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30° anniversario della Provincia di Lecco: una giornata dedicata alla Polizia Provinciale

L’evento

In occasione del suo 30° anniversario, la Provincia di Lecco sarà presente con uno stand istituzionale, in collaborazione con la Comunità Montana Valsassina Valvarrone Val d’Esino e Riviera, alla 60^ edizione della Sagra delle Sagre, in programma da sabato 9 a domenica 17 agosto a Barzio, nel cuore della Valsassina.

La storica manifestazione, aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 23.00, rappresenta da decenni una vetrina delle eccellenze del territorio e un appuntamento irrinunciabile per residenti e turisti.

Presso lo stand della Provincia sarà possibile approfondire la conoscenza dell’Ente, riscoprire i 30 anni di storia e di servizi alla comunità e conoscere più da vicino le attività e i progetti in corso.

Il programma

Giovedì 14 agosto sarà interamente dedicato alla Polizia Provinciale: per l’occasione saranno esposti i mezzi e le dotazioni tecniche utilizzati quotidianamente dai tre principali nuclei operativi del Corpo – stradale, ambientale e faunistico – nell’esercizio delle funzioni attribuite alla Provincia.

Dalle 17.00 alle 19.00, bambini e famiglie potranno partecipare a giochi e attività educative pensate per far conoscere in modo divertente e interattivo i compiti e le responsabilità della Polizia Provinciale, con l’obiettivo di sensibilizzare le giovani generazioni al rispetto dell’ambiente, alla sicurezza stradale e alla tutela della fauna.

Le parole di Alessandra Hofmann

“Questa iniziativa, inserita nel calendario degli eventi per il trentesimo anniversario della Provincia di Lecco, è per noi un’occasione importante per riaffermare il legame dell’Ente con il territorio e con le persone che lo vivono ogni giorno. Abbiamo voluto essere presenti alla Sagra delle Sagre per portare la Provincia tra la gente, aprendo le porte del nostro operato e rendendolo visibile e comprensibile a tutti – dichiara la Presidente della Provincia di Lecco, Alessandra Hofmann –. La giornata dedicata alla Polizia Provinciale va proprio in questa direzione: raccontare, anche ai più piccoli, il valore del lavoro che i nostri operatori svolgono quotidianamente al servizio della comunità, con un’attenzione particolare alla tutela dell’ambiente, della fauna selvatica e alla sicurezza. La Provincia non è un ente lontano o astratto: è presente, attiva e impegnata a rispondere ai bisogni del territorio con concretezza e partecipazione.”

Giornata della Polizia provinciale_web

Forlì-Cesena: gli enti locali fanno squadra per assumere meglio e più velocemente

Gli obiettivi

Maggiore collaborazione tra Comuni, procedure selettive più snelle ed efficaci, risparmio di risorse pubbliche e servizi più efficienti per i cittadini. Sono questi gli obiettivi del nuovo accordo siglato tra la Provincia di Forlì-Cesena, le Unioni di Comuni del territorio e il Comune di Forlì, approvato nei giorni scorsi.

Con questo patto triennale, i 30 comuni del territorio si impegnano a coordinare le procedure di selezione del personale, condividendo strumenti, competenze e graduatorie. Una strategia che punta a fare fronte comune di fronte alla crescente difficoltà a trovare e trattenere figure professionali qualificate nella pubblica amministrazione.

Gli enti coinvolti

A guidare il progetto sarà la Provincia di Forlì-Cesena, nel ruolo di ente capofila, supportata da un gruppo tecnico composto dai responsabili del personale degli enti coinvolti (Unione Valle Savio, Unione Rubicone mare, Unione Forlivese e Comune di Forlì).

“Unire le forze per gestire meglio i concorsi pubblici significa ridurre costi, evitare duplicazioni e migliorare la qualità dei servizi ai cittadini – commenta il Presidente della Provincia Enzo Lattuca – è un modo concreto per affrontare insieme le sfide che toccano da vicino anche i nostri Comuni più piccoli.  Questo accordo aggiunge un  tassello alla definizione del ruolo della Provincia come ente di coordinamento e supporto per tutto il territorio – aggiunge Lattuca – in un momento storico in cui il ricambio generazionale nella pubblica amministrazione è una priorità, lavorare insieme per attrarre e selezionare le migliori competenze è una scelta strategica. È un patto di responsabilità istituzionale e di visione per il futuro dei nostri enti e dei servizi ai cittadini.”

Ogni ente firmatario si impegna, ogni anno, a promuovere almeno una selezione pubblica. Se ciò non sarà possibile, contribuirà economicamente a sostenere le procedure gestite dagli altri enti. Il modello è stato già sperimentato con successo dal 2023, e ora diventa stabile e strutturato.

L’accordo – valido dal momento della firma e prorogabile – rappresenta una buona pratica amministrativa che guarda al futuro, con benefici attesi anche sul piano della formazione, della fidelizzazione del personale e dell’efficienza complessiva dei servizi pubblici locali.

Aree Interne: le Province alla Cabina di Regia a Palazzo Chigi

Necessità di azioni rapide e coordinate

“Se le politiche di sostegno alle aree interne non verranno calate nei territori in modo rapido, si rischia di fare un lavoro vano. Chiediamo prontezza ed efficacia e per questo come Province ci candidiamo ad essere partner attivi della nuova programmazione e ad avere un ruolo operativo al fianco dei Comuni”.

Lo ha detto il responsabile UPI per le Aree interne, Daniele Saia, Presidente della Provincia di Isernia, intervenendo alla riunione della Cabina di regia per lo sviluppo delle Aree Interne, convocata dal Ministro Tommaso Foti alla Sala Verde di Palazzo Chigi.

Il ruolo strategico delle Province

“Le Province – ha aggiunto Saia – sono le istituzioni territoriali che possono assicurare quella visione strategica necessaria per coordinare gli interventi, realizzare politiche strutturate ed incisive e produrre nei tempi rapidi necessari all’attuazione del piano, un vero cambiamento sui territori.

Per questo come UPI coglieremo l’invito del Ministro Foti a rafforzare il ruolo delle Province come hub a sostegno dei Comuni nelle aree interne”.

 

 

La Provincia di Lecce lancia MOVIDAMENTE – Vivi la movida responsabilmente

Presentazione del progetto

Uso corretto del divertimento, rafforzamento dei concetti di guida sicura e sensibilizzazione sulla movida responsabile. I Saloni di rappresentanza della Prefettura di Lecce hanno ospitato oggi la conferenza stampa di presentazione e di sottoscrizione dell’Accordo di partenariato relativo al progetto MOVIDAMENTE – Vivi la MOVIDA responsabilMENTE.

La Provincia di Lecce è tra le 20 Province ammesse al finanziamento, relativo all’iniziativa nazionale “Mobilità sicura”, finanziata dal Fondo contro l’incidentalità notturna, sulla  base  dell’Accordo  stipulato  tra  il Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ANCI ed UPI.

L’obiettivo è quello di promuovere progettualità delle Province in  accordo con  istituzioni  ed  enti  del  territorio, finalizzate alla diffusione della cultura della mobilità sicura, alla prevenzione e al contrasto di ogni forma di incidentalità stradale correlata all’uso di alcol e droga, con particolare attenzione  ai  giovani.

Il progetto, con capofila Provincia di Lecce, prevede un ampio partenariato, con la Prefettura di Lecce che coordinerà le forze interistituzionali, favorendo la cooperazione tra enti territoriali e servizi di sicurezza.

 Ad illustrare tutti i dettagli delle azioni previste, sono intervenuti il prefetto Natalino Domenico Manno e il presidente Stefano Minerva, con il questore Gianpietro Lionetti, il ⁠T.Col. Daniele Dinoi del Comando Provinciale dei Carabinieri e il ⁠Col. Giuseppe Giulio Leo del Comando Provinciale Guardia di Finanza.

Partner

Insieme a loro, i partner di progetto: gli amministratori locali dei Comuni di Nardò, Galatina, Gallipoli, Otranto, Porto Cesareo (individuati sulla base della percentuale di incidentalità rilevata), con i comandanti delle Polizie locali, il dirigente Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia – Ufficio VI – Ambito Territoriale Lecce Mario Trifiletti, il presidente Automobile Club d’Italia – Lecce Francesco Saverio Sticchi Damiani, con la direttrice Anna Palmisano, il presidente della Croce Rossa Italiana di Lecce Carlo Mormando, il vice presidente del Consorzio Omnibus Pierpaolo Maio, con il consigliere Giuseppe De Paola, il presidente Consorzio Capo di Leuca Andrea Tafuro, il vice presidente Consorzio Autoscuole Riunite-Car Cesario De Donno, il  direttore Confcommercio Lecce Federico Pastore, il presidente Sindacato Italiano Locali da Ballo Maurizio Pasca.

Presenti, inoltre, il capo di gabinetto della Provincia di Lecce Antonio Perrone, il dirigente provinciale responsabile del progetto Roberto Serra che coordinerà tutte le attività progettuali, e il comandante della Polizia provinciale Alessandro Guerrieri, che curerà le azioni di vigilanza e controllo sul territorio.

Il prefetto di Lecce Natalino Domenico Manno ha espresso “grande soddisfazione per la partenza del progetto ‘Movidamente’, frutto della sinergia tra la Prefettura e la Provincia di Lecce. Questa iniziativa rappresenta un passo concreto nell’ambito delle politiche giovanili e della sicurezza stradale, con un focus particolare sulla prevenzione degli incidenti legati all’abuso di alcool e all’uso di sostanze stupefacenti tra i giovani o a comportamenti di guida irresponsabile, promuovendo al contempo un divertimento sano e consapevole e offrendo alternative sicure e sostenibili per gli spostamenti notturni. L’impegno congiunto di istituzioni e associazioni del territorio è fondamentale per raggiungere risultati significativi in termini di riduzione degli incidenti e di promozione di una cultura della sicurezza e della legalità tra le nuove generazioni. Ci auguriamo che ‘Movidamente’ possa diventare un modello virtuoso da replicare, contribuendo a salvare vite e a creare una maggiore consapevolezza sui pericoli derivanti dall’abuso di alcool e droghe al volante”.

Il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva ha dichiarato: “Grazie a questo programma nazionale, il progetto della Provincia di Lecce è risultato tra i 20 finanziati in Italia. Il lavoro di squadra garantirà il controllo e la verifica che la movida possa svolgersi in sicurezza, con il coordinamento della Prefettura e della Forze dell’Ordine, con cui andremo ad indagare il fenomeno e a costruire meccanismi di prevenzione e di  formazione, grazie al supporto indispensabile di tutti i partner di ‘Movidamente’. Con la gestione del progetto si avviano una serie di attività per promuovere sul territorio azioni mirate a rafforzare il controllo sociale.  Tenere alta l’attenzione per costruire una coscienza nei ragazzi,  sensibilizzazione con serate a tema su come divertirsi in sicurezza sono soltanto alcune delle azioni in programma, per far comprendere che droga e alcol sono da bandire perché solo disturbi al loro divertimento. A conclusione delle attività progettuali saranno elaborati dati utili allo sviluppo di interventi in materia di prevenzione dell’incidentalità. Il nostro motto è Spostarsi nel Salento in sicurezza anche per andare a divertirsi”.

Le fasi del progetto

Le fasi del progetto prevedono in particolare: Azioni di vigilanza e controllo da parte della Polizia Provinciale e delle Polizie Locali, alla presenza di operatori della Croce Rossa Italiana, con servizi mirati all’accertamento della guida in particolare  nelle fasce serali e notturne della settimana; Azioni di animazione territoriale con organizzazione di serate a tema per promuovere la campagna “Amo, guidi tu? Decidi chi guida prima di bere”, che prevede la responsabilizzazione dei gruppi di giovani che si recano in discoteca e/o presso i luoghi della movida nella individuazione del guidatore che non farà uso di consumazioni alcoliche, la somministrazione di precursori etilici per autovalutare lo stato di sobrietà prima di mettersi alla guida, la sensibilizzazione a partecipare delle serate della movida con responsabilità; Azioni di formazione con laboratori didattici per i beneficiari con lezioni frontali e didattica innovativa per un confronto proattivo su  comportamenti e regole da rispettare, con simulazioni che riproducono l’effetto di alcol/droghe; Azioni di comunicazione, divulgazione e disseminazione sul territorio attraverso campagne social con il coinvolgimento di giovani influencer popolari, distribuzione di gadget che possano contribuire alla divulgazione della cultura della guida sicura; Attività di follow-up: somministrazione questionari e relazione finale da inviare alla Prefettura di Lecce.

I partner avranno tutti un ruolo fondamentale.

 La Provincia di Lecce coordinerà e gestirà tutte le attività progettuali e curerà la disseminazione dei risultati, la Prefettura coordinerà le forze interistituzionali favorendo la cooperazione tra enti territoriali e i servizi di sicurezza.

L’Ufficio Scolastico Regionale – Ufficio VI avrà il compito di selezionare le scuole presso cui sarà erogata attività di formazione e informazione sulla guida sicura e responsabile, rivolta in particolare agli studenti futuri titolari di patente di guida.

La Croce Rossa Italiana fornirà supporto operativo alla Polizia Provinciale e alle Polizie Locali durante gli interventi su strada, contribuendo con competenze specifiche in ambito sanitario, psicologico e comunicativo. Durante i laboratori formativi, trainer, soccorritori ed operatori in emergenza affiancheranno, ciascuno per la propria area di competenza, l’attuazione degli interventi previsti.

L’ACI si occuperà della progettazione e realizzazione di interventi educativi sulla sicurezza stradale, focalizzati su distrazione alla guida e uso di sostanze stupefacenti, e il 21 ottobre 2025, coordinerà la partecipazione all’evento nazionale itinerante Sara Safe Factor, rivolto agli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori e universitari. Questo progetto, supportato da piloti professionisti, utilizza un approccio coinvolgente per diffondere metodologie di guida sicura e sensibilizzare sulle principali cause di distrazione alla guida.

Le Polizie Locali di Nardò, Galatina, Gallipoli, Porto Cesareo e Otranto, coordinate dalla Polizia Provinciale, svolgeranno servizi mirati di vigilanza e controllo sul territorio provinciale, soprattutto nelle ore serali lungo le strade più trafficate e nei luoghi di aggregazione giovanile.

I Consorzi “AUTOSCUOLE RIUNITE – CAR”, CAPO DI LEUCA – CDL, OMNIBUS contribuiranno al progetto attraverso la promozione di un piano educativo finalizzato a promuovere una cultura della sicurezza stradale, che affianchi la formazione tecnica alla consapevolezza dei comportamenti responsabili, contribuendo alla prevenzione dell’incidentalità soprattutto tra i neopatentati.

La Provincia di Matera e l’Università degli Studi della Basilicata firmano un accordo

Un nuovo corso di laurea a Matera

“Sono fiero di annunciare un passo significativo per il futuro della nostra amata Basilicata. Abbiamo sottoscritto un accordo operativo con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari ed Ambientali (DAFE) dell’Università degli Studi della Basilicata che ha un obiettivo preciso: istituire un corso di laurea triennale in Sistemi Agroalimentari Sostenibili con sede a Matera e, quindi, potenziare l’offerta didattica universitaria offrendo nuove opportunità di formazione”.

Così il Presidente della Provincia di Matera, Francesco Mancini, ha commentato la sottoscrizione dell’accordo con il DAFE, rappresentato dal Direttore prof Giovanni Carlo Di Renzo, presenti anche i consiglieri provinciali Concetta Sarlo e Carlo Ruben Stigliano.

“Si tratta – ha sottolineato Mancini – del risultato di un impegno congiunto per lo sviluppo del nostro territorio. La Provincia di Matera è determinata a promuovere la formazione di tecnici qualificati e a supportare servizi di formazione professionalizzante nel settore agricolo e agroalimentare. Questo include la messa a disposizione di aule attrezzate per la didattica a distanza, laboratori e supporto per tirocini e sperimentazioni. Vogliamo inoltre facilitare il trasferimento tecnologico e l’aggiornamento professionale per gli operatori del settore”.

Gli spazi

Tra gli spazi potenzialmente messi a disposizione ci sono il plesso della Regione Basilicata, il campus di Pantanello di Bernalda, le aziende agricole dell’ALSIA, e gli Istituti Tecnici Agrari della provincia.

“Ringrazio i Comuni di Policoro e Garaguso per la loro disponibilità a mettere a disposizione per le attività formative la sala Buccolo del Palaercole e quelle dell’Istituto Professionale Agrario Pandanelli, così come il Comune di Tursi per aver manifestato la propria disponibilità. Un ringraziamento particolare al DAFE dell’UNIBAS, con in testa il Prof Di Renzo, e ai consiglieri provinciali Sarlo e Stigliano, che si sono fatti promotori di questo importante percorso.

Sono certo – ha aggiunto Mancini – che l’istituzione del corso di laurea citato, qui a Matera, avrà riflessi importanti e diretti anche per il Metapontino, cuore dell’agricoltura di qualità della Basilicata. E’ la prospettiva più logica, tenuto conto dell’importanza del comparto agricolo dell’intera provincia di Matera”.

Prospettive future

L’intesa non comporta oneri economici per le parti durante questa fase iniziale ma “è un investimento sul sapere, sulla ricerca e sull’innovazione che rafforzerà il legame tra istituzioni, imprese e comunità, fungendo da motore di sviluppo per la Basilicata”, ha concluso il Presidente.

Provincia di Forlì – Cesena: Approvato il Programma Triennale per il Diritto allo Studio 2025–2028

Il Consiglio Provinciale di Forlì-Cesena ha approvato, nel corso dell’ultima seduta, il Programma Provinciale Triennale per il Diritto allo Studio e all’Apprendimento per tutta la vita per gli anni scolastici 2025/2026, 2026/2027 e 2027/2028. Il documento recepisce gli indirizzi regionali adottati dall’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna (delibera n. 24 del 24 giugno 2025), dando attuazione alla Legge Regionale n. 26/2001.

Programma

Il Programma definisce priorità e interventi fondamentali per garantire il pieno esercizio del diritto allo studio in tutto il territorio provinciale. Tra le azioni previste:

  • concessione di borse di studio,
  • sostegno al trasporto scolastico (con attenzione specifica agli studenti con disabilità),
  • attività di orientamento,
  • interventi per l’inclusione scolastica.

Il documento è stato condiviso con la Conferenza Provinciale di Coordinamento e la Commissione Provinciale di Concertazione: i Comuni del territorio, i rappresentanti delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, le associazioni datoriali e i sindacati hanno approvato il programma provinciale degli interventi.

Borse di studio

Tra i principali interventi previsti c’è l’assegnazione di borse di studio per gli studenti residenti frequentanti le scuole secondarie di secondo grado e gli istituti di formazione professionale. Nel precedente triennio (2022–2024) sono state accolte 7.796 domande, con benefici economici concessi per un totale di 883.534 euro. La Regione Emilia-Romagna ha definito, con delibera n. 1165 del 14 luglio 2025, i criteri per l’erogazione di borse di studio e contributi per i libri di testo relativi all’anno scolastico 2025/2026.

Trasporto e sostegno scolastico

A sostegno dei Comuni per i servizi di trasporto scolastico, in particolare per i trasporti individuali e speciali destinati agli alunni disabili, sono state assegnate risorse regionali pari a 495.695,71 euro nel triennio 2022–2024, di cui 49.064,24 euro specificamente destinati a coprire le spese per gli studenti con disabilità. Per l’anno scolastico 2025/2026, la Regione ha già stanziato 156.499,27 euro a favore della Provincia di Forlì-Cesena.

Un ulteriore contributo importante proviene dal fondo statale straordinario per le funzioni e i servizi di assistenza educativa, autonomia e comunicazione per studenti disabili: nel triennio 2022–2024 la Provincia ha ricevuto complessivamente quasi 2 milioni di euro (616.990 nel 2022, 636.883 nel 2023 e 685.151,91 nel 2024), da ripartire tra i Comuni a sostegno degli interventi nelle scuole secondarie superiori.

«Con questo atto – ha dichiarato Milena Garavini, sindaca di Forlimpopoli e consigliera provinciale – rinnoviamo il nostro impegno a garantire il diritto allo studio per tutte e tutti, ponendo attenzione particolare ai bisogni degli studenti più fragili. Il programma triennale ci consente di pianificare in maniera strutturata e integrata gli interventi sul territorio, rafforzando la rete educativa provinciale.»

 

La Provincia di Isernia approva il rendiconto: gestione solida

Il Consiglio provinciale di Isernia ha approvato il rendiconto di gestione per l’anno 2024. Dall’analisi dei dati emergono risultati molto positivi: l’avanzo di amministrazione è pari a 7 milioni e 674 mila euro, fondi che verranno utilizzati per interventi rivolti alla collettività.

Ente virtuoso e riduzione dei debiti

Inoltre, la Provincia di Isernia non presenta alcun parametro di deficitarietà strutturale, una condizione che la colloca tra gli enti più virtuosi. Un altro dato importante riguarda lo stock di debiti, che nel 2024 ha registrato una riduzione rispetto al 2023. Di conseguenza, per il 2025 non è scattato l’obbligo di accantonamento al Fondo Garanzie Debiti Commerciali.

Le parole del Presidente Saia

“La fotografia che emerge da questi risultati – ha commentato il Presidente Daniele Saia – è quella di una Provincia in ottimo stato economico-finanziario. L’avanzo di amministrazione è un indicatore forte di efficacia nella gestione delle risorse. Grazie alle scelte programmatiche prese, possiamo rispondere con efficacia alle necessità dei cittadini. Ringrazio tutti i consiglieri e i dipendenti che hanno lavorato duramente per raggiungere tali traguardi”.

La Provincia di Varese mette in sicurezza le strade provinciali

Si sono conclusi i lavori di sistemazione del versante Martica lungo la strada provinciale 62, nel Comune di Varese, con la realizzazione di un nuovo ponte sul torrente Galina e opere accessorie a tutela del territorio e della sicurezza idraulica.

L’intervento, dal valore complessivo di 850 mila euro, è stato finanziato con risorse dell’Unione Europea nell’ambito del programma Next Generation EU – PNRR. Il progetto esecutivo ha elaborato e realizzato un nuovo ponte di 8 metri lungo la SP 62 sul torrente Galina, integrato a monte da un raccordo in calcestruzzo armato rivestito in ciottolame, per una lunghezza di circa 10 metri.

A valle, invece, sono state realizzate opere di collegamento con il Rio Brinzino, per garantire un deflusso regolare delle acque: circa 40 metri di percorso canalizzato con una larghezza media di 4 metri, delimitati da muri prefabbricati rivestiti in pietra, in armonia con il contesto paesaggistico.

I lavori si sono svolti secondo il cronoprogramma, con avvio l’8 maggio 2024 e conclusione delle opere principali l’8 aprile 2025. Gli ultimi interventi minori di ripristino e mitigazione ambientale sono stati completati di recente.

«Un’opera che ha restituito funzionalità e sicurezza a un tratto critico del nostro territorio – dichiara Fabio Passera, Consigliere delegato alle Infrastrutture – Interventi di questo tipo, resi possibili anche grazie ai fondi PNRR, rappresentano un passo concreto per migliorare la viabilità e ridurre il rischio idraulico nelle aree più esposte. Ancora una volta, Provincia di Varese rappresenta un punto di riferimento per la sicurezza della nostra popolazione».

Fiumi sicuri 2025: la Provincia di Lecco stanzia 40 milioni per la prevenzione

Nella seduta del Consiglio provinciale dello scorso 9 luglio, la Provincia di Lecco ha stanziato 40.000 euro per finanziare le attività di prevenzione del rischio idrogeologico e idraulico Fiumi sicuri 2025.

L’uscita del bando

Nelle prossime settimane la Provincia di Lecco pubblicherà il bando con scadenza il 19 settembre, destinato a Comunità Montane, Parchi e Comuni, che potranno così presentare le domande di contributo.

Dichiarazioni di Hofmann e Pasquini

“Abbiamo ascoltato l’esigenza del territorio di anticipare la pubblicazione del bando per poter dare agli enti il tempo necessario a realizzare i loro interventi – commentano la Presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann e il Consigliere provinciale delegato alla Protezione civile Antonio Leonardo Pasquini Ci siamo perciò impegnati per trovare subito nel nostro bilancio le risorse per finanziare questa attività che riscuote molto interesse tra i Comuni e che durante la recente visita al Cpe di Sala al Barro a Galbiate ha ricevuto il plauso dell’Assessore regionale La Russa per la sua peculiarità e unicità. Ancora una volta la Provincia di Lecco si pone al fianco degli enti per finanziare una concreta attività di prevenzione in materia di protezione civile, con l’obiettivo di limitare i danni connessi ai fenomeni di dissesto idrogeologico. Auspichiamo la massima partecipazione degli enti, così come avvenuto nelle precedenti edizioni”.

L’appello delle Province: risolvere la crisi finanziaria degli enti

Risolvere la crisi dei bilanci delle Province e assicurare a queste istituzioni stabilità finanziaria e una reale autonomia fiscale.

Richiesta del Comitato Direttivo UPI

È questa la richiesta avanzata dai Presidenti di Provincia riuniti oggi a Roma nel Comitato Direttivo UPI, presieduto dal Presidente Pasquale Gandolfi.

“Occorre sanare con urgenza lo squilibrio strutturale del comparto delle Province, stimato dalla Commissione sui fabbisogni standard del MEF in circa 1 miliardo di euro – sottolineano i Presidenti delle Province – e al contempo costruire su basi solide l’autonomia finanziaria delle Province”.

Le proposte

“Ho avuto mandato dal Comitato Direttivo – dichiara a conclusione dei lavori il Presidente Gandolfi – di chiedere un incontro al Ministro dell’Economia e Finanze Giancarlo Giorgetti, in vista della predisposizione della prossima Legge di Bilancio per il 2026, per aprire al più presto un confronto preventivo e costruttivo sulla manovra e poter illustrare le proposte delle Province italiane. Tra queste, ribadiamo la richiesta di prevedere per le Province un tributo sugli imbarchi nei porti e aeroporti. per ridurre lo squilibrio finanziario del comparto e assicurare stabilità ai bilanci”.

Presidente Santambrogio: “Le Province lombarde versano 200 milioni allo Stato che risolverebbero il deficit dei servizi sui territori”

Il decreto legislativo “Disposizioni in materia di tributi regionali e locali e di federalismo fiscale regionale” che è in corso di lavorazione a Roma preoccupa le Province lombarde perché “non appare in grado di garantire un’effettiva autonomia finanziaria agli enti, riducendosi ad un mero trasferimento erariale, senza neppure le nuove risorse, già previste da tempo, dagli imbarchi su porti e aeroporti di cui curiamo la viabilità d’accesso”, ha affermato il Presidente UPL Luca Santambrogio nel suo intervento al Comitato Direttivo Upi di oggi.

L’obiettivo

L’obiettivo di UPL è quindi chiaro: uscire dalla precarietà e ripristinare le condizioni per un’amministrazione provinciale stabile, moderna ed efficiente, “che sia in grado di prendersi cura al meglio dei servizi essenziali come strade, scuole e ambiente”, continua Santambrogio.

Criticità finanziarie

“Nel 2025 le sole Province lombarde saranno costrette a versare allo Stato oltre 200 milioni di euro, risorse prelevate direttamente dai tributi locali che invece potrebbero essere impiegate sui territori per finanziare servizi essenziali” spiega il Presidente UPL, aggiungendo: “L’origine di questa crisi risale alla legge 56/2014 e alla legge di bilancio 2015 che hanno portato alla sostanziale cancellazione della capacità finanziaria delle Province. Sebbene negli anni siano stati previsti parziali ristorni, questi si sono rivelati frammentari, disomogenei e mai coerenti con i principi del federalismo fiscale”.

Squilibrio di bilancio e necessità di riforma

Del resto, lo squilibrio dei bilanci delle Province lombarde è giunto quest’anno a 165 milioni di euro e si aggraverà per l’avvio della nuova governance prevista dal Piano Strutturale di Medio termine. Si tratta di una procedura contabile che, attraverso un accantonamento, determina di fatto una contrazione delle risorse correnti disponibili per complessivi 150 milioni, di cui circa 18 per le nostre Province, dal 2025 al 2029. “Solo un riordino istituzionale serio, accompagnato da risorse certe, potrà permettere alle Province lombarde di tornare a svolgere pienamente le proprie funzioni – sottolinea, concludendo, il Presidente UPL Santambrogio – offrendo servizi efficienti, supportando i Comuni e contribuendo allo sviluppo infrastrutturale e territoriale del Paese”.

UPI e DFP rafforzano la sinergia su reclutamento, formazione e innovazione organizzativa

Il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, ha sottoscritto con il presidente dell’Unione delle Province d’Italia, Pasquale Gandolfi, un protocollo d’intesa per valorizzare il ruolo e le funzioni delle Province nell’assetto istituzionale.

Obiettivi e contenuti

Il protocollo ha come obiettivo principale quello di rafforzare la collaborazione tra il Dipartimento della funzione pubblica e l’Unione delle Province italiane su temi strategici per il funzionamento delle amministrazioni pubbliche. “Le Province rappresentano un punto di contatto fondamentale non solo tra i comuni e le regioni ma anche per tutti i cittadini. Il ruolo di questi enti intermedi è centrale nonostante le tentazioni che si sono susseguite di volerle eliminare con un mero tratto di penna. Le province, infatti, non solo sono vive ma sono attive e proiettate al futuro come centri propulsori di pianificazione e di investimenti per rispondere alle esigenze della comunità” sottolinea il ministro Zangrillo.

Durata e impegni

Con questo protocollo, che ha validità triennale, le parti si impegnano a promuovere l ’attuazione di interventi sul reclutamento, sul rafforzamento delle competenze del personale e sull’innovazione organizzativa con l’obiettivo di migliorare le performance e il raggiungimento degli obiettivi.

Dichiarazioni di Gandolfi e Zangrillo

“Con questo protocollo facciamo un passo in avanti nella costruzione della nuova Provincia, ente che assume valore strategico all’interno del percorso di innovazione della PA che il Ministro Zangrillo sta perseguendo con determinazione” evidenzia il Presidente di UPI Pasquale Gandolfi.  “Una Provincia che ha un ruolo di regia e coordinamento nei territori, semplifica l’amministrazione locale, supporta gli altri enti, a partire dai piccoli Comuni, e promuove la crescita degli investimenti. Grazie al raccordo con il DFP potremo consolidare le esperienze avanzate e supportare il personale con percorsi formativi mirati, investendo sulla leadership amministrativa e sulla valorizzazione delle professionalità”.

“Il protocollo rappresenta un ulteriore segno di attenzione verso gli enti territoriali. Abbiamo messo in campo iniziative significative volte a instaurare un rapporto di collaborazione con le istituzioni più prossime ai nostri utenti, cittadini e imprese. Va in questa direzione il percorso di “Facciamo semplice l’Italia” con cui stiamo attraversando il Paese con l’obiettivo di ascoltare, dialogare e confrontarci con chi vive ogni giorno i territori e mettere in campo strumenti e progetti per una Pubblica amministrazione sempre più efficiente e moderna” conclude il ministro.

Ecco il protocollo siglato Protocollo dintesa Ministro PA – UPI_DEF

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