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La Provincia di Pesaro e Urbino ha presentato il Rapporto 2020 sul Benessere Equo e Sostenibile delle Province

Si è tenuto lunedì 23 novembre l’evento on line intitolato “Benessere e sostenibilità per la programmazione locale” organizzato dalla Provincia di Pesaro e Urbino in collaborazione con l’UPI Unione delle Province d’Italia, e con il supporto  del SISTAN Sistema statistico nazionale e del CUSPI Coordinamento degli uffici di statistica delle Province Italiane.

Durante l’iniziativa la dott.ssa Paola D’Andrea, Presidentessa del CUSPI e responsabile dell’Ufficio Statistica della Provincia di Pesaro e Urbino, ha illustrato gli indicatori e le novità del rapporto BES DELLE PROVINCE 2020.

Il video dell’iniziativa è disponibile sul canale yotube dell’UPI e le pubblicazioni con gli indicatori relativi alle 24 Province e alle 7 Città metropolitane aderenti sono disponibili sul sito BES delle Province.

Scarica il rapporto sul BES della Provincia di Pesaro e Urbino.

BORGHI, online l’Avviso Pubblico MIBACT

È online, sul sito dedicato http://www.borghinfestival.beniculturali.it<http://www.borghinfestival.beniculturali.it/> e sui siti istituzionali della Direzione Generale Creatività Contemporanea e della Direzione Generale Turismo del MiBACT,  l’Avviso Pubblico “Borghi in Festival – Comunità, cultura, impresa per la rigenerazione dei territori”, dal valore di 750.000 euro, per il finanziamento di attività culturali finalizzate a favorire la rigenerazione culturale, turistica ed economico-sociale dei piccoli Comuni italiani.

L’Avviso si propone, in particolare, di creare opportunità di sviluppo attraverso l’incubazione di imprese culturali, creative e innovative di comunità, di rafforzare l’offerta turistica dei territori e di promuovere le eccellenze dei borghi italiani. Tra gli obiettivi anche la valorizzazione e il sostegno di contenuti innovativi nelle attività di educazione e formazione, nonché lo sviluppo di approcci progettuali integrati pubblico-privato, per incentivare progetti orientati alla sostenibilità e all’accessibilità, anche attraverso l’impiego delle nuove tecnologie.

Destinatari dell’Avviso sono i Comuni con popolazione residente fino a 5.000 abitanti, ovvero fino a 10.000 abitanti che abbiano individuato il centro storico quale zona territoriale omogenea (ZTO), con preferenza per quelli identificabili come aree prioritarie e complesse, nelle quali maggiore è l’esigenza dell’intervento pubblico. Il bando intende favorire progettualità basate su approcci integrati: infatti i Comuni possono partecipare singolarmente, o in rete tra loro, e sono tenuti a costituire partenariati con almeno un ente non profit e con almeno un soggetto co-finanziatore. Il finanziamento erogabile prevede un limite massimo di 75.000 euro per i Comuni che partecipano singolarmente e di 250.000 euro per i Comuni che partecipano in rete.

I partecipanti avranno 60 giorni per l’elaborazione dei progetti, che dovranno pervenire entro il 15 gennaio 2021. I progetti potranno prevedere, tra le altre attività, incontri, seminari, laboratori, mostre, rassegne, giornate di formazione, realizzazione di piattaforme o applicativi digitali, attività culturali e creative con particolare attenzione all’innovatività, alla sostenibilità e alla accessibilità delle proposte, al coinvolgimento della cittadinanza e all’impatto sul territorio.

I progetti vincitori potranno essere realizzati da aprile a luglio 2021.

La programmazione deve essere pensata nel rispetto della normativa vigente in materia di contenimento del contagio da Covid-19.

CS Avviso Pubblico Borghi

La Provincia di Parma cambia e si riorganizza

Per far fronte ai nuovi compiti e assistere i Comuni, in particolare su accesso ai finanziamenti europei, appalti e informatizzazione. I criteri della riorganizzazione approvati oggi all’unanimità dal Consiglio provinciale. Il tema è anche al centro di un progetto nazionale di Upi e Dipartimento funzione pubblica a cui la Provincia di Parma partecipa.

“E’ una nuova Provincia quella che si sta delineando: si è conclusa la fase della riforma delle Province che prevedeva la loro liquidazione, ora invece siamo in una fase di rilancio, con un aumento di risorse disponibili che porta  il nostro bilancio da 60 a 100 milioni di euro e con un incremento di funzioni a supporto dei Comuni.” Così il Presidente Diego Rossi ha introdotto nella seduta odierna del Consiglio provinciale il tema della riorganizzazione dell’Ente, i cui criteri sono stati approvati dai consiglieri all’unanimità.

A livello nazionale è già all’opera il Tavolo ministeriale per rivedere competenze ed assetti delle Province e Upi – Unione Province d’Italia ha appena avviato il progetto “Province&Comuni” per accompagnare le Province nel percorso di riorganizzazione a supporto dei Comuni.

Il Segretario generale dell’Ente dott.ssa Alfieri, che partecipa al progetto Upi, ha illustrato al Consiglio il provvedimento di riorganizzazione dell’Ente.

Nel prossimo futuro la Provincia dovrà potenziare le proprie attività su scuole e strade, per far fronte al deficit di aule, ammodernare le strutture e ovviare alla vulnerabilità sismica, oltre che impegnarsi ancora di più nella manutenzione delle strade, con particolare attenzione ai ponti, per migliorare i servizi ai cittadini.

Inoltre si dovrà andare decisamente verso la digitalizzazione, che già è stata accelerata nei mesi del lockdown, e ora dovrà diventare una modalità di lavoro corrente: i cittadini dovranno poter completare le pratiche da casa propria, grazie all’identità digitale Spid e grazie a una completa riorganizzazione del modo di lavorare degli impiegati, tra l’altro con la conservazione digitale dei documenti.

Infine, la Provincia dovrà attrezzarsi per sostenere le esigenze dei Comuni, in particolare dei più piccoli, soprattutto attraverso le Stazioni uniche appaltanti, il Servizio associato per le politiche europee e i Servizi informatici.

Per rispondere al meglio a queste aumentate esigenze, sarà necessario modificare la dotazione organica, cambiare la struttura organizzativa, modificare la metodologia di valutazione dei dipendenti, con l’obiettivo di rendere la “macchina” pronta per il cambiamento.

Un cambiamento che è già iniziato nell’ultimo biennio con il rafforzamento della dirigenza dell’Ente e nuove assunzioni di personale.

Provincia di Cosenza: Campagna antiviolenza “Orange the world: end violence against women and girls”

L’amministrazione provinciale di Cosenza, su invito del Soroptimist Club di Cosenza presieduto dall’avvocato Anita Frugiuele, partecipa alla Campagna antiviolenza “Orange the world: end violence against women and girls” promossa dal Segretario generale delle Nazioni Unite per sensibilizzare tutti su questa tematica di estrema importanza.

Dal 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza alle donne, al 10 dicembre che è l’anniversario della Dichiarazione dei Diritti umani, il Soroptimist Club Cosenza promuove 16 giorni di attivismo sul problema, che registra una pericolosa presenza nella società.

«I maltrattamenti, le aggressioni, le sopraffazioni sia fisiche che psicologiche sono purtroppo ancora una preoccupante realtà – ha dichiarato Anita Frugiuele, presidente Soroptimist Club di Cosenza – che è stata resa ancora più grave dall’attuale emergenza dovuta al Covid-19, poiché la forzata permanenza in casa sta facendo registrare un’impennata di condotte violente tra le mura domestiche. Per questo motivo, al fine di veicolare in modo simbolico ma efficace il messaggio del No alla violenza di genere, viene promossa l’illuminazione di arancio, colore simbolo della rinascita, di edifici e monumenti pubblici e ringrazio vivamente il presidente Franco Iacucci e l’amministrazione provinciale di Cosenza, da sempre sensibile al tema della parità dei diritti e della lotta alle discriminazioni di genere, che ha inteso prontamente aderire alla Campagna».

«Da 25 novembre anche il Palazzo della Provincia di Piazza XV Marzo a Cosenza sarà illuminato di arancio. Abbiamo aderito prontamente a “Orange the world”, coinvolgendo tutti i sindaci della provincia – ha affermato il presidente Franco Iacucci – perché riteniamo molto importante che parta anche dalle istituzioni la chiara e forte condanna delle aggressioni e di ogni forma di discriminazione contro le donne. Tutta l’attività dell’amministrazione provinciale è improntata al rispetto della parità di genere e sono numerose le iniziative che portiamo avanti sul piano dell’affermazione di questi principi. Non potevamo quindi che accogliere anche l’invito del Soroptimist e affiancarlo in questa importante Campagna. Invito tutti i sindaci a illuminare simbolicamente di colore arancio la facciata del Municipio o luoghi più rappresentativi del proprio territorio».

L’iniziativa rende, così, quella di Cosenza una “provincia Orange” che esprime il suo NO alla violenza illuminandosi di arancione, colore del sole, della vita.

Provincia di Monza e Brianza: Polizia Provinciale, presidio continuo della legalità e della sicurezza in Brianza

La Polizia Provinciale, con soli 16 agenti operativi, continua anche nei mesi dell’emergenza sanitaria a garantire un presidio di legalità e sicurezza nel nostro territorio partecipando a numerose azioni, anche in collaborazione con le altre forze dell’ordine operative in Brianza.

Siamo molto orgogliosi dei nostri agenti di polizia provinciale che hanno dato un supporto importante alle indagini nel corso dell’operazione “Villasanta”  che si è conclusa nei giorni scorsi con il sequestro di un impianto abusivo di rifiuti in un terreno di oltre 10 mila metri, collaborando con i Carabinieri forestali di Carate Brianza. L’attività di sorveglianza ed indagine è molto importante in questa fase di emergenza sanitaria che sta indebolendo il nostro contesto produttivo e che può aprire la strada ad attività irregolari, magari solo per il bisogno di guadagnare qualcosa in più. I rifiuti sono il settore più appetibile per lo sviluppo di attività illecite: non bisogna abbassare la guardia –  commentano il Presidente Luca Santambrogio e il consigliere delegato Andrea Villa”- Questa è una delle tante operazioni a presidio del territorio che vengono portate avanti dal Comandante Flavio Zanardo e da tutti i suoi agenti: un lavoro  costante che non si è fermato con l’emergenza sanitaria e dimostra l’impegno e il ruolo attivo della Provincia a tutela dell’ambiente e della legalità”.

L’operazione “Villasanta” è una delle tante operazioni che nel corso del mese di novembre sta impegnando gli agenti di polizia provinciale.

A inizio mese è partita un’attività di controllo presso le numerose aziende che trattano rifiuti in Brianza nell’ambito del NOA, il Nucleo Operativo Ambiente insediatosi presso la Prefettura di Monza e Brianza  che coinvolge la Polizia Provinciale, i Vigili del Fuoco, i Carabinieri Forestali

I controlli congiunti hanno già consentito di verificare che alcune aziende non erano in regola con la normativa ed i titolari sono stati denunciati e sanzionati con multe per migliaia di euro come previsto dalla normativa di settore.

In particolare su quattro aziende controllate una è stata sanzionata con 10.000 euro di multa, per una è stata inoltrata denuncia penale  alla Procura della repubblica per violazione all’autorizzazione mentre le altre due sono risultate in regola.

Continua anche la collaborazione con la Questura di Monza per le attività di controllo finalizzate al contenimento della diffusione del  COVID-19.

Il report delle attività dal 1° al 18 novembre:

  • Persone controllate: n. 154
  • Controllo assembramenti presso attività ed esercizi commerciali: n. 143
  • Verbali Amministrativi elevati. N. 06
  • Pattuglie utilizzate: n. 26
  • Appostamento fisso nella rampa di accesso della MI-Meda per un totale di 64 ore

 

 

 

Provincia di Belluno: Approvato il piano annuale 2021 di manutenzione straordinaria della rete stradale, c’è anche il progetto di Corde Mole a Gosaldo

È stato approvato nei giorni scorsi il piano annuale 2021 di manutenzione straordinaria della rete stradale provinciale storica. Un piano da 9 interventi per un investimento complessivo di 1,1 milioni di euro (nella programmazione provinciale è prevista una spesa di 3,3 milioni spalmata su tre annualità). La Provincia lo trasmetterà a Veneto Strade, gestore della viabilità provinciale, per avviare l’esecuzione dei lavori già nei primi mesi del prossimo anno.

«Il piano 2021 prende in considerazione alcune criticità da sanare e guarda con particolare attenzione alle zone montane – spiega il consigliere provinciale delegato alle infrastrutture, Fabio Luchetta -. Nella lista del piano spicca l’intervento di Corde Mole, a Gosaldo. Un problema che si era palesato subito dopo la tempesta Vaia e che andremo a risolvere con un investimento di quasi 500mila euro, a beneficio della comunità gosaldina e di tutti coloro che percorrono la Provinciale 3 della Valle Imperina, strada su cui siamo intervenuti anche di recente, nel tratto tra Agordo e Rivamonte».

Altri interventi importanti riguarderanno la Sp 4 della Val Cantuna (Ponte nelle Alpi), dove sono previsti due lavori, e la Sp 35 di Laste (Rocca Pietore). Nel primo caso saranno sostituite le protezioni laterali di due ponti, per 244mila euro. Nel secondo caso, invece, i lavori saranno orientati al consolidamento della strada per vari tratti (178mila euro). Il piano 2021 tocca anche la Sp 7 in Val di Zoldo, dove è necessaria una messa in sicurezza, e la Sp 6 di Danta, dove verrà eseguito un consolidamento della carreggiata. Sulla Sp 12 “Pedemontana” a San Gregorio saranno realizzati importanti lavori per allontanare l’acqua di ruscellamento e sulla 30 a Santo Stefano sarà realizzato un muro di controripa. A chiudere il piano 2021, lavori di manutenzione sulla Cantoniera Pezzecucco a Santo Stefano, oggi usata come autorimessa.

«Questo piano conferma la volontà di intervenire nelle aree più periferiche. La Provincia ritiene di vitale importanza garantire vivibilità e sicurezza alle “terre alte” – continua il consigliere Luchetta -. Le risorse a disposizione sono sempre scarse; ricordo che dal 2014 sono stati azzerati i trasferimenti statali per la viabilità, che ammontavano a 15 milioni di euro l’anno. Nonostante ciò, grazie all’impegno dell’ufficio viabilità della Provincia e alla professionalità del gestore Veneto Strade, riusciamo a mettere in campo interventi importanti».

Provincia di Salerno: A 40 anni dal terremoto ancora oggi dobbiamo “fare presto”

“Fate presto” fu il famoso titolo che Il Mattino di Napoli pubblicò tre giorni dopo quel tragico giorno. Era il 23 novembre 1980 e alle 19.34,53 una scossa di 90 secondi cancellò dalla carta geografica interi paesi seminando distruzione e morte, colpendo un’area di 17.000 chilometri che andava dall’Irpinia al Vulture, a cavallo delle province di Avellino, Salerno e Potenza.

Sono passati 40 anni dal quel terremoto che ha segnato in maniera indelebile i territori di Campania e Basilicata, seppellendo intere famiglie. Circa 3.000 i morti e un danno economico di oltre 26 miliardi di euro. In provincia di Salerno il bilancio ufficiale delle vittime fu di 674 morti e di 2.468 feriti, con interi paesi falcidiati.

“Fate presto – dichiara il Presidente della Provincia di Salerno Michele Strianese – fu un titolo che fece la storia. “FATE PRESTO per salvare chi è ancora vivo, per aiutare chi non ha più nulla”. Non fu solo un appello a chi doveva coordinare gli aiuti, ma fu il grido di dolore di un intero popolo che risuonò a lungo nella nostra storia e risuona ancora nella coscienza di tutti noi.

Un monito che oggi, a 40 anni da quella ferita profonda, è attualissimo. Non è il terremoto oggi che ci strazia, ma un virus che miete vittime innocenti, sul quale siamo chiamati tutti a intervenire presto e bene.

In un momento così delicato e difficile come quello che stiamo vivendo a causa della pandemia dobbiamo intervenire con grande responsabilità tutti, ognuno con il proprio ruolo. Dobbiamo lavorare tutti compatti contro il Covid-19, per tutelare la salute pubblica dei nostri cittadini, per il bene comune di donne e uomini, di lavoratori e famiglie.

E dobbiamo fare presto e bene per proteggere il benessere delle nostre comunità, non solo combattendo la diffusione del contagio, ma intervenendo sulle conseguenze sociali ed economiche, per contenere le paure, per sostenere le categorie più fragili e per combattere anche gli sciacallaggi mediatici, che, come tutti gli sciacallaggi, si scatenano ad ogni tragedia.

Abbiamo superato un terremoto terribile come quello del 1980 – conclude Strianese – sono fiducioso che supereremo anche questa pandemia. Dobbiamo rimanere uniti e insieme usciremo anche da questo dolore collettivo come abbiamo saputo fare in ogni momento difficile della nostra storia.

“Faremo presto per salvare chi è ancora vivo e per aiutare chi non ha più nulla”.

Provincia di Piacenza: “Violenza e pandemia”, l’evento del Tavolo provinciale di confronto contro la violenza alle donne

Il 25 novembre di ogni anno si celebra la Giornata Internazionale contro la violenza alle donne, designata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite attraverso la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999 che ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica.

Quest’anno, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza alle donne, il Tavolo provinciale di confronto contro la violenza alle donne – che è operativo dal novembre 2011 – ha organizzato un evento di sensibilizzazione, in via telematica, legato alla pandemia: durante i periodi di emergenza è stato rilevato come la violenza contro le donne tenda ad aumentare. Nonostante i dati a cui attingere siano ancora scarsi, è già stato rilevato un forte aumento dei casi di violenza di genere dall’inizio dell’epidemia.

Lunedì 23 novembre 2020 alle ore 11, attraverso la piattaforma Lifesize, le massime autorità piacentine daranno il loro contributo, in un confronto – moderato dalla giornalista Elisa Malacalza – aperto agli organi di informazione locale e ai componenti del Tavolo provinciale che verrà registrato e reso disponibile sul sito istituzionale della Provincia a partire da mercoledì 25 novembre 2020, Giornata internazionale contro la violenza alle donne.

Interverranno S.E. il Prefetto Daniela Lupo, Patrizia Barbieri, Sindaco e Presidente della Provincia di Piacenza, Grazia Pradella, Procuratore capo della Procura della Repubblica di Piacenza, Maria Pia Romita, dirigente della divisione anticrimine della Questura di Piacenza, Alfredo Beveroni in rappresentanza dei Carabinieri di Piacenza e Donatella Scardi del Centro Antiviolenza.

Le conclusioni saranno affidate a Valentina Stragliati, Presidente del Tavolo Provinciale di confronto contro la violenza alle donne.

In allegato la locandina dell’evento.

 Gli organi di informazione sono invitati a partecipare. Le credenziali per l’accesso a Lifesize verranno inviate nel pomeriggio del giorno precedente.

Accorpamento Camere di Commercio de Pascale a Patuanelli “La riforma ha bisogno di una verifica. Tanti territori senza presidi”

“La riforma delle Camere di Commercio non sta procedendo alla stessa velocità su tutto il Paese, e questa diversità nella tempistica ha lasciato tanti territori scoperti, senza un presidio. C’è bisogno di fare una verifica per individuare le criticità e trovare soluzioni. Questo non significa rimettere in discussione tutta la riforma, ma assicurare le stesse opportunità a tutte le imprese e a tutti i territori”. Lo ha chiesto il Presidente dell’UPI Michele de Pascale  al Ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, alla prima riunione del tavolo di lavoro sulla riforma delle Camere di Commercio convocata oggi. “Una sede di confronto molto importante – ha sottolineato de Pascale – e per la cui istituzione ringraziamo il Ministro Patuanelli che, anche in un momento così complesso, ha ascoltato le istanze di imprese e istituzioni e ha dato modo con questo tavolo di discutere in modo costruttivo della riforma”.

“L’avere fatto decadere i Presidenti delle Camere di Commercio, senza avere prima individuato i Commissari chiamati a gestire i processi di accorpamento delle nuove Camere – ha sottolineato il Presidente dell’UPI – ha creato problemi concreti laddove non si è ancora provveduto a nominare i Commissari straordinari. La mancanza di riferimenti ha fatto perdere a quelle zone opportunità di finanziamenti e di fondi e ha lasciato gli amministratori locali, Sindaci e Presidenti di Provincia, senza un referente. La nostra proposta è che vengano immediatamente nominati quali commissari, laddove possibile, i Presidenti uscenti, per garantire la massima operatività. Occorre accelerare e questo tavolo di lavoro è la sede in cui, grazie al confronto tra Governo, Regioni, enti locali e imprese,  si possono mettere in chiaro e risolvere alcune criticità oggettive presenti in alcuni territori, riportando il sistema alla massima efficienza”.

Pro.digi. La Provincia digitale a Internet Festival 2020. Giovedì 19 novembre – ore 10

L’Unione della Province Italiane, congiuntamente alla Unione della Province della Toscana, presenta il progetto “Pro.digi. La Provincia digitale” per la creazione di “Centri di Competenza per l’innovazione”. Il progetto ha come obiettivo quello di mettere a disposizione delle Province e degli Enti locali competenze, piattaforme, laboratori e servizi per la trasformazione digitale dei territori, anche con iniziative di formazione e alfabetizzazione digitale che facciano emergere le eccellenze e consentano, allo stesso tempo, alle aree più svantaggiate del Paese di utilizzare le potenzialità dell’innovazione.

Evento fruibile in modalità streaming qui e sulla pagina Facebook della Provincia giovedì 19 novembre alle ore 10

https://www.provincia.pisa.it/it/provincia/55793/Pro-digi-La-Provincia-digitale-a-Internet-Festival-2020.html

Al via il Progetto Province&Comuni: Migliorare l’efficienza e rilanciare gli investimenti

Migliorare la capacità amministrativa delle Province, razionalizzare la spesa pubblica, favorire una strategia unitaria di sviluppo territoriale: sono questi gli obiettivi del progetto Province&Comuni realizzato dall’UPI nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Governance Istituzionale 2014 -2020 promosso dal Dipartimento della Funzione Pubblica, con il coinvolgimento delle 76 Province italiane.
Il progetto accompagnerà le Province, nei prossimi 36 mesi, in un percorso di riorganizzazione e accrescimento delle competenze del personale, mirato a rafforzare le capacità di programmazione, progettazione e realizzazione degli investimenti. Non solo rispetto alle proprie competenze, ma anche a supporto dei Comuni, in particolare attraverso la valorizzazione delle Stazioni Uniche Appaltanti, del Servizio Associato Politiche Europee e dei Servizi di innovazione, raccolta ed elaborazione dei dati.
“Rilanciare gli investimenti, soprattutto quelli locali, è strategico per assicurare una ripresa strutturale del Paese che parta dai territori e in questo contesto il ruolo delle Province nel coordinamento e nella programmazione dello sviluppo locale è essenziale. Lo dimostra il fatto che ad ottobre 2020, nonostante il lockdown imposto dalla crisi sanitaria, gli investimenti delle Province sono aumentati del 14% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Questo progetto accompagnerà tutte le Province in un percorso di crescita e di acquisizione e rafforzamento delle competenze, consolidando questo ruolo e promuovendo la condivisione delle buone pratiche”.
Tra le azioni che saranno realizzate nei 36 mesi, lo sviluppo di modelli di servizi comuni che rispondano ad un’unica strategia nazionale, la formazione e l’accrescimento professionale del personale impegnato nelle Stazioni Uniche Appaltanti, nei Servizi Europa e Servizi di innovazione e raccolta ed elaborazione dati , la realizzazione di una piattaforma collaborativa informatica a supporto di tutte le Province che permetterà l’integrazione dei dati.

 

Al via il Progetto Province&Comuni: Migliorare l’efficienza e rilanciare gli investimenti

Migliorare la capacità amministrativa delle Province, razionalizzare la spesa pubblica, favorire una strategia unitaria di sviluppo territoriale: sono questi gli obiettivi del progetto Province&Comuni realizzato dall’UPI nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Governance Istituzionale 2014 -2020 promosso dal Dipartimento della Funzione Pubblica, con il coinvolgimento delle 76 Province italiane.
Il progetto accompagnerà le Province, nei prossimi 36 mesi, in un percorso di riorganizzazione e accrescimento delle competenze del personale, mirato a rafforzare le capacità di programmazione, progettazione e realizzazione degli investimenti. Non solo rispetto alle proprie competenze, ma anche a supporto dei Comuni, in particolare attraverso la valorizzazione delle Stazioni Uniche Appaltanti, del Servizio Associato Politiche Europee e dei Servizi di innovazione, raccolta ed elaborazione dei dati.
“Rilanciare gli investimenti, soprattutto quelli locali, è strategico per assicurare una ripresa strutturale del Paese che parta dai territori e in questo contesto il ruolo delle Province nel coordinamento e nella programmazione dello sviluppo locale è essenziale. Lo dimostra il fatto che ad ottobre 2020, nonostante il lockdown imposto dalla crisi sanitaria, gli investimenti delle Province sono aumentati del 14% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Questo progetto accompagnerà tutte le Province in un percorso di crescita e di acquisizione e rafforzamento delle competenze, consolidando questo ruolo e promuovendo la condivisione delle buone pratiche”.
Tra le azioni che saranno realizzate nei 36 mesi, lo sviluppo di modelli di servizi comuni che rispondano ad un’unica strategia nazionale, la formazione e l’accrescimento professionale del personale impegnato nelle Stazioni Uniche Appaltanti, nei Servizi Europa e Servizi di innovazione e raccolta ed elaborazione dati , la realizzazione di una piattaforma collaborativa informatica a supporto di tutte le Province che permetterà l’integrazione dei dati.

 

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