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La Vicepresidente Upi Chiassai Martini all’apertura dei lavori dell’Assemblea ANCI

Ecco alcuni dei passaggi dell’intervento pronunciato  dalla Vicepresidente UPI Silvia Chiassai Martini Presidente della Provincia di Arezzo, nel suo intervento di saluto all’apertura dei lavori dell’Assemblea ANCI, di fronte al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“È a tutti chiaro che è necessaria una revisione profonda della Legge 56/14 e che lo slogan “tagliare le Province” non produce altro che il drammatico indebolimento dei territori.

Finalmente riusciamo a vedere alcuni primi segnali che indicano un cambio di atteggiamento di Governo e Parlamento nei confronti delle Province: le risorse per gli investimenti che nella passata finanziaria ci sono state assegnate per intervenire sul patrimonio, sono confermate e assicurate fino al 2034 nella Legge di Bilancio 2020. Certo, sono ancora insufficienti a garantire la messa in opera del piano dei mille cantieri su strade, ponti e scuole superiori che le Province hanno pronto, ma almeno ci consentono di riprendere a programmare investimenti sui territori per i prossimi 15 anni.

C’è poi il Disegno di Legge di riforma del TUEL e di revisione della legge 56/14 collegato alla Legge di Bilancio, da cui ci aspettiamo prime importanti modifiche sia sul versante della definizione delle funzioni, sia rispetto alla governance e alla semplificazione del quadro amministrativo territoriale.

Quello che chiediamo è che questo dispositivo, insieme alla Legge di Bilancio, siano l’occasione per fare uscire una volta per tutte le Province da questa lunghissima fase di transizione, riportare stabilità economica e istituzionale e garantire la piena funzionalità degli enti.

Per questo, anche da qui oggi, nel pieno della discussione per l’approvazione della manovra economica, permettetemi di sollecitare il Parlamento ad ascoltare le richieste che vengono dalle Province e dai Comuni, perché è attraverso le istanze delle istituzioni locali che si risponde concretamente alle domande che vengono dai cittadini, dalla società civile, dalle forze economico sociali.

Questa Assemblea si intitola “Ascoltare, decidere, migliorare”.

Mi sento di dire anche a nome dell’Unione delle Province d’Italia a Governo e Parlamento che ascoltando le istituzioni locali, sarà possibile impostare un percorso di sviluppo e di progresso nell’interesse generale del Paese”.

La Vicepresidente Upi Chiassai Martini all’apertura dei lavori dell’Assemblea ANCI

Ecco alcuni dei passaggi dell’intervento pronunciato  dalla Vicepresidente UPI Silvia Chiassai Martini Presidente della Provincia di Arezzo, nel suo intervento di saluto all’apertura dei lavori dell’Assemblea ANCI, di fronte al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“È a tutti chiaro che è necessaria una revisione profonda della Legge 56/14 e che lo slogan “tagliare le Province” non produce altro che il drammatico indebolimento dei territori.

Finalmente riusciamo a vedere alcuni primi segnali che indicano un cambio di atteggiamento di Governo e Parlamento nei confronti delle Province: le risorse per gli investimenti che nella passata finanziaria ci sono state assegnate per intervenire sul patrimonio, sono confermate e assicurate fino al 2034 nella Legge di Bilancio 2020. Certo, sono ancora insufficienti a garantire la messa in opera del piano dei mille cantieri su strade, ponti e scuole superiori che le Province hanno pronto, ma almeno ci consentono di riprendere a programmare investimenti sui territori per i prossimi 15 anni.

C’è poi il Disegno di Legge di riforma del TUEL e di revisione della legge 56/14 collegato alla Legge di Bilancio, da cui ci aspettiamo prime importanti modifiche sia sul versante della definizione delle funzioni, sia rispetto alla governance e alla semplificazione del quadro amministrativo territoriale.

Quello che chiediamo è che questo dispositivo, insieme alla Legge di Bilancio, siano l’occasione per fare uscire una volta per tutte le Province da questa lunghissima fase di transizione, riportare stabilità economica e istituzionale e garantire la piena funzionalità degli enti.

Per questo, anche da qui oggi, nel pieno della discussione per l’approvazione della manovra economica, permettetemi di sollecitare il Parlamento ad ascoltare le richieste che vengono dalle Province e dai Comuni, perché è attraverso le istanze delle istituzioni locali che si risponde concretamente alle domande che vengono dai cittadini, dalla società civile, dalle forze economico sociali.

Questa Assemblea si intitola “Ascoltare, decidere, migliorare”.

Mi sento di dire anche a nome dell’Unione delle Province d’Italia a Governo e Parlamento che ascoltando le istituzioni locali, sarà possibile impostare un percorso di sviluppo e di progresso nell’interesse generale del Paese”.

La Presidente della Provincia di Arezzo Silvia Chiassai Martini nuova Vicepresidente UPI

Silvia Chiassai Martini, la Presidente della Provincia di Arezzo, è stata oggi designata ad assumere il ruolo di Vicepresidente dell’UPI.

A conferirle l’incarico, il Presidente dell’UPI Michele de Pascale, che l’ha voluta al suo fianco nel complesso compito di guida dell’Associazione delle Province.

Silvia Chiassai Martini, Sindaco di Montevarchi, è alla guida della Provincia dal 2018, prima donna ad essere eletta in questo incarico.

Per l’UPI è anche responsabile Istruzione e rappresenta le Province in seno all’Osservatorio Nazionale per l’edilizia scolastica.

“Sono molto contento di questa scelta – commenta il Presidente dell’UPI Michele de Pascale – perché rappresenta la nostra volontà di dare sempre più spazio alle amministratrici provinciali, purtroppo ancora molto poche. La Presidente Chiassai è la prima donna ad assumere in UPI l’incarico di Vicepresidente dell’Associazione.”.

La prima occasione pubblica della Vicepresidente sarà la XXXVI Assemblea nazionale ANCI ad Arezzo, dove porterà i saluti delle Province in apertura dei lavori, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

NELLA FOTO, LA PRESIDENTE CHIASSAI MARTINI AL CENTRO, AL FIANCO DLE RPESIDENTE DE PASCALE

#uominicheamanoledonne: la campagna antiviolenza della Provincia di Teramo

Il Teramo Calcio, la Roseto Sharks e la Amicacci di Giulianova scenderanno in campo, nelle prossime partite (il 16 e il 17 novembre) indossando le magliette che promuovono la campagna di comunicazione sociale contro la violenza sulle donne #uominicheamanoledonne – non uccidono, non violentano, non maltrattano.
Quest’anno, in occasione delle iniziative per la Giornata Internazionale contro la violenza delle donne (25 novembre) la Commissione Provinciale Pari Opportunità e la Provincia, hanno scelto di parlare agli uomini e di farlo utilizzando come testimonial i giocatori di due fra gli sport più seguiti: il calcio e il basket.
L’iniziativa, che serve a promuovere l’attività dei servizi antiviolenza gestiti dalla Provincia, il Centro La Fenice e la casa di accoglienza “Casa Maya”, è stata presentata questa mattina insieme alla dirigenza delle squadre: Franco Iachini per il Teramo Calcio, il presidente del Roseto Sharks Antonio Norante, il vicepresidente dell’Amicacci di Giulianova, Peppino Marchionni.

Una battaglia così importante, ogni due giorni una donna viene uccisa, ha bisogno del coinvolgimento di tutti, anche degli uomini – spiega la presidente della CPO Tania Bonnici Castelli – non la possiamo vincere se non siamo uniti e poi c’è lo sport, un veicolo potente. Gli atleti scenderanno in campo indossando le nostre magliette con lo slogan, abbiamo scelto parole forti: gli atleti uomini diventeranno paladini del messaggio contro un fenomeno che, non dobbiamo dimenticarlo mai, è assolutamente drammatico”.

Le parole sono importanti – dichiara la consigliera Beta Costantini – il Piano Nazionale Antiviolenza, che non decolla per mancanza di finanziamenti, sottolinea l’importanza delle azioni di formazione e informazione per evitare gli stereotipi e individua nelle attività da promuovere, quelle che si rivolgono agli uomini.  Per la prevenzione dei comportamenti a rischio e il sostegno psicologico, indispensabile per modificare comportamenti aggressivi e condannabili”.
Il presidente Diego Di Bonaventura ha posto l’accento sullo sforzo degli enti locali come la Provincia che stanno sostenendo i servizi Antiviolenza senza avere una continuità di finanziamenti: “Lo facciamo perché sappiamo che le donne hanno bisogno di aiuto e sostegno e non possono essere lasciate sole. Formare e informare, parlare alle giovani generazioni, sostenere la Rete è quello che continueremo a fare”.

A riprova dell’impegno della Provincia, il 22 apre un nuovo sportello del Centro Antiviolenza (il quarto) a Isola del Gran Sasso, in collaborazione con il Comune.

Numerosi gli interventi in conferenza stampa dal vicepresidente della provincia Alessandro Recchiuti al sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto“Il mondo dello sport ha una forza trainante molto forte per le iniziative di carattere sociale e in questo caso la campagna mi pare molto centrata” ha dichiarato Franco Iachini.

Allo stadio Bonolis e nei Palazzetti dello Sport, prima del fischio d’inizio, sarà proiettato il cortometraggio del regista teramano Marco Cassini, prodotto dalla Provincia: “Un posto sicuro” che “racconta” il Centro Antiviolenza La Fenice.
Queste le date delle partite interessate:

  • 16 Novembre ore 18 Pala Maggetti (Roseto) incontro tra Associazione Amicacci Giulianova contro Santo Stefano (Campioni d’Italia in carica)
  • 17 Novembre ore 16 Stadio Bonolis (Teramo) incontro tra Teramo Calcio contro Ternana (partita ripresa in diretta da Rai Sport)
  • 17 Novembre ore 18 Pala Maggetti (Roseto)  incontro Roseto Sharks contro Orzinuovi

Il 23 notte, infine, a Piazza Orsini, si illuminerà di rosso l’opera dello scultore, Venanzo Crocetti, “La statua della maternità”.
Il linguaggio, gli stereotipi al centro della campagna di comunicazione sociale
Tempesta emotiva: la definizione è entrata anche in una sentenza, quella della Corte d’Appello di Bologna che, riconoscendo le attenuanti generiche, ha ridotto da 30 a 16 anni di reclusione la pena per un uomo che ha strangolato la donna che aveva iniziato con lui una relazione da un mese. Tra queste attenuanti generiche, la ormai famosa “tempesta emotiva“. Un altro caso a Genova: una riduzione della pena per un uomo che ha ucciso a coltellate sua moglie, per le attenuanti generiche riconosciute. Tra le parole che colpiscono nelle motivazioni, “il misto di rabbia e di disperazione, profonda delusione e risentimento” dell’uomo, e il suo stato d’animo “molto intenso, non pretestuoso, né umanamente del tutto incomprensibile“.
Anche i titoli dei giornali associano spesso, ancora, il femminicidio alla  “pazzia d’amore” alla “follia della gelosia”: nel racconto del tragico fatto di cronaca, che in tanti casi diventa strage per l’uccisione anche dei figli oltre che della moglie o compagna,  si sottolineano aspetti come “famiglia normale” e “uomo tranquillo”.
Le parole sono importanti: il Piano Nazionale Antiviolenza, che non decolla per mancanza di finanziamenti, sottolinea l’importanza delle azioni di formazione e informazione per evitare gli stereotipi e individua nelle attività da promuovere, quelle che si rivolgono agli uomini, per la prevenzione e il sostegno psicologico, indispensabile per modificare comportamenti sbagliati e ampiamente condannabili.
La Campagna di comunicazione sociale promossa dalla Commissione Provinciale Pari Opportunità e dalla Provincia in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne (25 novembre) si rivolge, quindi, in maniera particolare e per la prima volta agli uomini, coinvolgendo il mondo dello sport.
#uominicheamanoledonne. Il claim è la parafrasi del libro “Uomini che odiano le donne” di Stieg Larsson; una trilogia che ha venduto milioni di copie nel modo e la cui protagonista Lisbeth Salander è un simbolo di riscatto femminile. Dopo lo slogan il messaggio “Non uccidono, non violentano, non maltrattano” che richiama i drammatici casi di femminicidio e gli stereotipi del linguaggio e stigmatizzando l’uso di parole ambigue e fuorvianti presenti anche nel linguaggio giornalistico oltre che in quello di uso comune.
Non si tratta dell’unica iniziativa, la campagna avrà uno sviluppo sui social, in particolare FB e INSTAGRAM (con attività che consentiranno un’interazione: sondaggi, valutazioni, suggerimenti, segnalazioni) con l’obiettivo di promuovere i servizi del Centro Antiviolenza La Fenice e della Casa di Accoglienza “Casa Maia” gestiti dalla Provincia.

#uominicheamanoledonne: la campagna antiviolenza della Provincia di Teramo

Il Teramo Calcio, la Roseto Sharks e la Amicacci di Giulianova scenderanno in campo, nelle prossime partite (il 16 e il 17 novembre) indossando le magliette che promuovono la campagna di comunicazione sociale contro la violenza sulle donne #uominicheamanoledonne – non uccidono, non violentano, non maltrattano.
Quest’anno, in occasione delle iniziative per la Giornata Internazionale contro la violenza delle donne (25 novembre) la Commissione Provinciale Pari Opportunità e la Provincia, hanno scelto di parlare agli uomini e di farlo utilizzando come testimonial i giocatori di due fra gli sport più seguiti: il calcio e il basket.
L’iniziativa, che serve a promuovere l’attività dei servizi antiviolenza gestiti dalla Provincia, il Centro La Fenice e la casa di accoglienza “Casa Maya”, è stata presentata questa mattina insieme alla dirigenza delle squadre: Franco Iachini per il Teramo Calcio, il presidente del Roseto Sharks Antonio Norante, il vicepresidente dell’Amicacci di Giulianova, Peppino Marchionni.

Una battaglia così importante, ogni due giorni una donna viene uccisa, ha bisogno del coinvolgimento di tutti, anche degli uomini – spiega la presidente della CPO Tania Bonnici Castelli – non la possiamo vincere se non siamo uniti e poi c’è lo sport, un veicolo potente. Gli atleti scenderanno in campo indossando le nostre magliette con lo slogan, abbiamo scelto parole forti: gli atleti uomini diventeranno paladini del messaggio contro un fenomeno che, non dobbiamo dimenticarlo mai, è assolutamente drammatico”.

Le parole sono importanti – dichiara la consigliera Beta Costantini – il Piano Nazionale Antiviolenza, che non decolla per mancanza di finanziamenti, sottolinea l’importanza delle azioni di formazione e informazione per evitare gli stereotipi e individua nelle attività da promuovere, quelle che si rivolgono agli uomini.  Per la prevenzione dei comportamenti a rischio e il sostegno psicologico, indispensabile per modificare comportamenti aggressivi e condannabili”.
Il presidente Diego Di Bonaventura ha posto l’accento sullo sforzo degli enti locali come la Provincia che stanno sostenendo i servizi Antiviolenza senza avere una continuità di finanziamenti: “Lo facciamo perché sappiamo che le donne hanno bisogno di aiuto e sostegno e non possono essere lasciate sole. Formare e informare, parlare alle giovani generazioni, sostenere la Rete è quello che continueremo a fare”.

A riprova dell’impegno della Provincia, il 22 apre un nuovo sportello del Centro Antiviolenza (il quarto) a Isola del Gran Sasso, in collaborazione con il Comune.

Numerosi gli interventi in conferenza stampa dal vicepresidente della provincia Alessandro Recchiuti al sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto“Il mondo dello sport ha una forza trainante molto forte per le iniziative di carattere sociale e in questo caso la campagna mi pare molto centrata” ha dichiarato Franco Iachini.

Allo stadio Bonolis e nei Palazzetti dello Sport, prima del fischio d’inizio, sarà proiettato il cortometraggio del regista teramano Marco Cassini, prodotto dalla Provincia: “Un posto sicuro” che “racconta” il Centro Antiviolenza La Fenice.
Queste le date delle partite interessate:

  • 16 Novembre ore 18 Pala Maggetti (Roseto) incontro tra Associazione Amicacci Giulianova contro Santo Stefano (Campioni d’Italia in carica)
  • 17 Novembre ore 16 Stadio Bonolis (Teramo) incontro tra Teramo Calcio contro Ternana (partita ripresa in diretta da Rai Sport)
  • 17 Novembre ore 18 Pala Maggetti (Roseto)  incontro Roseto Sharks contro Orzinuovi

Il 23 notte, infine, a Piazza Orsini, si illuminerà di rosso l’opera dello scultore, Venanzo Crocetti, “La statua della maternità”.
Il linguaggio, gli stereotipi al centro della campagna di comunicazione sociale
Tempesta emotiva: la definizione è entrata anche in una sentenza, quella della Corte d’Appello di Bologna che, riconoscendo le attenuanti generiche, ha ridotto da 30 a 16 anni di reclusione la pena per un uomo che ha strangolato la donna che aveva iniziato con lui una relazione da un mese. Tra queste attenuanti generiche, la ormai famosa “tempesta emotiva“. Un altro caso a Genova: una riduzione della pena per un uomo che ha ucciso a coltellate sua moglie, per le attenuanti generiche riconosciute. Tra le parole che colpiscono nelle motivazioni, “il misto di rabbia e di disperazione, profonda delusione e risentimento” dell’uomo, e il suo stato d’animo “molto intenso, non pretestuoso, né umanamente del tutto incomprensibile“.
Anche i titoli dei giornali associano spesso, ancora, il femminicidio alla  “pazzia d’amore” alla “follia della gelosia”: nel racconto del tragico fatto di cronaca, che in tanti casi diventa strage per l’uccisione anche dei figli oltre che della moglie o compagna,  si sottolineano aspetti come “famiglia normale” e “uomo tranquillo”.
Le parole sono importanti: il Piano Nazionale Antiviolenza, che non decolla per mancanza di finanziamenti, sottolinea l’importanza delle azioni di formazione e informazione per evitare gli stereotipi e individua nelle attività da promuovere, quelle che si rivolgono agli uomini, per la prevenzione e il sostegno psicologico, indispensabile per modificare comportamenti sbagliati e ampiamente condannabili.
La Campagna di comunicazione sociale promossa dalla Commissione Provinciale Pari Opportunità e dalla Provincia in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne (25 novembre) si rivolge, quindi, in maniera particolare e per la prima volta agli uomini, coinvolgendo il mondo dello sport.
#uominicheamanoledonne. Il claim è la parafrasi del libro “Uomini che odiano le donne” di Stieg Larsson; una trilogia che ha venduto milioni di copie nel modo e la cui protagonista Lisbeth Salander è un simbolo di riscatto femminile. Dopo lo slogan il messaggio “Non uccidono, non violentano, non maltrattano” che richiama i drammatici casi di femminicidio e gli stereotipi del linguaggio e stigmatizzando l’uso di parole ambigue e fuorvianti presenti anche nel linguaggio giornalistico oltre che in quello di uso comune.
Non si tratta dell’unica iniziativa, la campagna avrà uno sviluppo sui social, in particolare FB e INSTAGRAM (con attività che consentiranno un’interazione: sondaggi, valutazioni, suggerimenti, segnalazioni) con l’obiettivo di promuovere i servizi del Centro Antiviolenza La Fenice e della Casa di Accoglienza “Casa Maia” gestiti dalla Provincia.

10 dicembre: L’UPI alla Manifestazione della Rete delle città contro l’Odio.

Manifestazione della Rete delle città contro l’Odio. De Pascale “10 dicembre a Milano anche le Province in piazza. Piena adesione di UPI”

Ci saranno anche le Province alla manifestazione in programma il 10 dicembre a Milano a sostegno della senatrice Liliana Segre e contro ogni forma di odio e razzismo. “L’UPI sarà insieme all’ANCI tra i promotori dell’evento al fianco della Rete delle città contro l’odio. Le Province italiane, nel solco tracciato dalla nostra Costituzione Repubblicana, non possono che essere in prima linea contro ogni forma di odio razziale, accanto alla Senatrice Liliana Segre e a custodia della memoria”.

Manovra, de Pascale “Finanziare il piano delle piccole opere delle Province”

“Condividiamo l’allarme lanciato oggi dal Presidente di ANCE, Gabriele Buia: bisogna sbloccare le opere e rilanciare gli investimenti. La legge di bilancio 2020 deve prevedere un Piano delle piccole opere, attraverso cui realizzare gli oltre 1.700 progetti di messa in sicurezza di strade, ponti, gallerie, viadotti, che le Province hanno pronti e che abbiamo consegnato da tempo al Presidente Giuseppe Conte”.
Lo dichiara il Presidente dell’UPI Michele de Pascale sottolineando come “senza la ripresa degli investimenti nei territori non ripartirà la crescita, ma dobbiamo aprire cantieri in tutto il Paese, non bastano le grandi opere. Le Province gestiscono 130 mila chilometri di strade e oltre 30 mila ponti, viadotti e gallerie, che hanno urgente necessità di essere messi nella condizione di garantire ai cittadini il diritto ad una mobilità efficiente e in sicurezza. Se il Governo ci assicurerà nella Legge di Bilancio le risorse necessarie e procedure semplificate, potremo aprire da subito cantieri in tutta Italia”.

Nuova organizzazione UPI: al via le Commissioni Tematiche del Comitato Direttivo

Una nuova organizzazione per permettere all’UPI di compiere un ulteriore passo in avanti nell’analisi dei temi più urgenti e nella definizione di studi, di proposte che saranno indispensabili nel confronto con Governo, Parlamento e con le rappresentanze delle istituzioni locali e delle forze economico-sociali: questi gli obiettivi per cui sono state isitutite le nuove Commissioni tematiche del Comitato Direttivo UPI.

Le tematiche individuate sono quelle che incidono direttamente sulle amministratori provinciali, dalle riforme istituzionali al bilancio alle questioni del personale, dall’ambiente alla scuola, dalla pianificazione alla viabilità, dalla innovazione tecnologica e assistenza ai comuni allo sviluppo economico.

Ecco di seguito le Commissioni con i referenti delegati dalla Presidenza e i componenti

ASSETTO ISTITUZIONALE
Referente: Michele de Pascale – Presidente UPI
Riccardo Rossi – Presidente Provincia Brindisi
Sergio Abramo – Presidente Provincia Catanzaro
Franco Iacucci – Presidente Provincia Cosenza
Francesco Passerini – Presidente Provincia Lodi
Antonio Pompeo Presidente Provincia Frosinone
Giampiero Lattanzi – Presidente Provincia Terni

PIANIFICAZIONE E SVILUPPO TERRITORIALE, AMBIENTE E DIFESA DEL SUOLO
Referente: Stefano Marcon – Vice Presidente UPI
Domenico Biancardi – Presidente Provincia Avellino
Riccardo Rossi – Presidente Provincia Brindisi
Antonfrancesco Vivarelli Colonna – Presidente Provincia Grosseto
Angelo Caruso – Presidente Provincia L’Aquila
Giuseppe Paolini – Presidente Provincia Pesaro e Urbino

ISTRUZIONE – EDILIZIA SCOLASTICA
Referente: Silvia Chiassai Martini, Presidente Provincia di Arezzo
Nicola Gatta – Presidente Provincia Foggia
Piero Marrese – Presidente Provincia Matera
Antonio Pettinari – Presidente Provincia Macerata
Gianni Lorenzetti – Presidente Provincia Massa Carrara
Giuseppe Paolini – Presidente Provincia Pesaro e Urbino
Michele Strianese – Presidente Provincia Salerno
Alfredo Ricci – Presidente Provincia Isernia

FINANZA LOCALE
Referente: Pierluigi Peracchini – Presidente Provincia della Spezia
Francesco Passerini – Presidente Provincia Lodi
Giandomenico Tomei – Presidente Provincia Modena
Franco Iacucci – Presidente Provincia Cosenza

INFRASTRUTTURE E MOBILITA’
Referente: Vittorio Poma – Presidente Provincia Pavia
Silvia Chiassai Martini – Presidente Provincia Arezzo
Franco Iacucci – Presidente Provincia Cosenza
Nicola Gatta – Presidente Provincia Foggia
Luca Menesini – Presidente Provincia Lucca
Antonio Pettinari – Presidente Provincia Macerata
Piero Marrese – Presidente Provincia Matera
Gian Domenico Tomei – Presidente Provincia Modena
Michele Strianese – Presidente Provincia Salerno
Giampiero Lattanzi – Presidente Provincia Terni

ORGANIZZAZIONE, PERSONALE E SISTEMI INFORMATIVI E STAZIONE UNICA APPALTANTE (SUA)
Referente: Passerini Francesco – Presidente Provincia Lodi
Giorgio Magliocca – Presidente Provincia Caserta
Sergio Abramo – Presidente Provincia Catanzaro
Luca Menesini – Presidente Provincia Lucca
Giandomenico Tomei – Presidente Provincia Modena
Alfredo Ricci – Presidente Provincia Isernia

PROTEZIONE CIVILE E POLIZIA LOCALE
Referente: Angelo Caruso – Presidente Provincia dell’Aquila
Pasquale Giovanni Gandolfi – Vice Presidente Provincia Bergamo
Antonfrancesco Vivarelli Colonna – Presidente Provincia Grosseto
Francesco Passerini – Presidente Provincia Lodi
Gianni Lorenzetti – Presidente Provincia Massa Carrara
Giandomenico Tomei – Presidente Provincia Modena
Federico Binatti – Presidente Provincia Novara
Giampiero Lattanzi – Presidente Provincia Terni

MEZZOGIORNO
Referente: Franco Iacucci – Presidente Provincia Cosenza
Michele Strianese – Presidente Provincia Salerno
Riccardo Rossi – Presidente Provincia Brindisi
Angelo Caruso – Presidente Provincia dell’Aquila
Piero Marrese – Presidente Provincia Matera
Abramo Sergio – Presidente Provincia Catanzaro
Domenico Biancardi – Presidente Provincia Avellino
Francesco Roberti – Presidente Provincia Campobasso
Nicola Gatta – Presidente Provincia Foggia
Giorgio Magliocca – Presidente Provincia Caserta

Auguri di buon lavoro a tutti!

 

 

 

Le Province incontrano il Ministro Provenzano “Fondi mirati per la sicurezza di scuole e strade”

Ricavare all’interno dei fondi riservati al Mezzogiorno, una quota espressamente dedicata agli investimenti per la messa in sicurezza delle scuole superiori e delle infrastrutture viarie provinciali, strade, ponti, viadotti, gallerie, assegnando le risorse direttamente agli enti gestori del patrimonio Province e Città metropolitane.

Questa la richiesta principale rivolta dal Presidente dell’UPI Michele de Pascale e dal Coordinatore della Commissione Mezzogiorno dell’UPI, Franco Iacucci, Presidente del Provincia di Cosenza, al Ministro del Sud e della Coesione territoriale Giuseppe Provenzano nell’incontro avuto oggi al Ministero.
“Un incontro molto positivo che ci ha permesso di gettare le basi per un dialogo costruttivo con il Ministro. Nei prossimi giorni lavoreremo alla produzione di un report sul Mezzogiorno per capire quanti e quali sono gli investimenti che le Province, con procedure semplificate e risorse mirate, potrebbero cantierabili nel prossimo anno, ed in particolare rispetto alle opere per la messa in sicurezza di strade e scuole superiori. Su questi dati con il Ministero potremo iniziare una riflessione anche su quali pratiche ammnistrative mettere in campo per utilizzare al meglio gli strumenti a disposizione e promuovere nuovi percorsi di collaborazione tra tutte le istituzioni interessate”.
Al Ministro i rappresentanti dell’UPI hanno evidenziato alcuniprimi significativi dati: il 30% del totale nazionale delle scuole secondarie superiori si trova nelle Province del Mezzogiorno. In queste scuole studiano circa 719 mila studenti dei 2 milioni e 500 mila studenti italiani totali (il 30%).

Dei 130 mila chilometri di strade provinciali, 36.941 si trovano nelle Regioni del Mezzogiorno (il 28%), il 31% dei quali sono strade montane (11.667).

Al via Osservatorio nazionale sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali

Hanno preso il via i lavori dell’Osservatorio nazionale sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali,organismo  istituito al Ministero dell’Interno e presieduto dal ministro Luciana Lamorgese.

A rappresentare le Province per UPI sono il Presidente della Provincia dell’Aquila Antonio Caruso e il Presidente della Provincia di Cosenza Franco Iacucci, che siedono al tavolo insieme al sottosegretario all’Interno Achille Variati, i vertici del Viminale, i rappresentanti dei ministeri della Giustizia e dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, e dell’Anci.

«I primi cittadini non saranno lasciati soli – ha affermato il ministro dell’interno Lamorgese nella nota diramata – convocherò periodicamente questo importante tavolo per condividere ed elaborare insieme strategie efficaci di prevenzione e contrasto degli atti intimidatori».

«Il Viminale è la casa dei diritti e delle libertà – ha aggiunto il ministro –  il nostro compito è garantire il libero e democratico esercizio delle funzioni da parte degli amministratori locali. Un ruolo di primo piano è quindi affidato agli Osservatori regionali, che rappresentano le sedi propositive di dialogo ed ascolto fra rappresentati degli enti locali, Forze di polizia, magistratura e amministrazione scolastica».

Nel link, il documento UPI depositato ai lavori del tavolo NOTA_OSSERVATORIO-INTIMIDAZIONI_11dicembre2019

FOTO FONTE MINISTERO INTERNO www.interno.gov.it

Def, De Pascale “Positiva delega revisione enti locali in risoluzione”

“Accogliamo positivamente la decisione di inserire tra i collegati alla Legge di bilancio 2020 anche un Disegno di legge di revisione del Testo Unico degli enti locali, votata ieri nelle risoluzioni di maggioranza al DEF. Segno che il Parlamento ha compreso quanto questo intervento di revisione profonda delle riforme su Province, Città metropolitane e Comuni, sia indispensabile, come noi ormai da mesi sottolineiamo, per porre fine all’incertezza istituzionale che condiziona l’amministrazione dei territori”.

Lo dichiara il Presidente dell’UPI Michele de Pascale, commentando le risoluzioni di maggioranza approvate ieri da Camera e Senato, nelle quali si impegna il Governo a considerare, quale collegato alla decisione di bilancio, il disegno di legge di Revisione del Testo Unico dell’ordinamento degli Enti Locali.

“Noi siamo pronti a contribuire con le nostre proposte alla definizione del Disegno di Legge, ma ribadiamo le nostre priorità: prima di tutto definire per le Province funzioni certe, che valorizzino il ruolo di semplificazione e di motore degli investimenti locali tipici di questa istituzione. Poi intervenire per risolvere tutte quelle storture rispetto alla governance di questi enti, che non consentono di assicurare la stabilità necessaria all’azione amministrativa. La delega deve essere anche l’occasione per semplificare il sistema, ricostruendo un quadro certo in cui le Regioni si occupano di legislazione e controllo e le funzioni amministrative sono assegnate a Comuni, Città metropolitane e Province, cancellando la miriade di enti strumentali intermedi, inutili e dispendiosi. L’obiettivo comune – conclude de Pascale – deve essere la risoluzione delle criticità che da troppi anni stanno pesando sui territori e le comunità e tornare ad assicurare agli Enti locali la piena capacità di portare a termine il compito assegnato loro prima di tutto dalla Costituzione e assicurare alle comunità e ai territori servizi efficienti in tutto il Paese”.

Def, De Pascale “Positiva delega revisione enti locali in risoluzione”

“Accogliamo positivamente la decisione di inserire tra i collegati alla Legge di bilancio 2020 anche un Disegno di legge di revisione del Testo Unico degli enti locali, votata ieri nelle risoluzioni di maggioranza al DEF. Segno che il Parlamento ha compreso quanto questo intervento di revisione profonda delle riforme su Province, Città metropolitane e Comuni, sia indispensabile, come noi ormai da mesi sottolineiamo, per porre fine all’incertezza istituzionale che condiziona l’amministrazione dei territori”.

Lo dichiara il Presidente dell’UPI Michele de Pascale, commentando le risoluzioni di maggioranza approvate ieri da Camera e Senato, nelle quali si impegna il Governo a considerare, quale collegato alla decisione di bilancio, il disegno di legge di Revisione del Testo Unico dell’ordinamento degli Enti Locali.

“Noi siamo pronti a contribuire con le nostre proposte alla definizione del Disegno di Legge, ma ribadiamo le nostre priorità: prima di tutto definire per le Province funzioni certe, che valorizzino il ruolo di semplificazione e di motore degli investimenti locali tipici di questa istituzione. Poi intervenire per risolvere tutte quelle storture rispetto alla governance di questi enti, che non consentono di assicurare la stabilità necessaria all’azione amministrativa. La delega deve essere anche l’occasione per semplificare il sistema, ricostruendo un quadro certo in cui le Regioni si occupano di legislazione e controllo e le funzioni amministrative sono assegnate a Comuni, Città metropolitane e Province, cancellando la miriade di enti strumentali intermedi, inutili e dispendiosi. L’obiettivo comune – conclude de Pascale – deve essere la risoluzione delle criticità che da troppi anni stanno pesando sui territori e le comunità e tornare ad assicurare agli Enti locali la piena capacità di portare a termine il compito assegnato loro prima di tutto dalla Costituzione e assicurare alle comunità e ai territori servizi efficienti in tutto il Paese”.

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