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TEFA: NOTA ANCI UPI SULLA RISCOSSIONE

Con il decreto legisativo n. 152/06, la legislazione in materia ambientale è stata riorganizzata per settori specifici.

In allegatola lettera che il Presidente dell’Anci, Leonardo Domenici, e il Presidente dell’Upi, Fabio Melilli, hanno inviato a tutti i Sindaci e a tutti i Presidenti di Pro vincia, insieme ad:

una nota congiunta ANCI UPI

una nota del Dipartimento per le Politiche fiscali

– il testo del secondo decreto correttivo del dlgs 152/06 approvato dal Consiglio dei Ministri.

Dati questi documenti, il Presidente dell’Anci e il Presidente dell’Upi invitano nella lettera Sindaci e Presidenti di provincia a matenere invariato il regime di prelievo e dunque l’attività di riscossione del tributo provinciale per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione e igiene ambientale.

Documenti allegati:

Audizione informale alla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati.

In allegato, il documento sui cambiamenti climatici, consegnato dall’Upi nell’Audizione informale alla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati del 29 marzo 2007.

Documenti allegati:

Limite di mandato

Nell’audizione alla Commissione Affari Costituzionali del Senato della Repubblica, i Vicepresidenti dell’Upi Alberto Cavalli, Presidente della Provincia di Brescia, e Bruno Marziano, Presidente della Provincia di Siracusa hanno proposto di superare il limite di mandato per i Sindaci e i Presidenti di Provincia, attraverso l’abrogazione dei commi dell’art. 51 del Testo Unico degli Enti locali, che impongono che non si possa essere rieletti oltre due mandati.

Cfr. il documento consegnato nell’audizione.

 

 

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Finanziaria 2007: la nota di lettura

In allegato, la lettera del Direttore Generale Piero Antonelli e la nota di lettura della finanziaria 2007 elaborata dall’Ufficio studi dell’Upi.

Documenti allegati:

Codice delle Autonomie: l’odg del Consiglio Direttivo

In allegato, l’ordine del giorno sul Codice delle Autonomie locali, approvato nella riunione del Consiglio Direttivo dell’Upi del 14 dicembre 2006.

Documenti allegati:

ATTUAZIONE DEL TITOLO V

In allegato il Documento Unitario presentato dall’Upi, dalla Conferenza delle Regioni, dall’Anci e dall’Uncem al Governo, con le proposte, le richieste e le priorità per l’attuazione del Titolo V della Costituzione.

Documenti allegati:

Le richieste dell’Ufficio di Presidenza

Se il Senato non accoglierà le indispensabili richieste di correzione, il giudizio delle Province sulla manovra finanziaria si confermerà negativo.
E’ quanto stabilito oggi dall’Ufficio di Presidenza dell’Unione delle Province d’Italia, e contenuto in un ordine del giorno inviato ai capigruppo, alla commissione bilancio e al Presidente del Senato.

Il documento richiama gli impegni presi dal Governo nell’incontro del 10 ottobre, nel quale l’Upi aveva segnalato non solo l’insostenibilità della manovra in termini quantitativi  (circa 650 milioni di euro), ma anche l’inaccettabilità e la inadeguata collocazione di norme inerenti lo status degli amministratori locali.  Norme che, si legge nell’odg, “violano l’autonomia degli Enti locali”.

“La manovra approvata alla Camera – sottolinea il Presidente dell’Upi Fabio Melilli – peggiora di 40 milioni di euro il peso a carico delle Province. Per contro, le norme ordinamentali, che l’Upi ritiene assolutamente inaccettabili in una legge di bilancio statale, continuano a permanere, mentre l’unica richiesta accolta è l’eliminazione del vincolo alla crescita dello stock del debito”.

“La Legge finanziaria – aggiunge il Vicepresidente dell’Upi e Presidente della Provincia di Brescia, Alberto Cavalli – contiene norme inaccettabili e neppure conformi alle assicurazioni fornite dal Presidente del Consiglio nell’incontro del 10 ottobre scorso. In particolare le Province chiedono al Senato di modificare i vincoli che comporteranno il blocco delle opere pubbliche, non solo di quelle programmate ma anche di quelle già in corso, nonché una drastica riduzione dei servizi offerti. Non vi è nessuna speranza di sostegno alla crescita economica, se mancheranno le azioni di sviluppo locale che le Province sono in grado di realizzare”.

Per questo l’Upi ripropone con forza all’attenzione del Senato le proprie richieste, tra le quali prioritarie: lo stralcio di tutte le norme ordinamentali; lo stralcio di quelle inerenti la riduzione dell’onere di miglioramento dei saldi e la compartecipazione dinamica all’Irpef anche per le Province.

“Ci aspettiamo che il Senato dia attenzione alle nostre richieste – conclude Melilli – ma se ciò non avverrà  il giudizio negativo già espresso dall’Upi sulla manovra finanziaria per il 2007 non potrà che confermarsi”.


 

Convenzione UPI ACI

Pubblichiamo la Nota illustrativa della PROPOSTA DI CONVENZIONE PER L’AFFIDAMENTO AD ACI DELLE ATTIVITA’ RELATIVE ALL’I.P.T. PER IL TRIENNIO 2007 – 2009.

Il prossimo 31 dicembre scadrà infatti la convenzione che la maggioranza delle Province ha sottoscritto con ACI per la gestione dell’imposta provinciale sulle formalità di trascrizione, iscrizione ed annotazione dei veicoli (IPT) richieste al PRA. Si rammenta che il comma 4 dell’articolo 56 del Decreto Legislativo 15 dicembre 1997 n. 446 prevede che le Province possono, attraverso il Regolamento, gestire le attività di liquidazione, riscossione, contabilizzazione dell’IPT e i relativi controlli, nonché l’applicazione delle sanzioni, secondo una delle seguenti modalità:
– direttamente;
– nelle forme di cui al comma 5 dell’articolo 52 del D. Lgs. n. 446/97, cioè ai soggetti abilitati ad effettuare attività di riscossione dei tributi locali, iscritti in apposito albo;
– al concessionario del Pubblico Registro Automobilistico (P.R.A.).

Per evitare che dal 1° gennaio 2007 vi sia il rischio di dover gestire la riscossione dell’imposta in assenza di convenzione, l’UPI, attraverso i componenti provinciali del proprio Tavolo tecnico per la fiscalità locale ed il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha esaminato, alla luce dell’attuale normativa, le varie possibilità di gestione ed ha ritenuto necessario proseguire il rapporto con ACI. Al momento, infatti, l’ACI rimane l’unico soggetto in possesso di tutte le informazioni di carattere tecnico e giuridico relative ai veicoli ed ha garantito, sino ad oggi, un buon svolgimento dell’attività affidatagli, nonché omogeneità del servizio a livello nazionale con ricadute positive per il cittadino e per la semplificazione degli adempimenti connessi all’utilizzo dello sportello telematico dell’automobilista.
Il presente schema di convenzione è il frutto del lavoro congiunto tra il suddetto Tavolo tecnico ed il Ministero dell’Economia e delle Finanze, che hanno predisposto una prima bozza, per concordarne successivamente con ACI il contenuto definitivo.
Nella redazione della nuova convenzione, il Tavolo tecnico UPI ed ACI hanno adeguato la struttura del testo in ragione delle esperienze compiute dalle Province e dall’ACI nel triennio che si sta concludendo e tiene conto dell’accresciuta capacità di gestione da parte delle Province del proprio tributo. Come si vedrà, alcune parti della convenzione, pur presentando differenze con il testo vigente, peraltro migliorative per le Province, conservano un collegamento con la passata esperienza che, nonostante non abbia manifestato rilevanti ostacoli operativi, si è cercato di migliorare assicurandosi dall’ACI il completamento di alcuni servizi ed una migliore specifica delle attività da svolgere.

Ferma restando l’autonomia di ogni ente locale, il testo scaturito dai lavori e concordato con ACI intende essere il documento di riferimento per ciascuna Provincia nell’affidamento della gestione dell’IPT per il prossimo periodo.


PUNTI SALIENTI DELLA CONVENZIONE

Articolo 1 – oggetto: l’articolo contiene l’indicazione delle attività che la Provincia intende affidare all’ufficio provinciale ACI. Nel dettaglio, si tratta:
ü delle attività di liquidazione, riscossione e versamento dell’IPT, contabilizzazione, controllo e rendicontazione dei versamenti;
ü delle attività di recupero ed irrogazione delle sanzioni, rimborso dell’IPT e loro rendicontazione;
che risultano dettagliatamente descritte negli allegati A e B alla convenzione.
Con questa formulazione, già con la sottoscrizione della convenzione resta in capo all’ACI l’attività di rimborso e di recupero dell’imposta, ma non è esclusa la possibilità per la Provincia poterle svolgerle direttamente. Infatti, per le Province che desiderassero effettuare in economia le attività di rimborso e recupero, sarà sufficiente omettere dal testo del presente articolo sia il riferimento a tale attività che il relativo allegato B alla convenzione. Tale scelta non ha però effetto sulla determinazione del compenso riconosciuto ad ACI di cui al successivo articolo 2, che rimane invariato.

Articolo 2 – Compensi riconosciuti e tempistiche di versamento: fino al 31 dicembre 2007 il compenso, omnicomprensivo, che sarà riconosciuto ad ACI per le attività di cui alla presente convenzione è stato determinato in € 4,18 per ogni formalità richiesta al PRA e soggetta ad IPT. Tale importo è stato calcolato partendo dal compenso in vigore dal 1° gennaio 2006 (€ 4,09) ed adeguandolo alla variazione percentuale dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie degli impiegati ed operai rilevato dall’ISTAT al 30 agosto 2006 (+ 2,1%). Per gli anni successivi al 2007, il compenso sarà adeguato con effetto dal 1° gennaio alle variazioni percentuali dello stesso indice rilevato dall’ISTAT al 30 settembre dell’anno precedente.
A questo proposito, si ricorda che il compenso comprende, oltre alle attività di liquidazione, riscossione, contabilizzazione, controllo dell’IPT ed applicazione delle sanzioni, le ulteriori attività di rimborso e recupero dell’imposta, nonché gli ulteriori servizi contenuti nel testo convenzionale, compreso l’accesso telematico con procedura “data-mart” ad una specifica banca dati.
Si è ritenuto che il compenso così determinato, se rapportato anche alla durata triennale della convenzione, comporti per le Province un onere congruo.
Al terzo comma del presente articolo è confermato che il riversamento delle somme dovute alla Provincia, al netto dei compensi e delle somme eventualmente rimborsate ai contribuenti, deve essere effettuato entro il quinto giorno lavorativo con valuta fissa per la Provincia al quinto giorno lavorativo dalla presentazione della formalità che ha dato luogo al versamento. La specifica della valuta è stata aggiunta per dare certezza alla Provincia sulle tempistiche di riversamento delle somme di propria spettanza.

Articolo 3 – Adempimenti, verifiche, controlli ed archivi: il presente articolo definisce le modalità ed i tempi di fornitura delle informazioni che ACI mette a disposizione alle Province, informazioni necessarie per l’effettuazione dei controlli sulla corretta applicazione dell’imposta. I dati, resi disponibili dall’ACI con il sistema “data-mart”, saranno disponibili dalla data di sottoscrizione della convenzione e saranno completati a partire dal 1° gennaio 2008 secondo quanto contenuto nell’allegato C alla convenzione  e disponibili entro il terzo giorno lavorativo successivo alla presentazione della formalità.

Articolo 4 – Clausole di garanzia: in questo articolo sono contenute innovazioni rispetto alla convenzione vigente. In primo luogo, è stata evidenziata l’obbligatorietà per l’ACI di corrispondere gli interessi alla Provincia nel caso ritardasse il versamento o non rispettasse l’attribuzione della valuta oltre il quinto giorno lavorativo dalla data di presentazione della formalità di cui al precedente articolo 2.
E’ stata introdotta poi la previsione che ACI versi alla Provincia il doppio della somma non riscossa nel caso, nonostante segnalazione da parte della Provincia, esso non si attivi relativamente alle incombenze contenute negli allegati A e B della convenzione.
Ulteriore elemento di garanzia introdotto è la partecipazione da parte di ACI ad appositi incontri del Tavolo tecnico per la fiscalità locale istituito presso l’UPI nazionale al fine di verificare l’esatta attuazione della convenzione sul territorio. Tali occasioni permetteranno un periodico controllo sullo svolgimento della convenzione, con particolare riferimento alla fornitura dei dati fiscali di cui allegato C.

Articolo 5 – Rinvio: per quanto non previsto dalla convenzione si applicano le norme e la prassi vigente.

Articolo 6 – Domicilio delle parti e foro competente: a differenza di quanto previsto dalla vigente convenzione, si è convenuto che le Province possano scegliere il foro competente per dirimere eventuali controversie che dovessero sorgere nell’esecuzione della convenzione.

Articolo 7 – Durata della convenzione: riguardo la durata del rapporto con ACI, si conferma il periodo triennale, salva la possibilità di recesso anticipato. Le parti possono infatti recedere annualmente dalla convenzione, a far tempo dal primo gennaio, previa espressa manifestazione di volontà comunicata entro il 30 giugno dell’anno precedente. In questo modo, si dà la possibilità alle Province, se lo ritengono opportuno, di non proseguire il rapporto convenzionale con ACI.


/docs/allegati/CONVENZIONE%20UPI%20ACI.doc

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Indagine conoscitiva sul Titolo V della Parte II della Costituzione

Nei giorni 13, 14, 19, 20 ottobre 2006 si sono svolte le audizioni di rappresentanti delle autonomie territoriali e delle parti sociali sull’Indagine conoscitiva sul Titolo V della Parte II della Costituzione, relativamente ai rapporti Stato, Regioni e autonomie locali, organizzata dalle Commissioni congiunte affari costituzionali del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.

Per le Province sono intervenuti il Presidente dell’UPI, Fabio Melilli, il Presidente della Provincia di Ancona, Enzo Giancarli, e il Presidente della Provincia di Ferrara, Pier Giorgio Dall’Acqua.

Nel corso delle audizioni è stato presentato il documento allegato .

Per ulteriori informazioni cfr. i resoconti parlamentari sui siti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica

 

 

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DOCUMENTO SUL DISEGNO DI LEGGE FINANZIARIA 2007 AC 1746

Pubblichiamo il documento Upi sul disegno di legge finanziaria 2007 AC 1746 e i principali emendamenti.

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Le Province e il digital divide: un crocevia fra innovazione, sviluppo, territorio

Il convegno “Le Province e il digital divide: un crocevia fra innovazione, sviluppo, territorio ”, organizzato dall’ UPI e dalla Provincia di Brescia e  svoltosi  il 26 settembre a Rezzato (BS), ha messo in evidenza possibili contributi che le Province possono dare per lo sviluppo di servizi innovativi e di infrastrutture di larga banda nei territori più svantaggiati.

Il Convegno è stato introdotto da Matteo Renzi , Presidente della Provincia di Firenze e Responsabile Upi per l’innovazione, ed ha visto gli interventi, nel momento centrale, di Alberto Cavalli , Presidente della Provincia Brescia e Vicepresidente vicario di UPI, Fabio Melilli , Presidente UPI e Presidente Provincia di Rieti, e Luigi Nicolais , il Ministro delle Riforme e dell’Innovazione nella PA.

Nella cartella di lavoro del Convegno è stato inserito il documento “Le proposte delle Province per l’innovazione del paese” e il dossier con i dati dell’indagine Istat “Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione nelle amministrazioni provinciali” (anno 2005).

Per un resoconto del Convegno cfr. anche il sito della rivista on line key4biz .

Di seguito le slides proiettate o gli interventi dai vari relatori:

1. Corrado Ghirardelli , Assessore all’Innovazione Provincia di Brescia

2. Mauro Solari , Assessore Provincia di Genova

3. Vincenzo Vita , Assessore Provincia di Roma

4. Luigi Nicolais , Ministro delle Riforme e dell’Innovazione nella PA

5. Giuliano Noci , Responsabile progetti di eGov per il Politecnico di Milano

6. Nicola Villa , Direttore IBSG – Cisco Systems

7. Giampaolo Amadori , Dirigente Regione Lombardia

8. Simone Tani , Dirigente Provincia di Firenze

Per maggiori informazioni sul convegno e sui progetti presentati, si consiglia di contattare il numero 030.3748512 o di visitare il sito http://innovazione.provincia.bs.it.

 

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