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Provincia di Cosenza: Campagna antiviolenza “Orange the world: end violence against women and girls”

L’amministrazione provinciale di Cosenza, su invito del Soroptimist Club di Cosenza presieduto dall’avvocato Anita Frugiuele, partecipa alla Campagna antiviolenza “Orange the world: end violence against women and girls” promossa dal Segretario generale delle Nazioni Unite per sensibilizzare tutti su questa tematica di estrema importanza.

Dal 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza alle donne, al 10 dicembre che è l’anniversario della Dichiarazione dei Diritti umani, il Soroptimist Club Cosenza promuove 16 giorni di attivismo sul problema, che registra una pericolosa presenza nella società.

«I maltrattamenti, le aggressioni, le sopraffazioni sia fisiche che psicologiche sono purtroppo ancora una preoccupante realtà – ha dichiarato Anita Frugiuele, presidente Soroptimist Club di Cosenza – che è stata resa ancora più grave dall’attuale emergenza dovuta al Covid-19, poiché la forzata permanenza in casa sta facendo registrare un’impennata di condotte violente tra le mura domestiche. Per questo motivo, al fine di veicolare in modo simbolico ma efficace il messaggio del No alla violenza di genere, viene promossa l’illuminazione di arancio, colore simbolo della rinascita, di edifici e monumenti pubblici e ringrazio vivamente il presidente Franco Iacucci e l’amministrazione provinciale di Cosenza, da sempre sensibile al tema della parità dei diritti e della lotta alle discriminazioni di genere, che ha inteso prontamente aderire alla Campagna».

«Da 25 novembre anche il Palazzo della Provincia di Piazza XV Marzo a Cosenza sarà illuminato di arancio. Abbiamo aderito prontamente a “Orange the world”, coinvolgendo tutti i sindaci della provincia – ha affermato il presidente Franco Iacucci – perché riteniamo molto importante che parta anche dalle istituzioni la chiara e forte condanna delle aggressioni e di ogni forma di discriminazione contro le donne. Tutta l’attività dell’amministrazione provinciale è improntata al rispetto della parità di genere e sono numerose le iniziative che portiamo avanti sul piano dell’affermazione di questi principi. Non potevamo quindi che accogliere anche l’invito del Soroptimist e affiancarlo in questa importante Campagna. Invito tutti i sindaci a illuminare simbolicamente di colore arancio la facciata del Municipio o luoghi più rappresentativi del proprio territorio».

L’iniziativa rende, così, quella di Cosenza una “provincia Orange” che esprime il suo NO alla violenza illuminandosi di arancione, colore del sole, della vita.

Provincia di Monza e Brianza: Polizia Provinciale, presidio continuo della legalità e della sicurezza in Brianza

La Polizia Provinciale, con soli 16 agenti operativi, continua anche nei mesi dell’emergenza sanitaria a garantire un presidio di legalità e sicurezza nel nostro territorio partecipando a numerose azioni, anche in collaborazione con le altre forze dell’ordine operative in Brianza.

Siamo molto orgogliosi dei nostri agenti di polizia provinciale che hanno dato un supporto importante alle indagini nel corso dell’operazione “Villasanta”  che si è conclusa nei giorni scorsi con il sequestro di un impianto abusivo di rifiuti in un terreno di oltre 10 mila metri, collaborando con i Carabinieri forestali di Carate Brianza. L’attività di sorveglianza ed indagine è molto importante in questa fase di emergenza sanitaria che sta indebolendo il nostro contesto produttivo e che può aprire la strada ad attività irregolari, magari solo per il bisogno di guadagnare qualcosa in più. I rifiuti sono il settore più appetibile per lo sviluppo di attività illecite: non bisogna abbassare la guardia –  commentano il Presidente Luca Santambrogio e il consigliere delegato Andrea Villa”- Questa è una delle tante operazioni a presidio del territorio che vengono portate avanti dal Comandante Flavio Zanardo e da tutti i suoi agenti: un lavoro  costante che non si è fermato con l’emergenza sanitaria e dimostra l’impegno e il ruolo attivo della Provincia a tutela dell’ambiente e della legalità”.

L’operazione “Villasanta” è una delle tante operazioni che nel corso del mese di novembre sta impegnando gli agenti di polizia provinciale.

A inizio mese è partita un’attività di controllo presso le numerose aziende che trattano rifiuti in Brianza nell’ambito del NOA, il Nucleo Operativo Ambiente insediatosi presso la Prefettura di Monza e Brianza  che coinvolge la Polizia Provinciale, i Vigili del Fuoco, i Carabinieri Forestali

I controlli congiunti hanno già consentito di verificare che alcune aziende non erano in regola con la normativa ed i titolari sono stati denunciati e sanzionati con multe per migliaia di euro come previsto dalla normativa di settore.

In particolare su quattro aziende controllate una è stata sanzionata con 10.000 euro di multa, per una è stata inoltrata denuncia penale  alla Procura della repubblica per violazione all’autorizzazione mentre le altre due sono risultate in regola.

Continua anche la collaborazione con la Questura di Monza per le attività di controllo finalizzate al contenimento della diffusione del  COVID-19.

Il report delle attività dal 1° al 18 novembre:

  • Persone controllate: n. 154
  • Controllo assembramenti presso attività ed esercizi commerciali: n. 143
  • Verbali Amministrativi elevati. N. 06
  • Pattuglie utilizzate: n. 26
  • Appostamento fisso nella rampa di accesso della MI-Meda per un totale di 64 ore

 

 

 

Provincia di Belluno: Approvato il piano annuale 2021 di manutenzione straordinaria della rete stradale, c’è anche il progetto di Corde Mole a Gosaldo

È stato approvato nei giorni scorsi il piano annuale 2021 di manutenzione straordinaria della rete stradale provinciale storica. Un piano da 9 interventi per un investimento complessivo di 1,1 milioni di euro (nella programmazione provinciale è prevista una spesa di 3,3 milioni spalmata su tre annualità). La Provincia lo trasmetterà a Veneto Strade, gestore della viabilità provinciale, per avviare l’esecuzione dei lavori già nei primi mesi del prossimo anno.

«Il piano 2021 prende in considerazione alcune criticità da sanare e guarda con particolare attenzione alle zone montane – spiega il consigliere provinciale delegato alle infrastrutture, Fabio Luchetta -. Nella lista del piano spicca l’intervento di Corde Mole, a Gosaldo. Un problema che si era palesato subito dopo la tempesta Vaia e che andremo a risolvere con un investimento di quasi 500mila euro, a beneficio della comunità gosaldina e di tutti coloro che percorrono la Provinciale 3 della Valle Imperina, strada su cui siamo intervenuti anche di recente, nel tratto tra Agordo e Rivamonte».

Altri interventi importanti riguarderanno la Sp 4 della Val Cantuna (Ponte nelle Alpi), dove sono previsti due lavori, e la Sp 35 di Laste (Rocca Pietore). Nel primo caso saranno sostituite le protezioni laterali di due ponti, per 244mila euro. Nel secondo caso, invece, i lavori saranno orientati al consolidamento della strada per vari tratti (178mila euro). Il piano 2021 tocca anche la Sp 7 in Val di Zoldo, dove è necessaria una messa in sicurezza, e la Sp 6 di Danta, dove verrà eseguito un consolidamento della carreggiata. Sulla Sp 12 “Pedemontana” a San Gregorio saranno realizzati importanti lavori per allontanare l’acqua di ruscellamento e sulla 30 a Santo Stefano sarà realizzato un muro di controripa. A chiudere il piano 2021, lavori di manutenzione sulla Cantoniera Pezzecucco a Santo Stefano, oggi usata come autorimessa.

«Questo piano conferma la volontà di intervenire nelle aree più periferiche. La Provincia ritiene di vitale importanza garantire vivibilità e sicurezza alle “terre alte” – continua il consigliere Luchetta -. Le risorse a disposizione sono sempre scarse; ricordo che dal 2014 sono stati azzerati i trasferimenti statali per la viabilità, che ammontavano a 15 milioni di euro l’anno. Nonostante ciò, grazie all’impegno dell’ufficio viabilità della Provincia e alla professionalità del gestore Veneto Strade, riusciamo a mettere in campo interventi importanti».

Provincia di Salerno: A 40 anni dal terremoto ancora oggi dobbiamo “fare presto”

“Fate presto” fu il famoso titolo che Il Mattino di Napoli pubblicò tre giorni dopo quel tragico giorno. Era il 23 novembre 1980 e alle 19.34,53 una scossa di 90 secondi cancellò dalla carta geografica interi paesi seminando distruzione e morte, colpendo un’area di 17.000 chilometri che andava dall’Irpinia al Vulture, a cavallo delle province di Avellino, Salerno e Potenza.

Sono passati 40 anni dal quel terremoto che ha segnato in maniera indelebile i territori di Campania e Basilicata, seppellendo intere famiglie. Circa 3.000 i morti e un danno economico di oltre 26 miliardi di euro. In provincia di Salerno il bilancio ufficiale delle vittime fu di 674 morti e di 2.468 feriti, con interi paesi falcidiati.

“Fate presto – dichiara il Presidente della Provincia di Salerno Michele Strianese – fu un titolo che fece la storia. “FATE PRESTO per salvare chi è ancora vivo, per aiutare chi non ha più nulla”. Non fu solo un appello a chi doveva coordinare gli aiuti, ma fu il grido di dolore di un intero popolo che risuonò a lungo nella nostra storia e risuona ancora nella coscienza di tutti noi.

Un monito che oggi, a 40 anni da quella ferita profonda, è attualissimo. Non è il terremoto oggi che ci strazia, ma un virus che miete vittime innocenti, sul quale siamo chiamati tutti a intervenire presto e bene.

In un momento così delicato e difficile come quello che stiamo vivendo a causa della pandemia dobbiamo intervenire con grande responsabilità tutti, ognuno con il proprio ruolo. Dobbiamo lavorare tutti compatti contro il Covid-19, per tutelare la salute pubblica dei nostri cittadini, per il bene comune di donne e uomini, di lavoratori e famiglie.

E dobbiamo fare presto e bene per proteggere il benessere delle nostre comunità, non solo combattendo la diffusione del contagio, ma intervenendo sulle conseguenze sociali ed economiche, per contenere le paure, per sostenere le categorie più fragili e per combattere anche gli sciacallaggi mediatici, che, come tutti gli sciacallaggi, si scatenano ad ogni tragedia.

Abbiamo superato un terremoto terribile come quello del 1980 – conclude Strianese – sono fiducioso che supereremo anche questa pandemia. Dobbiamo rimanere uniti e insieme usciremo anche da questo dolore collettivo come abbiamo saputo fare in ogni momento difficile della nostra storia.

“Faremo presto per salvare chi è ancora vivo e per aiutare chi non ha più nulla”.

Provincia di Piacenza: “Violenza e pandemia”, l’evento del Tavolo provinciale di confronto contro la violenza alle donne

Il 25 novembre di ogni anno si celebra la Giornata Internazionale contro la violenza alle donne, designata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite attraverso la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999 che ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica.

Quest’anno, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza alle donne, il Tavolo provinciale di confronto contro la violenza alle donne – che è operativo dal novembre 2011 – ha organizzato un evento di sensibilizzazione, in via telematica, legato alla pandemia: durante i periodi di emergenza è stato rilevato come la violenza contro le donne tenda ad aumentare. Nonostante i dati a cui attingere siano ancora scarsi, è già stato rilevato un forte aumento dei casi di violenza di genere dall’inizio dell’epidemia.

Lunedì 23 novembre 2020 alle ore 11, attraverso la piattaforma Lifesize, le massime autorità piacentine daranno il loro contributo, in un confronto – moderato dalla giornalista Elisa Malacalza – aperto agli organi di informazione locale e ai componenti del Tavolo provinciale che verrà registrato e reso disponibile sul sito istituzionale della Provincia a partire da mercoledì 25 novembre 2020, Giornata internazionale contro la violenza alle donne.

Interverranno S.E. il Prefetto Daniela Lupo, Patrizia Barbieri, Sindaco e Presidente della Provincia di Piacenza, Grazia Pradella, Procuratore capo della Procura della Repubblica di Piacenza, Maria Pia Romita, dirigente della divisione anticrimine della Questura di Piacenza, Alfredo Beveroni in rappresentanza dei Carabinieri di Piacenza e Donatella Scardi del Centro Antiviolenza.

Le conclusioni saranno affidate a Valentina Stragliati, Presidente del Tavolo Provinciale di confronto contro la violenza alle donne.

In allegato la locandina dell’evento.

 Gli organi di informazione sono invitati a partecipare. Le credenziali per l’accesso a Lifesize verranno inviate nel pomeriggio del giorno precedente.

Accorpamento Camere di Commercio de Pascale a Patuanelli “La riforma ha bisogno di una verifica. Tanti territori senza presidi”

“La riforma delle Camere di Commercio non sta procedendo alla stessa velocità su tutto il Paese, e questa diversità nella tempistica ha lasciato tanti territori scoperti, senza un presidio. C’è bisogno di fare una verifica per individuare le criticità e trovare soluzioni. Questo non significa rimettere in discussione tutta la riforma, ma assicurare le stesse opportunità a tutte le imprese e a tutti i territori”. Lo ha chiesto il Presidente dell’UPI Michele de Pascale  al Ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, alla prima riunione del tavolo di lavoro sulla riforma delle Camere di Commercio convocata oggi. “Una sede di confronto molto importante – ha sottolineato de Pascale – e per la cui istituzione ringraziamo il Ministro Patuanelli che, anche in un momento così complesso, ha ascoltato le istanze di imprese e istituzioni e ha dato modo con questo tavolo di discutere in modo costruttivo della riforma”.

“L’avere fatto decadere i Presidenti delle Camere di Commercio, senza avere prima individuato i Commissari chiamati a gestire i processi di accorpamento delle nuove Camere – ha sottolineato il Presidente dell’UPI – ha creato problemi concreti laddove non si è ancora provveduto a nominare i Commissari straordinari. La mancanza di riferimenti ha fatto perdere a quelle zone opportunità di finanziamenti e di fondi e ha lasciato gli amministratori locali, Sindaci e Presidenti di Provincia, senza un referente. La nostra proposta è che vengano immediatamente nominati quali commissari, laddove possibile, i Presidenti uscenti, per garantire la massima operatività. Occorre accelerare e questo tavolo di lavoro è la sede in cui, grazie al confronto tra Governo, Regioni, enti locali e imprese,  si possono mettere in chiaro e risolvere alcune criticità oggettive presenti in alcuni territori, riportando il sistema alla massima efficienza”.

Pro.digi. La Provincia digitale a Internet Festival 2020. Giovedì 19 novembre – ore 10

L’Unione della Province Italiane, congiuntamente alla Unione della Province della Toscana, presenta il progetto “Pro.digi. La Provincia digitale” per la creazione di “Centri di Competenza per l’innovazione”. Il progetto ha come obiettivo quello di mettere a disposizione delle Province e degli Enti locali competenze, piattaforme, laboratori e servizi per la trasformazione digitale dei territori, anche con iniziative di formazione e alfabetizzazione digitale che facciano emergere le eccellenze e consentano, allo stesso tempo, alle aree più svantaggiate del Paese di utilizzare le potenzialità dell’innovazione.

Evento fruibile in modalità streaming qui e sulla pagina Facebook della Provincia giovedì 19 novembre alle ore 10

https://www.provincia.pisa.it/it/provincia/55793/Pro-digi-La-Provincia-digitale-a-Internet-Festival-2020.html

Al via il Progetto Province&Comuni: Migliorare l’efficienza e rilanciare gli investimenti

Migliorare la capacità amministrativa delle Province, razionalizzare la spesa pubblica, favorire una strategia unitaria di sviluppo territoriale: sono questi gli obiettivi del progetto Province&Comuni realizzato dall’UPI nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Governance Istituzionale 2014 -2020 promosso dal Dipartimento della Funzione Pubblica, con il coinvolgimento delle 76 Province italiane.
Il progetto accompagnerà le Province, nei prossimi 36 mesi, in un percorso di riorganizzazione e accrescimento delle competenze del personale, mirato a rafforzare le capacità di programmazione, progettazione e realizzazione degli investimenti. Non solo rispetto alle proprie competenze, ma anche a supporto dei Comuni, in particolare attraverso la valorizzazione delle Stazioni Uniche Appaltanti, del Servizio Associato Politiche Europee e dei Servizi di innovazione, raccolta ed elaborazione dei dati.
“Rilanciare gli investimenti, soprattutto quelli locali, è strategico per assicurare una ripresa strutturale del Paese che parta dai territori e in questo contesto il ruolo delle Province nel coordinamento e nella programmazione dello sviluppo locale è essenziale. Lo dimostra il fatto che ad ottobre 2020, nonostante il lockdown imposto dalla crisi sanitaria, gli investimenti delle Province sono aumentati del 14% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Questo progetto accompagnerà tutte le Province in un percorso di crescita e di acquisizione e rafforzamento delle competenze, consolidando questo ruolo e promuovendo la condivisione delle buone pratiche”.
Tra le azioni che saranno realizzate nei 36 mesi, lo sviluppo di modelli di servizi comuni che rispondano ad un’unica strategia nazionale, la formazione e l’accrescimento professionale del personale impegnato nelle Stazioni Uniche Appaltanti, nei Servizi Europa e Servizi di innovazione e raccolta ed elaborazione dati , la realizzazione di una piattaforma collaborativa informatica a supporto di tutte le Province che permetterà l’integrazione dei dati.

 

Al via il Progetto Province&Comuni: Migliorare l’efficienza e rilanciare gli investimenti

Migliorare la capacità amministrativa delle Province, razionalizzare la spesa pubblica, favorire una strategia unitaria di sviluppo territoriale: sono questi gli obiettivi del progetto Province&Comuni realizzato dall’UPI nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Governance Istituzionale 2014 -2020 promosso dal Dipartimento della Funzione Pubblica, con il coinvolgimento delle 76 Province italiane.
Il progetto accompagnerà le Province, nei prossimi 36 mesi, in un percorso di riorganizzazione e accrescimento delle competenze del personale, mirato a rafforzare le capacità di programmazione, progettazione e realizzazione degli investimenti. Non solo rispetto alle proprie competenze, ma anche a supporto dei Comuni, in particolare attraverso la valorizzazione delle Stazioni Uniche Appaltanti, del Servizio Associato Politiche Europee e dei Servizi di innovazione, raccolta ed elaborazione dei dati.
“Rilanciare gli investimenti, soprattutto quelli locali, è strategico per assicurare una ripresa strutturale del Paese che parta dai territori e in questo contesto il ruolo delle Province nel coordinamento e nella programmazione dello sviluppo locale è essenziale. Lo dimostra il fatto che ad ottobre 2020, nonostante il lockdown imposto dalla crisi sanitaria, gli investimenti delle Province sono aumentati del 14% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Questo progetto accompagnerà tutte le Province in un percorso di crescita e di acquisizione e rafforzamento delle competenze, consolidando questo ruolo e promuovendo la condivisione delle buone pratiche”.
Tra le azioni che saranno realizzate nei 36 mesi, lo sviluppo di modelli di servizi comuni che rispondano ad un’unica strategia nazionale, la formazione e l’accrescimento professionale del personale impegnato nelle Stazioni Uniche Appaltanti, nei Servizi Europa e Servizi di innovazione e raccolta ed elaborazione dati , la realizzazione di una piattaforma collaborativa informatica a supporto di tutte le Province che permetterà l’integrazione dei dati.

 

Infrastrutture: Cassa Depositi e Prestiti e Unione Province d’Italia firmano un protocollo di collaborazione

Cassa Depositi e Prestiti e Unione Province d’Italia hanno firmato un protocollo d’intesa con cui definire i principi regolatori della loro cooperazione, finalizzata a identificare iniziative di sviluppo infrastrutturale su cui CDP fornirà assistenza e consulenza tecnica, economica e finanziaria alle 76 province delle regioni a statuto ordinario.

Grazie a questo accordo, UPI diffonderà alle province coinvolte le informazioni relative alle attività di consulenza di CDP in relazione ad aspetti progettuali, tecnico amministrativi e finanziari a supporto dello sviluppo di progetti e interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico ed efficientamento energetico di strade, scuole e altri immobili di proprietà pubblica.

Sempre UPI – attraverso i propri canali di comunicazione, gli eventi dedicati, i seminari, i momenti di formazione e i webinar – presenterà alle province la possibilità di avvalersi delle attività di consulenza di CDP. Inoltre, UPI si impegna, per il tramite delle UPI Regionali e delle Province, ad assicurare a CDP delle sedi idonee per organizzare eventi di presentazione dei propri servizi agli enti locali su tutto il territorio nazionale.

CDP, a fronte della sottoscrizione di ulteriori protocolli con ciascuna provincia interessata, potrà poi fornire assistenza in relazione all’iter progettuale, procedurale, amministrativo e finanziario su alcuni specifici interventi. Questi ultimi saranno individuati da CDP e UPI con uno screening congiunto dei progetti indicati dalle province.

In una prima fase, saranno avviate le interlocuzioni con le province, per il tramite di UPI, per la realizzazione di un monitoraggio per la raccolta dei dati relativi ai progetti e per avere un quadro aggiornato dei fabbisogni. Successivamente, sarà poi individuato un elenco di opere più significative in termini di investimenti, innovatività ed importanza per i territori che potranno essere oggetto di collaborazione tra CDP ed i singoli enti.

In base alle informazioni raccolte e all’interesse mostrato dalle Province, si potranno individuare alcuni progetti “pilota” su cui avviare i servizi di consulenza tecnica offerti da CDP. A questo punto, partirà la seconda fase ossia quella della sottoscrizione di protocolli attuativi specifici tra CDP e gli enti individuati.

I progetti che potranno essere supportati da Cassa Depositi e Prestiti ricadranno all’interno di due fattispecie: quelli finanziati totalmente con contributo pubblico e quelli finanziati con contributo pubblico solo parzialmente. In questa ultima fattispecie potrà essere valutato il ricorso, con il supporto di CDP, a forme di partenariato pubblico-privato.

CDP, inoltre, potrà valutare eventuali richieste di finanziamento da parte delle province nel rispetto delle prescrizioni normative e delle circolari tempo per tempo vigenti.

Questo protocollo è per le Province un’occasione straordinaria per accrescere e potenziare il ruolo di istituzione per lo sviluppo e gli investimenti, che, ne siamo convinti, dovrà caratterizzare questo ente – ha dichiarato il Presidente di UPI, Michele de Pascale. Il lavoro di assistenza delle nostre strutture per migliorarne le performance che ci verrà garantito da Cassa Depositi e Prestiti sarà prezioso soprattutto nella fase di ripresa dell’economia, che vedrà le Province protagoniste dell’attuazione dei piani per il rilancio degli investimenti pubblici. Siamo certi che lo sviluppo passi dai territori – ha concluso de Pascale – e che la valorizzazione della Pubblica amministrazione, anche attraverso sinergie come questa, sia la chiave di volta per permettere al Paese di resistere e reagire alla crisi, tornando a crescere”.

Grazie alla firma di questo accordo con UPI riusciamo a rispondere a due esigenze a cui CDP è molto attenta: la vicinanza al territorio e il supporto allo sviluppo infrastrutturale del Paese. Oggi più che mai, per favorire la ripartenza c’è bisogno di infrastrutture moderne, sicure ed efficaci, che garantiscano a tutti i cittadini lo stesso accesso ai servizi, sia fisici che immateriali. Come Istituto Nazionale di Promozione, data la sua missione di contribuire allo sviluppo sostenibile del Paese, CDP è ben conscia dell’importanza delle sfide che partono dal territorio ed è fortemente coinvolta nel promuovere e accelerare – sempre al fianco degli Enti Locali – lo sviluppo delle infrastrutture”, ha dichiarato l’Amministratore Delegato di CDP, Fabrizio Palermo.

Stazioni appaltanti, l’UPI al Presidente Conte, de Pascale “Pienamente in linea: appello a dare seguito nella Manovra”

“La posizione espressa dal Presidente Conte sulle Stazioni Appaltanti è pienamente in linea con le proposte che abbiamo avanzato al Governo sulla prossima manovra di Bilancio. Siamo davvero soddisfatti di sentire che anche il Presidente del Consiglio, come l’UPI, considera essenziale la riduzione drastica del numero delle stazioni appaltanti, che oggi sono più di 30.000 e che, proprio come la nostra richiesta, ritiene che non sia opportuno creare l’ennesima struttura al centro, quanto invece che sia necessario rinforzare i territori con personale specialistico”.

Lo dichiara il Presidente dell’UPI Michele de Pascale, in merito alle dichiarazioni rilasciate dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel corso di un’intervista al giornalista Bruno Vespa, riportate dalle agenzie di stampa nelle quali il Presidente sottolinea l’urgenza di ridurre e concentrare le stazioni appaltanti sul territorio e di puntare sulla loro valorizzazione con personale tecnico specializzato.

“Si tratta – aggiunge de Pascale – di rafforzare la capacità tecnica e progettuale delle 100 Stazioni Uniche Appaltanti delle Province e delle Città metropolitane valorizzando queste strutture anche come Centri unici di Competenza e progettazione al servizio dei Comuni e di tutte le istituzioni del territorio. La nostra richiesta, che abbiamo già avanzato al Ministro Gualtieri e che ora trova questo sostegno nel Presidente del Consiglio, è di definire un Piano Nazionale di assunzioni mirate di personale altamente qualificato che consenta alle Province di reclutare figure tecniche. Un’operazione strategica, considerata la spinta agli investimenti pubblici che bisognerà imprimere al Paese, e anche di risparmio e semplificazione, perché permetterà di passare da 30.000 a 100 Stazioni Uniche, a tutto vantaggio delle imprese”.

 

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Provincia di Salerno: Il Presidente Strianese incontra il Rotaract su Museo archeologico e Biblioteca provinciale

Stamattina a Palazzo Sant’Agostino, due giovani rappresentati del Rotaract, Andrea Bignardi e Roberta Marchesa, hanno consegnato al Presidente della Provincia, Michele Strianese, il materiale acquistato per il Museo Archeologico provinciale nell’ambito dell’iniziativa “Una notte al Museo” realizzata lo scorso maggio 2019, che prevedeva la valorizzazione del Museo archeologico anche attraverso una raccolta fondi per l’acquisto di attrezzatura da destinare a servizio della fruizione museale.

“Stamattina ho incontrato con molto piacere – dichiara il Presidente Strianese – i giovani rappresentanti del Rotaract Club Salerno, promotori di attività di supporto e promozione del patrimonio artistico-culturale del nostro territorio, e in questo caso del nostro Museo archeologico. In particolare hanno consegnato alla Provincia degli opuscoli illustrativi del Museo provinciale che hanno provveduto a realizzare in sinergia con le nostre strutture competenti, poi un microfono e libri dei vincitori del Premio Strega degli ultimi anni. Tutto il progetto è stato coordinato dal Settore Pianificazione strategica e Sistemi culturali, diretto da Ciro Castaldo, con il supporto della Consigliera provinciale delegata ai Beni Culturali, Paky Memoli.

Nell’incontro abbiamo parlato anche della prossima riapertura del Museo archeologico in cui sono a buon punto i lavori di messa in sicurezza della struttura dopo i danni causati dal maltempo dello scorso mese di gennaio.

Nuovo impulso sarà dato anche alla Biblioteca provinciale con l’utilizzo di nuovo personale, dove, in attuazione della normativa antiCovid-19, negli scorsi mesi abbiamo promosso il prestito su prenotazione potenziando l’erogazione dei servizi a distanza. Abbiamo provveduto a sanificare tutti gli ambienti, ad attivare le procedure di stoccaggio in isolamento dei volumi dopo il loro utilizzo e a limitare gli accessi alla struttura. Ora, a causa della nuova espansione del contagio, è veramente difficile consentire un accesso allargato e tantomeno generalizzato alla struttura.

Nonostante tutto questo stiamo lavorando alla possibilità di consentire un accesso contingentato alle sale della biblioteca per motivi di studio e ricerca, in considerazione delle numerose richieste degli utenti che potranno così consultare in sede i volumi di loro interesse.

In piena esplosione del mondo digitale, dai webinar formativi, allo smartworking, alle videoconferenze di lavoro, nel tentativo di contenere l’epidemia da Covid-19, noi come Provincia stiamo andando contro corrente, cercando di attivare servizi in presenza nella nostra storica Biblioteca provinciale, con lo scopo di andare incontro alle esigenze di studenti e studiosi fruitori dell’enorme patrimonio librario in essa contenuto. In realtà proprio per questo, cioè per digitalizzare questo patrimonio librario e facilitarne l’accesso, ho voluto stipulare un protocollo d’intesa con SCABEC sul quale stiamo lavorando con il sostegno del nostro settore competente.

Siamo abituati a dare risposte concrete, anche quando siamo in difficoltà e pressati da emergenze epidemiologiche come quella in corso. Ringrazio chi ci sostiene con il proprio lavoro, dalle istituzioni ai giovani che ci danno stimoli continui e motivazioni giuste per la valorizzazione del nostro immenso patrimonio culturale.”

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