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Firmato il patto tra MiBAC ed Enti locali

È stato firmato al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Patto per le attività culturali di spettacolo tra il Ministro Francesco Rutelli, il Presidente della Conferenza Stato-Regioni Vasco Errani, il Presidente dell’Anci Leonardo Domenici e il Presidente dell’Upi Fabio Melilli.

Il patto attua la norma della Finanziaria che prevede lo stanziamento di 20 milioni di euro nei prossimi tre anni per la creazione di un Fondo per l’attuazione di accordi di cofinanziamento tra lo Stato e le autonomie locali, finalizzato a interventi in materia di attività culturali.

Con la sottoscrizione del patto viene definita la “cornice” di lavoro entro la quale individuare finalità e obiettivi comuni nella costruzione di accordi programmatici.

 “I principi di base sono la co-progettazione e il co-finanziamento – ha spiegato il Sottosegretario Elena Montecchi che ha coordinato il gruppo di lavoro Ministero-Regioni-Autonomie locali – in una prospettiva di collaborazione tra lo Stato e le autonomie locali per garantire un aumento delle offerte culturali e per fornire anche nuove opportunità agli artisti più giovani e ai nuovi talenti”. “Il nostro impegno è rivolto – ha aggiunto il Sottosegretario – ad una valorizzazione del protagonismo di Comuni e Province in un quadro generale di concertazione”.

“La firma del patto è un esempio  di come si possano realizzare azioni concrete di governance in  settori importanti della vita culturale del Paese, come quello dello spettacolo”, ha dichiarato il Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani. “Le Regioni di concerto con gli enti locali intendono partire da questo accordo per garantire la necessaria sinergia con il governo per la promozione dello spettacolo. Un settore quest’ultimo – ha aggiunto Errani – che all’interno delle politiche culturali del Paese, dovrebbe essere, anche sul piano dell’identità culturale, uno strumento di crescita individuale e di coesione sociale e che rappresenta al tempo stesso uno dei riferimenti nello sviluppo sociale ed economico del paese”.

“Si tratta di un avvenimento importante – dice il Presidente dell’Anci Leonardo Domenici – che segna una svolta nei rapporti tra lo Stato e le autonomie, dopo anni di divisioni e conflittualità, conseguenti a una diversa interpretazione delle disposizioni del nuovo titolo V della Costituzione in materia di spettacolo”.

Fabio Melilli, Presidente dell’Upi, afferma: “Con il Patto si inaugura un nuovo approccio, basato sul principio della collaborazione e della ‘programmazione concertata’ tra le varie Istituzioni, che pensiamo sia il più indicato per perseguire il rilancio strategico del settore dello spettacolo”.

 

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Ddl approvato in Consiglio dei Ministri

In allegato la scheda di sintesi del Provvedimento.

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“Province più forti e funzionali per il Paese”

“Con l’approvazione della delega sul Codice delle Autonomie locali, il Governo da il via alla grande  stagione di riforme, dando nuova forza alle Province e rendendole ancora più capaci di rispondere alle esigenze del Paese” . Lo dichiara Fabio Melilli, Presidente dell’Upi, che sottolinea come questo fosse “un provvedimento fortemente atteso, che porterà ad una riorganizzazione dei livelli di governo intorno alle istituzioni più vicine ai cittadini e ai territori, Comuni e Province, rafforzandone ruoli e funzioni”.
Le Province – aggiunge Melilli – vengono confermate come unico ente di governo di area vasta. A loro si assegna la competenza esclusiva nei compiti e funzioni di “area vasta”: programmazione e coordinamento di attività e servizi attinenti il governo e la gestione del territorio; regolazione dei servizi a rete con il conseguente snellimento degli attuali organismi, come gli Ato. Grazie all’individuazione delle funzioni fondamentali di Comuni e Province, poi,  sarà possibile distinguere con chiarezza il ruolo di ogni livello di governo: una opera di razionalizzazione che consentirà ai cittadini e alle imprese di avere un quadro certo delle responsabilità, e potrà mettere fine a quelle sovrapposizioni che troppo spesso sono la causa primaria di inefficienze e lungaggini della pubblica amministrazione.
 Fondamentale è la norma sull’ordinamento di Roma Capitale, che consentirà finalmente alla capitale del Paese di avere strumenti e risorse adeguate al proprio ruolo.
Quanto alle Città metropolitane , trovo positivo che si sia scelto la strada di non definire un modello unico, ma invece di prevedere schemi differenziati a seconda dei territori. Una richiesta che come Upi avevamo avanzato, perché tiene conto delle variabili economiche, sociali e geografiche delle realtà su cui le aree metropolitane individuate si trovano ad insistere.
Determinante è stato l’avere assicurato a questo sistema di governo una dimensione territoriale tendenzialmente coincidente con  quella della Provincia.
Quanto alla norma che prevede le revisioni dei confini territoriali delle attuali  Province, il tema andrà approfondito sui territori con i Comuni , con le Province e con le popolazioni interessate.
Piuttosto, resta prioritaria l’eliminazione di tutti gli enti intermedi, che si frappongono fra Comuni e Province e che oggi rappresentano il vero luogo di dispersione delle risorse, e determinano confusione nelle responsabilità e incertezza per i cittadini e le  imprese”. 

Ogni giorno dalle 9,00 la selezione delle notizie più importanti.

E’ ON LINE IL NUOVO SERVIZIO DI RASSEGNA STAMPA CHE L’UPI METTE A DISPOSIZIONE DELLE PROVINCE.

Per accedervi, è sufficiente cliccare sul banner “Rassegna stampa by Asca” presente nella colonna di sinistra della home page del sito, e si ha accesso immediato e gratuito al servizio.

La Rassegna stampa, ultima delle iniziative che l’Upi ha avviato quest’anno per sostenere le Province nel settore media e comunicazione, è disponibile ogni giono a partire dalle ore 9,00 circa. 

Il srevizio è realizzato attraverso la selezione delle notizie di portata nazionale di maggiore interesse legati alle amministrazioni presenti su quotidiani e periodici nazionali . 
Politica, ambiente, territorio, lavoro, cultura, politica europea, sviluppo economico, riforma della Pa e nuove tecnologie: sono solo alcuni dei temi su cui vengono tratti gli articoli più interessanti di giornali e periodici.

L’intento dell’Upi è di fornire a tutte le Province la possibilità di avere un quadro nazionale delle notizie presenti sui media, così da potere disporre di una visione d’insieme quanto ai temi all’ordine del giorno.

La rassegna può essere consultata, scaricata, salvata come file, o stampata, ed è inoltre possibile svolgere ricerche temporali per temi o per parole chiave.

La pubblicazione della Provinica di Pesaro e Urbino per commemorare il 50° anniversario della tragedia.

La Provincia di Pesaro e Urbino, nell’ambito delle iniziative per la commemorazione del 50° anniversario della tragedia di Marcinelle, ha realizzato la pubblicazione “A 50 anni da Marcinelle”, curata dall’Ufficio Cooperazione Internazionale ed Emigrazione (con il patrocinio del Ministero Affari esteri e della Regione Marche), che oltre a volere commemorare quel tragico avvenimento, ha lo scopo di farlo conoscere alla collettività ed in particolar modo agli studenti del territorio provinciale.

La pubblicazione in forma cartacea, verrà inviata in allegato alla Rivista della Provincia a tutti i ciitadini della Provincia, emigrati rientrati in Italia e a quelli che ancora risiedono all’estero, nonché alle scuole di primo e secondo grado della provincia  ed  a chiunque ne faccia richiesta.

Info: Assessorato ai rapporti con concittadini all’estero della Provincia di Pesaro e Urbino

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Nel primo numero del 2007 un focus sulla programmazione 2007-13

Un focus sull’Europa che verrà. Questo il tema del primo numero del Notiziario Upi che apre il 2007.

Nel quindicinale, l’intervista al Vice Presidente della Commissione Europea, Franco Frattini, un colloquio con il Vice Presidente dell’Upi e del Comitato delle Regioni, Bruno Marziano , e tutti le informazioni sulla programmazione comunitaria 2007-2013.

Il notiziario è stato redatto grazie alla preziosa collaborazione dello Spazio Europa Upi Tecla, l’ufficio delle Province a Bruxelles (Rue du Commerce 124, 1000 – Bruxelles. Tel 0032 2 50 35 128 fax 0032 2 51 43 455 – www.tecla.org), che è a disposizione per ogni maggiore informazione.

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Un concorso rivolto alle amministrazioni pubbliche

L’Ente Regionale per la Comunicazione “Istituto Montecelio” e l’Associazione Italiana Pubblicitari Professionisti – TP, indicono la IX edizione del “Gran Premio Montecelio- TP per la Comunicazione Pubblica Locale”.
Il Gran Premio Montecelio- TP è rivolto alle amministrazioni pubbliche, alle organizzazioni ed ai consulenti pubblicitari, che hanno pianificato e realizzato, tra il 01 ottobre 2005 e il 31 dicembre 2006, iniziative di comunicazione di interesse collettivo, aventi lo scopo di promuovere prodotti e servizi pubblici, campagne educative o di informazione.

In allegato: la Scheda di presentazione; il Bando;  il Regolamento .



 

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Melilli:”Piena solidarietà dalle Province italiane”

“Voglio esprimere, a nome dell’Upi e delle Province italiane, la piena solidarietà ai sottosegretari Emidio e Antonangelo Casula per il gravissimo atto intimidatorio di cui sono stati bersaglio”.
Lo dichiara il Presidente dell’Upi, Fabio Melilli, che sottolinea la “piena condanna per una azione che, se non scoperta in tempo, avrebbe provocato lutti e perdite e aperto nuove dolorosissime ferite per il Paese. Sono certo che le forze dell’ordine e la magistratura sapranno trovare presto i responsabili di questo terribile attentato, che era destinato a colpire al cuore la nostra democrazia”.

Napolitano: “Più dialogo e più ascolto”

“Più dialogo, più ascolto reciproco, tra gli opposti schieramenti. Non abbracci confusi, ma nemmeno guerre come tra nemici piuttosto che polemiche tra avversari. E’ questo l’appello che ho rivolto e che continuo testardamente a rivolgere ai protagonisti della vita politica, interpretando, credo, il comune sentire dei cittadini. Quel che auspico è lo stesso clima consolidatosi, nella politica e nelle istituzioni, in grandi paesi democratici. E’ possibile che ci sia anche da noi, confido che ci si arriverà”.

Questo un brano del messagio di fine d’anno del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

Nel link trovate il documento completo.


 

“Pronti a fare nostra parte non solo su tagli”

Con questo Governo ‘il cambiamento e’ stato evidente: ci sono stati incontri, tecnici e politici, su molte questioni centrali’ anche se sulla finanziaria c’e’ ‘forte delusione’ per una manovra ”che penalizza le province in modo davvero eccessivo e sproporzionato, rispetto agli altri comparti della pubblica amministrazione locale’. Le Province sono ”un partner istituzione del Governo’ che non vogliono ”continuare ad essere chiamate in causa solo quando si tratta di tagliare risorse, restando poi esclusi dalla definizione delle strategie per lo sviluppo del Paese’.

In un’intervista all’ASCA, il presidente dell’Unione delle Province d’Italia (Upi) e presidente della Provincia di Rieti, Fabio Melilli, traccia un bilancio dell’anno che si sta per chiudere.

Che tipo di giudizio si sente di esprimere sul 2006? 

‘Credo che il 2006 debba essere considerato come un anno di passaggio, di transizione dal vecchio al nuovo, e per questo come un anno di riflessione e di studio del quale nel 2007 contiamo di cogliere importanti frutti’.

L’accordo sull’attuazione del Titolo V dimostra che i rapporti col sistema delle autonomie sono solidi?. E’ vero?

‘Direi di si’. Regioni Province e Comuni hanno dato una grande prova di maturita’ in questa vicenda. Abbiamo cercato le soluzioni migliori per il Paese, disegnando intorno a questa priorita’ i nuovi assetti istituzionali. Lo abbiamo fatto ragionando con una dialettica sempre corretta, super partes e attenta a cogliere i suggerimenti che sono venuti dalle diverse realta’, a prescindere dalle appartenenze politiche. E’ per questo che abbiamo raggiunto un accordo superiore anche alle aspettative. Il faro che deve guidare la nostra azione resta la creazione di un sistema di burocrazia pubblica piu’ snello, piu’ efficiente e meno costoso, per dare risposte alle imprese e ai cittadini, all’altezza di un grande Paese europeo’.

I rapporti col Governo sono migliorati rispetto a quelli con l’esecutivo Berlusconi?

”Con il Governo Berlusconi per la verita’ non c’erano molti rapporti. Il confronto con Regioni e Autonomie locali non era considerato necessario, ne’ tanto meno utile. Per cinque anni non abbiamo avuto il piacere di incontrare il Ministro dell’economia e ogni anno siamo stati informati della finanziaria attraverso i mezzi di comunicazione, perche’ prima dell’approvazione in Consiglio dei Ministri non ci si dava conto delle intenzioni, delle misure previste o dei numeri che sarebbero stati presentati. Con questo Governo il cambiamento e’ stato evidente: ci sono stati incontri, tecnici e politici, su molte questioni centrali, oltre che su due temi centrali come finanziaria e riforme. Abbiamo aperto tavoli per discutere di ambiente, di trasporti, di sviluppo, di Europa, di giovani, di servizi ai cittadini, che, sono certo, porteranno alla definizione di linee politiche condivise a tutti i livelli di governo: una cosa di cui questo Paese ha davvero bisogno, per ripartire con efficacia. Su alcune cose i risultati sono stati evidenti, penso al lunghissimo percorso che ha portato alla definizione del Codice delle Autonomie. Qui il confronto e’ stato serrato e si e’ riusciti a definire un testo largamente concordato tra Ministero dell’Interno, Ministero delle Regioni e delle Autonomie locali, Regioni, Province e Comuni. Un risultato che non era affatto scontato. Per altre, penso alla definizione della finanziaria, non nascondo invece la forte delusione per l’entita’ della manovra che penalizza le province in modo davvero eccessivo e sproporzionato, rispetto agli altri comparti della pubblica amministrazione locale. Non smetteremo poi di sottolineare che il vero problema non e’ tanto e solo quello delle misure adottate, quanto piuttosto l’atteggiamento che si e’ tenuto nei confronti di Regioni e Autonomie locali: noi chiediamo a questo Governo di non considerarci una controparte ma un partner istituzionale che deve essere chiamato a contribuire alla definizione della manovra finanziaria sia per la parte relativa ai risparmi di spesa, che nelle questioni legate allo sviluppo. Questo e’ lo spirito del nuovo Titolo V della Costituzione. Anche perche’ non vorremmo davvero continuare ad essere chiamati in causa solo quando si tratta di tagliare risorse, restando poi esclusi dalla definizione delle strategie per lo sviluppo del Paese. Anche in questo ci auguriamo che il 2006 sia stato un anno di passaggio, e che nel 2007 si possa finalmente assistere ad un cambio di passo’.

La grande partita del 2007 sara’ il federalismo fiscale. E’ d’accordo? 

‘Si’, sono d’accordo: sara’ certamente l’attuazione del federalismo fiscale, che dovra’ muoversi di pari passo con la riforma delle istituzioni che prendera’ il via dal nuovo Codice delle Autonomie locali. Sono due temi cruciali che sono indissolubilmente legati: sarebbe un esercizio vuoto pensare di ridisegnare la struttura degli apparati di governo, senza immaginare strumenti finanziari idonei a consentirci di esercitare le funzioni in maniera piena, efficace e rapida. Autonomia e responsabilita’ devono essere considerate le parole chiave. E credo che su questo, insieme ai mezzi di comunicazione, avremo il dovere di fare comprendere con chiarezza ai cittadini i vantaggi di un sistema cosi’ strutturato, perche’ non si creino falsi miti capaci di ingenerare inutile confusione: mi riferisco prima di tutto alla preoccupazione che il federalismo fiscale porti con se’ un aumento delle tasse. Bisognera’ razionalizzare il sistema dei prelievi a livello locale e dovremo intervenire eliminando tributi ridondanti e regolandone la quota in base alle reali esigenze dei territori. Gli amministratori locali, potendo avere la certezza delle risorse a disposizione e senza dovere dipendere dalla programmazione nazionale, saranno naturalmente piu’ portati a pesare il meno possibile sulle tasche dei propri cittadini e a dimostrare concretamente l’utilizzo delle risorse’.

Cosa si aspetta dalla riforma del sistema della Conferenze? 

‘Mi aspetto che disegni un luogo dove davvero ci sia spazio per il confronto politico tra le istituzioni del Paese. Vede, con la riforma del Codice delle Autonomie e l’attuazione del federalismo fiscale sara’ ancora piu’ urgente costruire un sistema di raccordi efficace, nel quale dare il giusto spazio alla dialettica tra i livelli di governo. Con il sistema attuale, e nonostante la volonta’ di chi vi partecipa, questo non e’ possibile e troppo spesso il nostro lavoro si riduce all’espressione o meno di un parere su atti che non ci vedono affatto protagonisti. Un metodo che deve essere cambiato, altrimenti rischia di ostacolare la forte spinta riformatrice che il Paese sta vivendo’.

dal 23 dicembre 2006 al 1 gennaio 2007

Gli uffici dell’Unione Province d’Italia resteranno chiusi per le festività natalizie dal 23 dicembre 2006 al 1 gennaio 2007.

Le attività riprenderanno regolarmente martedì 2 gennaio 2007.

Si augura a tutti buone feste!

Masoero è il nuovo Presidente del Consiglio Direttivo Upi

Nel link, vi proponiamo i due ordini del giorno sulla Manovra Finanziaria 2007 e sul Codice delle Autonomie locali, approvate oggi dal Consiglio Direttivo dell’Upi.

Nell’incontro è stato anche nominato il nuovo Presidente del Consiglio Direttivo: si tratta di Renzo Masoero, il Presidente della Provincia di Vercelli.

 

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