
Riportare al centro i territori, riavviando gli investimenti locali per le infrastrutture e garantendo le risorse per i servizi essenziali, a partire dalle strade provinciali, che sono il reticolo che tiene insieme il Paese, e dalle scuole superiori, che devono essere in grado di accogliere in sicurezza e con strutture all’avanguardia, 2 milioni e 500 mila allievi.
Queste le richieste poste dal Presidente dell’Upi, Achille Variati, e dal Vicepresidente Carlo Riva Vercellotti, nell’incontro sulla prossima Legge di Bilancio 2019 avuto oggi con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti.
“Un incontro utile e positivo – dichiarando i Presidenti – durante il quale il Sottosegretario ha ascoltato le nostre proposte per superare definitivamente con la prossima manovra economica la situazione di instabilità istituzionale e finanziaria in cui si trovano le Province. Le funzioni che sono assegnate a queste istituzioni sono essenziali, e cittadini e i giovani sanno bene quanto siano importanti per la loro stessa sicurezza: servono 280 milioni per garantire alle comunità e alle imprese servizi efficienti e fondi ad hoc per un piano pluriennale di investimenti locali.
A causa dei tagli che ci sono stati imposti negli ultimi anni, gli investimenti sono crollati del 62%. Il patrimonio pubblico che ci è affidato – hanno spiegato – ha bisogno urgente di manutenzione: abbiamo avviato un monitoraggio sullo stato delle strade, dei ponti e delle gallerie, e intendiamo fare lo stesso sull’edilizia scolastica. Chiediamo che nella prossima legge di bilancio sia considerata come priorità la garanzia delle risorse per gli investimenti in questi settori. Ma non servono risorse spot: abbiamo bisogno di poter contare su fondi che consentano di programmare la realizzazione di opere pubbliche da qui ai prossimi anni.
Al Sottosegretario abbiamo poi ribadito la necessità di rivedere profondamente la legge sulle Province: il 31 ottobre prossimo ci sarà una tornata molto importante di elezioni, si voterà per il rinnovo di 47 Presidenti di Provincia e di 27 Consigli Provinciali. Queste elezioni devono essere considerate un appuntamento importante dal Governo, dai Sindaci e dagli stessi cittadini”.
Con la giornata di domani, 21 settembre, data ultima per la convocazione dei comizi elettorali, ha il via il percorso che porterà il 31 ottobre alle elezioni per il rinnovo di 47 Presidenti di Provincia e 27 Consigli Il Provinciali.
Una apposita sezione del sito Upi sarà dedicata all’appuntamento con aggiornamenti e notizie sia tecniche che istituzionali.
In particolare, potete scaricare in allegato:
– Il Dossier Upi con le Procedure elettoriali per le elezioni del 31 ottobre 2018
– Il quadro con la tempistica degli adempimenti per le elezioni del 31 ottobre 2018
– Il manuale elettorale
– La Circolare del Ministero dell’interno n. 32/14 con le Linee Guida per le elezioni
– La Circolare del Minsitero dell’Interno n. 35/14 con ulteriori indicazioni
e inoltre i seguenti modelli
1. modello di decreto di costituzione degli Uffici elettorali
2. modello di decreto di indizione dei comizi elettorali
3. manifesto per l’elezione del Consiglio Provinciale
4. manifesto per l’elezione del Presidente di Provincia
5. presentazione delle liste del Consiglio Provinciale
6. presentazione della candidatura alla carica di Presidente
7. modello per l’accettazione della candidatua alla carica di Presidente
8. modello di ricevuta della presentazione alla candidatura della carica di Presidente
9. modello per l’elenco dei sottoscrittori della candidatura alla carica di Presidente
10. accettazione della candidatura alla carica di Consigliere
11. accettazione/ricusazione delle candidature
12. elenco dei sottoscrittori della lista del consiglio
13. ricevuta della candidatura della lista al Consiglio
14. verbale di proclamazione dell’elezione del Presidente
15. verbale di proclamazione degli eletti in Consiglio
16. prospetto da allegare al Verbale di proclamazione del Presidente
17. prospetto da allegare al Verbale di proclamazione dei Consiglieri
Pubblichiamo il Bando ed il Formulario del Premio nazionale per la valorizzazione del patrimoni culturale materiale e immateriale “Patrimonio Vivente”, organizzato dal Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali, con sede in Ravello (SA).
L’iniziativa si articola in due distinte sezioni, una riservata agli enti pubblici e l’altra agli enti privati. Quale riconoscimento al valore esemplare dell’iniziativa di valorizzazione realizzata, al progetto risultato vincitore nella sezione “Pubblico” sarà consegnato il Premio «PATRIMONIO VIVENTE» – un’opera del maestro ceramista di Vietri sul Mare Lucio Liguori; al progetto risultato vincitore nella sezione “Privato”, sarà assegnato un premio in denaro dell’importo di € 3.000 euro.
La scadenza per la presentazione delle candidature è il 31 agosto 2018.
La Provincia di Imperia ha vinto il Premio “Rating di legalità nella Pubblica Amministrazione”, istituito dall’Associazione Italian Digital Revolution (Aidr), presieduta da Mauro Nicastri, dirigente dell’Agenzia per l’Italia Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. La cerimonia di premiazione è avvenuta ieri, martedì 15 maggio, a Roma, alle Scuderie del Quirinale, .
Il riconoscimento, in base al regolamento del Premio organizzato dall’Aidr, è attribuito alle amministrazioni centrali e locali che si sono distinte per aver realizzato concrete azioni di innovazione tecnologica, accessibilità, trasparenza amministrativa e contrasto alla corruzione, secondo quanto previsto dalla normativa vigente. La Provincia di Imperia, è stata ritenuta la migliore tra le Province italiane dal comitato tecnico-scientifico del Premio, di cui fa parte anche Carlo De Masi, Presidente dell’Adiconsum.
Il Presidente della Provincia Fabio Natta commenta: “Esprimo grande soddisfazione per questo riconoscimento e prima di qualsiasi commento voglio ringraziare tutto il personale dell’Amministrazione per questo risultato, figlio dell’impegno e della collaborazione di tutti.
Non potendo citare i dipendenti uno ad uno, anche se lo meriterebbero, mi limito almeno alla “squadra” più strettamente legata al coordinamento delle attività dalle quali il premio deriva: Francesca Mangiapan, Mirella Ferrari, Chiara Cascella e Giacomo Schenardi.Ho accolto volentieri l’invito degli organizzatori e ricevo in nome e per conto della Provincia di Imperia questo graditissimo riconoscimento che, per una felice coincidenza, mi viene consegnato nel giorno del mio cinquantesimo compleanno”.
Fabio Natta aggiunge: “Da amministratore pubblico non avrei potuto sperare in un regalo migliore: è un’iniezione di ottimismo e di fiducia che certamente ci aiuterà a continuare, con rinnovato entusiasmo, ad impegnarci per lo sviluppo del rapporto dell’Ente con i cittadini”.
Nell’ambito delle attività che il Governo italiano sta sviluppando per la realizzazione del Piano Banda Ultra Larga, l’Unione delle Province d’Italia ha stipulato nel 2017 un Protocollo di intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico e la Conferenza delle Regioni (in allegato), al cui interno è contenuto lo schema di convenzione con Infratel, schema che può essere utilizzato dalle Province per disciplinare le procedure amministrative di propria competenza e facilitare l’attuazione delle attività di realizzazione della rete BUL da parte di Infratel e del concessionario Open Fiber. Il Protocollo è finalizzato a favorire tra l’altro la semplificazione e l’armonizzazione delle procedure per superare proprio i ritardi, le difficoltà e le criticità che in diverse realtà potrebbero compromettere il buon esito, se non la stessa possibilità, della realizzazione di progetti che andrebbero a beneficio della comunità nazionale. La realizzazione di una rete a banda ultralarga, infatti, è una delle più grandi opere infrastrutturali del nostro Paese, un’opera di urbanizzazione primaria tale da favorire – rispondendo agli obiettivi dell’Agenda Europea 2020 – la crescita e l’innovazione nel paese, costituendo un fattore essenziale per attrarre gli investimenti da parte delle imprese. La connessione di tutte le sedi delle pubbliche amministrazioni centrali e locali – prevista dal progetto – consentirà alle Province e a tutti i Comuni del territorio di avere a disposizione un’infrastruttura tale da favorire la più avanzata collaborazione tra gli enti e la modernizzazione della pubblica amministrazione nel suo insieme.
Il Piano Banda Ultra Larga di infrastrutturazione delle cosiddette aree “bianche” (nella quali si è cioè registrato un fallimento di mercato nel generare un’offerta di servizi di connettività a banda ultralarga), coinvolge 6.735 Comuni nelle 17 Regioni interessate dai due bandi fino ad ora aggiudicati da parte di Infratel alla società Open Fiber. Il Piano comporta la presentazione di circa 50.000 richieste di autorizzazioni ad una molteplicità di soggetti titolari di autorizzazioni, quali i Comuni, le Province, le Sovrintendenze, l’ANAS, ecc. In quest’ottica è opportuno prestare la massima attenzione e collaborazione in merito a temi che costituiscono oggi i principali motivi ostativi ad un’efficace realizzazione del progetto. Tra i temi più rilevanti emergono: a) la richiesta da parte delle Province di oneri aggiuntivi oltre COSAP e TOSAP in deroga all’art. 93 del codice delle comunicazioni elettroniche che dispone invece l’esclusiva esigibilità di tali oneri; b) la prevalenza del regolamento degli enti locali o prassi consolidate non coerenti con la normativa nazionale (come definite nel c.d. “Decreto Scavi”); c) la richiesta di fideiussioni, polizze e depositi cauzionali per la garanzia della corretta esecuzione delle opere che, secondo quanto stabilito nel protocollo d’intesa, sono già state prodotte dal concessionario Open Fiber a favore di Infratel per coprire i rischi e i danni connessi al progetto. Oltre al Protocollo, si allegano anche i documenti che illustrano le finalità dell’intervento di Open Fiber e i territori interessati, auspicando una piena collaborazione delle Province.
Per incontri tecnici e di approfondimento con i funzionari coinvolti delle Province interessate, anche in collaborazione con le Unioni regionali, è possibile contattare gli uffici di Open Fiber ai seguenti indirizzi:
• Affari istituzionali territoriali area nord: Costantino D’avanzo – [email protected]
• Affari istituzionali territoriali area centro: Nadine Chirizzi – [email protected]
• Affari istituzionali territoriali area sud: Viviana Solari – [email protected]
Le Province di Rieti e Ascoli Piceno, grazie alla raccolta fondi organizzata dall’UPI – Unione Province d’Italia, mettono a disposizione borse di studio destinate a studenti residenti al 24 agosto 2016, nei Comuni di Accumoli, Amatrice ed Arquata del Tronto, iscritti alla terza media o alle scuole superiori, a copertura totale delle spese di partecipazione ad un programma all’estero, durante l’estate 2018. Il programma, il cui bando che trovate in allegato, si svolge in collaborazione con la Fondazione Intercultura e l’Associazione Intercultura, Onlus che da oltre 60 anni promuove il dialogo interculturale attraverso programmi di scambi internazionali che coinvolgono migliaia di giovani e famiglie in tutto il mondo.
“A scuola di memoria” con le sorelle Bucci, sopravvissute ad Auschwitz. Incontro al Palazzo Ducale di Massa con gli studenti nel “Giorno della memoria” 2018
Furono 776 i bambini italiani di età inferiore ai 14 anni deportati ad Auschwitz, ne tornarono 25: si è parlato di questi numeri proprio in questi giorni, dopo la nomina di Liliana Segre, una delle sopravvissute, a senatrice a vita.
Tra i bambini sopravvissuti al complesso dei campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau c’erano anche loro, le sorelle Andra e Tatiana Bucci, nate a Fiume, che avevano 4 e 6 anni quando furono internate il 4 aprile 1944, insieme al cuginetto Sergio, non sopravvissuto, dopo che erano state caricate sul convoglio per la Polonia il 29 marzo dello stesso anno, assieme ad altri componenti della loro famiglia
Le sorelle Bucci saranno presenti sabato 27 gennaio 2018, alle ore 10, nella Sala della Resistenza del Palazzo Ducale di Massa in occasione dell’iniziativa promossa dalla Provincia di Massa-Carrara in collaborazione con la Prefettura nel “Giorno della memoria” per incontrarsi con gli studenti del nostro territorio.
Il loro racconto sarà al centro di “A scuola di memoria”: questo il titolo scelto per ricordare la “Shoah” nella ricorrenza della liberazione di Auschwitz, in occasione del “Giorno” istituito per legge nel luglio del 2000. Le sorelle Bucci vivono oggi tra gli Stati Uniti (Andra), il Belgio (Tatiana) e Padova. Hanno accompagnato molti studenti della nostra regione in diverse edizioni del “treno della memoria” e ogni anno sono presenti puntualmente a diverse iniziative per continuare con la loro testimonianza a mantenere vivo l’esercizio della memoria dell’olocausto.
Dopo i saluti del Prefetto, Enrico Ricci, e del Presidente della Provincia, Gianni Lorenzetti, e l’orazione del professor Alessandro Volpi, l’intervento di Andra e Tatiana Bucci, quindi il dialogo con gli studenti.
In chiusura è prevista la consegna delle medaglie d’onore a cittadini italiani deportati e internati nei lager.
Ampio spazio nei quotidiani locali al resoconto di quanto ottenuto da Upi nella Legge di Bilancio 2018 per strade provinciali e scuole superiori. Nella foto, alcuni dei titoli più significativi, di seguito, l’intervista del Corriere di Vicenza al Presidente dell’Upi Achille Variati
È presidente della Provincia Nel 2018 lascerà anche Palazzo Nievo: «Fiero della Casa dei Comuni»
VICENZA Non solo Comune. Nei bilanci a chiusura dell’anno di Achille Variati finisce pure l’esperienza da presidente della Provincia. Il primo cittadino ricopre, infatti, l’incarico di presidente di Palazzo Nievo dal 2014, eletto in seguito alla riforma delle Province disegnata dallo Stato e che l’ha portato – dall’anno successivo – pure a presiedere l’Unione delle province italiane (Upi). Due incarichi che dopo la fine del mandato da primo cittadino, la prossima primavera, andranno a scadenza. A partire dalruolo di presidente- della Provincia: «Per me – dichiara Variati – è stato molto faticoso sommare la carica di sindaco a quella in Provincia ma è stata un’esperienza molto importante, è nata una casa dei Comuni e oggi il rapporto fra capoluogo e le altre amministrazioni è diverso dal passato. Non è più sospettoso, un rapporto di lontananza. Ora Vicenza è sentita come il capoluogo che può unire e trascinare, dare valore aggiunto». In qualità di presidente della Provincia, Variati rivendica un triennio di opere e investimenti, nonostante le ristrettezze di bilancio dell’ente provinciale: «Abbiamo ottenuto trenta milioni di euro dalla vendita delle quote della società autostradale (A4 Holding, Ndr) – osserva Variati – che si sono tradotti in investimenti per 22 milioni sulla viabilità provinciale, 11 milioni nell’edilizia scolastica e un’organizzazione del turismo, le cosiddette Ogd “Terre vicentine” che raccoglie ora 72 Comuni e 16 associazioni categoriali attorno a un’unica strategia del turismo della nostra terra». E ancora: «Abbiamo messo insieme oltre cinquanta milioni di euro per opere nei Comuni di confine, affinché sia meno iniqua la differenza con i territori trentini». Dunque le soddisfazioni: «Sono felice – chiosa Variati – di questo nuovo ruolo di coordinatore dei sindaci del Vicentino e sono contento, in qualità di presidente Upi, di aver vinto la battaglia col Governo rispetto ai tagli irragionevoli proposti sulle Province”
Pubblichiamo in allegatao alcuni degli articoli che in questi mesi hanno raccontato le Province, dall’emergenza sui servizi al nuovo ruolo che queste istituzioni stanno assumendo nell’amministrazione dei terrirori. Crisi finanziaria, bilanci a rischio ma anche molte buone pratiche su cui costruire nuovi modelli di amministrazione
Con il primo appuntamento previsto per il 15 maggio a Milano dal titolo “La nuova disciplina delle società a partecipazione pubblica”, prendono il via i corsi di formazione di Accademia per l’Autonomia, il progetto di attività formative territoriali realizzato da ANCI ed UPI in convenzione con il Ministero dell’Interno.
Si tratta di interventi formativi qualificati che si svolgeranno in ogni parte del Paese incentrati su cinque temi specifici: l’applicazione negli Enti locali delle nuove disposizioni in materia di società pubbliche partecipate; l’applicazione delle nuove disposizioni in materia di trasparenza e prevenzione della corruzione e del Codice dell’amministrazione digitale; la nuova “governance” territoriale definita dalla legge 56/14; la nuova disciplina del saldo di finanza pubblica in rapporto a dissesto e predissesto e al sistema dei controlli; la riforma degli appalti e delle concessioni.
I corsi di formazione sono rivolti a segretari, direttori generali, dirigenti, responsabili dei servizi e amministratori di Comuni, Province e Città metropolitane che possono iscriversi on-line attraverso l’apposito modulo di iscrizione presente in calce ad ogni singolo evento del calendario presente sul sito di Accademia per l’Autonomia.