La riforma delle Province non ha funzionato, non ha prodotto risultati, non ha qualificato la spesa pubblica e non ha reso più efficiente l’amministrazione pubblica. È per questo che deve essere rivista, con urgenza, per restituire forza ai territori.
Lo ha detto il Presidente dell’UPI Michele de Pascale intervenendo all’assemblea dell’UPI Toscana, rivolgendo un appello al Sottosegretario Ivan Scalfarotto, presente ai lavori “Siamo molto preoccupati che si rinvii ancora l’opera di revisione profonda della normativa sulle Province. Chiediamo di portare quanto prima in Consiglio dei Ministri il testo elaborato dal Ministero dell’interno, in modo che possa essere approvato prima della fine della legislatura”.
De Pascale ha poi sottolineato le criticità ancora evidenti rispetto alle risorse e al personale “L’analisi dei fabbisogni standard operata dal Governo ha mostrato che per le funzioni fondamentali di Province e Città metropoliane mancano 1 miliardo e 100 milioni. Il fondo definito nella Legge di Bilancio, che stanzia 80 milioni per quest’anno, non è sufficiente Quanto poi al personale -ha aggiunto – considerate le linee di finanziamento per l’edilzia scolastica e per le strade provinciali che il Governo ci ha assegnato, abbiamo bisogno di personale specializzato, mirando le assunzioni delle Province esclusivamente per le strutture dedicate agli investimenti”.
Il Presidente ha poi ricordato l’impegno delle Province nell’emergenza del’accoglienza dei profughi dall’Ucraina “I Comuni hanno responsabilità diretta nella erogazione dei servizi, ma serve il coordinamento delle Province e delle Città metropolitane, soprattutto per supportare i piccoli Comuni e aiutare i territori a gestire al meglio l’arrivo delle tante famiglie, dei bambini e delle bambini che fuggono dalla guerra”