurezza stradale, soprattutto tra le nuove generazioni – il commento di Stefano Baraldo, consigliere della Provincia di Padova con delega alla Viabilità -. Grazie a questo finanziamento potremo rafforzare le sinergie tra istituzioni scolastiche, forze dell’ordine e realtà del territorio per prevenire situazioni di pericolo e salvaguardare vite umane. La sicurezza stradale è un tema di importanza collettiva e questo progetto rappresenta un importante passo avanti».

 

Il progetto “Mobilità Sicura” si prefigge l’obiettivo di ridurre il numero di incidenti stradali e promuovere comportamenti responsabili alla guida.

 

«Visti i dati statistici legati all’incidentalità stradale – aggiunge Baraldo -, poiché l’attività preventiva riveste un ruolo fondamentale per la riduzione del numero di incidenti, il progetto si focalizzerà sulla formazione alla sicurezza stradale per i ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado. La fascia d’età è stata individuata perché sono loro, numericamente, i più numerosi in fatto di nuove patenti di guida».

 

Il fulcro del progetto sarà costituito dall’evento Expo Scuola 2025 che si terrà nelle giornate del 6, 7, 8 novembre in Fiera a Padova.

 

Grazie all’intervento di esperti del settore, come per esempio l’Associazione Professionale Polizia Locale d’Italia (ANVU) e l’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi del Veneto, verrà presentato l’impatto devastante che l’uso di sostanze può avere sulla salute, sulle relazioni sociali, sulla vita professionale e sulla sicurezza, in particolar modo quella stradale. Saranno inoltre organizzati dei laboratori interattivi con appositi simulatori di guida, per far vivere ai giovani l’effetto distorsivo di alcol e droga sulla guida.

 

In passato la Provincia di Padova ha svolto numerose attività di promozione della mobilità sicura nel territorio e, per questa specifica iniziativa, è stato scelto un contesto formativo come quello di Expo Scuola, in quanto i ragazzi vi partecipano per scegliere la propria strada per il futuro (l’edizione dello scorso anno ha accolto circa 30 mila visitatori).

 

Data la multidisciplinarietà dell’argomento, il progetto sarà sviluppato dai Servizi della Provincia Trasporti e Mobilità, Polizia Provinciale e Pubblica Istruzione con la collaborazione del Settore Programmazione Finanziaria e Bilancio. Il Comune di Padova parteciperà tramite il Settore Polizia Locale.

 

Nella foto: Stefano Baraldo, consigliere della Provincia di Padova con delega alla Viabilità

La tabella dei tagli ai fondi per la messa in sicurezza delle strade per il 2025 2026

Ecco la tabella dei tagli operati sui fondi già  assegnati alle Province per la manutenzione straordinaria delle strade provinciali

Tabella tagli Province e CM 2025 2026

Tagli ai fondi per le strade,Provincia di Pesaro Urbino “Se continua così costretti a chiuderle, sicurezza a rischio per i cittadini

Lo scorso marzo via Gramsci pensava di ritrovarsi con nuovi tagli ai fondi per le strade per 170mila euro nel 2025 e altri 128mila euro nel 2026. Il grido di dolore era già risuonato.

Ma tra legge di bilancio e Milleproroghe, ora le ultime cifre che ballano sono ben diverse perché si parla di dieci volte tanto. «Per gli anni 2025 e 2026 ci erano stati assegnati 4 milioni e 695mila euro per le strade provinciali. In base agli ultimi dati per le stesse annualità ci hanno tagliato 3 milioni e 286mila euro. Si tratta di un taglio del 70 per cento. Assurdo».

L’allarme è del presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Giuseppe Paolini, che adesso non esclude drastiche decisioni.

«E’ una mazzata ulteriore, che si somma alle pesantissime e precedenti decurtazioni che già ci hanno duramente colpito. Dobbiamo gestire 1150 chilometri di strade provinciali. La situazione è drammatica su tutte le arterie. Se continua così saremo costretti a chiuderle, perché non possiamo più fare nemmeno la manutenzione ordinaria e la sicurezza dei cittadini è a rischio. E’ scandaloso. Evidentemente le intervallive non interessano a chi abita a Roma. Poi si parla di ripopolare i borghi, ma come si fa senza strade?». Sui nuovi tagli imposti ai programmi di investimento che erano stati assegnati alle Province prende posizione in queste ore anche l’Upi nazionale.

«Sulle strade provinciali – dice il presidente Pasquale Gandolfi – si è abbattuto un taglio complessivo di 1,7 miliardi. Risorse già assegnate a Province e Città metropolitane e destinate agli investimenti per la messa in sicurezza di 120mila chilometri di vie che collegano il Paese. Molto grave poi è che si siano tagliate risorse che riguardano investimenti degli anni 2025 e 2026, una riduzione del 70 per cento dei fondi che di fatto sta bloccando cantieri già previsti e concordati con lo stesso ministero, con ripercussioni sulla viabilità». La riduzione, denunciano i presidenti delle Province Italiane, si attesta al 50 per cento su tutti i fondi fino al 2029 e a quasi la stessa percentuale per le risorse che erano state assegnate alle Province dal 2030 al 2036.

Per questo l’assemblea dei presidenti delle Province italiane ha dato mandato a Gandolfi di sollecitare ancora il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, perché si apra subito un tavolo di crisi al ministero.

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