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Assunzioni Enti locali nei crateri sismici, il Vicepresidente UPI Caruso in Conferenza unificata

“Questa mattina abbiamo esaminato e approvato, nel corso della seduta della Conferenza Unificata presieduta dal ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Roberto Calderoli, la modifica all’elenco previsto nel decreto di riparto delle risorse per l’assunzione a tempo indeterminato in vari enti locali, comprese le unioni dei Comuni ricompresi nei crateri dei sismi del 2002, del 2009, del 2012 e del 2016, nonché gli Enti Parco nazionali”.

Ad annunciarlo è il presidente della Provincia dell’Aquila e vicepresidente nazionale dell’Unione delle Province d’Italia (Upi), Angelo Caruso, che ha espresso parere favorevole su diversi provvedimenti approvati.

“È stata una seduta proficua in cui sono stati affrontati diversi temi con importanti ricadute sui territori. In particolare – precisa il presidente Caruso – in un’ottica di cooperazione tra l’attività statale e il sistema delle autonomie territoriali, abbiamo espresso parere favorevole al provvedimento che modifica all’elenco previsto nel decreto di riparto delle risorse per le assunzioni nei Comuni singoli e associati, inserendo un Comune della provincia di Ascoli Piceno. Via libera anche al riparto del Fondo minoranze linguistiche, che ammonta circa a 2,8 milioni di euro per il 2024, già approvato all’interno del Comitato tecnico consultivo”.

Il vicepresidente dell’Upi nazionale, sottolinea poi l’importanza del punto in discussione sulla conversione in Legge del decreto legge numero 113 del 9 agosto 2024, recante misure urgenti di carattere fiscale, proroghe di termini normativi ed interventi di carattere economico. “Il provvedimento, all’esame del Senato, presenta tre proposte emendative proposte dall’Upi – ricorda il presidente Caruso – accolte sia in sede di Conferenza unificata sia in Parlamento: ripartizione nell’anno 2024 del fondo di 20 milioni di euro per Province e Città Metropolitane in base alla riduzione gettito IPT (Imposta provinciale di trascrizione) e RC auto nel 2023 rispetto al 2019, anziché rispetto al 2022; per gli enti in dissesto e pre dissesto il recupero coattivo tramite Agenzia delle Entrate avviene solo su RC auto e dunque non più su entrambi i tributi; e infine la proroga al 2027 della facoltà di libero utilizzo delle economie da rinegoziazione di mutui e prestiti”.

Soddisfazione, infine, è stata espressa dal presidente Caruso per “l’inserimento di una norma da parte del Governo, condivisa dall’Upi che dispone che le Amministrazioni centrali titolari degli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) provvedono al trasferimento delle occorrenti risorse finanziarie fino al limite cumulativo del 90 per cento del costo dell’intervento a carico del Pnrr, entro il termine di 30 giorni dal ricevimento della richiesta di trasferimento”. Nel corso della seduta è stato poi rinnovato per ulteriori dodici mesi il Protocollo di intesa, sottoscritto il 3 settembre 2020, per il coordinamento delle attività inerenti alla rilevazione statistica sull’incidentalità stradale.

Delegazione UPI Toscana a Bruxelles per la Settimana Europea delle Regioni e delle Città (7-9 ottobre 2024)

Dal 7 al 9 ottobre 2024, una delegazione di UPI Toscana sarà a Bruxelles in occasione della 22ª edizione della Settimana Europea delle Regioni e delle Città (EWRC), uno dei principali appuntamenti europei dedicati ai territori e al loro ruolo nel processo decisionale dell’Unione Europea. Questo evento rappresenta un’occasione cruciale per approfondire e per discutere le politiche europee e il loro impatto diretto sui territori locali.

In un contesto dove le sfide e le opportunità future avranno un forte impatto nelle scelte politiche e finanziarie europee e nazionali, con ricadute importanti a livello di sviluppo locale – dalla nuova PAC, al patto di stabilità e crescita, dai temi dell’ambiente e dell’energia alla transizione digitale, dalla cultura alle PMI,  e molto altro – la presenza attiva delle province toscane a Bruxelles con questa missione dimostra l’impegno dei territori toscani nel cercare di capire e anticipare i prossimi sviluppi nell’interesse delle comunità locali. La partecipazione a questo evento permette di portare la voce delle realtà provinciali direttamente nei tavoli europei, ribadendo il ruolo chiave che le amministrazioni locali ricoprono nella definizione e implementazione delle politiche europee, e consente di riportare nei territori toscani quello che sta maturando nelle sedi decisionali europee.

La delegazione toscana, guidata dal presidente di UPI Toscana, Gianni Lorenzetti, è composta da rappresentanti istituzionali e da dirigenti e funzionari delle province, con una larga rappresentanza di tutta la Toscana, tutti impegnati in incontri di alto livello con le istituzioni dell’Unione Europea.

La missione includerà anche momenti di confronto con eurodeputati toscani, come Susanna Ceccardi, Dario Nardella e Francesco Torselli, con rappresentanti istituzionali della Regione Toscana stessa, nonché con figure dirigenziali delle istituzioni europee. Questi incontri, che sono resi possibili grazie alla collaborazione e al prezioso lavoro svolto dall’Ufficio di rappresentanza della Regione Toscana a Bruxelles, con il quale è attivo un Protocollo di intesa per lo sviluppo di iniziative e azioni in tema di unione europea, offriranno alla delegazione l’opportunità di esaminare e comprendere le priorità strategiche della nuova Commissione Europea, esplorando il ruolo delle autorità locali nel contesto delle nuove direttive politiche e finanziarie dell’UE.

La presenza di UPI Toscana all’EWRC rafforza l’importanza di un confronto diretto con le istituzioni europee, con l’auspicio che il contributo delle province al rafforzamento della coesione territoriale e alla promozione di politiche locali sostenibili sia sempre più riconosciuto per politiche innovative e in linea con gli obiettivi strategici dell’Unione Europea.

 

Assunzioni Enti locali nei crateri sismici, il Vicepresidente UPI Caruso in Conferenza unificata

“Questa mattina abbiamo esaminato e approvato, nel corso della seduta della Conferenza Unificata presieduta dal ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Roberto Calderoli, la modifica all’elenco previsto nel decreto di riparto delle risorse per l’assunzione a tempo indeterminato in vari enti locali, comprese le unioni dei Comuni ricompresi nei crateri dei sismi del 2002, del 2009, del 2012 e del 2016, nonché gli Enti Parco nazionali”.

Ad annunciarlo è il presidente della Provincia dell’Aquila e vicepresidente nazionale dell’Unione delle Province d’Italia (Upi), Angelo Caruso, che ha espresso parere favorevole su diversi provvedimenti approvati.

“È stata una seduta proficua in cui sono stati affrontati diversi temi con importanti ricadute sui territori. In particolare – precisa il presidente Caruso – in un’ottica di cooperazione tra l’attività statale e il sistema delle autonomie territoriali, abbiamo espresso parere favorevole al provvedimento che modifica all’elenco previsto nel decreto di riparto delle risorse per le assunzioni nei Comuni singoli e associati, inserendo un Comune della provincia di Ascoli Piceno. Via libera anche al riparto del Fondo minoranze linguistiche, che ammonta circa a 2,8 milioni di euro per il 2024, già approvato all’interno del Comitato tecnico consultivo”.

Il vicepresidente dell’Upi nazionale, sottolinea poi l’importanza del punto in discussione sulla conversione in Legge del decreto legge numero 113 del 9 agosto 2024, recante misure urgenti di carattere fiscale, proroghe di termini normativi ed interventi di carattere economico. “Il provvedimento, all’esame del Senato, presenta tre proposte emendative proposte dall’Upi – ricorda il presidente Caruso – accolte sia in sede di Conferenza unificata sia in Parlamento: ripartizione nell’anno 2024 del fondo di 20 milioni di euro per Province e Città Metropolitane in base alla riduzione gettito IPT (Imposta provinciale di trascrizione) e RC auto nel 2023 rispetto al 2019, anziché rispetto al 2022; per gli enti in dissesto e pre dissesto il recupero coattivo tramite Agenzia delle Entrate avviene solo su RC auto e dunque non più su entrambi i tributi; e infine la proroga al 2027 della facoltà di libero utilizzo delle economie da rinegoziazione di mutui e prestiti”.

Soddisfazione, infine, è stata espressa dal presidente Caruso per “l’inserimento di una norma da parte del Governo, condivisa dall’Upi che dispone che le Amministrazioni centrali titolari degli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) provvedono al trasferimento delle occorrenti risorse finanziarie fino al limite cumulativo del 90 per cento del costo dell’intervento a carico del Pnrr, entro il termine di 30 giorni dal ricevimento della richiesta di trasferimento”. Nel corso della seduta è stato poi rinnovato per ulteriori dodici mesi il Protocollo di intesa, sottoscritto il 3 settembre 2020, per il coordinamento delle attività inerenti alla rilevazione statistica sull’incidentalità stradale.

Assunzioni Enti locali nei crateri sismici, il Vicepresidente UPI Caruso in Conferenza unificata

“Questa mattina abbiamo esaminato e approvato, nel corso della seduta della Conferenza Unificata presieduta dal ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Roberto Calderoli, la modifica all’elenco previsto nel decreto di riparto delle risorse per l’assunzione a tempo indeterminato in vari enti locali, comprese le unioni dei Comuni ricompresi nei crateri dei sismi del 2002, del 2009, del 2012 e del 2016, nonché gli Enti Parco nazionali”.

Ad annunciarlo è il presidente della Provincia dell’Aquila e vicepresidente nazionale dell’Unione delle Province d’Italia (Upi), Angelo Caruso, che ha espresso parere favorevole su diversi provvedimenti approvati.

“È stata una seduta proficua in cui sono stati affrontati diversi temi con importanti ricadute sui territori. In particolare – precisa il presidente Caruso – in un’ottica di cooperazione tra l’attività statale e il sistema delle autonomie territoriali, abbiamo espresso parere favorevole al provvedimento che modifica all’elenco previsto nel decreto di riparto delle risorse per le assunzioni nei Comuni singoli e associati, inserendo un Comune della provincia di Ascoli Piceno. Via libera anche al riparto del Fondo minoranze linguistiche, che ammonta circa a 2,8 milioni di euro per il 2024, già approvato all’interno del Comitato tecnico consultivo”.

Il vicepresidente dell’Upi nazionale, sottolinea poi l’importanza del punto in discussione sulla conversione in Legge del decreto legge numero 113 del 9 agosto 2024, recante misure urgenti di carattere fiscale, proroghe di termini normativi ed interventi di carattere economico. “Il provvedimento, all’esame del Senato, presenta tre proposte emendative proposte dall’Upi – ricorda il presidente Caruso – accolte sia in sede di Conferenza unificata sia in Parlamento: ripartizione nell’anno 2024 del fondo di 20 milioni di euro per Province e Città Metropolitane in base alla riduzione gettito IPT (Imposta provinciale di trascrizione) e RC auto nel 2023 rispetto al 2019, anziché rispetto al 2022; per gli enti in dissesto e pre dissesto il recupero coattivo tramite Agenzia delle Entrate avviene solo su RC auto e dunque non più su entrambi i tributi; e infine la proroga al 2027 della facoltà di libero utilizzo delle economie da rinegoziazione di mutui e prestiti”.

Soddisfazione, infine, è stata espressa dal presidente Caruso per “l’inserimento di una norma da parte del Governo, condivisa dall’Upi che dispone che le Amministrazioni centrali titolari degli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) provvedono al trasferimento delle occorrenti risorse finanziarie fino al limite cumulativo del 90 per cento del costo dell’intervento a carico del Pnrr, entro il termine di 30 giorni dal ricevimento della richiesta di trasferimento”. Nel corso della seduta è stato poi rinnovato per ulteriori dodici mesi il Protocollo di intesa, sottoscritto il 3 settembre 2020, per il coordinamento delle attività inerenti alla rilevazione statistica sull’incidentalità stradale.

Il ruolo centrale delle Province nel processo di programmazione della rete scolastica sui territori

“Anche a seguito della Riforma dell’organizzazione del sistema scolastico in attuazione del PNRR (Missione 4 – Componente 1 – Riforma 1.3) le Province continuano a svolgere un ruolo centrale nel processo di programmazione della rete scolastica sui territori, con particolare riferimento alle scuole secondarie di secondo grado.”

Lo ha affermato Tiziana Zanni, Responsabile del Servizio Istruzione della Provincia di Modena, intervenuta in rappresentanza dell’UPI al proficuo incontro seminariale organizzato dalla CISL lo scorso 27 settembre a Roma sui temi del dimensionamento scolastico, dell’orientamento e dell’offerta formativa

“E’ evidente – continua Zanni – che vi sono istituzioni scolastiche di secondo grado che hanno dimensioni importanti per storia consolidata e altre che hanno dimensioni più ridotte in relazione a indirizzi relativi a specifiche aree economiche e di professionalità. E’ importante che coesistano entrambe.

La rappresentante dell’UPI ribadisce inoltre che “I Tavoli Tecnici Provinciali, che invitiamo a convocare su tutti i territori, sono uno strumento efficace per reale programmazione territoriale, rispondente ai fabbisogni, un corretto raccordo scuola territorio e il rispetto di tutte le specificità, da quelle vocazionali (istituti agrari con azienda agraria) a quelle socioeconomiche.

Nel complesso processo del dimensionamento scolastico sono vari i soggetti interessati e gli attori coinvolti sul territorio: dagli enti locali alle scuole e agli uffici scolastici provinciali, dalle associazioni sindacali e di categoria. Il lavoro di confronto non è sicuramente di poco conto”.

 

Di seguito il link alle slides presentate:

Seminario 27 settembre 2024 CISL

Antonelli all’evento di UPI Emilia Romagna: “Per le Province urgente un unico grande disegno di riassetto istituzionale”

Il nuovo volto dell’ente locale, tra riforma del Testo Unico e riforma dei controlli, assetto delle funzioni, distribuzione delle competenze “paura della firma” e nuove responsabilità.
E’ il titolo del convegno organizzato da Upi Emilia-Romagna che si è svolto lunedì 23 settembre a Bologna, presso l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, che si pone l’obiettivo di mettere a fuoco l’attuale situazione degli enti locali e la loro futura prospettiva, alla luce delle riforme che ne stanno ridefinendo funzioni e assetti organizzativi.
Piero Antonelli direttore generale Upi nazionale ha sottolineato che «i percorsi dei riforma delle Province e riforma della Legge 56 che ha messo le Province fuori dal Testo unico degli Enti locali, devono convergere con urgenza in un unico grande disegno di riassetto istituzionale, necessario al buon funzionamento dell’ente pubblico e del Paese. Abbiamo assistito ad una grande spinta propulsiva in questo senso, da parte del Governo, che tuttavia si è intiepidita nel corso dei mesi successivi all’insediamento dell’Esecutivo. Le province oggi – conclude Antonelli – vivono un ibrido in cui prevale l’incertezza e la conseguente necessità di superare questa fase, partendo da una discussione profonda delle sue funzioni».
Per il presidente di Upi regionale, Andrea Massari «in questi anni Upi ha svolto un ruolo cardine nella formazione del personale e nel raccordo tra istituzioni e cittadini e in questa logica, il rafforzamento delle Province diventa fondamentale proprio per riaffermare la centralità di un Ente che, ora più che mai, deve essere messo nelle piene condizioni di poter funzionare al meglio».
Al convegno, che ha il patrocinio dell’Assemblea legislativa della Regione e il supporto di Anci regionale, hanno partecipato oltre 160 iscritti, e ha visto tra i relatori: Paolo Calvano, Assessore regionale agli Enti Locali, Andrea Massari presidente di UPI Emilia Romagna, Filippo Giorgetti vicepresidente di Anci Emilia-Romagna, Piero Antonelli direttore generale Upi nazionale, Marcovalerio Pozzato Presidente della Corte dei conti, sezione controllo dell’Emilia-Romagna, Tiziano Tessaro consigliere della Corte dei conti, sezione controllo dell’Emilia-Romagna, oltre ad altri numerosi prestigiosi relatori.

Antonelli all’evento di UPI Emilia Romagna: “Per le Province urgente un unico grande disegno di riassetto istituzionale”

Il nuovo volto dell’ente locale, tra riforma del Testo Unico e riforma dei controlli, assetto delle funzioni, distribuzione delle competenze “paura della firma” e nuove responsabilità.
E’ il titolo del convegno organizzato da Upi Emilia-Romagna che si è svolto lunedì 23 settembre a Bologna, presso l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, che si pone l’obiettivo di mettere a fuoco l’attuale situazione degli enti locali e la loro futura prospettiva, alla luce delle riforme che ne stanno ridefinendo funzioni e assetti organizzativi.
Piero Antonelli direttore generale Upi nazionale ha sottolineato che «i percorsi dei riforma delle Province e riforma della Legge 56 che ha messo le Province fuori dal Testo unico degli Enti locali, devono convergere con urgenza in un unico grande disegno di riassetto istituzionale, necessario al buon funzionamento dell’ente pubblico e del Paese. Abbiamo assistito ad una grande spinta propulsiva in questo senso, da parte del Governo, che tuttavia si è intiepidita nel corso dei mesi successivi all’insediamento dell’Esecutivo. Le province oggi – conclude Antonelli – vivono un ibrido in cui prevale l’incertezza e la conseguente necessità di superare questa fase, partendo da una discussione profonda delle sue funzioni».
Per il presidente di Upi regionale, Andrea Massari «in questi anni Upi ha svolto un ruolo cardine nella formazione del personale e nel raccordo tra istituzioni e cittadini e in questa logica, il rafforzamento delle Province diventa fondamentale proprio per riaffermare la centralità di un Ente che, ora più che mai, deve essere messo nelle piene condizioni di poter funzionare al meglio».
Al convegno, che ha il patrocinio dell’Assemblea legislativa della Regione e il supporto di Anci regionale, hanno partecipato oltre 160 iscritti, e ha visto tra i relatori: Paolo Calvano, Assessore regionale agli Enti Locali, Andrea Massari presidente di UPI Emilia Romagna, Filippo Giorgetti vicepresidente di Anci Emilia-Romagna, Piero Antonelli direttore generale Upi nazionale, Marcovalerio Pozzato Presidente della Corte dei conti, sezione controllo dell’Emilia-Romagna, Tiziano Tessaro consigliere della Corte dei conti, sezione controllo dell’Emilia-Romagna, oltre ad altri numerosi prestigiosi relatori.

Convegno Il nuovo volto dell’ente locale tra riforma del Tuel e riforma dei controlli

“Il nuovo volto dell’ente locale tra riforma del Tuel e riforma dei controlli
Assetto delle funzioni, distribuzione delle competenze, paura della firma, nuove responsabilità”.

E’ il titolo del Convegno organizzato da ANCI e UPI Emilia-Romagna insieme alla Regione Emilia-Romagna, che si terrà Lunedì 23 settembre prossimo, dalle ore 10,oo alle ore 13.30 nella Sala Fanti della Regione Emilia Romagna (Via A. Moro 50, Bologna).

Tanti gli interventi che si susseguiranno, come da programma a questo link Convegno_23settembre_Bologna

Segnaliamo, tra gli altri, gli interventi nei saluti istituzionali di Andrea Massari Presidente UPI Emilia-Romagna, di  Emma Petitti Presidente Assemblea Legislativa Emilia-Romagna e Paolo Calvano Assessore Enti Locali, Bilancio e riordino istituzionale della Regione Emilia-Romagna.

Interviene il Direttore Generale di UPI, Piero Antonelli, sul tema “Il ruolo delle Province nel nuovo Testo Unico degli Enti Locali”.

ZES unica: le Province in Cabina di Regia “ Opportunità per il Mezzogiorno”

“La Zes unica è un’opportunità per il Mezzogiorno, ed è per questo centrale il ruolo degli enti locali”. Lo dichiara il Vicepresidente di UPI, Angelo Caruso, Presidente della Provincia dell’Aquila, che è intervenuto oggi alla Cabina di regia sulla ZES Unica che si è tenuta a Palazzo Chigi, alla presenza del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del Ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto.

 

“Il Piano strategico approvato oggi – dichiara Caruso – è frutto di un lungo confronto tra Governo, Regioni, Province, Comuni e forze economiche e sociali. Ovviamente, non tutto è stato risolto, ma il Ministro Fitto ci ha dichiarato la disponibilità del Governo a proseguire il dialogo per trovare soluzioni alle questioni ancora aperte. Cogliamo positivamente il fatto che nel piano strategico è stato rafforzato il coinvolgimento degli enti locali in tutto il percorso di attuazione del Piano”.

“Nella Cabina di regia – conclude il Vicepresidente UPI – abbiamo sottolineato che l’interconnessione tra le reti infrastrutturali principali e la viabilità secondaria gestita dalle Province è indispensabile per lo sviluppo dei territori.  Così come abbiamo evidenziato la necessità di rafforzare le sedi concertative a livello nazionale e locale”.

 

ZES unica: le Province in Cabina di Regia “ Opportunità per il Mezzogiorno”

“La Zes unica è un’opportunità per il Mezzogiorno, ed è per questo centrale il ruolo degli enti locali”. Lo dichiara il Vicepresidente di UPI, Angelo Caruso, Presidente della Provincia dell’Aquila, che è intervenuto oggi alla Cabina di regia sulla ZES Unica che si è tenuta a Palazzo Chigi, alla presenza del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del Ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto.

 

“Il Piano strategico approvato oggi – dichiara Caruso – è frutto di un lungo confronto tra Governo, Regioni, Province, Comuni e forze economiche e sociali. Ovviamente, non tutto è stato risolto, ma il Ministro Fitto ci ha dichiarato la disponibilità del Governo a proseguire il dialogo per trovare soluzioni alle questioni ancora aperte. Cogliamo positivamente il fatto che nel piano strategico è stato rafforzato il coinvolgimento degli enti locali in tutto il percorso di attuazione del Piano”.

“Nella Cabina di regia – conclude il Vicepresidente UPI – abbiamo sottolineato che l’interconnessione tra le reti infrastrutturali principali e la viabilità secondaria gestita dalle Province è indispensabile per lo sviluppo dei territori.  Così come abbiamo evidenziato la necessità di rafforzare le sedi concertative a livello nazionale e locale”.

 

Province: il Consiglio regionale della Toscana approva risoluzione per risorse e riforme

La Commissione istituzionale per il sostegno, la valorizzazione e la promozione delle aree interne della Toscana, presieduta da Marco Niccolai, ha presentato ieri, mercoledì 24 luglio, in Consiglio regionale una proposta di risoluzione riguardante i tagli ai fondi delle Province previsti nella legge finanziaria 2024 (Legge 30 dicembre 2023, n. 213 – Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026).

I tagli iniziati nel 2010 hanno comportato significativi trasferimenti di risorse al bilancio statale, sono proseguiti con il Decreto “Salva Italia” del 2011 e con le successive “spending review” del 2012 e del 2014. La legge di stabilità del 2015 ha ulteriormente ridotto le risorse, con tagli pari a 3 miliardi di euro negli anni 2015-2017. Questo ha portato a gravi problemi finanziari per 14 province su 76 a livello nazionale, sebbene nessuna di queste fosse in Toscana.

Nel 2017, lo Stato ha prelevato dalle Province e dalle Città metropolitane 5,8 miliardi di euro, rischiando di indurre un dissesto finanziario nel settore tanto che la Corte dei Conti, nel 2017, ha dichiarato: “La forte riduzione delle risorse destinate a funzioni esercitate con carattere di continuità ed in settori di notevole rilevanza sociale risulta manifestamente irragionevole proprio per l’assenza di proporzionate misure che ne possano in qualche modo giustificare”.

In questo contesto, Gianni Lorenzetti, Presidente dell’UPI Toscana, ha dichiarato: “Le Province svolgono un ruolo fondamentale nella gestione dei servizi essenziali e nella promozione del territorio. In risposta alla situazione attuale, l’UPI Toscana ha elaborato una serie di proposte di modifica alla normativa vigente. Queste includono: garantire risorse indispensabili per le funzioni fondamentali, eliminare le spending review digitali e lineari, neutralizzare gli oneri per i rinnovi contrattuali, estendere la possibilità di assumere personale specializzato e risolvere l’impatto dei costi degli interventi PNRR sui bilanci delle Province. Inoltre, è necessario prevedere un fondo per coprire le spese straordinarie e imprevedibili connesse ai progetti PNRR, stimato a oltre 25 milioni di euro per le sole Province della Toscana.”

Per Marco Niccolai, Presidente della Commissione Aree Interne e proponente della risoluzione: “I territori interni e montani della Toscana vedono come principale viabilità quella di competenza delle Province, ormai da anni in condizioni molto serie: era dunque dovere della Commissione Aree Interne chiedere al Consiglio Regionale di esprimersi affinché la Toscana ponga con forza al Governo la necessità di assicurare l’integrale finanziamento delle funzioni a loro assegnate, perché il taglio che è avvenuto negli anni ha avuto effetti devastanti su territori già di per sé fragili come quelli montani e interni. Il Consiglio Regionale si è espresso anche per il ritorno all’elezione diretta degli organi perché i cittadini hanno la necessità di scegliere direttamente chi svolge funzioni che impattano fortemente sulla vita delle famiglie, come le scuole superiori, e di tutti i cittadini e le imprese, come la viabilità provinciale. Abbiamo dato voce a tanti cittadini che chiedono alla politica di affrontare queste priorità: nessuna Regione può sostituirsi allo Stato, il Governo deve archiviare subito la stagione dei tagli alle Province che ha ripreso con la finanziaria 2024”.

Il Consiglio regionale con la risoluzione chiede al Governo di attivarsi per riprendere il percorso di ritorno alla stabilità finanziaria e assicurare i servizi nelle funzioni fondamentali e in quelle attribuite dalla Regione, anche in funzione degli interventi da attuare nelle aree marginali e interne del Paese e ridurre le disuguaglianze. L’Assemblea ha accolto anche due emendamenti della minoranza e si è inoltre espressa a favore di una riforma che riporti alla piena funzionalità organizzativa e istituzionale le Province con il ritorno all’elezione diretta degli organi.

Nel link, la risoluzione approvata risoluzione province consiglio regionale toscana

Premio PA OK! il contest del Dipartimento Funzione Pubblica per creare valore pubblico

Si chiama PA OK! Al fianco delle amministrazioni per una cultura dei risultati e del cambiamento.

E’ il contest promostto dal Dipartimento della Funzione Pubblica e  attuato da Formez PA con il contributo scientifico dell’Università SDA Bocconi School of Management.

PA OK! intende promuovere e valorizzare le capacità delle Pubbliche Amministrazioni, degli Enti centrali e locali che contribuiscono significativamente al miglioramento dell’efficienza, dell’efficacia e della qualità dei servizi pubblici erogati, attraverso l’implementazione di progetti innovativi orientati ai risultati e alle esigenze dei cittadini.

Le Amministrazioni interessate sono invitate a candidare progetti che rispondano alle sfide attuali e afferenti ai seguenti ambiti tematici:

  • Efficientamento energetico
  • Sostenibilità e transizione ecologica
  • Digitalizzazione
  • Innovazione sociale, inclusione, fragilità
  • Lavoro e sviluppo economico
  • Innovazione gestionale
  • Semplificazione amministrativa

La selezione dei progetti sarà effettuata da un team di esperti che valuteranno le proposte concentrandosi su quattro aspetti principali: l’innovatività, la replicabilità, l’impatto sui cittadini e la sostenibilità dei progetti.

Tra i premi previsti dal contest vi sono diversi riconoscimenti e opportunità.

Il contest può rappresentare un’occasione per le Amministrazioni per mostrare al pubblico e alle Istituzioni l’ampiezza e la complessità degli interventi innovativi realizzati nell’ambito delle azioni cofinanziate dall’Unione Europea per la politica di coesione anche attraverso il PON Governance. Un segnale di collaborazione e crescita reciproca, dove le esperienze di successo possono essere condivise e replicate, favorendo un miglioramento costante della qualità e dell’efficacia dei servizi pubblici, garantendo benefici tangibili ai cittadini e rafforzando la capacità istituzionale delle Amministrazioni coinvolte.

Il termine per la presentazione delle candidature, inizialmente prevista per il 2 settembre, è stata prorogata al 30 settembre 2024.

Il supporto per la partecipazione al contest è fornito da FormezPA. Il Regolamento del contest e le informazioni di approfondimento sono disponibili in allegato e alla pagina www.paok.formez.it

Leggi qui il Regolamento:  PAOK_Regolamento

Leggi qui la brochure con tutte le info PAOK_Brochure

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