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Il cordoglio delle Province: Siena

La testimonianza del Presidente della Provincia di Siena , Fabio Ceccherini.

“La scomparsa di Giovanni Paolo II rappresenta una perdita non solo per i cattolici e per la cristianità, ma per chiunque viva la propria esistenza di uomo con la consapevolezza di essere dentro una storia, oggi più che mai, universale.
Karol Wojtyla è stato indubbiamente un grande testimone di tale coscienza dell’universalità, mai disgiunta dal senso della giustizia, della condivisione, della carità (nel significato più alto che la teologia cattolica attribuisce a questo termine), soprattutto nei confronti degli ultimi e di quanti abitano le “periferie del mondo”. Non di meno è stato instancabile uomo di pace, tenace annunciatore di una pace che non può, comunque, disgiungersi dalla giustizia. Uomo di dialogo fra religioni e culture diverse.
Prima ancora delle valutazioni e delle sintesi che la storia avrà modo di elaborare, possiamo dire fin da adesso che il ruolo anche politico svolto da Papa Wojtyla nei nuovi assetti del mondo, ha segnato, nel secolo scorso, svolte epocali, ridisegnato equilibri, accelerato cambiamenti.
In questo momento, sentiamo, perciò, di dover esprimere commozione, rispetto e rimpianto dinanzi alla figura di un pontefice così carismatico e, per molti aspetti, profetico. Ci uniamo, inoltre, al dolore della comunità ecclesiale senese e di tutti coloro che con la morte di Karol Wojtyla piangono la perdita di un uomo giusto, di un testimone del nostro tempo che ha speso la propria vita – fino ai suoi ultimi e dolorosi giorni – a servizio dell’umanità”.


 

Il cordoglio delle Province: Novara

Il presidente della Provincia di Novara, Sergio Vedovato, esprime il più vivo cordoglio per la scomparsa del Santo Padre, nella certezza di interpretare il sentimento di tutta la comunità provinciale.
Papa Giovanni Paolo II è stato certamente uno dei grandi protagonisti della nostra storia recente. La sua forte personalità e la sua determinazione hanno lasciato  un’impronta indelebile nelle coscienze e una traccia profonda  nei cambiamenti che hanno segnato l’Europa e il mondo intero.
Un Papa che ha girato il mondo e che vent’anni fa, il 4 novembre 1984, giunse anche nella nostra provincia, ad Arona, in quello che era il suo quarantacinquesimo viaggio. La sua presenza sotto la statua di San Carlo Borromeo destò una grande emozione.
Così, vuole ricordarlo la Provincia di Novara, in quell’occasione, insieme a monsignor Del Monte, allora Vescovo di Novara.

Il cordoglio delle Province: Vercelli

Questa la dichiarazione del Presidente della Provincia di Vercelli, Renzo Masoero.

“Giovanni Paolo II era uomo che trasmetteva una straordinaria carica emozionale. Ricordo l’intensità delle emozioni quando venne a Vercelli nel 1998, occasione in cui fui colpito dalle sue parole, dalla sua energia e dalla sua sofferenza.
La sua scomparsa ci priva di uno straordinario riferimento morale. E’ un lutto che segna profondamente Vercelli come tutti i vercellesi che si sono sempre riconosciuti nel messaggio della Chiesa cattolica e negli insegnamenti di un Pontefice che si è battuto con incrollabile fede per la pace, i diritti umani, la solidarietà e la giustizia sociale”.

Il cordoglio delle Province: Bologna

La  Presidente  della  Provincia  di  Bologna  Beatrice  Draghetti  a  nome dell’Istituzione,  interpretando  i  sentimenti della comunità provinciale, rende   omaggio   alla  memoria  di  Giovanni  Paolo  II,  il  grande Papa dell’annuncio  appassionato  del Vangelo, della pace e dei giovani,  che ha sempre messo tutto se stesso al servizio dell’intera umanità.“E’   molto   difficile   esprimere,  soprattutto  in  questa circostanza,
l’efficacia e la testimonianza dell’intensissima vita di Giovanni Paolo II.  Dal  momento  dello  stupore  per  la  nomina  del  primo Papa “straniero”, Giovanni  Paolo  II  ha  coinvolto  il  mondo  intero  in  un  esercizio di autorevolezza  paterna  che  ha segnato con forza le  straordinarie vicende planetarie di questi ultimi decenni. Gioiosamente amante della vita – la sua: ha cantato, ha sciato, ha scritto, è  andato in vacanza, oltre a spendersi totalmente nella sua responsabilità di Pastore – ha amato profondamente quella di tutti gli uomini della terra. Quanti  ne  ha  incontrati  nei  suoi  viaggi, quanti poveri ed ammalati  ha confortato,  quanti  bambini ha accarezzato, con quanti potenti della  terra
ha  interloquito,  dando  sempre  il segno di una Chiesa che va incontro al mondo.
Servitore  del  Vangelo,  che unisce e non prevarica, il Papa ha aiutato la Chiesa a compiere grandi passi nel rapporto con le altre religioni. Ricordo in proposito lo storico discorso di Casablanca ai giovani musulmani quando  disse:  “Cristiani  e  musulmani  si  sono  combattuti per secoli e secoli.  Oggi è venuto il tempo di aprire una pagina nuova nella storia del mondo”. Queste  espressioni  sono  contenute  anche nel messaggio di cordoglio alla Chiesa   bolognese   che   la   presidente  Draghetti  ha  fatto pervenire
all’arcivescovo Carlo Caffarra.

Il cordoglio delle Province: Lucca

Questa la dichiarazione del Presidente della Provincia di Lucca, Andrea Tagliasacchi.

 

“Il Presidente Tagliasacchi si associa al cordoglio universale per la scomparsa del grande Pontefice Giovanni Paolo II. Allo stesso tempo esprime la sua ammirazione per la predica costante della pace che ha accompagnato questo lungo pontificato. Che l’ammirazione del mondo intero per la sua opera sia un preludio di pace per tutti popoli della terra”.



 

Il cordoglio delle Province: Reggio Emilia

“Abbiamo espresso al Vescovo di Reggio Emilia, Monsignor Adriano Caprioli, ed alla Santa Sede, i sentimenti di cordoglio della Provincia di Reggio Emilia”. Questa la dichiarazione del Presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini.
“La scomparsa di Papa Wojtyla – proegue la Presidente – lascia un vuoto e dolore in una moltitudine di persone nel mondo, ma in tutti noi rimarrà per sempre il senso della Sua azione per l’incontro tra i popoli e la comprensione tra diversi.
Giovanni Paolo II è stato testimone ed attore primario di una Europa che ha conosciuto violenze e dittature, ma ha saputo trovare la via della libertà e della democrazia.
Molte cose di Lui rimarranno, ma certo il Suo impegno contro la guerra, sempre e comunque a favore della pace, è il messaggio forte che ha saputo unire credenti e non credenti e che lascia in tutti noi un segno indelebile. Alla dichiarazione si è unito alche il Presidente dle Consiglio Provinciale di Reggio Emilia, Lanfranco Fradici, che ha detto “Esprimo il dolore del Consiglio Provinciale di Reggio per la scomparsa di Giovanni Paolo II. E’ una perdita immensa per tutti, non soltanto per il mondo cattolico. Nessuno di noi dimenticherà il Suo pontificato, il Suo impegno a favore della pace, della libertà, della giustizia sociale, dell’incontro tra religioni, dei giovani”.

 

Il cordoglio delle Province: Venezia

La Provincia di Venezia, su indicazione del Presidente Zoggia e del Presidente del Consiglio Mauro Boscolo Bisto, ha dato vita ad una seduta straordinaria del Consiglio Provinciale di Venezia. “La scomparsa del Pontefice – hanno commentato Davide Zoggia e Mauro Boscolo Bisto – rappresenta un momento di sconforto e di tristezza per tutta la comunità della Provincia di Venezia. La levatura morale ed umana di Giovanni Paolo II oltrepassano i confini della storia e della religione e fanno di Karol Wojtyla il protagonista assoluto del nostro tempo. Il suo impegno quotidiano per la pace fra i popoli – concludono Zoggia e Boscolo Bisto – deve essere l’impegno di ciascuno di noi.” Il Presidente Davide Zoggia ed il Vice Presidente Andrea Ferrazzi, nel corso della mattinata di lunedì, si sono recati dal Patriarca Angelo Scola per porgere alla comunità religiosa veneziana le condoglianze dell’amministrazione provinciale. Il Patriarca Scola, informato della convocazione straordinaria del Consiglio Provinciale, ha ringraziato per la sensibilità manifestata dalla Provincia di Venezia ed ha chiesto al Presidente Zoggia di estendere questo suo ringraziamento a tutti i consiglieri provinciali. La Provincia di Venezia prenderà parte in forma ufficiale, rappresentata dal presidente Zoggia e una delegazione della Giunta e del Consiglio, al funerale di Giovanni Paolo II con il gonfalone.
“La storia – ha detto il Presidente Zoggia – ha perso uno dei suoi più grandi protagonisti e, assieme al Presidente del Consiglio, ho ritenuto doveroso e giusto procedere alla convocazione di questa seduta straordinaria del consiglio per rendere il giusto omaggio e per richiamare tutti noi, che rappresentiamo la comunità della Provincia di Venezia, ad un doveroso momento di riflessione”.  “Se siamo riuniti in forma straordinaria, quest’oggi  – ha aggiunto il presidente Bisto –  è perché quanto sta avvenendo costituisce una grande perdita per il mondo; Giovanni Paolo II è stato un Papa che ha avuto la capacità di comunicare con ogni diversa confessione, che in ogni momento del suo lungo pontificato non ha mancato di stare dalla parte dei più deboli. Che è riuscito a riunire nel rispetto delle idee e dei valori anche coloro che, per il loro percorso personale, sono lontani dai dettami della fede cattolica”.

Il cordoglio delle Province: Pordenone

La Provincia di Pordenone parteciperà in modo ufficiale alla messa di suffragio per la morte del Santo Padre che la Curia ha organizzato domani sera con inizio alle 20.30 in Duo-mo a Pordenone. Oltre ai rappresentanti dell’esecutivo, alla cerimonia saranno presenti an-che i rappresentati del Consiglio e il gonfalone dell’amministrazione provinciale. Inoltre la Provincia invierà domani un messaggio di partecipazione al lutto per la morte del Papa che sarà recapitato alla Segreteria di Stato vaticana e al Vescovo della diocesi di Concordia-Pordenone.

il cordoglio delle Province: Padova

Il presidente della Provincia di Padova Vittorio Casarin ha invitato tutti i Comuni del territorio a ricordare la figura di Giovanni Paolo II con un Consiglio Comunale straordinario, ove possibile aperto alla cittadinanza. “Al di là delle convinzioni religiose di ciascuno – ha detto Casarin – la partecipazione collettiva a questi giorni di lutto testimonia come la figura del sommo pontefice e l’energia profusa a sostegno dei più deboli abbia toccato le coscienze dell’umanità intera. Invitiamo quindi i sindaci del territorio, che rappresentano le loro comunità, ad affiancare i momenti di preghiera che scandiscono queste giornate su tutto il territorio a momenti di riflessione civile su una figura che tanto ha inciso sulla storia dell’umanità”.

L’amministrazione provinciale ha predisposto la partenza di alcuni pullman della Sita per Roma, per venire incontro alle esigenze dei cittadini desiderosi di portare l’ultimo saluto a Giovanni Paolo II. I mezzi dell’azienda pubblica di trasporto partiranno da Cittadella, Camposampiero, Montagnana, Piove di Sacco e da piazzale Boschetti, a Padova. L’orario di partenza sarà definito nelle prossime ore, dopo che sarà comunicato con certezza l’orario delle esequie, ma avverrà presumibilmente giovedì in serata. Per informazioni, è possibile recarsi all’Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Padova, sito in Galleria Pedrocchi, o telefonare al numero 049.8754400. L’ufficio è aperto martedì e mercoledì dalle 9 alle 14 e giovedì dalle 9 alle 15.

Il cordoglio delle Province: Brescia

La testimonianza del Presidente della Provincia di Brescia Alberto Cavalli.

“Giovanni Paolo II lascia di sé una formidabile impronta che attraversa ventesimo e ventunesimo secolo. La sua parola, la sua presenza, la sua testimonianza costituiscono insegnamento al quale l’umanità intera continuerà a guardare quale riferimento universale. La sua difesa della sacralità della vita e della dignità della persona ha portato speranza ai credenti e non credenti, ai fedeli di tutte le religioni. Soprattutto i giovani  hanno visto nel Papa una personalità da amare, nella quale credere.
Ai bresciani ha fatto un grande dono venendo a visitare la nostra terra più volte, a Brescia, in Valcamonica e sulle nevi dell’Adamello, vivificando la sua particolare devozione in Paolo VI.
Ho avuto la fortuna di avvicinarlo in più occasioni. Uno dei ricordi più lucidi e commoventi è legato alla seconda visita di Giovanni Paolo II nel 1998. Alcuni fedeli in carrozzina, davanti alla scalinata del Duomo di Brescia, attendevano, con tutti noi, le parole del Pontefice. Si chinò verso una bambina bellissima, costretta sulla carrozzella, la accarezzò con un gesto così intenso che non potrò mai dimenticare.
Concreta e profetica insieme è stata l’espressione del cardinale bresciano Giovanni Battista Re nel Concistoro 2001: «Quando le forze fisiche diminuiscono, contemporaneamente crescono il segno della paternità e la testimonianza della preghiera e della sofferenza». È anche per questo che i giovani lo sentono Padre.

L’evento rimandato per il rispetto della giornata di lutto nazionale

Nel rispetto della giornata di lutto nazionale indetta in occasione dei funerali solenni del Santo Padre, è rinviata a data da destinarsi l’Assemblea degli Assessori provinciali al Turismo, prevista a Salerno venerdì 8 aprile 2005.

Sarete aggiornati quanto prima relativamente alla data ed al luogo della nuova convocazione.


 

Il cordoglio delle Province: Ravenna

Il presidente della Provincia di Ravenna, Francesco Giangrandi,  ha inviato il seguente telegramma a S. E. Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato Città del Vaticano:

«Esprimo a nome della comunità civica provinciale e mio personale il profondo dolore e il cordoglio per la scomparsa di Sua Santità il pontefice Giovanni Paolo II.

Il mondo perde con Lui non solo un grande protagonista dei cambiamenti religiosi e sociali, ma anche un uomo che ha saputo parlare a tutti i popoli propugnando i valori universali della pace, della fraternità e della tolleranza.

In questo momento di grande tristezza mi torna alla mente la visita che Giovanni Paolo II compì in questa terra nel maggio del 1986: l’entusiasmo con cui fu accolto, l’amicizia che tutti vollero esprimere al pontefice resterà nella memoria della nostra comunità.

La figura e il pensiero di Giovanni Paolo II resteranno per sempre un punto di riferimento non soltanto per i cristiani ma per tutte le persone che credono nei valori più alti dell’umanità.»

 

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