Categoria: Varie

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Coinvolte istituzioni, forze dell’ordine, operatori sociali e sanitari.

E’ stato messo a punto, nel corso di una riunione operativa convocata dall’assessore alle Attività produttive della Provincia di Palermo Salvatore Cianciolo, il progetto pilota sulla sicurezza stradale rivolto agli studenti delle scuole superiori,  ai giovani che frequentano le discoteche e ai conducenti già abilitati. Un programma che coinvolge sette Province dell’Isola (Palermo capofila, Catania, Messina, Trapani, Caltanissetta, Agrigento e Ragusa), l’Unasca ( Unione nazionale autoscuole e studi di consulenza automobilistica), Confedertaii, Polizia stradale, Carabinieri, Adiconsum, Regione, Ufficio scolastico regionale, operatori di strutture sanitarie e associazioni di imprese di danza e spettacolo, finalizzato alla campagna di educazione stradale e prevenzione degli incidenti. Nell’ambito scolastico i ragazzi prenderanno parte anche a corsi di educazione alla legalità per comprendere e praticare valori etici e civili, analizzare i rischi dell’uso di alcool e droghe e sviluppare il senso di responsabilità.  Mentre nell’ambiente extrascolastico saranno previste, tra l’altro, azioni dimostrative di Polizia,Carabinieri e operatori sociali  nelle discoteche più frequentate, con la distribuzione di materiale informativo e mesaggi da lanciare durante le serate in discoteca che richiamano la campagna di educazione stradale. “ Per la prima volta – ha sottolineato l’assessore Cianciolo – siamo riusciti a riunire attorno al tavolo i 17 partner del progetto che potranno fornire ulteriori suggerimenti prima dell’avvio ufficiale del progetto a fine maggio in un “Campus della legalità”.

La radiografia della pratica sportiva in Italia stilata dal Sole-24Ore

La provincia di Ravenna è terza, dietro quelle di Trento e di Udine, nella classifica delle aree con la più alta diffusione dello sport nel nostro Paese.

Il risultato scarturisce da un’indagine, apparsa questa mattina sul Sole-24Ore, basata su 36 fattori. Ma sono soprattutto tre i fattori che misurano il benessere sportivo delle province italiane: il numero delle società sportive, il numero dei tesserati e le performance, riferite alle società, che tengono conto della partecipazione ai campionati negli sport di squadra e delle classifiche societarie negli sport individuali.

L’assessore provinciale allo sport, Massimo Ricci Maccarini, ha accolto la notizia con viva soddisfazione: “Il risultato che la provincia di Ravenna ha ottenuto nella classifica del Sole 24 ore sulla diffusione dello sport, il terzo posto dietro Trento e Udine, è un segno dell’alto livello di qualità della vita che è stato raggiunto in questo territorio. Lo sport infatti non è solo attività agonistica, che comunque in questo territorio può contare su molti campioni, ma anche collante sociale e opportunità per stare insieme, soprattutto per i giovani, che hanno l’occasione di imparare a confrontarsi in maniera sana, sportiva appunto, con gli altri e capire il valore dell’impegno personale e quotidiano per raggiungere i risultati migliori. La soddisfazione di un ente come la Provincia, che impegna risorse importanti per sostenere o sport, è grande soprattutto se si considera la graduatoria del rapporto fra sport e bambini: in questa ci classifichiamo al primo posto assoluto in Italia, sia per il numero di strutture che per quello dei tesserati”.

 

 

 

 

“Le norme rischiano di bloccare gli investimenti di Comuni e Province”

L’applicazione delle nuove norme del patto di stabilità interno fondato sul miglioramento dei saldi, previste dalla finanziaria 2007, sta creando forti difficoltà ai Comuni e alle Province.
Lo sottolineano il Presidente dell’Anci, Leonardo Domenici, e il Presidente dell’Upi, Fabio Melilli, in una lettera indirizzata ai Ministri Amato, Lanzillotta e Padoa Schioppa, nella quale, dopo avere indicato le criticità, chiedono di verificare la possibilità di correggere e migliorare le regole del patto di stabilità interno “in modo da non pregiudicare la realizzazione degli investimenti sul territorio salvaguardando la partecipazione responsabile degli enti locali alle politiche economiche del Paese”. Una verifica per la quale Anci e Upi chiedono la convocazione di una riunione straordinaria della Conferenza Stato-Città – Autonomie locali. 
Quanto alle difficoltà incontrate, a destare i maggiori problemi, scrivono i Presidenti, è l’esclusione degli avanzi dalle entrate del saldo, che rende di fatto inutilizzabili queste risorse. Il rischio è che il rispetto del patto di stabilità interno incentrato sui saldi, insieme all’ impossibilità di utilizzare le risorse anche solo per garantire alcune categorie di interventi, come la messa in sicurezza delle scuole, determini la paralisi delle politiche di sviluppo, soprattutto in quegli enti che hanno un grado di indebitamento modesto.  Infatti, paradossalmente, gli enti che nel passato hanno contratto mutui, anche in percentuale rilevante, hanno per il 2007 un ulteriore spazio di indebitamento mentre, al contrario, i Comuni e le Province che negli anni passati hanno contratto gli investimenti si trovano ora a dover limitare eventuali programmi di sviluppo attraverso il ricorso al debito.
Inoltre – aggiungono i Presidenti nella lettera –  per molti enti è impossibile rispettare la norma che impone sia il raggiungimento dell’obiettivo di miglioramento da parte del singolo ente e sia il rispetto del pareggio di bilancio in sede preventiva.
A questo si aggiunge che gli enti locali devono far fronte alle opere già avviate ed ai relativi stati di avanzamento dei lavori, che rappresentano un impegno finanziario non rinviabile, ma anche una pesante ipoteca per il raggiungimento dell’obiettivo programmatico di cassa. Questo crea gravi difficoltà soprattutto quando si verifica uno sfasamento temporale tra cassa e competenza.
Sul versante delle entrate, poi, è stato posto un ulteriore vincolo rappresentato dal computo dei trasferimenti statali che non consente agli enti locali di poter utilizzare anche i residui attivi.

 


 

L’Elenco dei corsi realizzati grazie al Progetto comunitario R.A.I.L.

Continuano le attività di Rail sul territorio della Provincia di Pistoia: nel testo allegato, tutte le informazioni sui corsi di italiano, di base e avanzati, per cittadini stranieri, presenti nella provincia in italiano, inglese, francese, albanese e rumeno. 

Il progetto Rail (Rete Inserimento Lavorativo Fasce Deboli, finanziato nell’ambito del programma Equal della Comunità Europea) a Pistoia ha creato una rete di soggetti, coordinati dall’Assessorato al lavoro della Provincia, che gestiscono nuovi servizi per cittadini immigrati e alcune attività per cittadini con disabilità.

Nell’ambito delle attività rivolte ai cittadini immigrati è stata recentemente svolta una ricerca che ha individuato su tutto il territorio provinciale i soggetti che svolgevano corsi di italiano per stranieri. Una volta individuati è stato realizzato un volantino con tutte le informazioni necessarie per i contatti, tradotte in italiano, francese, inglese, albanese, rumeno. Il volantino è ora in distribuzione nei luoghi pubblici ed è un modo per avvicinare la popolazione straniera per poi portarla a conoscenza anche degli altri servizi di Rail che riguardano l’incrocio della domanda – offerta lavoro e la ricerca della casa. Frequentare un corso di italiano significa anche agevolare un inserimento partecipato e attivo nella società, che è la finalità principale di R.a.i.l., tramite la sua attività, che prevede anche momenti di aggregazione proprio per creare una rete sociale, di amicizia e reciproca conoscenza, oltre che una organizzazione per le esigenze pratiche.

Inoltre R.a.i.l., per i cittadini con disabilità , sta seguendo la realizzazione di un laboratorio di domotica all’interno dello spazio “Fabbrica delle Emozioni” (via  Antonelli 305 ex Officina Camposampiero), dove possano essere svolti dei corsi per sviluppare la loro autonomia in diverse situazioni.

Per tutti questi motivi lo slogan di Rail è: “ Progetto Rail: dall’Unione Europea una rete per nuove opportunità di lavoro per cittadini immigrati e cittadini con disabilità”.

Il gruppo di lavoro di Rail a Pistoia è formato da: Provincia di Pistoia Assessorato al lavoro, Ascom servizi, Servindustria, IAL Toscana, Sunia, Sophia, Consorzio Platform, TVL, ISTI-CNR, Controradio e da una serie di altri soggetti detti di rete,tra cui molte associazioni di immigrati,  che hanno aderito alle finalità del progetto e stanno contribuendo alla sua diffusione sul territorio.

Per informazioni su progetto RAIL a Pistoia:

Dott.ssa Anna Pesce via Tripoli 19 tel. 0573 – 966441 Dipartimento istruzione, formazione, lavoro, cultura e personale.

Tutte le altre informazioni, sono sul sito internet della Provincia

 

Documenti allegati:

Gli avvisi CNIPA per le Autonomie locali

Il Cnipa ha reso disponibile un servizio di supporto per tutte le Amministrazioni impegnate in progetti di ALI (Alleanze Locali per l’Innovazione) o di Riuso, in risposta ai rispettivi Avvisi emessi dal Cnipa stesso lo scorso febbraio febbraio. 

L’Avviso per il cofinanziamento di progetti proposti dalle Alleanze Locali per l’Innovazione (ALI)  ha come obiettivo quello di garantire ai piccoli Comuni la piena partecipazione ai processi di innovazione della PA, per mezzo di organismi di cooperazione intercomunale finalizzati alla gestione associata di sistemi informativi, infrastrutture e servizi in ambito ICT. L’Avviso si rivolge alle ALI selezionate dal CNIPA, a seguito dell’Avviso del 13 settembre 2005. Le Ali dovranno consentire di ottenere effettivi miglioramenti nell’erogazione dei servizi, nelle economie di gestione delle ICT ed in una semplificazione sostanziale dei rapporti tra i piccoli Comuni e le altre PA. Sul sito Cnipa  è disponibile tutta la modulistica per partecipare, oltre all’elenco dei CST ammessi alla presentazione dei progetti. È inoltre attivo un servizio di help desk ([email protected]) per il supporto nella redazione dei progetti.

Il finanziamento totale disponibile è di 13,5 milioni di euro. La scadenza per l’invio dei progetti è fissata alle ore 12 del 20 luglio 2007.


L’Avviso per la presentazione dei progetti di riuso  ha come obiettivo di favorire la diffusione, tra le Autonomie locali, di soluzioni innovative riguardanti i processi amministrativi e i servizi di e-Government. L’iniziativa consente di cofinanziare progetti per il trasferimento di “soluzioni” di e-government, già realizzate e in esercizio, dalle Amministrazioni che le hanno implementate ad aggregazioni di Amministrazioni interessate a riusarle. È disponibile un catalogo  tramite il quale le Amministrazioni cedenti possono candidare le proprie soluzioni al riuso e le Amministrazioni interessate a riusare possono ricercare  quelle di proprio interesse. Il Cnipa ha pubblicato la modulistica e le Linee guida  per la predisposizione dei progetti ed ha inoltre attivato un servizio di help desk ([email protected]) per il supporto nella redazione dei progetti.

Il finanziamento totale disponibile è di 60 milioni di euro. La scadenza per l’invio dei progetti è fissata alle ore 12 del 30 luglio 2007.

Zingoni: “Scarsa consultazione con le Autonomie locali”

P.I.: COMITATO DI SETTORE; GABBIANELLI, POSTE PREMESSE PER RINNOVI CONTRATTUALI

Preso atto favorevolmente della macrodirettiva della Funzione Pubblica

“Il Comitato di Settore del comparto Regioni ed Autonomie locali ha preso atto favorevolmente della macrodirettiva (documento sulle linee generali e sulle priorita’ dei rinnovi contrattuali per il quadriennio normativo 2006-2009) del Dipartimento della Funzione Pubblica’’.
E’ quanto dichiara Giancarlo Gabbianelli, Sindaco di Viterbo e Presidente del Comitato di Settore stesso.
‘’Con questo atto – aggiunge – si pongono e premesse per dare avvio alla stagione dei prossimi rinnovi contrattuali, rinnovi che auspico possano avvenire in tempi rapidi’’.

Sul tema è intervenuto anche Maurizio Zingoni, reposnabile Upi delle politche per il personale. “Riteniamo importante e prioritario procedere al rinnovo dei contratti del Pubblico impiego – ha detto –  tuttavia, per la delicatezza dei temi, per le ripercussioni che avrà sul Paese e sulla vita di centinaia di cittadini, questo documento avrebbe meritato un approfondimento maggiore tra tutte le istituzioni, Governo, Regioni, Province e Comuni, e non di essere liquidato così in fretta dal Governo, senza una preventiva consultazione”.

Appello a Govenro, Regione Toscana e ANAS per la strada statale 12

La Giunta provinciale di Pistoia, con una delibera approvata all’unanimità interviene sui problemi della strada statale S. S. 12 dell’Abetone e del Brennero, colpita nei giorni scorsi da frane, rivolgendosi al Ministero delle Infrastrutture, alla Regione Toscana, all’Anas e rappresentanti locali del Governo.

Nel testo la Giunta sottolinea che la strada statale, attraversando per circa 27 km il territorio montano, di fatto costituisce l’unica infrastruttura viaria capace di garantire la mobilità nei Comuni di Abetone, Cutigliano e Piteglio con Modena e Pistoia. La strada svolge pertanto una funzione fondamentale per tali realtà territoriali, che rappresentano un insostituibile motore per lo sviluppo dell’intera montagna pistoiese ed una eccellenza per la provincia di Pistoia e la stessa Regione Toscana.

La Giunta ricorda inoltre l’importanza per il territorio del comprensorio sciistico di Abetone e Cutigliano  (dotato di circa  60 Km. di piste, di numerosi e moderni impianti, recentemente rinnovati con investimenti per circa 31 milioni di Euro, cofinanziati con fondi pubblici per circa 10 milioni di euro) che nell’ultima stagione sciistica 2005-2006 ha registrato oltre 5 milioni di passaggi agli impianti di risalita.
E prosegue, passando dal turismo invernale, a quello estivo, che registra numerose presenze in virtù di un ambiente dotato di verde, percorsi trekking, varie attività sportive, manifestazioni ed eventi, accanto alle insediate imprese agricole, forestali, artigianali che contribuiscono all’occupazione ed al reddito dell’intera montagna pistoiese.
La Giunta, mentre si rende disponibile nell’ambito dei propri mezzi, delle proprie competenze e risorse a concorrere attivamente alle soluzioni che saranno individuate dai soggetti preposti, chiede dunque all’Anas di provvedere con urgenza alla realizzazione degli interventi prioritari con i mezzi a propria disposizione ed a quantificare, di concerto con gli enti locali, le risorse necessarie per un adeguamento strutturale della SS 12 nel tratto dove si sono verificati gli episodi franosi, al Ministero delle Infrastrutture di prevedere uno specifico stanziamento volto a finanziare gli interventi relativi e alla Regione Toscana di sostenere con le modalità ritenute opportune e nelle sedi appropriate la necessità  e l’urgenza della messa in sicurezza della SS 12 nel territorio della provincia di Pistoia.
La Giunta fa infine appello ai Parlamentari, ai Consiglieri Regionali ed ai rappresentanti del Governo in sede locale affinché vengano assunte tutte le iniziative utili volte a favorire la positiva soluzione dei citati problemi aperti, in considerazione della ricordata esigenza primaria di una adeguata funzionalità di tale arteria per il territorio provinciale e non solo per esso.    

E’ pertanto necessario ed urgente, conclude la Giunta, intervenire su tale arteria in modo strutturale, eliminando le fonti di pericolo per i dissesti idrogeologici, ma anche intervenendo per garantire maggiore sicurezza nei centri abitati attraversati.
In questo senso ricorda che la messa in sicurezza del tratto oggetto dei movimenti franosi risulta essenziale anche ai fini del potenziamento della S.S. 12 mediante la variante di valico di Abetone, obiettivo già a suo tempo inserito negli accordi tra Regione Toscana e Governo, ancora inapplicati, e la cui priorità viene ribadita nel PASL (Patto per lo sviluppo locale) sottoscritto lo scorso 11 aprile tra la Provincia di Pistoia e la Regione Toscana.



 

Con il Direttivo Upi di Rimini e tante notizie dalle Province

E’ uscito il numero di Aprile del Notiziario Upi.

In primo piano, l’intervento del Ministro delle Regioni e delle Autonomie locali, Linda Lanzillotta, al Consiglio Direttivo dell’Upi che si è svolto all’EuroPA di Rimini.

Inoltre, la “Cooperazione decentrata e le Province“, in una ricerca promossa dall’Upi, finanziata dal Ministero degli Esteri e realizzata da Tecla e dal CeSPI; un convegno Upi Unioncamere sul marketing territoriale e il turismo; la “Dichiarazione di Roma” siglata dal Comitato delle Regioni, durante le celebrazioni del 50° anniversario del Trattato di Roma.

 

Documenti allegati:

Di Palma”Innovare la PA per offrire servizi più efficienti”

“Con la firma del Memorandum su lavoro pubblico e la riorganizzazione delle Amministrazioni pubbliche- afferma Riccardo Di Palma presidente della Provincia di Napoli che ha partecipato, per l’Unione delle Province d’Italia alla sottoscrizione a Palazzo Chigi del Memorandum-  abbiamo compiuto un passo avanti perché è la prima volta che tutte le istituzioni della Repubblica- Governo, Regioni, Province e Comuni- sono state  coinvolte in un rapporto paritario. In un  ambito importante come quello che detta le premesse per un rinnovo di tutta la P.A.” 

“Le province condividono – ha affermato Di Palma- la necessità di creare condizioni di misurabilità e incentivazione della qualità dei servizi e delle funzioni pubbliche, valorizzando, nel contempo, le professionalità dei lavoratori pubblici e rafforzando le motivazioni della dirigenza”

“Infine- ha detto ancora Di Palma- si avvia una fase di stabilizzazione del lavoro precario nella Pubblica Amministrazione”


 

Melilli “Passi avanti, ma il lavoro è ancora molto”

“Abbiamo colto la volontà di dare attuazione al federalismo fiscale, ma i testo che ci è stato presentato è complesso, forse troppo per una legge delega, e debole per il sistema delle Autonomie loclai, che ha una particolarità che non mi pare venga colta a pieno”. Lo ha dichiarato ai gironalisti il Presidente dell’Upi, Fabio Melilli, al termine dell’incontro nel quale il Ministro Lanzillotta e il ViceMinsitro Visco hanno presnetato a Regioni e Autonomie locali una prima bozza di proposta sul federalismo fiscale.  Melilli ha ribadito alla stampa come “l’attuazione del federalismo fiscale deve essere anche l’occasione per una semplificazione dei tributi e  per far capire ai cittadini chi impone le tasse. Per questos erve una semplificazione del sistema tributario, oggi farraginoso”. Quanto ai tempi, il Presidente ha riferito che il Governo vorrebbe chiudere entro la fine di aprile, ma ha detto ai giornalisti  “il lavoro da compiere è ancora molto e la fretta è spesso cattiva consigliera”. Melilli ha poi annunciato la volontà espressa da Regioni, Province e Comuni di predisporre un documento untiario per dare un contributo alla delega sul federalismo fiscale.

Promozione delle destinazioni del turismo sostenibile

La Commissione Europea, allo scopo di attirare l’attenzione sulla ricchezza e la varietà delle destinazioni turistiche europee e promuovere quelle destinazioni dove gli obiettivi di crescita economica sono in sintonia con la sostenibilità sociale, culturale ed ambientale del turismo ha lanciato il progetto “Destinazioni europee di eccellenza”.
L’idea della Commissione è quella di selezionare ogni anno una destinazione per ciascuno Stato membro da proporre come esempio di buone prassi per il turismo sostenibile. Di volta in volta potranno essere individuati temi diversi (es. eccellenza nella promozione del patrimonio storico e culturale, dimensione ambientale, accessibilità, attenzione ai prodotti locali e all’artigianato ecc.) sulla base di una serie di criteri da concordare d’intesa con gli Stati membri.

Con questa iniziativa la Commissione si propone di:
· rafforzare la visibilità delle destinazioni turistiche europee;
· sensibilizzare sulla diversità e la qualità del turismo europeo;
· promuovere tutte le regioni europee;
· favorire la decongestione e la destagionalizzazione dei flussi turistici;
· creare una piattaforma di scambi delle migliori esperienze;
· promuovere la creazione di reti tra le destinazioni prescelte;
· stimolare altre destinazioni nella scelta di modelli di sviluppo sostenibile.

Per il 2007 è stato scelto il tema “Destinazioni rurali emergenti”
Ciascuno Stato membro, attraverso un procedimento di selezione nazionale, potrà proporre una destinazione, che insieme a quelle proposte dagli altri Stati avrà un riconoscimento ufficiale da parte della Commissione in occasione del Forum europeo del Turismo, che si terrà in Portogallo a fine ottobre 2007.
Si tratta di un riconoscimento simbolico, che non implica forme di finanziamento, ma che è finalizzato a valorizzare e mettere in rete le destinazioni scelte nei diversi Paesi a livello europeo.

Le procedure di selezione dovranno tener conto di una serie di criteri generali:
– la destinazione deve aver implementato negli ultimi tre anni la promozione dell’offerta turistica locale attraverso la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale;
– la destinazione deve essere inclusa nelle aree rurali coperte dai Programmi 2000-2006 (obiettivi 1 e 2) dei Fondi Strutturali o dai Programmi di Sviluppo Rurale 2000-2006;
– la destinazione deve aver adottato un approccio generale nella gestione della propria offerta turistica, in modo tale da assicurare una sostenibilità sociale, culturale e ambientale.

L’Italia, attraverso il Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha presentato la propria proposta, selezionata dalla Commissione Europea, e che prevede la collaborazione con la Regione Abruzzo (coordinamento regionale per il Turismo), l’UPI – Unione delle Province d’Italia, l’ANCI – Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, l’UNCEM – Unione Nazionale Comuni, Comunità, Enti montani, nonché il supporto tecnico di Promuovi Italia.
Un Comitato Nazionale di Valutazione è stato istituito presso il Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che procederà alla selezione di almeno una destinazione per Regione. Le destinazioni prescelte saranno presentate ufficialmente con un evento ad hoc a livello nazionale, mentre la destinazione che risulterà la migliore rispondente ai criteri nazionali ed europei sarà scelta entro luglio e segnalata alla Commissione Europea.

 

Villani “Bisogna evitare di frammentare le risorse”

“La crescita del turismo in Italia è frenata da un eccesso di parcellizzazione delle risorse”. Lo ha detto il Presidente della Provincia di Salerno e responsabile Upi turismo, Angelo Villani, intervenendo al salone EuroP.A. in corso a Rimini, ad un convegno Upi Uniocamere sul marketing territoriale e turismo.
“In Italia – ha detto – tutti si occupano di Turismo: dallo Stato, alle Regioni, alle Province, ai Comuni, alle Camere di Commercio e oltre. Non tutte le Regioni, poi, hanno delegato in modo uniforme le competenze sul turismo sul territorio, con il risultato che oggi, nel Paese, ci sono profonde differenze da territorio a territorio. Questo sistema estremamente frammentato non consente di mirare l’utilizzo delle risorse verso progetti di ampio respiro. I fondi vengono parcellizzati in una miriade di microeventi, senza una vera politica di sistema, a tutto danno del brand “Italia”. C’è bisogno di ristabilire una vera governance – ha concluso Villani – e credo che, e la stessa Carta delle Autonomie appena varata dal Governo lo conferma, questa funzione spetti alle Province, che sono le istituzioni di governo del territorio e per questo possono gestire al meglio la rete degli interventi in maniera coordinata e coerente, evitando inutili sovrapposizioni”.
A conferma della necessità di un disegno unitario, l’esempio della Regione Lazio, portato dall’Assessore al turismo della Provincia di Rieti, Giuseppe Rinaldi. “Grazie ad un accordo tra la Regione, le cinque Province del Lazio il Comune di Roma e l’Unioncamere – ha detto l’Assessore – siamo riusciti, primi in Italia, ad istituire l’Agenzia Regionale per il Turismo, uno strumento unitario dove convergono idee e risorse per programmare gli interventi di promozione del Lazio nella sua complessità. Un modo per evitare la frammentazione per consentire di rilanciare un territorio che, dal punto di vista turistico, continua ad essere ancora troppo poco noto, anche per la presenza della Capitale che, ovviamente, attira a sé maggiori flussi turistici e risorse economiche”.

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