Categoria: Varie

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Il cordoglio delle Province: Pordenone

La Provincia di Pordenone parteciperà in modo ufficiale alla messa di suffragio per la morte del Santo Padre che la Curia ha organizzato domani sera con inizio alle 20.30 in Duo-mo a Pordenone. Oltre ai rappresentanti dell’esecutivo, alla cerimonia saranno presenti an-che i rappresentati del Consiglio e il gonfalone dell’amministrazione provinciale. Inoltre la Provincia invierà domani un messaggio di partecipazione al lutto per la morte del Papa che sarà recapitato alla Segreteria di Stato vaticana e al Vescovo della diocesi di Concordia-Pordenone.

il cordoglio delle Province: Padova

Il presidente della Provincia di Padova Vittorio Casarin ha invitato tutti i Comuni del territorio a ricordare la figura di Giovanni Paolo II con un Consiglio Comunale straordinario, ove possibile aperto alla cittadinanza. “Al di là delle convinzioni religiose di ciascuno – ha detto Casarin – la partecipazione collettiva a questi giorni di lutto testimonia come la figura del sommo pontefice e l’energia profusa a sostegno dei più deboli abbia toccato le coscienze dell’umanità intera. Invitiamo quindi i sindaci del territorio, che rappresentano le loro comunità, ad affiancare i momenti di preghiera che scandiscono queste giornate su tutto il territorio a momenti di riflessione civile su una figura che tanto ha inciso sulla storia dell’umanità”.

L’amministrazione provinciale ha predisposto la partenza di alcuni pullman della Sita per Roma, per venire incontro alle esigenze dei cittadini desiderosi di portare l’ultimo saluto a Giovanni Paolo II. I mezzi dell’azienda pubblica di trasporto partiranno da Cittadella, Camposampiero, Montagnana, Piove di Sacco e da piazzale Boschetti, a Padova. L’orario di partenza sarà definito nelle prossime ore, dopo che sarà comunicato con certezza l’orario delle esequie, ma avverrà presumibilmente giovedì in serata. Per informazioni, è possibile recarsi all’Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Padova, sito in Galleria Pedrocchi, o telefonare al numero 049.8754400. L’ufficio è aperto martedì e mercoledì dalle 9 alle 14 e giovedì dalle 9 alle 15.

Il cordoglio delle Province: Brescia

La testimonianza del Presidente della Provincia di Brescia Alberto Cavalli.

“Giovanni Paolo II lascia di sé una formidabile impronta che attraversa ventesimo e ventunesimo secolo. La sua parola, la sua presenza, la sua testimonianza costituiscono insegnamento al quale l’umanità intera continuerà a guardare quale riferimento universale. La sua difesa della sacralità della vita e della dignità della persona ha portato speranza ai credenti e non credenti, ai fedeli di tutte le religioni. Soprattutto i giovani  hanno visto nel Papa una personalità da amare, nella quale credere.
Ai bresciani ha fatto un grande dono venendo a visitare la nostra terra più volte, a Brescia, in Valcamonica e sulle nevi dell’Adamello, vivificando la sua particolare devozione in Paolo VI.
Ho avuto la fortuna di avvicinarlo in più occasioni. Uno dei ricordi più lucidi e commoventi è legato alla seconda visita di Giovanni Paolo II nel 1998. Alcuni fedeli in carrozzina, davanti alla scalinata del Duomo di Brescia, attendevano, con tutti noi, le parole del Pontefice. Si chinò verso una bambina bellissima, costretta sulla carrozzella, la accarezzò con un gesto così intenso che non potrò mai dimenticare.
Concreta e profetica insieme è stata l’espressione del cardinale bresciano Giovanni Battista Re nel Concistoro 2001: «Quando le forze fisiche diminuiscono, contemporaneamente crescono il segno della paternità e la testimonianza della preghiera e della sofferenza». È anche per questo che i giovani lo sentono Padre.

L’evento rimandato per il rispetto della giornata di lutto nazionale

Nel rispetto della giornata di lutto nazionale indetta in occasione dei funerali solenni del Santo Padre, è rinviata a data da destinarsi l’Assemblea degli Assessori provinciali al Turismo, prevista a Salerno venerdì 8 aprile 2005.

Sarete aggiornati quanto prima relativamente alla data ed al luogo della nuova convocazione.


 

Il cordoglio delle Province: Novara

Il presidente della Provincia di Novara, Sergio Vedovato, esprime il più vivo cordoglio per la scomparsa del Santo Padre, nella certezza di interpretare il sentimento di tutta la comunità provinciale.
Papa Giovanni Paolo II è stato certamente uno dei grandi protagonisti della nostra storia recente. La sua forte personalità e la sua determinazione hanno lasciato  un’impronta indelebile nelle coscienze e una traccia profonda  nei cambiamenti che hanno segnato l’Europa e il mondo intero.
Un Papa che ha girato il mondo e che vent’anni fa, il 4 novembre 1984, giunse anche nella nostra provincia, ad Arona, in quello che era il suo quarantacinquesimo viaggio. La sua presenza sotto la statua di San Carlo Borromeo destò una grande emozione.
Così, vuole ricordarlo la Provincia di Novara, in quell’occasione, insieme a monsignor Del Monte, allora Vescovo di Novara.

Il cordoglio delle Province: Vercelli

Questa la dichiarazione del Presidente della Provincia di Vercelli, Renzo Masoero.

“Giovanni Paolo II era uomo che trasmetteva una straordinaria carica emozionale. Ricordo l’intensità delle emozioni quando venne a Vercelli nel 1998, occasione in cui fui colpito dalle sue parole, dalla sua energia e dalla sua sofferenza.
La sua scomparsa ci priva di uno straordinario riferimento morale. E’ un lutto che segna profondamente Vercelli come tutti i vercellesi che si sono sempre riconosciuti nel messaggio della Chiesa cattolica e negli insegnamenti di un Pontefice che si è battuto con incrollabile fede per la pace, i diritti umani, la solidarietà e la giustizia sociale”.

Il cordoglio delle Province: Bologna

La  Presidente  della  Provincia  di  Bologna  Beatrice  Draghetti  a  nome dell’Istituzione,  interpretando  i  sentimenti della comunità provinciale, rende   omaggio   alla  memoria  di  Giovanni  Paolo  II,  il  grande Papa dell’annuncio  appassionato  del Vangelo, della pace e dei giovani,  che ha sempre messo tutto se stesso al servizio dell’intera umanità.“E’   molto   difficile   esprimere,  soprattutto  in  questa circostanza,
l’efficacia e la testimonianza dell’intensissima vita di Giovanni Paolo II.  Dal  momento  dello  stupore  per  la  nomina  del  primo Papa “straniero”, Giovanni  Paolo  II  ha  coinvolto  il  mondo  intero  in  un  esercizio di autorevolezza  paterna  che  ha segnato con forza le  straordinarie vicende planetarie di questi ultimi decenni. Gioiosamente amante della vita – la sua: ha cantato, ha sciato, ha scritto, è  andato in vacanza, oltre a spendersi totalmente nella sua responsabilità di Pastore – ha amato profondamente quella di tutti gli uomini della terra. Quanti  ne  ha  incontrati  nei  suoi  viaggi, quanti poveri ed ammalati  ha confortato,  quanti  bambini ha accarezzato, con quanti potenti della  terra
ha  interloquito,  dando  sempre  il segno di una Chiesa che va incontro al mondo.
Servitore  del  Vangelo,  che unisce e non prevarica, il Papa ha aiutato la Chiesa a compiere grandi passi nel rapporto con le altre religioni. Ricordo in proposito lo storico discorso di Casablanca ai giovani musulmani quando  disse:  “Cristiani  e  musulmani  si  sono  combattuti per secoli e secoli.  Oggi è venuto il tempo di aprire una pagina nuova nella storia del mondo”. Queste  espressioni  sono  contenute  anche nel messaggio di cordoglio alla Chiesa   bolognese   che   la   presidente  Draghetti  ha  fatto pervenire
all’arcivescovo Carlo Caffarra.

Il cordoglio delle Province: Lucca

Questa la dichiarazione del Presidente della Provincia di Lucca, Andrea Tagliasacchi.

 

“Il Presidente Tagliasacchi si associa al cordoglio universale per la scomparsa del grande Pontefice Giovanni Paolo II. Allo stesso tempo esprime la sua ammirazione per la predica costante della pace che ha accompagnato questo lungo pontificato. Che l’ammirazione del mondo intero per la sua opera sia un preludio di pace per tutti popoli della terra”.



 

Il cordoglio delle Province: Reggio Emilia

“Abbiamo espresso al Vescovo di Reggio Emilia, Monsignor Adriano Caprioli, ed alla Santa Sede, i sentimenti di cordoglio della Provincia di Reggio Emilia”. Questa la dichiarazione del Presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini.
“La scomparsa di Papa Wojtyla – proegue la Presidente – lascia un vuoto e dolore in una moltitudine di persone nel mondo, ma in tutti noi rimarrà per sempre il senso della Sua azione per l’incontro tra i popoli e la comprensione tra diversi.
Giovanni Paolo II è stato testimone ed attore primario di una Europa che ha conosciuto violenze e dittature, ma ha saputo trovare la via della libertà e della democrazia.
Molte cose di Lui rimarranno, ma certo il Suo impegno contro la guerra, sempre e comunque a favore della pace, è il messaggio forte che ha saputo unire credenti e non credenti e che lascia in tutti noi un segno indelebile. Alla dichiarazione si è unito alche il Presidente dle Consiglio Provinciale di Reggio Emilia, Lanfranco Fradici, che ha detto “Esprimo il dolore del Consiglio Provinciale di Reggio per la scomparsa di Giovanni Paolo II. E’ una perdita immensa per tutti, non soltanto per il mondo cattolico. Nessuno di noi dimenticherà il Suo pontificato, il Suo impegno a favore della pace, della libertà, della giustizia sociale, dell’incontro tra religioni, dei giovani”.

 

Il cordoglio delle Province: Venezia

La Provincia di Venezia, su indicazione del Presidente Zoggia e del Presidente del Consiglio Mauro Boscolo Bisto, ha dato vita ad una seduta straordinaria del Consiglio Provinciale di Venezia. “La scomparsa del Pontefice – hanno commentato Davide Zoggia e Mauro Boscolo Bisto – rappresenta un momento di sconforto e di tristezza per tutta la comunità della Provincia di Venezia. La levatura morale ed umana di Giovanni Paolo II oltrepassano i confini della storia e della religione e fanno di Karol Wojtyla il protagonista assoluto del nostro tempo. Il suo impegno quotidiano per la pace fra i popoli – concludono Zoggia e Boscolo Bisto – deve essere l’impegno di ciascuno di noi.” Il Presidente Davide Zoggia ed il Vice Presidente Andrea Ferrazzi, nel corso della mattinata di lunedì, si sono recati dal Patriarca Angelo Scola per porgere alla comunità religiosa veneziana le condoglianze dell’amministrazione provinciale. Il Patriarca Scola, informato della convocazione straordinaria del Consiglio Provinciale, ha ringraziato per la sensibilità manifestata dalla Provincia di Venezia ed ha chiesto al Presidente Zoggia di estendere questo suo ringraziamento a tutti i consiglieri provinciali. La Provincia di Venezia prenderà parte in forma ufficiale, rappresentata dal presidente Zoggia e una delegazione della Giunta e del Consiglio, al funerale di Giovanni Paolo II con il gonfalone.
“La storia – ha detto il Presidente Zoggia – ha perso uno dei suoi più grandi protagonisti e, assieme al Presidente del Consiglio, ho ritenuto doveroso e giusto procedere alla convocazione di questa seduta straordinaria del consiglio per rendere il giusto omaggio e per richiamare tutti noi, che rappresentiamo la comunità della Provincia di Venezia, ad un doveroso momento di riflessione”.  “Se siamo riuniti in forma straordinaria, quest’oggi  – ha aggiunto il presidente Bisto –  è perché quanto sta avvenendo costituisce una grande perdita per il mondo; Giovanni Paolo II è stato un Papa che ha avuto la capacità di comunicare con ogni diversa confessione, che in ogni momento del suo lungo pontificato non ha mancato di stare dalla parte dei più deboli. Che è riuscito a riunire nel rispetto delle idee e dei valori anche coloro che, per il loro percorso personale, sono lontani dai dettami della fede cattolica”.

Il cordoglio delle Province: Roma

“L’ultimo saluto  a Giovanni Paolo II, Papa della pace, degli ultimi, del dialogo tra i popoli e le religioni”. Il Presidente della Provincia di Roma, Enrico Gasbarra,   esprime così il profondo cordoglio dell’intera Amministrazione provinciale ricordando Papa Wojtyla con una grande fotografia, e la frase  GLORIA AL PAPA DELLA PACE,  esposta all’ingresso di Palazzo Valentini, che ritrae il Pontefice tra quei giovani di cui lui è stato il riferimento più alto. Martedì 5 aprile, alle ore 11, nel cortile di palazzo Valentini, il
presidente Gasbarra parteciparà alla santa messa in suffragio di Giovanni Paolo II. Alla cerimonia sono stati invitati i membri della Giunta e del Consiglio provinciale, il Prefetto di Roma, Achille Serra, i sindaci dei 121 comuni della provincia e i dipendenti dell’Amministrazione provinciale.

Il cordoglio delle Province: Bergamo

Questo il ricordo del Presidente della Provincia di Bergamo, Valerio Bettoni.

“E’ con animo commosso e riconoscente che ricordo Giovanni Paolo II. Karol Wojtyla è il Papa che ha riservato a Bergamo il privilegio di essere la prima città in Lombardia ad accogliere un pontefice romano dopo 563 anni: cioè dal 1418, quando arrivò a Milano Papa Martino V.
Papa Giovanni XXIII inaugurò la felice abitudine dei viaggi col pellegrinaggio a Loreto e ad Assisi alla vigilia del Concilio nel 1962; Paolo VI si mise sulle strade del mondo partendo dalla Terra Santa, però il primo che veramente ha voluto prendere contatto con il maggior numero di diocesi italiane è stato Karol Wojtyla, giunto a Bergamo il 26 aprile del 1981.
Venne nella nostra terra per onorare il suo predecessore Giovanni XXIII, promotore di quel Concilio al quale egli stesso aveva partecipato da giovane vescovo di Cracovia. Qui ha richiamato i valori che furono alla base della tradizione del cattolicesimo bergamasco. Venti giorni dopo quell’incontro, soffrimmo con particolare angoscia i momenti dell’attentato con il Papa in Piazza S. Pietro, perché meno di tre settimane prima avevamo potuto vederlo nel pieno del suo vigore, particolarmente a Sotto il Monte e alla Fara, dove convennero oltre trentamila giovani da tutta la Lombardia.
E’ da tener presente che nel Novecento la nostra regione ha dato alla Chiesa ben tre Papi: Achille Ratti di Desio, Angelo Giuseppe Roncalli di Sotto il Monte e Giovanni Battista Montini, bresciano di Concesio.
Più tardi Giovanni Paolo II fu a Caravaggio, dove sostò per tre notti in occasione della sua visita alle diocesi di Crema, Cremona, Lodi e Pavia.
Non possiamo dimenticare in questo momento che fu Wojtyla a portare agli onori degli altari, nel cuore dell’anno giubilare del 2000, il nostro Papa Giovanni XXIII, del quale ha continuato l’opera, realizzando e portando in tutti i continenti i messaggi del Concilio.
Per noi la sua figura è stata molto cara anche perché ci ha ricordato i legami della terra bergamasca con la Polonia nell’Ottocento.
Personalmente mi sono sentito molto emozionato ed onorato di portargli l’omaggio della terra bergamasca in occasione della beatificazione di Papa Giovanni.
Con Karol Wojtyla ho avuto la gioia di diversi incontri, che ho impresso nella memoria e nel cuore, perché questo era un Papa che ti colpiva e ti segnava con la forza del suo sguardo, con la capacità straordinaria di arrivare al cuore delle persone, con il fascino di una spiritualità profonda. Lo sentivi subito uno di noi. Giovanni Paolo II ha ricordato ogni volta, a noi bergamaschi, l’importanza decisiva della fede, dell’identità religiosa, dei legami solidi con l’eredità morale dei nostri padri, dell’educazione a orizzonti alti per le nuove generazioni. A tutti i giovani Giovanni Paolo II quando ne ha avuto l’occasione ha indicato anche i valori formativi dello sport, che per altro egli stesso amava e praticava nei momenti di libertà, nelle discipline coltivate fin da ragazzo.
Un vecchio Papa con un animo coraggioso e dolce al tempo stesso: un Pontefice di una delicatezza e di una sensibilità rare con tutti, in particolare con i bambini, con i poveri, con gli ammalati.
Noi di Bergamo lo ricordiamo con commozione per l’affetto che ci ha dato in ogni incontro e per la vicinanza che ha avuto anche con i nostri emigranti bergamaschi sparsi nel mondo. A me resta un ricordo che porterò scolpito nella vita.
Valerio Bettoni
Presidente della Provincia


Mercoledì alle 16,30 il Presidente Bettoni, terrà una commemorazione di Giovanni Paolo II nella sala del Consiglio provinciale. Sono invitati a partecipare le istituzioni e i cittadini.

 

 

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