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“Consentiteci di usarli per rispettare il patto di stabilità”

Un appello al Governo sulla possibilità di utilizzare gli avanzi di bilancio per potere rispettare il patto di stabilità nel 2007. Lo hanno lanciato i Presidenti delle Province italiane e il Consiglio Direttivo dell’Upi, riuniti in Assemblea a Roma.

“Il Governo ci consenta di utilizzare gli avanzi di amministrazione per le politiche di investimento che abbiamo già messo in campo – ha detto il Presidente dell’Upi Fabio Melilli –  si tratta di impegni concreti dalla manutenzione delle scuole e delle strade alla realizzazione di infrastrutture necessarie per le comunità. Altrimenti non siamo in grado di rispettare il patto di stabilità”.

“Gli avanzi di amministrazione sono risorse delle Province risparmiate nello scorso anno – ha aggiunto il Vice Presidente dell’Upi e Presidente della Provincia di Brescia Alberto Cavalli – che dimostrano la buona gestione dei nostri bilanci. Vogliamo poterli utilizzare per pagare gli stati di avanzamento dei lavori di cantieri che sono già aperti e che ormai non possiamo assolutamente bloccare, o a pagarne le conseguenze sarebbero le imprese, i cittadini, e l’intero tessuto economico dei nostri territori”.

 


 

“Proseguire la discussione per eliminare le contraddizioni”

“Il testo di legge delega sul federalismo fiscale, che il Consiglio dei Ministri si accinge a discutere, contiene alcune modifiche, rispetto a quello presentato alle Autonomie la scorsa settimana, che riteniamo negative”.

Lo affermano il Presidente dell’Anci, Leonardo Domenici, e il Presidente dell’Upi, Fabio Melilli.


“In particolare – aggiungono i Presidenti – ciò riguarda le evidenti contraddizioni del testo presenti nell’articolo 5, la questione del finanziamento delle funzioni fondamentali dei Comuni da parte delle Regioni (art. 6) e le modalità di riparto del fondo perequativo statale per Comuni e Province (art. 15).
Non chiediamo la sospensione dell’iter procedurale della legge delega – sottolineano Domenici e Melilli –  ma auspichiamo che nella discussione in Consiglio dei Ministri si tenga conto di queste riserve critiche e si renda il testo coerente con quanto previsto dalla Carta delle Autonomie locali.
Al tempo stesso ci auguriamo che tale discussione contribuisca a ricollocare organicamente e coerentemente il provvedimento sul federalismo fiscale entro un quadro chiaro di indirizzo politico, che al momento non ci sembra di cogliere, circa il definitivo assetto che si intende dare al nostro ordinamento istituzionale.
In questo senso – concludono i Presidenti di Anci e Upi –  sarebbe utile rilanciare alcuni obiettivi strategici a cominciare dal superamento del ‘bicameralismo perfetto’ attraverso l’istituzione di una ‘Camera delle Autonomie’, rappresentativa di tutto il sistema delle istituzioni locali”.

Dal 28 giugno al 1° luglio la produzione del distretto vivaistico – ornamentale a convegno

Come si pensa e come si produce il paesaggio. Sull’incontro di questi temi si svolge a Pistoia dal 28 giugno al 1° luglio il convegno internazionale “Vestire il paesaggio”, una iniziativa, aperta al pubblico, incentrata sul confronto tra i produttori del verde ornamentale e i progettisti ed esperti di paesaggistica a livello internazionale (oltre un centinaio di cui molti stranieri).
La manifestazione, organizzata dalla Provincia di Pistoia e dalla Fondazione della Cassa di risparmio di Pistoia e Pescia con la collaborazione del Comune di Pistoia e di molti altri partners, trova fondamento nel fatto che Pistoia costituisce la provincia leader a livello non solo nazionale ma anche europeo nelle produzioni di verde, ed i cui operatori hanno da tempo stabilito in questo campo un vasto sistema di relazioni con i mercati internazionali sui quali vengono apprezzate la qualità e l’ampia varietà delle produzioni pistoiesi. Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, Ministero per i beni e attività culturali, Regione Toscana e Università di Firenze fanno parte del Comitato d’Onore del convegno.
Il programma del convegno prevede l’intervento di 90 professionisti, progettisti e ricercatori di cui 25 stranieri provenienti da  12 paesi di 5 continenti. Inoltre sono stati presentati circa 40 poster dalle varie università italiane che saranno esposti nelle Sale Affrescate del Comune.
Fra gli altri saranno presenti i Presidenti delle Associazioni Europee dei Progettisti, dei Costruttori  del Verde e dei Vivaisti. Vi saranno inoltre 6 mostre a tema dislocate in vari luoghi di Pistoia, il premio dedicato al famoso paesaggista Pietro Porcinai, le visite guidate ai vivai pistoiesi ed a luoghi in tema come il Parco di Villa la Magia a Quarrata, la  riserva naturale del Padule di Fucecchio, la Grotta Giusti di Monsummano, Il Golf “La Pievaccia”, lo stabilimento termale Tettuccio a Montecatini, Villa Garzoni ed il Parco di Pinocchio a Collodi, l’Orto Botanico-Forestale del Sestaione, il nuovo padiglione dell’Emodialisi dell’Ospedale del Ceppo di Pistoia.
La finalità di questo confronto è anche di proporre da Pistoia idee innovative per la progettazione del paesaggio utilizzato pienamente le opportunità offerte dall’ampia gamma di piante coltivate nel distretto pistoiese ed altresì far emergere nuovi indirizzi di ricerca per la produzione alberi ed arbusti più rispondenti alle nuove tendenze della paesaggistica. Tutto ciò a riconoscimento di un settore che incide fortemente nella qualità della vita e incrocia tematiche quali ambiente, turismo, pianificazione territoriale, cultura.
La Manifestazione si svolgerà dal 28 GIUGNO al 1° LUGLIO 2007 con diversi eventi tra la Fattoria di Celle, il Palazzo Comunale e il Teatro Bolognini.

Secondo il Presidente della Provincia di Pistoia Presidente della Provincia di Pistoia, Gianfranco Venturi , “con Vestire il paesaggio Pistoia si propone, contando sul patrimonio di esperienze maturate dagli operatori pistoiese, in termini di produzioni altamente qualificate e competitive in ogni parte del mondo. Il senso del convegno è quello di fare di Pistoia il luogo dove nasce il design del verde, dove si viene per capire come si “vestono” i luoghi trasformandoli in paesaggio. Pistoia dunque come punto d’incontro della cultura del paesaggio che ha nel verde la sua componente fondamentale per la qualità della vita delle comunità e delle persone”
 

Modalità per pubblicare sul sito del Ministero dell’Economia

Si segnala la pubblicazione sulla GU n.141 del 20 giugno 2007 il decreto 11  giugno 2007 del Ministero dell’Economia  recante Modalità operative per la pubblicazione nel sito internet del Ministero dell’economia e delle finanze delle deliberazioni in materia di addizionale provinciale all’accisa sull’energia elettrica  (cfr. www.finanze.gov.it)
 
 

Primo rapporto Formez – CENSIS

Rappresentano una via di accesso facilitato ai servizi per l’impiego, soprattutto per quanto riguarda la prima accoglienza agli sportelli, il reperimento di materiale informativo e documentale sul mondo del lavoro a livello territoriale. Nel 56% dei casi si rivolgono a target di utenza specifici, ma sono ancora poco raggiungibili da altri siti (42%) e il 93% di essi non è collegato con la Borsa nazionale continua del lavoro, mentre il 90% non rimanda a banche dati regionali.

Sull’analisi e la condivisione di opportunità e criticità di un sistema “in progress”, quale emerge dall’analisi dei siti provinciali e regionali istituzionali dedicati al mondo del lavoro si focalizza il primo rapporto sui portali regionali e provinciali dei servizi per l’impiego, realizzato da Formez e Censis per disegnare lo “stato dell’arte” del sistema di e-governance del lavoro nei diversi sistemi regionali italiani.

L’indagine, condotta da novembre 2006 a febbraio 2007 nell’ambito del progetto “La governance dei servizi per l’impiego, una nuova opportunità per il sistema pubblico del lavoro – realizzato dal Formez su incarico del Dipartimento della Funzione Pubblica – ha analizzato i 106 portali provinciali ed i 20 portali regionali istituzionali dedicati al mondo del lavoro.

Mutuando la metodologia ARPA – L sviluppata da Rur-Censis per l’analisi dei siti web istituzionali della Pubblica Amministrazione, il metodo A.S.S.I. (Analisi dei Siti dei Servizi per l’Impiego) individua gli “oggetti di osservazione” indispensabili per valutare qualità e relazionalità dei siti dedicati al mondo del lavoro e delineare, a livello di singole regioni, un primo stato dell’arte relativo alla costruzione di un sistema interconnesso e cooperativo tra i diversi attori, pubblici e privati, coinvolti nella riforma dei servizi per l’impiego.

 

SU FEDERALISMO FISCALE EVITARE PASSI INDIETRO

(Adnkronos) – A due giorni dall’incontro che si e’ tenuto nella sede del ministero dell’Economia, durante il quale e’ stata presentata una versione del testo del disegno di legge delega in materia di federalismo fiscale, Leonardo Domenici e Fabio Melilli,
presidenti rispettivamente della Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (Anci) e dell’Unione delle Province Italiane (Upi), dichiarano “quel testo, gia’ in quella sede e’ stato giudicato come un buon punto di partenza’.

‘Nell’attesa riscrittura del testo -avvertono Domenici e Melilli- non si facciano passi indietro, eventualmente alterando la attuazione dell’articolo 119 della Costituzione o l’intero assetto istituzionale ridisegnato dal Titolo V della carta costituzionale”.

“Su questi temi – concludono Domenici e Melilli – siamo quindi certi che i ministeri coinvolti nella riscrittura del testo sappiano trovare una forte intesa fra loro, contando anche sul ruolo di coordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri” . (Asc/Pn/Adnkronos)


 

Melilli “Le Province non ostacolerranno l’avvio”

ADNKRONOS: “Dopo aver auspicato a lungo il federalismo fiscale nessuno di noi puo’ permettersi di non avviare questo procedimento per l’attuazione del Titolo V. Le Province non ostacolano il percorso di avvio del federalismo fiscale”. E’ quanto ha affermato il presidente dell’Unione Province Italiane (Upi), Fabio Melilli al termine del vertice al Ministero dell’Economia durante il quale e’ stato presentato un nuovo disegno di legge delega sul federalismo fiscale. Melilli ha tuttavia sottolineato: “Nel testo ci sono numerosissime contraddizioni. Ci soddisfa meno di quello presentato una settimana fa”.

Regioni, Province e Comuni non sono pienamente soddisfatte del nuovo testo di delega sul federalismo fiscale presentato oggi nel corso di un incontro al Ministero dell’Economia. Questo e’ l’esito del vertice che si e’ svolto tra una delegazione della conferenza delle Regioni e delle Province autonome, i rappresentati dell’Anci, dell’Upi e il ministro dell’Economia Tommaso Padoa-Schioppa per discutere il nuovo testo di disegno di legge delega sul federalismo fiscale che andra’ oggi in Consiglio dei ministri in prima lettura. Regioni ed autonomie avevano infatti in un incontro svoltosi la scorsa settimana chiesto delle modifiche e le parti si sono incontrate nuovamente oggi per trovare un accordo. Regioni ed enti locali tuttavia considerano il testo una base di partenza, che andra’ in Cdm oggi pomeriggio ma sul quale il confronto proseguira’ in conferenza unificata e, successivamente, durante la discussione parlamentare.  Infatti, Regioni ed enti locali nonostante non siano ancora soddisfatti dal testo presentato dal governo non vogliono interrompere il confronto e non intendono ostacolare l’avvio del federalismo fiscale.
(Sci/Ct/Adnkronos)

Zingoni “Così il Governo ci impedisce di investire”

“Il blocco dell’utilizzo degli avanzi di amministrazione, previsto dalle regole della finanziaria 2007, impedisce alle Province di investire 1 miliardo di euro”. E’ l’allarme lanciato da Maurizio Zingoni, componente dell’Ufficio di Presidenza dell’Upi. “Avremmo potuto spendere questi soldi per opere pubbliche, per la manutenzione o la costruzione di scuole per i nostri cittadini – sottolinea Zingoni – e invece dobbiamo vederci sottrarre risorse che sono nostre e che andranno a fare parte di questo ormai fantomatico ‘tesoretto’. Che, a quanto pare, non servirà ad altro che per tentare una ormai improbabile, ripresa di popolarità del Governo”.

 

 

 


 

SPECIALE ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI DI CONSIGLIO

E’ un numero speciale, tutto dedicato all’Assemblea Nazionale dei Presidenti di Consiglio Provinciale, quello on line da oggi.

Tra gli articoli, il saluto del Presidente della Camera, Fausto Bertinotti, una intervista al Presidente dell’Assemblea dei Presidenti di Consiglio UPI, Angelo Marotta e una intervista al Sottosegretario al Ministero delle Regioni e delle Autonomie locali, Pietro Colonnella.

 

 

Documenti allegati:

Melilli: “Tempi certi per la definizione di un percorso comune”

“Crediamo che sia necessario che la riduzione dei costi derivi da un patto che tutte le istituzioni fanno: ognuno deve fare la propria parte altrimenti si rischia di incidere solo su un livello, mentre il problema è di tutti”. Lo ha detto ai giornalisti il Presidente dell’Upi, Fabio Mellilli, uscendo ieri dal tavolo interistituzionale sui costi della politica al ministero degli Affari Regionali. “Abbiamo condiviso – ha spiegato Melilli all’Agenzia di stampa Ansa – un percorso, che ha dei tempi certi: entro 15 giorni si firma un patto istituzionale che dovrà contenere tempi certi e identificare le responsabilità di ciascuno. Da questo patto nascono strumenti giuridici diversi: il primo può essere quello del disegno di legge del governo e credo che debba esservi una definizione del momento di verifica del patto; non vorremmo infatti che questo momento vada di moda per un periodo e poi cada nel dimenticatoio. Credo sia nostro dovere fare in modo che vi sia una verifica dell’attuazione del patto. Saremo vigili perché quello che abbiamo scritto sia soggetto a verifica”.

Il calendario della edizione 2007

Presentata oggi a Roma, presso la sede dell’UPI di Piazza Cardelli,
la VI Edizione del Festival delle Province , quell’autentica rete italiana di cultura popolare, vetrina dei saperi di una penisola che ha saputo fare della diversità culturale un elemento strategico per il futuro.

“Le eccellenze della tradizione – ha detto Giuseppe Rinaldi, Coordinatore degli Assessori alla Cultura dell’Upi – si incontrano al Festival, un evento nel quale le Province si riconfermano come primi attori della promozione della cultura popolare. Una manifestazione – ha sottolineato poi – che unisce le comunità, che favorisce gli scambi, che consente di rimettere insieme i territori per aree culturali, a prescindere dai meri confini geografici” .
Anche per questo, nel corso degli anni sono aumentate le Province e le Istituzioni aderenti alla manifestazione fino a farne una prestigiosa rassegna di tutte quelle tradizioni che non vogliono perdersi, ma desiderano invece fortemente rinnovarsi e innovarsi con un dialogo continuo con il tempo e con le nuove generazioni.
 “Nel 2000 una ricerca metteva in evidenza” –  dichiara Valter Giuliano Presidente del Comitato Festival delle Province – “la difficoltà di valorizzare i “beni immateriali”. Partendo dalle Province, attente al territorio si è quindi costituito un SISTEMA DELLE TRADIZIONI DELLA CULTURA POPOLARE, poi patrocinio dell’Unesco.
Nel nostro Paese la cultura dei territori ha grande importanza. Il cartellone estivo, presentato oggi, precede quello autunnale, perché tutte le stagioni hanno le loro tradizioni, con i loro tempi e i loro ritmi. L’obiettivo è avere un Festival che si snodi lungo tutto il corso dell’anno, seguendo i ritmi della tradizione (Natale, Pasqua, Semina, Transumanza…)
Feste, momenti di musica troveranno ospitalità su tutta la Penisola, per dare vita ad una sola grande festa che VALORIZZI LA CULTURA VIVA E VERA sul territorio. Musicisti popolari, artisti che porteranno in giro il loro sapere, veri elementi di cultura essi stessi da salvaguardare. Valore umano e valore artistico dialogano con il territorio e, anche quest’anno, con le Università alla riscoperta della cultura popolare nell’ambito accademico. Tradizioni e giovani, storia e invenzione si incontrano in questo modo in maniera vivace, attiva e attuale”.

“Sono entusiasta di questa iniziativa – commenta Danielle Mazzonis sottosegretario per I Beni e le Attività Culturali – che si inserisce tra le iniziative per la valorizzazione dei “beni immateriali”. ALTA CULTURA, ALTA PARTECIPAZIONE e ALTO DIVERTIMENTO: dall’unione di questi tre elementi deriva il successo del Festival e la sua peculiare unicità. Al Ministero intendiamo manifestare il nostro appassionato interessa, pensando di organizzare una grande festa per il 29 settembre qui a Roma. Sarà la convergenza di culture dei beni immateriali e quasi un’ideale passeggiata tra i beni immateriali d’Italia. Questa è un’operazione che anticipo oggi in anteprima assoluta!”

“Sono sei anni infatti che lavoriamo a questo progetto, Provincia per Provincia, Comune per Comune – racconta Antonio Damasco, Direttore artistico del Comitato Festival delle Province -. Abbiamo iniziato a costruire un circuito nazionale. E’ il momento giusto per promuovere e fare emergere questo tipo di cultura con capacità scientifica e capacità di coinvolgimento del pubblico. Portiamo in giro i Testimoni della Cultura Popolare: si parte il 12 giugno a Chieri (Torino) per terminare a settembre in Sardegna. Una programmazione particolare che vuole mettere in relazione diverse culture e tradizioni di differenti territori. L’Hip hop dialoga con i nostri Testimoni per fare conoscere ai ragazzi le nostre tradizioni. Quest’anno si alterneranno sui palchi di ben diciotto località sparse sul territorio nazionale, grandi artisti di caratura internazionale, che daranno dimostrazione della loro capacità di re-interpretare, ad alti livelli, la cultura popolare.
Vi saranno alcuni tra i più importanti drammaturghi viventi, come Enzo Moscato e Ruggero Cappuccio; attori come Enrico Bonavera, Arlecchino d’Oro 2007 ed Roberto Herlitzka; e poi grandi compositori e musicisti come il premio Oscar Luis Bacalov ed il Maestro Sparagna; e naturalmente le squadre dei Testimoni della cultura popolare, premiate in questi anni. Il Festival è uno dei progetti: la forza di questa rete è LA COMUNICAZIONE TRA LE CULTURE CHE STIAMO COSTRUENDO”.

L’Assessore alle Politiche Culturali della Provincia di Roma, Vincenzo Vita esprime con queste parole il proprio consenso al Festival: “E’ un iniziativa che si sta rivelando di grandissimo interesse. I temi sono di grande portata, in primo luogo per le Province e quindi per i Comuni e tutti territori coinvolti. Le Province hanno l’opportunità di diventare ESEMPIO DI CONTEMPORANEITA’, DI MODERNITA’, trasformandosi in una rete. Ed è il concetto DI RETE CHE E’ IMPORTANTE PER QUESTO PROGETTO. Le culture popolari non sono culture di serie B. Bisogna smettere di immaginare una divisione tra cultura popolare e cultura “alta”, oggi più che mai desueta. Le culture popolari sono punti di riferimento e la linfa fondamentale per la contemporaneità. Per questo il Festival deve essere considerato una grande iniziativa: occuparci delle tradizioni, valorizzandole “nell’era di internet”  significa fare un servizio pubblico. Rimettere in circolo valori e patrimoni culturali che altrimenti resterebbero ingiustamente emarginati”.

IN ALLEGATO CALENDARIO DEL FESTIVAL

 

Documenti allegati:

SEMPLIFICARE PER RIDURRE I COSTI

“Ringraziamo la Commissione Affari Costituzionali del Senato per avere avviato tempestivamente la discussione sulla Carta delle Autonomie, e invitiamo il Parlamento a fare in fretta, perché il Paese non può più permettersi di tardare sull’attuazione della riforma della Costituzione”. Lo hanno detto Bruno Marziano, Vice Presidente dell’Upi e Presidente della Provincia di Siracusa, e Maurizio Zingoni, Componente dell’Ufficio di Presidenza dell’Upi, intervenendo all’audizione alla Commissione Affari Costituzionali del Senato sulla Carta delle Autonomie locali.
“Il testo – ha ricordato il Vicepresidente Marziano – arriva in Parlamento dopo una lunga riflessione che ha visto protagonisti Regioni, Province, Comuni e Governo. Quello che poniamo oggi con forza è la necessità di arrivare alla individuazione uniforme delle funzioni fondamentali delle Province. Questo permetterà ai cittadini e alle imprese di avere un quadro certo su quali siano i compiti di chi li amministra su tutto il territorio nazionale. Per questo chiediamo che questa definizione sia uniforme e riguardi anche i Comuni e le Province delle Regioni a statuto speciale. Ci auguriamo che su questo tema la Commissione possa avviare una seria riflessione”. 
“Il taglio dei costi della politica – ha aggiunto Zingoni – passa dalla semplificazione e dalla riorganizzazione di tutti i livelli amministrativi. E’ solo riportando in capo alle  Province le funzioni di area vasta che oggi sono frammentate impropriamente tra una moltitudine di soggetti che agiscono sul territorio, che si riusciranno ad operare quelle economie di scala necessarie per razionalizzare la spesa e ridurre gli sprechi”. Il riferimento dell’Upi è alle varie sovrastrutture come le Comunità montane, gli Ato, i Consorzi di Bonifica, i Bim, gli Enti Parco, etc..
Zingoni e Marziano hanno poi sottolineato ai Senatori la questione del limite di mandato e delle normative sulla ineleggibilità e incompatibilità. “Questa è l’occasione giusta – hanno detto – per risolvere le incongruenze e le iniquità esistenti nella normativa”.

Infine l’Upi ha chiesto alla Commissione di aprire la discussione sul tema del riequilibrio dei poteri tra Giunte e Consigli in modo da potere individuare gli strumenti necessari a consentire la piena valorizzazione delle Assemblee elettive. 

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