Il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti lancia un appello rivolto a tutti gli amministratori locali per una raccolta di firme affinché lo Stato italiano riconosca l’ accesso a Internet grazie alla banda larga come servizio universale.
“L’accesso – afferma Zingaretti – deve essere universale, poiché esserne esclusi significa vivere una nuova forma di disuguaglianza che penalizza, oltre ai cittadini, anche le aziende. Per questo chiediamo al Governo italiano riconoscere il diritto all’accesso ad internet in banda larga come servizio universale”. “Chiedo – continua Zingaretti – ai presidenti di Regione, Provincia, sindaci di intervenire: a chiunque sia impegnato nel confronto con i bisogni dei cittadini e delle imprese nella speranza che la nostra richiesta arrivi in Parlamento”.
Nell’appello, pubblicato sul sito della Provincia di Roma, si legge che ” è ormai dimostrato, e confermato anche dal Governo italiano, che lo sviluppo delle cosiddette ‘infrastrutture della conoscenza’ rappresenta una delle sfide cruciali per uscire dalla crisi garantendo una ripresa economica stabile e duratura. Come amministratori locali, quotidianamente impegnati nel confronto con le richieste dei cittadini e delle imprese dei nostri territori – prosegue il testo – siamo da tempo consapevoli della crescente importanza che internet ha assunto nella vita delle persone come indispensabile strumento di socialità, informazione e conoscenza, nonché come infrastruttura di collegamento per molte applicazioni o servizi, anche per servizi fondamentali legati alla medicina, alla mobilità, o all’ambiente. Oggi, essere esclusi dall’accesso alla Rete significa vivere una nuova forma di disuguaglianza nella fruizione delle opportunità offerte dalla società globale. Non intervenire per ridurre questa disuguaglianza penalizza le nostre imprese e rende l’Italia meno competitiva nel mondo”.
Il Presidente Zingaretti rivolge “un appello al Parlamento e al Governo affinché, anche in Italia, una legge dello Stato riconosca l’accesso ad internet in banda larga come “servizio universale” e quindi come diritto di tutti i cittadini, superando i limiti del D.P.R. 318/97 e aprendo un’ampia riflessione con tutti gli operatori, le istituzioni e le amministrazioni locali, gli attori economici e sociali per un modello di sviluppo dell’infrastruttura che valorizzi al meglio le risorse economiche e di rete, pubbliche e private, già presenti e che dovranno essere messe in campo.
Per aderire all’appello è sufficiente inviare una e mail all’indirizzo [email protected]
Redattore: Redazione Upi