Esplora tutte le news

Provincia di Pavia e CDP insieme per rafforzare capacità progettuale ed efficienza energetica nei Comuni

Si è svolto mercoledì 4 giugno 2025 presso la Sala Ciro Barbieri della Provincia di Pavia l’incontro tecnico “Insieme per il Territorio”, promosso in collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e con la partecipazione del Gestore dei Servizi Energetici (GSE).

Un’occasione di confronto operativo rivolta agli amministratori e ai tecnici dei Comuni della provincia di Pavia, finalizzata a presentare strumenti innovativi e soluzioni concrete a supporto degli enti locali, con particolare attenzione alle esigenze di investimento, alla qualificazione della progettazione e alla rigenerazione energetica del patrimonio pubblico.

All’appuntamento hanno partecipato oltre trenta rappresentanti istituzionali della provincia, in rappresentanza di realtà comunali grandi e piccole.

Aprendo i lavori, il Presidente della Provincia di Pavia, Giovanni Palli, ha dichiarato:

«La Provincia di Pavia, con i suoi 185 Comuni, di cui ben 145 piccoli, rappresenta un territorio che esprime una forte domanda di strumenti flessibili, capacità progettuale e alleanze istituzionali. In questa fase complessa, in cui le Pubbliche Amministrazioni devono essere sempre più proattive per cogliere le opportunità del PNRR e dei nuovi fondi, la Provincia intende svolgere fino in fondo il proprio ruolo “enzimatico”, al servizio delle autonomie locali. Il confronto di oggi ci offre piste di lavoro concrete: dalla qualificazione della progettazione, attraverso il Fondo Rotativo CDP, alla rigenerazione energetica, grazie alle sinergie tra CDP e GSE. Lavoreremo affinché queste opportunità diventino cantieri veri per i nostri Comuni».

I lavori sono proseguiti con gli interventi di Mauro Sambugaro (Responsabile Area Nord Italia – CDP), Alessandro Crocco (Responsabile Ambito Nord-Ovest – CDP), Francesco Acerra (Relationship Manager PA Piemonte e Lombardia – CDP) ed Eleonora Egalini (Project Manager GSE), che hanno illustrato le soluzioni a disposizione degli enti locali in tema di finanziamenti, progettualità e innovazione energetica.

La Provincia di Pavia intende ora proseguire il confronto con i Comuni per strutturare percorsi di accompagnamento e supporto operativo, anche attraverso tavoli tematici e accordi quadro.

Link articolo su sito web: https://www.provincia.pv.it/it/news/insieme-per-il-territorio-pavia-cdp-e-gse-al-fianco-delle-amministrazioni-locali

 

Strade Province: positivo incontro al MIT Gandolfi ‘Si va verso la restituzione delle risorse’

“La riunione al MIT con il Ministro Salvini e’ stata positiva. Un confronto molto tecnico, in cui ci siamo potuti chiarire con le strutture del MIT e del MEF, nel quale si è stabilito che nella conversione in legge del decreto infrastrutture saranno restituite alle Province i 350 milioni di risorse per il 2025 e 2026 tagliati dal Decreto milleproroghe.

Come UPI abbiamo confermato l’impegno delle Province, dimostrato fin ora dai dati che abbiamo raccolto nel nostro monitoraggio, a utilizzare a pieno le risorse assegnate.

Secondo il monitoraggio che abbiamo realizzato, dal 2018 al 2024 le Province hanno impegnato il 93% delle risorse assegnate e ne hanno speso l’84%.

Ma siamo pronti a verificare insieme al Ministero qualunque procedura che possa servire a migliorare le performance e a rendere sempre più efficiente la spesa.

L’obiettivo che abbiamo in comune, Province e Governo, è di assicurare ai cittadini strade sicure, una viabilità efficiente e il pieno rispetto del diritto alla mobilità”.

Lo dichiara il Presidente di UPI Pasquale Gandolfi, al termine dell’incontro con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, sul ripristino dei tagli ai programmi di investimento sulle strade provinciali.

Tagli strade: le Province convocate dal Ministro Salvini

“Il 3 giugno prossimo il Ministro Salvini ci ha convocati al Ministero per discutere insieme delle soluzioni che il Governo dovrà adottare per azzerare il taglio del 70% dei fondi destinati alla messa in sicurezza delle strade provinciali per il 2025 e 2026. Al Ministro porterò i risultati di un monitoraggio che stiamo realizzando come UPI in questi giorni per verificare lo stato della spesa delle Province sulle risorse che ci sono state assegnate, perché su questo occorre fare chiarezza. Da questa analisi risulta che a livello nazionale le Province hanno impegnato circa il 95% delle risorse che ci sono state assegnate e hanno speso oltre l’80% del totale e ciò che non è stato ad oggi speso è semplicemente perché diversi cantieri complessi sono ancora in corso. Tutto ciò nonostante le Province debbano lavorare con un personale estremamente ridotto, dimezzato nel 2015. Altroché inefficienze!” Lo ha annunciato il Presidente di UPI Pasquale Gandolfi, intervenendo agli Stati Generali della Mobilità sicura organizzati dalla Provincia di Treviso.

“Oggi – ha detto Gandolfi – siamo qui per parlare dei progetti delle Province per sostenere azioni e campagne di informazione sulla sicurezza stradale rivolta ai ragazzi e alle ragazze. Ma se è essenziale promuovere iniziative culturali per incidere sugli stili di vita dei giovani , abbiamo anche il dovere come istituzioni di rispondere ai cittadini che si aspettano strade sicure. Un impegno che le Province stanno portando avanti e che non deve essere interrotto. Di questo parleremo con il Ministro Salvini in pieno spirito di collaborazione istituzionale. La nostra priorità è di uscire dall’incontro con la certezza dell’azzeramento dei tagli per il 2025 e 2026 e l’apertura di un confronto sulle risorse per i programmi futuri”.

Tagli strade, UPI “Accogliamo apertura a revisione dei tagli: ora risposte nel Decreto infrastrutture”

“Accogliamo le dichiarazioni che stanno uscendo in queste ore nelle quali si attesta l’impegno di rappresentanti della maggioranza a intervenire per risolvere la grave emergenza dei tagli ai fondi per la messa in sicurezza delle strade provinciali. L’UPI è un’associazione istituzionale che ha come obiettivo la tutela delle province e dei territori, non abbiamo nessun altro interesse, e l’amore per gli enti che rappresentiamo va oltre ogni logica d’appartenenza partitica. Per questo la scorsa settimana tutti i Presidenti di Provincia hanno dato mandato alla presidenza di accendere un faro sulle ripercussioni che questi tagli hanno sulla sicurezza degli oltre centoventimila chilometri di strade provinciali. Ora, dopo queste dichiarazioni, aspettiamo quindi che nella conversione del Decreto-legge Infrastrutture il Governo risolva questa emergenza”.

Lo dichiara il Presidente di UPI Pasquale Gandolfi.

La tabella dei tagli ai fondi per la messa in sicurezza delle strade per il 2025 2026

Ecco la tabella dei tagli operati sui fondi già  assegnati alle Province per la manutenzione straordinaria delle strade provinciali

Tabella tagli Province e CM 2025 2026

Stati Generali della Mobilità Sicura nelle Province Venete: 30 maggio convegno nazionale in Provincia di Treviso

L’Unione Province del Veneto organizza, in collaborazione con UPI nazionale, per la giornata di venerdì 30 maggio, nella sede istituzionale della Provincia di Treviso, gli “Stati Generali della Viabilità nelle province venete”: l’evento sarà l’occasione per parlare di viabilità sicura, declinata sia in termini di investimenti infrastrutturali sia di iniziative che si inquadrano nell’ambito della campagna nazionale “Mobilità Sicura”, promossa da UPI e dal Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri a valere sul “Fondo per l’incidentalità notturna”.

 

Proprio quest’anno, infatti, ben quattro Province venete, Padova, Treviso, Verona e Vicenza, hanno ottenuto il finanziamento di 100.000 euro ciascuna messo a disposizione dal bando “Mobilità Sicura” per realizzare attività di formazione e sensibilizzazione finalizzate a diffondere una maggiore cultura della sicurezza stradale e della prevenzione dagli incidenti.

 

Apprendiamo, ogni giorno, dal lavoro delle Forze dell’Ordine e dalla stampa, come siano ancora tanti, troppi coloro che perdono la vita a causa di un sinistro fatale: è pertanto fondamentale realizzare quante più azioni possibili per diffondere maggiore consapevolezza sui rischi in cui si incorre adottando una guida non consona, che mette in pericolo sopra i limiti di velocità o distratta dall’utilizzo del cellulare, oppure in uno stato di alterazione, mettendo in serio pericolo la propria incolumità, quella dei passeggeri e quella degli altri utenti della strada.

 

Il convegno, che vedrà il coinvolgimento dei media nazionali e locali, vuole essere occasione per affrontare questi temi coinvolgendo tutte le forze in campo, Regione del Veneto, Province, Aulss, Ufficio Scolastico Regionale, Forze dell’Ordine e Vigili del Fuoco, Autoscuole, Assicurazioni e Associazioni vittime della strada, le quali, a vario titolo, sono presidio di sicurezza, soccorso e tutela della comunità. L’appuntamento evidenzierà, al contempo, i piani strategici di Viabilità e gli investimenti realizzati dalle Province e dalla Città Metropolitana per la valorizzazione e l’efficienza della rete viaria territoriale di competenza.

 

L’appuntamento è fissato per venerdì 30 maggio, alle ore 10, nell’Auditorium della sede istituzionale della Provincia di Treviso, Sant’Artemio, via Cal di Breda, 116 a Treviso.

Leggi qui il programma Locandina_Stati_Generali_Mobilità_Sicura_nelle_Province_Venete

Stati Generali della Montagna: “Rilanciare gli investimenti con strategie condivise. Alle Regioni chiediamo pieno rispetto delle specificità montane”

“Occorre individuare un modello di governance condiviso e semplificato che metta a sistema con un’azione continuativa le varie politiche a sostegno della montagna. Le strategie di sviluppo e gli investimenti sulle infrastrutture e sui servizi territoriali devono essere condivisi dai sindaci a livello provinciale”.

E’ quanto emerso dalla riunione del Tavolo Infrastrutture e Servizi istituito nell’ambito degli Stati Generali della Montagna e coordinato dal Presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin,  che si è incontrato oggi a Roma per definire una proposta da sottoporre alla Ministro per gli Affari regionali e le autonomia locali, Erika Stefani.

“Si tratta di arrivare alla definizione di una strategia unitaria che valorizzi la specificità della montagna, per costruire su questi territori uno sviluppo socio-economico condiviso attraverso la collaborazione tra la Provincia e i Comuni”.

I Presidenti delle tre Province interamente montane – Sondrio, Elio Moretti, Belluno, Roberto Padrin, e Verbano Cusio Ossola, Arturo Lincio –  che oggi hanno avuto un incontro al Ministero degli Affari regionali su questi temi, hanno deciso di rilanciare un protocollo comune per chiedere alle Regioni Veneto, Lombardia e Piemonte un’azione coordinata per quanto riguarda le Province che assicuri il pieno rispetto delle specificità montane.

La Provincia di Lucca lancia l’istituto delle selezioni uniche per gli enti del territorio.

La Provincia di Lucca si avvarrà dell’istituto delle selezioni uniche per assumere nuovo personale e sarà soggetto gestore/organizzatore delle stesse per i Comuni del territorio.

L’ente di Palazzo Ducale, infatti, ha approvato un apposito decreto deliberativo firmato dal presidente Pierucci a cui è collegato l’accordo che regola questo istituto introdotto dalla legge n.113/2021. Istituto attraverso cui gli enti locali possono organizzare e gestire, in forma aggregata, selezioni uniche per la formazione di elenchi di idonei all’assunzione nei ruoli dell’amministrazione, sia a tempo indeterminato sia a tempo determinato, per vari profili professionali e aree operative.

I vantaggi dell’utilizzo delle selezioni uniche è spiegato dal presidente della Provincia di Lucca Marcello Pierucci: “In generale l’obiettivo dell’istituto – afferma – consente di ridurre i tempi amministrativi e di semplificare le modalità di reclutamento del personale degli enti: sia dei Comuni del territorio che della Provincia stessa. In sostanza verranno creati degli elenchi di figure professionali, tecnici, amministrativi e quant’altro, che si candidano per determinati profili e che saranno inseriti in appositi elenchi dove poi le singole amministrazioni potranno attingere per effettuare le proprie selezioni e, di conseguenze, procedere all’eventuale assunzione. Da sottolineare che questa modalità può essere attivata sia per i profili ordinari che per quelli derivanti dalle esigenze di attuazione del Pnrr”.

Più nello specifico va detto che l’attivazione delle selezioni uniche può avvenire anche in assenza del fabbisogno di personale approvato; l’ente deve risultare privo di graduatorie proprie in corso di validità per la medesima area e profilo; la procedura può essere attivata sia per assunzioni a tempo determinato che indeterminato; gli elenchi, una volta costituiti, sono soggetti ad aggiornamento almeno annuale e gli idonei restano iscritti per un massimo di tre anni. Le procedure selettive uniche sono finalizzate all’approvazione di elenchi di idonei (non di graduatorie) per l’assunzione nei ruoli.

Per lo svolgimento delle selezioni uniche la Provincia potrà avvalersi delle proprie strutture interne, di personale in utilizzo congiunto degli enti locali aderenti, di società specializzate nel reclutamento e nella selezione del personale e/o del supporto e collaborazione di altri soggetti pubblici e privati.

Per quanto riguarda l’aspetto finanziario, le spese di funzionamento per la formazione degli elenchi (ad esempio compensi componenti commissione, se dovuti; affidamento incarichi a ditte specializzate; attività di supporto e collaborazione), verranno sostenute dalla Provincia. L’ente aderente all’accordo, invece, concorre alla spesa solo dopo l’espletamento dell’interpello riservato agli idonei e solo in caso di effettiva assunzione del dipendente.

Gli enti aderenti, per ciascuna singola assunzione effettuata, corrisponderanno alla Provincia un contributo parametrato alla dimensione demografica del Comune: una somma che va da un minimo 100 euro per i Comuni con meno di 3000 residenti fino ai 1.000 per quelli tra 30mila e 100mila abitanti.

Questi, finora, i Comuni del territorio che hanno espresso la volontà di aderire alla convenzione con la Provincia che si impegna a svolgere compiti gestionali e di supporto connessi alla utilizzazione dell’istituto delle selezioni uniche, previa stipula di apposito accordo.

Comuni di Altopascio, Bagni di Lucca, Barga, Borgo a Mozzano, Camaiore, Camporgiano, Capannori, Careggine, Fosciandora, Massarosa, Molazzana, Montecarlo, Pescaglia, Piazza al Serchio, Pieve Fosciana, Porcari, San Romano Garfagnana, Seravezza, Stazzema e Villa Collemandina. 

Tagli ai fondi per le strade,Provincia di Pesaro Urbino “Se continua così costretti a chiuderle, sicurezza a rischio per i cittadini

Lo scorso marzo via Gramsci pensava di ritrovarsi con nuovi tagli ai fondi per le strade per 170mila euro nel 2025 e altri 128mila euro nel 2026. Il grido di dolore era già risuonato.

Ma tra legge di bilancio e Milleproroghe, ora le ultime cifre che ballano sono ben diverse perché si parla di dieci volte tanto. «Per gli anni 2025 e 2026 ci erano stati assegnati 4 milioni e 695mila euro per le strade provinciali. In base agli ultimi dati per le stesse annualità ci hanno tagliato 3 milioni e 286mila euro. Si tratta di un taglio del 70 per cento. Assurdo».

L’allarme è del presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Giuseppe Paolini, che adesso non esclude drastiche decisioni.

«E’ una mazzata ulteriore, che si somma alle pesantissime e precedenti decurtazioni che già ci hanno duramente colpito. Dobbiamo gestire 1150 chilometri di strade provinciali. La situazione è drammatica su tutte le arterie. Se continua così saremo costretti a chiuderle, perché non possiamo più fare nemmeno la manutenzione ordinaria e la sicurezza dei cittadini è a rischio. E’ scandaloso. Evidentemente le intervallive non interessano a chi abita a Roma. Poi si parla di ripopolare i borghi, ma come si fa senza strade?». Sui nuovi tagli imposti ai programmi di investimento che erano stati assegnati alle Province prende posizione in queste ore anche l’Upi nazionale.

«Sulle strade provinciali – dice il presidente Pasquale Gandolfi – si è abbattuto un taglio complessivo di 1,7 miliardi. Risorse già assegnate a Province e Città metropolitane e destinate agli investimenti per la messa in sicurezza di 120mila chilometri di vie che collegano il Paese. Molto grave poi è che si siano tagliate risorse che riguardano investimenti degli anni 2025 e 2026, una riduzione del 70 per cento dei fondi che di fatto sta bloccando cantieri già previsti e concordati con lo stesso ministero, con ripercussioni sulla viabilità». La riduzione, denunciano i presidenti delle Province Italiane, si attesta al 50 per cento su tutti i fondi fino al 2029 e a quasi la stessa percentuale per le risorse che erano state assegnate alle Province dal 2030 al 2036.

Per questo l’assemblea dei presidenti delle Province italiane ha dato mandato a Gandolfi di sollecitare ancora il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, perché si apra subito un tavolo di crisi al ministero.

L’allarme dell’Assemblea dei Presidenti di Provincia “Tagli del 70% ai fondi sulla sicurezza stradale”

La sicurezza delle strade provinciali è messa a rischio dai tagli drammatici imposti dalla Legge di Bilancio e dal Milleproroghe ai programmi di investimento che erano state assegnate alle Province. Una situazione di crisi su cui da mesi l’UPI , inascoltata, chiede risposte al Ministero di Salvini e che oggi è al centro dell’Assemblea Nazionale dei Presidenti di Provincia, riuniti a Roma per definire la piattaforma politica e programmatica dell’Associazione.

“Sulle strade provinciali – ha detto il Presidente UPI Pasquale Gandolfi- si è abbattuto un taglio di 1,7 miliardi. Risorse già assegnate a Province e Città metropolitane e destinate agli investimenti per la messa in sicurezza e l’efficientamento di 120 mila chilometri di vie che collegano il Paese. Molto grave poi è che si siano tagliate risorse che riguardano investimenti degli anni 2025 e 2026, una riduzione del 70% dei fondi che di fatto sta bloccando cantieri già previsti e concordati con lo stesso ministero, con ripercussioni sulla viabilità e quindi sulla sicurezza dei nostri cittadini.”. La riduzione, denunciano i Presidenti delle Province Italiane, si attesta al 50% su tutti i fondi fino al 2029 e a quasi la stessa percentuale per le risorse che erano state assegnate alle Province dal 2030 al 2036.
Per questo l’Assemblea dei Presidenti delle Province italiane ha dato mandato al Presidente Gandolfi di sollecitare ancora il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Salvini, perché si apra subito un tavolo di crisi al Ministero e si proceda a ritrovare nell’immediato i 385 milioni di fondi sottratti per il 2025 e 2026.

Ecco la relazione del Presidente Gandolfi Relazione Gandolfi Assemblea Presidenti maggio 2025

Ecco le slide con la piattaforma programmatica delle Province verso l’Assemblea Nazionale

Assemblea Presidenti di Provincia

Il Personale negli enti locali: successo per l’evento promosso dalle Province di Como, Lecco e Sondrio

Grande successo di partecipazione al Convegno “La gestione del personale tra vincoli di finanzia pubblica e riforme istituzionali: quali prospettive per gli enti locali?”, che si è tenuto oggi a Villa Monastero di Varenna con oltre 200 partecipanti.

Il Convegno, organizzato dalle Province di Lecco, Como e Sondrio con il patrocinio dell’Unione delle Province lombarde, ha rappresentato un’importante occasione di aggiornamento e confronto sui temi attuali riguardanti la gestione del personale nelle amministrazioni pubbliche e, in particolare, negli enti locali.

In un contesto caratterizzato da vincoli finanziari e da riforme istituzionali che impattano direttamente sull’organizzazione degli enti locali, il Convegno ha offerto spunti di riflessione e approfondimento per amministratori e professionisti del settore.

Prima di iniziare i lavori il Consigliere della Corte dei conti Amedeo Bianchi ha voluto ricordare il Prefetto Andrea De Martino, scomparso nei giorni scorsi, molto legato al territorio lecchese, a Varenna per la sue diverse partecipazioni al Convegno di Studi amministrativi e alla Valsassina dove aveva casa.

Il Convegno si è aperto con i saluti istituzionali del Prefetto di Lecco Sergio Pomponio e dei Presidenti delle tre Province organizzatrici.

“Villa Monastero ha sempre ospitato convegni prestigiosi con relatori illustri ed è diventata negli anni luogo di riflessione e approfondimento su diverse tematiche – ha affermato la Presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann – Per le Province e i Comuni, soprattutto quelli di piccola dimensione, quello del personale è un tema importantissimo e complicato; le pubbliche amministrazioni devono trovare soluzioni efficaci per diventare più attrattive e sopperire alla mancanza di personale. Come Provincia di Lecco abbiamo puntato molto sulla formazione, organizzando anche un corso per preparare i giovani ad affrontare con successo i concorsi, in modo che siano preparati a entrare e pronti a lavorare nella pubblica amministrazione. Le norme devono cambiare e adeguarsi ai tempi di oggi: se vogliamo garantire servizi adeguati ed efficaci dobbiamo avere al nostro interno persone preparate e qualificate”.

 

“Il convegno di oggi tocca un tema fondamentale per chi come noi cerca ogni giorno di far funzionare al meglio la macchina pubblica pur tra mille difficoltà – ha sottolineato il Presidente della Provincia di Como Fiorenzo Bongiasca – Noi Province, pur avendo una buona capacità teorica di assunzione, ci scontriamo con limiti finanziari che impediscono di tradurre questa forza potenziale in azione concreta. Oggi più che mai siamo chiamati a essere un punto di riferimento operativo per i territori, ma serve un cambio di passo, serve una politica chiara che investa nel rafforzamento delle Province, dando strumenti concreti per rispondere alle richieste sempre più complesse che arrivano dai territori. Vogliamo attrarre talenti, modernizzare i processi, offrire ai Comuni un supporto sempre più qualificato”.

 

“La gestione del personale rappresenta oggi una delle sfide principali per le pubblica amministrazione a tutti i livelli, soprattutto in un contesto caratterizzato da vincoli finanziari e riforme ancora incompiute – ha evidenziato il Presidente della Provincia di Sondrio Davide Menegola In questo scenario il capitale umano si conferma la risorsa più preziosa, soprattutto per la pubblica amministrazione, per raggiungere l’obiettivo delle qualità dei servizi che dobbiamo alle nostre comunità, per sostenere l’innovazione e lo sviluppo dei territorio. La collaborazione tra Province è fondamentale per affrontare insieme le nuove complessità e per valorizzare le esperienze. Solo attraverso il dialogo possiamo rafforzare il ruolo delle amministrazioni locali e costruire risposte efficaci alle esigenze delle nostre comunità”.

 

Piero Antonelli – Direttore Unione Province d’Italia, è intervenuto su “Il rafforzamento amministrativo e la sostenibilità finanziaria nelle nuove Province” di seguito le slide illustrate dal Direttore Intervento Antonelli Personale PA varenna 2025

 

 

Riparte il dialogo tra le Province dell’Italia centrale per un’azione condivisa di sviluppo e coesione

Riprendere un dialogo interrotto da tempo, affrontare in modo sinergico le sfide comuni, costruire una visione condivisa di sviluppo e, soprattutto, valorizzare il ruolo strategico dell’Italia Centrale come “cerniera” tra Nord e Sud del Paese.

È con questo spirito che si è svolto l’incontro online promosso dal presidente della Provincia di Perugia, Massimiliano Presciutti, al quale hanno partecipato i presidenti delle Province di Arezzo, Pesaro, Siena, Terni e Viterbo, riuniti con l’obiettivo di rilanciare un confronto istituzionale tanto necessario quanto atteso.

L’iniziativa ha rappresentato un primo passo concreto verso la costruzione di una rete di cooperazione tra territori appartenenti a quattro Regioni situate nel cuore dell’Italia e che sono chiamati ad affrontare quotidianamente problematiche simili, dalla gestione delle infrastrutture alla promozione dello sviluppo locale, dalla transizione ecologica alla coesione sociale.

L’incontro si è concluso con l’impegno comune a proseguire il confronto attraverso una serie di appuntamenti da tenersi nei diversi territori, con l’obiettivo di elaborare una proposta politica e amministrativa condivisa che ridia centralità alle Province e rafforzi la coesione tra le comunità dell’Italia di mezzo.

 

Il presidente della Provincia di Perugia, Massimiliano Presciutti, ha aperto l’incontro sottolineando l’importanza di avviare un rapporto basato sulla conoscenza reciproca e sulla necessità di riportare al centro del dibattito il ruolo e le funzioni delle Province: “Grazie per aver accolto il mio invito. Oggi facciamo insieme un primo e importante passo per conoscerci, confrontarci e tracciare un percorso comune. Le Province devono riacquistare il ruolo che gli spetta, e per farlo è necessario dotarle di competenze, strumenti e risorse adeguate, in modo da rispondere con efficacia alle esigenze delle nostre comunità, mantenendo un dialogo costante con le Regioni e con il Governo nazionale, anche attraverso l’azione dell’UPI”.

Nel corso dell’incontro, ogni partecipante ha espresso il proprio apprezzamento per l’iniziativa, condividendo la necessità di rafforzare la collaborazione tra Province e di rilanciare il loro ruolo istituzionale.

Ad aprire il giro di interventi, subito dopo l’introduzione del presidente Presciutti, è stata Agnese Carletti, presidente della Provincia di Siena, che ha dichiarato: “Ritengo molto importante aprire un confronto tra noi rappresentanti di un’area strategica come quella dell’Italia centrale. Se collaboriamo, possiamo offrire un contributo concreto allo sviluppo, penso in particolar modo al tema delle infrastrutture e portare riflessioni condivise al tavolo di UPI”.

Sulla stessa linea si è espresso anche il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, Giuseppe Paolini: “Ringrazio per questa opportunità. Ritengo fondamentale che le Province del Centro Italia si incontrino con regolarità, almeno un paio di volte l’anno. Da qui può davvero ripartire un confronto utile a sollevare problematiche comuni e promuovere iniziative concrete, soprattutto per tutelare le aree interne e più svantaggiate, anche in chiave di sviluppo economico”.

Tra gli interventi, anche quello del presidente della Provincia di Viterbo, Alessandro Romoli, che ha sottolineato l’importanza della cooperazione interprovinciale per armonizzare le politiche territoriali: “Spesso emerge la necessità di sincronizzare i piani di investimento, in particolare su ambiti fondamentali come la viabilità e la rete scolastica. Rafforzare la collaborazione tra Province confinanti è strategico. Sosteniamo con convinzione questa iniziativa, che può aiutarci a cogliere opportunità concrete per migliorare le competenze che ci sono affidate”.

A confermare la volontà di rafforzare il peso e la funzionalità delle Province anche attraverso un confronto costante con le Regioni, è stato Francesco Maria Ferranti, vicepresidente della Provincia di Terni: “Abbiamo avviato un’interlocuzione con la Regione Umbria per valutare il possibile ritorno di alcune competenze che negli anni sono state sottratte alle Province. Per riorganizzare questi enti è fondamentale confrontarsi con regolarità e in modo condiviso. Apprezzo pienamente lo spirito dell’iniziativa, che va nella direzione di ridare dignità e valore all’attività delle Province, istituzioni tra le più antiche del nostro ordinamento. È tempo di riportare alle Province molte delle funzioni oggi in capo alle Regioni”.

Un ulteriore contributo è stato portato dal presidente della Provincia di Arezzo, Alessandro Polcri, che ha posto l’attenzione sul percorso di riforma istituzionale e sulle priorità operative: “L’idea di rilanciare l’Italia di mezzo mi piace: ci sono molte tematiche che ci accomunano e che meritano un confronto aperto. Per quanto riguarda la riforma delle Province, gran parte della legge Delrio è rimasta inapplicata, almeno in Toscana. Il vero nodo resta quello delle funzioni e, soprattutto, delle risorse necessarie per ricostruire un ente realmente operativo. Serve affrontare con chiarezza anche il tema dell’elezione diretta. Personalmente chiederei all’UPI di concentrarsi prima su una riorganizzazione efficace delle Province, per poi affrontare, in una seconda fase, la questione dell’elezione. Tra i temi prioritari da discutere insieme, segnalo quello del trasporto pubblico locale, centrale per i nostri territori”.

Cerca