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Incontro in Provincia di Crotone per trovare soluzione alle stabilizzazioni dei lavoratori precari

Su iniziativa del Presidente della Provincia – Sergio Ferrari – nella sala ‘Paolo Borsellino’ della Provincia di Crotone si è svolta, il 5 giugno, una importante riunione con tutti i sindaci, per discutere della precaria situazione lavorativa dei TIS del territorio crotonese. All’incontro hanno partecipato anche i rappresentanti delle sigle sindacali Cgil, Cisl e UIL.

In sala si è respirata aria di coesione tra primi cittadini che, nella riunione voluta dal presidente della Provincia Sergio Ferrari, che ha tenuto particolarmente ad organizzare questo incontro, hanno aperto la strada ad una visione futura che vede i TIS come lavoratori stabilizzati negli enti in cui prestano servizio da almeno 4 anni. I sindaci hanno dato massima disponibilità per cercare di trovare, al più presto, una soluzione per la loro stabilizzazione, partecipando alla manifestazione di interesse, con scadenza al prossimo 15 giugno.

“Questo incontro è un invito a confrontarci sull’opportunità di stabilizzare questi lavoratori che, per anni, sono stati invisibili pur dando il loro importante contributo alla macchina amministrativa dei vari enti. E’ giusto che abbiano la loro dignità – ha precisato il Presidente – perché garantiscono l’erogazione di servizi importanti per gli enti locali. Auspico che ogni comune, anche quelli che non hanno alcun tirocinante nel proprio ente, procedano ad aderire alla manifestazione di interesse, entro il 15 Giugno, oltre ovviamente ai comuni con le unità attualmente impiegate, pensando ad una successiva stabilizzazione tenendo conto, ovviamente, della propria capacita finanziaria. Ognuno deve fare la sua parte esprimendo la propria manifestazione di interesse. Sono certo che ci sia la giusta sensibilità nel nostro territorio, per non penalizzare più padri e madri di famiglia che, per molti anni, sono stati nell’ombra pur continuando a lavorare”.

Mobilità Sicura: la Provincia di Padova tra i vincitori del bando nazionale

È stata presentata oggi a Roma la graduatoria del progetto nazionale “Mobilità Sicura”, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche antidroga, in collaborazione con Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) e Unione delle Province d’Italia (UPI), per sostenere azioni concrete finalizzate alla prevenzione degli incidenti stradali legati all’uso di alcol e sostanze stupefacenti.

 

Il progetto ha visto la partecipazione di numerose province italiane, con la selezione finale di 20 enti vincitori (su 50 partecipanti) che beneficeranno dei finanziamenti per l’attuazione di programmi educativi e preventivi sul territorio.

 

La Provincia di Padova si è classificata al terzo posto nella graduatoria nazionale, ottenendo un contributo di 100 mila euro. Le risorse saranno impiegate per lo sviluppo di percorsi di educazione stradale nelle scuole provinciali, campagne di sensibilizzazione rivolte ai giovani e azioni di contrasto ai comportamenti a rischio alla guida.

 

«Un risultato che premia l’impegno di cui la nostra Provincia si farà carico, nella promozione di una cultura della sicurezza stradale, soprattutto tra le nuove generazioni – il commento di Stefano Baraldo, consigliere della Provincia di Padova con delega alla Viabilità -. Grazie a questo finanziamento potremo rafforzare le sinergie tra istituzioni scolastiche, forze dell’ordine e realtà del territorio per prevenire situazioni di pericolo e salvaguardare vite umane. La sicurezza stradale è un tema di importanza collettiva e questo progetto rappresenta un importante passo avanti».

 

Il progetto “Mobilità Sicura” si prefigge l’obiettivo di ridurre il numero di incidenti stradali e promuovere comportamenti responsabili alla guida.

 

«Visti i dati statistici legati all’incidentalità stradale – aggiunge Baraldo -, poiché l’attività preventiva riveste un ruolo fondamentale per la riduzione del numero di incidenti, il progetto si focalizzerà sulla formazione alla sicurezza stradale per i ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado. La fascia d’età è stata individuata perché sono loro, numericamente, i più numerosi in fatto di nuove patenti di guida».

 

Il fulcro del progetto sarà costituito dall’evento Expo Scuola 2025 che si terrà nelle giornate del 6, 7, 8 novembre in Fiera a Padova.

 

Grazie all’intervento di esperti del settore, come per esempio l’Associazione Professionale Polizia Locale d’Italia (ANVU) e l’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi del Veneto, verrà presentato l’impatto devastante che l’uso di sostanze può avere sulla salute, sulle relazioni sociali, sulla vita professionale e sulla sicurezza, in particolar modo quella stradale. Saranno inoltre organizzati dei laboratori interattivi con appositi simulatori di guida, per far vivere ai giovani l’effetto distorsivo di alcol e droga sulla guida.

 

In passato la Provincia di Padova ha svolto numerose attività di promozione della mobilità sicura nel territorio e, per questa specifica iniziativa, è stato scelto un contesto formativo come quello di Expo Scuola, in quanto i ragazzi vi partecipano per scegliere la propria strada per il futuro (l’edizione dello scorso anno ha accolto circa 30 mila visitatori).

 

Data la multidisciplinarietà dell’argomento, il progetto sarà sviluppato dai Servizi della Provincia Trasporti e Mobilità, Polizia Provinciale e Pubblica Istruzione con la collaborazione del Settore Programmazione Finanziaria e Bilancio. Il Comune di Padova parteciperà tramite il Settore Polizia Locale.

 

Nella foto: Stefano Baraldo, consigliere della Provincia di Padova con delega alla Viabilità

Progetto Mobilità sicura: l’iniziativa di ANCI e UPI per contribuire a ridurre l’incidentalità

Ridurre l’incidentalità e contribuire al risultato di dimezzare il numero delle vittime e feriti gravi entro il 2030, in linea con gli obiettivi del PNSS 2030.

È questo l’obiettivo di “Mobilità Sicura”, il progetto realizzato in collaborazione tra il Dipartimento delle politiche contro la droga e le altre dipendenze, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) e l’Unione Province d’Italia.

A presentare l’evento sono stati il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e il Presidente di UPI Pasquale Gandolfi, in una iniziativa alla Sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il progetto– che coinvolge 10 Città Metropolitane e 20 Province maggiormente esposte al fenomeno dell’incidentalità stradale – intende sensibilizzare la popolazione grazie ad attività volte a favorire una maggiore conoscenza e consapevolezza in merito ai principali fattori di rischio dell’incidentalità stradale, con particolare attenzione su incidenti alcol e droga correlati.

In particolare, destinatari principali dell’iniziativa sono i giovani, per i quali è forte l’esigenza di sensibilizzazione e informazione sui rischi e le conseguenze dei comportamenti irresponsabili.

Ma non solo. Le attività coinvolgono anche gli operatori dei vari settori interessati, come Forze dell’Ordine, Polizie Locali, Personale Sanitario e Personale Scolastico.

Tra gli obiettivi specifici del progetto rientrano la:

  • promozione e realizzazione di attività e azioni di prevenzione attraverso interventi educativi mirati e campagne di sensibilizzazione pubblica;
  • diffusione della cultura della sicurezza stradale sul territorio, al fine di rendere i giovani più consapevoli delle conseguenze delle loro azioni e fornire loro gli strumenti necessari per prendere decisioni responsabili sulla strada;
  • realizzazione di tavoli metropolitani per la sicurezza stradale con la partecipazione di diversi soggetti istituzionali e delle organizzazioni impegnate nella sicurezza stradale.

Stati Generali Mobilità Sicura nelle Province Venete: riparte dalla Provincia di Treviso il confronto su Viabilità e Prevenzione dagli Incidenti

L’Unione Province del Veneto ha organizzato oggi, in collaborazione con UPI nazionale, per la giornata di venerdì 30 maggio, nella sede istituzionale della Provincia di Treviso, gli “Stati Generali della Mobilità Sicura nelle Province Venete”: l’evento è stata occasione per parlare di viabilità sicura, declinata sia in termini di investimenti infrastrutturali sia di iniziative che si inquadrano nell’ambito della campagna nazionale “Mobilità Sicura”, promossa da UPI e dal Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri a valere sul “Fondo per l’incidentalità notturna”.

A introdurre i lavori, a partire dalle 10, Stefano Marcon, presidente dell’Unione Province del Veneto e presidente della Provincia di Treviso, che ha ricordato in sintesi le principali iniziative messe in campo negli ultimi anni dalle Province venete in tema di sicurezza stradale e prevenzione dall’incidentalità, l’impegno riservato dagli Enti per la realizzazione di interventi di riqualificazione della rete viaria del territorio e le progettualità future per sensibilizzare i cittadini, di tutte le età, sulle buone pratiche di guida sicura.

Il convegno, strutturato in due talk, è stata occasione per approfondire i progetti Mobilità Sicura delle Province di Treviso, Padova, Vicenza e Verona (vincitrici del Bando nazionale) e in generale le altre iniziative delle Province, Belluno, Rovigo e Città Metropolitana di Venezia, per formare e informare i cittadini sul tema, con il coinvolgimento tutte le forze in campo, Governo, Regione del Veneto, Province, Parlamentari, ANCI, Aulss, Ufficio Scolastico Regionale, Prefettura e Forze dell’Ordine, creando un’occasione di dialogo e confronto fra tutti coloro che a vario titolo, sono presidio di sicurezza, soccorso e tutela della comunità. L’appuntamento ha evidenziato, al contempo, i piani strategici di Viabilità e gli investimenti realizzati dalle Province e dalla Città Metropolitana per la valorizzazione e l’efficienza della rete viaria territoriale di competenza.

Nel primo talk, dal titolo “I progetti di Mobilità Sicura e la viabilità per la sicurezza stradale”, sono intervenuti Daniele Canella, Vicepresidente della Provincia di Padova, Barbara Sardella, Ufficio Scolastico Provinciale di Treviso, Alberto Mazzurana, Consigliere Ambiente e Politiche Energetiche Provincia di Verona, Francesco Benazzi, Direttore Generale ULSS2 Marca Trevigiana, Maria Cristina Franco, Consigliera all’Istruzione Provincia di Vicenza, Angelo Sidoti, Prefetto di Treviso ed Enrico Ferrarese, Presidente della Provincia di Rovigo.

A seguire, il collegamento in diretta con le classi dell’Istituto Obici di Oderzo, che proprio questa mattina stavano partecipando alla lezione strategica di sicurezza stradale a cura della Provincia di Treviso con il formatore incaricato Marino Biscaro. Studentesse e studenti hanno condiviso alcune riflessioni sulle emergenze che si trovano ad affrontare alla guida, anche in moto, con i Presidenti e le Autorità presenti in sala al convegno UPI.

Nel secondo talk, intitolato “Gli Stati Generali della viabilità in Veneto”, sono intervenuti, Stefano Marcon, Vicepresidente vicario UPI con delega a Infrastrutture e Viabilità, Roberto Padrin, Vicepresidente UPI Veneto e Presidente della Provincia di Belluno, Mario Conte, Presidente ANCI Veneto, Silvia Susanna, Vicesindaco della Città Metropolitana di Venezia, Francesco Calzavara, Assessore agli Enti Locali Regione del Veneto, e i Parlamentari On. Dimitri Coin, On. Marina Marchetto Aliprandi e On. Rachele Scarpa.

A chiudere il secondo tavolo di confronto due contributi: la lettera inviata dal Ministro all’Istruzione e al Merito, Giuseppe Valditara, che nel ringraziare UPI per l’importante momento di confronto organizzato sul tema della prevezione dall’incidentalità, ha sottolineato l’importanza dei percorsi di educazione stradale realizzati nelle scuole, letta dalla Consigliera delegata on. Angela Colmellere; il videomessaggio del Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, che ha ricordato le numerose campagne shock e di contrasto all’incidentalità condotte in Veneto proprio con l’obiettivo di creare maggiore consapevolezza nella comunità sui rischi di comportamenti pericolosi alla guida.

A sugellare l’evento, la firma simbolica dell’accordo di collaborazione tra Stefano Marcon, presidente dell’Unione Province del Veneto, e Alberto Laggia, giornalista incaricato per la Formazione dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto, per realizzare attività formative ad hoc, dedicate al mondo dell’informazione, in materia di sicurezza stradale, tenendo conto anche degli effetti dei social nella comunicazione e delle implicazioni dell’intelligenza artificiale nella professione giornalistica.

“Oggi siamo ripartiti proprio dalla Provincia di Treviso per parlare di Viabilità e di Sicurezza Stradale nelle Province, dopo l’annuncio dell’apertura, da parte del Governo e dal Ministero, alla revisione dei tagli alla viabilità provinciale previsti inizialmente dalla Legge di Bilancio 2025, con un incontro programmato con il Ministro Salvini per il 3 giugno in cui parlaremo proprio della riassegnazione delle risorse – le parole di Marcon – è stato un onore accogliere qui nella nostra sede istituzionale il presidente UPI nazionale Pasquale Gandolfi, i colleghi Presidenti di Provincia, i delegati, tutte le Istituzioni e le Autorità presenti in questo particolarmente sensibile per le Province e per affrontare un tema caro a tutti noi, quello della mobilità sicura: purtroppo, in tutto il Paese, il numero di cittadini e cittadine che perdono la vita proprio in queste circostanze è ancora drammaticamente elevato: i più recenti dati ISTAT registrano, nel 2023, 3.039 decessi in incidenti stradali in Italia, di cui 309 in Veneto. La distrazione e l’utilizzo del cellulare alla guida restano ancora le prime cause di incidente mortale. Le analisi sull’andamento di questo fenomeno ci dicono anche che, nei decenni, l’impegno costante delle Istituzioni sul fronte della sensibilizzazione della comunità sui rischi alla guida sta avendo un effetto positivo con una diminuzione dell’incidentalità mortale nel lungo periodo. Questo naturalmente non basta: ogni vittima della strada è una dolorosa e inaccettabile perdita per le famiglie, per la società civile e per le Istituzioni stesse, come ha giustamente sottolineato anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata in memoria delle vittime della strada. Nel ricordare con profondo cordoglio quanti hanno perso la vita, oggi abbiamo ripercorso le tappe costruite finora assieme con l’obiettivo di creare una “via sicura”, che tenesse conto delle soluzioni trovate per riqualificare la viabilità, delle nuove progettualità che necessiterebbero di essere attuate e, parallelamente, di tutte le iniziative di promozione di una “cultura diffusa della sicurezza” che dia ai cittadini, di tutte le età, giovani, adulti e anziani, gli strumenti e la consapevolezza necessari ad affrontare la guida, e la strada, con il giusto approccio e un’adeguata sensibilità rispetto ai rischi a cui si può incorrere adottando comportamenti non consoni”.

“Lo faremo con il progetto SOS Guida Sicura in Provincia di Treviso, con gli altri 3 progetti delle Province di Padova, Verona e Vicenza, con le altre innumerevoli iniziative di Belluno, Rovigo e Venezia. Se oggi riusciamo a ottenere questi risultati è grazie al grande sforzo che tutte le Province hanno fatto a seguito delle legge Delrio: se penso alla Provincia di Treviso, dal 2018 (post riforma 56/2014), al 2024 siamo riusciti ha destinato in tal senso oltre 17 milioni di euro a supporto dei Comuni, oltre 64 milioni per la manutenzione e la sicurezza delle nostre strade provinciali. Siamo passati dalle “zero risorse” del 2016, 2 milioni di euro investiti quell’anno (per tutti i settori che avevano lasciato in carico alla Provincia!), passando al 2024, in 8 anni, a 100 milioni di euro complessivi di investimenti fatti per migliorare la viabilità. Un risultato straordinario”

“Il 3 giugno prossimo il ministro Salvini ci ha convocati al ministero per discutere insieme delle soluzioni che il Governo dovrà adottare per azzerare il taglio del 70% dei fondi destinati alla messa in sicurezza delle strade provinciali per il 2025 e 2026. Al ministro porterò i risultati di un monitoraggio che stiamo realizzando come Upi in questi giorni per verificare lo stato della spesa delle Province sulle risorse che ci sono state assegnate, perché su questo occorre fare chiarezza. Da questa analisi risulta che a livello nazionale le Province hanno impegnato circa il 95% delle risorse che ci sono state assegnate e hanno speso oltre l’80% del totale e ciò che non è stato ad oggi speso è semplicemente perché diversi cantieri complessi sono ancora in corso. Tutto ciò nonostante le Province debbano lavorare con un personale estremamente ridotto, dimezzato nel 2015. Altroché inefficienze”. Lo ha annunciato il presidente di Upi, Pasquale Gandolfi, intervenendo agli Stati Generali della Mobilità sicura

organizzati dalla Provincia di Treviso.

“Oggi – ha aggiunto Gandolfi – siamo qui per parlare dei progetti delle Province per sostenere azioni e campagne di informazione sulla sicurezza stradale rivolta ai ragazzi e alle ragazze. Ma se è essenziale promuovere iniziative culturali per incidere sugli stili di vita dei giovani , abbiamo anche il dovere come istituzioni di rispondere ai cittadini che si aspettano strade sicure. Un impegno che le Province – ha sottolineato il presidente Upi – stanno portando avanti e che non deve essere interrotto. Di questo parleremo con il ministro Salvini in pieno spirito di collaborazione istituzionale. La nostra priorità è di uscire dall’incontro con la certezza dell’azzeramento dei tagli per il 2025 e 2026 e l’apertura di un confronto sulle risorse per i programmi futuri”.

La Provincia dell’Aquila presenta i risultati del percorso partecipato del nuovo piano territoriale

Negli ultimi vent’anni, la provincia dell’Aquila ha perso circa 10.000 residenti e, secondo le previsioni Istat, ne perderà altri 22.000 nei prossimi due decenni. Solo il capoluogo abruzzese e Calascio mostrano un lieve aumento della popolazione, grazie soprattutto all’arrivo di nuovi residenti. Al contrario, città come Avezzano, Montereale, Navelli e Castelvecchio Subequo stanno vivendo un forte spopolamento. È quanto emerso dal convegno che si è tenuto questa mattina presso l’Auditorium Ance dell’Aquila, in occasione della presentazione dei primi risultati del percorso partecipato per la redazione del nuovo Piano Territoriale di Coordinamento provinciale. Un piano con il quale la Provincia dell’Aquila si candida a diventare un modello nazionale di innovazione amministrativa e pianificazione territoriale, con un approccio concreto, capace di rispondere alle sfide dello sviluppo, della coesione sociale e della sostenibilità.

“L’elaborazione del nuovo Piano – ha sottolineato il presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso – ci affida una responsabilità cruciale: innovare le modalità di governo del territorio, superando la frammentazione normativa e costruendo un modello basato sulla dinamicità della promozione per rispondere alle sfide che l’era della digitalizzazione ci impone. Vogliamo fare della nostra provincia un caso di studio, un laboratorio nazionale da cui partire per definire nuove pratiche di pianificazione a livello Paese, in un momento storico in cui l’Italia stessa è chiamata a ripensare gli strumenti di governo del territorio”.

Ad aprire i lavori l’ingegnere Andrea De Simone, dirigente del settore Territorio e Urbanistica dell’Ente provinciale, che ha illustrato le direttrici operative del nuovo Piano, sottolineando come la semplificazione amministrativa rappresenti uno dei punti cruciali per rispondere alle sfide del futuro.

Al centro del convegno la presentazione dei risultati dell’analisi ambientale e socio-economica, base scientifica del nuovo Piano Territoriale, condotta da un team interdisciplinare composto da Paolo Veneri e Fabiano Compagnucci (GSSI – Gran Sasso Science Institute), Francesco Zullo e Alessandro Marucci (Università dell’Aquila), Michele Campagna (Università di Cagliari).

Secondo quanto emerso dall’analisi, l’indice di vecchiaia è molto alto: in media è quattro volte il numero di giovani, con punte preoccupanti in comuni come San Benedetto in Perillis, Campotosto e Villalago. Si registrano anche presenze significative di comunità straniere: a Trasacco e Pescina gli immigrati africani rappresentano fino al 9% della popolazione, mentre nella zona dell’Aquila la comunità romena arriva all’11%.

Dopo il sisma, l’economia si è orientata soprattutto verso l’edilizia (25%) e il turismo (12%), mentre è calata la manifattura. I maggiori poli occupazionali restano L’Aquila e Castel di Sangro, quest’ultima in particolare si distingue per dinamismo turistico e crescita dell’occupazione. Più in difficoltà, invece, Avezzano e Sulmona. Il turismo è in netta crescita, con un +24% di arrivi dal 2014. Spiccano Castel di Sangro (+149% di pernottamenti), Santo Stefano di Sessanio (+118%) e Rivisondoli (+113%). In calo invece Scoppito, Montereale e Villalago.

Cresce anche il turismo dall’estero, in particolare dagli Stati Uniti, Canada e Europa occidentale, legato anche al fenomeno del “turismo delle radici”. Tra i servizi, si segnala una contrazione in Sanità e Istruzione, mentre il welfare è stabile o in miglioramento. Alcuni comuni come L’Aquila, Avezzano, Navelli e Pescina si stanno affermando come centri di cooperazione istituzionale.

L’Aquila, Castel di Sangro, Rocca di Mezzo, Calascio e San Demetrio si distinguono inoltre per la capacità di attrarre fondi europei e del Pnrr. In difficoltà in questo ambito Trasacco, Montereale, Scanno e Castelvecchio Subequo. A conclusione dell’evento il presidente Caruso ha lanciato l’obiettivo da raggiungere con il nuovo Piano: esorcizzare le potenzialità dei territori della provincia rimaste finora inespresse.

Provincia di Pavia e CDP insieme per rafforzare capacità progettuale ed efficienza energetica nei Comuni

Si è svolto mercoledì 4 giugno 2025 presso la Sala Ciro Barbieri della Provincia di Pavia l’incontro tecnico “Insieme per il Territorio”, promosso in collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e con la partecipazione del Gestore dei Servizi Energetici (GSE).

Un’occasione di confronto operativo rivolta agli amministratori e ai tecnici dei Comuni della provincia di Pavia, finalizzata a presentare strumenti innovativi e soluzioni concrete a supporto degli enti locali, con particolare attenzione alle esigenze di investimento, alla qualificazione della progettazione e alla rigenerazione energetica del patrimonio pubblico.

All’appuntamento hanno partecipato oltre trenta rappresentanti istituzionali della provincia, in rappresentanza di realtà comunali grandi e piccole.

Aprendo i lavori, il Presidente della Provincia di Pavia, Giovanni Palli, ha dichiarato:

«La Provincia di Pavia, con i suoi 185 Comuni, di cui ben 145 piccoli, rappresenta un territorio che esprime una forte domanda di strumenti flessibili, capacità progettuale e alleanze istituzionali. In questa fase complessa, in cui le Pubbliche Amministrazioni devono essere sempre più proattive per cogliere le opportunità del PNRR e dei nuovi fondi, la Provincia intende svolgere fino in fondo il proprio ruolo “enzimatico”, al servizio delle autonomie locali. Il confronto di oggi ci offre piste di lavoro concrete: dalla qualificazione della progettazione, attraverso il Fondo Rotativo CDP, alla rigenerazione energetica, grazie alle sinergie tra CDP e GSE. Lavoreremo affinché queste opportunità diventino cantieri veri per i nostri Comuni».

I lavori sono proseguiti con gli interventi di Mauro Sambugaro (Responsabile Area Nord Italia – CDP), Alessandro Crocco (Responsabile Ambito Nord-Ovest – CDP), Francesco Acerra (Relationship Manager PA Piemonte e Lombardia – CDP) ed Eleonora Egalini (Project Manager GSE), che hanno illustrato le soluzioni a disposizione degli enti locali in tema di finanziamenti, progettualità e innovazione energetica.

La Provincia di Pavia intende ora proseguire il confronto con i Comuni per strutturare percorsi di accompagnamento e supporto operativo, anche attraverso tavoli tematici e accordi quadro.

Link articolo su sito web: https://www.provincia.pv.it/it/news/insieme-per-il-territorio-pavia-cdp-e-gse-al-fianco-delle-amministrazioni-locali

 

Strade Province: positivo incontro al MIT Gandolfi ‘Si va verso la restituzione delle risorse’

“La riunione al MIT con il Ministro Salvini e’ stata positiva. Un confronto molto tecnico, in cui ci siamo potuti chiarire con le strutture del MIT e del MEF, nel quale si è stabilito che nella conversione in legge del decreto infrastrutture saranno restituite alle Province i 350 milioni di risorse per il 2025 e 2026 tagliati dal Decreto milleproroghe.

Come UPI abbiamo confermato l’impegno delle Province, dimostrato fin ora dai dati che abbiamo raccolto nel nostro monitoraggio, a utilizzare a pieno le risorse assegnate.

Secondo il monitoraggio che abbiamo realizzato, dal 2018 al 2024 le Province hanno impegnato il 93% delle risorse assegnate e ne hanno speso l’84%.

Ma siamo pronti a verificare insieme al Ministero qualunque procedura che possa servire a migliorare le performance e a rendere sempre più efficiente la spesa.

L’obiettivo che abbiamo in comune, Province e Governo, è di assicurare ai cittadini strade sicure, una viabilità efficiente e il pieno rispetto del diritto alla mobilità”.

Lo dichiara il Presidente di UPI Pasquale Gandolfi, al termine dell’incontro con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, sul ripristino dei tagli ai programmi di investimento sulle strade provinciali.

Tagli strade: le Province convocate dal Ministro Salvini

“Il 3 giugno prossimo il Ministro Salvini ci ha convocati al Ministero per discutere insieme delle soluzioni che il Governo dovrà adottare per azzerare il taglio del 70% dei fondi destinati alla messa in sicurezza delle strade provinciali per il 2025 e 2026. Al Ministro porterò i risultati di un monitoraggio che stiamo realizzando come UPI in questi giorni per verificare lo stato della spesa delle Province sulle risorse che ci sono state assegnate, perché su questo occorre fare chiarezza. Da questa analisi risulta che a livello nazionale le Province hanno impegnato circa il 95% delle risorse che ci sono state assegnate e hanno speso oltre l’80% del totale e ciò che non è stato ad oggi speso è semplicemente perché diversi cantieri complessi sono ancora in corso. Tutto ciò nonostante le Province debbano lavorare con un personale estremamente ridotto, dimezzato nel 2015. Altroché inefficienze!” Lo ha annunciato il Presidente di UPI Pasquale Gandolfi, intervenendo agli Stati Generali della Mobilità sicura organizzati dalla Provincia di Treviso.

“Oggi – ha detto Gandolfi – siamo qui per parlare dei progetti delle Province per sostenere azioni e campagne di informazione sulla sicurezza stradale rivolta ai ragazzi e alle ragazze. Ma se è essenziale promuovere iniziative culturali per incidere sugli stili di vita dei giovani , abbiamo anche il dovere come istituzioni di rispondere ai cittadini che si aspettano strade sicure. Un impegno che le Province stanno portando avanti e che non deve essere interrotto. Di questo parleremo con il Ministro Salvini in pieno spirito di collaborazione istituzionale. La nostra priorità è di uscire dall’incontro con la certezza dell’azzeramento dei tagli per il 2025 e 2026 e l’apertura di un confronto sulle risorse per i programmi futuri”.

Tagli strade, UPI “Accogliamo apertura a revisione dei tagli: ora risposte nel Decreto infrastrutture”

“Accogliamo le dichiarazioni che stanno uscendo in queste ore nelle quali si attesta l’impegno di rappresentanti della maggioranza a intervenire per risolvere la grave emergenza dei tagli ai fondi per la messa in sicurezza delle strade provinciali. L’UPI è un’associazione istituzionale che ha come obiettivo la tutela delle province e dei territori, non abbiamo nessun altro interesse, e l’amore per gli enti che rappresentiamo va oltre ogni logica d’appartenenza partitica. Per questo la scorsa settimana tutti i Presidenti di Provincia hanno dato mandato alla presidenza di accendere un faro sulle ripercussioni che questi tagli hanno sulla sicurezza degli oltre centoventimila chilometri di strade provinciali. Ora, dopo queste dichiarazioni, aspettiamo quindi che nella conversione del Decreto-legge Infrastrutture il Governo risolva questa emergenza”.

Lo dichiara il Presidente di UPI Pasquale Gandolfi.

La tabella dei tagli ai fondi per la messa in sicurezza delle strade per il 2025 2026

Ecco la tabella dei tagli operati sui fondi già  assegnati alle Province per la manutenzione straordinaria delle strade provinciali

Tabella tagli Province e CM 2025 2026

Stati Generali della Mobilità Sicura nelle Province Venete: 30 maggio convegno nazionale in Provincia di Treviso

L’Unione Province del Veneto organizza, in collaborazione con UPI nazionale, per la giornata di venerdì 30 maggio, nella sede istituzionale della Provincia di Treviso, gli “Stati Generali della Viabilità nelle province venete”: l’evento sarà l’occasione per parlare di viabilità sicura, declinata sia in termini di investimenti infrastrutturali sia di iniziative che si inquadrano nell’ambito della campagna nazionale “Mobilità Sicura”, promossa da UPI e dal Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri a valere sul “Fondo per l’incidentalità notturna”.

 

Proprio quest’anno, infatti, ben quattro Province venete, Padova, Treviso, Verona e Vicenza, hanno ottenuto il finanziamento di 100.000 euro ciascuna messo a disposizione dal bando “Mobilità Sicura” per realizzare attività di formazione e sensibilizzazione finalizzate a diffondere una maggiore cultura della sicurezza stradale e della prevenzione dagli incidenti.

 

Apprendiamo, ogni giorno, dal lavoro delle Forze dell’Ordine e dalla stampa, come siano ancora tanti, troppi coloro che perdono la vita a causa di un sinistro fatale: è pertanto fondamentale realizzare quante più azioni possibili per diffondere maggiore consapevolezza sui rischi in cui si incorre adottando una guida non consona, che mette in pericolo sopra i limiti di velocità o distratta dall’utilizzo del cellulare, oppure in uno stato di alterazione, mettendo in serio pericolo la propria incolumità, quella dei passeggeri e quella degli altri utenti della strada.

 

Il convegno, che vedrà il coinvolgimento dei media nazionali e locali, vuole essere occasione per affrontare questi temi coinvolgendo tutte le forze in campo, Regione del Veneto, Province, Aulss, Ufficio Scolastico Regionale, Forze dell’Ordine e Vigili del Fuoco, Autoscuole, Assicurazioni e Associazioni vittime della strada, le quali, a vario titolo, sono presidio di sicurezza, soccorso e tutela della comunità. L’appuntamento evidenzierà, al contempo, i piani strategici di Viabilità e gli investimenti realizzati dalle Province e dalla Città Metropolitana per la valorizzazione e l’efficienza della rete viaria territoriale di competenza.

 

L’appuntamento è fissato per venerdì 30 maggio, alle ore 10, nell’Auditorium della sede istituzionale della Provincia di Treviso, Sant’Artemio, via Cal di Breda, 116 a Treviso.

Leggi qui il programma Locandina_Stati_Generali_Mobilità_Sicura_nelle_Province_Venete

Stati Generali della Montagna: “Rilanciare gli investimenti con strategie condivise. Alle Regioni chiediamo pieno rispetto delle specificità montane”

“Occorre individuare un modello di governance condiviso e semplificato che metta a sistema con un’azione continuativa le varie politiche a sostegno della montagna. Le strategie di sviluppo e gli investimenti sulle infrastrutture e sui servizi territoriali devono essere condivisi dai sindaci a livello provinciale”.

E’ quanto emerso dalla riunione del Tavolo Infrastrutture e Servizi istituito nell’ambito degli Stati Generali della Montagna e coordinato dal Presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin,  che si è incontrato oggi a Roma per definire una proposta da sottoporre alla Ministro per gli Affari regionali e le autonomia locali, Erika Stefani.

“Si tratta di arrivare alla definizione di una strategia unitaria che valorizzi la specificità della montagna, per costruire su questi territori uno sviluppo socio-economico condiviso attraverso la collaborazione tra la Provincia e i Comuni”.

I Presidenti delle tre Province interamente montane – Sondrio, Elio Moretti, Belluno, Roberto Padrin, e Verbano Cusio Ossola, Arturo Lincio –  che oggi hanno avuto un incontro al Ministero degli Affari regionali su questi temi, hanno deciso di rilanciare un protocollo comune per chiedere alle Regioni Veneto, Lombardia e Piemonte un’azione coordinata per quanto riguarda le Province che assicuri il pieno rispetto delle specificità montane.

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