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Provincia di Forlì – Cesena: Approvato il Programma Triennale per il Diritto allo Studio 2025–2028

Il Consiglio Provinciale di Forlì-Cesena ha approvato, nel corso dell’ultima seduta, il Programma Provinciale Triennale per il Diritto allo Studio e all’Apprendimento per tutta la vita per gli anni scolastici 2025/2026, 2026/2027 e 2027/2028. Il documento recepisce gli indirizzi regionali adottati dall’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna (delibera n. 24 del 24 giugno 2025), dando attuazione alla Legge Regionale n. 26/2001.

Programma

Il Programma definisce priorità e interventi fondamentali per garantire il pieno esercizio del diritto allo studio in tutto il territorio provinciale. Tra le azioni previste:

  • concessione di borse di studio,
  • sostegno al trasporto scolastico (con attenzione specifica agli studenti con disabilità),
  • attività di orientamento,
  • interventi per l’inclusione scolastica.

Il documento è stato condiviso con la Conferenza Provinciale di Coordinamento e la Commissione Provinciale di Concertazione: i Comuni del territorio, i rappresentanti delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, le associazioni datoriali e i sindacati hanno approvato il programma provinciale degli interventi.

Borse di studio

Tra i principali interventi previsti c’è l’assegnazione di borse di studio per gli studenti residenti frequentanti le scuole secondarie di secondo grado e gli istituti di formazione professionale. Nel precedente triennio (2022–2024) sono state accolte 7.796 domande, con benefici economici concessi per un totale di 883.534 euro. La Regione Emilia-Romagna ha definito, con delibera n. 1165 del 14 luglio 2025, i criteri per l’erogazione di borse di studio e contributi per i libri di testo relativi all’anno scolastico 2025/2026.

Trasporto e sostegno scolastico

A sostegno dei Comuni per i servizi di trasporto scolastico, in particolare per i trasporti individuali e speciali destinati agli alunni disabili, sono state assegnate risorse regionali pari a 495.695,71 euro nel triennio 2022–2024, di cui 49.064,24 euro specificamente destinati a coprire le spese per gli studenti con disabilità. Per l’anno scolastico 2025/2026, la Regione ha già stanziato 156.499,27 euro a favore della Provincia di Forlì-Cesena.

Un ulteriore contributo importante proviene dal fondo statale straordinario per le funzioni e i servizi di assistenza educativa, autonomia e comunicazione per studenti disabili: nel triennio 2022–2024 la Provincia ha ricevuto complessivamente quasi 2 milioni di euro (616.990 nel 2022, 636.883 nel 2023 e 685.151,91 nel 2024), da ripartire tra i Comuni a sostegno degli interventi nelle scuole secondarie superiori.

«Con questo atto – ha dichiarato Milena Garavini, sindaca di Forlimpopoli e consigliera provinciale – rinnoviamo il nostro impegno a garantire il diritto allo studio per tutte e tutti, ponendo attenzione particolare ai bisogni degli studenti più fragili. Il programma triennale ci consente di pianificare in maniera strutturata e integrata gli interventi sul territorio, rafforzando la rete educativa provinciale.»

 

La Provincia di Isernia approva il rendiconto: gestione solida

Il Consiglio provinciale di Isernia ha approvato il rendiconto di gestione per l’anno 2024. Dall’analisi dei dati emergono risultati molto positivi: l’avanzo di amministrazione è pari a 7 milioni e 674 mila euro, fondi che verranno utilizzati per interventi rivolti alla collettività.

Ente virtuoso e riduzione dei debiti

Inoltre, la Provincia di Isernia non presenta alcun parametro di deficitarietà strutturale, una condizione che la colloca tra gli enti più virtuosi. Un altro dato importante riguarda lo stock di debiti, che nel 2024 ha registrato una riduzione rispetto al 2023. Di conseguenza, per il 2025 non è scattato l’obbligo di accantonamento al Fondo Garanzie Debiti Commerciali.

Le parole del Presidente Saia

“La fotografia che emerge da questi risultati – ha commentato il Presidente Daniele Saia – è quella di una Provincia in ottimo stato economico-finanziario. L’avanzo di amministrazione è un indicatore forte di efficacia nella gestione delle risorse. Grazie alle scelte programmatiche prese, possiamo rispondere con efficacia alle necessità dei cittadini. Ringrazio tutti i consiglieri e i dipendenti che hanno lavorato duramente per raggiungere tali traguardi”.

La Provincia di Varese mette in sicurezza le strade provinciali

Si sono conclusi i lavori di sistemazione del versante Martica lungo la strada provinciale 62, nel Comune di Varese, con la realizzazione di un nuovo ponte sul torrente Galina e opere accessorie a tutela del territorio e della sicurezza idraulica.

L’intervento, dal valore complessivo di 850 mila euro, è stato finanziato con risorse dell’Unione Europea nell’ambito del programma Next Generation EU – PNRR. Il progetto esecutivo ha elaborato e realizzato un nuovo ponte di 8 metri lungo la SP 62 sul torrente Galina, integrato a monte da un raccordo in calcestruzzo armato rivestito in ciottolame, per una lunghezza di circa 10 metri.

A valle, invece, sono state realizzate opere di collegamento con il Rio Brinzino, per garantire un deflusso regolare delle acque: circa 40 metri di percorso canalizzato con una larghezza media di 4 metri, delimitati da muri prefabbricati rivestiti in pietra, in armonia con il contesto paesaggistico.

I lavori si sono svolti secondo il cronoprogramma, con avvio l’8 maggio 2024 e conclusione delle opere principali l’8 aprile 2025. Gli ultimi interventi minori di ripristino e mitigazione ambientale sono stati completati di recente.

«Un’opera che ha restituito funzionalità e sicurezza a un tratto critico del nostro territorio – dichiara Fabio Passera, Consigliere delegato alle Infrastrutture – Interventi di questo tipo, resi possibili anche grazie ai fondi PNRR, rappresentano un passo concreto per migliorare la viabilità e ridurre il rischio idraulico nelle aree più esposte. Ancora una volta, Provincia di Varese rappresenta un punto di riferimento per la sicurezza della nostra popolazione».

Fiumi sicuri 2025: la Provincia di Lecco stanzia 40 milioni per la prevenzione

Nella seduta del Consiglio provinciale dello scorso 9 luglio, la Provincia di Lecco ha stanziato 40.000 euro per finanziare le attività di prevenzione del rischio idrogeologico e idraulico Fiumi sicuri 2025.

L’uscita del bando

Nelle prossime settimane la Provincia di Lecco pubblicherà il bando con scadenza il 19 settembre, destinato a Comunità Montane, Parchi e Comuni, che potranno così presentare le domande di contributo.

Dichiarazioni di Hofmann e Pasquini

“Abbiamo ascoltato l’esigenza del territorio di anticipare la pubblicazione del bando per poter dare agli enti il tempo necessario a realizzare i loro interventi – commentano la Presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann e il Consigliere provinciale delegato alla Protezione civile Antonio Leonardo Pasquini Ci siamo perciò impegnati per trovare subito nel nostro bilancio le risorse per finanziare questa attività che riscuote molto interesse tra i Comuni e che durante la recente visita al Cpe di Sala al Barro a Galbiate ha ricevuto il plauso dell’Assessore regionale La Russa per la sua peculiarità e unicità. Ancora una volta la Provincia di Lecco si pone al fianco degli enti per finanziare una concreta attività di prevenzione in materia di protezione civile, con l’obiettivo di limitare i danni connessi ai fenomeni di dissesto idrogeologico. Auspichiamo la massima partecipazione degli enti, così come avvenuto nelle precedenti edizioni”.

L’appello delle Province: risolvere la crisi finanziaria degli enti

Risolvere la crisi dei bilanci delle Province e assicurare a queste istituzioni stabilità finanziaria e una reale autonomia fiscale.

Richiesta del Comitato Direttivo UPI

È questa la richiesta avanzata dai Presidenti di Provincia riuniti oggi a Roma nel Comitato Direttivo UPI, presieduto dal Presidente Pasquale Gandolfi.

“Occorre sanare con urgenza lo squilibrio strutturale del comparto delle Province, stimato dalla Commissione sui fabbisogni standard del MEF in circa 1 miliardo di euro – sottolineano i Presidenti delle Province – e al contempo costruire su basi solide l’autonomia finanziaria delle Province”.

Le proposte

“Ho avuto mandato dal Comitato Direttivo – dichiara a conclusione dei lavori il Presidente Gandolfi – di chiedere un incontro al Ministro dell’Economia e Finanze Giancarlo Giorgetti, in vista della predisposizione della prossima Legge di Bilancio per il 2026, per aprire al più presto un confronto preventivo e costruttivo sulla manovra e poter illustrare le proposte delle Province italiane. Tra queste, ribadiamo la richiesta di prevedere per le Province un tributo sugli imbarchi nei porti e aeroporti. per ridurre lo squilibrio finanziario del comparto e assicurare stabilità ai bilanci”.

Presidente Santambrogio: “Le Province lombarde versano 200 milioni allo Stato che risolverebbero il deficit dei servizi sui territori”

Il decreto legislativo “Disposizioni in materia di tributi regionali e locali e di federalismo fiscale regionale” che è in corso di lavorazione a Roma preoccupa le Province lombarde perché “non appare in grado di garantire un’effettiva autonomia finanziaria agli enti, riducendosi ad un mero trasferimento erariale, senza neppure le nuove risorse, già previste da tempo, dagli imbarchi su porti e aeroporti di cui curiamo la viabilità d’accesso”, ha affermato il Presidente UPL Luca Santambrogio nel suo intervento al Comitato Direttivo Upi di oggi.

L’obiettivo

L’obiettivo di UPL è quindi chiaro: uscire dalla precarietà e ripristinare le condizioni per un’amministrazione provinciale stabile, moderna ed efficiente, “che sia in grado di prendersi cura al meglio dei servizi essenziali come strade, scuole e ambiente”, continua Santambrogio.

Criticità finanziarie

“Nel 2025 le sole Province lombarde saranno costrette a versare allo Stato oltre 200 milioni di euro, risorse prelevate direttamente dai tributi locali che invece potrebbero essere impiegate sui territori per finanziare servizi essenziali” spiega il Presidente UPL, aggiungendo: “L’origine di questa crisi risale alla legge 56/2014 e alla legge di bilancio 2015 che hanno portato alla sostanziale cancellazione della capacità finanziaria delle Province. Sebbene negli anni siano stati previsti parziali ristorni, questi si sono rivelati frammentari, disomogenei e mai coerenti con i principi del federalismo fiscale”.

Squilibrio di bilancio e necessità di riforma

Del resto, lo squilibrio dei bilanci delle Province lombarde è giunto quest’anno a 165 milioni di euro e si aggraverà per l’avvio della nuova governance prevista dal Piano Strutturale di Medio termine. Si tratta di una procedura contabile che, attraverso un accantonamento, determina di fatto una contrazione delle risorse correnti disponibili per complessivi 150 milioni, di cui circa 18 per le nostre Province, dal 2025 al 2029. “Solo un riordino istituzionale serio, accompagnato da risorse certe, potrà permettere alle Province lombarde di tornare a svolgere pienamente le proprie funzioni – sottolinea, concludendo, il Presidente UPL Santambrogio – offrendo servizi efficienti, supportando i Comuni e contribuendo allo sviluppo infrastrutturale e territoriale del Paese”.

UPI e DFP rafforzano la sinergia su reclutamento, formazione e innovazione organizzativa

Il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, ha sottoscritto con il presidente dell’Unione delle Province d’Italia, Pasquale Gandolfi, un protocollo d’intesa per valorizzare il ruolo e le funzioni delle Province nell’assetto istituzionale.

Obiettivi e contenuti

Il protocollo ha come obiettivo principale quello di rafforzare la collaborazione tra il Dipartimento della funzione pubblica e l’Unione delle Province italiane su temi strategici per il funzionamento delle amministrazioni pubbliche. “Le Province rappresentano un punto di contatto fondamentale non solo tra i comuni e le regioni ma anche per tutti i cittadini. Il ruolo di questi enti intermedi è centrale nonostante le tentazioni che si sono susseguite di volerle eliminare con un mero tratto di penna. Le province, infatti, non solo sono vive ma sono attive e proiettate al futuro come centri propulsori di pianificazione e di investimenti per rispondere alle esigenze della comunità” sottolinea il ministro Zangrillo.

Durata e impegni

Con questo protocollo, che ha validità triennale, le parti si impegnano a promuovere l ’attuazione di interventi sul reclutamento, sul rafforzamento delle competenze del personale e sull’innovazione organizzativa con l’obiettivo di migliorare le performance e il raggiungimento degli obiettivi.

Dichiarazioni di Gandolfi e Zangrillo

“Con questo protocollo facciamo un passo in avanti nella costruzione della nuova Provincia, ente che assume valore strategico all’interno del percorso di innovazione della PA che il Ministro Zangrillo sta perseguendo con determinazione” evidenzia il Presidente di UPI Pasquale Gandolfi.  “Una Provincia che ha un ruolo di regia e coordinamento nei territori, semplifica l’amministrazione locale, supporta gli altri enti, a partire dai piccoli Comuni, e promuove la crescita degli investimenti. Grazie al raccordo con il DFP potremo consolidare le esperienze avanzate e supportare il personale con percorsi formativi mirati, investendo sulla leadership amministrativa e sulla valorizzazione delle professionalità”.

“Il protocollo rappresenta un ulteriore segno di attenzione verso gli enti territoriali. Abbiamo messo in campo iniziative significative volte a instaurare un rapporto di collaborazione con le istituzioni più prossime ai nostri utenti, cittadini e imprese. Va in questa direzione il percorso di “Facciamo semplice l’Italia” con cui stiamo attraversando il Paese con l’obiettivo di ascoltare, dialogare e confrontarci con chi vive ogni giorno i territori e mettere in campo strumenti e progetti per una Pubblica amministrazione sempre più efficiente e moderna” conclude il ministro.

Ecco il protocollo siglato Protocollo dintesa Ministro PA – UPI_DEF

UPI e Lega Ciclismo Professionistico insieme per promuovere sport e territori

Le iniziative

Promuovere tra i giovani i valori del ciclismo come sport e come strumento per favorire l’educazione e la formazione stradale, attraverso iniziative e percorsi didattico-formativi; consolidare il legame tra il movimento del ciclismo professionistico nazionale e internazionale e le Province per valorizzare i territori a livello turistico, culturale ed ambientale attraverso iniziative ed eventi mirati; fornire una formazione alle strutture delle Province sull’organizzazione delle gare ciclistiche su strada, per migliorare la sicurezza degli eventi, degli atleti e del pubblico, favorendo una collaborazione efficace tra istituzioni e organizzatori delle gare ciclistiche.

Sono questi gli obiettivi prioritari del protocollo d’intesa siglato oggi tra il Presidente della Lega Ciclismo Professionistico, Roberto Pella, e il Presidente dell’Unione delle Province d’Italia, Pasquale Gandolfi.

Le dichiarazioni

“In ciclismo in Italia è molto più che uno sport: è parte della cultura e della storia del Paese. Attraverso questo protocollo – sottolinea il Presidente di UPI Pasquale Gandolfi – vogliamo rendere strutturato il legame che da sempre tiene insieme le manifestazioni ciclistiche con le Province. Ma soprattutto vogliamo arrivare agli studenti delle scuole secondarie superiori per promuovere i temi del valore del ciclismo, della pratica sportiva, dell’etica, della cultura e della storia del ciclismo, come strumenti di inclusione sociale e di promozione di sani stili di vita e corretti modelli alimentari. Siamo grati al Presidente Pella per avere creduto nell’importanza delle Province e siamo certi che la sinergia con la Lega Ciclismo Professionistica si tradurrà in atti capaci di incidere direttamente sul benessere dei cittadini e sulla valorizzazione del Paese”.

“La Lega Ciclismo vuole avviare una intensa sinergia con tutte le Province italiane, e insieme a loro con UPI, per portare il ciclismo professionistico su tutte le strade d’Italia e sui banchi di scuola, con il racconto delle imprese storiche vissute nel nostro Paese e insieme a tutti i valori che possono essere condivisi con i ragazzi:  passione, spirito di squadra, fatica, tenacia e impegno.” – ha commentato Roberto Pella, Presidente della Lega del Ciclismo Professionistico, a margine della sottoscrizione del Protocollo d’intesa. “Siamo alla vigilia di un mondiale, il primo organizzato nel continente africano, a Kigali, che ci potrà riservare grandi soddisfazioni specie nel ciclismo femminile e che potrà far sviluppare nuove potenzialità proprio attraverso il rafforzamento delle relazioni tra i territori”.

Ecco il protocollo siglato protocollo UPI e LEGA CICLISMO

Il 3 agosto la costa teramana rema unita contro la violenza di genere

Domenica 3 agosto la costa teramana torna ad unirsi per manifestare il sostegno della comunità al contrasto della violenza di genere con “Remiamo contro la violenza di genere”.

La manifestazione, nata a Giulianova da un’idea di Fioravanti Gabriellino Palestini noto come “l’uomo Plasmon” e presidente dell’associazione “Uomini, donne ed eroi del mare”, da sette anni viene sostenuta e organizzata dalla Commissione provinciale delle pari opportunità in collaborazione con tutte le CPO comunali, le marinerie, i circoli nautici, i centri antiviolenza. Il 3 agosto, quindi, a partire dalle ore 10, da tutti i Comuni della costa teramana partiranno le imbarcazioni a remi per fare un tratto di mare. I punti di partenza e arrivo: a Martinsicuro al Delfino Azzurro e a Piazza del Mare; ad Alba Adriatica al Circolo nautico; a Tortoreto alla Sirenetta; a Giulianova al Novavita e all’Europa; a Roseto Riva del Sol e Ohana; a Pineto a Scerne al Circolo nautico e Hapimag; a Silvi a Lido del Mar de Plata.

Questa mattina la presentazione di questa edizione che si è svolta al Circolo nautico di Giulianova con un’ampia partecipazione delle rappresentanti delle CPO comunali, della comandante della Guardia costiera, Valeria Di Mattia, dell’assessore comunale Lidia Albani, di Tania Bonnici Castelli ex presidente Cpo e componente dell’attuale commissione provinciale. La presentazione è stata arricchita dalla presenza della presidente della Commissione regionale, Rosa Pestilli e da quella del sindaco di Sant’Egidio alla Vibrata, Annunzio Amatucci.

“Come verifichiamo ogni giorno, c’è ancora tanto da fare, nonostante il nostro impegno i dati non confortano – ha dichiarato la presidente della commissione provinciale, Erika Angelini – per questo le manifestazioni che coinvolgono un ampio e indifferenziato pubblico ci consentono di far conoscere i servizi gratuiti che l’Ente provincia offre con il suo Centro antiviolenza che ha sportelli in molti Comuni grazie anche all’impegno profuso dalle Amministrazioni locali e dalle commissioni locali. L’importante sostegno della Commissione regionale e la collaborazione che abbiamo instaurato sui rispettivi progetti ci permette di dare forza alle nostre proposte: concrete e attuabili proprio per migliorare la rete di prevenzione e sostegno alle donne vittime di violenza e parallelamente di operare per il rafforzamento delle politiche di genere”. Sulla rete, che deve essere “ampia e radicata sul territorio con un filo conduttore fra Regione e Enti locali” ha insistito nel suo intervento anche la presidente Regionale Rosa Pestilli: “donne per le donne”.

Fra le presenze e gli interventi quelle delle componenti della CPO provinciale, Maria Cristina Cianella e Sonia delle Monache e poi di: Marilena Andreani (Comune di Giulianova); Isabel Marchegiani (Comune di Martinsicuro); Francesca Di Matteo (Comune di Alba Adriatica); Dolores Cimini (Comune di Tortoreto); Alexandra Pennarossa (Comune di Silvi); Ina Simei (Comune di Pineto); Anna Pia Sorgentone (Comune di Giulianova): Licia  Petrella in rappresentanza del Circolo Nautico di Giulianova dove si è svolta la presentazione.

A fare gli onori di casa l’assessore Lidia Albani del Comune di Giulianova, amministrazione che  insieme alla Cpo locale e a Gabriellino Palestini sono  “decani” dell’iniziativa. Anche quest’anno, come ha sottolineato Palestini: “vi è un’ampia partecipazione delle marinerie e delle associazioni, un numero che è in continua crescita”.

Due nuove moto per la Polizia Provinciale di Como

Due nuove moto sono entrate a far parte della dotazione della Polizia Provinciale di Como. L’acquisto è stato possibile grazie a un finanziamento regionale di 8.000 euro.

I nuovi mezzi, scelti per le loro dimensioni contenute e l’elevata agilità, rappresentano una risorsa strategica per migliorare l’efficienza dei controlli e la capacità d’intervento, soprattutto nei tratti più critici della rete stradale provinciale.

In particolare, le moto saranno utilizzate per le attività di pattugliamento e presidio della Strada Statale 340 Regina. Grazie alla loro maneggevolezza, i nuovi mezzi consentiranno agli agenti di intervenire con maggiore rapidità anche in condizioni di traffico intenso o bloccato, garantendo una presenza costante nei punti più problematici.

Oltre al presidio della SS340, le moto potranno essere impiegate anche in occasione di eventi pubblici, situazioni di emergenza o per raggiungere aree difficilmente accessibili con i mezzi tradizionali. Si tratta dunque di un potenziamento concreto della capacità operativa di un corpo, quello della Polizia Provinciale di Como, quotidianamente impegnato su più fronti, dalla sicurezza stradale alla tutela ambientale.

“Grazie a questo intervento – commenta il Presidente della Provincia di Como, Fiorenzo Bongiascarendiamo la nostra Polizia Provinciale ancora più efficiente e pronta a rispondere alle esigenze di un territorio complesso. La SS340, in particolare, richiede presenza, rapidità e capacità di movimento anche nei momenti più critici, e questi nuovi mezzi vanno proprio in questa direzione. Ringraziamo Regione Lombardia per il contributo, che dimostra attenzione concreta verso il nostro territorio.”

 

La Provincia di Treviso apre una nuova pista ciclabile

Una nuova opera di collegamento per migliorare la viabilità sulla SP 102 a Castelfranco Veneto: oggi la Provincia di Treviso e il Comune hanno inaugurato la pista ciclopedonale realizzata lungo la Postumia che connette via Loreggia di Salvarosa e via Montebelluna, un intervento che consente di mettere a disposizione della comunità un percorso protetto e ben illuminato agevolando anche gli spostamenti in prossimità della scuola media Saviane e dell’Istituto scolastico superiore Sartor. L’opera, dal valore complessivo di 900.000 euro, è stata finanziata per 250.000 euro dalla Provincia di Treviso, nell’ambito dei bandi viabilità dedicati ai Comuni per agevolarli nella realizzazione di lavori di riqualificazione viaria, e per 650.000 euro con fondi propri del Comune di Castelfranco Veneto.

Hanno partecipato alla cerimonia di inaugurazione Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso e sindaco di Castelfranco Veneto, Mary Pavin, assessore ai Lavori pubblici del Comune di Castelfranco Veneto, Nazzareno Gerolimetto, consigliere regionale, e Franco Guidolin della ditta Costruzioni Generali Postumia che svolto i lavori, insieme ai tecnici viabilità della Provincia e del Comuni che hanno seguito l’intervento. Prima del taglio del nastro, la benedizione a cura di don Domenico, parroco di Salvarosa, e, a seguire, un giro simbolico in bici delle autorità.

Nel dettaglio, le opere svolte hanno permesso di realizzare la nuova pista ciclopedonale parallela alla SP 102 e di un ulteriore tratto parallelo alla strada comunale via Loreggia di Salvarosa, di sostituire le tubazioni dell’acquedotto lungo il medesimo tratto della Postumia, di installare un nuovo impianto d’illuminazione pubblica con sorgenti luminose Led a basso consumo e di costruire anche due spazi di fermata per gli autobus, con relative fermate di protezione e attraversamento pedonale illuminato in prossimità dell’accesso all’Istituto agrario Sartor. È stato inoltre realizzato un fossato di scolo consortile e una palizzata di protezione. La progettazione e direzione lavori è stata condotta da C.E.S. Studio A.S.I s.r.l. di Montebelluna, mentre l’impresa esecutrice è stata Costruzioni Generali Postumia S.R.L. di Castelfranco Veneto.

“Oggi sono orgoglioso di inaugurare una nuova opera frutto della sinergia tra Provincia e Comune qui a Castelfranco, aggiungendo una nuova spunta sulla lunga lista di oltre 130 opere di messa in sicurezza e riqualificazione della viabilità che stiamo portando avanti in tutto il territorio in questi anni – sottolinea Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso e sindaco del Comune di Castelfranco Veneto – la pista ciclopedonale realizzata permetterà di migliorare i collegamenti per la mobilità attiva e sostenibile, mettendo a disposizione di cittadine e cittadini così come delle due comunità scolastiche in prossimità della provinciale un percorso ciclabile sicuro e opportunamente protetto. Sono particolarmente contento perché si tratta di un’ulteriore azione positiva su un tema che, come Presidente e come Sindaco, sento particolarmente caro, ovvero quello della sicurezza stradale: proprio su questo tema, oltre alle già numerose attività del Tavolo provinciale per la Sicurezza Stradale e alle competenze di tutti i soggetti membri, grazie ai quali vengono organizzati incontri ad hoc per tutte le età, ricordo che quest’anno abbiamo avviato anche un nuovo progetto, SOS Guida Sicura, grazie alla vincita di un bando promosso da UPI nazionale e finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ci permetterà di ampliare l’offerta formativa gratuita per le scuole superiori sulla prevenzione dagli incidenti. Credo fortemente che le opere di riqualificazione della rete viaria unite alla promozione di una maggiore consapevolezza sui potenziali rischi della strada siano fondamentali per ridurre il numero degli incidenti”.

La Provincia di Bergamo promuove il Landscape Festival 2025

Si aprirà il 3 settembre, con un’anteprima speciale a Parigi, presso l’Istituto Italiano di cultura, la XV edizione del Landscape Festival, un progetto promosso dalla Provincia di Bergamo, su visioni, novità e progettualità condivisa.

Tante le iniziative in programma, che si susseguiranno fino al 21 settembre, con al centro una nuova visione dell’ecosistema urbano: dalle riflessioni sul paesaggio non più limitato allʼeccezionalità, ma esteso alla quotidianità, al corretto utilizzo delle piante nei contesti urbani alla luce delle sfide climatiche e ambientali che attendono le nostre città nei prossimi decenni.

Molti i momenti di incontro e scambio con le realtà straniere, grazie al confronto internazionale con rappresentanti del Regno Unito, della Spagnia, della Svezia, della Germania e della Grecia, così come dell’Australia, degli Stati Uniti, dell’India e del Brasile.

Un appuntamento da non perdere:  Landscape Festival 2025 – PROGRAMMA SHORT-1

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